europa - Fondazione Edmund Mach

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europa - Fondazione Edmund Mach
EUROPA
informa
Newsletter quindicinale a cura di
EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E. Mach
ALL’INTERNO
ISTITUZIONI
-Il bilancio 2012
-Mandato d’arresto
europeo
ENERGIA
-Premi europei efficienza energetica
-tassare diversamente l’energia
ISTRUZIONE
-Progressi in Europa,
ma si deve fare di più
EUROPE DIRECT
9 maggio
festa dell’Europa
Fondazione E.
Mach
Commissione europea
DG Comunicazione
Anno 15 n° 8 del 27 aprile 2011 – 323
Implicazioni socioeconomiche della coltivazione di OGM in Europa
Una relazione della Commissione europea presentata il 15
aprile scorso mette in luce gli attuali limiti della valutazione
delle implicazioni socioeconomiche della coltivazione di
piante geneticamente modificate nell'Unione europea. In
particolare, la relazione al Parlamento europeo e al Consiglio rivela che le informazioni esistenti hanno spesso scarso valore statistico e si fondano sovente su preconcetti
sulla coltivazione degli OGM. Nel documento la Commissione presenta anche un'analisi degli aspetti socioeconomici della coltivazione degli OGM tratta dalla letteratura
scientifica internazionale e da progetti di ricerca finanziati
nell'ambito del programma quadro di ricerca europeo.
John Dalli, commissario per la salute e la politica dei consumatori ha dichiarato: "Con la pubblicazione di questa
relazione, la Commissione soddisfa una delle ultime richieste del Consiglio "Ambiente" del dicembre 2008 ancora in
sospeso. Il documento è stato redatto sulla base di informazioni e dati forniti dagli Stati membri. Credo fermamente
che questa relazione rappresenti un'opportunità: spetta ora
agli Stati membri, alla Commissione, al Parlamento europeo e a tutte le parti interessate, comprenderne appieno il
contenuto ed avviare un dibattito oggettivo sul ruolo potenziale dei fattori socioeconomici nella gestione della coltivazione degli OGM nell'Unione europea".
Ricordiamo infatti che il 4 dicembre del 2008 il Consiglio
"Ambiente" aveva chiesto agli Stati membri di raccogliere e
scambiare informazioni sulle implicazioni socioeconomiche
della coltivazione degli OGM lungo la catena alimentare.
Aveva inoltre chiesto alla Commissione di preparare, sulla
base di tali informazioni, una relazione che sarebbe servita
come base per un esame approfondito della questione.
La Commissione ha raccolto le informazioni attraverso un
questionario che riguardava da una parte gli impatti socioeconomici della coltivazione degli OGM negli Stati membri
che attualmente o in passato hanno avuto esperienze di
coltivazione a fini commerciali di piante geneticamente
modificate (Repubblica ceca, Germania, Spagna, Francia,
Portogallo, Romania, Slovacchia e Svezia) e dall’altra gli
impatti previsti nel caso in cui piante geneticamente modificate nuove o esistenti fossero coltivate sul territorio degli
Stati membri.
Il questionario è stato inviato anche agli Stati membri dello
Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) ed è stato reso pubblico. Venticinque Stati membri,
la Norvegia e alcune parti interessate hanno compilato il
questionario. La Commissione ha ricevuto l'ultimo questionario compilato a gennaio 2011.
Dato che l'UE rappresenta solo una piccola parte della
superficie mondiale destinata alla coltivazione di OGM,
l'esperienza europea in questo settore è obiettivamente
limitata. Non sorprende dunque che le informazioni statisticamente rilevanti sull'impatto socioeconomico della coltivazione degli OGM siano scarse.
I dati economici relativi alla situazione europea sono stati
ricavati da studi condotti negli Stati membri con esperienza
nella coltivazione di OGM resistenti agli erbicidi o ai parassiti. Secondo tali studi, quando la pressione delle piante
infestanti o dei parassiti è elevata, le colture resistenti agli
erbicidi o ai parassiti permettono di ottenere rese maggiori.
Nella relazione sono esaminate le conseguenze sociali ed
economiche della coltivazione degli OGM sugli altri anelli
della catena alimentare. Per integrare le informazioni fornite dagli Stati membri, la relazione passa anche in rassegna
la letteratura scientifica internazionale esistente sulla dimensione socioeconomica della coltivazione degli OGM.
Le analisi economiche forniscono un quadro preciso dell'impatto economico sulle aziende agricole a livello mondiale, in particolare per quanto concerne le colture resistenti
agli erbicidi o ai parassiti. Tuttavia, anche in questo caso le
informazioni disponibili sugli impatti sociali e sulle conseguenze lungo la catena alimentare sono scarse o del tutto
assenti.
Infine, la relazione passa in rassegna i risultati dei progetti
di ricerca finanziati dall'UE sulle conseguenze socioeconomiche della coltivazione degli OGM: progetto CO-EXTRA
(www.coextra.eu),
progetto
SIGMEA
(http://
sigmea.group.shef.ac.uk) e progetto CONSUMERCHOICE
(http://www.kcl.ac.uk/schools/biohealth/research/nutritional/
consumerchoice).
I contributi degli Stati membri hanno permesso di chiarire
dove si dispone già di dati statisticamente rilevanti sugli
effetti socioeconomici della coltivazione di OGM in Europa
(principalmente sugli effetti economici per gli agricoltori). In
altri casi, mancano dati e statistiche pertinenti al contesto
europeo a sostegno delle opinioni espresse dai rispondenti. I contributi mettono quindi in luce che, per ora, gli effetti
socioeconomici attuali o futuri della coltivazione di OGM in
Europa, nella catena alimentare e nella società nel suo
complesso, spesso non sono analizzati in modo obiettivo.
