tempo di pasqua
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tempo di pasqua
SECONDA DOMENICA del Tempo Ordinario Ecco l’Agnello di Dio Con la domenica del Battesimo di Gesù siamo entrati nel Tempo Ordinario dell’Anno Liturgico cristiano, tempo in cui scoprire la bellezza del quotidiano: la vita di ogni giorno vissuta come tempo di salvezza. «Oltre ai tempi che hanno proprie caratteristiche, ci sono trentatré o trentaquattro settimane durante il corso dell'anno, le quali sono destinate non a celebrare un particolare aspetto dei mistero di Cristo, ma nelle quali tale mistero è piuttosto venerato nella sua globalità, specialmente nelle domeniche. Questo periodo si chiama Tempo Ordinario. Comincia il lunedì che segue alla domenica dopo il 6 gennaio e si protrae fino al martedì prima della Quaresima; riprende poi con il lunedì dopo la Pentecoste per terminare prima dei primi Vespri della I domenica di Avvento» (Norme Generali per l’ordinamento dell’Anno Liturgico e del Calendario 1969, nn. 43-44). Viene chiamato Tempo Ordinario tutto quel tempo che non fa parte dei due grandi Tempi: 1) AVVENTO, NATALE fino al BATTESIMO di GESÙ; 2) QUARESIMA, PASQUA fino alla PENTECOSTE. Nel Tempo Ordinario quest’anno (Anno A), la Chiesa ci accompagna nella lettura del Vangelo Secondo San Matteo. Nelle domeniche seguiremo la vita pubblica di Gesù: insegnamenti, parabole, guarigioni e miracoli fino alla sua passione. Gesù sarà il nostro maestro che ci insegnerà a pensare e a vivere come Figli di Dio. INIZIO DELLA CELEBRAZIONE Offriamo ai bambini un periodo in cui i riti di inizio non saranno sempre solenni. Vogliamo far capire loro che ci sono momenti più importanti di altri anche nella liturgia. Di volta in volte suggeriremo modi e segni da vivere con i bambini. I ragazzi escono per la loro attività dopo il canto del Gloria. PROCLAMAZIONE DEL VANGELO È il momento importante ed dobbiamo celebrarlo il meglio possibile. Nel Tempo di Natale, se si vuole, si può tenere vicino al luogo dove si legge il Vangelo la Corona d’Avvento tutta accesa: Gesù è nato in mezzo a noi! Prepariamo i bambini ad ascoltare la parola di Gesù (Vangelo) e chiediamo loro di: • Fare silenzio e stare bene in piedi • Acclamare con il canto ALLELUIA! prima di ascoltare la Parola di Gesù • Fare i tre piccoli segni di croce mentre rispondono GLORIA A TE, SIGNORE alla proclamazione dell’animatrice: DAL VANGELO SECONDO… Raccomandiamo di non utilizzare foglietti, ma un Evangelario o un Lezionario Alla fine della lettura, l’animatrice bacia il Lezionario e chiede ai bambini fare lo stesso. Tutti questi atteggiamenti e gesti, compiuti bene, aiuteranno i bambini a capire l’importanza della Parola di Gesù che ascoltiamo nel Vangelo! IL VANGELO (Gv 1,29-34) Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo san Giovanni Gloria a te, Signore! Il giorno dopo, Giovanni vede Gesù venire verso di lui, e dice: "Ecco l'Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo. parlavo di lui quando dicevo: dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me. Anch'io non lo conoscevo, tuttavia Dio mi ha mandato a battezzare con acqua, per farlo conoscere al popolo d'Israele". Poi Giovanni portò questa testimonianza: "Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo, e rimanere sopra di lui. Anch'io non lo conoscevo quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: "Vedrai lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo - è lui che battezzerà con Spirito Santo". Ebbene, io l'ho visto accadere, e posso testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio". Parola del Signore. Lode a te, o Cristo. PER LA RIFLESSIONE Perché Giovanni Battista chiama Gesù Agnello di Dio? Che cosa voleva dire? Dobbiamo aiutare i ragazzi a capire il significato di questa rappresentazione simbolica. Talvolta, diciamo di qualcuno che è mite come un agnello; parliamo allora della mitezza degli agnellini. L’evangelista Giovanni non intende dire questo quando dice che Gesù è l’Agnello di Dio, egli pensa all’agnello che veniva ucciso e mangiato nella celebrazione della Pasqua presso gli Ebrei e fa allusione alla morte di Gesù. È l’agnello della liberazione e anche quello vittorioso sulla morte. In Attività troverete un brano del capitolo 12 del libro dell’Esodo. Sono i versetti che ci possono aiutare per far capire il significato dell’espressione usata da Giovanni Battista. Gli Ebrei avevano sacrificato un agnello e con il suo sangue avevano fatto un segno