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INDICE
Editoriale
Amministrazione
1
COMUNE
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Notiziario semestrale del Comune di Pinzolo
Madonna di Campiglio, S. Antonio di Mavignola
2
Iscritto al n. 1265 Registro Stampe
del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005
Estate 2006
12
Progetti e relazioni
16
Giovani
23
Servizi
26
Mavignola
28
Eventi
33
Cultura
36
FOTOGRAFIE
Persone
38
Claudio Cominotti, Carola Ferrari, Luisa Masè, Archivio M. di Campiglio,
Pinzolo, Val Rendena Azienda per il Turismo SpA, Archivio D. Povinelli, Archivio Fam. Gueret, Archivio Golf Rendena, Archivio Filò da la Val Rendena
Territorio
42
Tradizione
46
Curiosità
48
Comitato di redazione
Luisa Masè | Direttore Responsabile
Carola Ferrari | Presidente
Tiziana Ballardini
Paola Cozzio
Carla Maturi
Francesca Vidi
Hanno collaborato a questo numero
PAESE
Maria Vittoria Binelli, Alessandro Collini, Claudio Cominotti,
Michele Comper, Angelo Maestranzi, Eva Maffei Gueret,
Francesca Maffei, Angelo Marini, Barbara Pollini, Luigi Povinelli,
Pio Tisi, Morena e Sonia
FOTO DI COPERTINA E QUARTA DI COPERTINA
Claudio Cominotti
GRAFICA
Marco Martello
IMPAGINAZIONE E STAMPA
Antolini Centro Stampa - Tione Tn
Stampato su carta ecologica
EDITORIALE
di WilliamilBonomi
saluto
Sindaco
del sindaco
A distanza di sei mesi ecco il secondo numero del Giornalino del Comune di
Pinzolo.
Sei mesi durante i quali sono state compiute importanti scelte amministrative e
politiche, sono state inquadrate le priorità per i prossimi anni e sono state create
alcune occasioni strategiche per la nostra comunità: il CONI, la decisione più recente, ma così gravida di opportunità; la Juventus, che pure nella delicata situazione attuale costituisce una possibilità unica per la promozione di Pinzolo e dell’intera Val Rendena; la questione della Comunità di Valle, la viabilità, il collegamento Pinzolo – Campiglio… Ma molte sono le situazioni create in un anno di attività amministrativa con le quali abbiamo voluto mettere al centro le persone, rispondendo ad un obiettivo fondamentale del programma politico: i giovani e l’Europa (Berching e Ischgl), i progetti formativi per i giovani, gli interventi in ambito
scolastico, le iniziative a favore delle famiglie, il sostegno al volontariato, gli
interventi per la cultura.
È stato anche il periodo che ha definitivamente consentito di creare una squadra
tra gli amministratori, valorizzando la ricchezza costituita dalle esperienze e dalle
conoscenze di ciascuno e mettendola a frutto all’interno di un programma di lavoro
e di scelte condivise. Un anno di rodaggio che ci ha consentito di capire con esattezza la situazione attuale del Comune e soprattutto di intraprendere la progettazione per i prossimi anni.
Appunto guardando alle opere, ma con un occhio particolare al valore
indiscutibile di ciascuna persona.
Buona lettura.
La Giunta
• Sindaco: William Bonomi;
[email protected]
• Vice sindaco e assessore all’urbanistica,
presidente della Commissione Edilizia e
Viabilità interna: Diego Valentini;
[email protected]
• Assessore ai Lavori Pubblici e Espropriazioni: Tomaso Bruti
[email protected]
• Assessore all’Istruzione, Cultura e Formazione: Carola Ferrari;
[email protected]
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
• Assessore alle Politiche Sociali, Servizi alla
Persona, Rapporti con il Cittadino, Servizi
Sanitari, Patrimonio, Agricoltura e Foreste, Gestione Rifiuti: Luciano Caola;
[email protected]
• Assessore allo Sport, Associazioni,
Volontariato e Protezione Civile, Ambiente: Massimo Collini;
[email protected]
• Assessore all’Economia, Turismo, Commercio, Pubblici Servizi, Autorizzazioni Sanitarie, Artigianato e Terziario: Roberto
Papa;
[email protected]
1
AMMINISTRAZIONE
di William Bonomi
Sindaco
Bilancio di un anno di amministrazione
È
difficile presentare sinteticamente l’attività svolta in questo primo anno di amministrazione del Comune di Pinzolo, in particolare perché molte sono state le questioni
affrontate e in parte risolte e ampia l’energia spesa per la conoscenza e l’approfondimento dei singoli temi.
Per iniziare dal settore dell’urbanistica,
nei mesi tra maggio ed agosto 2005, si è costituita la Commissione Edilizia e sono state
promosse riunioni e discussioni in merito alla
Variante al Piano Regolatore Generale. Nel
trimestre successivo argomento caldo è stata
la proposta Gilmozzi poi divenuta Legge Provinciale, che ha richiesto da parte nostra una
serie di valutazioni in merito alle possibili
applicazioni e alle prospettive complessive
che essa andava delineando. Venti sono state complessivamente le concessioni edilizie
e le DIA (Dichiarazione d’Inizio Attività), corrispondenti ad un totale di circa 20.000 metri cubi, autorizzate dalla Commissione Edilizia nell’arco delle sue tre convocazioni dal
26 agosto al 15 novembre. Nel periodo successivo, e fino a febbraio la nuova legge urbanistica è stata tra le priorità nell’agenda
dell’urbanistica, con l’affidamento dell’incarico di adeguamento alla legge stessa. Nel
quarto trimestre (fino a maggio 2006), è stato attribuito l’incarico per la redazione della variante puntuale al P.R.G. e sono stati
promossi alcuni incontri in sede provinciale
per verifiche su alcuni casi previsti dalla
“Legge Gilmozzi”.
Il Piano delle Opere Pubbliche è il documento approvato in dicembre come parte integrante del bilancio di previsione che stabilisce le priorità e fornisce le indicazioni
operative in merito agli interventi pubblici.
Gli appalti conclusi o in essere sono:
– il completamento del Centro Congressi di
Madonna di Campiglio;
– l’adeguamento della scuola materna a
Pinzolo;
2
– la sistemazione dell’area relativa ai campi da calcio a Pinzolo;
– la fognatura zona sud Pinzolo;
– il ponte Val Rastel;
– l’illuminazione Viale Bolognini;
– la realizzazione del muro d’ingresso S. A.
Mavignola;
– la palestra stadio del ghiaccio;
– la costruzione del Centro Raccolta Materiali (CRM) a Madonna di Campiglio;
– una serie di manutenzioni ordinarie;
– il Centro polifunzionale di Pinzolo.
Per quanto attiene al fronte dei progetti
e in collaborazione con l’assessorato al Patrimonio, si sta procedendo ai necessari approfondimenti piuttosto che al conferimento
di incarichi a progettisti in relazione alla
ristrutturazione della piscina di M. di
Campiglio, alla riorganizzazione dell’edificio
Ciclamino (con la previsione di ricavarvi la
sede della biblioteca e spazi per servizi sociali e attività a favore dei giovani), e del
bocciodromo a Pinzolo e la realizzazione del
magazzino comunale a Mavignola.
L’attività nel settore del patrimonio comunale ha portato all’apertura del micro
nido a Madonna di Campiglio, dove si è proceduto anche alla sistemazione del Bar
Chalet Laghetto con il suo affido ad una nuova gestione e alla manutenzione dell’edificio ospitante le scuole elementari. Interventi
di sistemazione sono stati condotti su altri
edifici comunali, come il bar del
bocciodromo, la sede de L’Ancora e la palestra nello stadio del ghiaccio a Pinzolo. Di
particolare interesse dell’assessorato al Patrimonio è poi la cura delle strutture destinate un tempo all’alpeggio e a quegli edifici oggi con destinazione legata al turismo: da
questo punto di vista, il rifugio Ritort richiede un impegno in ordine alla sua sistemazione.
Numerose le convenzioni attivate con il
coinvolgimento delle associazioni interessate, tra cui il Tennis Pinzolo e la Bocciofila,
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
ed in svariati campi, tra cui la gestione della regolamentazione per la raccolta dei funghi e per specifiche attività in accordo con
il Parco Naturale Adamello Brenta.
Nell’ambito delle politiche sociali e sanitarie, attenzione particolare è stata riservata alla Casa di riposo Abelardo Collini a cui
saranno assicurati nuovi spazi con lo spostamento della biblioteca e di parte dei servizi
sociali. E’ stata riattivata la pratica per realizzare “prime case” a Madonna di
Campiglio; con l’Ancora è stata rinnovata la
collaborazione, mentre con Comunità handicap e Anffas sono stati promossi incontri.
Contributo fondamentale è poi quello garantito dal servizio di assistenza sociale verso
cui il Comune assicura il massimo appoggio.
Tema particolarmente attuale e delicato
riguarda la raccolta dei rifiuti e soprattutto
la gestione della differenziata, sulla quale si
sta proseguendo nell’opera di sensibilizzazione della popolazione. Obiettivo è quello
di raggiungere una quota di differenziata pari
al 65%, poiché le nuove indicazioni e dunque
le nuove tariffe rifletteranno da vicino il
nostro comportamento più o meno virtuoso.
Iniziando da Mavignola, si procederà alla sostituzione degli attuali bidoni con un “sistema interrato” che sarà già operativo in alcune aree dall’estate. Per la gestione del
CRM, il Centro Raccolta Materiale, si è giunti ad una convenzione con i Comuni di
Giustino e Massimeno.
Nell’ambito del patrimonio forestale e
dell’agricoltura, si è completato il Piano di
assestamento forestale e si sono svolte attività ordinarie, come la vendita del legname
e le sessioni forestali. Manifestazioni come
il Pentathlon del boscaiolo, la Festa degli
alberi, le Piantine da frutto per gli scolari
della prima elementare, la Festa dell’alpeggio, la Giornata in malga avvicinano il mondo dell’agricoltura a gruppi di persone e soprattutto ai più giovani, affinché la consapevolezza dell’importanza del settore e il
suo legame con le caratteristiche del territorio permangano evidenti. Sono stati sistemati 8 dei 26 chilometri di strade forestali
attraverso l’attivazione del piano di sviluppo rurale; è proseguita la collaborazione con
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
la SAB e con l’assessorato provinciale competente e il Comprensorio C8. Si sta lavorando su di un’ipotesi di Consorzio boschivo di
Valle; è stata sottoscritta una convenzione
con il Parco per la manutenzione sentieri nel
biennio 2006-2008 e la sistemazione completa del sentiero Mavignola-Nambrone e con
SAT e Mato Grosso per garantire la piena efficienza di altri sentieri. Per agosto 2006 si
sta organizzando una manifestazione a
valenza europea sulle razze bovine
autoctone dell’arco alpino.
Attività a tutto tondo è stata quella dell’assessorato alla cultura. A partire dagli innumerevoli interventi a favore del mondo
delle scuole, con la sostituzione dei banchi,
i contributi per le attività integrative, il sostegno all’organizzazione di incontri per i
genitori (con il prof. Paolo Crepet) e per gli
alunni (ad esempio con lo scrittore Roberto
Piumini). Ha sostenuto la rappresentazione
teatrale in lingua dialettale, estesa a tutto
l’Istituto Comprensivo “Val Rendena”; ha
avviato un progetto di scambio linguisticoculturale per le scuole elementari; ha
supportato la neo fondata cooperativa scolastica “Una Piccola Campiglio in Solidarietà” e molte altre iniziative (il Concorso culturale “Incontro con le Istituzioni”, il viaggio studio ad Auschwitz nell’ambito del “Progetto Memoria”). Con i comuni di Carisolo,
Massimeno e Giustino ha messo a punto il
progetto per attivare il servizio di mensa per
gli alunni della scuola elementare.
Il giorno della consegna della pianta da frutto
agli alunni della prima elementare.
3
AMMINISTRAZIONE
Il progetto “Un salto in Europa”, con
l’obiettivo di favorire l’integrazione e la conoscenza europea da parte dei giovani, ha
portato ad un viaggio di giovani e rappresentanti delle associazioni a Berching in Germania, con cui i ragazzi hanno vissuto un’esperienza di scambio linguistico. I giovani hanno goduto di un’attenzione assolutamente
particolare, con il “Piano giovani di zona”,
che ha sviluppato quattro grandi progetti in
altrettanti bandi dell’assessorato provinciale
alle politiche giovanili: Young Communication, Le miniere della memoria, Tra mari
e monti, Ragazzi a teatro. Attenzione è stata rivolta all’Università della Terza Età e del
Tempo Disponibile, luogo di incontro e di aggiornamento per gruppi sempre più ampi e
più entusiasti di persone.
In Biblioteca si è perseguito l’obiettivo
del miglioramento informatico e di approdare ad una bozza di convenzione per la gestione intercomunale. Molteplici sono gli incontri promossi ed aventi per protagonisti i libri, individuati tra i “freschi di stampa” e tra
novità editoriali locali. Il Progetto memoria
ha offerto opportunità per la commemorazione della Prima guerra mondiale con incontri, proiezioni di film, concerti. Significativo supporto è andato all’organizzazione della
mostra dedicata al pittore Gottfried Hofer
nell’estate 2006 di Campiglio, periodo per
Un dettaglio degli affreschi nel Salone Hofer.
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cui è stato elaborato un fitto calendario di
eventi. Nell’ambito delle pubbliche relazioni
del Comune, sono stati sviluppati i rapporti
con il comune gemellato di Gazoldo degli
Ippoliti, dove è stata intitolata una via a
Pinzolo durante la Fiera della Postumia 2005;
con Mantova, attraverso il tradizionale incontro per l’11 novembre 2005 per San
Martino; con Assisi, dove si è esibito il coro
Presanella, e con il comune milanese di
Desio. È stato assicurato un supporto alle
attività delle associazioni culturali; è stato
sviluppato il nuovo sito internet del Comune, on line al più presto, si è mantenuto un
filo diretto con la popolazione attraverso la
pubblicazione del Giornalino comunale.
L’assessorato a Sport, Associazioni,
Volontariato, Protezione Civile, Ambiente
ha messo a punto molteplici iniziative tra cui
il progetto estivo 2006 con un campus sportivo per i giovani e l’importantissimo progetto a favore della certificazione EMAS. Ha
dato una nuova impostazione alle giornate
ecologiche, sono state istituite la Commissione per la Protezione Civile e la Commissione informatica e con le associazioni si è
cercato di impostare un nuovo rapporto attraverso la somministrazione di un primo
questionario di valutazione e raccolta dei
dati e la promozione di incontri periodici.
Contributi ordinari e straordinari sono andati
alle associazioni operanti nel volontariato e
sostegno e collaborazione sono andati a varie iniziative sportive come il Triangolare di
Hockey; il ritiro della nazionale di hockey
nella fase premondiale; la 3Tre bike. Sul Trofeo Topolino di Sci sono stati condotti molteplici approfondimenti, dopo una edizione
che ha visto un ampio coinvolgimento della
Val Rendena e delle associazioni.
L’Assessorato al Turismo, nell’ambito di
un rapporto di piena collaborazione con
l’Azienda per il Turismo SpA, sta sostenendo
il progetto della stessa a favore delle famiglie con bambini, quale prosecuzione e in
sostituzione del progetto Disney Mountain
Fun. Ha messo a punto in accordo con l’asIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
sessorato alla cultura, il programma delle
manifestazioni estive ed invernali e soprattutto ha supportato i cosiddetti grandi eventi, come la 3Tre, i Campionati di Freestyle,
il Wroom, il Trofeo Topolino, la mostra su
Gottfried Hofer.
Su Pinzolo si sta procedendo alla definizione ultima del Piano di riqualificazione
commerciale del centro storico, come volano di una maggiore vivacità del centro. E’
stato sistemato il campo da calcio e di
pallavolo a Nambino rivolto sia ai nostri
censiti, sia agli ospiti ed è stata avviata la
realizzazione con Bocenago e Ragoli di un
maneggio a Madonna di Campiglio.
E’ stato affrontato il tema della mobilità
estiva ed invernale. Il Comune di Pinzolo ha
aderito al progetto del Parco Naturale
Adamello Brenta per l’adesione alla Carta
Europea del turismo sostenibile sostenendone la filosofia generale e soprattutto impegnandosi in specifici progetti. A Madonna di
Campiglio verranno riproposti i mercatini
d’inverno.
Progetto importante è quello relativo alla
partnership del nostro territorio, congiuntamente al Trentino, con la società Juventus
football club spa.
La nostra località sarà la sede del ritiro
estivo pre campionato della famosissima
squadra di calcio torinese per gli anni dal
2006 al 2010.
L’accordo stipulato non si limita al mero
ritiro estivo ma è un accordo generale di
marketing per legare il nome del nostro ambito Madonna di Campiglio - Pinzolo – Val
Rendena e del Trentino al nome e all’immagine di Juventus (fra i primi marchi conosciuti al mondo).
I gestori del progetto sono la nostra Azienda per il Turismo e la Trentino Spa e spetterà a loro sfruttare quel potentissimo mezzo
di comunicazione che è il calcio ed in particolare una squadra leader come la Juventus.
Il Comune ha predisposto tutta una serie
di interventi per migliorare l’area del centro sportivo Pineta sia ai fini del ritiro sia per
riqualificare l’area per le nostre squadre di
calcio locali.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Dopo alcuni mesi dalla firma di questo
importante accordo è scoppiato lo scandalo
denominato dai giornalisti “Calciopoli” che
proprio in queste settimane vedrà il processo sportivo e le prime sentenze.
Il momento è sicuramente delicato ma le
prime mosse della società con la nomina di
un nuovo e qualificato Consiglio di amministrazione e le dichiarazioni della famiglia
Agnelli lasciano ben sperare per un pronto
ritorno dell’immagine societaria a quei valori di professionalità, serietà e positività che
la gente ha sempre riconosciuto al marchio
Juventus nella sua storia centenaria.
Il nostro auspicio è che Pinzolo possa diventare idealmente il punto di partenza per
la ricostruzione dell’immagine Juventus.
In termini di Gestioni e partecipazioni,
il Comune di Pinzolo ha costituito la Madonna di Campiglio Servizi srl per la gestione del
centro congressi, ha partecipato all’aumento
del capitale sociale della Funivie Pinzolo SpA,
mentre conferma il proprio importante ruolo all’interno di società come GEAS SPA,
GIUDICARIE GAS SPA, FUNIVIE MADONNA DI
CAMPIGLIO SPA, MC GROUP, BIORENDENA SPA,
RENDENA GOLF SPA, TERME VAL RENDENA
SPA.
In conclusione accanto a numerose altre
attività vogliamo informare che l’amministrazione si è attivata per redigere un nuovo Statuto Comunale, che dovrebbe essere
approvato entro l’estate, ispirandosi fra l’altro al principio della massima partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa; ha
infine iniziato un’attività per migliorare, sia
sotto l’aspetto hardware che software, il sistema informatico del Comune.
Questa è in estrema sintesi una parte dell’attività amministrativa che è stata svolta
dal giugno 2005 al giugno 2006.