Alla luce di quanto precede, la Commissione ha ritenuto
che non fosse opportuno, in questa relazione, procedere a
un'analisi più specifica degli aspetti particolari trattati nei
singoli contributi degli Stati membri.
La Commissione ritiene tuttavia che l'esame di questa delicata questione debba essere approfondito per raggiungere,
uscendo dalla contrapposizione dei punti di vista, risultati
più concreti e oggettivi. La Commissione propone pertanto
di raggruppare i principali risultati di questa consultazione
con altre iniziative sulle implicazioni socioeconomiche degli
OGM (ad esempio, progetti di ricerca del 6° programma
quadro di ricerca e, se del caso, conclusioni raggiunte in
paesi terzi) e di avviare una riflessione approfondita a livello europeo, con una solida base scientifica, per:
1.definire una serie di fattori che permettano di determinare
in modo attendibile le reali conseguenze socioeconomiche
ex ante ed ex post della coltivazione degli OGM, dalla produzione delle sementi ai consumatori di tutta l'Unione europea. Occorre stabilire una metodologia per definire precisi
indicatori socioeconomici da monitorare nel lungo periodo
e le modalità di rilevazione dei dati. Dovranno esser consultati tutti gli attori normativi ed economici della catena
"dal seme allo scaffale" e della società in generale;
2.esplorare diversi modi per mettere a frutto la migliore
conoscenza di questi fattori socioeconomici multidimensionali nella gestione della coltivazione degli OGM nell'Unione
europea. Dovrà essere presa in considerazione l'esperienza acquisita dagli Stati membri che hanno già iniziato una
riflessione su questi aspetti.
Maggiori informazioni sul sito della Direzione generale
“Salute e consumatori” della Commissione europea, all’indirizzo
http://ec.europa.eu/food/food/biotechnology/
GO
index_en.htm.
Il progetto di bilancio dell’UE per il 2012
“Un delicato equilibrio fra misure di austerità e di incentivazione della crescita per 500 milioni di europei”. Il
Commissario alla programmazione finanziaria e al bilancio Janusz Lewandowski descrive così il progetto di
bilancio dell’UE per il 2012, adottato dalla Commissione il 20 aprile scorso. Nel progetto di bilancio 2012, gli
stanziamenti di pagamento sono pari a 132,7 miliardi di euro e sono aumentati del 4,9% rispetto al 2011. Gli
stanziamenti d’impegno ammontano a 147,4 miliardi di euro (aumento del 3,7%). L’obiettivo fondamentale del
progetto di bilancio 2012 è sostenere a pieno l’economia europea e i cittadini dell’UE.
Il progetto di bilancio 2012 cerca di conformarsi all’attuale clima di austerità presente a livello nazionale. La
Commissione si è adoperata in modo particolare, scegliendo di congelare le proprie spese di gestione per il
2012 riducendo le spese relative agli immobili, alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, agli
studi, alle pubblicazioni e alle missioni, conferenze e riunioni. Inoltre, per il terzo esercizio consecutivo, la
Commissione non ha chiesto nuovi posti supplementari.
Inoltre sono stati individuati i programmi o le iniziative che non danno risultati e così lo strumento di cooperazione allo sviluppo è stato ridotto di 70, 7 milioni di euro a seguito della valutazione dei suoi risultati, lo strumento per i paesi industrializzati è stato oggetto di una riduzione di 14,5 milioni di euro a causa dell’elevato
livello di disimpegni nel 2007, degli scarsi risultati e dei ritardi nell’adozione della nuova base giuridica e il
finanziamento di GALILEO è stato ridotto di 24,9 milioni di euro.
Tuttavia la Commissione deve onorare i propri impegni giuridici. I programmi finanziati dall’UE avviati nel 2007
sono adesso in piena fase di realizzazione. Ciò significa che nel 2012 l’UE dovrà effettuare un maggior numero di pagamenti per rimborsare le autorità regionali o le PMI che hanno investito in questi programmi. In particolare, l’aumento dei livelli di pagamento a titolo dei programmi di ricerca (7,6 miliardi di euro, +13,3%) e dei
fondi strutturali e di coesione (45,1 miliardi di euro, +8,4%) mira a massimizzare il contributo del bilancio dell’UE a favore della crescita economica e della coesione.
L’aumento proposto per il bilancio del prossimo esercizio è il minimo necessario per onorare gli impegni giuridici della Commissione. Scendere al di sotto di questa cifra costringerebbe gli Stati membri e il Parlamento
europeo a venir meno agli impegni giuridici derivanti dai contratti esistenti.
Il progetto di bilancio per il 2012 prevede pagamenti pari a circa 57,7 miliardi di euro a titolo della crescita
sostenibile, al fine di aiutare gli Stati membri ad aumentare i loro investimenti in questi settori e attribuisce
62,6 miliardi di euro circa alle priorità di Europa 2020, con un aumento del 5,1% rispetto all’esercizio precedente.
I cittadini sono al centro delle politiche europee e la loro sicurezza ha la massima priorità per l’UE. Ecco quindi un aumento del 6,8% nel settore libertà, sicurezza e giustizia, con azioni volte a tutelare gli interessi e a
soddisfare le esigenze dei cittadini. Inoltre le azioni a favore della gioventù dispongono di 1,9 miliardi di euro,
cioè il 15% in più rispetto al 2011. Anche le attività connesse al cambiamento climatico occupano una posizione di rilievo. Nel 2012 è previsto un aumento del 6,1% per un totale di 8,1 miliardi di euro.
Le spese per il funzionamento delle istituzioni europee rappresentano solo il 6% del bilancio dell’UE: il rimanente 94% del bilancio annuale ritorna quindi alle regioni, alle città, alle imprese, ai ricercatori e ai cittadini
europei ed è destinato per metà alla crescita e all’occupazione.
