Biologia fiorale e di fruttificazione della cultivar di olivo rt ltrana l

Transcript

Biologia fiorale e di fruttificazione della cultivar di olivo rt ltrana l
Istrruro
or CoLTrlAzroNr ARBoREE
PoRTrc-
prnr.'Oln,tcoLrunA
IsrrrutoSpnnrulr.rrle
CosENZA
A. ROTUNDO
Biologia
fiorale
F. FIUME
e di fruttificazione
della cultivar
rt ltrana l
Estratto dagli u Annali > della Facoltà di Scienze Agrarie
dell'Università di Napoli in Portici
SERIE IV, VOL. XII, I SE\ÍESTRE1978
t97 8
Della Torre - Portici
di olivo
:TITL'TO
DI
Ponrrcr
Isrrruro Spnnrn.rlrrrrt pen l'OLrvlcotturu
CostNze
A. ROTUNDO
F. FIUME
COLTIVAZIONI
ARBOREE
Biologia fiorale e di fruttificazione della cultivar di olivo
<rItrana >
Secondo reccnti dati del c. o. I. (smirne 1976) la produzione mondiale
annua di olive da tavola del quadriennio l97l-75 ammonta a quintali 5.719.000.
Le previsioni formulate dallo stesso Organismo in base alle notizie fornite dai
singoli Paesi indicano pcr il 1985 una produzione superiore agli g.000.000di
quintali (24). L'rtalia nei periodo l97l-7s ha contribuito alla produzione mondiale con un apporto di q 613.000anncri, apporto che nel 19g5 dovrebbe raggiungere circa q 900.000.Dall'attuale produzione italiana di olive da tavola la
metà viene lavorata dalle inclustrie, rnentre il resto viene utilizzato nell'ambito
di preparazioni artigianali e famiiiari. si stima (24) inf,ne che la produzione
industriale sia costituita per il 75otbda olive vercli e per il 25Yo da olive nere.
Al di là della esattezzadi queste stime, generalmente si riconosce che la produzione delle olive da mensa sia aumentata negìi ultimi 15 anni ad un ritmo
tuttavia inferiore a quello della richiesta nazionale sicché I'Italia è a tutt'oggi
importatrice di circa q 200.000annui. Al fine di colmare almeno in parte tale
deficit I'Italia dovrà aumentare nei prossimi anni la produzione di olive da
mensa, attraverso I'espansione della coltura specializzata e l'utilizzazione di
varietà na duplice attitudine> esistenti.
Tra le varietà di olive a duplice attitudine > un posto di rilievo spetta
"
.14,
alla < Itrana
". Campbel (1), Serao (2), Francolini (5), Baldini e Scaramuzzi
l5), e Morettini (18, 2r) ne hanno descritto i caratteri morfologici, biometrici
e agronomici mettendo in cvidenza la sua potenzialità ad essere utllízzata
quale oliva da tavola. Nota anche sotto il nomc di < Gaetana ,, o Oliva di
Gaeta n Oliva Grossa ,, n Cicerone >>,. Trana , e < Oliva di Esperia >, questa
",
varietà è coltivata nel Lazio, specie in provincia di Latina ove copre circa il
70 % del territorio olivicolo, ed in campania nelle province di caserta e di
Salerno.
Al fine di dare un ulteriore contributo alla conoscenza di questa cultivar
è stata condotta la presente inchiesta sulla biologia fiorale e di fruttificazione,
nonché sui ritmi di accrescimento del frutto e sulle caratteristiche biometriche, germinabilità e consetvabilità clel polline, ed andamento della inoleazione.
Considerando inoltre che attualmente in Italia non esistono eccellenti varietà
da destinare al consumo in nero la conoscenzad,ella< Itrana> che ben si nresta
9l
alla conservazione in salamoia è condizione necessaria qualora si voglia ovviare a tale carenza utllizzando varietà " a duplice attitucline ,, già esistenti
nel patrimonio olivicolo nazionale (19, 24).