Per il prossimo anno possiamo garantire
un costante impegno per cercare di risolvere nel migliore modo possibile i problemi
quotidiani e periodici che il Comune deve affrontare ed inoltre per fare dei decisivi passi avanti su alcune questioni di grande interesse e da diversi anni senza soluzioni.
5
AMMINISTRAZIONE
Dal CONI: polo scolastico, edilizia agevolata,
servizi per lo sport e parcheggi
Sta gradualmente prendendo corpo
l’acquisizione del Centro Coni di M. di
Campiglio da parte della Patrimonio del
Trentino SpA, la società che gestisce il patrimonio immobiliare della Provincia Autonoma di Trento, attraverso la lettera d’intenti che la stessa ha inviato a Coni Servizi SpA. Si tratta di una tappa fondamentale nell’iter avviato alcuni mesi fa per interessamento della Provincia e dei Comuni di
Pinzolo e di Ragoli. Si tratta di un’operazione di 9 milioni di euro che prevede la
valorizzazione di un’area di circa 12.500
metri quadrati sui quali insistono circa 26
mila metri cubi di volumi edificati, a fronte di un progetto che, in linea di massima,
ipotizza di dare risposta a più d’una questione aperta su M. di Campiglio. La prima
ipotesi su cui si sta lavorando prevede di
collocare qui il polo scolastico di M. di
Campiglio, ora smembrato tra i due edifici delle scuole elementari e delle scuole
medie con la scuola materna, con il micro
nido ora allo Chalet Laghetto,
l’individuazione di cubature (una ventina
di appartamenti) da destinare all’edilizia
per i residenti, per dare una concreta risposta al problema della prima casa, la sistemazione della palestra, come luogo privilegiato per lo sport e per la socialità la
realizzazione di un parcheggio multipiano,
di “testata” per Vallesinella, in grado di
ospitare circa 450 automobili, da immettere nella rete viaria grazie ad una bretella con relativo ponte e partenza all’altezza dell’imbocco della galleria anche per
collegare fisicamente la parte sud del
Colarin con Ragoli. Si parla inoltre di costruire un hotel del parco, considerando la
posizione strategica rispetto a Vallesinella
e alla Val Brenta.
6
Il Centro Coni a Madonna di Campiglio.
A fronte di questi progetti, i primi cittadini di Pinzolo, Bonomi, e di Ragoli,
Martini, sono impegnati nella definizione
degli accordi con la Patrimonio Spa e dunque con la Provincia Autonoma, poiché durante l’estate dovranno essere compiuti
passi importanti a favore dell’attuazione
dei progetti, attraverso la precisazione
delle priorità e dei finanziamenti. I sindaci, soddisfatti della trattativa in corso, che
metterà a disposizione del paese un’area
privilegiata per le sue esigenze sociali e di
sviluppo, presenteranno il lavoro svolto e
le concrete prospettive alla popolazione
nel mese di luglio/agosto per un momento
di condivisione e di confronto.
Il progetto al CONI consentirebbe di riorganizzare il volume esistente prevedendo
una palestra, il polo scolastico, un intervento per l’edilizia agevolata, aree a parcheggio:
L’ESISTENTE
I volumi esistenti sono:
terreno
(superficie complessiva)
Palestra grande
Palestra piccola
Blocco turistico-residenziale
TOTALE
mq
mc
mc
mc
mc
12.500
12.082
2.335
11.770
26.187
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
La PAT esamina la variante
L a Provincia Autonoma di Trento, l’ente
titolare e responsabile della viabilità trentina, ha presentato alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) le soluzioni
progettuali elaborate sulla variante alla
statale di Pinzolo. La questione è nota ed
ovvia: il traffico congestiona da anni il paese, con un attraversamento che in determinati periodi si fa eccessivamente pesante e tale da limitare in modo sostanziale la
vivibilità della località.
La Provincia, dunque, ha dato anni fa l’incarico per la progettazione della viabilità
alternativa, ottenendone sostanzialmente
due ipotesi: una che individua il tracciato
in destra orografica al Sarca, l’altra che
prospetta la costruzione di una galleria
nella montagna ad est dell’abitato. La presentazione della documentazione al VIA costituisce, ora, la notizia rispetto ad un dibattito che va avanti da decenni e sul quale
l’amministrazione comunale è chiamata ufficialmente ad esprimersi, di concerto con
le amministrazioni limitrofe.
Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno
avevano convocato un consiglio comunale
informale, alcuni mesi fa, al quale parteciparono i massimi responsabili provinciali per illustrare le proposte al vaglio.
È stato affidato un incarico ad un consulente tecnico, il prof. Raffaele Mauro,
docente presso l’Università di Ingegneria di
Trento ed esperto di progettazione stradale, perché fornisca dati oggettivi derivanti dall’analisi delle due soluzioni sulla cui
base potrà essere assunta la decisione di
appoggiare l’una o l’altra ipotesi, in un clima sereno e ben ancorato a valutazioni
concrete e tecniche.
Importante è, infatti, che si evidenzino
gli aspetti positivi e gli aspetti negativi di
entrambi i tracciati, al di là di considerazioni emotive e di sensazioni che potrebbero non essere oggettive.
Con questo supporto, i rappresentanti
delle quattro comunità coinvolte potranno
giungere alla delibera dei rispettivi consigli comunali in merito alla viabilità, delibera che, per essere di “peso” dovrà essere congiunta e concordata.
L’Ufficio Tributi accerta
È l’equità fiscale il principale obiettivo dell’Ufficio Tributi del Comune di Pinzolo che
ha iniziato nell’autunno dello scorso anno una attività di accertamento e di controllo puntuale rispetto alla contribuzione fiscale. In particolare gli accertamenti hanno interessato le aree fabbricabili per proseguire con gli alberghi e terminare presumibilmente entro
l’anno con tutti gli altri immobili.
L’entrata prevista dovrebbe superare i 600.000 euro.
L’Ufficio Tributi si è, pertanto, riorganizzato per far fronte a questo tipo di attività,
aumentando il proprio organico e prevedendo che entro il 2008 possa essere introdotto il
recapito automatico dei bollettini ICI precompilati.
Infine, la manovra ICI 2006: è stata mantenuta inalterata l’aliquota sulla prima casa,
pari al 5 per mille, mentre quella sui terreni fabbricabili è scesa dal 6 al 5 per mille e
quella sul resto è passata dal 6 al 7 per mille.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
7
AMMINISTRAZIONE
Al Gonfalone la medaglia d’argento
Il Commissario del Governo l’ha
consegnata al Sindaco Bonomi il 2
giugno a Trento.
Al Gonfalone del Comune di Pinzolo
la medaglia d’argento:
“Per le elette virtù civiche
dimostrate durante la guerra di
liberazione”, recita la motivazione
firmata da Carlo Azeglio Ciampi
Porta la firma del Presidente Carlo Azeglio
Ciampi il decreto che il 13 marzo 2006 ha
conferito al Gonfalone del Comune di
Pinzolo la medaglia d’argento al Merito Civile “per le elette virtù civiche dimostrate durante la guerra di liberazione”. Il riconoscimento è stato consegnato nelle
mani del Sindaco William Bonomi dal Commissario del Governo per la Provincia di
Trento, Alberto De Muro, in occasione della cerimonia di celebrazione del 60.mo
anniversario della Fondazione della Repubblica a Trento lo scorso 2 giugno.
Il 16 giugno si è svolta una cerimonia
pubblica presso la sala consiliare del Comu-
Sindaco a TN
La consegna della medaglia d’argento
a Trento il 2 giugno.
8
ne di Pinzolo durante la quale la medaglia
d’argento è stata presentata alla popolazione e le motivazioni che ne stanno alla
base sono state dettagliatamente illustrate, alla presenza di alcuni dei protagonisti
di quei fatti storici.
L’assegnazione della medaglia al merito civile, infatti, giunge alla conclusione di
un lungo e complesso iter burocratico, durante il quale sono stati attentamente valutati gli episodi citati nella documentazione. Una documentazione che ha consentito la ricostruzione puntuale e comprovata
da testimonianze, dichiarazioni, atti ufficiali degli atti eroici di cui la popolazione
di Pinzolo fu artefice nel corso della seconda guerra mondiale. Coordinatore di questa operazione di attenta lettura della Resistenza a Pinzolo è Luciano Colombo, appassionato storico e puntiglioso narratore,
il quale con pazienza ha raccolto i tasselli, ricercando documenti, dando voce ai ricordi, ricostruendo nessi e legami tra episodi apparentemente disgiunti.
Sulla base di tale racconto storico, ricco di documentazioni e di riscontri testimoniali, fatto proprio dal Comune di Pinzolo
attraverso una delibera di Giunta, il Capo
dello Stato ha potuto apporre la propria
firma all’attribuzione della medaglia d’argento, portando a compimento l’iter avviato da Colombo e appoggiato dall’allora onorevole Luigi Olivieri.
Un esempio limpido di coraggio che fu
trasversale, di uomini e soprattutto di donne, che vissero come moralmente ed eticamente normale la dimensione dell’aiuto ai prigionieri fuggiaschi, che invero li
poneva in una condizione assolutamente
fragile e di grave rischio nei confronti delle logiche di guerra.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
Eroine ed eroi
Pinzolo era massicciamente occupato
dalle forze naziste, durante il secondo conflitto mondiale, considerata la posizione
strategica rispetto al confine tedesco e
svizzero. Eppure, proprio in un clima così
pesante e delicato, è comprovato che oltre settecento soldati alleati riuscirono a
proseguire nella loro via di fuga, dai luoghi ove erano tenuti prigionieri, per raggiungere attraverso la Rendena e poi la Val
Genova il territorio neutrale svizzero. Molti, dunque, furono i gesti di chi, persone
eroiche nella loro quotidianità, saldamente convinti dei valori umani e religiosi, naturalmente si sentirono in dovere di soccorrere quei transfughi.
Spiega Colombo: “a Pinzolo un’intera
comunità si adoperò in favore dei fuggiaschi: li sfamò, li rivestì con abiti di fortuna, indi li nascose all’ira nazista. Poi, dopo
epiche camminate, li aiutò a raggiungere
la Svizzera”. Pio Bruti, don Vittorio Parisi,
don Vito Maganzini, Luigia Cozzini, Liliana
Serafini sono tra le principali voci di questo eroico racconto, arricchito dalle
minuziose ricerche di Colombo sull’azione dei Carabinieri e in particolare del Maresciallo Guerrino Richiardone e su un significativo
episodio
relativo
a
ricetrasmittenti messe a disposizioni della
Resistenza.
L’Allied Screening Commission, conclusa la guerra, sapendo che centinaia di soldati alleati erano stati aiutati dalla popolazione di Pinzolo e posti nelle condizioni
di fuggire, si rivolse al sindaco di Pinzolo
affinché fosse loro segnalato un elenco di
quelle persone. Scrive Bruti: “Poiché la
maggioranza di noi non desiderava alcun
compenso, vuoi per una naturale ritrosia
ma anche perché l’orgoglio trentino ci suggerì tale comportamento, l’Allied
Screening Commission affisse sui muri di
Pinzolo alcuni manifesti annuncianti laute
ricompense. Questo indusse numerosi capi
famiglia ad aderire all’invito e ricevere,
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
La cerimonia a Pinzolo il 16 giugno; a destra del sindaco Bonomi
il cav. Luciano Colombo e a sinistra il Commissario del Governo
Alberto De Muro.
dopo gli accertamenti compiuti dagli ufficiali britannici, l’attestato di benemerenza
firmato dal maresciallo britannico H. R.
Alexander”. Diciannove furono le persone
così individuate: G. Battista Pellizzari,
Valentino Lorenzetti, Rosario Frizzi, Luigi
Ferrari, Giacomo Ferrari, Caterina Ferrari,
Cornelio Collini, Irma Collini, Fiorentina
Collini, Luigia Maganzini, Elena Collini,
Giustiniano Ferrari, Teresa Ferrari, Alfredo Cazzolli, Marco Bonapace e il maresciallo Guerrino Richiardone. All’elenco vanno
poi aggiunti i nomi della medaglia d’oro
Adamello Collini (perito nel campo di concentramento di Melch) e di Liliana Serafini.
Furono numerosi i valligiani che, paghi dell’aiuto elargito, non vollero ricevere alcun
riconoscimento. Fra questi il medico
Tomaso Bruti, l’allora studente universita9
AMMINISTRAZIONE
rio Pio Bruti, il dentista Arturo Maganzini,
l’odontoiatra Guido Maganzini, don Giuseppe Tranquillini, don Vittorio Parisi, il
seminarista Vito Maganzini.
Hayat Alì Khan
Luigia Cozzini in Maganzini nascose per
dieci mesi il soldato britannico Hayat Alì
Khan. Scrive Pio Bruti: “Era nativo del
Kashmir quindi uso a salire le alte quote:
purtroppo era malaticcio e dovemmo ospitalo per dieci lunghi mesi presso la famiglia di Luigia Cozzini. Fra le altre cose desidero precisare la folle paura che s’impadronì di tutti noi allorché sembrò che il
soldato alleato stesse morendo. Che cosa
avremmo potuto fare con un cadavere in
casa? Pensammo di gettarlo in un vicino
torrente: poi, l’umanità che è in noi prevalse e fugò le ansie ed i timori di finire in
un campo di concentramento. Curai Hayat
Alì sino alla sua completa guarigione. Con
Hayat Alì mantenni, per lunghi anni, un
rapporto epistolare sino a quando egli ritornò a Pinzolo, mio ospite.
Quando il 25 marzo 1945 gli Alleati mitragliarono l’abitato di Giustino e la casa
di Luigia Cozzini prese fuoco il soldato inglese Hayat Alì Khan, che da mesi era celato in quel casolare, fu vestito da donna
indiano con
Bruti
Il dott. Pio Bruti con Hayat Alì Khan.
10
ed invitato a fuggire nel bosco: ovviamente il suo travestimento fu notato da numerosi contadini accorsi a spegnere le fiamme. Nessuno tradì il nostro segreto: tuttavia i tedeschi riseppero che in zona si aggirava un uomo di carnagione scura vestito con abiti femminili. Iniziò così, per il mio
paese, una persecuzione senza precedenti. Decine e decine di tedeschi appartenenti ai reparti Standschutzen, Wehrmacht,
Kolonne Speer, Grenzschutz di stanza a
Pinzolo e Madonna di Campiglio, guidati
dalla locale gendarmeria, iniziarono a ricercarlo facendo domande, proferendo minacce, compiendo varie perquisizioni
domiciliari e fermando diversi contadini.
Ruppero infissi, distrussero suppellettili e
rovesciarono pure bidoni di latte nelle stalle site in Pimont. L’abitato di Pinzolo e così
le sue frazioni furono presidiate: i tedeschi,
in assetto di guerra, avevano istituito numerosi posti di blocco. Nel frattempo alcuni paesani, fra cui il parroco di Giustino don
Vittorio Parisi, nascosero Hayat Alì
nell’eremo di S. Giovanni. I tedeschi, che
erano ancora convinti di vincere la guerra
grazie alle armi segrete, erano persuasi che
il travestito fosse un agente segreto.
Riandare ora con il pensiero a quei drammatici momenti, mi costa fatica: soprattutto se penso, con il senno di poi, all’eccidio
di Marzabotto compiuto dai tedeschi alla
fine del mese di settembre 1944.
Subimmo avvilenti sopraffazioni. Mio padre, noto irredentista ma ritenuto nelle
condizioni di entrare in ogni abitazione poiché medico condotto, fu invitato a collaborare. In seguito alle sue affermazioni che
nulla si sapeva del fantomatico agente segreto, dovette subire la perquisizione della nostra casa e l’arresto da parte della
Gendarmeria”.
Giacomo Ferrari
Dalla dichiarazione di Giovanni Ferrari:
“Nonostante la mia giovane età, all’epoca
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
avevo 17 anni, ricordo che mio padre Giacomo assistette decine di soldati alleati
fuggiti dai campi di concentramento oppure dai treni diretti al Brennero. Mio padre
assieme ad altri volenterosi di Pinzolo
sfamò questi ex prigionieri, li ospitò presso la nostra abitazione ma anche presso
numerose famiglie del paese, poi se le condizioni di sicurezza lo consentivano, faceva loro da guida sugli impervi sentieri delle nostre montagne al fine di far loro raggiungere la Svizzera. Ricordo che attraversavano i Passi del Maroccaro oppure di
Scarpacò. Preciso che nell’autunno del
1944 io fui arruolato dai nazisti e trasferito al reparto FLAK situato in Val Gardena.
Tuttavia non ho mai tradito mio padre e
così la mia popolazione”.
Le minacce
“…era il 27 marzo 1945, con una drammatica intimazione pronunciata dal comandante Schwarz negli uffici comunali, i tedeschi dettero un ultimatum di poche ore
per la consegna dell’inglese: ove questo
non fosse avvenuto, oltre all’incendio dell’abitato di Pinzolo, avrebbero inviato in
campo di concentramento tutti i fermati
nonché 26 lavoratori … In proposito era
ancora vivo il ricordo dell’arresto avvenuto a Pinzolo di Gastone Franchetti, poi fucilato, indi della guida alpina Adamello
Collini e di tre partigiani arrestati a Bedole,
ma anche la precettazione effettuata il 30
maggio 1944 di 26 paesani, avviati poi in
Germania dove lavorarono in condizioni
disumane. Numerosi di questi precettati
furono costretti a lasciare le loro famiglie
nella più nera indigenza”. (Pio Bruti)
Le conferme del cronista e l’invito a
ricordare
Dalla dichiarazione di Giuseppe Ciaghi:
“Nonostante la ritrosia a parlare di sé, tipica del carattere della gente di montagna,
in più di una occasione abbiamo sentito
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
raccontare gli anziani che vissero quei
drammatici momenti, di avventure, di situazioni, di episodi straordinari, a volte
incredibili. Si tratta di storie stupefacenti, che il filtro della memoria e gli
accadimenti successivi hanno aiutato ad interpretare e a collocare nel loro giusto valore. Purtroppo di questa “epopea” perché
così andrebbe definita, sono rimasti scarsi
documenti, data la segretezza delle operazioni condotte, delle quali si cercava di
non lasciare traccia per non mettere a rischio la vita di tante persone, alcune per
altro finite egualmente a Mauthausen ed ivi
perite tra gli stenti.
Sarebbe cosa buona oggi richiamare e
far conoscere alcuni fra gli episodi più significativi di quel tragico periodo attraverso le testimonianze rilasciate dai protagonisti di allora, perché la memoria non vada
perduta e perché vada reso il giusto merito ad un paese e ad una comunità, quella
di Pinzolo, protagonisti di una resistenza
durata anni e perseguita in silenzio con
atti di quotidiano eroismo”.
Per l’occasione
l’Amministrazione
Comunale ha pubblicato il volume
“Medaglia d’argento al merito civile”
con la descrizione e
il racconto dettagliato degli episodi
che hanno portato
al riconoscimento
della medaglia d’argento.
Chi fosse interessato può richiederne una copia omaggio
in comune a Pinzolo.