ISTITUZIONI
Per saperne di più sul
bilancio dell’UE:
http://ec.europa.eu/
budget/index_en.cfm
Utilizzare meglio il mandato d’arresto europeo
I cittadini europei hanno il diritto di circolare liberamente all’interno dell’Unione europea per motivi di lavoro,
studio o vacanza. Ma l’apertura delle frontiere non dovrebbe essere sfruttata dai criminali per eludere la giustizia semplicemente spostandosi in un altro Stato membro. Il mandato d’arresto europeo – in vigore dal 2004 –
rappresenta un efficace strumento per estradare persone sospettate di reato da uno Stato membro ad un altro,
in modo tale da non permettere ai criminali di potersi nascondere in Europa. Ad esempio, dozzine di indagati
per spaccio di droga, omicidio e reati pedo-pornografici sono stati ricondotti dalla Spagna nel Regno Unito grazie a questo sistema. Tuttavia, se da un lato i successi sono numerosi, gli Stati membri possono migliorare
l'operatività del sistema - basata sulla fiducia reciproca fra sistemi giudiziari nazionali - come ha rilevato la
Commissione in una relazione pubblicata l’11 aprile. Gli Stati membri devono utilizzare il mandato d’arresto
europeo tenendo in debito conto i diritti fondamentali e l’effettiva necessità di ricorrere all’estradizione in ogni
singolo caso. Gli Stati membri hanno emesso 54 689 mandati d’arresto europei fra il 2005 e il 2009 (ultimo
anno con dati disponibili), che hanno portato alla consegna di 11 630 indagati. Nello stesso periodo, il mandato
d’arresto è servito a ridurre sensibilmente i tempi di trasferimento di indagati fra paesi UE. Prima dell’uso del
mandato d’arresto, l’estradizione richiedeva in media un anno, mentre adesso i tempi sono stati ridotti a 16
giorni nei casi in cui l'indagato acconsenta alla consegna, o a 48 giorni laddove vi si opponga. Il mandato d’arresto europeo è divenuto quindi uno strumento chiave nella lotta alla criminalità ed un fattore importante della
sicurezza interna nell’UE. L’Italia è con la Bulgaria l’unico Stato membro a non aver emesso mandati di cattura
europei fra il 2006 e il 2009.
Gli Stati membri devono restituire 530 milioni di euro di spese della PAC
AGRICOLTURA
Nell’ambito della procedura di liquidazione dei conti, a metà aprile la Commissione europea ha chiesto a dieci
Paesi di restituire complessivamente 530 milioni di euro di fondi dell’Unione indebitamente spesi.
L’importo principale riguarda la Grecia (purtroppo piove sul bagnato, considerata la situazione economica di
Atene!) che dovrà restituire circa 260 milioni relativi ad aiuti per gli oliveti e agli aiuti a superficie. L’Italia questa
volta è solo sfiorata dal provvedimento.
Novità in arrivo per la politica di Sviluppo rurale
La politica europea di Sviluppo rurale vedrà presto introdotte due importanti novità. Si tratta dell’autorizzazione
del rimborso dell'IVA non recuperabile e non rendicontabile per le spese sostenute dalle Regioni e dell'appro-
SVILUPPO RURALE
vazione dell'emendamento che autorizza l'applicazione del disimpegno automatico delle risorse sullo Sviluppo
rurale a livello di Stato membro. I nuovi provvedimenti, approvati in Commissione Agricoltura del Parlamento
europeo, sono collegati alla necessità di allineare la legislazione al Trattato di Lisbona e dunque all’opportunità
di armonizzare la politica europea per lo Sviluppo rurale all'assetto istituzionale degli Stati membri.
In particolare con l’autorizzazione del rimborso dell'IVA, finalmente i soggetti pubblici non avranno più difficoltà
a reperire le risorse finanziarie necessarie al pagamento dell’imposta ai rispettivi fornitori di beni e servizi. Si
tratta dunque di un forte incentivo alla realizzazione degli interventi, che assume un significato ancora più importante in un momento di crisi delle finanze pubbliche e che scongiura il rischio di perdita di risorse comunitarie.
Il secondo provvedimento riguarda, invece, l'approvazione dell'emendamento che autorizza l'applicazione del
disimpegno automatico delle risorse sullo Sviluppo rurale a livello di Stato membro. Anche in questo caso, si
tratta di un elemento strategico che aumenta l'efficacia e il valore aggiunto dei fondi comunitari attraverso
compensazioni finanziarie tra programmi regionali. Con questo provvedimento, le Regioni in difficoltà non rischieranno, come accaduto in passato, di perdere preziose risorse finanziarie dovendole restituire a Bruxelles.
L'Aula di Strasburgo dovrà ora recepire il provvedimento così come licenziato dalla Commissione Agricoltura.
Spetterà poi al Consiglio UE difendere queste disposizioni che garantiscono alle Regioni una maggiore flessibilità ed efficienza nella gestione delle importanti risorse comunitarie sullo sviluppo rurale.
BEI e Montepaschi Siena: 200 milioni per le fonti rinnovabili
La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Banca Monte dei Paschi di Siena (BMP) hanno sottoscritto un
accordo per il finanziamento di progetti di medie e piccole dimensioni nel settore delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico. L’ammontare complessivo messo a disposizione dalla BEI è di 200 milioni di
euro. BMP avrà il compito di valutare e gestire le domande di finanziamento e provvedere alle erogazioni attraverso la propria rete di sportelli. I fondi BEI potranno coprire sino al 50% del costo di ogni singolo investimento. Saranno finanziabili progetti ecosostenibili che non superino i 50 milioni e anche interventi che richiedano un investimento superiore, questi ultimi tipicamente con schemi di project financing.
