Il potere del pensiero positivo e della legge di attrazione

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Il potere del pensiero positivo e della legge di attrazione
N.11 – Novembre 2013
Decine di moderni coach motivazionali, psicologi della
comunicazione, esperti di PNL e autori vari che
declamano nei loro libri le formule segrete o presunte tali
sulla felicità e il successo, non fanno altro che ripetere
precetti vecchi quanto l'essere umano, tratti dalle antiche
religioni orientali come il Cristianesimo delle origini e i
Veda induisti, e da quel concetto che sta alla base di molte
scuole filosofiche tra le quali il New Thought: il nostro
pensiero determina la realtà che ci circonda e noi ne
siamo responsabili.
Il potere del pensiero
positivo e della legge di
attrazione
di Antonino Polizzi
Parafrasando le parole del console romano Appio
Claudio Cieco, autore della famosa affermazione
secondo la quale "L'uomo è artefice della sua fortuna",
potremmo dire che l'uomo è artefice della sua intera
vita e dunque del suo successo, della realizzazione di
sè, della sua felicità, della sua quotidianità. In un solo
giorno possono accadere cose straordinarie che ci
indirizzano verso questa o quella direzione e i cui
effetti possono durare per anni, dipende da noi fare in
modo che quella direzione sia giusta o sbagliata,
positiva o negativa.
In questo periodo di grande mutamento culturale e
sociale, nonché di crescita spirituale, è arrivato il
momento di capire una volta per tutte che le cose non
accadono per caso o perché qualcuno le ha decise per
noi, siamo noi stessi che le facciamo accadere nel bene
o nel male. Certo, è più comodo essere fatalisti e
credere ad un destino, avverso o propenso solo per suo
capriccio, al quale poter attribuire la vittoria o la
sconfitta dei nostri progetti. Ma sembreremmo solo dei
bambini che, dopo aver perduto una lotta, diano la
colpa a qualcun altro. Un adulto invece ha il dovere di
ammettere le proprie responsabilità, e credo che
ognuno di noi sappia cosa significhi essere adulti.
Esiste una correlazione tra ciò che pensiamo e ciò che
effettivamente sta accadendo nella nostra vita. Nulla di
ciò che ci accade appare dal nulla ma siamo noi ad
attrarlo, ad attrarre tutto senza eccezioni: è questa la
famosa legge dell'attrazione.
Nei fortunati libri della scrittrice australiana Ronda Byrne
per esempio (la trilogia di cui è autrice, oltre a "The
Secret" comprende anche "The Power" e "The Magic")
viene espresso un insieme di precetti, seppur in maniera
romantica e con un linguaggio alla portata di chiunque, da
seguire ogni giorno per ottenere una vita migliore, ricca di
esperienze positive, di amore, di denaro, di salute e
quant'altro desideriamo. Ma questo insieme di regole per
l'appunto mette al centro di ogni cosa proprio noi, che
così siamo chiamati ad essere contemporaneamente
protagonisti e registi, in parole povere tutto dipende dalla
nostra volontà di essere, di fare, di cambiare, il resto è
abbastanza facile.
Gli stessi principi di atteggiamento positivo, di
consapevolezza di se stessi e di gratitudine verso la vita
espressi nei libri della Byrne, li ritroviamo poi in molti
altri autori, seppur affrontati con linguaggi più o meno
tecnici perché influenzati dalle scuole di pensiero nelle
quali sono cresciuti. Per cui possiamo trovare un
approccio quasi mistico a questo argomento nei libri di
Esther e Jerry Hicks, dove i due coniugi dialogano con un
gruppo di evoluti maestri incorporei per ottenere le
risposte su come mettere in pratica la legge
dell'attrazione. Louise L. Hay ci propone un approccio
basato sulle affermazioni positive che agiscono sulle
percezioni neuronali. Secondo altri invece basta agire
nella vita quotidiana in maniera semplice attraverso degli
esercizi mentali e fisici che chiunque è in grado di fare,
come suggerito nell'ormai famoso libro di Bob Proctor
"Sei nato ricco".
