La prima certificazione per la tutela della biodiversità in agricoltura
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La prima certificazione per la tutela della biodiversità in agricoltura
La prima certificazione per la tutela della biodiversità in agricoltura www.biodiversityfriend.org Nel corso del 2010, dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”, WBA onlus ha proposto “Biodiversity Friend”, il primo standard che valuta la conservazione della biodiversità in agricoltura. BF è un nuovo protocollo di certificazione che si rivolge ad aziende agricole, singole od organizzate in gruppi, che si impegnano in azioni di conservazione e incremento della biodiversità, per un reale miglioramento della qualità degli ambienti agrari e dei prodotti. Lo standard, in particolare, prende in considerazione le seguenti azioni: - i metodi di difesa dalle avversità - il ripristino della fertilità del suolo - la presenza di siepi e boschi - la presenza di specie nettarifere e superfici a prato - la conservazione della biodiversità agraria - l’utilizzo di energie rinnovabili - altri interventi per favorire la biodiversità in azienda L’efficacia della gestione e il rispetto degli obiettivi sono valutati attraverso lo studio della qualità biologica di suolo, acqua e aria, mediante metodi di biomonitoraggio condivisi e supportati dalla comunità scientifica. La certificazione BF attesta l’impegno dell’azienda agricola attraverso l’attribuzione di un punteggio per ciascuna azione; la somma complessiva può raggiungere un massimo di 100. Il punteggio minimo richiesto per la certificazione è 60; tuttavia, questo dovrà essere incrementato ogni anno per fornire l’evidenza di un miglioramento continuo dell’ambiente dove opera la stessa azienda. Offrire al consumatore un prodotto che proviene da aziende agricole conformi al disciplinare BF significa fornire garanzie scientificamente provate che quel prodotto è stato coltivato in ambienti con elevato grado di naturalità ed è stato ottenuto con processi produttivi ad impatto minimo sull’ambiente. Nel 2010 “Biodiversity Friend” ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il marchio “Biodiversity Friend” è di proprietà esclusiva di WBA onlus ed è coperto per lo Stato italiano, da deposito per brevetto. Il marchio è registrato anche nei paesi della Comunità Europea e della Repubblica Popolare di Cina presso la World Intellectually Property Organization di Madrid e, negli Stati Uniti d’America, presso l’United States Patent and Trademark Office. Effetti attesi Le ricadute in termini di miglioramento ambientale derivanti dall’applicazione del disciplinare “Biodiversity Friend” saranno molto positive e potranno riguardare molte attività. Un ambiente più ricco di biodiversità, infatti, è un ambiente più sano, che offre prodotti di qualità, dotati di proprietà organolettiche migliori. Dato che oggi molte malattie sono direttamente correlate ad alterazioni ambientali e a cibi di scarsa qualità, un miglioramento dei parametri ambientali e del cibo avrà effetti positivi anche sullo stato sanitario generale della popolazione. Un ambiente qualitativamente migliore consentirà la promozione agrituristica del territorio, con un’aumentata propensione da parte degli utenti verso aree tradizionalmente poco considerate dal punto di vista paesaggistico e turisticoricreativo. La diffusione negli ambienti agrari di aree a bosco e a siepe, la maggiore attenzione alla qualità di aria, acqua e suolo, la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria attraverso recupero di antiche varietà colturali e di razze animali dell’agricoltura pre-industriale, consentiranno un netto miglioramento delle caratteristiche del paesaggio agrario, facendo diventare gli agricoltori veri e propri “custodi” della biodiversità e del territorio. Le aree agricole torneranno, finalmente, ad essere espressione della tradizione contadina, della sua tipicità storica, economico-sociale e culturale. La certificazione Biodiversity Friend Azioni Controllo Punti 1) L’azienda applica modalità di controllo delle avversità biotiche (parassiti e malerbe) che determinano impatti nulli o minimi sulle specie animali e vegetali presenti sul territorio? Verificare che l’azienda sia certificata “Agricoltura Biologica” o “Produzione Integrata” o adotti pratiche agronomiche a basso impatto attestabili attraverso la documentazione di acquisto dei presidi fitosanitari utilizzati. 