Leggi rassegna stampa "Informazione di Modena"

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L’INFORMAZIONE
il Doman
Edizione
SABATO 16 OTTOBRE 2010
di MODENA
ANNO XI NUMERO XX
284
E 1,20
INFORTUNIO CHOC
Slot machine illegali,
pioggia di sequestri
Cade da 7 metri ma il titolare
lo trasporta in ditta: paralizzato
Quindici slot machine sono state sequestrate dalla Finanza in sei bar a Modena, Sassuolo, Fiorano,
Maranello, Savignano e Serramazzoni. Gli apparecchi non avevano codice e non erano collegati
alla rete dei Monopoli di Stato. Per i gestori di ciascun apparecchio multa di quattromila euro.
A PAGINA 7
Un operaio indiano 43enne residente nella Bassa è in sedia a rotelle a causa di un infortunio e di
un’azione irresponsabile del titolare, condannato per frode processuale dopo 7 anni. Precipitato
mentre potava, l’uomo fu trasportato fino alla ditta dal padrone, che ne peggiorò le condizioni.
A PAGINA 14
Dal Giappone gli spacciatori di morte
Oggi alle 14.30 i funerali di Enrico Rumolo: tanti amici alle camere ardenti
G
Spedizione in abbonamento postale L. 662/96 art. 2 comma 20/b DCO/DC - BO
Da oltre 50 anni con voi
BLITZ DELLA FINANZA IN SEI COMUNI
ARRESTATI In carcere una coppia di fidanzati accusati di aver ceduto la dose fatale al 19enne di Carpi
estiva una vera e propria multinazionale
della droga Yukari Miyoshi, la giapponese
di 31 anni fermata per la morte di Enrico
Rumolo, il diciannovenne di Carpi deceduto
lunedì al Sant'Orsola di Bologna per un mix di
sostanze stupefacenti acquistate la notte precedente. I Carabinieri hanno trovato carte d’imbarco per mezza Europa e il Centro America,
volantini di festival e rave in varie città straniere e
tanta droga la cui vendita, secondo le prime
stime, avrebbe fruttato fino a 500mila euro. Cifre
confermate dal quaderno in cui la Miyoshi annotava i suoi affari, in euro e in yen. La ragazza è
stata rintracciata insieme a un connazionale di 29
anni, il fidanzato Masaya Naoko, in un albergo di
Oleggio, nel Novarese. Oggi, intanto, a Carpi si
svolgeranno i funerali di “Rummo”: l’ultimo saluto alle 14.30 presso la chiesa di San Giuseppe
Artigiano. Ieri, alle camere ardenti del Ramazzini
una folla commossa di amici e parenti.
Dal Mondo per Mirella
IN VIA SIGONIO
Sorpreso al bar
con un’arma
da Bruce Lee
L
o hanno sorpreso
al bar, in zona Sigonio, con un nunchaku, un’arma giapponese. E così un 37enne
modenese è stato denunciato dalla polizia.
A PAGINA 7
A PAGINA 3
CALCIO SERIE BWIN
Modena cerca
l’acuto in casa
del Frosinone
T
rasferta a Frosinone
oggi per il Modena a
caccia del primo acuto esterno. Bergodi conferma l’ultimo undici.
ALLE PAGINE 12 E 13
A PAGINA 21
INCENERITORE Più che raddoppiata la richiesta del Comune alla Provincia, oggi sono 30
CALCIO SERIE BWIN
Rifiuti speciali: nel camino 70 tonnellate
Sassuolo sfida
al “Braglia”
il super Novara
In viale Martiri si prende tempo per valutare (e approvare) l’entità dell’aumento
S
e arriverà il sì di viale Martiri, i rifiuti
speciali bruciati dall’inceneritore saranno più che raddoppiati. E’ stata presentata ieri in Provincia, infatti, la nuova autorizzazione per il funzionamento dell’impianto di via Cavazza. Nella richiesta del Comune, la quantità massima di rifiuti speciali
che il termovalorizzatore può bruciare passa
da 30 a 70 tonnellate. La raccolta differenziata, intanto, supera il 50% in provincia.
