Dyspanopeus sayi

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Dyspanopeus sayi
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
Classe Malacostraca
Dyspanopeus sayi
(Smith, 1869)
Ordine Decapoda
Famiglia Penopeidae
SINONIMI RILEVANTI
Nessuno
zoea (z)
DESCRIZIONE
Carapace sub-esagonale, superficie minutamente
granulata. Fronte divisa in due lobi da
un’incavatura mediana. Margine antero-laterale
con un dente seguito da un lobo e tre denti
acuminati. Chelipedi molto sviluppati, robusti,
ineguali, specialmente nei maschi adulti. Mero con
un robusto dente subdistale nel margine superiore.
Carpo con un dente acuto nel margine distale
interno. Palma liscia (nelle femmine si possono
osservare due creste longitudinali poco definite
sulla superficie dorsale). Apice del primo
gonopodio
maschile
fortemente
incurvato
lateralmente.
megalopa (z)
COROLOGIA / AFFINITA’
Temperato freddo settentrionale.
DISTRIBUZIONE ATTUALE
Coste atlantiche nordamericane, isole britanniche e
alto Adriatico
PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO
Rinvenuto per la prima volta in Laguna di Venezia
nel 1992 in colonie di mitili.
PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA
Rinvenuto per la prima volta in Laguna di Venezia
nel 1992 (Froglia & Speranza, 1993) in colonie di
mitili.
COLORAZIONE
Carapace e chelipedi dal verde-oliva al bruno, con ORIGINE
piccole chiazze più scure. Dita delle chele nere.
Oceano Atlantico
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE
Stadi larvali introdotti con le acque di zavorra di
navi provenienti dall’area di origine e dirette nel
TAGLIA MASSIMA
Lunghezza del carapace fino a 25 mm nei maschi e Mediterraneo.
15 mm nelle femmine
FORMULA MERISTICA
VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE
Introduzione involontaria in partite d’importazione
di giovanili di molluschi bivalvi utilizzati in
Z1-Z4. SD e SR sottili e molto lunghe, SR più maricoltura.
lunga della SD. SL sottili e corte. A2: PS
oltrepassa la SR ed è quindi poco più corto
dell’addome; eso digitiforme e cortissimo. PS sui STATO DELL’INVASIONE
bordi postero laterali dei MA tutti uguali tra loro. 3 Non nativo. Molto abbondante nella Laguna di
spinette prossimali (laterali e dorsali) sui rami della Venezia.
FT. Lunghezza media SR-SD [mm]: Z1=1.2,
Z4=2.5.
MOTIVI DEL SUCCESSO
(MEGALOPA)
Sconosciuti
Rostro quasi irrilevante, diretto anteriormente.
Carapace lungo come largo, con bordo posteriore
diritto. MA5 con espansioni laterali digitiformi SPECIE IN COMPETIZIONE
dirette verso MA6. Telson convesso con 3 setole posteriori e mediane. Uropodi: 1 setola
(spiniforme) sul protopodite e 6 sull’eso. LC = 2.0 IMPATTI
mm.
STADI LARVALI
(ZOEA)
DANNI ECOLOGICI
SPECIE SIMILI
Pilumnus hirtellus Per gli stadi larvali (megalopa)
CARATTERI DISTINTIVI
Pilumnus hirtellus, differente per: assenti
espansioni digitiformi su MA5 e setole su telson.
Data la sua voracità come predatore, può avere
effetti negativi sugli stocks di bivalvi oggetto di
maricoltura e pesca professionale. Localmente più
abbondante di alcune specie di decapodi autoctone
con cui condivide l’habitat (Carcinus aestuarii,
Pilumnus spp).
HABITAT
Vive in bassi fondali di varia natura: sabbio- DANNI ECONOMICI
fangosi, misti e rocciosi; rinvenuto anche tra i
mitili e nelle prateria di Zostera marina e Z. noltii. IMPORTANZA PER L’UOMO
PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI
Sconosciuta
Sconosciute.
BANCA DEI CAMPIONI
BIOLOGIA
Tollera ampie variazioni di salinità, temperatura ed inquinamento, tanto che spesso penetra in porti,
canali, lagune ed estuari. Si riproduce tra l’estate e PRESENZA IN G-BANK l’autunno (femmine ovigere sono state osservate a PROVENIENZA DEL CAMPIONE
settembre in Laguna di Venezia). Lo sviluppo
larvale può durare dai 14 ai 27 giorni, a seconda TIPOLOGIA: (MUSCOLO / ESEMPLARE
della
temperatura.
Carnivoro,
si
nutre CONGELATO / FISSATO ECC)
principalmente di piccoli molluschi (gasteropodi e
bivalvi, tra cui la specie indopacifica Musculista LUOGO DI CONSERVAZIONE
senhousia) e balanidi.
CODICE CAMPIONE
INTERO
/
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
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