18 2) L’azienda applica modalità di ricostituzione della fertilità dei suoli che determinano impatti nulli o minimi sulle specie animali e vegetali presenti sul territorio? Verificare che l’azienda utilizzi concimi organici, concimi minerali e pratiche agronomiche idonee per ripristinare le perdite di fertilità dei suoli. 7 3) L’azienda gestisce le risorse Verificare che l’azienda disponga di un piano di irrigazione idriche in modo razionale? basato sul bilancio idrico delle singole colture. 5 4) Nell’azienda sono presenti aree permanenti a siepe o a bosco su una superficie complessiva non inferiore all’1% della superficie totale? Sono presenti terrazzamenti in pietra o muretti a secco in grado di favorire la biodiversità? Verificare con la cartografia catastale la presenza di muretti a secco e la distribuzione delle superfici coperte da siepi o boschi. > 5% = 10 punti > 4% = 8 punti > 3% = 6 punti > 2% = 4 punti > 1% = 2 punti 10 5) L’azienda facilita la diffusione di insetti pronubi attraverso la diffusione di specie vegetali nettarifere? Verificare che nell’azienda siano presenti specie arboree, arbustive ed erbacee nettarifere in grado di favorire l’azione degli insetti impollinatori. 7 6) L’azienda ha adottato strategie per la tutela della biodiversità agraria e delle risorse genetiche autoctone attraverso il recupero di varietà vegetali e di razze animali della tradizione agricola? Verificare che in azienda siano presenti varietà vegetali e/o razze animali, patrimonio della tradizione contadina. 5 Azioni Controllo Punti 7) I suoli dell’azienda sono biologicamente attivi e presentano caratteristiche di ottima o buona qualità? Verificare che nei suoli dell’azienda siano presenti specie della pedofauna, utilizzate nel biomonitoraggio della qualità di suoli, indicatrici di ottima o buona qualità del suolo. 10 8) Le acque superficiali presenti nell’azienda o nelle zone limitrofe presentano caratteristiche di ottima o buona qualità? Verificare che nei corsi d’acqua esaminati siano presenti macroinvertebrati utilizzati per il biomonitoraggio della qualità delle acque superficiali. 8 9) Lo stato medio dell’atmosfera (qualità dell’aria) in azienda e nelle zone limitrofe presenta caratteristiche di ottima o buona qualità? Verificare che lo stato medio dell’aria presenti buone caratteristiche qualitative mediante l’uso di licheni epifiti, normalmente impiegati nel biomonitoraggio della qualità dell’aria. 8 10) L’energia utilizzata dall’azienda deriva prevalentemente da fonti rinnovabili, cioè utilizzando biomasse, acqua, sole o vento? Verificare che l’energia utilizzata nei processi produttivi dell’azienda provenga prevalentemente da fonti rinnovabili. E’ preferibile che tale energia sia prodotta, almeno in parte, dalla stessa azienda. 6 11) In un’ottica di responsabilità ambientale, l’azienda adotta tecniche produttive a basso impatto, e osserva la normativa applicabile in materia di rifiuti e sostanze pericolose e adotta meccanismi di compensazione degli impatti della produzione sugli ecosistemi? Verificare che l’azienda sia coinvolta in modo diretto nella limitazione degli impatti attraverso il sostegno di azioni dirette alla conservazione della biodiversità, mediante presentazione di documentazione originale. 