11
ESTATE 2006
di Tiziana Ballardini
Juventus nella bufera: e Pinzolo?
a “bufera” Juventus si fa sentire anche
L
a Pinzolo, visto che sarà la località dove la
squadra effettuerà i suoi ritiri estivi nei
prossimi cinque anni. E dopo le prime polemiche di poco tempo fa in merito alla sistemazione logistica della squadra, ora,
inevitabilmente, alla luce di quanto sta
emergendo, la discussione si accende riguardo alla validità o meno dell’investimento in un’operazione di marketing di
così grande portata.
Il costoso “giocattolo del calcio”, con
calciatori dagli ingaggi stratosferici che
godono di più fama di un premio Nobel,
contornati da “veline” ma anche da strani
giri di scommesse e medicinali non sempre
ammessi, tra indagini della magistratura e
la pubblicazioni di scottanti intercettazioni
telefoniche, sembra proprio si stia sgretolando.
Nessuno dovrebbe improvvisare processi
sommari, poiché c’è la magistratura sportiva che sta lavorando al caso (speriamo il
più celermente possibile) ma le sentenze
popolari di condanna sono state purtroppo
emesse non tenendo conto che tutti sono
innocenti fino a prova contraria.
I lavori al campo di calcio Pineta.
12
Certo è legittimo per noi cittadini manifestare disappunto e rabbia per una situazione che al momento della stipula del contratto e dei programmi, nessuno, nemmeno i più pessimisti, avrebbe lontanamente
ipotizzato ed immaginato.
La gloriosa storia e i meriti conquistati
sul campo della Juventus, fino al fatidico
crack, quest’anno sono stati ampiamente
riconosciuti da tutti, quindi l’operazione di
marketing avviata dalla Trentino S.p.A. e
dalla M. di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena
Azienda per il Turismo S.p.A., appariva interessante per i più.
Un investimento, principalmente pubblicitario, di circa quattro milioni di euro, pur
suddiviso su cinque anni, aveva incontrato
fin da principio il favore di molti operatori
economici, anche se non di tutti, evidentemente.
La corsa al reperimento dei fondi necessari era partita e ognuno aveva cercato di
contribuire alla ricerca dei finanziamenti
e, pur riscontrando una inspiegabile resistenza da parte di alcuni operatori turistici che potranno godere comunque dei benefici di questo evento, il budget di spesa
previsto sembrerebbe ad oggi raggiunto.
Ora, soprattutto all’interno della nostra
comunità, il dibattito appare incentrato su
una valutazione di convenienza dell’intera operazione, sulla base dei costi, dei benefici, dei vantaggi e degli svantaggi, a
questo punto soprattutto a livello di immagine. Personalmente, ritengo che forse proprio in seguito agli ultimi accadimenti il
riscontro mediatico dell’intera “operazione Juventus” potrebbe essere realmente
notevole ed inaspettato ed il futuro ritiro
della squadra essere seguito attentamente da una fascia di pubblico e non solo di
tifosi molto più ampia di quanto ci si aspettasse.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
ESTATE 2006
Quindi Juventus nell’occhio del ciclone,
tra incertezze ed aspettative; Juve in serie A, B o C? Juve cosa ne sarà di questa
squadra che repentinamente sembrerebbe
sprofondare “dalle stelle alle stalle”?
Una certezza senz’altro: la Juventus
sarà in ritiro estivo a Pinzolo dall’estate
2006 all’estate 2010, per due settimane
all’anno. Ogni volta che questa o le prossime estati la squadra verrà menzionata,
e senza dubbio ciò accadrà spesso, inevitabilmente ci sarà un riferimento alla località dove essa si trova in quel momento.
Forse è il caso di affermare in questo
nuovo contesto che “che se ne parli bene
o male, l’importante è che se ne parli”. …
E così sarà!
D’altro canto, al giorno d’oggi se si vuole
puntare in alto e non rimanere nella
mediocrità, è necessario, a mio parere, che
una località turistica come la nostra con più
che qualche ambizione, oltre ad affrontare con competenza e prontezza una serie
innumerevole di problemi interni, per creare un’immagine importante di sé non deve
farsi sfuggire l’occasione di essere palcoscenico di eventi di una certa rilevanza.
Certo tutto ciò ha un prezzo, perché
niente si raccoglie senza aver seminato, ed
è impensabile godere solo dei vantaggi senza fare i richiesti sacrifici.
Senza dimenticare che comunque parte dei grossi investimenti sono stati destinati in questi mesi all’adeguamento delle
strutture che resteranno a Pinzolo, a beneficio prima di tutto della nostra comunità e quindi del nostro turismo trentino e
saranno in futuro un ulteriore fiore all’occhiello per noi a livello di immagine.
A questo punto dopo queste mie riflessioni di carattere generale, vorrei offrire
qualche notizia oggettiva più dettagliata
volta ad illustrare come questo progetto si
articolerà nei suoi aspetti tecnici e di gestione.
In ritiro per cinque anni
remetto innanzitutto che dal momento
P
della stipulazione del contratto, Pinzolo è
diventato fornitore e partner ufficiale
Juventus, ciò significa che potrà godere di
una serie di vantaggi riservati a tale posizione.
Molti avranno già visto allo Stadio Delle
Alpi nel corso delle ultime partite di campionato il nostro marchio (che forse andrebbe meglio ristudiato e personalizzato)
che è apparso anche su una pagina intera
del quotidiano sportivo più letto in Italia,
la “Gazzetta dello Sport” che, considerata la tiratura di copie, è un canale di pubblicità davvero importante.
Ma nel vivo dell’operazione pubblicitaria si è entrati e si proseguirà allo Stadio
delle Alpi di Torino, dove troveremo:
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
· 1 rotor in seconda fila di 120m per 6 minuti in ogni partita;
· 1 rotor sottotribuna di 60m per 3 minuti in ogni partita;
· 2 cartelli fissi a bordo del campo;
· spazio fisso sul backdrop (ovvero il pannello di sfondo per tutte le interviste televisive alla squadra sia allo stadio che
in occasione del ritiro estivo) riservato
ai partner Juventus;
· titolazione e personalizzazione delle
due tribune da 72 posti ciascuna, poste
nel 2° anello della tribuna ovest dello
Stadio delle Alpi;
13
ESTATE 2006
· 1 sky box per 10 persone c/o lo stadio;
· possibilità di organizzare convention da
max 70 persone con sala riservata;
· possibilità di organizzare tour per 10
persone all’interno dello stadio; gli ospiti potranno recarsi nella tribuna stampa e nella sala interviste e incontrare i
giocatori.
· conferenza stampa per la nostra presentazione come partnership.
Entriamo ora nel merito di quello che
invece troveremo in occasione del ritiro
estivo della squadra a Pinzolo e che si svolgerà dal 24 luglio al 06 agosto. Innanzitutto, nel periodo confermato, comprensivo di due weekend, la Juventus svolgerà
almeno una sessione di allenamento al
giorno e disputerà due amichevoli in loco.
Di grande rilevanza, a livello di impatto
turistico, sarà certamente l’allestimento
del “Summer Village”, cioè tutto l’insieme di eventi che la squadra organizzerà in
occasione del suo ritiro estivo, in un’ampia zona riservata ed allestita c/o l’area
sportiva Pineta.
A titolo di confronto, in occasione del
ritiro a Salice Terme (Pavia) nel corso della stagione 2005/6, sono state registrate
oltre 100.000 presenze in due settimane
(circa 6.300 / giorno) e da noi a Pinzolo
potranno essere altrettante, e di queste
almeno 3.000 saranno le persone al giorno
che pagheranno per poter assistere alle
attività agonistiche.
Il programma di intrattenimento e
coinvolgimento dei tifosi e visitatori sarà
molto vario e si svolgerà in una struttura
posta a bordo campo utilizzando un maxi
schermo per animazione del pubblico presente.
Quotidianamente, un’ora dopo l’allenamento, i tifosi ma non solo, potranno vedere un giocatore protagonista che si sottoporrà alle domande del pubblico con la
collaborazione degli animatori e dei partner del progetto. Anche la presenza di un
network radiofonico conosciuto come Radio 105 a questo insieme di importanti manifestazioni, con la diretta dell’evento, si
14
rivelerà determinante per la pubblicità a
livello nazionale di cui Pinzolo e la Val
Rendena potranno beneficiare.
Con ciò che ho illustrato fino ad ora,
spero di essere riuscita a dare un’idea del
valore turistico, a mio parere importantissimo per la nostra località, che l’operazione Juventus porterà con sé.
Certo qualcuno potrà far presente che
anche i costi sono rilevanti, ne convengo,
ma vogliamo esaminare qualche numero?
Il peso più grande è dato senz’altro dalla cifra investita nell’area Pineta con
risistemazione generale di tutte le strutture sportive per cui si prevede una spesa di
circa un milione di euro. Tale investimento serve per il ritiro Juventus, ma soprattutto per le nostre numerose squadre di
calcio.
Un altro finanziamento significativo è
rappresentato dalla cifra che investiranno
i Comuni della Valle e che sarà nell’ordine
dei 100.000 euro all’anno, una cifra di poco
inferiore a quella destinata all’edizione
2006 del Trofeo Topolino (che, per inciso,
dall’anno prossimo non sarà più ospitata a
Pinzolo e in Val Rendena).
L’Apt e vari soggetti territoriali come le
Casse Rurali di valle nonché quella di Tione,
le Funivie di Pinzolo SpA, le Funivie M. di
Campiglio SpA, la Famiglia Cooperativa di
Pinzolo, gli artigiani della Rendena, gli alberghi e i commercianti, ognuno in misura
diversa , anche se, mi si consenta, non sempre proporzionata ai benefici, daranno con
la loro partecipazione un contributo di circa 250.000 euro complessivi.
In conclusione, il progetto Juventus,
nonostante tutto, presenta a mio avviso più
luci che ombre e meglio sarebbe quindi
sospendere le polemiche ed adoperarsi,
ciascuno per quanto di sua competenza e
possibilità, concentrando le forze per l’organizzazione ed il buon andamento della
manifestazione, per puntare a raggiungere i migliori risultati commerciali e di immagine a tutto vantaggio di Pinzolo e della nostra meravigliosa “verde Valle”.
La Juventus = colpo da maestro
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
ESTATE 2006
Gli eventi principali
A cura
dell’Azienda per il Turismo SpA
Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena
Molteplici sono i percorsi del
divertimento a Madonna di
Campiglio e a Pinzolo per l’estate
2006.
“Grandi Avventure Per Piccoli Uomini”,
Madonna di Campiglio,
dal 19 giugno al 15 settembre
Programmi settimanali di attività per i ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
“Natural…mente bosco”,
Madonna di Campiglio – Caderzone
dal 4 luglio al 31 agosto
Incontri nel bosco per assaggi di natura.
“Il Mistero dei Monti”,
Madonna di Campiglio
dal 21 giugno al 21 dicembre
Calendario di eventi dedicati alla alla roccia scandagliata nei suoi aspetti più concreti e nell’immaginario collettivo.
“I Suoni delle Dolomiti”:
9 luglio, Doss del Sabion, Banda Osiris;
15 luglio, Rif. Ai Brentei, Mario Brunello,
Marco Paolini e Francesca Breschi
19 agosto, Laghi di S. Giuliano, Fabio
Biondi
Concerti in quota.
“Danza Macabra - La hora è fenita pensa
la fine”, Pinzolo, 15 luglio
Rappresentazione teatrale ispirata
all’affresco dei Baschenis.
“Bike Transalp Challenge”,
Madonna di Campiglio 21 luglio
Competizione di Mountain bike attraverso
le Alpi dalla Germania all’Italia.
“Compleanno dell’Imperatore”,
Madonna di Campiglio, 18 agosto
Rievocazione storica della Campiglio
asburgica.
“Mostra delle Giovenche di Razza
Rendena”, Pinzolo, 26 e 27 agosto
“Campionato Italiano Endurance”,
Madonna di Campiglio, 2-3 settembre
“21.ma edizione della Stella Alpina”,
Madonna di Campiglio, 8 luglio
Manifestazione di auto d’epoca
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
“Premio Internazionale Solidarietà
Alpina”, Pinzolo, 23 settembre
Consegna della Targa d’Argento 2006
15
PROGETTI E RELAZIONI
Intensa collaborazione tra i Comuni
«È fondamentale che per la gestione
amministrativa e per le scelte strategiche
di M. di Campiglio le amministrazioni comunali di Pinzolo, Ragoli e Bocenago siano
in costante dialogo e confronto”: così il sindaco di Pinzolo, William Bonomi, che ha
improntato l’attività della propria compagine ad una collaborazione continua con i
colleghi di Ragoli e Bocenago: “La strada
che abbiamo intrapreso va in questa direzione, con molteplici incontri e soprattutto con un’identità di vedute che consente
di focalizzare le questioni e di velocizzarne
la risoluzione. Questo, naturalmente, a tutto beneficio di Campiglio”.
È il Comune di Ragoli che ha in carico il
progetto di sviluppo del centro fondo di
Campo Carlo Magno, con l’ampliamento
previsto in direzione delle Malghette attraverso la costruzione del sottopassaggio
della strada statale e cogliendo l’opportunità dell’esistente strada forestale. Il progetto, a cui i Comuni di Pinzolo e di Bocenago concorrono come partner, renderà il
centro fondo uno tra i più belli ed interessanti del Trentino.
L’amministrazione comunale di Boce-
16
nago sarà invece capofila nel progetto che
intende risolvere in via definitiva la questione del centro ippico, localizzandolo in
località Palù da la Fava e prevedendo una
struttura all’altezza delle richieste di M. di
Campiglio, sia da parte dei residenti, sia
degli ospiti. Anche in questo caso, la collaborazione tra i tre Comuni è imprescindibile e garantirà l’individuazione di scelte qualificate e perfettamente integrate
allo sviluppo ipotizzato per Campiglio.
Intensa è stata, in particolare, l’attività svolta congiuntamente a Ragoli per
quanto riguarda la gestione dell’asilo nido,
per cui è stata deliberata in Consiglio Comunale la convenzione, a seguito della
decisione assunta dalla giunta di Pinzolo
relativa all’attivazione tramite licitazione
privata del servizio. Alla gara hanno partecipato due cooperative sociali, La Coccinella di Cles e la Assistenza di Tione. Era
prevista una base d’asta di € 186.000,00
per il periodo dall’1 luglio 2006 al 31 maggio 2008. Ha vinto La Coccinella con un ribasso dello 0,1%, cooperativa che aveva già
ricevuto l’incarico per il medesimo servizio attivato presso lo Chalet Laghetto dallo scorso primo ottobre fino alla fine di
aprile.
Insieme, Pinzolo e Ragoli, hanno individuato la soluzione gestionale al Centro
Congressi Prato del Sogno, di loro proprietà, affidandola – tramite comodato gratuito
“in house” – dal primo febbraio alla Madonna di Campiglio Servizi srl, presieduta da
Diego Valentini (vice presidente: Vittorio
Martini) che si occuperà, dunque, della
gestione ordinaria e soprattutto della sua
promozione come moltiplicatore e
integratore dell’offerta turistica attuale.
Non ultimo, forte è stato l’impegno delle due amministrazioni sulla questione ineIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
rente la struttura del CONI a M. di
Campiglio, per la quale la Patrimonio del
Trentino Spa (società di proprietà esclusiva della Provincia Autonoma di Trento) ha
formalizzato l’intenzione di acquisto. Si
prevede un qualificato intervento di utilizzo sia per dare risposte alle esigenze del
mondo scolastico (dall’asilo nido alle scuole medie) che alle esigenze di prima casa
dei censiti della località ed infine sia per
predisporre servizi e spazi di carattere
ludico – sportivo.
Pinzolo e Ragoli si sono attivati e dovranno continuare a farlo, nel limite dei propri
compiti, affinchè la 3-tre di Madonna di
Campiglio, evento sportivo di rilevanza
mondiale ed insostituibile tassello per la
nostra immagine turistica nonché per quella dell’intero Trentino, rimanga nel calendario delle gare mondiali di sci alpino.
Una specifica collaborazione con i Comuni di Giustino, Massimeno e Carisolo
consentirà, a partire dall’avvio del prossimo anno scolastico, di garantire il servizio
mensa agli alunni che frequentano le scuole elementari dei 4 Comuni. Per questo sarà
organizzato anche un servizio di trasporto
tra la scuola e la mensa. Si tratta di un
esempio di dialogo e collaborazione fra Enti
con il coinvolgimento fattivo dei Comuni,
dell’Istituto Comprensivo, del Comprensorio e della Provincia ognuno per le proprie competenze e con l’unico fine di rendere un ottimo servizio alle famiglie.
L’Amministrazione è inoltre impegnata
a promuovere la stipula di una convenzione fra i comuni dell’alta valle, da Carisolo
a Spiazzo Rendena, per la gestione dei
servizi bibliotecari.
Con le amministrazioni Comunali della
zona si sono intraprese numerose iniziative “congiunte”.
Tra le tante:
u collaborazione con il Comune di Carisolo
in occasione del pellegrinaggio 2005 dei
giovani in Adamello concluso con la SanIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
ta Messa trasmessa in diretta Tv dal piazzale antistante la chiesetta di San Vigilio;
u il Piano Giovani di zona con gli altri Comuni della Val Rendena compreso Ragoli;
u il progetto di certificazione ambientale
Emas che coinvolge altri otto Comuni di
valle, nonché Ragoli e Montagne;
u un intervento in accordo con gli altri undici Comuni di Valle e la Provincia a favore del Golf Rendena nella consapevolezza che si tratta di una struttura di importanza fondamentale per l’offerta turistica dell’intera Val Rendena;
u un ulteriore intervento sempre con tutti gli altri Comuni di Valle e la Provincia
per sottoscrivere una parte dell’aumento di capitale deliberato da Funivie
Pinzolo Spa per la realizzazione del proprio progetto di ampliamento e collegamento sciistico con Madonna di
Campiglio.
Ci sembrava giusto segnalare alcune
delle iniziative realizzate nella ragionevole
speranza che nel prossimo futuro tali iniziative “congiunte” non possano che ampliarsi e migliorare.
Ragazzi invitati
al Golf Rendena
I ragazzi tra i 10 e i 18
anni residenti nel Comprensorio delle Giudicarie
possono avvicinarsi gratuitamente al golf. Nei
pomeriggi di lunedì, mercoledì e giovedì dall’1 al
15 luglio e dall’1 settembre alla chiusura l’Associazione Rendena Golf
Club e la Rendena Golf Spa organizzano gratuitamente per loro un incontro con il maestro di golf della
durata di un’ora e mezza presso il campo pratica,
mettendo a disposizione l’attrezzatura necessaria.
La prenotazione è obbligatoria tel. 0465.806049
17
PROGETTI E RELAZIONI
di Luciano Caola
Assessore all’agricoltura e foreste
Sessione forestale,
lezione sull’ambiente montano
A nche quest’anno abbiamo ospitato nel
nostro municipio la sessione forestale allargata ai comuni vicini, che, per il numero e lo spessore dei relatori, si è tradotta
in una lezione sull’ambiente montano e sul
modo di gestirlo, un modo per recuperare
la nostra identità e le nostre radici attraverso la conoscenza del territorio, con
l’esame delle attività connesse alla coltura delle selve e alla loro progettazione, ed
una riflessione a 360 gradi sull’importanza del bosco nell’economia locale e nell’interesse più generale dell’ecosistema. Nella nostra aula consiliare sono convenuti gli
assessori alle foreste di Massimeno,
Giustino e Carisolo insieme ai loro sindaci
per ascoltare le parole del dottor Lorenzo
Malpaga, direttore del servizio di sistemazione montana della Pat, e l’intervento del
dottor Zoanetti, responsabile del distretto forestale di Tione. Con loro il dottor Felice Dorna, Virginio Parisi, capo della stazione forestale di Pinzolo, i guardaboschi
Povinelli, Rodigari e Caola, Silvano
Bonapace, impiegato di riferimento per il
nostro comune, e un discreto pubblico.