Ricordiamo che la Banca europea per gli investimenti sostiene gli obiettivi politici e strategici dell'Unione europea accordando prestiti a lungo termine a favore di progetti economicamente validi. Gli azionisti della BEI sono i 27 Stati membri dell'UE: l'Italia è uno dei quattro principali, insieme al Regno Unito, alla Germania e alla
Francia (ciascuno detiene una quota del 16,2% del capitale).
ENERGIA
Premi europei all’efficienza energetica
L’edizione di quest’anno dei premi all’efficienza energetica gestiti dal Centro Comune di Ricerca (CCR, il centro scientifico della Commissione europea) ha visto, per le tre categorie interessate, 25 vincitori provenienti da
14 paesi. Si tratta di premi assegnati nel quadro di tre programmi del CCR intesi ad incoraggiare le organizzazioni pubbliche e private a ridurre i consumi energetici utilizzando tecnologie innovative e ad elevata efficienza
energetica. Per il programma GreenLight (relativo alle tecnologie e ai sistemi di illuminazione efficienti), tra i
vincitori figura la catena di supermercati Delhaize (Belgio), che ha ridotto il proprio consumo annuale di energia destinata all’illuminazione in oltre 130 supermercati per un totale di oltre 20 000 MWh, ossia del 60%
(generalmente una famiglia consuma 4MWh l’anno). Per il programma GreenBuilding (efficienza energetica
negli edifici) , Alfred Arnold Verladesysteme (Germania), con uno dei migliori progetti di rinnovamento edilizio,
ha realizzato un risparmio energetico superiore al 78% nei propri uffici e officine, mentre il nuovo edificio per
uffici Vasakronan AB Riga 2 (Svezia) ha consumato solo il 40% dell’energia consentita dalla legge. Tra i vincitori figura anche un soggetto italiano: la SATA (gruppo FIAT) si è infatti aggiudicata il primo premio nella sezione Motor Challenge (effcienza nei sistemi a motore elettrico) grazie al risparmio di circa 15 000 MWh nei propri stabilimenti di verniciatura delle automobili.
Ai tre programmi hanno volontariamente preso parte oltre 1 000 soggetti in tutta l’Europa.
Rivedere la tassazione dell'energia
La Commissione europea ha presentato il 13 aprile una proposta di revisione della normativa, ormai superata,
sulla tassazione dei prodotti energetici nell'Unione europea. Le nuove norme sono finalizzate a ristrutturare i
regimi fiscali per i prodotti energetici, eliminando gli attuali squilibri e tenendo conto sia delle emissioni di CO2
ad essi imputabili, sia del loro contenuto energetico. Le imposte sull'energia vigenti sarebbero divise in due
componenti che, insieme, andrebbero a determinare l'aliquota d'imposta totale da applicare al prodotto. La
Commissione intende in tal modo promuovere l'efficienza energetica e il consumo di prodotti più compatibili
con l'ambiente, oltre ad evitare distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Grazie alla proposta gli Stati
membri potranno ridefinire i loro regimi tributari in modo da concorrere alla crescita e all'occupazione, trasferendo il carico fiscale dal lavoro al consumo. La direttiva riveduta entrerebbe in vigore a partire dal 2013. Per
allineare completamente la tassazione del contenuto energetico sono previsti lunghi periodi transitori, fino al
2023, in modo da lasciar tempo al settore di adeguarsi al nuovo regime.
Consumatori poco consapevoli
Secondo uno studio di Eurobarometro pubblicato l’11 aprile, in occasione del Vertice europeo dei consumatori
2011, meno del 50% dei consumatori dell'UE intervistati si è dichiarato sicuro, informato e tutelato in quanto
consumatore. I consumatori consapevoli identificano facilmente la migliore offerta, conoscono i loro diritti e in
caso di problemi fanno ricorso. I consumatori vulnerabili hanno difficoltà a comprendere le scelte che sono
chiamati a compiere, non conoscono i loro diritti, hanno più problemi e sono restii ad agire quando qualcosa
non va bene. I danni denunciati dai consumatori rappresentano circa lo 0,4% del PIL dell'UE e oltre un quinto
dei consumatori dell'UE ha dichiarato di avere avuto un problema nei 12 mesi precedenti. Sebbene molti con-
CONSUMATORI
Qui le pagine della Commissione europea dedicate ai consumatori:
http://ec.europa.eu/consumers/
index_en.htm
sumatori reclamino con i negozianti, nella maggioranza dei casi se la risposta ricevuta non è soddisfacente
essi non intraprendono nessuna ulteriore azione. Un numero elevato di consumatori ha difficoltà a fare i calcoli,
a capire le informazioni importanti e a riconoscere le pratiche di vendita illegali e non conosce i suoi diritti. La
maggior parte degli intervistati non è infine a conoscenza del proprio diritto di restituire un prodotto difettoso o
di richiederne la riparazione o la sostituzione.
Aperta la consultazione per un Corpo volontario europeo
E’ stata aperta dieci giorni fa una consultazione pubblica per la creazione di un corpo volontario europeo, che
parta dalle esperienze di volontariato internazionale dei paesi membri e che possa dare un importante contributo nell’affrontare crisi umanitarie e la cooperazione internazionale coi paesi terzi. Come ormai di consueto, tutte
le autorità pubbliche, organizzazioni non governative, associazioni e semplici cittadini possono partecipare alla
consultazione, dando la propria opinione ed idee sul futuro progetto. La creazione del Corpo volontario europeo è partita quest’anno con una fase pilota, fortemente sostenuta da Kristalina Georgieva, commissaria europea
per la cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi. “Il volontariato è in forte espansione in
tutta l’Ue. La maggior parte dei cittadini europei ha dato un deciso sostegno all’aiuto umanitario. Vogliamo unire queste due tendenze, creando una piattaforma comune attraverso la quale i cittadini europei potranno manifestare la loro solidarietà, contribuendo a cambiamenti concreti”, queste le parole di lancio dell’iniziativa da
parte della commissaria. Tutte le proposte verranno analizzate e tenute in considerazione, in vista dell’effettiva
proposta legislativa, che verrà presentata dalla Commissione nel corso del prossimo anno. Prima di questo
passo formale, tutti i contributi della consultazione verranno pubblicati.
