scheda artistica - La Bagarre - cie la bagarre / erika di crescenzo

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scheda artistica - La Bagarre - cie la bagarre / erika di crescenzo
LA BAGARRE_corpo e suono
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LA BAGARRE
In Progress
foto di Marco Pezzati
Di e con: Erika Di Crescenzo
Disegno luci: Monica Oliveri
Coproduzione: Cie La Bagarre - Centro Daiva Jyoti - Inside/Off
www.cielabagarre.com
Il corpo della danzatrice incontra lo strumento musicale tracciando insieme un unico segno corpo-sonoro.
BAGARRE: libero melange italo-francese tra Blague (scherzo) e Guerre (guerra) che definisce LE BOTTE DA ORBI IN UN CLIMA DI FESTA. La
traduzione italiana del termine indica la zuffa, ricorda le guerre e nel ciclismo, lo sprint finale, le sgomitate prima del traguardo. Ma è anche la blague,
lo scherzo francese, il ghigno, la beffa. E soprattutto le botte, in un momento dove tante se ne ricevono, ma altre si ha voglia di darne.
M’interessa la battaglia come habitat, il teatro come rovesciamento, crudeltà, oscenità, carnevale, illusione, ribellione, la mia unica fede e molto altro.
Il lavoro è stato presentato, ogni volta diverso dalla precedente (nello svolgimento e nella durata)
nei seguenti festivals:
Festival Sagome (GENOVA)
Festival Interplay (TORINO)
Festival Anticorpi (RAVENNA)
Festival Please To Meet You – Circuito Teatrale Piemonte (BIELLA e MONDOVI’)
Festival OFFLABEL (Udine)
Una performance Short or Long Form (durata variabile tra i quindici e i quarantacinque minuti) che tecnicamente coinvolge il corpo del performer, il
corpo dello strumento musicale, il corpo dello spazio scenico-musicale ed il corpo del pubblico, e che lavora sul tema della battaglia, e delle - botte
da orbi in un clima di festa -.
La performance La Bagarre è il “risultato - in progress” di una ricerca sui temi che ruotano intorno al paesaggio bellico; un paesaggio che per scelta
individuale, è situato in un notturno livido, pallido e mortifero, e che insieme contempla soluzioni sceniche di tenera malinconia e ridente mostruosità.
NOTA TECNICA: la performance è adatta a spazi chiusi o aperti con pavimentazione liscia.
Il lavoro è indicato per un pubblico misto di adulti e bambini.
Si allega qui un breve curriculum invitando alla consultazione del sito www.cielabagarre.com per la visione dei materiali (video e foto) relativi alle
precedenti versioni.
La Compagnia La Bagarre opera nel campo della ricerca teatrale dal 1998, sotto la direzione di Erika Di Crescenzo, e si avvale della collaborazione di
numerosi professionisti del teatro, della musica, della filosofia, della danza ed è promossa dal Centro Arti Mimiche e Gestuali.
ERIKA DI CRESCENZO è artista atipica fuori dai generi, danzatrice - autrice - regista. Lavora nel campo della danza contemporanea, del teatro e
dell’improvvisazione. Dal 2006 è direttrice artistica del Centro Daiva Jyoti - Studi Yoga, Ricerca Olistica e Arti Teatrali. La formazione è avvenuta
principalmente in Italia, Francia e Svizzera con Miryam Gourfink, Yann Marussich, Frey Faust, Ruth Zaporah, Simone Forti, Giovanni Di Cicco, Raffaella
Giordano, Alessandro Certini, Julien Hamilton, Judith Malina. E’ laureata presso il D.A.M.S. di Torino con una tesi di carattere antropologico. Le sue
creazioni sono caratterizzate da un gusto per l’ironia ed il sacro, ed utilizzano sinergicamente corpo, voce e musica dal vivo. Tra queste si citano: The
Fish (vincitore del bando Spazi per la Danza Contemporanea Piemonte 2009), La Bagarre (2010), The Whale’s Rib Cage (2008), Asfissia (2007), Queenz
(2008), Dolce Still (2009), Etude pour la Sainteté (2012), Per il Bene di Carmelo (2012/2013).
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Danz’autori in vetrina al Festival
Ammutinamenti
MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE 2011 09:45 GIULIA TADDEO
La completezza caratterizza il bellissimo “La Bagarre” della torinese
Erika di Crescenzo: una creatura quasi irreale, livida, a metà fra il
Pierrot, la marionetta e un guitto artista di strada, suona una
malinconica fisarmonica sotto le volte del Museo Nazionale. Il corpo
diventa tutt’uno con lo strumento, dando vita a un passo a due
stralunato, intenso, carnalmente lirico: il gesto richiesto
dall’esecuzione sonora si fa stimolo per la danza, generando discese
e salite, scivolate, rotolamenti e aperture delle gambe. La danzatrice
esegue le note che danno il ritmo alla sua stessa danza, in una
complementarietà totale fra corpo e fisarmonica: l’estensione dell’uno
corrisponde alla contrazione dell’altro, in uno scambio di sonorità e di
respiri. Un passaggio di grazia, musica e passione.
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