Malpaga ha illustrato le competenze del
suo settore (la gestione del demanio idrico
- circa 5000 km di corsi d’acqua - perché
si possa vivere il territorio in sicurezza) e
gli interventi eseguiti in amministrazione
diretta (14.274 briglie posate, km 210, 309
di cunettoni, roste per 407 km e 341 spazi
di deposito realizzati) da un organico di 310
uomini complessivi (20 amministrativi, 18
tecnici e 272 operativi). Quindi ha parlato
dei criteri seguiti nelle opere, degli orientamenti e degli obiettivi postisi. La spesa
della Pat nel 2005 per la gestione del servizio e i lavori portati a termine è stata di
23.167.258 euro complessivi. Per il 2006
egli predisporrà insieme ai comuni, al Par-
18
co, al Servizio Previsione rischi e a
Meteotrentino un “Piano di allerta” in caso
di alluvioni per la Val Genova, alzerà gli
argini del tratto di Sarca coperto che attraversa Madonna di Campiglio, ricostruirà alcune briglie sul Rio Val dei Ponti (per
180.000 euro) a valle della stazione turistica, interverrà sul Rio Cavrìa, sul Sarca
d’Amola vicino alla malga di Giustino e sul
Rio Plazzòle a Pinzolo. “Se Malpaga si preoccupa delle vene e delle arterie, noi
forestali - ha esordito Zoanetti - dobbiamo
occuparci di tutto il corpo; non solo di piante, ma di fauna, di ambiente, di urbanistica e di tante altre cose relative al territorio”. Ha ricordato come oggi, a differenza
che in passato, i proventi dalla vendita del
legname rappresentino solo un 10% della
rendita del bosco. L’utilità del bosco però
è straordinaria lo stesso, soprattutto per
quanto riguarda il clima e la lotta all’inquiIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
namento. “Basti pensare che un ettaro di
bosco in un anno fissa 80 quintali di CO2,
quando un’automobile ne produce circa 18
quintali l’anno”. Ha quindi detto che la ripresa annua è di circa 10.500 mc di legname da tagliare, 1000 assegnati a Massimeno, 1.800 a Giustino, 2.000 a Carisolo
e 5.300 a Pinzolo. Piano di sviluppo rurale, strade forestali ed altri temi hanno
completato la discussione con interventi
molto puntuali e precisi dei sindaci e degli
assessori.
Poi ciascun comune ha discusso i propri problemi confrontandosi con i tecnici. Per
quanto ci riguarda informo che il Piano Economico in via di realizzazione, ha validità
2005 - 2014 e che la ripresa del piano scaduto era di 6.600 metri cubi. Nel 2005 vennero assegnati 6.454 metri cubi, quest’anno ce ne sono rimasti 6.746, salvo conguaglio col nuovo Piano. Il legname per uso
commercio nel 2006 è stato assegnato in 7
lotti: di 1500 mc “Sotto Circinà”, di 800 mc
alle “Picignèle”, di 600 mc al “Panorama
vecchio”, di 500 mc in “Val Cantón bassa”,
di 800 mc alla “Pozza bella”, di 700 mc al
“Pian del Tai” e 300 mc in “Val Cavàda”.
Inoltre 30 mc di larice per uso interno sono
stati assegnati in località “Fontanella” e un
centinaio di mc tra schianti e secche. Per
legna da ardere erano state previste 300
tonnellate, ma per far fronte alle numerose
richieste (circa 130) le abbiamo aumentate di 200 tonnellate. Abbiamo eseguito una
serie di interventi per migliorie boschive
(sistemazione strada forestale Paluàç, preparazione buche per la festa degli alberi,
pulizia canalette alle strade forestali di
Malga Ciòca e Gruàl, assistenza alle operazioni di martellata dei lotti sul Sarca di
Nambino, ai Tai del Governo, in Valàgola,
alla Ragàda e al Zucàl dal Mìnico) per una
spesa di 16.941,22 euro. Sul fondo per le
migliorie boschive ci rimangono da spendere 13.728,23 euro.
Particolare soddisfazione abbiamo provato nel ricevere dalla Pat sulla Legge 23/92
- e questo è la prima volta che accade nel
nostro comune - un contributo di 29.519
euro, pari al 70% della spesa ammessa di
complessivi 42.170 euro. Tale somma servirà per la manutenzione delle strade
forestali Masi Valagola, Circinà, Pozza dei
Faggi, Cavradòs e Val dali Carbunéri. Verso i primi di giugno abbiamo appaltato i
lavori che riguardano un tratto di strada di
8 km. Abbiamo invitato 5 ditte; hanno risposto in due: quella di Francesco ed Emanuele Cunaccia, che ha proposto un ribasso del 17,03 % sul prezzo base d’asta, e
quella di Corrado Maturi con un ribasso
dell’8,52%. L’opera è stata affidata alla
ditta Cunaccia e sarà portata a termine
entro la fine del mese.
Belli come i fiori
Sono curati da Daniela Casoni gli addobbi floreali che arricchiscono Pinzolo, Mavignola e Campiglio.
Scenografa e pittrice, Daniela sta dimostrando grande
gusto e competenza nella scelta e disposizione dei fiori.
L’obiettivo è di migliorare l’estetica dei paesi e di offrire un’immagine positiva soprattutto nei confronti degli
ospiti che ci visitano durante la stagione estiva.
Un grazie di cuore a Daniela e… buon lavoro!
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
19
PROGETTI E RELAZIONI
di Maria Vittoria Binelli
I giovani si confrontano con Ischgl
Un intenso fine settimana
organizzato dai Comuni di Pinzolo e
Ragoli e dal Gruppo Giovani di
Campiglio
l Gruppo Giovani di Madonna di Campiglio
Iinsieme
con l’Assessorato alla Cultura del
Comune di Pinzolo, ha organizzato un fine
settimana a Ischgl, località turistica austriaca, in Tirol, a confine con la Svizzera.
Il viaggio è stato finanziato dai Comuni di
Pinzolo (referente: assessore alla cultura,
Carola Ferrari) e Ragoli (referente: assessore a Campiglio, Christian Armani), ha
goduto di un contributo dell’Assessorato
alle politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento attraverso il Piano Giovani della Val Rendena oltre alla quota di
partecipazione dei singoli giovani.
Le finalità di questa visita nella cittadina austriaca sono state molteplici: in primis
la possibilità di confrontarsi con un modello
turistico all’avanguardia sia negli impianti sciistici sia nelle diverse strutture offerte ai turisti. Di seguito si è partiti con
Il Gruppo Giovani alla partenza della funivia Silvretta.
20
l’obiettivo di conoscere e integrarsi con i
ragazzi che compongono il Gruppo Giovani di Ischgl e rafforzare il legame che unisce il nostro.
Siamo partiti la mattina di sabato 22
aprile da M. di Campiglio in ventuno giovani del paese e tre ragazzi di S.A. di
Mavignola e nella tarda mattinata siamo
arrivati a Ischgl. Ad attenderci c’erano due
rappresentanti del Gruppo Giovani del paese che ci hanno accompagnati in una prima visita al centro per poi salire con la
telecabina sull’Idalpe, a 2500 metri di altezza e qui ci è stato offerto il pasto dal
Comune di Ischgl.
Dopo aver pranzato al Pardatschregrat,
uno dei tanti rifugi che sono dislocati su
tutto l’arco delle piste in uno scenario alpino veramente unico, si è tenuto l’incontro con il sindaco di Ischgl, con il direttore
dell’APT e con un paio di ragazzi del posto
che ci hanno accompagnato in questi tre
giorni.
L’incontro si è svolto nel nuovo salone
delle conferenze presso il Pardatschergrat
e tutti siamo rimasti stupiti di fronte a una
struttura così moderna e attrezzata ma al
tempo stesso in armonia con il paesaggio
circostante.
Il sindaco ha presentato la storia di
Ischgl, da comunità di contadini a città turistica che però continua a mantenere ben
radicate la origini di cui vanno tuttora fieri. Il sindaco come anche il direttore
dell’APT hanno sottolineato più volte come
Ischgl non si sia lasciata scappare la possibilità di puntare sul turismo grazie a una
realtà alpina che le ha consentito di costruire impianti efficienti e molteplici. Ma, a
differenza di realtà come St. Moritz le cui
radici sono ormai solo un ricordo lontano,
Ischgl ha voluto tenere un legame ben solido con le proprie tradizioni che si possono ancora toccare ed ammirare soprattutIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
to d’estate per la presenza di molte famiglie contadine che accanto al lavoro legato al turismo affiancano quello dei campi.
Qui i ragazzi hanno potuto rivolgere diverse domande al sindaco e al direttore
dell’APT tradotte in tedesco grazie alla
presenza di Manuela Lorenzi che in questi
tre giorni è stata la nostra interprete per
la sua ottima conoscenza della lingua.
Di seguito l’assessore Ferrari in nome del
Comune di Pinzolo e l’assessore Armani per
il Comune di Ragoli hanno offerto all’amministrazione comunale di Ischgl un omaggio come ricordo della nostra visita nella
speranza di una loro futura nella nostra
valle.
A presenziare a questo breve ma interessante briefing c’era anche il direttore
dell’APT, Delio Picciani, che ha rivolto un
saluto al sindaco e al direttore e ha messo
in evidenza le diverse caratteristiche tra le
due località e la possibilità di trarre degli
spunti da applicare alla nostra. Il direttore Picciani ha colto quest’occasione per
invitare ufficialmente l’amministrazione e
i giovani di Ischgl a Campiglio per poter
mostrare a nostra volta l’offerta data ai
turisti, i nostri impianti di risalita e chiaramente il paesaggio che ci circonda.
Verso sera siamo ritornati in paese e qui
la serata è proseguita con un giro per le vie
del centro e la cena.
Domenica 23, accompagnati sempre da
alcuni ragazzi di Ischgl, siamo stati a sciare e nel primo pomeriggio a un concerto
all’aperto del gruppo degli Status Quo sulle Alptrida, in Svizzera, località che è collegata a Ischgl.
Nel pomeriggio abbiamo avuto occasione di visitare la Silvretta, il nuovo impianto di risalita che collega Ischgl all’Idalpe,
ristrutturato un anno fa e ampliato nelle
diverse parti che lo compongono dalla biglietteria fino agli uffici.
La serata è poi proseguita nell’euforia
generale in un clima di amicizia e tranquillità.
Lunedì 24, prima della partenza alla
volta di Campiglio, ci siamo recati in un
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
In vetta al Silvretta.
vicino paese per visitare l’Alpinariumpallur,
museo costruito qualche anno fa in ricordo di un tragico incidente avvenuto nel
1997 causato da una valanga che si era
staccata dall’alto di una delle cime che
circondano il paese, distruggendone buona parte, causando vittime e gravi problemi alle famiglie del luogo. Nel primo pomeriggio, il ritorno a casa dove siamo giunti
in serata.
Questi tre giorni sono stati sicuramente
un’ottima occasione di incontro e di riflessione per tutti noi giovani che stiamo per
entrare (e alcuni di noi ne fanno già parte) nel mondo del lavoro e che devono essere quindi i futuri promotori di idee e progetti. Avere avuto la possibilità di conoscere, sebbene in un arco di tempo limitato,
la mentalità e gli obiettivi di una realtà
turistica vivace e sviluppata come quella
di Ischgl può essere stato sicuramente un
modo per incoraggiare nuove proposte interessanti.
Nel museo della montagna “Alpinariumpallur”.
21
PROGETTI E RELAZIONI
Berching ricambia Pinzolo
Nello scorso luglio nove ragazzi delle
scuole medie di Pinzolo avevano trascorso quindici giorni a Berching, in Baviera,
dove, ospiti di altrettante famiglie, avevano vissuto un’intensa full immersion nella
realtà linguistica e culturale tedesca. Grandissimo l’entusiasmo, al ritorno dalla Germania, e la voglia di rivivere quanto prima
un’esperienza analoga.
Ed ecco l’opportunità: venerdì 2 giugno
sono arrivati a Pinzolo quattordici coetanei tedeschi, di età compresa tra i 13 e i
15 anni, ospitati fino al 10 giugno da dodici nostre famiglie. Hanno frequentato le
lezioni presso le rispettive classi della scuola media a Pinzolo, dal lunedì al venerdì.
Sono ripartiti sabato 11 giugno, dopo solo
pochi giorni trascorsi in Trentino, perché
l’esperienza a Pinzolo è il primo approccio
dell’istituto scolastico di Berching all’introduzione della lingua italiana nei loro programmi.
L’amministrazione comunale di Pinzolo,
Assessorato alla Cultura, in collaborazione
con il Comitato Genitori ha messo a punto
un programma di attività e di
intrattenimento, con una grigliata di benvenuto, un’escursione di una giornata in Val
Genova con l’accompagnamento dei
guardaparco, un pomeriggio di avvicinamento al golf presso il Golf Club Rendena
e una biciclettata lungo la pista ciclabile.
Ma i momenti formativi e di confronto indimenticabili sono stati in particolare quelli
che i ragazzi tedeschi hanno trascorso fianco a fianco con i loro amici di Pinzolo.
I giovani di Berching a Pinzolo.
22
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
GIOVANI
Osare il futuro “mappa” i giovani
Comuni di Pinzolo, Giustino, Massimeno
Ie Carisolo
hanno promosso una ricerca nell’ambito del progetto Osare il Futuro gestito dalla Cooperativa L’Ancora. A tale scopo, il gruppo di lavoro, formato da amministratori comunali e da giovani opinion
leader della zona, ha predisposto un questionario sottoposto a tutti i ragazzi con età
compresa tra i 14 e i 19 anni, ad integrazione dell’indagine, condotta l’anno precedente, tra gli alunni delle scuole medie
inferiori.
Il questionario è stato inviato a casa ai
giovani, compilato in modo anonimo e restituito al Comune di Pinzolo. Sono stati
interessati 272 ragazzi e ben 121 hanno risposto, con un ritorno piuttosto alto, pari
al 45%, dimostrando così un elevato
coinvolgimento.
I questionari raccolti sono stati elaborati
dalla cooperativa L’Ancora e i risultati sono
stati analizzati in prima battuta dal gruppo di lavoro che ha offerto la propria lettura. Una copia della relazione di sintesi è
stata inviata a tutti i ragazzi residenti nei
Comuni di Pinzolo, Giustino, Carisolo e
Massimeno.
Il fatto che quasi la metà dei giovani interpellati abbia compilato il questionario
e lo abbia restituito rende significativi i
dati raccolti. Il campione così definito è
costituito da 50 maschi e da 67 femmine;
solo 4 questionari non erano compilati correttamente, tali da non poter essere considerati. Nel campione dei 121 questionari, i ragazzi con età dai 14 ai 16 anni sono
il 48,5% mentre quelli dai 17 ai 19 anni sono
il 51,5 %, con una proporzione abbastanza
corretta. I dati raccolti rispecchiano gli
atteggiamenti di una buona parte dei giovani dell’Alta Rendena e possono essere
utilmente utilizzati anche se solo a livello
indicativo.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
I risultati
Alla prima domanda si chiedeva a quale organizzazione piacerebbe appartenere, le più gettonate risultano le associazioni sportive (19,6%), seguite da gruppi di
volontariato sociale e assistenziale (7,8%)
e da organizzazioni studentesche (7,6%).
Con percentuali tra il 6,4% e il 5,3% sono
state indicati: club di tifosi (6,4%), associazioni culturali (6,2%), associazioni turistiche (6,2%), organizzazione per la difesa dei
diritti dell’uomo (5,9%), fan club di personaggi dello spettacolo (5,6%), organizzazione per la tutela dell’ambiente (5,3%). I ragazzi hanno manifestato invece poco interesse (con una percentuale inferiore al 5%)
nei confronti di sindacati, parrocchie e
centri sociali.
Alla domanda 2 che chiedeva l’importanza di alcuni aspetti della vita i ragazzi
hanno preferito la famiglia, lo svago,
l’amore. È stata data poca importanza invece all’ambito religioso e a quello politico. Da un confronto con le ricerche sui giovani in Trentino si può notare la stessa tendenza nel valorizzare la famiglia, l’amore
così come l’amicizia, la libertà e la democrazia.
Nella terza domanda si chiedeva il grado di fiducia rispetto ad istituzioni e gruppi. Ne è risultata una classifica che ha premiato l’Onu (78,4%), gli scienziati (74,8%),
la U.E. (70,3%), le scuole (65,0%), la Nato
(62,4%), gli insegnanti (61,9%), le banche
(60,7%), i sacerdoti (55,8%), i militari di
carriera (55,1%), la Polizia (47,9%), gli
amministratori comunali (46,2%), gli industriali (41,9%), i Carabinieri (39,1%), i giornali (35,6%), la televisione privata (33,1%),
i magistrati (31,6%), la televisione pubblica (30,2%), i partiti (22,8%), il governo
(22,7%), i sindacalisti (20,0%), i funzionari
dello stato (17,6%), gli uomini politici
(7,6%).
23
GIOVANI
Dal confronto con dati riferiti al Trentino
e derivanti da ricerche condotte in Italia
emerge una grande somiglianza; unica eccezione: la sfiducia nelle televisioni pubblica e privata.
Riguardo alle droghe (domanda 4) si
può evincere che tra i ragazzi interpellati
1 su 2 ha vissuto una situazione di vicinanza con sostanze stupefacenti ed ha un amico che ne fa uso. Questi dati danno percentuali più elevate rispetto a quelle derivanti
a livello Trentino (33%). Segmentando il
dato, sono molto più alte le percentuali di
ragazzi che abbiano vissuto situazioni di
vicinanza o di contiguità con sostanze stupefacenti nella fascia dai 17 ai 19 anni, rispetto alla fascia tra i 14 e i 16 anni. Infine a 32 ragazzi (circa 1/4) è capitato di
prendere in mano qualche tipo di droga e
22 (circa 1/6) hanno provato il desiderio di
provarne il consumo.
Per quanto riguarda il consumo di alcool
si può notare che il 52% dei ragazzi intervistati non si è mai ubriacato negli ultimi
3 mesi (da ottobre a dicembre 2005). Questo dato è in linea con le ricerche fatte in
Trentino. 13 giovani affermano di essersi
ubriacati abbastanza spesso.
I ragazzi dicono che per limitare gli atti
di vandalismo serve un’azione indirizzata
ad inasprire le pene ed educare maggiormente.