Questo percorso verso un Corpo volontario europeo è partito lo scorso anno, con una revisione organica degli
schemi di volontariato già esistenti a livello nazionale e comunitario, bilaterali e multilaterali. Il riferimento legislativo è l’articolo 214.5 del trattato di Lisbona, che prevede esplicitamente il lancio di un corpo comunitario di
volontari europei, partendo dalle molteplici realtà nazionali già esistenti.
Progressi nell’istruzione, ma si deve fare di più
Il rapporto sui progressi dell’istruzione e della formazione nell’Unione europea pubblicato dalla Commissione
europea lo scorso 19 aprile mette in evidenza come nell'ultimo decennio i sistemi educativi dei paesi dell'UE
abbiano registrato miglioramenti, raggiungendo però soltanto uno dei cinque obiettivi fissati per il 2010.
L'UE ha infatti ampiamente raggiunto e superato l'obiettivo di aumentare il numero di laureati in matematica,
scienze e tecnologia registrando un incremento del 37% rispetto al 2000 (l’obiettivo posto era del 15%).
Si sono invece compiuti progressi significativi, ma ancora insufficienti, per quanto riguarda il tasso di dispersione scolastica, l'aumento del numero di allievi che completano l'istruzione secondaria superiore, il miglioramento
della capacità di lettura e l'aumento del numero di adulti che partecipano ad attività di istruzione o di formazione. Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha
commentato così i risultati della relazione: "La buona notizia è che i livelli educativi in Europa si sono innalzati
notevolmente. Un maggior numero di giovani completa l'istruzione secondaria e si laurea rispetto a dieci anni
fa. Ma la dispersione scolastica continua ad essere un problema che interessa un giovane su sette nell'Unione
europea, mentre un allievo su cinque all'età di 15 anni ha una capacità di lettura limitata. Questo è il motivo per
cui l'istruzione e la formazione sono tra gli obiettivi centrali della strategia Europa 2020. Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per raggiungere i nostri obiettivi europei comuni." Ricordiamo infatti che la strategia
Europa 2020 per l'occupazione e la crescita prevede fra gli altri gli obiettivi di diminuire il tasso di dispersione
scolastica al di sotto del 10% e di aumentare il numero dei laureati portandolo almeno al 40%.
Il Commissario sollecita vivamente gli Stati membri a non apportare tagli al bilancio dell'istruzione nonostante
le difficoltà che si trovano ad affrontare a causa della crisi economica perché "la spesa per l'istruzione è un
buon investimento per l'occupazione e la crescita economica e si ripaga nel lungo periodo".
Dicevamo dei cinque obiettivi posti dall’UE. Nel 2009 i Ministri dell'istruzione dell'UE hanno concordato cinque
parametri di riferimento per l'istruzione e la formazione da raggiungere entro il 2020: -la percentuale di giovani
che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10% (a partire dall'attuale tasso del 14,4% ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno); -la percentuale dei 30-34enni con diploma di laurea dovrebbe essere almeno del 40% (rispetto al tasso attuale del
32,3% ciò significherebbe un numero addizionale di 2,6 milioni di laureati); -almeno il 95% dei bambini tra i
quattro anni d'età e l'inizio dell'istruzione dell'obbligo dovrebbe partecipare all'educazione della prima infanzia
(ora la cifra si situa al 92,3%, il raggiungimento di questo obiettivo significherebbe un aumento di più di 250 000
bambini che partecipano a questo tipo di educazione); -la percentuale dei quindicenni con competenze insufficienti in materia di lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15% (attualmente per tutte le
discipline siamo attorno al 20%. Il raggiungimento dell'obiettivo comporterebbe 250 000 abbandoni scolastici in
meno); -una media di almeno il 15% di adulti (fascia di età dai 25 ai 64 anni) dovrebbe partecipare all'apprendimento permanente (la quota attuale è del 9,3%. Il raggiungimento di questo obiettivo si tradurrebbe in 15 milioni in più di adulti che seguono un'istruzione e una formazione).
Nelle prossime settimane gli Stati membri presenteranno alla Commissione i loro programmi nazionali di riforma in cui fisseranno gli obiettivi nazionali in tema di dispersione scolastica e di laureati, indicando come intendono raggiungere tali obiettivi.
EUROPA=NOI il 17 maggio a San Michele all’Adige
Il Dipartimento per le Politiche comunitarie della presidenza del Consiglio propone alle scuole primarie e secondarie la possibilità di affrontare un interessante percorso alla scoperta della storia, della geografia, dei valori,
delle istituzioni e dei programmi europei. Per sensibilizzare i più giovani al proprio ruolo di protagonisti attivi del
panorama europeo ed internazionale, il Dipartimento per le Politiche Comunitarie vuole dare agli alunni italiani
CITTADINI
Per maggiori informazioni:
http://ec.europa.eu/
commission_2010-2014/
georgieva/themes/
voluntary_humanitarian_en.htm
Per informazioni generali
sulle consultazioni pubbliche europee:
http://ec.europa.eu/echo/
policies/evhacconsultation_en.htm
ISTRUZIONE
Qui il testo completo (in
inglese) del rapporto:
http://ec.europa.eu/
education/lifelonglearning-policy/
doc2881_en.htm
Per informazioni e iscrizioni:
Europe Direct Trentino
oppure
CIVICAMENTE SRL
Via Adua, 3
25015 Desenzano del Garda
(BS)
tel. 030 991.46.97 – fax 030
991.44.49
www.civicamente.it – [email protected]
l'opportunità di conoscere tutte le possibilità loro offerte, perché possano capire che l'Europa è una grande
risorsa per il loro futuro.