N.11 – Novembre 2013
Persino un notissimo life coach internazionale come
Tony Robbins si avvicina all'argomento nei suoi
seminari, utilizzando però un metodo più scientifico
quale la Programmazione Neuro Linguistica, che ci
permette di agire come persone migliori.
Qualunque metodo utilizzeremo una cosa è chiara: la
Legge dell'Attrazione risponde ai pensieri che abbiamo
fatto nel corso della giornata e che stiamo facendo
persino adesso, mentre stiamo leggendo questo articolo.
Non esiste dunque un metodo uguale per tutti, come
non esiste nessun uomo uguale all'altro.
2) La gratitudine, il secondo dei precetti da attuare, è il
modo migliore per attrarre le energie più potenti
dell'universo: dobbiamo essere grati per ciò che già
abbiamo, dalla salute all'amore di chi ci vuol bene, da un
tetto sopra la testa ad un lavoro, ecc. Abbiamo
moltissime cose di cui essere grati alla vita, pensateci
bene e siate sinceri con voi stessi. Potremmo persino
fare un vero e proprio esercizio della gratitudine,
scrivendo su un foglietto almeno tre cose delle quali
essere grati e riguardarle più volte nel corso della
giornata, giusto per fissare l'emozione positiva che
proviamo nel rileggerle.
3) Il terzo consiglio che ci viene dato ha a che fare con la
condivisione. L'uomo è un essere sociale, ma solo se si
circonda di persone che gli donano emozioni sincere e
possono permettergli di crescere, di evolversi
intellettualmente e spiritualmente, allora potrà
migliorare in ogni aspetto della sua vita relazionale,
professionale e affettiva.
Perciò possiamo sintetizzare la legge d'attrazione in
pochi semplici passi che sembrano essere comuni ad
ognuno degli esperti citati prima. Esercizi da compiere
quotidianamente, ma nella consapevolezza che ognuno
di noi saprà dargli la propria impronta personale.
1) La prima cosa che determina l'attrazione è il
certamente il nostro atteggiamento quotidiano. Potrà
sembrare banale ma non lo è per niente, anzi, un
atteggiamento positivo con i ritmi del mondo attuale
diventa persino difficile se non lo esercitiamo con un
allenamento costante. Fin dal mattino appena svegli,
potremmo pensare che la giornata che stiamo per
affrontare sarà un'altra occasione per imparare delle
nuove lezioni importanti, vivere delle esperienze
meravigliose, incontrare delle persone interessanti che ci
faranno stare bene e così via. Attenzione però a non
commettere il solito errore: pensare positivo significa
volersi bene, perdonarsi per gli errori del passato che
cercheremo di non commettere più, essere soddisfatti
del presente senza paura del futuro poiché non serve
bagnarsi prima che inizi a piovere, e se poi piove
portiamoci l'ombrello.
4) La socialità degli esseri umani non può prescindere
dalla solidarietà tra gli uomini stessi. Chiediamoci ogni
giorno che cosa abbiamo fatto per gli altri, piccole o
grandi azioni quotidiane che possono dare tanto a
chiunque incroci il nostro cammino, siano essi degli
amici o degli sconosciuti ai quali abbiamo saputo dare
un consiglio, un aiuto, un sostegno, un conforto, un
sorriso, ecc.
5) Una barca senza timone può essere in grado di uscire
dal porto e giungere in mare, ma sarà sempre in balia
delle correnti senza una direzione precisa. Se noi siamo
la barca e il mare è la vita, avete già capito che quel
timone è rappresentato dai nostri obiettivi. Sono gli
obiettivi che ci dicono quale rotta vogliamo
intraprendere, quale direzione dare al nostro viaggio.
Ora, per avere degli obiettivi da raggiungere non
dobbiamo fare altro che chiederci cosa vogliamo dalla
vita. Quali desideri vogliamo soddisfare? Quali sogni
vogliamo realizzare? Diffidate di quella credenza
comune che dice che esistono sogni impossibili da
realizzare. Nei limiti della ragionevolezza tutto è
possibile e, se proprio non riesce esattamente come lo
volevamo noi, almeno possiamo esserci andati vicino,
che è sempre meglio che non averci mai provato
consumandoci nella paura di non farcela.