Marnnrlr-p E METoDo
Le ricerche sono state condotte negli anni 1975 c 1976 in tre oliveti specializzatí situati nel Comune di Itri, centro olivicolo clella cr, " Itrana
Tali
".
oliveti ("), di cui due trovansi in agro Lagovetcre (circa 150 m s. ri.) e l'altro
in agro Campanaro (circa 3-50m s. m.), sono costituiti da piante di 20-30anni,
innestate su olivastro, assoggettatea normali cui'c colturali ed in ottimo stato
sanitario. Ai fìni di questa sperimentazione sono statc scclte con criteri di
omogeneità 18 piante, ó per ogni oliveto. I rilievi hanno riguardato la chioma,
il portamento, la forma e dimensione delle foglie, la lunghezza degli internodi
dei rami ed inoltre la bioiogia fiorale e di fruttifìcazione. La forma e le dimensioni delle foglie sono state analizzate prclevando campioni di 200 foglie per
albero. In laboratorio è stata ricavata la superficie foglìarc con un misuratore
a cellula fotoelettrica, ed inoltre la lunghezza (con c scnza picciolo) e la larghezza. Analisi sulla biologia fiorale (4, 6, 7, 8, Il, 12, 11, 17, 21, 25) hanno
riguardato la mignolatura, la antesi, la germinazione del polline e I'auto-eterocompatibilità. Lo studio sulla mignolatura ha riguardato sempre I'epoca
di formazione, la forma dclla infiorescenza ed il numero medio dei fiori per
mignola. Tale studio ò stato condotto su 50 mignole prelevate da ciascuno
dei quattro punti cardinali ed a diverse altezze della chioma delle piante.
Per ognuna delle mignole venne effettuata una proiezione su di un piano
indicando con un scgno * i fiori completi e con un segno - i fiori difettosi
(aborto ovarico, degcnerazione dello stilo, ecc.) secondo il mctodo indicato
da Nigond (23).
Dall'insieme dei dati è stato ottenuto uno schema della mignola tipo.
L'antesi è stata considerata iniziata quando il 5 - 10 9ó dei fiori risultava
schiuso e terminata quando la totalità clei fiori crano aperti. Per la determinazione dell'autocompatibilità alcuni giorni prima dell'antesi (20 maggio 1975 e 28 maggio 1976) su ognuna clellc piante prescelte fu individuato
e contrassegnato un adcguato numero di rametti sui quali si procedette al
conteggio delle mignolc e dci fiori. Di tali rametti ll 70 9/o furono racchiusi
in sacchetti di carta permeabile a cloppio strato, inserendo un batuffolo di
cotone in corrispondenza dclla legatura. Anche per le analisi della eterofecondazione (eseguita solo nel 197ó) r,enne isolato col metodo suddetto un
congruo nLrmero di rametti. Durante la piena fioritura i sacchetti venivano
aperti per il tempo strettamente necessario ad impollinare i fiori. La fecondazione incrociata venne eseguita impollinando i fiori con un pennellino. Il
polline proveniva dalle cultivar o Frantoio ,', ., Pendolino o, . Leccino >, nonché di un olivastro, tutti presenti negli oliveti della zona. Al termine della
(*) Si ringraziano l'Aw. E. Schìappa ed il Direttore dell'I. P. A. di Itri Prof. Di Palma
per la messa a disposizione degli oliveti e per la collaborazione prestata in campagna.
92
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fioritura (20 luglio 1975 e 25 luglio 1976) vcnnero tolti i sacchetti e contati
i frutticini allegati. Analogo conteggio venne eseguito su rarni di controllo
esposti alla impollinazionc libera.
Per saggiare il potere germinativo del polline, nel 1976, rami pro\.visti di
mignole prcssime alla deiscenza furono prelevati, dalle piante contrassegnate,
e tenuti in a'cqua di fonte alla terrperatura di 23 "C. I1 polline raccolto venne
inseminato su substrati nutritivi liquidi costituiti da saccarosio (I0% e 20%\
e acido borico (50 e 100 ppm) e substrati gelificati costituiti da saccarosio
(10 % e 20 96), gelatina (1,5 % e 2,5 %) e acido borico (50 e 100 ppm) come
g i à f a t t o p e r a n a l o g h c r i c e r c h e ( r 0 , 1 2 , 1 3 , 1 6 , 2 2 , 2 6 ) . L a g e r m i n a z i o n ev e n n e
valutata con il mctodo
goccia pendente o pcr i substrati liquidi e con
" a
quello u a striscio , su vaschette di Van Tieghem per quclli gelificati.
I preparati furono lasciati a tcmperatura ambientc ed osservati dopo
circa 20 ore. una parte del polline fu conservata in frigorifero (4-5.c) in capsule Petri, sterilizzate ed ermelicamcnte chiuse, al finc di misurarne, dopo sei
mesi, il potere gerininativo residuo.