L’iniziativa ha già coinvolto le altre regioni d'Italia durante questo e lo scorso anno scolastico. Numerosi insegnanti hanno partecipato agli incontri organizzati nelle varie città.
L’ultimo appuntamento del progetto è in Trentino, rivolto agli insegnati delle province di Trento e Bolzano. Martedì 17 maggio dalle 10.30 alle 12.00 l’aula magna dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ospiterà la tappa trentina con la presentazione dei due kit didattici: "EUROPA=NOI", per la Scuola Primaria e Secondaria di I
grado, composto di due percorsi distinti per i bambini dai 7 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni e "A SCUOLA D'EUROPA", per la Scuola Secondaria di II grado, con un'innovativa lezione multimediale per incentivare gli adolescenti a comprendere il valore della cittadinanza europea, con contenuti approfonditi e giochi interattivi.
Entrambi i Kit didattici sono accompagnati da una documentazione didattica per gli insegnanti, in modo che
possano avere sempre a disposizione una guida di riferimento per preparare i momenti di formazione in classe.
Tutti gli insegnanti sono caldamente invitati a partecipare.
Settimana europea dei giovani
Maggio è un mese con varie iniziative europee; oltre alla “giornata dell’Europa” , che in realtà si estende lungo
tutto il mese e della quale parliamo più avanti, dal 1° al 15 maggio si svolgono in diverse località le “Giornate
solari europee” (alle quali aderisce anche lo Europe Direct Trentino con lo stand alla Valsugana expo di Borgo
Valsugana), mentre dal 15 al 22 del mese ha luogo la quinta edizione della “Settimana europea dei giovani”.
In questa edizione le iniziative che si svolgono in tutta Italia pongono l’accento su una serie di tematiche che
toccano “Youth on the Move” l’iniziativa faro della Strategia Europa 2020, il programma Gioventù in Azione (il
suo impatto e le sue prospettive), l’attuazione della strategia europea per la gioventù “Investire nei giovani e
conferire loro maggiori responsabilità”, il Dialogo strutturato, l’occupazione dei giovani, l’inclusione sociale dei
giovani, il volontariato dei giovani, il volontariato dei giovani, la partecipazione dei giovani, il Trattato di Lisbona,
l’apprendimento non formale, l’imprenditorialità dei giovani e la mobilità per l’apprendimento.
Il “9 maggio” in regione
“9 maggio- giornata dell’Europa”: sono ormai anni che il 9 maggio si festeggia l’Europa ricordando la famosa
“Dichiarazione Schuman” che il 9 maggio 1950 ha in pratica sancito la nascita dell’Europa comunitaria.
Quest’anno sono particolarmente numerose le iniziative che, un po’ in tutto il Trentino, ricorderanno questa
giornata. Questo moltiplicarsi di attività—distribuite lungo tutto il mese di maggio che diventa così il “mese dell’Europa”- è reso possibile grazie alla collaborazione tra diversi enti/associazioni che, ognuno per la propria parte, si sta impegnando per far conoscere l’Unione europea. La maggior parte delle attività rientra nel progetto
“Essere in Europa”, proposto ai Piani giovani di zona del Trentino dal Dipartimento Istruzione e dal Servizio
Europa della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Europe Direct Trentino.
Ecco l’elenco degli appuntamenti, ai quali naturalmente tutti i cittadini sono invitati:
-domenica 1° maggio a Cles con stand informativo e attività di animazione;
-sabato 7 maggio a Trento (piazza Italia) con intrattenimento per ragazzi e adulti;
-domenica 8 maggio: Pergine (lido di S. Cristoforo, gestita da Europe Direct Trentino): dalle 12 alle 18 attività
per ragazzi, gara a quiz europei per le associazioni, varo della barca per disabili, stand informativo e musica;
-lunedì 9 maggio, alle 9.00, alla scuola alberghiera Kaiserhof di Merano sarà presentata una pubblicazione di
ricette “europee”;
-mercoledì 11 maggio, alle 20.00 a Lavis un incontro sulle opportunità europee per i giovani;
-venerdì 13 maggio dalle 17 alle 19 in val di Cembra con animazione per giovani e un incontro per conoscere
le opportunità europee per i giovani;
-sabato 14 maggio a Rovereto con attività nel piazzale dell’oratorio oltre ad iniziative con le scuole;
-domenica 15 maggio a Borgo Valsugana con attività specifiche in piazza Degasperi;
-martedì 17 maggio all’istituto agrario di San Michele all’Adige con l’iniziativa “Europa=noi” 8si veda la notizia
specifica)
In tutti gli appuntamenti trentini sarà anche allestita la mostra fotografica “L’albero del volontariato”, realizzata
da Europe Direct Trentino per il “2011-Anno europeo del volontariato”
Europe Direct e Consorzi BIM alla Settimana europea delle energie rinnovabili
Trasferta belga nei giorni scorsi per lo Europe Direct Trentino in occasione della Settimana europea delle energie rinnovabili, organizzata per la quarta volta dalla Commissione europea.
L’uscita è stata organizzata quest’anno accompagnando una delegazione dei quattro Consorzi BIM del Trentino, enti che in questi ultimi anni sono particolarmente impegnati in iniziative legate alle energie rinnovabili.
I due giorni di Bruxelles sono stati dedicati soprattutto a seguire i seminari inerenti il “Patto dei Sindaci”.