Nel dover scegliere fra gruppi di due affermazioni contraddittorie i ragazzi hanno
espresso giudizi sostanzialmente positivi,
mostrandosi: disponibili a scommettersi
verso obiettivi futuri; piuttosto guardinghi
nel dare troppa fiducia agli altri; aperti ad
ampie possibilità di scelta nella vita; disponibili a darsi da fare e a rischiare.
Quasi il 70% degli intervistati ha idee
abbastanza chiare sul futuro. Solo il 27%
mostra indifferenza a ciò che potrà accadere in futuro. Per più del 90% è importante
fare esperienze interessanti nel presente
piuttosto che pianificare il futuro.
I ragazzi si mostrano soddisfatti della
loro vita. Non sono soddisfatti di alcuni
aspetti tra cui la tranquillità psicologica,
24
l’amore, il come si vive in Italia oggi, il rapporto con gli insegnanti.
Alla domanda “Cosa pensi di te stesso”
hanno risposto che non si sentono né tristi, né annoiati ma piuttosto tranquilli, sicuri, felici, si sanno impegnare e sanno di
poter contare sull’aiuto di qualcuno.
Quando si chiede le attività svolte negli ultimi tre mesi, i ragazzi rispondono che
al cinema solo il 4,2% va spesso, 101 ragazzi
non sono mai andati a concerti di musica
rock (103 non sono mai andati a teatro),
mentre solo 5 vanno spesso a concerti di
musica classica. Solo 52 dicono di essere
andati a musei, circa la metà dei ragazzi
frequenta la biblioteca, quasi tutti ascoltano cd di musica rock, mentre 82 sostengono di non ascoltare mai la musica classica. Più della metà non suona uno strumento
musicale, quasi la metà non ha mai ballato in un locale, più del 50% non ha mai assistito ad una manifestazione sportiva e
solo 34 ragazzi partecipano a convegni o
dibattiti. La maggioranza non ha mai visitato un parco naturale, 17 non praticano
uno sport, quasi l’80% non ha mai frequentato corsi artistici o hobbistici. Quasi la
metà va spesso per centri commerciali,
solo 9 ragazzi non sono mai stati in un bar
e quasi tutti frequentano gli amici, in casa
o in giro.
L’ultima domanda chiedeva di indicare
all’interno di una lista, quali comportamenti fossero ammissibili e quali no. Alcune risposte significative sono sintetizzabili come segue. Il 38% dei ragazzi dicono che è ammissibile fumare mariuana. Per
il 95% dei ragazzi non sono ammesse le droghe pesanti e neppure l’extasy. Per l’80%
dei ragazzi non è ammesso mettersi al volante sotto l’effetto dell’alcool. Non sono
ammessi farmaci o altre sostanze per migliorare le proprie prestazioni. Questo dato
fa pensare che l’uso di droghe leggere sia
indirizzato a una funzione di puro svago.
Sul concetto di famiglia si è aperti a forme anche di convivenza.
Non è ammessa la violenza nemmeno
per far valere le proprie ragioni.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
GIOVANI
di Angelo Maestranzi
Stimoli e proposte dal Piano giovani
S ta entrando nel vivo, in queste prime
settimane estive, il programma di iniziative del Piano giovani di zona. I temi delle
proposte spaziano dalla comunicazione al
teatro, dalla storia agli scambi culturali e
ai viaggi-studio. Co-finanziate dall’Assessorato provinciale alle politiche giovanili e
dai comuni della Val Rendena, con una piccola quota a carico di ognuno dei partecipanti, le quattro iniziative sono rivolte ai
ragazzi e alle ragazze dai 12 ai 30 anni “per
essere protagonisti dello sviluppo sociale e
culturale del proprio territorio”.
Il primo progetto si chiama “Young
communication” e si sta svolgendo in queste settimane. Si tratta di nove incontri durante i quali i giovani rendenesi a partire
dai 15 anni imparano, novelli animatori del
territorio, a creare, su un tema precedentemente individuato, pagine web, cd e dvd
con immagini, testi e musica, ma anche
opuscoli informativi. “Tra mari e monti.
Un’opportunità per nuove amicizie” è, invece, un’altra iniziativa articolata in due
settimane e indirizzata ai maggiorenni.
Nella prima un gruppo di ragazzi e ragazze
della valle si recheranno in Calabria, mentre nella seconda saranno i giovani calabri
a ricambiare la visita e ad essere ospiti della Rendena, attuando la seconda parte dello scambio. Un altro tema è, poi, quello
della memoria storica che condurrà i partecipanti (dai 14 anni) sulle tracce delle
vecchie miniere della Val Rendena e non
solo, seguendo l’itinerario: Val di San Valentino, Val di Borzago, Val Genova (visitando
le attuali cave di tonalite), “Antica vetreria” di Carisolo e Val Ridanna, in Alto Adige,
per un’escursione giornaliera al museo minerario. Senza dimenticare, naturalmente,
la cava di feldspato di Giustino (attiva dal
1951, ma le prime esplorazioni iniziarono
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
nel 1946). Infine, scegliendo la quarta proposta, che porta il nome di “Ragazzi a teatro”, i giovani dai 12 anni potranno cimentarsi nella realizzazione di uno spettacolo
di teatro sperimentale, acquisendo nuove
abilità nei diversi linguaggi espressivi: dalla
recitazione alla musica, dalla danza al canto fino al mimo. Questa iniziativa prevede
anche due uscite per conoscere da vicino e
dal vivo come si allestisce uno spettacolo di
teatro sperimentale.
Sempre nell’ambito del “Piano giovani”
sarà organizzato, in tutti i comuni
rendenesi, un progetto coordinato di animazione estiva che coinvolgerà sia i bambini residenti nei nostri paesi sia i bambini
ospiti, con le loro famiglie, della nostra
valle per le vacanze estive. Ancora, un
gruppo di giovani ragazzi e ragazze di Madonna di Campiglio ha visitato la cittadina
austriaca di Ischgl per conoscere una realtà turistica e di montagna simile alla propria. A breve sarà attivato un campus sullo
sport, mentre un altro gruppo si recherà a
Terzolas. Ha registrato un boom di iscrizioni
il viaggio studio in Inghilterra per imparare l’inglese. Infine, mentre sta per essere
messo appunto il calendario di spettacoli
per “Un sabato diverso”, è stato attivato
un percorso di formazione per chi partecipa al tavolo di lavoro che ha il compito di
coordinare il “Piano giovani” della Val
Rendena.
Questi sono i progetti finora attivati e
in corso di svolgimento, ma il tavolo di lavoro del “Piano giovani” della Val Rendena
(vi fanno parte rappresentanti delle amministrazioni comunali, delle associazioni, dei
giovani e delle famiglie di ognuno dei dodici comuni della valle) continua a riunirsi
periodicamente per progettare nuove attività.
25
SERVIZI
La Protezione Civile ha il suo centro
Sono stati ultimati i lavori per il
nuovo centro polifunzionale della Protezione Civile di Pinzolo.
L’opera, realizzata grazie ai contributi della Provincia Autonoma
di Trento e del Comune di Pinzolo,
raccoglie in un unico edificio il
locale corpo dei vigili volontari
del fuoco, la stazione del soccorso alpino e il servizio trasporto
infermi. La struttura è stata progettata recependo le esigenze e
i consigli dei tre gruppi dal
progettista, l’ing. Alberto Flaim,
il quale alle competenze in ambito ingegneristico unisce quelle
di esperto della protezione civile in quanto ispettore distrettuale
dei vigili del fuoco. L’opera è stata realizzata quasi a tempo di record nel giro di circa un anno e
mezzo.
È un edificio moderno, funzionale, dotato di tutte le strutture e gli spazi necessari. Al piano terra trovano collocazione la
sede del Servizio Trasporto infermi con i
garage per le ambulanze, gli uffici, una sala
26
riunioni, la cucina, gli spogliatoi
e una camera. Sempre al piano
terra è ubicata la sede del soccorso alpino dotata di garage, oltre alla sala riunioni, al deposito
e all’ufficio. È, inoltre, previsto
lo spazio per ospitare la guardia
medica con ambulatorio, sala
d’attesa, servizi e locale per il
medico di turno.
Il primo piano, comunque accessibile direttamente dalla strada, è interamente riservato ai
Vigili del fuoco con garage per il
ricovero degli automezzi, depositi per il materiale e le attrezzature, magazzini e spogliatoio.
Una sala riunioni in grado di ospitare fino a 100 persone, la sala
operativa, uffici per i pompieri e
una cucina sono collocate al secondo piano. All’esterno è stato costruito
il castello di manovra per i pompieri da
utilizzare nelle esercitazioni.
Si tratta, in conclusione, di un’opera
necessaria per rispondere alla esigenze di
protezione della popolazione e dei gruppi
impegnati in questo settore e che sta riscotendo interesse a livello provinciale per i
criteri con cui è stata impostata e realizzata.
Mancano poco alle procedure burocratiche perché la struttura venga ufficialmente consegnata alle tre associazioni con
una solenne cerimonia di inaugurazione e
con l’intitolazione a Pietro Maturi Pladun,
che, oltre ad essere stato forte sostenitore della struttura, per lunghi anni è stato
anima dei Vigili del fuoco e del Trasporto
infermi di Pinzolo, nonché per un certo
periodo anche componente del locale corpo del Soccorso Alpino.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
SERVIZI
di Alessandro Collini
Il Servizio Civile alla Casa di Riposo
L a Casa di Riposo di Pinzolo, in collabo-
razione con l’UPIPA, l’associazione che riunisce gli istituti provinciali di pubblica assistenza, e con l’Ufficio nazionale per il
servizio civile, sta predisponendo le pratiche necessarie per poter accogliere giovani disposti a svolgere qui il servizio civile.
Si tratta di un’interessante proposta rivolta a giovani di entrambi i sessi, di età
compresa fra i 18 e i 28 anni che desiderano dedicare un anno della propria vita ad
un impegno solidaristico.
In particolare, ai giovani che sceglieranno di operare presso il soggiorno Abelardo
Collini, dopo un corso di formazione, saranno affidati compiti di animazione e promozione della persona. In pratica il loro compito consisterà nel predisporre progetti e
iniziative individualizzate al fine di valorizzare ogni singolo anziano mantendone viva
la memoria e le facoltà. E’ un impegno serio e qualificato, fondamentale per mantenere la buona qualità di vita anche in chi
spesso deve fare i conti con gli acciacchi
degli anni, e per il quale sono richieste doti
di sensibilità umana e passione per il prossimo.
La Casa di riposo potrà offrire oltre allo
stipendio base previsto per il servizio civile, il vitto e l’alloggio.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente presso la struttura di
Via Genova al numero telefonico 0465
503665.
Meglio se…
M ai buttata acqua sporca con detersivo
o altra sporcizia nei tombini?
Mai lavata l’automobile per strada?
Se tu vedessi qualcuno che getta la stessa acqua in un ruscello o che lavasse l’auto in mezzo al fiume, con tanto di schiuma, cosa penseresti?
Ebbene, quello che si versa nei tombini
va direttamente nel Sarca, poiché le ac-
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
que delle strade, dei tetti e
delle fontane
(acque bianche)
hanno una tubazione diversa dalle fognature (acque nere)
che passano dal depuratore. Meglio quindi
astenersi da questa azione e versare i residui dei lavaggi negli scarichi in casa.
27
MAVIGNOLA
di Francesca Vidi
Mavignola: paese satellite o realtà a sé?
Interrogativi, quesiti
e riflessioni aperte su un territorio
in continua crescita
l nostro comune: Pinzolo, S. Antonio di
IMavignola,
Madonna di Campiglio. Tre pa-
esi, tre diverse realtà. Sia venendo da nord,
sia venendo da sud, Mavignola “resta fra”.
Anche geograficamente parlando, quindi,
Mavignola è il punto di collegamento fra gli
altri due paesi che costituiscono il comune. Ma in verità, Mavignola, è solo “passaggio per” o un qualcosa di diverso, una realtà a sé?
In questi ultimi anni, lo sviluppo di
Mavignola è stato incredibile, basti pensare alla nascita di diverse strutture “garnì”,
al nuovo sportello Cassa Rurale, alla Famiglia Cooperativa, al Punto Informazioni
Parco Naturale Adamello Brenta, all’Agenzia Viaggi… Insomma, Mavignola è sempre
più paese e tutta la comunità sta collaborando al suo sviluppo.
Ma la crescita di strutture è parallela e
proporzionata ad un conseguente incremento di servizi? Stiamo “diventando grandi”, ma gravitiamo ancora per diversi servizi su Pinzolo e Campiglio. Questo significa che siamo un paese satellite? Che siamo solo raccordo fra Pinzolo e Campiglio?
Oppure vuol dire che sempre più ci stiamo
attivando per divenire realtà a sé… e col
tempo saremo Paese con la “P” maiuscola? Oppure siamo già realtà a sé ed utilizzare i servizi “fuori” non significa essere
satelliti? Ancora, aumentare strutture non
vorrà dire perdere le vere qualità che
Mavignola ha avuto finora come già realtà
a sé? Pace, tranquillità, silenzio… il vero
paese bucolico di Orazio…? Creare nuove
strutture ricettive non farà perdere a
28
Mavignola la sua vera natura? Oppure, ampliare le accoglienze per il turismo porterà “ricchezza” al Paese? O forse al Comune? Forse, le strutture ricettive, non essendo legate ad un’equivalente crescita dei
servizi, saranno protesi di Campiglio e
Pinzolo? O forse i gestori hanno valutato
anche la possibilità di far crescere l’intera Mavignola?
Un altro elemento che fa pensare a
Mavignola come polo del Comune è il continuo crescere della popolazione (nascite).
Qualche anno fa (1991) la scuola elementare è stata chiusa perché i bambini erano
pochi e la sede, successivamente, è diventata punto informazioni del Parco Naturale Adamello Brenta; ma oggi? Non è il caso
di rivalutare il tutto? Probabilmente è impensabile avere nuovamente una scuola
tutta per noi (quindi anche da questo punto di vista restiamo satelliti?!), ma forse è
possibile pensare a “spazi nuovi” per “coccolare” i bambini senza far correre tutti a
Pinzolo o a Campiglio… Forse si potrebbe
rivedere la collaborazione con la struttura
Parco…? Sale per momenti ricreativi, luoghi di aggregazione aperti, avere “chiavi in
mano” senza il bisogno di continue autorizzazioni o permessi…?
Le domande sarebbero ancora molte,
ma cosa ne pensano i “Mavignoleri”? Si potrebbero sentire le opinioni degli albergatori, dei gestori dei bar, dei nuovi garnì, del
direttore della Famiglia Cooperativa, del
responsabile dello Sportello Cassa Rurale,
di un referente del Parco… tutti loro avrebbero risposte, o forse altre domande… Si
potrebbero scrivere pagine e pagine… Sentiamo almeno l’opinione di chi sta vivendo l’oggi di Mavignola da protagonista attivo, Massimo Collini, e di chi sta vivendo
Mavignola con gli occhi di chi l’ha vista e
navigata nel suo evolversi da ben 60 anni,
Padre Ermete.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
MAVIGNOLA
di Francesca Vidi
Mavignola e il vestito che non le va più bene…
Padre Ermete: da 60 anni lo
“spirito” di S. Antonio.
M avignola non è mai stata paese fino a
metà ‘800, era formata da pochi piccoli
masi di gente di Pinzolo, era tutta da costruire. Mavignola può crescere senza cambiare totalmente volto e se i privati ci credono e anche il Comune deve crederci. C’è
bisogno sia di opere pubbliche, di servizi,
di … le cose sarebbero molte, basterebbe
partire dalle più semplici: un po’ di arredo
urbano, una zona sportiva, curare un viale, sistemare e organizzare il centro storico, pensare ad una ciclabile, rivedere gli
spazi per un magazzino comunale… Basta
investire su Mavignola, crederci e provarci!
È a questo “provarci” che si riallaccia
Padre Ermete dicendo che “Il fare e sbagliare è sempre meglio del non fare”, l’importante è evitare gli errori che già altri
hanno fatto, perdendo o rinunciando a realtà preziose.
Padre Ermete, che ha sperimentato
Mavignola, dice che è giusto che cresca, ma
senza rinunciare alle meraviglie che Dio le
ha donato: altitudine che va dai 900 ai 1400
m, ideale per chi ha problemi cardiaci o
qualsiasi altro disturbo, gli spazi, da
Valagola, a Nambron, Pimont Bass,
Cavaipeda, Fogaiart, Plaza, Brenta Bassa…,
l’acqua, pura e salubre, l’aria, la visuale,
il panorama circolare, il clima asciutto (mi
spiega che geologicamente è una morena
frontale), il sole... tutti beni essenziali,
tutte ricchezze irrinunciabili. Padre Ermete
sottolinea il bisogno di conservare certi
spazi, mantenerli incontaminati. Alcune
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
zone sono intoccabili, dice, e vanno conservate come ricordo della vera bellezza
che Mavignola ha in sé, doni da valorizzare, beni che abbiamo noi e nessun altro in
valle, beni invidiabili.
Alcuni scorci sono isole da non toccare,
ma da valorizzare per quello che sono. Dato
che abbiamo i beni, non sprechiamo le opportunità che questi ci offrono. Ancora,
Padre Ermete ci dice che la dipendenza
economica, la mancanza di cervelli pionieri
ci ha fatto rimanere indietro, ma ha stima
in Massimo come buon rappresentante, ma
sa bene che dev’essere sostenuto e affiancato. La vita evolve, ogni cosa matura e
questi passaggi richiedono tempo e sbagli
e persone che si “sacrifichino”, ci vuole
“spirito di corpo” e impegno morale: gioia
di farcela! Probabilmente Mavignola ora è
in un vestito che non le sta più, ma è necessario che cresca e quindi bisogna valorizzare e disciplinare le risorse che ci sono.
La realtà demografica in crescita esprime
una sempre più forte richiesta di servizi e
il turismo, poi, è la fisionomia tipica per
quei beni di cui ho parlato, dice Padre
Ermete; la gente scappa dalla città per
La chiesetta di S. Antonio di Mavignola.
29
MAVIGNOLA
poter godere, anche se per poco tempo, di
questi doni preziosi… purtroppo il Comune
ha pochi spazi, tutto è privato e sono da apprezzare e stimare quei privati che cercano di impegnarsi per sviluppare il paese,
ma purtroppo non basta la forza di certi e
pochi privati, c’è bisogno anche del Comune. Padre Ermete insiste molto su questo
e con decisione dice che il Comune ha il
potere di prendersi degli spazi per migliorare la qualità del paese, pensando al bene
di tutti. Tutto è da valutare, si è già fatto
qualcosa, c’è la Cassa Rurale, la Chiesa, i
servizi sanitari e comunali… tutto questo è
però da ampliare e da mantenere, perché
tutto questo è il minimo. Valorizzare i servizi che già ci sono e crearne degli altri è
30
far sì che Mavignola non sia anonima, “orfana”, bisogna però che trovi una propria
via che non sarà né quella dei negozi, né
quella delle masse, ma sarà una via
unica,tipica che mirerà ad un turismo di
nicchia, più legato al rurale (su quest’affermazione Massimo e Padre Ermete si trovano d’accordo). Padre Ermete continua
poi a sottolineare che il Comune ha il potere (usando un termine forte parla persino di “potere di esproprio”) per fare il bene
della comunità. Dice che noi, con il nostro
voto, abbiamo affidato con stima, il potere a loro e che noi non vogliamo essere traditi, se abbiamo eletto dei rappresentanti
questi devono raffigurarci fino in fondo,
con grinta e il Comune ha potere e denaro
per non deludere la comunità e per riuscire a programmare il bene comune.