Le analisi sulla fruttificazione hanno riguardato l'accrescimenio della
drupa e l'andamento della inoleazione (21). L'accrcscimento fu rilevato su
campioni di 50 drupe per pianta, prclevate dal mese cli luglio al mese di febbraio. In laboratorio furono rilevati i diametri trasversali e polare, il volume,
i pesi fresco e secco, quest'ultimo a 70 "c in stufa a circolazione cl'aria forzafa. Il contenuto in olio è stato anahzzato meciiante l'estrattore Soxhlet. Analisi separate sono statc eseguite sul contenuto in olio dcll'intero frutto e solo
del nocciolo. Limitatamente alla prima campionatura (luglio 1975) venne estratto il complesso drupa-nocciolo in quanto il nocciolo stesso non era ancora
lignificato.
Rrsur-r,rrr
strLrttura e cnratteristiclte della pictnta. Gli atbcri di o Itrana > presentano un buon sviluppo fino a risultare dccisamcnte vigorosi in terreni fertili.
La chioma è raccolta e dcnsa con rami fruttiferi pencluli. Gli internodi hanno
una lunqhezza media di mm 52. Le piairte producono mecliamente kg 50 - 60
per anno e tenclono acl alterna"requando lc olive vengono raccolte in ritarclo
(marzo - aprile).
Fornta e clirttcitsioni delle foglie. Le foglic (fig. 1) presentano una superficie di c:n:'24,94, il picciolo misura mm 3,9 in lunghezza con uno spessore
di mm 1,2. Il lemì;c ha una forma tipicamente lanceolata, leggermentc falcata, appuntita verso l'apicc e la base, lunga in mcdia mm 57,5 (compreso il
picciolo), Iarga mm 11,5e con un rapporto lunghezza-larg}.ezza5,09.Il lembo
superiore è di colorc verd,e scuro poco lucente, mentre la pagina inferiore è
grigio biancastra.
Biologia fiorale. Lc mignole hanno mediamente una ìunghezza di mm 23,1
e sono costjtuite da 13 (12,9) fìori. Dall'analisi clei ciati biometrici è stato rilevato un modello di mignola tipo (fig. 2), carattcrizzata d.a un asse principale
v3
sul quale si inserisce prossimalmente un palco di 2 assi secondari. La potenzialilìt dei fiori ad allegarc, in relazione alla posizione sulla mignola viene riportata anche essa nella figura. La mignola ha inizialmente un colore verdastro, poi tende a virarc fino a presentarsi bjanco gialÌastro all'avvicinarsi delI'antesi. L'emissione delle mignole inizia precoccmcntc nclla parte clella chioma
esposta a mezzogiorno e coincide generalmente con la seconda decade del
7
+
o
.-l
rd
Pr
d
()
LI
O.
o
o
a
rd
asse se@nxa-
Fig. 2 - Rappresentazione schematica su di un piano di una mignola di olivo
della cr' ( Itranao secondo il metodo indicato da Nisond (23).
mese di apriÌe. Il termine della mignolatura e l'ir-rizioclell'antesi avviene dopo
circa un ffrese e rnczzo. La fioritura ha inizio verso il 25 maggio e termina
dopo circa 20 giorni. L'aborto dell'ovario è ristiltato modesto con valori del
9,9 Yo ner 1975 e del 9,1 nei 1976. La frequeriza clei fiori anomali nelle varie
posizioni del rachide è riportata nella tabella 1. Da essa risulta che i fiori
nella posizione 2 presentano le maggiori anon-ialie. I risultati relativi alla
auto e alla eterofccondazione (tab. 2) rnostrano una allegagione a seguito
della auto impollinazione estremamente Lrassa(0,03Có nel 1975 e 0,02%o nel
1976), quando confrontate con quella ottenuta in seguito acl irapollinazione
libera (1,100,6nel 1975 e I,23% nel 1976).Daile prove di fecondazionc incrociata risulta che la cv Leccino , è quella che ha permesso la piùi alta per"
centuale di allegagione, seguita dall'olivastro. Nella tabella si può osservare
94
T,tnrrLn I - Frequenza dei fiori anomali nelle varie posizioni del rachide.
Posizione
dei fiori
Frequenza fiori
I
anomali
%
6
L
30
J
12
^
18
5
8
o
7
20
che la libera impollinazione (rami non insacchcttati) ha fornito i migliori
risultati. Tale differenza potrebbe dipendere dalla metodica seguita per Ie
impollinazioni (artificiali), essendo state tutte le varietà locali incluse nelle
prove di impollinazione incrociata.
Tlnnlrl
2 - Risultati
e 1976.
delle prove
di auto
ed eteroimpollinazione
eseguite negli anni
1975
Impollinatori
Frantoio
20.480
0?q
1976
Pendolino
19.3ó8
0,33
1976
Leccino
20.800
0,71
1976
Olivastro
20.544
0,59
1976
Itrana (*)
34.178
0,03
1975
(*)
20.520
0,02
1976
libera
32.886
1,10
1975
libera
19.520
|,zJ
1976
Itrana
Itrana
(") Fiori solamente isolati.