sugli stipiti della porta di casa. L’angelo della morte che uccideva i primogeniti, vedendo il segno, non entrava nella casa e il bambino era salvo: era la Pasqua! Gesù, a Pasqua, morirà per noi e con il suo sangue ci salverà tutti! ATTIVITÀ Chiediamo alle animatrici o animatori di prende visione di ciò che hanno a disposizione, compresa l’introduzione all’inizio, e di decidere ciò che ‘possono’ fare bene nel tempo a loro disposizione. Non sempre si riesce a fare tutto!! Proponiamo di iniziare l’attività facendo con i bambini una chiacchierata sull’Anno Liturgico: la divisione in ‘Tempi’, i colori dei paramenti, alcune caratteristiche particolari (Alleluia …), ecc. (vedi allegato Un anno con Gesù) 1. Un disegno da … capire! In allegato trovate il disegno: Gesù Agnello di Dio. Per l’attività vi suggeriamo di seguire le indicazioni che trovate nell’allegato. Per comprendere con i bambini il significato di Agnello di Dio riferito a Gesù, vi proponiamo di utilizzare la riflessione che segue. L’origine di questa rappresentazione simbolica di Gesù si trova nel Vangelo che abbiamo letto in questa domenica, ma anche nel libro dell’Esodo al capitolo 12 quando si raccontano i fatti della ‘notte della liberazione’ dall’Egitto (riportiamo i versetti più importanti: 21-33) Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: "Andate a procurarvi un agnello o un capretto per ogni vostra famiglia e sgozzatelo per la Pasqua. Prendete un mazzetto di issopo, intingetelo nel sangue raccolto nel catino e con questo fate un segno sugli stipiti delle porte. Nessuno di voi esca di casa fino al mattino seguente! Il Signore passerà per castigare l'Egitto e vedrà il sangue sugli stipiti: allora egli passerà davanti alla porta e non permetterà all'angelo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. Osservate questo ordine come una legge! Varrà per voi e per i vostri figli, per sempre! Osserverete quest'usanza anche quando sarete entrati nella terra che il Signore ha promesso di darvi. Allora i vostri figli vi chiederanno: "Qual è il significato di quest'usanza?"; e voi direte loro: "È il sacrificio della Pasqua in onore del Signore, il quale, quando colpì gli Egiziani, ha risparmiato le case degli Israeliti e ha salvato le nostre famiglie". Il popolo si inginocchiò e adorò il Signore. Poi gli Israeliti se ne andarono e fecero quello che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne: lo eseguirono con cura. A mezzanotte il Signore colpì ogni primogenito degli Egiziani, dal primogenito del faraone che regnava sull'Egitto, fino al primogenito del prigioniero rinchiuso nel carcere sotterraneo e tutti i primogeniti del bestiame. Quella notte il faraone fu costretto ad alzarsi, e, come lui, i suoi ministri e tutti gli Egiziani. In Egitto si alzò un urlo fortissimo di dolore: in tutte le case c'era un morto! Nel cuore della notte il faraone convocò Mosè e Aronne e disse loro: "Allontanatevi dal mio popolo, voi due e tutti gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete detto! Fate come avete chiesto: prendete con voi i vostri greggi e il vostro bestiame e andatevene! Invocate anche per me il vostro Dio!". Gli Egiziani dicevano: "Qui finiremo per morire tutti!", perciò fecero pressione sugli Israeliti perché se ne andassero in fretta dall'Egitto. 2. Durante la Messa Ci sono due momenti in cui si parla di Gesù come Agnello di Dio. - Allo spezzare il pane: Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. (vedi riflessione sopra). - Quando il sacerdote presenta il Pane eucaristico (Comunione): Beati gli invitati alla cena del Signore. ECCO l’AGNELLO DI DIO che toglie i peccati del mondo. 3. Cantiamo insieme È bene che si faccia, insieme ai ragazzi, un breve commento e spiegazione delle parole. - Signore, cerchi i figli tuoi. È un canto popolare e molto conosciuto. Casa del Padre n. 725 (vedi mp3) OGNUNO A SUO TEMPO I ragazzi (quelli più grandi) torneranno in comunità o prima della preghiera dei fedeli (per leggere la loro intenzione) oppure durante la processione dell’offertorio. Uno dei ragazzi leggerà l’intenzione di preghiera preparata durante l’attività. I bambini (più piccoli) torneranno in comunità insieme ai ragazzi durante la processione dell’offertorio. Durante la recita del Padre nostro, invitare i bambini a tenere le braccia aperte! Non dimentichiamo che i bambini desiderano portare a casa e far vedere ai genitori le loro attività. Realizziamo sempre un oggetto da lasciare ai bambini.