I gestori-privati delle nuove realtà forse non hanno l’esperienza, ma, come pionieri, hanno il merito di iniziare e, come
si diceva all’inizio, “Il fare e sbagliare è
sempre meglio del non fare”… tenendo
sempre sott’occhio chi prima di noi ha provato ed ha sbagliato, cercando quindi di
evitare di compiere gli stessi errori.
Impressioni forti, chiare e nette, ben
valutate e ponderate. Rispondere ai vari
quesiti non è facile.
C’è chi, leggendo, dirà: “Eh sì, siamo dei
satelliti!”, o chi fermamente sosterrà: “No,
siamo una realtà a sé!”.
Forse, però, c’è una terza via: Mavignola
potrebbe non essere né realtà a sé, né satellite degli altri due paesi che costituiscono il Comune, ma PARTE DI UNA COMUNITÀ, PARTE DI UN COMUNE, DI UN TERRITORIO, DI UNA VALLE. Forse, bisognerebbe
interrogarsi sui MODI PER ESSERE VERAMENTE “PARTE DI”!
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
MAVIGNOLA
di Francesca Vidi
Il Gruppo Sportivo è diventato Pro Loco
Prospettive ed opportunità
nell’intervista al presidente,
Massimo Collini
osa ha portato al passaggio dal Gruppo
C
Sportivo di Mavignola alla Pro Loco GS
Mavignola? Lo scopriamo chiacchierando
con il presidente, Massimo Collini.
Cos’è successo al Gruppo Sportivo di
Mavignola?
Il GS è nato nel 1977, principalmente per
organizzare eventi legati al mondo dello
sport, come, all’inizio, la gara di sci al
Tuckett e la corsa campestre “La
Rampagada”. In quasi trent’anni di attività, il GS è sempre cresciuto ed ha avuto un
ottimo sviluppo. Negli anni la crescita è
avvenuta in termini di “tipologia di attività” pensate e create, eventi che non sono
più solamente sportivi, ma che rispondono
ad esigenze diverse, nuove e aperte ad una
gamma di iniziative che spazia sempre più
in altri ambiti. Da qui l’esigenza di non fermarsi, ma di crescere continuamente.
Quindi, da cos’è nata l’idea di trasformare il Gruppo Sportivo in Pro Loco?
Non è un’idea nata all’improvviso, si
stava pensando a quest’opportunità già
negli ultimi due anni, quando, nel 2004 è
cambiata la legge sulle APT. Queste realtà
sono passate, infatti, da pubbliche a private e questo cambiamento ha dato la possibilità a Mavignola di crearsi una sua PRO
LOCO.
Trasformare il GS in Pro Loco è stata
quindi una scelta ponderata, pensata e
valutata nei vari dettagli. Il GS era sempre
meno realtà organizzatrice di eventi sportivi e sempre più realtà a tuttotondo, orientata verso l’intrattenimento della comuniIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
tà di Mavignola e dei suoi turisti.
I vantaggi di questo “cambiamento”
sono anche molto concreti: si hanno, infatti, vantaggi dal punto di vista fiscale e contabile e si può avere più peso politico in
quanto una Pro Loco, rispetto ad un Gruppo Sportivo, può divenire un vero braccio
operativo del Comune. Inoltre, mentre
l’APT viene ad avere funzioni di promozione e marketing, la Pro Loco è fortemente
orientata all’intrattenimento. Ci tengo a
precisare che il Gruppo Sportivo si è sempre dato molto da fare sotto questo punto
di vista ed ha sempre impiegato tutte le sue
forze affinché le iniziative proposte fossero apprezzate e cercate.
Abbiamo dovuto cambiare lo Statuto ed
evidenziare anche in esso lo spettro infinito
di possibilità che si aprono per Mavignola
portando il GS a Pro Loco. Si possono avere, infatti, maggiori opportunità contributive, si può pensare ad un lavoro più continuativo, magari con l’assunzione anche di
una persona stagionale che si impegni al
100% nell’organizzazione e nella cura di
eventi che saranno così sempre più efficaci e qualitativamente migliori; si possono
riservare spazi e tempi per “l’informare”
e, ancora, ci si può fermare un attimo per
ritrovarsi e aprire le porte ad attività nuove e diverse. Si potranno così dare a
Mavignola grandi opportunità di crescita e
garantire una continuità ed una regolarità
nel lavoro, nelle attività, nelle proposte…
Com’è stata accolta dalla comunità quest’idea? E che contributo vi aspettate dalla popolazione di Mavignola?
La proposta è stata avanzata durante
l’Assemblea ed è stata accettata positivamente; alcuni soci “fondatori” all’inizio
erano un po’ perplessi, avevano il timore
di “perdere qualcosa”… E’ stato anche per
questo motivo che si è deciso di chiamare
la nuova realtà “Pro Loco G.S. Mavignola”:
31
MAVIGNOLA
con quelle due lettere, GS, si vuole ricordare il “vecchio” Gruppo Sportivo. Penso
sia stata questa un’ottima intuizione che
ha fatto contenti tutti.
Dalla comunità mi aspetto quello che ci
ha sempre dato; essa ha sempre risposto
bene alle iniziative. Sarebbe bello, invece,
avere un qualcosa in più dalla fascia dei
giovani, dai 25 ai 35 anni, sempre presenti
e sempre a sostegno delle attività, ma ancora poco partecipi all’organizzazione delle stesse. E’ un po’ il punto debole, mentre vorrei tanto riuscire a coinvolgerli, farli
sentire parte della nostra società. Sarebbe importante per il futuro dell’Associazione che prendessero a cuore le iniziative per
il bene sia della nostra comunità, sia del
turista…
Quali sono i tratti identificativi del nuovo assetto e quindi in che cosa si differenzia dal G.S.?
Ci sono alcune differenze importanti:
innanzitutto il sindaco, o un assessore delegato, di diritto può partecipare all’Assemblea e al Consiglio di Amministrazione.
Le elezioni delle cariche sociali sono fissate ogni tre anni, anziché ogni anno ed il
collegio sindacale, che prima non c’era,
ora è costituito da tre persone.
Come équipe di lavoro, come intendete
procedere?
Abbiamo in programma 25/30 riunioni
del Consiglio all’anno, oltre a diversi incontri per l’organizzazione delle manifestazioni, senza contare la costante presenza nei
giorni in cui si svolgono le attività vere e
proprie. Ci saranno quindi scambi frequenti
e il gruppo di lavoro si dovrebbe rafforzare sempre più.
Le iniziative “storiche” (Rampagada, Festa del Patrono…) rimangono le punte di
diamante? Siete orientati sul mantenere
o puntate all’innovare? Innovazione e
cambiamento in che rapporto vivono con
il GS e la nuova realtà?
Tutto ovviamente è perfettibile, ma più
di così, con le risorse che abbiamo, è difficile fare. Le iniziative in questi ultimi anni
32
sono notevolmente aumentate: La
Rampagada, la festa a Claemp, la festa del
Patrono, S. Lucia, i cori a Natale, la
castagnata, la Giornata ecologica, ben due
gite sociali, la festa d’estate, le serate con
il Parco, i cori nel periodo estivo, i corsi di
ginnastica… Bello sarebbe riprendere il
magnifico evento della gara al Tuckett, almeno per il Trentesimo del Gruppo Sportivo che si festeggia l’anno prossimo!
La Pro Loco avrà più visibilità: già il
nome “Pro Loco” è percepito soprattutto
dalla gente da fuori come qualcosa di diverso. Ci si ritroverà con tutte le Pro Loco
della Valle, con possibilità di confronto e
di dire la nostra. E’ già nata una positiva
iniziativa tra tutte le Pro Loco, e ci siamo
anche noi. Grazie ad un contributo della
Provincia, due giorni a settimana, nei mesi
di luglio e agosto, ci sarà, anche a
Mavignola, l’animazione per bambini: questo, come Gruppo Sportivo, non si sarebbe
potuto fare.
Cosa vi aspettate da questo “nuovo essere” e cosa dobbiamo aspettarci (come
comunità di Mavignola prima e come comune di Pinzolo poi) nei prossimi mesi?
Non ci sarà subito un nuovo e diverso
impatto. I cambiamenti dipenderanno molto dalle tante persone che potrebbero attivarsi. Sicuramente mi aspetto qualche
sostegno (anche economico) da diverse realtà, in segno di apprezzamento nei confronti dei trent’anni di lavoro svolto con
serietà, passione e qualità con le sole nostre forze! Cassa Rurale, Famiglia Cooperativa, Comune saranno vicini alla Pro Loco
GS Mavignola come hanno sempre fatto finora. E il Comune si aspetti manifestazioni più professionali, più curate, non improvvisate, ma di alta e vera qualità.
Grazie al presidente e all’équipe della
Pro Loco GS Mavignola per la disponibilità
e l’energia che stanno diffondendo nella
piccola, ma sempre più grande Mavignola.
In bocca al lupo!
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
EVENTI
di Eva Maffei Gueret
“Il Gigante di Ghiaccio”
Esposizione fotografica realizzata in
collaborazione con Museo Nazionale
della Montagna Duca degli Abruzzi CAI
Torino, Archivio Fotografico Salesiani
Don Bosco Roma, Biblioteca SAT
Trento, Comune di Pinzolo, Guide
Alpine Pinzolo, APT Pinzolo, Studio
d’Arte www.sorellegueret.it.
“S
ono anch’io sulla cima! In questo regno fantastico non ci è possibile vedere più in giù dei nostri scarponi. (...) Il freddo, il vento, il nevischio fastidioso, la nebbia che ci toglie la visibilità, ora non contano più. (...) Penso ai miei compagni di
cordata e a tutti i miei Rampagaroi della Val
Rendena, e sono sicuro che questa vittoria
li farà gioire nel ricordarmi”. Con queste
parole la guida Clemente Maffei Gueret racconta, nel libro “Sfingi di ghiaccio” di Padre
Alberto M. De Agostini, il suo arrivo alla vetta del Monte Sarmiento il 7 marzo 1956 insieme a Carlo Mauri.
Abbiamo realizzato un’esposizione fotografica per festeggiare il 50° anniversario
della spedizione in Terra del Fuoco, che ha
reso un nostro alpinista di fama internazionale.
Quarantuno fotografie compongono un
denso e poetico percorso per gli appassionati
di avventure vere, vissute nell’intensa volontà di arrivare, di farcela, di tornare vincitori. L’elaborazione delle vecchie pellicole ha
creato effetti cromatici e bagliori che sembrano illustrare gli stati d’animo dei protagonisti. Il racconto, composto da dati geografici, alpinistici e citazioni, riesce ad evocare il contatto diretto tra uomo e forze della natura. Le acque gelide e torbide dello
Stretto di Magellano e le terre ricoperte di
giunchi secchi e ghiacciai, che arrivano sino
al mare, sono lo scenario di un’esplorazione
che non si arrende davanti a nulla. Gli animi
dei conquistatori sono rinsaldati dalla compattezza della solidarietà. Queste sono condizioni in cui gli spiriti si riempiono di una
fiducia, che rende più forti e capaci della
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
massima determinazione. È proprio questo
uno dei messaggi tra le righe di questa esposizione: la capacità di coltivare la profondità umana nella relazione con l’altro e con la
natura, in una disciplina, porta ad essere più
coraggiosi e più sinceri anche negli altri settori della vita. Cercare la compagnia di validi alpinisti e di persone leali è come desiderare un caldo rifugio nella bufera dell’indifferenza e dell’arrivismo.
Così i suoi compagni di cordata lo descrivono: un vero conoscitore della montagna,
che non ha mai smesso di amarla, fino all’ultimo giorno. Oltre alle vie aperte in Trentino
sono numerose le altre spedizioni internazionali, quasi sempre in compagnia della moglie
Laura, che ha condiviso, talvolta duramente, le sue passioni fino in fondo. Li ricordiamo gestori della Stella Alpina, della
Paganella, del Rifugio Sapienza sull’Etna.
Ricordiamo il Gueret tornare dalla spedizione in Antartide e dall’invidiabile giro del
mondo con la moglie negli anni ‘73-’74,
quando con circa cento voli aerei hanno visitato l’Asia, l’Oceania, l’Australia, le due
Americhe e il Sud Pacifico con l’Isola di Pasqua. Li ricordiamo tornare dalle spedizioni
in Pakistan, in Groenlandia, nelle Ande e
nell’Amazzonia, nell’Himalaya, due volte, e
dal Monte Ararat in Turchia. So che nei cuori
di chi è andato in montagna con mio padre
è rimasto il ricordo di una persona sempre
disinteressata e così interiormente ricca, da
non far mai perdere la voglia di incontrarlo
sui nostri amati “crozz”.
La frequentazione della mostra ci ha dato
prova dell’amore che la popolazione delle
nostre montagne ha conservato per il
Gueret, e noi, che viviamo ancora con il suo
nome, vi ringraziamo profondamente.
33
EVENTI
Gottfried Hofer torna
a Madonna di Campiglio
Arte e turismo nelle Dolomiti tra Otto e Novecento
L’evento artistico “Il pittore Gottfried
Hofer a Madonna di Campiglio. Arte e
turismo nelle Dolomiti tra Otto e
Novecento” è curato da Giovanna
Recusani ed è stato possibile grazie ai
contributi della Provincia Autonoma
di Trento – Assessorato alla Cultura e
del Comune di Pinzolo – Assessorati
alla Cultura e al Turismo.
D
opo oltre settant’anni dalla scomparsa,
torna a Madonna di Campiglio e nella “sua”
Val Rendena Gottfried Hofer, singolare figura
di pittore e di appassionato frequentatore
della montagna. Una mostra, infatti, proporrà tra luglio e agosto, oltre a un’ampia selezione delle sue opere, una raccolta di fotografie, disegni, schizzi, bozzetti, cartoline,
lettere e documenti. È il risultato del lavoro di ricerca realizzato da Giovanna
Recusani, appassionata di storia dell’arte e
campigliana d’adozione, che ha così reso giustizia non solo al pittore, finora poco studiato, ma soprattutto all’uomo che scelse le Dolomiti di Brenta per le vacanze estive, in
tempi in cui il turismo ancora era un fenomeno d’elite.
Nato a Bolzano nel 1858, Hofer visse a
Parigi, Roma, Berlino, Brema. Morì a Berlino, nel 1932, e fu sepolto a Sils Fex, in
Engadina. A Madonna di Campiglio trascorse
per molti anni l’estate assieme alla famiglia,
e proprio qui realizzò alcune tra le opere più
interessanti.
La sua produzione artistica si divide tra i
ritratti di personaggi illustri, che lo resero
celebre e lo portarono a frequentare le capitali europee e i palazzi più importanti, fino
alla corte degli Asburgo; e i soggetti naturali, tra cui gli animali, le piante e i fiori di
Campiglio, o le vedute delle Dolomiti di
Brenta. E se a Madonna di Campiglio il pit-
34
tore ebbe modo d’incontrare il bel mondo
germanico e i personaggi importanti del
tempo, consolidando così la sua notorietà e
la sua apprezzabile “carriera”, a sua volta
Madonna di Campiglio ha un importante debito con Gottfried Hofer, attivo presidente
della Società d’Abbellimento che contribuì
all’affermazione di una stazione turistica
oggi tra le più note al mondo.
I dipinti e i ritratti di Hofer costituiscono
un’interessante testimonianza iconografica
sulle Dolomiti, sulla Val Rendena e la sua
natura, oltre che sugli ospiti d’alto rango
provenienti dall’area germanica, presenti a
Campiglio a cavallo fra Otto e Novecento:
uno sguardo rivelatore sul processo che ha
La Mostra
Madonna di Campiglio, inaugurazione il 21
luglio, aperta fino al 20 agosto 2006
Orario:
- Centro Congressi: tutti i giorni, dalle ore
10 alle 12; dalle ore 16 alle 19
- Salone Hofer dell’hotel Des Alpes: tutti
i giorni, dalle ore 10 alle 12; dalle ore
14,30 alle 16,30
- Capanna Hofer sul Monte Spinale: tutti
i giorni, dalle ore 10 alle 16 (raggiungibile con la funivia)
Le conferenze:
Presso il Salone Hofer, alle ore 18, i venerdì 28 luglio, 4 agosto, 11 agosto, 18 agosto
Le visite guidate:
La partenza è alle ore 10 dal Salone Hofer
dell’Hotel Des Alpes i giovedì 27 luglio, 3
agosto, 10 agosto, 17 agosto
Il «percorso ideale»: seguendo il cammino di Gottfried Hofer, dal Salone Hofer e da
Santa Maria Antica, lungo il sentiero Hofer,
passando davanti a casa Hofer, fino alla
Piazzetta Imperatrice, all’Hofer Hütte (capanna Hofer) e alla Malga Montagnoli, con
il “pranzo Hofer” (menù dell’epoca). Quindi, rientro a Madonna di Campiglio e al Centro Congressi.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
EVENTI
portato all’affermazione del turismo d’elite
in Trentino.
L’attenzione della mostra, dunque, è anche alla storia del turismo come fenomeno
sociale, economico e culturale, e lo sviluppo di Campiglio è osservato nel suo cammino da ospizio medievale a stazione turistica
di rango, trasformata dall’intraprendenza di
pionieri come Giambattista Righi, gli
Österreicher, i Neumann, i Ferrazza.
Dichiarato recentemente bene culturale
di particolare importanza dal punto di vista
storico artistico, il “Salone Hofer”, ovvero la
sala da pranzo dell’hotel Des Alpes, per la
prima volta sarà aperto al pubblico e vi si
potrà esplorare i temi, intrecciati, della celebrazione dinastica degli Asburgo da un lato,
e dell’omaggio sentimentale alla natura e ai
luoghi dall’altra. Decorato da Hofer nel
1898, il salone da pranzo del Des Alpes va
considerato il ciclo pittorico nel quale l’artista espresse al meglio le sue capacità: i personaggi della nobiltà si alternano lungo le pareti a citazioni mitologiche e a rappresenta-
zioni dei luoghi circostanti e della natura alpina.
Nel Palazzo dei Congressi saranno esposte le opere d’arte, i disegni preparatori, i
bozzetti, le fotografie di studio e di documentazione d’epoca. La storia del turismo in
Rendena è indagata a partire dalla costruzione dei grandi alberghi, e osservando l’immagine della valle e del Trentino così com’era
divulgata in Europa attraverso le guide a
stampa.
Sul Monte Spinale la Capanna Hofer sarà
nuovamente, per un breve periodo, l’atelier
d’alta montagna del pittore; accanto al suo
cavalletto e agli strumenti di lavoro saranno
esposti gli studi dedicati alla natura del luogo: dai disegni sul campo, minuziosi ed analitici, alle restituzioni artistiche stilizzate
della flora e della fauna in chiave simbolista.