Germinazione del polline. La soluzione nutritiva piùr idonea alla germinazione del polline è risultata quella contenente saccarosio (20 %) e acido
borico (50 ppm). La percentuale media di germinazione è stata in tal caso
del ó5 %0.Tra i substrati solicli quello contenente gelatir-ra(r,s%), aciclo borico (50 ppm) e saccarosio (20 %) ha clato nuovamente la percentuaie piir
aìta di germinazione (50 9/o).Si è inoltre constatato che il polline dell'n Itrana,,
conservato a 4 -5"C, mantiene inaltcrato il suo potere germinativo anche dopo
sei mesi dalla raccolta.
95
Drupe. Le drupe (fig. 1) sono di medie dimensioni, ellissoidali brevi e
spesso asimmetriche. La larghezza massima si trova in posizione centrale o
poco scostata verso la base. Le dimensioni medie sono: asse longitudinale
mm 20,92,asse trasversale mm 1ó,53(rapporto tra gli assi: 1,26),peso g 3,65
e volume cc 3,38. L'apice è subconico, generalmente provvisto di un umbone
rotondeggiante, più o meno pronunciaio. La base è appiattita con una cavità
peduncolare piuttosto ampia e profonda. A maturazione, le drupe assumono
t estratto
etereo
50
nocciol
i
tlS0l06fItePoche
Fie. 3 - Andarnento della inolcazione nelle drupe e nei noccioli della cv < Itrana >.
una colorazionc rosso vinoso scuro. L'epidcrmide è pruinosa con lenticelle
chiare mecliamente numerose. Il peso dei frutti (tab. 3) aumenta fino a novembre con Llna leggera diminuzione nel mese di gennaio seguita da un
nuovo aumento in fcbbraio. Ciò lascia supporre la esistenza di una subpopolazione di frutti che ntatura tra la finc di novembre e quella di dicembrc e
cade naturalmente dalle piante. I frutti residui (originariamentc piu piccoli)
continuano ad ingrossarsi fino a raggiungere in febbraio valori simili a quelli
dei frutti precedenti. L'estratto eteleo per frutto raggiunge il suo valore piùr
alto in corrispondenza del mese di gennaio (tab. 3), (fig. 3), La maturazione
clelle clrupe è alquanto tarcliva e procede scalarmente. L'intaiatr-rra ha inizio
nella seconda decade del mese di ortobre. Le drupe destitlate al consumo diretto si raccolgono tra Ia fine del mese di febbraio e qucllo di marzo in quanto
96
f ,..: , r 3 - Accrescimcnto
Epoca prelievo
campioni
e inoleazione
Peso
frcsco
dclle drunc
Peso
secco
Volume
Asse
trasv.
mm
cm3
o
Estratto
elereo o/o
su secco
9 luglio 1975
0,25
0,08
0,23
8,50
5,60
477
8 agosto 1975
t,26
0,49
1,00
15,00
10,80
5q7
8 settcmbre 1975
1,ó8
0,64
155
15,ó0
12,60
16,73
11 ottobre 1975
)46
1,10
)74
18,50
15,60
37,43
22 novembre 1975
1?q
3,16
1q 9')
lq o?
41,36
3 gennaio 1976
23 îebbraio 1976
7)q
1,20
3,10
lq q5
15,90
48,26
3.65
1,58
3,38
)î a)
16,53
48,87
solo le olive raccolte tardivameìlle mantengono il colore scuro della polpa
allorché vcngono poste in salamoia.
N o c c i o l i . I n o c c i o l i ( f i g . i ) . s o n o p i u t t o s t o g r o s s i , e l l i s s o i d a l i ,a s e z i o n e
trasversale ellittica; la sezione massima è spostata \-erso l'apice. euest'ultimo
è subconico, generaln:ente privo di rostro. La base del seme è arrotondata.
La superficie è scabrosa con numerosi solchi fibro - \'ascolari a dccorso irregolare. La sutura delle vaìve è infossata. Di;nensioni rledie : assc longituclinaie
n - i m 1 5 , 1 0 ,a s s e t r a s v e r s a l cm m 8 , i 2 ( r a p p o r t o t r a g l i a s s i : 1 , 8 5 ) .U n n o c c i o l o
pesa mediamente g 0,73 con un volume di cc 0,63. Il nocciolo prescnta un
aumento rapido in peso (tab. 4) fìno al mese di ottobre e uno sviluppo piir
lento fino a gennaio. Qucsto seconcio fenomeno potrebbe attribuirsi ad una
precascola dei frutti contcnenti semi imperfetti con embrioni abortiti per cui
il peso medio della popolazione residua tende ad aumentare. Analogo risultato
si ottiene per il volume, mentre I'estratto etereo raggiunge i valori piùr elevati
in gennaio.
