Cioccolata con Carolina - Castello Reale di Govone

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Cioccolata con Carolina - Castello Reale di Govone
Cioccolata con Carolina
nel salotto di Carolina Invernizio
Domenica 13 novembre 2016
dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14,30 alle 17
Ristorante “Le scuderie”
Castello Reale di Govone
Carolina Invernizio
A cent’anni dalla morte, ricordiamo Carolina Invernizio. Lo facciamo però in
un modo gioioso, come sarebbe piaciuto a lei. La rivediamo infatti aprire il
suo salotto a persone amiche per una piacevole conversazione davanti a una
tazza di cioccolata calda e ci sentiamo tutti invitati.
La scrittrice Carolina Invernizio nacque a Voghera nel 1851, ma diceva di essere
nata nel 1858. Cresciuta in una famiglia perbene, moglie del «colto e distinto
cavaliere» Colonnello Quinterno di Govone, era una donna semplice, religiosa
e, tuttavia, molto stravagante, che amava la mondanità, l’eleganza vistosa, i
cappelli piumati e i vestiti a strascico. Sposa esemplare e madre tenerissima,
era molto devota alla Madonna.
La famiglia Quinterno risiedeva a Torino, ma trascorreva buona parte dell’anno
a Govone, in via Boetti, nella casa di campagna del marito di Carolina, una delle
più belle del paese: nonostante le trasformazioni avvenute nel tempo, essa conserva tuttora il suo fascino originale nella scala in pietra, nelle pareti affrescate
in stile liberty e nei soffitti istoriati, su cui risaltano le iniziali dei due coniugi.
A soli 19 anni, nel 1877, Carolina aveva pubblicato il suo primo romanzo presso
l’editore Salani di Firenze. Ne seguirono circa 120, i quali, apparsi dapprima
in appendice a quotidiani come l’Opinione Nazionale di Firenze e la Gazzetta
di Torino, riscossero un incalcolabile successo tra i lettori. Secondo l’autrice,
la sua corposa opera – un avvincente intreccio di perfidi tradimenti e passioni
inconfessabili, vili stratagemmi e laceranti segreti, terribili vendette, nefandi
delitti e luminose redenzioni – rispondeva in realtà al bisogno dell’epoca di
veder trionfare il bene sul male.
Nel 1914 la famiglia si trasferì a Cuneo, dove la scrittrice tenne un salotto molto
frequentato. Due anni dopo, il 27 novembre 1916, all’età di 65 anni, Carolina
morì di polmonite. Sulla sua tomba monumentale al cimitero di Torino, l’editore Salani fece costruire una corona di bronzo con la scritta, forse esagerata,
ma comunque profetica: Il tuo nome non sarà dimenticato.
In effetti, ancor oggi mani anonime vi posano costantemente fiori freschi a duratura memoria: Carolina Invernizio resta una delle autrici italiane più criticate
e discusse, ma anche più popolari e amate di fine Ottocento e inizio Novecento.
Cioccolata calda nella hall del Ristorante “Le scuderie”
Piazza Vittorio Emanuele II
Proiezione video e letture di brani
tratti dalle opere di Carolina Invernizio
presso l’adiacente sede degli Alpini