A
rriva il super Novara di Tesser secondo in classifica oggi al “Braglia” per
il Sassuolo, in cerca della
prima vittoria dell’era di
Gregucci.
A PAGINA 22
ALLE PAGINE 4 E 5
MOSTRA MERCATO USATO E DA COLLEZIONE
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PRIMO PIANO
L’INFORMAZIONE il Domani
LA CITTA’
DEL BELCANTO
ovantanove voci, un unico
sogno: imparare da Mirella
Freni. Novantanove giovani,
quelli che tra ieri e oggi hanno
riempito i locali dell’ex Sant’Agostino: tutti a caccia di un posto nel
Cubec, l’Accademia di alta formazione per la lirica guidata da uno
dei più grandi soprani che l’opera
abbia mai espresso, la “nostra”
Mirella Freni. Che, abbandonati
nel 2005 i palcoscenici dopo 51
anni di scintillante carriera, ora si
dedica anima e corpo ad allevare
gli eredi. Lo fa alla “Scala”, a Milano, e lo ripete a Modena, con un
corso di perfezionamento di caratura mondiale che per un anno
permetterà a 12 promesse di studiare con lei in carne e ossa.
Per quei 12 pass si sono fatti
sotto in 1200: in 260 si sono poi
iscritti alla preselezione, inviando i video delle proprie arie, e la
successiva scrematura ne ha
portati avanti 99. Sono dunque
questi 99, provenienti da 30
Paesi diversi (c’è pure il figlio
del Primo ministro del Kazakistan) che affollano Modena: ad
audizioni concluse 15 di loro
parteciperanno a una masterclass che si terrà da lunedì a venerdì, al termine della quale saranno infine scelti i 12 migliori.
Una dozzina di fenomeni che
porteranno nel curriculum un
imprimatur, appunto quello
della Freni, che equivale a qualcosa di più di una benedizione.
Signora Freni, c’è un silenzio nel corridoio dove i ragazzi attendono il turno...
«Mi fanno tenerezza, perché
immagino con quale patema d’animo convivono: anche quando
mi incontrano sembra quasi che
non respirino più. E allora dico loro: calma, non vi mangio mica».
Beh, lei è un personaggio di
spessore internazionale.
«Detesto atteggiarmi, ma c’è un
episodio simpatico che risale a
pochi giorni fa: il cardiologo della
3
Sono arrivati
da tutto il mondo
i 99 che aspirano
a un posto nelle
lezioni modenesi.
E che silenzio
nei corridoi...
A sinistra Mirella Freni;
a destra i candidati ascoltano
Michele Montanari,
presidente della Fondazione
Ghiaurov. Sotto un’audizione
(Foto di Davide Mantovani)
di Giancarlo Scarpa
N
SABATO 16 OTTOBRE 2010
ACCADEMIA DELLA LIRICA Ieri mattina sono iniziate le audizioni per il corso annuale tenuto da Mirella Freni
«Questi ragazzi sono... i miei nipoti»
Il soprano: «Ecco il futuro». E scherza sul Museo Pavarotti: «Forse non serviva»
Casa Bianca, invitato in un convegno a Modena, ha risposto che sarebbe venuto solo se avesse avuto
la possibilità di incontrarmi. Figurarsi che aveva come suoneria del
cellulare una mia aria...».
Il nome di Modena, d’altronde, è legato indissolubilmente alla sua persona.
«Questa è la mia città e non posso mancare a lungo: persino
quando cantavo negli Usa non
riuscivo ad assentarmi più di un
mese e mezzo. E
non sono mai andata via da qui».
Che ne pensa
della Casa museo Pavarotti?
«Beh, forse non
serviva... Tanto
tutti sanno che
Luciano ha vissuto qua» (e ride).
Le piace insegnare?
«E’ una cosa meravigliosa: è
molto faticoso, sicuro, però non
si può descrivere la gioia provata
quando leggi negli occhi dei ragazzi che hanno imparato e che
hanno debuttato. Sono i miei nipoti o, come dissi una volta a mio
marito Nicola (Ghiaurov, scomparso nel 2004, ndr), i miei tanti
figli. Proprio ieri mi ha chiamato
un ex-allievo che ha cantato nel
Barbiere di Siviglia a Vienna:
quando mi ha telefonato ero in
auto e non stavo più nella pelle».