T,rerLL,\ 4 - Accrescimento
e inolcazione
dei noccioli.
Asse
trasv.
mm
Volume
cm3
8 agosto 1975
n7q
0,23
0,30
12,20
7,50
Estratto
etereo Yo
su secco
0,40
0,31
0,3ó
12,50
7,60
4,08
l1 ottobre 1975
0,46
0,35
0,38
13,10
7,84
4Rt
22 novembre 1975
0,72
0,61,
0,58
14,30
7,98
7n4
3 gcnnaio 197ó
0,73
0,61
0,ó0
14,32
80i
1,1fcbbraio 1976
0,73
0,62
0,ó3
15,10
8,12
8 settembre 1975
7,88
97
Corcr-usroNr
Dalla letteratura consultata(1, 2, 3, 5, 14, 15, 18, 2l) e dalle osservazioni
e dati rilevati nel biennio di prove vicne confermato chc l'< Itrana è una cul"
tivar produttiva, vigorosa c sufficientcmente rustic;r. La varietà risulta praticamente autosterile e neccssita cli opportuni impollinatori. Tra quelli provati il piir idoneo è risultato il o Leccino ,. Pcr quci che riguarda le caratteristiche produttive, i risultati mostrano che la Itrana
"
" è una discreta varietà da olio. La inoleazionc è prccoce, ma la resa non raggiunge mai livelli
altissimi. La maturazione è scalare per cui le olive vengono raccolte fino al
nrese di marzo. La pczzatura dell.' cìrr-rpenel con-iirlesso apprezzabilc, giustifica la ufihzzazione di questc frutto D!-r il consumo diretto. Per il consumo
in nero va rilevato che solo le olir'.- raccoli.' larclivamente mantengono inalterato in salamoia il coloru- scuro cl.-lia polpr. Quindi di fronte ad un proclotto piir prcgiato e rnc-glic pa*saro \arlno :or.rsiclu-ratcle perdite di drupe
per cascola naturalc. Sul totale cl.-l plo.ìotto Ì-rr'Di1i-Dtesi può ritenere che
m e d i a m c n t e s o l o i 1 - 1 0o o r i r - 5 C ta r r . g s i u r - r g . - rI o
' Li l' l i - : r L l n l Ì l e r e s s e r e d c s t i n a t o
al consumo diretto.
Per le olive cascolate natnralmente sarebbe auspìcabiÌ.. l'u-so di reti da
stendcre sotto gli alberi. In 1,al modo il prodotto \.c-rrc-bbcrutto utilizzato
destinando le olive cadute naturalmente alla oleificazione c lc altrc aÌ consumo diretto.
Nel complesso quindi l'o Itrana
varietà per
" risulta essere una buona
la qualc si può auspicare un migliore e pirì razionale sfruttamento quale olivo
da mensa, soprattutto tenendo conto della odierna scarsità nel nostro Paese
di buone cultivar da destinare al consumo diretto in ncro.
R i c e v u t oi l l 0 - 4 - 1 9 7 8
RIASSUNTO
Si riferisce su una prova biennale di biologia fiorale e di fruttificazione della cultivar
di olivo " Itrana,,
condotta presso alcune aziende olivicole del comune di Itri (Latina),
negli anni 1975 e 1976. La cultivar vigorosa e produttiva, è risultata autosterile per cui
necessita di impollinatori.
Il piìr idoneo tra quelli provati è risultato il o Leccino,. Le
olive sono di media dimensione e si prestano bene ad essere conservate in salamoia,
purché raccolte tardivamente. La maturazione è tardiva. L'inoleazione, anche se precoce
non raggiunge valori clcvati.
S UMMARY
Black table olive varieties arc particularly
scarce in Italy and do not satisfy the
internal market demand. A short range program for increasing black olivc production
requires the adaptation of local varieties with both aptitudes. For this purpose the
Itrana, a late maturing black variety, was studied. Fruits are medium recl and excellent
for processing. Oil content reaches a maximum corey in the winter but is never very
high. Trees are very frr-ritful. The best pollinator, among those studied for being commonly associated to Itrana, is the Leccino variety.
98
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Ís.
(26) RoruNm A' 1978- Ricerche sul potere
germinativo del polline di olivo
delle cultivar
".oi.o
pisciottana ,. (lar"oro
" Itrana " e "
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di stampa).
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