“Dante Alighieri” Arcore: La lealtà nello sport…
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“Dante Alighieri” Arcore: La lealtà nello sport…
Scuola primaria D. Alighieri – Arcore VA Alice, Giorgia, Filippo, Riccardo I., Aurora LA LEALTÀ NELLO SPORT… HA UN GRANDE VALORE. Riccardo, Luca, Camilla e Elisa sono grandi amici. Hanno dodici anni e frequentano la seconda media nella stessa scuola. Praticano tutti la pallavolo, ma tifano una squadra di pallamano. Partecipano al torneo under dodici: Riccardo gioca nella squadra blu, Luca nella squadra verde, Camilla nella squadra rossa e Elisa nella squadra gialla. Un giorno, durante un allenamento, l’allenatore della squadra blu chiamò i ragazzi e disse loro: <<La prossima partita sarà contro la squadra verde, mettiamocela tutta, mi raccomando!>>. Alla fine della seduta dell’allenamento Riccardo incontra Luca nella piazza di fronte alla palestra e gli comunica che si sarebbero scontrati nella successiva partita. All’improvviso sentono due diverse voci provenire dietro il cespuglio, vanno a vedere e di colpo vedono Camilla ed Elisa che dicono: <<Non siete gli unici che si scontreranno>>. Riccardo e Luca rimangono sorpresi, sul momento non capiscono e rimangono zitti, ma poi Luca rompe il silenzio chiedendo: <<Ah, si! Perché anche voi vi scontrerete?>>. Camilla risponde di sì. Poi tutti e quattro ritornano a casa e dopo cena preparano le borse per la partita del giorno dopo. Quella notte nessuno di loro riesce a dormire per l’ansia che li assale. La mattina seguente gli amici si recano al palazzetto “Galattico”, dove si disputerà la gara dei blu contro i verdi. Camilla e Elisa prendono la strada per le tribune, mentre Riccardo e Luca entrano in campo per incominciare la partita. Prima del fischio d’inizio, i giocatori delle due squadre si stringono la mano. È Una partita molto combattuta, ma alla fine vince la squadra verde, cioè quella di Luca. Durante la premiazione Luca riceve la coppa che con sua grande sorpresa gli dice: <<Ricordati: l’importante non è vincere, ma partecipare e giocare lealmente, quindi alzami insieme a Riccardo perché anche lui ha giocato lealmente senza imbrogliare>>. Lui dopo un attimo di smarrimento chiama l’amico e insieme alzano la grande coppa. I quattro ragazzi si ritrovano poi fuori dal palazzetto “Galattico” dove Camilla e Elisa riferiscono agli altri che la loro partita è stata annullata perché la palestra è inagibile. La sera stessa si incontrano tutti a casa di Luca per stabilire a che ora incontrarsi al “Palasuper” per assistere insieme alla gara di pallamano della loro squadra del cuore. Per l’occasione Elisa, Camilla, Riccardo e Luca preparano dei cartelloni che incitano la squadra degli Sportivi che giocherà contro quella degli Squali di fuoco. Durante la sfida un giocatore di quest’ultima dà una gomitata all’avversario dicendo invece all’arbitro che è caduto a terra da solo: ha quindi imbrogliato il direttore di gara e si è comportato in modo sleale. Finita la partita la squadra degli Sportivi esce dal campo sconfitta per la slealtà degli avversari, ma nonostante questo stringono la mano ai giocatori della squadra degli Squali di fuoco. All’improvviso appare la coppa e dice: <<Vedete ragazzi? L’importante non è vincere, ma giocare lealmente. Voi avete perso, ma nonostante il torto subito non avete provato rabbia e avete salutato i vostri avversari>>. In quel momento i quattro amici capiscono che nello sport bisogna giocare lealmente e non bisogna imbrogliare. Anche il giocatore che aveva dato la gomitata, sentendo quelle parole, chiede scusa e accetta senza protestare la squalifica che gli viene data.