Un ciclo di conferenze approfondirà la conoscenza del pittore e della sua produzione
artistica, dell’esperienza umana e degli intrecci con le vicende storiche che s’accompagnarono alla nascita del turismo di massa.
Il Salone Hofer a Madonna di Campiglio
L’
immobile del Relais Club des Alpes a M.
di Campiglio è stato ceduto dalla Parmatour,
coinvolta nel crac Parmalat, alla IGV, noto
tour operator italiano. All’interno di questa
compravendita di azienda, la Provincia Autonoma di Trento e in subordine il Comune
di Pinzolo godevano del diritto di prelazione
nell’acquisto della parte relativa al solo Salone Hofer. Tenuto conto che il Salone è soggetto a vincolo urbanistico per la sua qualifica di bene storico - artistico che lo rende
“intoccabile” e lo garantisce da ogni e qualsiasi intervento che non sia approvato dalla
Provincia stessa, la Provincia in primis e in
seconda battuta il Comune hanno rinunciato all’esercizio del diritto d’opzione.
Ciò è avvenuto altresì solamente a fronte di
garanzie precise che, ora fissate in una lettera d’impegno, saranno a breve precisate
e formalizzate in un’apposita convenzione,
che stabilisce la possibilità per la Provincia
e il Comune di Pinzolo di disporre del Salone
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Il Salone Hofer a Madonna di Campiglio.
per un determinato numero di giorni durante l’anno. E questa è una novità rispetto al
passato, quando non esistevano accordi precisi sull’utilizzo della struttura.
Ora, queste garanzie tutelano la comunità di M. di Campiglio sia in ordine al mantenimento e al valore storico e artistico dell’immobile, sia rispetto alla possibilità di
poterne far uso adeguato, senza doversi impegnare direttamente nell’acquisto.
35
CULTURA
Filò da dieci e lode
stremamente soddisfatta non solo
“E
del risultato ottenuto, ma soprattutto del
lavoro svolto”. Così commenta la Presidente della Filò da la Val Rendena, Anita
Binelli, rispetto all’ultima opera messa in
scena dalla compagnia teatrale. Diverse
sono le ragioni per esprimere parole di encomio nei confronti degli attori. Innanzitutto, la conferma che lavorando sodo si
possono raggiungere traguardi a prima vista molto ambiziosi. Lo studio e l’apprendimento di un copione da parte di attori
dilettanti prevede circa un anno di lavoro.
La sfida, in questo caso, era riuscire ad andare in scena dopo soli tre mesi dalla distribuzione dei copioni. Una vera e propria
“full immersion”, a cui tutti gli interpreti
si sono prestati con passione, ritagliando
spazio tra i loro impegni professionali ed il
tempo libero, per lo studio e le prove, con
risultati lusinghieri.
Molto affiatato il gruppo degli attori:
due “veterani” della scena quali Pio Tisi e
Oscar Lavezzari hanno accompagnato nel
loro debutto in parti importanti i giovani
Barbara Bonapace e Mattia Maffei, affiancati da Antonella Franchini e Patrizia
Zanon, sotto la guida del regista Lucio
Binelli. Un bravo in particolare al protagonista Silvano Maturi che, cresciuto anche
grazie all’esperienza di tre stagioni teatrali
in un’altra compagnia, ha saputo affrontare con estro e grinta una parte impegnati-
La platea dei ragazzi a teatro a Campiglio.
va, dimostrando notevoli doti di ecletticità
e spigliatezza.
Silenzioso ma fondamentale il lavoro
svolto dietro le quinte: a quanti si sono occupati di costumi, trucco, luci e
scenografie vanno i complimenti ed il più
sentito grazie della Presidente. Di grande
soddisfazione anche la collaborazione con
le Scuole della Val Rendena, alle quali sono
state dedicate due rappresentazioni. Duplice lo scopo di tale coinvolgimento: avvicinare i ragazzi all’arte del teatro e far
comprendere l’importanza e la bellezza
dell’uso del dialetto.
Anita Binelli sottolinea, infine, l’emozione di avere inaugurato la nuovissima
struttura di Madonna di Campiglio. “Il pubblico locale, divertito e coinvolto, ha dimostrato un vivo apprezzamento per la serata e da più parti è giunto l’invito a proseguire nel lavoro, affinché l’iniziativa non
rimanga un caso isolato. Il gradimento del
pubblico è il vero motore che anima il Filò
da la Val Rendena e rappresenta una grande spinta a continuare nel nostro impegno
per la comunità, con la consapevolezza di
poter raggiungere sempre nuovi obiettivi di
crescita”.
Gli studenti con “Giuanin pesetas”
L’assessorato alla Cultura del Comune di Pinzolo ha organizzato una mattinata di avvicinamento al teatro rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Pinzolo e di M. di Campiglio.
L’invito, poi esteso all’intero Istituto Comprensivo Val Rendena, ha consentito a circa 700 ragazzi, accompagnato dai relativi docenti, di assistere allo spettacolo messo in scena dal Filò
da la Rendena presso il nuovo Centro Congressi di M. di Campiglio. La commedia ha riscosso
grande successo dai ragazzi, che nonostante la difficoltà del dialetto hanno dimostrato notevole attenzione ed interesse.
Un appuntamento da ripetere quanto prima, è stato il commento unanime di alunni e docenti.
36
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
CULTURA
di Barbara Pollini
Sette rappresentazioni in un mese
tornata a calcare le scene, con ben setÈte rappresentazioni
in un mese, fra cui due
per le scuole e una per la popolazione, il
“Filò da la Val Rendena”.
In aprile e maggio, la Compagnia ha portato nei teatri di Fiavè, Giustino e nella
nuovissima sala di Madonna di Campiglio la
commedia brillante “Giuanin Pesetas”.
Scritta originariamente in dialetto trentino
da Giorgio dell’Antonia, è stata tradotta in
dialetto di Pinzolo ed attualizzata in alcuni aspetti da Lucio Binelli, che ne ha curato anche la regia.
La vicenda si svolge in un susseguirsi di
battute e situazioni divertenti: il protagonista Giuanin, interpretato con bravura da
Silvano Maturi, organizza una divertente
burla ai danni dello zio Santo, scapolo, ricco e spilorcio, impersonato da un credibile Oscar Lavezzari. Costui, aspirando ad un
ipotetico futuro matrimonio che lo possa
sistemare per la vita, nega un prestito in
denaro al nipote, al quale “scrocca”
furbescamente vitto e alloggio, spalleggiato dall’amico Peru, ingenuo e credulone,
l’esilarante Pio Tisi. Approfittando dell’assenza della moglie Marta, Antonella
Franchini, e con la complicità della figlia
e del futuro genero, interpretati con freschezza e spontaneità dai giovani Barbara
Bonapace e Mattia Maffei, Giuanin si cala
nei panni di Carmencita, conturbante
señorita spagnola di nobili origini in cerca
di marito italiano. Peru “Pedro” e Santo
“Sancho” daranno il meglio di sé per conquistare il cuore di Carmencita, sottoponendosi ad esilaranti scherzi orchestrati
con l’aiuto dell’amica Bea, interpretata da
Patrizia Zanon. La spunterà naturalmente
il “barba” Santo, non dopo aver staccato
un cospicuo assegno a garanzia del proprio
amore alla bella sconosciuta, che subito
s’involerà con il bottino. Solo il provvidenziale intervento di Giuanin, che finge di
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
aver intuito l’inganno della spagnola e di
averle sottratto il denaro, salva lo zio dalla disperazione e lo induce ad un gesto di
generosità, accordando il prestito alla famiglia.
Il successo ottenuto della rappresentazione, sancito dall’unanime consenso del
numerosissimo pubblico, ha confermato il
gradimento per il lavoro di tutto il “Filò da
la Val Rendena” e l’apprezzamento per la
bravura di attori dilettanti che si dedicano all’arte del teatro spinti unicamente
dalla molla della passione.
A grande richiesta lo spettacolo sarà
riproposto nel mese di ottobre.
Scene della commedia del Filò da la Val Rendena.
37
PERSONE
di Francesca Maffei
I due “nostri” alle Olimpiadi
L
a comunità di Pinzolo ha avuto il grandissimo onore di vedere due propri atleti partecipare alle Olimpiadi di Torino 2006: Cecilia
Maffei per il pattinaggio - short track e Alberto Schiavon per lo snowboardcross. Un
successo, indipendentemente dai risultati
ottenuti, che valorizza il loro impegno personale nello sport e di riflesso ne fa testimoni
privilegiati per tutti gli atleti, piccoli e grandi. Personalità molto diverse, Cecilia e Alberto, ma entrambi tenaci e appassionati, con-
centrati tra allenamenti e gare, in giro per
il mondo tra appuntamenti agonistici e condizioni migliori per progredire nelle loro discipline.
Li aveva salutati in municipio l’amministrazione di Pinzolo alla vigilia della loro partenza per Torino, in una serata in cui, sfidando una storica nevicata, molti di M. di
Campiglio e di Pinzolo erano usciti di casa per
salutare e dimostrare il loro affetto a questi
due campioni.
Cecilia, la donna della velocità
C
ecilia Maffei nasconde l’espressione ferma eppure timida sotto i capelli biondi. Campionessa di short track, disciplina divenuta
popolare in Trentino proprio grazie a lei, ha
partecipato alle Olimpiadi di Torino.
Com’è andata?
“Bene, come esperienza è stata bella,
soprattutto perché è legata al sogno che avevo da anni ed essere là è stata un’emozione
inesprimibile. Avrei voluto fare di più ma
spero nel futuro”.
Qualche aneddoto o qualche momento
particolare?
“Il momento che più ricordo è stata sicuramente l’apertura, lo sfilare davanti a tutta la gente che è lì per vedere te e la nazionale italiana, assieme agli altri atleti che
rappresentano la nazione, e poi la fiamma
olimpica che si accende. Davvero una grande emozione…”.
Cosa ti è piaciuto di più e cosa di meno?
“La cosa più bella è sentire il calore delle persone che venivano a chiedermi come
andava o l’autografo… Invece il villaggio
olimpico è stata una delusione… No… cioè…
lo pensavo diverso. Me l’ero immaginato tutte casettine e invece era tipo un grande
container dove c’era dentro tutto”.
Prospettive per il futuro?
“Per me Torino 2006 è stato un punto di
38
partenza: spero di fare qualche buon risultato in questi
prossimi quattro anni per poi
partecipare alle Olimpiadi del 2010 in Canada. Obiettivo a breve termine: allenarmi per
tornare alla forma migliore!”.
Com’è iniziata la tua carriera agonistica?
“È stato tutto un po’ inatteso. Mi allenavo qui a Pinzolo e facevo gare a livello regionale. A undici anni ho iniziato a fare gare
a livello nazionale, poi un giorno è arrivata
la convocazione per partecipare al ritiro estivo con la nazionale italiana categoria junior
e poi sempre con la nazionale a gare a livello internazionale e mondiale. Quello che mi
ha fatto crescere ancora di più è stato il trasferimento a Bormio che mi ha permesso di
allenarmi tutti i giorni. In effetti il primo
anno (2002/03) è stato il più duro perché
passare da tre allenamenti la settimana a
tutti i giorni è stato faticoso; il secondo anno,
invece, è andata molto meglio e gareggiando con le senior ho migliorato la tecnica. Nel
2003/04 ho fatto le selezioni per entrare
nella nazionale italiana di Short Track e sono
in nazionale da allora”.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
di Paola Cozzio
Alberto, l’uomo dei salti
S i chiama Alberto Schiavon ed è l’atleta
che ha rappresentato la realtà sportiva di
M. di Campiglio alle Olimpiadi di Torino
nella disciplina di snowboardcross.
Ventisei anni, 1,80 di altezza, 70 Kg di
peso, tanta grinta e capacità di autocontrollo: come e quando hai cominciato a
praticare lo snowboard? “Tredici anni fa:
ero un po’ stanco e stufo di sciare e del
mondo che ci girava intorno”.
Le risposte arrivano v ia mail,
dall’Indocina: come è organizzata la tua
vita fra allenamenti e gare, sempre in
giro per il mondo? “È abbastanza pianificata, sempre alla ricerca delle condizioni
migliori di neve per allenarsi, e per trovare il posto più adatto, ad esempio con palestra e pesi, per arrampicare, per fare allenamento in bici ecc. Durante l’inverno le
gare sono definite, quindi ci si muove un
sacco. È divertente e bello girare, ma qualche volta parecchio stressante e preoccupante”.
La tua reazione e i tuoi pensieri quando hai saputo che avresti partecipato alle
Olimpiadi? “Direi che fino all’ultimo giorno e anche durante il periodo olimpico non
ci ho mai pensato con certezza, perché ho
avuto ultimamente parecchi infortuni che
mi ostacolavano”.
C’è un aneddoto oppure un episodio
che ti ha colpito durante questa Olimpiade? Le Olimpiadi ti hanno dato le emozioni che ti aspettavi?
“Mi hanno emozionato soprattutto la cerimonia di apertura e la libertà di movimento, dei tempi e l’assistenza concessa
agli atleti. Per la gara, beh, non è andata
proprio come speravo e come potevo, quindi sono parecchio deluso”.
Cosa hai portato di Campiglio a Torino
2006? (ricordi, pensieri, esperienze, persone, oggetti)?
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
“Direi quanto più
potevo: la famiglia e gli
amici più stretti, ma
soprattutto l’onore e il
piacere di esser nato in questo posto, di cui
vado fierissimo in tutto il mondo e in ogni
occasione. Campiglio per me rimane sempre un posto unico”.
C’è una o più persone che hanno avuto importanza nella tua vita sportiva e a
cui vorresti dedicare l’esperienza che hai
vissuto?
“In particolare per lo snowboard mio
fratello, che pur non facendo le gare è di
aiuto fondamentale. Per le olimpiadi i miei
genitori a cui va un grosso abbraccio per
aver permesso e creduto in quello che faccio. Ai miei amici che mi spingono sempre
a non mollare e sicuramente a tutte le persone che a Campiglio mi hanno aiutato, da
chi gestisce la palestra al rifugio, ai gattisti
che costruiscono le strutture per allenarsi
per tutta la passione che ci mettono”.
C’è ancora Campiglio nel tuo futuro?
Cosa ti manca del tuo paese quando sei
all’estero?
“Campiglio è fisso nel mio futuro, sono
affezionato a casa mia. All’estero mi mancano la tranquillità e la concentrazione che
solo a Campiglio trovo”.
Dopo questa emozionante avventura
quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sempre snowboard?
“Al momento sto pensando approfondimente a come organizzare il mio futuro,
ma lo snowboard è legato alla mia vita e
al mio modo di vivere, le sensazioni che
provo sulla tavola sono uniche. Inoltre ritengo di avere ancora margine per migliorare e imparare... L’unica cosa che un po’
mi lascia perplesso è in Italia il poco interesse e investimento che c’è negli sport di
montagna”.
39
PERSONE
di Angelo Marini
In ricordo di don Celestino Clauser
6 febbraio 2006: la cattedrale di Trento
ha accolto in un abbraccio, per l’ultimo
saluto, la salma di don Celestino Clauser
alla presenza dell’Arcivescovo di Trento,
monsignor Luigi Bressan, e di buona parte
del clero diocesano.
Anche molti abitanti di Pinzolo si sono
recati a Trento; chi con mezzi propri, chi
con la delegazione inviata dal Comune di
Pinzolo guidata dall’assessore Carola
Ferrari, per manifestare a don Celestino la
propria riconoscenza e il proprio affetto.
Tante persone che l’hanno saputo apprezzare durante il periodo in cui fu parroco qui
a Pinzolo e che hanno poi mantenuto rapporti di amicizia anche dopo.
Era l’autunno del 1967 e precisamente
il 26 novembre quando don Celestino giunse fra noi per succedere al parroco, don
Lino Mazzola, partito qualche settimana
prima.
Il suo stile di uomo semplice e buono si
notò subito. In una comunità non semplice
come quella di Pinzolo ha saputo lasciare
un segno indelebile e tante famiglie ancora oggi lo ricordano con stima, perché don
Celestino ha saputo proprio essere il parroco di tutti, indistintamente.
A Pinzolo era una figura dinamica, allegra e animato da spirito di servizio come
pochi.
Gli ammalati per lui erano la cosa più
importante, amava dare loro conforto spirituale con visite frequentissime sia all’ospedale che presso le abitazioni.
Nell’agosto del 1980, con immenso dispiacere, lasciò la parrocchia di Pinzolo per
andare a svolgere il suo ministero a Susà di
Pergine dove rimase sino al 2000, anno in
cui, a causa della malattia che piano piano avanzava, è stato costretto a ritirarsi
presso l’infermeria del clero. Qui amici e
parenti non l’hanno mai lasciato solo, ricambiando l’impegno che precedentemente lui aveva profuso verso gli ammalati.
E proprio per ricordare in modo speciale
don Celestino tra breve sarà pubblicato un
testo che narra soprattutto della sua permanenza fra noi dal 1967 al 1980 con l’intervento di tante persone che lo hanno conosciuto e stimato.
L’ingresso a Pinzolo di don Celestino Clauser, 26 novembre 1967.
40
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
Un alloro per ventuno
Sono 21 i giovani residenti nel nostro co-
mune che nel corso del 2005 hanno conseguito l’ambito titolo di dottore. Un numero ragguardevole se proporzionato al tasso medio di natalità registrato negli anni fra
il 1975 e il 1983 che oscilla fra i 39 e 40
nati: in altri termini se questo trend continua significa che la metà dei nostri giovani si laurerà o almeno raggiungerà il traguardo della laurea breve! È una risorsa e
un potenziale enorme che può contribuire
alla crescita delle nostre comunità sia in
I laureati
anno
di nascita
termini di idee che di capacità lavorative,
sempre che questi ragazzi vogliano e possano fermarsi in valle.
A loro congratulazioni e auguri per un
futuro lavorativo ricco di soddisfazioni.
residente a
facoltà universitaria
BINELLI MARCO
1981
Pinzolo
Scienze della comunicazione
BINELLI ROBERTA
1982
Pinzolo
Scienze turistiche
BONAPACE ANTONELLA
1980
Pinzolo
Giurisprudenza
BONAPACE LAURA
1979
S.A.Mavignola
Scienze biologiche
CEREGHINI ENRICO
1983
Pinzolo
Scienze della comunicazione
CEREGHINI SARA
1979
Pinzolo
Lingue e letterature straniere
COLLINI EGIDIO
1982
Pinzolo
Economia e diritto
COLLINI ROMEO
1981
M. di Campiglio
Lettere e filosofia
D’ACQUISTO GIORGIA
1977
M. di Campiglio
Scienze dell’educazione
LORENZETTI TOMMASO
1979
Pinzolo
Ingegneria Civile
MAFFEI ROBERTO
1981
Pinzolo
Economia e commercio
MARTELLO ENRICO
1982
Pinzolo
Ingegneria Civile
MARTELLO MARCO
1983
Pinzolo
Relazioni pubbliche e pubblicità
MATURI FRANCESCA
1979
Pinzolo
Ingegneria gestionale
PIACENTINI TERESA
1981
Pinzolo
Sociologia
SALA FEDERICA
1980
Pinzolo
Scienze dell’educazione
SANTONI SARA
1980
Pinzolo
Matematica
VALENTINI MARICA
1982
S.A.Mavignola
Scienze giuridiche
VIDI ERIKA
1981
S.A.Mavignola
Scienze della formazione
VIDI FRANCESCA
1981
S.A.Mavignola
Scienze dell’educazione
ZANON ELEONORA
1983
M. di Campiglio
Scienze e tecniche psicologiche
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
41
TERRITORIO
di Carla Maturi
Il campanile di granito, eretto in soli tre anni
L’amministrazione comunale di Pinzolo ha individuato, quale monumento meritevole
di conoscenza e di visita, il campanile della chiesa di San Lorenzo a Pinzolo. Per questo
nel pomeriggio di domenica 21 maggio, grazie alla disponibilità di don Benito e dei vigili
del fuoco che hanno garantito l’assistenza, è stato possibile salire i 196 gradini della scala interna del campanile e godere della vista del paese dall’alto. Sono state oltre 300 le
persone che ne hanno approfittato.
