VAL NOANA – PASS DE MUR RIFUGIO BRUNO BOZ
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VAL NOANA – PASS DE MUR RIFUGIO BRUNO BOZ
Avvicinamento: Dopo il ritrovo al parcheggio del campo da rugby di Domenica 28 Settembre 2008 VAL NOANA – PASS DE MUR RIFUGIO BRUNO BOZ Proposta da: Dierico Luciano Tel. 347.5281184 Partenza: Domenica 28 Settembre 2008 ore 6.30 dal piazzale della palestra di Dosson ore 6,40 dal parcheggio del campo da rugby di Monigo Rientro previsto: ore 19,00 Difficoltà: E Percorso di medio impegno su carrarecce di vario fondo e sentieri ben segnalati, in gran parte nel bosco e poi su prato. Unico punto un po’ impegnativo, l’attraversamento di un piccolo canalone con cascatella. Lunghezza: 14 km Dislivello: 950 m Quota massima: 1954 m (Col San Piero) Tempi: 6 ore (escluse le soste) Equipaggiamento: Completo da montagna con scarponi, pile, giacca a vento, berretto, occhiali e crema solare. Molto utili i bastoncini. Pranzo al sacco. Chiamate di soccorso: Soccorso Alpino tel. 118 Cartografia: Tabacco 23 – Sentieri n° 748 - 801 - 727 Costi auto: A/R 200 km x 0,17 € = 34,00 € Monigo, si prende la SS Feltrina che si segue fino a Feltre, dove si svolta a sinistra sulla SS50 da percorrere fino a Imer. Qui si prende sulla destra la strada che entra nella Val Noana e costeggiando il laghetto artificiale porta fino al Rifugio Fonteghi, dove si può parcheggiare. Tappe del percorso: Rifugio Fonteghi 1100 m – Casera Scaorin 1553 m – Col San Piero 1954 m – Pass de Mur 1867 m – Rifugio Boz 1718 m – Località El Belo 1175 m – Rifugio Fonteghi 1100 m. Escursione: Dal Rifugio Fonteghi si prende a sinistra il segnavia 748, si attraversa il ponte sul Rio Neva, dal quale si ammira la profonda forra dove scorre il torrente. In pochi minuti si raggiunge una zona prativa con alcune casere e un bivio, dove si gira a destra continuando sul 748. Si prosegue in piano fino a un successivo bivio dove si gira a sinistra seguendo la strada forestale che comincia a salire, alternando alcuni tratti cementati. Si continua in mezzo al bosco misto, con prevalenza di faggi, fino ad un terzo bivio dove si prosegue diritti (scritta sulla roccia con frecce per il Rif. Fonteghi e Boz). Si passa sotto una paretina rocciosa e si supera poco dopo una vallecola franosa e alcuni slarghi della strada. A circa 1330 m si lascia a destra una strada forestale che porta a Casera Segadure e si prosegue a sinistra in salita. Intorno ai 1400 m si esce dal bosco e la strada diventa erbosa mentre il panorama si apre sulle Vette Feltrine. Si continua lungo i pendii erbosi di Costabella, si raggiunge il fondo della valle e la si aggira attraversando un accumulo ghiaioso di frana. Si risalgono i pendii verdeggianti di Scaorin fino a raggiungere l'omonima casera, che può offrire un eventuale ricovero di fortuna e luogo ideale per una prima sosta. Il panorama si apre sul versante nord delle Vette Feltrine. Qui finisce la strada forestale e si prosegue diritti in mezzo al prato fino a raggiungere un orto recintato dove si gira a sinistra salendo per un sentierino che scavalca un dosso. Si continua sul prato verso il segnavia bianco-rosso posto su un albero e si entra nel bosco. Siamo ora sopra la Val Nagaoni e si vede in basso la carrareccia che percorreremo al ritorno. Si supera un tratto caratterizzato da diversi maggiociondoli. A circa 1700 m si esce dal bosco e si passa sotto una fascia rocciosa; davanti a noi si staglia la sagoma inconfondibile del Sass de Mur. Il sentiero continua in diagonale lungo un ripido pendio fino ad una zona di alberi scheletriti. Si prosegue passando sotto una paretina sporgente dove è possibile osservare gli strati di roccia piegati. Si sale con alcune curve puntando verso la cresta. A circa 1750 m si esce su un dosso panoramico dal quale si ha una bella vista sul percorso appena effettuato: in fondo si vede il lago di Noana, poi i verdeggianti pendii di Costabella e Scaorin con l'omonima casera. Si prosegue vicino alla cresta incontrando qualche postazione militare, mentre lo sguardo si allarga sul Sass de Mura, il Pass de Mur, il Monte Alvis e la Malga Nevetta in basso. In prossimità del Col San Piero, che si raggiunge in breve, si vede anche il Rifugio Boz. Dopo una bella pausa, si comincia a scendere lentamente dal colle, portandosi sotto le pareti rocciose e superando un valloncello scosceso. Si continua sul sentierino con begli scorci verso il Sass de Mura; siamo ora all'altezza di un bivio dove si stacca sulla sinistra una traccia che porta alla cima del Monte Neva che si tralascia per proseguire diritti sul sentiero 748. Ad un successivo bivio si prosegue ancora diritti seguono le indicazioni per il Rifugio Boz. In breve si raggiunge una cascatella che scende dal canalone Neva; la si supera scendendo per pochi metri e attraversato il torrente si risale sull'altro versante. Si attraversa poco dopo un altro ruscello con acqua e si supera un canalone. Lungo il pendio verdeggiante si punta verso il Pass de Mur che si raggiunge in pochi minuti. Il posto è ideale per un’altra breve sosta panoramica prima di prendere il segnavia 801 per il Rifugio Boz, che inizia quasi in piano e poi prosegue in ripida discesa, con alcuni tratti scivolosi, fino a raggiungere il Rifugio, dove si farà una lunga sosta ristoratrice. Dal Rifugio si taglia per il prato sottostante, seguendo il sentiero 727. Si scende ripidamente fino a un pianoro, si attraversa il letto in secca di un ruscello e si risale brevemente. Proseguendo si attraversa anche il greto del torrente Neva e si risale fino all'arrivo della teleferica. Il sentiero continua fino ad incrociare la strada che scende dalla Malga Nevetta; seguendo questa si scende in mezzo al bosco con alcuni tratti a tornanti, fino alla località El Belo, una zona prativa con alcune casere. Si continua la discesa fino a quando la strada diventa pianeggiante e si avvicina al torrente, che si costeggia fino a tornare al Rifugio Fonteghi. Cartina: Scala 1:35.000 Grafico del percorso: Prossima escursione: Domenica 12 Ottobre 2008 VAL ZEMOLA – RIFUGIO MANIAGO Proposta da: Sutto Mauro / tel. 347.7867518 Presentazione: Venerdì 10 Ottobre 2008 ore 21,00