6 12) L’azienda promuove altre azioni che hanno un’influenza positiva sulla conservazione o sull’incremento della biodiversità del territorio? Indicare quali azioni, diverse da quelle sopra elencate (es. cassette nido, bat-box, semina sul sodo, ecc.), l’azienda ha messo in atto per favorire la complessità biologica dell’agrosistema. 10 La valutazione della qualità dell’ambiente BF Alcuni organismi, definiti indicatori biologici, sono particolarmente adatti come “spie dell’inquinamento” in quanto presentano: elevata sensibilità verso gli inquinanti, larga diffusione sul territorio, bassa mobilità, capacità di accumulare sostanze inquinanti nei loro tessuti. Essi possono essere utilizzati nella valutazione della qualità di suolo, aria e acqua. La Qualità Biologica del Suolo di BF Molti gruppi di invertebrati del suolo sono usati frequentemente come indicatori biologici. A confronto con il metodo tradizionale di rilievo, in aggiunta agli Artropodi sono stati considerati anche i Nematodi, i Molluschi e gli Anellidi. Questi gruppi hanno un ruolo fondamentale nelle dinamiche dell’ecosistema edafico. Un suolo considerato biologicamente attivo deve raggiungere un punteggio minimo di 100 punti. L’Indice di Biodiversità Lichenica di BF I licheni sono organismi formati da una simbiosi tra un fungo e un’alga. Essi sono estremamente sensibili all’inquinamento atmosferico, in quanto non possiedono un sistema di escrezione. Queste particolari caratteristiche permettono ai licheni di essere eccellenti indicatori biologici, molto spesso utilizzati nel biomonitoraggio della qualità dell’aria, sia negli ambienti urbani, sia in quelli rurali. Il metodo Biodiversity Friend identifica l’Indice di Biodiversità Lichenica che viene usato per valutare lo stato della diversità lichenica in condizioni standard, in relazione all’inquinamento dell’aria presente nella zona. Il calcolo dell’indice è basato sulla presenza e frequenza dei licheni epifiti su cortecce di alberi e deve raggiungere un punteggio minimo di 45 punti. La Qualità Biologica dell’Acqua di BF La qualità delle acque superficiali può essere testata esaminando le comunità degli invertebrati acquatici. Molti gruppi di insetti, come Plecotteri, Efemerotteri e Tricotteri possono essere impiegati come indicatori biologici per determinare lo stato delle acque superficiali negli agrosistemi. Il metodo Biodiversity Friend definisce la Qualità Biologica dell’Acqua considerando la presenza di particolari organismi acquatici; oltre ai gruppi sopra citati, per il calcolo dell’indice sono considerati anche anellidi, molluschi e crostacei. Ciascun gruppo è valutato con un punteggio specifico basato sulla sensibilità del gruppo alle sostanze inquinanti; l’indice deve raggiungere un punteggio minimo di 30 punti. World Biodiversity Association onlus è un’Associazione no-profit fondata nel 2004 al Museo di Storia Naturale di Verona da un gruppo di naturalisti con il principale obiettivo di dare un contributo alla scoperta e alla conservazione della biodiversità. L’Associazione ha due mission: “Discovering Biodiversity”, per contribuire attivamente all’inventario della diversità biologica del nostro pianeta attraverso spedizioni naturalistiche negli hot-spots di biodiversità, e “Conservation by Education” per affermare il ruolo fondamentale dell’educazione nella conservazione degli ambienti naturali. I risultati della ricerche scientifiche sono pubblicati su specifiche riviste scientifiche edite da WBA: “Memoirs on Biodiversity” “WBA Monographs” e “WBA Handbooks”. WBA sostiene il Progetto Biodiversità, organizzando annualmente la “Giornata della Biodiversità” e acquistando decine di ettari di foresta tropicale in Ecuador. WBA è supportata da un Comitato Scientifico formato da universitari, botanici e zoologi. Per informazioni: World Biodiversity Association onlus c/o Museo Civico di Storia Naturale Lungadige Porta Vittoria, 9 I-37129 Verona - Italy http://www.biodiversityassociation.org E-mail: [email protected] Tel. 0039-3409165855 Stampa: Cierre Grafica (VR) www.cierrenet.it