Premiazione Serie A-cqua e stand a Valsugana expo
Venerdì 29 aprile alle ore 18.00, in occasione dell’inaugurazione della “Valsugana expo” - la fiera che si svolge
annualmente a Borgo Valsugana– si terrà la premiazione della terza edizione della Serie A-cqua, il campionato
che mette a confronto i Comuni trentini premiando quelli che meglio si distinguono in termini di risparmio di
acqua potabile. L’iniziativa proposta e gestita da Europe Direct Trentino assieme ai quattro Consorzi BIM della
provincia di Trento è l’ultimo appuntamento del progetto “Un pieno di energia”, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito della “Campagna europea per l’energia sostenibile” e che negli ultimi due anni ha visto la
realizzazione di numerose attività legate al tema.
Venerdì pomeriggio scopriremo quindi quale fra i 53 Comuni partecipanti quest’anno sarà quello che succederà
ad Albiano e a Comano Terme, vincitori delle prime due edizioni.
GIOVANI
http://www.youthweek.it
EUROPE DIRECT
BANDI APERTI
Nell’ambito del programma MEDIA 2007, dedicato allo sviluppo, distriMEDIA 2007:
buzione, promozione e formazione di opere audiovisive, la Commissione invita a presentare proposte per il miglioramento della formazione professionale dei professionisti del settore audiovisivo,
affinché acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per creare prodotti competitivi
sul mercato europeo e sugli altri mercati. Il presente invito è rivolto in particolare a scuole di cinema e di televisione, università, istituti specializzati, imprese private del settore audiovisivo, organizzazione e associazioni del settore. I candidati dovranno avere sede in uno dei 27 Stati membri
oppure in uno dei paesi SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia), oppure in Croazia o Svizzera. Tra
le azioni ammesse a finanziamento: formazione nel campo della gestione economica e finanziaria;
formazione alle nuove tecnologie; sviluppo innovativo di progetti di sceneggiature. La durata massima dei progetti è 12 mesi. Il sostegno comunitario non potrà superare il 50-60% dei costi ammissibili.
Scadenza: 15 giugno 2011
GUUE C 106 del 6 aprile 2011
MEDIA 2007/2:
Sempre nell’ambito del programma MEDIA 2007, la Commissione
invita a presentare proposte per il sostegno per l’attuazione di progetti pilota nel settore audiovisivo europeo. Il programma sostiene progetti che mirano all’adeguamento agli sviluppi di mercato,
con particolare riferimento all’introduzione e all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione. I richiedenti devono avere sede in uno dei paesi membri, uno dei paesi SEE, Croazia o Svizzera. Sono ammesse a cofinanziamento le seguenti azioni: nuovi modi di creare e distribuire i contenuti audiovisivi; ambiente aperto di produzioni mediatiche; utilizzo di tecniche web
volte a sviluppare comunità cinematografiche locali; “portale di congiunzione audiovisiva” (allargare e migliorare l’accesso e lo sfruttamento delle informazioni strutturate del contenuto
audiovisivo europeo mediante banche dati). La durata delle azioni potrà essere di 12, 24 o 36 mesi. Il contributo finanziario avrà luogo sotto forma di sovvenzione. Il contributo assegnato non potrà
superare il 50% dei costi ammissibili.
Scadenza: 14 giugno 2011
GUUE C 121 del 19 aprile 2011
MEDIA 2007/3:
Ancora nell’ambito del programma MEDIA 2007, la Commissione
invita a presentare proposte per il sostegno alla distribuzione transnazionale dei film europei. Il
sistema punta a sostenere una maggiore distribuzione transnazionale di recenti film europei, fornendo fondi ai distributori in funzione dei loro risultati di mercato, per ulteriori reinvestimenti in nuovi film europei non nazionali. Il sistema mira altresì a promuovere lo sviluppo di collegamenti tra i
settori della produzione e distribuzione, aumentando così la quota di mercato dei film europei e la
concorrenzialità delle società europee di produzione. Il sistema di sostegno “automatico” consta di
due fasi:
1.
la creazione di un fondo potenziale, proporzionale al numero di ingressi a pagamento venduti per film europei non nazionali negli Stati partecipanti al programma, fino ad un tetto
massimo fisso per film;
2.
Reinvestimento del fondo potenziale. Il fondo deve essere reinvestito, alternativamente o
cumulativamente in 3 moduli (3 tipi di azioni): coproduzione di film europei non nazionali;
l’acquisizione di diritti di distribuzione di film europei non nazionali; le spese di edizione
(copie, doppiaggio, sottotitoli), di promozione e di pubblicità di film europei non nazionali.
Affinché il film sia ammissibile, il primo diritto d’autore non deve essere stato rilasciato prima del
2007. La durata massima dei primi due moduli è di 30 mesi, mentre per il terzo è di 42 mesi.
Il contributo finanziario non potrà superare il 40, 50 e 60% dei costi ammissibili.
Scadenza: 17 giugno 2011
GUUE C 121 del 19 aprile 2011
Sicurezza alimentare:
Si invita a manifestare interesse a partecipare ai gruppi di
esperti scientifici ed al comitato scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, con
sede a Parma. L’invito è rivolto a scienziati e ricercatori interessati a partecipare a tali gruppi di
lavoro ed analisi. Gli ambiti di lavoro dei gruppi sono i seguenti: salute e benessere degli animali;
additivi alimentari ed integratori; pericoli biologici; materiali a contatto con gli alimenti, enzimi, aromatizzanti e coadiuvanti tecnologici; contaminanti della catena alimentare; additivi e prodotti contenuti nei mangimi; organismi geneticamente modificati; prodotti dietetici, alimentazione ed allergie; salute dei vegetali; prodotti fitosanitari e loro residui. I membri dei gruppi di esperti sono scienziati esperti ed indipendenti. Durante il loro mandato verrà chiesto loro di svolgere i seguenti compiti: contribuire al dibattito, preparazione e adozione di pareri scientifici; fornire consulenza scientifica nella materia di lavoro del gruppo di competenza; fornire consulenza sulla conduzione e organizzazione interna del gruppo di lavoro di competenza.
