19.08.2011 - Festival di narrazione

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19.08.2011 - Festival di narrazione
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19 agosto 2011
Cultura
De André protagonista del racconto di apertura di Laura Curino
Al via il Festival di narrazione
• Prende avvio giovedì 25
agosto il Festival internazionale di narrazione
che come di consuetudine
anima per quattro giorni
la piazza e le corti di Arzo
durante l’ultimo fine settimana di agosto.
Ad aprire questa dodicesima
edizione sarà Laura Curino,
un’artista il cui lavoro ha
segnato la nascita del teatro
di narrazione in Italia. Ispirandosi al testo curato da
Guido Harari “Una goccia di
splendore” (Rizzoli, 2007),
Laura Curino in “Ho visto
Nina volare” racconta il percorso artistico e umano di
Fabrizio De André, percorso
dove c’è un piccolo ma consistente pezzo di Piemonte.
A Revignano d’Asti c’é infatti la Cascina dell’Orto, una
tipica cascina piemontese
Ho visto Nina volare - Tangram Teatro Torino - nella foto Laura Curino
come tante, dove la famiglia
De André sfollò da Genova in
tempo di guerra e dove per alcuni anni Ripercorrere i “luoghi” di De Andrè signi- passo lieve ma sicuro in un viaggio fatto
la mamma portò in vacanza i figli Fa- fica viaggiare nell’anima degli uomini, in di suggestioni e di pensieri, cercando
brizio e Mauro. Nella cascina accanto quelle contraddizioni che spaccano la quel sottile filo rosso che collega canzoni
abitava Nina, la ragazzina che Fabrizio nostra società ma che sono opportuni- straordinarie alle analisi e sensazioni che
fa volare in una delle sue ultime can- tà, risorse, differenze da capire anziché le hanno generate. Dà voce ad un amico
zoni e che è ancora lì, ora anziana, con combattere. Una straordinaria Laura discreto che ha accompagnato la crescita
Curino accompagna lo spettatore con umana e sociale di tante generazioni e
tanti ricordi.
che ci ha lasciato canzoni,
versi e pensieri che sono
una vera e propria “goccia
di splendore”. E mentre il
racconto si dipana nascono
i contrappunti musicali dalla
chitarra magica di Gigi Venegoni e dalla voce calda di
Bruno Maria Ferraro.
Lo spettacolo ha ottenuto il
patrocinio morale da parte
della Fondazione Fabrizio
De André Onlus.
Come sempre il Festival
mantiene una politica dei
prezzi popolare per rendere
le proprie proposte accessibili a tutti. L’abbonamento
generale costa 90 franchi e
permette di assistere a tutti
gli spettacoli proposti nei
quattro giorni di Festival in
tutte le fasce orarie (mattina, pomeriggio, preserale e
serale). Il programma completo (compresa la versione
in caso di pioggia) della XII
edizione che si svolgerà dal 25 al 28
agosto ad Arzo è disponibile sul sito
www.festivaldinarrazione.ch.
Per maggiori informazioni: Festival di
narrazione, c/o ACP, via San Gottardo
102, Balerna, tel. 091 683 50 30 oppure
e-mail a [email protected].
La lingua dei segni
sarà presente
in una corte di Arzo
• Per il secondo anno consecutivo la
lingua dei segni entra in una corte di
Arzo. L’associazione ILISSI, interpreti in
lingua dei segni della Svizzera italiana,
è orgogliosa di collaborare con il festival
di narrazione di Arzo affinché anche le
persone sorde possano partecipare a questa importante manifestazione culturale.
Dopo la traduzione in simultanea dello
spettacolo “Strada Carrara” di Titino
Carrara, presentato la scorsa edizione
del festival, quest’anno sarà la volta di
“Le magiche pietre”, di Pierpaolo Piluddu. Due sono principalmente gli obiettivi
che gli interpreti di ILISSI, con il sostegno
della Federazione Svizzera dei sordi e di
Procom, si prefiggono di raggiungere con
questa iniziativa: rendere maggiormente
visibile la LIS e mostrare la versatilità della professione di interprete. In effetti in
molti Paesi del mondo la lingua dei segni
è ancora poco conosciuta e soprattutto
non riconosciuta a livello costituzionale
e legislativo. Partecipare ad un festival
di narrazione offre la possibilità agli
interpreti di far vivere questa particolare
lingua in un contesto culturale che spesso
vede le persone sorde escluse.
Premiazione e vernissage musicale domenica al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto
Nel segno inciso: le promesse della calcografia
• Dal 21 agosto al 16 ottobre il
Museo Vincenzo Vela apre i suoi
spazi alla 5° edizione del Premio
per giovani incisori indetto dall’Associazione Amici dell’Atelier
Calcografico. La premiazione e il
vernissage con intermezzo musivale è in calendario domenica 21
agosto alle 11.
Oltre ai partecipanti dell’edizione 2011 del concorso, i visitatori
possono vedere il percorso artistico intrapreso da due artiste
dopo la loro vittoria al concorso,
si tratta di Stéphanie Baechler
(1° premio 2002) e della ticinese
Carla Ferriroli (1° premio 2008).
La prima ha proseguito la sua
carriera nella creazione tessile, la
seconda invece ha approfondito
ulteriormente gli aspetti legati
alla sua tesi di diploma sugli stati
dell’incisione. Le opere esposte
dialogano con alcune opere scultoree di Vincenzo Vela, estimatore
e collezionista dell’arte grafica del
suo tempo.