In contemporanea, era possibile visitare presso la sede bibliotecaria di Pinzolo una mostra storico-fotografica che illustrava le fasi della costruzione del campanile.
Un’iniziativa che ha permesso a molti residenti di conoscere un po’ meglio le vicende e
la storia di questo simbolo del nostro paese e che sicuramente negli anni prossimi verrà
riproposta anche in riferimento a qualche altro edificio.
Lo scorso maggio numerosi municipi
trentini hanno partecipato
all’iniziativa “Palazzi aperti”,
occasione per aprire alla
cittadinanza un monumento o un
edificio solitamente chiuso al
pubblico.
L a costruzione del campanile di Pinzolo
è una vicenda davvero interessante e se i
lavori durarono soltanto tre anni, dal 1865
al 1867, in questo breve periodo furono
numerose le questioni da risolvere e gli
imprevisti da superare.
La chiesa era già stata edificata e consacrata negli anni fra il 1770 e il 1777, ma
era priva di campanile. Soltanto nel 1855
l’amministrazione comunale o, come si diceva allora, la rappresentanza comunale,
incaricò il geometra Maganzini di Giustino
di redigere un progetto preliminare. Il
progettista nel giugno dello stesso anno
presentò un’accurata descrizione dei lavori. Intanto, si iniziava a pensare ai fondi
necessari; per questo, oltre alla vendita del
legname, nel 1862 si aprì una sottoscrizio-
42
Il campanile con la cupola originaria.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
TERRITORIO
ne fra i capifamiglia di Pinzolo che spontaneamente fecero offerte in denaro o in
giornate di lavoro. Questo documento,
conservato come gli altri nell’Archivio storico comunale presso la biblioteca, è interessantissimo perché raccoglie le firme
autografe di 126 uomini, padri di famiglia,
che molto probabilmente rappresentavano
l’intera comunità di Pinzolo e fra i quali
ogni scutum può ritrovare i propri avi. Ciò
testimonia la volontà collettiva di costruire il campanile, nonostante il momento
storico di grande povertà che colpiva l’intero Trentino.
In quel periodo fu affidato all’ing. Carlo Pagnoni di Creto l’incarico di presentare il progetto definitivo, cosa che fece
avvalendosi anche della collaborazione del
geometra Giacomo Tamanini di Tione. Avuti
i disegni, il capocomune, come allora era
indicato il sindaco, Giacomo Ferrari, e alcuni consiglieri nel maggio del 1864 emanarono l’avviso d’asta rivolto alle ditte
costruttrici disposte a farsi carico dei lavori.
Furono ben sette le ditte che parteciparono all’asta e il 4 giugno dello stesso anno
venne scelta la ditta di Giovan Battista Righi e soci di Pinzolo che si era aggiudicata
i lavori per la cifra di 24.542 con un ribasso di circa 7.000 fiorini.
Nel frattempo, era stata bandita l’asta
per la fornitura della sabbia necessaria che
doveva essere raccolta in località Tolot,
priva di sassi e ben setacciata.
Ma gli ostacoli si presentarono ben presto. La Pretura di Tione bocciò la nomina
della ditta Righi, perché non aveva i requisiti necessari e inoltre consigliava di incaricare un altro ingegnere per rivedere il
progetto Pagnoni, ritenuto troppo costoso.
Come se ciò non bastasse, i fratelli
Quintilio e Scipione Ferrari fecero istanza
alla Pretura di Tione perché fermasse gli
scavi, che nel frattempo erano iniziati. Essi
sostenevano che in base ad un accordo del
1848, fra il loro padre e il comune, a seIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
L’incendio del 1913.
guito di una permuta, il comune stesso si
era impegnato a non edificare nulla nella
zona a sud della chiesa.
La rappresentanza comunale si vide
quindi costretta a incaricare l’ing.
Leopoldo de Claricini di Trento di eseguire
la revisione del progetto Pagnoni, ribadire
una nuova asta e nominare due arbitri per
esaminare la questione con i fratelli
Ferrari.
Nel giro di un paio di mesi, l’ing. De
Claricini presentò la revisione del progetto e il nuovo capitolato d’appalto, tanto
che il 18 agosto fu emanato il nuovo avviso d’asta. Il 7 settembre 1864 l’incarico per
la costruzione fu affidato al signor Bortolo
Vidi Bortolon di Pinzolo. Questi, però, probabilmente rendendosi conto che la tecnica richiesta per la costruzione del campanile era completamente diversa dalla tecnica costruttiva utilizzata all’epoca in
Rendena, cedette l’incarico con gli stessi
obblighi e diritti al signor Giuseppe
Valsecchi, mastro tagliapietre, di Maronico,
in provincia di Como.
All’epoca, le case, a Pinzolo, venivano
costruite utilizzando sassi e legno, mentre
il campanile è realizzato interamente in
blocchi di granito tagliati su misura, in al43
TERRITORIO
La cupola provvisoria. Anni ’20-’30.
L’impalcatura per la costruzione dell’attuale
copertura (1945/46)
44
tre parole era richiesta una specializzazione e capacità tecniche non presenti sul
territorio.
Intanto, andava risolvendosi anche la
questione con i fratelli Ferrari: con
salomonica sentenza tutti furono condannati: il Comune a pagare 300 fiorini e i fratelli Ferrari a sborsarne 80!
Nell’aprile del 1865, a lavori iniziati,
alcuni censiti di Pinzolo scrissero alla
Pretura perché fosse cambiata la posizione del campanile: non a sud della chiesa,
ma a nord, perché in quella posizione il
campanile ostacolava l’accesso alla
sacrestia e inoltre rendeva umida la chiesa, togliendo luminosità all’interno. In effetti, anche l’ingegner de Claricini aveva
proposto come sede ideale il lato nord, ma
la rappresentanza comunale decise di continuare i lavori, senza modificare l’ubicazione. In corso d’opera, furono apportate
numerose varianti, dalla profondità delle
fondamenta, ritenute troppo poco profonde vista la natura sabbiosa del terreno, alla
cornice dell’orologio, fino all’altezza del
lanternino.
Il 25 giugno 1866 l’impresario Giuseppe
Valsecchi chiese la sospensione dei lavori
a causa della guerra: numerosi operai erano stati richiamati e Garibaldi non era poi
tanto distante. Comunque, il 27 novembre
1867 venne redatto il computo delle spese
relative ai lavori eseguiti che ammontarono a 26.495,95 fiorini, fu consegnata l’opera all’amministrazione appaltante ed eseguito il collaudo.
Questa la sintesi della vicenda della costruzione del campanile di Pinzolo basata
sui documenti conservati presso l’Archivio
storico comunale e che meriterebbe sicuramente una trattazione più ampia e dettagliata.
Dei progetti eseguiti non ci sono giunti i
disegni: soltanto due tavole risultano prelevate dall’Archivio nel 1940 dal podestà
di allora, Leone Collini Giuanara, e, nonostante le richieste, mai restituite.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
TERRITORIO
Inverno in prevendita
L e società che gestiscono gli impianti di
risalita di M. di Campiglio e Pinzolo comunicano in questi giorni le tariffe per le tessere stagionali invernali e annuali riservate ai residenti del Comprensorio delle Giudicarie e soprattutto le promozioni legate
all’acquisto in prevendita. Ecco i prezzi.
Funivie M. di Campiglio SpA
Tessera bistagionale valida sugli impianti
dell’omonima società:
adulti
€ 540.00
€ 460,00
seniores (nati prima del 30.11.1941)
€ 420,00
juniores (nati dopo il 30.11.1990)
€ 174,00
bambino 8 (nati dopo il 30.11.1998)
omaggio
bambino 6 (nati dopo il 30.11.2000)
se abbinato all’acquisto di uno stagionale
“adulto”
Prevendita tessera ADULTO
(fino al 12.11.2006)
€ 510,00
Funivie Pinzolo SpA
Tessera valida per la stagione invernale
2006/2007 sugli impianti dell’omonima società:
adulti
€ 245,00
€ 195,00
seniores (nati prima del 30.11.1946)
€ 195,00
juniores (nati dopo il 30.11.1988)
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
ragazzi (nati fra il 30.11.1992 e il 1998) € 165,00
€ 120,00
bambini (nati dopo il 30.11.1998)
Prevendita tessera Pinzolo:
- entro il 30 settembre sconto 30%
- entro il 30 novembre sconto 10%
Ancora più conveniente la sottoscrizione di
abbonamenti in prevendita che escludono il
periodo natalizio e le domeniche.
Superskirama
Tessera bistagionale valida sugli impianti
delle seguenti società di M. di Campiglio,
Pinzolo, Folgarida e Marilleva, Pejo, Ponte di
Legno – Tonale – Presena, Andalo – Fai della
Paganella, Monte Bondone, Folgarida –
Lavarone. A decorrere dal 25 novembre 2006,
consente inoltre di sciare 5 giornate a scelta nel comprensorio sciistico “Dolomiti
Superski”:
adulti
€ 615.00
€ 495,00
seniores (nati prima del 30.11.1941)
€ 450,00
juniores (nati dopo il 30.11.1990)
€ 190,00
bambino 8 (nati dopo il 30.11.1998)
se abbinato all’acquisto di uno stagionale
“adulto”
Prevendita tessera ADULTO
(fino al 12.11.2006):
€ 555,00
45
TRADIZIONE
di Claudio Cominotti,
Luigi Povinelli, Pio Tisi
Come scrivere in dialetto?
N
el 1999 un numeroso gruppo di poeti e
scrittori dialettali della Val Rendena, dopo
alcune riunioni di studio e dibattito,
supportati dal parere del grande esperto
prof. Ezio Scalfi, ha cercato mettersi d’accordo sulla questione di individuare un metodo unico di scrittura per le lingue locali,
pubblicando la descrizione del metodo scelto, accompagnato da una piccola antologia,
sul libro “Radìs” (Circ. Cult. “Il Faggio Val
Rendena, 1999), al quale si rimanda per gli
aspetti di definizione e di metodologia. Non
si è ottenuto il risultato che ci si proponeva: altri gruppi di cultori del dialetto usano
segni diversi.
Queste pagine del dialetto utilizzano la
proposta di “Radìs”, ritenendola motivata,
razionale, comoda per chi scrive e un po’ più
facile per chi legge.
Ne riportiamo gli elementi principali.
è
aperta
parchè, vardè
é
chiusa
gent, tuchel
ò
aperta
filò, cot,
San Roc
ó
chiusa
siór, saór
ö
turbata
scöla, mör
u
aperta
cuntent,
ü
turbata
Pilüc,
c
dura finale
föc, Buzanac
c’
dolce finale
tanc’, pioc’
s-ci pronuncia staccata
mas-ciu, s-ciòp
s
sorda
nas, matasa,
sega
s
sonora
rösa, tamisar
z
sorda
piz, linzöl,
Pinzöl
z
sonora
manza, lezula
Regole proposte
- Di norma non si usano consonanti doppie,
salvo per i nomi propri.
- Si cerca di utilizzare il minor numero di segni possibile: si evitano gli accenti o altri
segni non indispensabili, lasciando al lettore libertà di interpretazione, specialmente
nei racconti e nelle poesie; si mettono tutti
46
-
-
-
quelli che possono servire nelle raccolte di
vocaboli o di termini particolari, e quando
lo scritto ha destinazioni particolari (es. concorsi fuori zona).
Le parole tronche terminanti in consonante
(Murtas, ligar) e quelle piane che terminano in vocale (carega, Rendena) normalmente non si accentano.
Le consonanti s e z sonore vanno segnalate
con la sottolineatura solo quando lo si ritenga indispensabile; anche in italiano non si
distinguono (es. in Carisöl non serve sottolineare).
Si evitano due accenti nella stessa parola.
Si omettono gli accenti tonici se cadono sulle
vocali ö e ü (incö, tignü).
Si accentano gli incontri di vocali che danno
adito a difficoltà di lettura (chìi, quìi, chièt).
Differenze fra i dialetti di Pinzolo, Giustino
e Carisolo
Da sempre nei paesi vengono rilevate e
insegnate ai bambini, spesso scherzandoci
sopra, le diversità di vocaboli e di pronunce
fra i dialetti dei paesi della Val Rendena fra
loro vicini.
Più evidenti risultano quelle fra PinzoloGiustino-Carisolo e Caderzone (me ghe,
gramagnun), Bocenago (la galena), e
Strembo (at darè i fasöi ca-ghe), ma alcune
sono caratteristiche e “famose”, anche se
peraltro non numerose.
Pinzolo e Carisolo
banol
curtalac’
grignar
matel
Trént
Strémp
Giustino
besul
rancel
ridar
pütel
Trènt
Strèmp
Pinzolo e Giustino
gabanel
stala
fumbla
Carisolo
camisot
guìl
flumba
I lettori sono invitati a segnalarne altre.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
TRADIZIONE
Al cantun dai proverbi
◆ I sas i va dre a li marogni.
La fortuna è fortuna! Non guarda il bisogno.
◆ Quanca ün l’é disgrazià, al ghi plöf sal
cül anca sa l’é santà.
Nemmeno la “sfiga”!
◆ Sta pü ben in sors in buca a n gat chi
n cliente n li man da l’avucat.
Si commenta da sé.
◆ Chi guerna la so pel guerna n bel
castel.
La cura di sé si riflette anche sugli altri.
◆ Val di pü n dutor e n cavrer chi n dutor
da sul.
Sempre meglio un’opinione in più.
◆ Mai der gat fin ca nu l’é ntal sac.
Vedi la notte fra il 10 e l’11 aprile 2006.
Scioglilingua
La puisia…
Al Filò
Sarà pasà almen vintizinc agn
ca s nava a filò giü par li stali;
chi nava giü a gatar la so murusa
o ca i giügava e i si cuntava li foli.
In dü i la fava a dama o al marlér
o ca i giügava a carti o al zupel.
Chìi aftri a trisèt o a dobelon,
a set e mez, a briscola e a scupun.
Li doni li filava cu la roca
e qualchi üna cu la mulinala;
cu l’aftra la s möt dre a scartagiar
e n’aftra la ti fa na scapinela.
Li vachi giü bütadi li durmiva,
li rimagava senza far burdel
parchè i pü vec’ i ni cuntava na storia
quanchi dal quindas i era giü a Larder.
I ni cuntava cula da la Rüssia
da la Buemia e dop da la Siberia.
A röci spalancadi sa i scuftava:
cul ca i disiva l’era roba seria.
Ma dop na zerta ora la padruna
la ’nviava a der sü la so curuna
e tüc’ i rispundiva anca a li “tani”.
Dop cu la bona not a s nava a nani.
Giovanni Ferrari
“al gal al ga ligà li gambi
e ’l fa i safc’ afc’ cì”.
Filastrocca utile per far spuntare
“i corni” alle chiocciole (buniöi):
I culor... “Cumi”
Büta büta buniöl
cun tri corni e n curniöl,
ün par me, ün par te,
ün par la vecia da Carisöl.
E sa no vignarà cul om da Riva
cu la maza e cu la piva:
cu la piva l ti nsurdirà,
cu la maza l ti mazarà.
Bianc cumi na peza.
Negru cumi n scapin
Negru cumi la not.
Zalt cumi n capun.
Zalt cumi n limun.
Rus cumi n pavarun.
Rus cumi n brasun.
Vert cumi l’erba.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
47
CURIOSITÀ
di Morena e Sonia
Buon compleanno Luigia!
L uigia Muti Valentini è nata a Milano il 25
febbraio del 1904.
Ancora da piccina in famiglia viene chiamata Luisa anziché Luigia e anche ora preferisce farsi chiamare così: sostiene che
questo nome sia più bello, ma poi specifica che deve utilizzare il nome di battesimo quando firma qualche documento. Luisa ha frequentato la scuola a Milano, ha
imparato la lingua francese e conosce qualche parola in tedesco e inglese. Terminati
gli studi iniziò a lavorare come impiegata
ma poi, dopo essersi sposata, preferì dedicarsi completamente alla famiglia. Non
vogliamo scrivere la storia della sua vita e
neppure raccontare le difficoltà che può
aver trovato nell’affrontare due guerre
mondiali e tutte le altre indigenze che hanno segnato il secolo scorso.
Ha da poco raggiunto il traguardo del
centoduesimo compleanno e noi siamo solo
curiose di comprendere quali emozioni si
provano nel raggiunge un’età così importante.
Ci sediamo accanto a questa bella signora dal viso dolce e sempre sorridente: ha
la voce limpida e calda ed è bello ascoltarla
quando intona la solita canzone “e tu
biondina capricciosa garibaldina truilallà,
tu sei la stella del tuo papà”. Crediamo
questa sia la melodia preferita da Luisa,
visto che la canta spesso, durante la giornata. Quando ci vede interrompe il canto
e noi approfittiamo per chiederle di narrarci qualche cosa riguardo alla sua vita.
Lei, felice, incomincia a parlarci della
sua Milano grande e splendida, del Duomo,
di come riuscisse a vederlo dalla sua casa,
di quando da giovane andava con il marito
a ballare il valzer o il tango nelle balere.
Al rifiorire di questi ricordi lontani Luisa si
commuove, resta un attimo in silenzio, poi
48
alza gli occhi e riprende la sua canzoncina,
muovendo il corpo in un accenno di danza.
Riprende il racconto della sua vita e noi
la stiamo ad ascoltare attentamente anche
se ci accorgiamo che a volte i ricordi sono
un po’ confusi. Ma quanta serenità viene
sprigionata dalle sue parole!
I suoi gesti e il tono della voce denotano un profondo ottimismo che, pensiamo,
abbia contraddistinto il corso della sua
vita.
Ora è un po’ stanca, pranzerà di gusto
come al solito e poi andrà a fare il suo riposino pomeridiano. Ma prima di congedarsi c’è un ultimo ricordo che vuole condividere con noi: “Lo sapete che quando andavo in ufficio, al lavoro, mi dovevo vestire sempre elegante? Sempre tailleur e camicetta!”
Che Signora la nostra Luisa!
Con un affettuoso abbraccio Le auguriamo ancora tanta felicità.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
[email protected]
www.comune.pinzolo.tn.it
il Foglio del Comune di Pinzolo
Anno II - N. 2 - Luglio 2006 - Semestrale - Convenzione DRT - Filiale di Trento - nr. 19