Sono richiesti almeno dieci anni di esperienza professionale nell’ambito delle materie del gruppo
di lavoro prescelto ed un’eccellente conoscenza della lingua inglese.
Scadenza: 31 maggio 2011
GUUE C 99 del 31 marzo 2011
PARTNERSHIP
Benessere nelle diverse culture
Il LECS (The League for Education,
Culture and Sport) di Bucarest
(Romania), cerca dei partner per organizzare un seminario nell’ambito dell’azione 3.2 del programma Gioventù in
Azione. Le tematiche trattate sono il
benessere, la diversità culturale, la diversità interiore e la conoscenza di sè
stessi. Le attività comprenderanno delle
discussioni, dell’experimental learning,
presentazioni, attività di gruppo e cosi
via. Lo scopo è di fare conoscere e
scoprire le diverse accezioni nelle diverse culture, anche in quelle orientali del
benessere.
Contattare: Mucea Oana
[email protected]
Scambio sui giochi di ruolo
Un gruppo di giovani della Repubblica
Ceca cerca dei ragazzi di età 18-30
anni che sono interessati nei fantasy
games life action role playing come il
Dungeons & Dragons. Il gruppo ceco
vuole organizzare lo scambio durante
l’estate 2012 nella Repubblica Ceca.
Contattare: [email protected]
Partecipazione attiva dei giovani
Il CECSI di Targu Jiu (Center for Education and Consulting Structural Instruments , Romania) cerca dei partner per
un progetto 1.3 Giovani e Democrazia
del programma Giovantù in Azione. Lo
scopo del progetto è di far capire ai
giovani di 17-30 anni l’importanza della
partecipazione attiva nella propria comunità e di mostrare loro in che modo
possono essere utili alla propria comunità. Le attività saranno non formali.
Contattare: [email protected]
Ambiente in Romania
Lo stesso centro cerca dei partner per
un’altra iniziativa, sempre rivolta ai giovani, ma in questo caso relativa al campo ambientale.
Si tratta di una visita di studio nell’ambito del programma “Gioventù in azione”.
Partendo dalla situazione di gestione
politica delle tematiche ambientali in
Romania, i partecipanti provenienti da
diversi paesi europei dovranno portare
le loro esperienze e buone prassi, in
modo da confrontare le diverse modalità di operare nelle varie realtà europee.
Al termine del progetto dovranno anche
essere gettate le basi per progettare
iniziative europee nel settore dell’ambiente da portare avanti assieme nel
futuro.
Contattare: [email protected]
LE NOSTRE PUBBLICAZIONI
Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi
(gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato.
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EUROSTAT, Eurostat publications and databases, Edizioni mini-guide.
Utile guida riassuntiva delle diverse pubblicazioni dell’Ufficio Statistico
dell’Ue. La guida passa in rassegna sia le pubblicazioni periodiche sia
quelle speciali.
Commissione europea, Le foreste europee, sosteniamone la sopravvivenza. 2011—Anno internazionale delle foreste. Gli obiettivi dell’Ue per una
gestione sostenibile delle foreste, con l’anno 2020 come orizzonte temporale di riferimento.
Commissione europea, Una guida ai diritti dell’Ue: libertà di circolazione e
di soggiorno in Europa. In primo piano: le norme dello spazio Schengen
(nei primi tre mesi di residenza in un altro paese Ue e in quelli successivi);
le formalità amministrative per risiedere per lungo tempo all’estero; il mantenimento del diritto di soggiorno; il diritto di soggiorno permanente; le
disposizioni transitorie per i lavoratori.
Commissione europea, Riduzione delle diseguaglianze sanitarie nell’Unione europea. Un’analisi delle cause delle diseguaglianze sanitarie nei paesi
Ue e l’illustrazione delle azioni comunitarie a contrasto.
Commissione europea, Preserving genetic resources in agricolture: the 17
actions of the Community Programme 2006-2011. Le 17 azioni europee
per la tutela della varietà genetica dell’agricoltura e zootecnia europea.
Segretariato del gruppo dei paesi ACP, The Courrier, n. 21, gennaiofebbraio 2011. In primo piano: le strategie della Guyana verso un’economia a basso tenore di carbonio; un reportage alla scoperta di Amburgo; la
tutela della salute nei paesi ACP (più problematiche che passi in avanti).
Commissione europea, Volunteer! Make a difference. In questo volantino
potrete trovare i collegamenti alle principali iniziative, eventi e buone pratiche legate all’anno europeo del volontariato.
Commissione europea, A field guide to the main languages of Europe.
Simpatica guida curata dalla Direzione generale della Traduzione. Potrete
conoscere le famiglie a cui appartengo le lingue dell’Ue; potrete avere una
panoramica delle altre lingue parlate in Europa...e non solo!
Centro europeo di controllo sulle droghe e le dipendenze, Drugnet Europe,
n. 73. In questo numero: il controllo dei traffici di sostanze stupefacenti;
politiche e trattamenti sanitari per i problemi legati alla dipendenza da cannabis; il programma di lavoro per il 2011; la nuova legge polacca in tema
di droghe; la cooperazione europea con gli Stati confinanti; i nuovi servizi
del Centro.
Corte dei Conti europea, La deconcentrazione della gestione dell’assistenza esterna della Commissione dai servizi centrali alle delegazioni ha migliorato l’erogazione degli aiuti?, Relazione speciale n.1, 2011. Il rapporto
della Corte sulla cooperazione decentrata allo sviluppo nell’ambito delle
istituzioni comunitarie.
“Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è
sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO
via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN)
Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected]
Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997
Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Alessandro Cavagna, Paolo Pezzin e Boglarka Fenyvesi-Kiss
con la collaborazione di Europe Direct Carrefour Veneto
Direttore responsabile: Silvia Ceschini