Il concorso indetto dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano, associazione
fondata nel 1984 con lo scopo di
promuovere la conoscenza del-
Le tele di Paolo Fieni
nelle vetrine
di Spazio Espositivo
l’arte della stampa calcografica,
giunge quest’anno alla sua quinta
edizione. Dimostrando padronanza tecnica ed espressiva, i 35
partecipanti sono stati in grado di
“sentire” i tempi utilizzando una
tecnica erroneamente considerata
desueta nell’epoca dei nuovi media e degli e-book. Lo dimostra
l’opera vincitrice del concorso,
dal titolo Et après?, nel quale
l’autore, il friburghese Mathias
Winiger, mostra le paure suscitate
dall’inverno nucleare, evocando il
problema ambientale su matrice
iperrealista con un riferimento
Miglior racconto
estero
a Carlotta Silini
Nell’immagine
“Cappuccini”, opera
di
Paolo
Fieni.
• Sabato 20 agosto, a partire dalle 16, si terrà il vernissage della prima esposizione di Paolo Fieni. Le vetrine di Spazio Espositivo, in via
Beroldingen 1 a Mendrisio, rimarranno poi allestite con le sue opere
fino al 17 settembre. Nato a Mendrisio si è tresferito con la famiglia a
Tremona nel 1974. Dopo le scuole dell’obbligo ha conseguito l’attestato Federale di decoratore d’interni a Mendrisio, si è poi specializzato
nelle pose di pavimenti in legno lavorando anche a Zirigo. Attualmente lavora come indipendente a Menrisio. La passione per la pittura lo
ha portato, circa due anni fa a frequentare dei corsi serali e privati per
apprendere a perfezione la tecnica pittorica. I suoi soggetti preferiti
sono i paesaggi che disegna con dei colori molto intensi.
• Il Municipio di Riva San
Vitale ha ricevuto in forma
ufficiale e si è complimentato
con Carlotta Silini (nella
foto), classe 1990, per il
riconoscimento ottenuto al
Premio Campiello Giovani. Il
suo racconto “Un anno in cinque righe” è stato giudicato e
premiato come la migliore
opera proveniente dall’estero.
puntuale alle incisioni di Otto
Dix. L’opera è stata premiata per
l’attualità del messaggio e il notevole livello di padronanza della tecnica calcografica. Un alto
livello tecnico contraddistingue
anche l’altra incisione vincitrice ex aequo, Prendila come un
circo, del ticinese Enea Toldo.
Ex allievo del Centro Scolastico
Industrie Artistiche (CSIA) di
Lugano, è stato premiato per
la notevole sensibilità graficoespressiva su matrice informale.
Il secondo e il terzo premio sono
stati assegnati rispettivamente a
Cataclisme di Sébastien Ruck e a
Luer d’espoir di Sarah Bourgarel,
entrambi allievi dell’Atelier du
Pilon à os (Friburgo).
La giuria, composta da Mauro
Mantegazza (presidente AAAC),
Gianna Mina (direttrice Museo
Vincenzo Vela), Claudio Cometta
(restauratore e vicepresidente dell’AAAC), Franca Marone (storica
dell’arte) e Gianni Realini (artista
pittore-incisore) ha assegnato una
menzione alle opere del vodese
Guillaume Fuchs e del ticinese
Marco Scorti, ex allievo CSIA.
Una nota molto lieta va attribuita
ai giovanissimi partecipanti al
concorso: il più giovane ha soltanto 9 anni. Non condizionati
dal gusto vigente e più liberi nella scelta dei soggetti, i giovani
allievi delle scuole d’arte hanno
presentato lavori freschi e godibili supportati da una notevole tecnica incisoria. Per questo motivo,
la giuria ha deciso di assegnare
una menzione a tutti. Si tratta
di Cleménce Marchard (12 anni), Camille Marro (9), Apolline
Berger (11), Ines Mettraux (12),
Ariana Diacon (12) e Césarine
Schneider (14).
Manos como palomas
apre con una mostra fotografica
• È nata recentemene una nuova associazione culturale a Chiasso. Presieduta da Belén Alves Pfister e con
sede in via Bossi 30a porta il nome di “manos como
palomas”. L’associazione ha l’obiettivo di sostenere
e valorizzare la cultura flamenca attraverso il ballo
e altre attività e iniziative che vedono protagonista
questa forma d’arte, che da tempo ha trasceso la dimensione del folklore per farsi linguaggio universale
e che si arricchisce continuamente. Quando si parla
di flamenco, comunemente, si tende a pensare ad
uno spettacolo di musica spagnola, con un chitarrista, un cantante e una ballerina con una rosa tra
i capelli e un’ampia gonna (e magari un ballerino
che ci sorprende con la ritmica dei piedi e la sua
potenza fisica). In realtà l’associazione vuole proprio
sottolineare che il flamenco non è solo questo. Manos
como palomas promuoverà e organizzerà occasioni
d’incontro e di scambio con la cultura flamenca attraverso lezioni di danza, workshop tenuti da artisti
internazionali, proiezioni cinematografiche, esposizioni, serate a tema e altro ancora.
La prima attività in calendario sarà l’esposizione
di fotografie di Fulvio Pettinato dedicate al “baile”
flamenco. Il vernissage è previsto il 2 settembre alle
18 nella sede dell’associazione. Durante l’apertura il
fotografo esibirà alcuni dei suoi scatti e al termine
Fotografia di Fulvio Pettinato
della presentazione verrà offerto un aperitivo. La mostra sarà aperta il 2, 5, 7, 12 e 14 settembre dalle 19
alle 21 e l’11 settembre dalle 9.30 alle 13. Maggiori
informazioni e dettagli su www.palomas.ch.