Ernia Inguinale

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Ernia Inguinale
SOCIETA’ ITALIANA DI VIDEOCHIRURGIA INFANTILE
SIVI
DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO
Dati paziente: …………………………………………………………………………………………………………………………..
Dati genitori:……………………………………………………………………….……………………………………………………..
Patologia:…………………………………………..…ERNIA INGUINALE…………………………………….…………………….
Procedura chirurgica proposta:…………………… ERNIORRAFIA PER VIA LAPAROSCOPICA……………………..……...
Alternative terapeutiche: Chirurgia Inguinale, astensione terapeutica…………………………………………………………….
Premessa:
L’ernia inguinale in età pediatrica è congenita ed è dovuta alla pervietà del dotto
peritoneo vaginale (dpv). Esistono 3 tipi di ernia inguinale: l’obliqua esterna, la diretta e
la crurale. La più frequente è l’ernia inguinale obliqua esterna (93-97 % dei casi) che si
sviluppa attraverso l’anello inguinale interno.
Il trattamento chirurgico dell’ernia inguinale congenita consiste nella legatura del sacco
erniario (dpv) al livello dell’anello inguinale interno. Tale gesto può essere realizzato
mediante un’incisione inguinale oppure in laparoscopia.
In laparoscopia vengono utilizzati 3 trocars, il primo al livello ombelicale per l’ottica e gli
altri 2 in triangolazione con l’ottica che serviranno per gli strumenti chirurgici.
Considerando che in caso di ernia inguinale monolaterale esiste la possibilità di una
pervietà del dpv controlaterale nel 50-90 % dei casi e che nel 5-16% di questi casi
esiste la possibilità di sviluppare un’ernia inguinale controlaterale a distanza di tempo,
la laparoscopia offre il vantaggio di controllare allo stesso tempo il lato destro ed il lato
sinistro e di realizzare una erniorrafia (chiusura del dpv) bilaterale con gli stessi trocars
e durante la stessa anestesia.
La laparoscopia ha inoltre il vantaggio di identificare in maniera più chiara rispetto
all’approccio a cielo aperto (o tradizionale) la regione inguinale e quindi permette di
valutare se esistono altri tipi di ernia inguinale (diretta e/o crurale).
La laparoscopia inoltre rappresenta la procedura di scelta in caso di ernia inguinale
recidiva.
Dettagli chirurgici:
L’intervento viene eseguito per via laparoscopica, in caso di necessità è possibile
convertire l’intervento a cielo aperto mediante incisione inguinale o laparotomica.
•
Esplorazione della regione inguinale, identificazione dei vasi spermatici e del
deferente e degli anelli inguinali interni.
•
Controllo della pervietà del dpv sia dal lato destro che sinistro
•
Introduzione in addome per via transparietale o attraverso il trocars del filo di
sutura non assorbibile
•
Chiusura del dpv al livello dell’anello inguinale interno mediante una borsa di
tabacco (tecnica di Montupet) oppure mediante una sutura a N (tecnica di Shier).
•
In caso di anello inguinale interno del diametro maggiore di 10mm può essere
realizzata una plastica dell’anello interno a punti staccati
•
La parte distale del dpv viene lasciata in sede e può essere sezionata mediante
forbici o crochet oppure obliterata mediante un adesivo biocompatibile.
•
Gli orifizi dei trocars vengono chiusi a punti staccati.
Degenza:
Digiuno per 12-24 ore
Dimissione generalmente dopo 24-48 ore dall’intervento
Controlli clinici e strumentali a distanza
In via meramente esemplificativa e non tassativa si indicano le seguenti complicanze
possibili:
Complicanze generali :
Febbre
Sindrome aderenziale
Lesioni vascolari e/o viscerali con conseguente sanguinamento/ Infezione
Deiscenza della ferita con erniazione di contenuto addominale (laparocele o ernia
incisionale)
Comparsa di sintomi gastrointestinali (nausea, diarrea, dolori addominali)
Perforazione dei visceri endo-addominali (anse intestinali)
Infezioni
Problematiche tecniche legate allo strumentario laparoscopico (colonna video e
strumenti)
Granuloma ombelicale, cheloidi sulle cicatrici dei trocars
Complicanze specifiche :
Atrofia o ipotrofia testicolare
Lesione dei vasi spermatici
Recidiva dell’ ernia inguinale
Lesione delle vie urinarie (uretere o vescica)
Idrocele
Le complicanze possono essere riscontrate durante la stessa procedura o successivamente necessitando di ulteriori
interventi chirurgici. L’operatore si riserva di eseguire le manovre che ritiene necessarie per il buon decorso
dell’intervento chirurgico e per il benessere del bambino seguendo lo spirito del “best interest” del minore così come
affermato dalla convenzione internazionale sui diritti dell' infanzia approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite il 20 novembre 1989.
Dichiariamo:
1.
di aver ricevuto un’informazione comprensibile ed esauriente sull’atto sanitario proposto
attraverso l’informativa fornita ed il colloquio con i medici;
2. di essere a conoscenza della possibilità di revocare il presente consenso in qualsiasi
momento prima dell’intervento;
3. di essere stati informati dei motivi che hanno richiesto la pratica sanitaria proposta;
4. di essere stati informati della natura dell’intervento e della sua portata ed estensione;
5. di essere stati informati delle possibili complicanze, in rapporto alla situazione soggettiva del
paziente ed al tipo di patologia;
6. di essere stati informati dei risultati conseguibili e dei benefici ragionevolmente attesi
dall’intervento proposto;
7. di essere stati informati degli effetti collaterali correlati al trattamento proposto;
8. di essere stati informati dell’esistenza di eventuali trattamenti alternativi ed i rischi specifici di
questi ultimi:
9. di essere stati informati della possibilità di ricorso al ricovero in rianimazione nel caso di
insorgenza di complicanze legate sia alla narcosi che all’intervento
10. di accettare liberamente, spontaneamente ed in piena coscienza l’atto sanitario proposto;
11. che ai sensi del CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Legge
Delega n. 127/2001) sulla tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, i dati
personali relativi a nostro figlio verranno raccolti ed archiviati e saranno utilizzati
esclusivamente per scopi clinici e di ricerca. L’accesso a tali dati sarà protetto.
Bibliografia:
1. Comitato Nazionale di Bioetica. http://www.governo.it/BIOETICA/
2. Convenzione Internazionale sui Diritti dell' Infanzia Assemblea Generale delle Nazioni Unite 20
novembre 1989
3. Montupet Ph, Esposito C. Laparoscopic treatment of congenital inguinal hernia in children.
J Pediatr Surg 34: 420-423, 1999
4. Schier F, Montupet P, Esposito C.: Laparoscopic inguinal herniorrhaphy in children: a three-center
experience with 933 repairs. J Pediatr Surg. 37:395-397, 2002
5. Schier F. Laparoscopic herniorrhaphy. In Endoscopic surgery in infants and children. Editors: Bax
K, Georgeson KA, Rothenberg S, Valla JS, Yeung CK. Springer Publisher, pag. 577-584, 2008
Data in cui l’informativa è stata fornita……………………….Data dell’ Intervento……………………………….
I Genitori:………………………………..
Timbro e Firma del Medico
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