Le olive da mensa in Italia e le nuove cultivar proposte dal CREA

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Le olive da mensa in Italia e le nuove cultivar proposte dal CREA
Le olive da mensa in Italia e le nuove
cultivar proposte dal CREA
Il settore dell’oliva da mensa a livello mondiale, è in costante aumento con valori che sono prossimi a
2 milioni di tonnellate di prodotto annui, concentrati soprattutto tra UE, USA, Egitto, Marocco e altri
paesi del Maghreb. Per quanto riguarda la UE, i paesi maggiormente interessati alla produzione di
olive da mensa, sono nell’ordine la Spagna, la Grecia e l’Italia che, ha una produzione in costante
aumento e si piazza da anni al terzo posto come produttore.
Questi dati analizzati con attenzione non sono da sottovalutare, difatti la UE partecipa alla
produzione mondiale per oltre il 45%, mentre come consumi si ferma al 28%, ciò significa che buona
parte della produzione è ancora oggi destinata alla esportazione.
Per quanto riguarda il nostro paese, la produzione di olive da mensa si attesta oltre le 62.000
tonnellate, che corrispondono a poco più del 2% della produzione totale di olive italiane, un dato
piuttosto basso rispetto ad altri paesi, ma in crescita costante e purtroppo dovuto ad alcuni fattori
che limitano una ulteriore espansione del settore.
Un primo dato negativo è quello relativo alla diffusione di cultivar da mensa, solo il 35-38% della
produzione deriva da cultivar specializzate, la restante parte proviene da cultivar a doppia
attitudine, con una qualità non sempre all’altezza della richiesta di mercato. Alcuni aspetti negativi
derivano anche dal tipo di lavorazione che in alcuni casi non è gradita all’estero, anche se si va verso
l’utilizzo di tecniche più valide e soprattutto si stanno diffondendo le produzioni derivate da
lavorazione con starter biologici selezionati.
Un ultimo aspetto riguarda la commercializzazione che, in troppi casi è molto frazionata, quindi ha
una competitività più limitata.
Nonostante questi aspetti, la produzione è in aumento in alcune regioni quali, Liguria, Marche,
Sicilia e Sardegna, con metodi di coltivazione e di lavorazione via via più razionali e adatti ad una
commercializzazione oltre i confini nazionali.
In questo ambito, il CREA di Acireale ha lavorato per anni, con la realizzazione di nuove accessioni
di olivo, destinate in particolare al mercato dell’oliva da mensa…
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attista – Artemisia Gentileschi