Alza mai la voce?
«A volte, ma soltanto per spronarli quando perdono le cattive abitudini e non riescono ancora a
progredire. Per esempio, capita
che all’inizio i giovani siano molto
“urlatori”: e allora capisco quello
che dicevano i miei maestri e,
cioè, che per essere un buon cantante ci vuole “anche”la voce. Ma
con una serie di altre qualità».
Certo è che, come dimostra
pure il numero di persone
qui presenti, numerosi giovani amano ancora la lirica.
«E’ un bene. Perché, al di là del
fatto che chiaramente non tutti
ce la “faranno”, è necessario creare un pubblico che sostituisca noi
“vecchi”. Non si può disperdere il
patrimonio lirico italiano, con
tutti i compositori e i musicisti di
valore che abbiamo avuto».
E che ci sono ancora?
«Naturalmente. Sebbene oggi,
a essere sinceri, si faccia un po’
fatica a trovare baritoni e bassi».
LE PROMESSE Parlano i giovani che tra ieri e oggi si sono presentati all’ex Sant’Agostino
«Siamo qui perché è la casa dei maestri»
«Entrare nella scuola è una grande opportunità per diventare cantanti»
S
ono bianchi della Russia o scuri del Venezuela; hanno i
lineamenti dolci della Svezia o spigolosi del Giappone;
e gli accenti morbidi della Francia o taglienti dell’Armenia.
C’è la crema della lirica giovanile mondiale nei 99 che da via
Berengario salgono al primo piano dell’ex Sant’Agostino.
«Voglio provare a imparare qui - dice Anouk Molendijk,
mezzosoprano svizzero di Ginevra - perché se sei una cantante devi conoscere gli insegnamenti italiani, così come il
repertorio del vostro Paese». «Sì - la incalza la concittadina
Eva Fiechter, soprano - i maestri italiani sono i migliori. Lo
stile che riescono a infondere è magnifico». Filippo Pollini, basso-baritono di Cesena, è consapevole della nostra
“scuola”: «Io voglio fare il cantante e perché ciò accada occorre studiare con i migliori insegnanti: al di là del conservatorio, i risultati si ottengono con i docenti privati». Pure
l’abruzzese Niccolò La Farciola di Lanciano, tenore, è diplomato: ma «a Pescara. Entrare nell’Accademia sarebbe un
sogno, ho un’ammirazione sconfinata per Mirella Freni. Se
riuscissi a conquistare un posto significherebbe che avrei
qualche possibilità di andare avanti in questo settore». Restando in Italia, c’è anche la leccese - ma di origini brasiliane
- Luciana Distante, soprano: «Vorrei tanto lavorare nella
lirica - dichiara - e questa sarebbe una fantastica opportunità. Ho iniziato ad amare l’opera grazie alla Freni: da semplice ascoltatrice sono diventata appassionata e poi cantante, mi auguro. Sì, sono diplomata». Da più lontano arriva
invece Nadiya Tziatziou, anch’essa soprano, greca: «Vengo da Atene, dove ho collaborato con l’Opera nazionale. Nelle foto, dall’alto a sinistra in senso orario,
Provo a continuare questo cammino; la Freni è stata una
alcuni dei candidati: Anouk Molendijk,
grandissima, sarebbe una grossa chance studiare da lei».
Eva Fiechter, Filippo Pollini, Niccolò La
(g. sc.) Farciola, Nadiya Tziatziou e Luciana Distante
S c u o l a P ro f e s s i o n a l e E u ro p e a d i C o u n s e l l i n g
Sono aperte le iscrizioni a:
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Consociata A.S.P.I.C. Associazione per lo sviluppo
Psicologico e Culturale dell’Individuo e della Comunità. Roma
Training Pluralistico Integrato, per una Crescita Personale e Professionale,
diventando Esperto “Agevolatore nella Relazione di Aiuto”
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