Inceneritore: si allarga il fronte del no

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Inceneritore: si allarga il fronte del no
Lavis e Rotaliana
l'Adige
domenica 8 novembre 2009
MEZZOCORONA. Per l’associazione
difesa della salute chi lo propone dice bugie
«L’impianto è uno scandalo sanitario»
Il professor
Burgio
mette
in guardia:
tecnologie
superate.
possibili
danni alla
salute dei
cittadini,
non ci sono
garanzie
MEZZOCORONA - Il professor Ernesto Burgio, coordinatore scientifico dell’associazione internazionale per la difesa di salute ed
ambiente che annovera i medici
di 30 diverse nazioni, al PalaRotari è stato categorico nel dare il
suo giudizio totalmente negativo
all’inceneritore: «Come afferma
il celebre oncologo Domenique
Belpomme, l’inceneritore Isséane
d’Issy-les-Moulineaux, nella periferia di Parigi, è uno scandalo sanitario. Deve essere preso come
esempio di ciò che non si deve
fare e su questo tema Belpomme
raccomanda a noi italiani di non
fare lo stesso errore, di non farci
ingannare dalla propaganda menzognera». Attingendo dalle fonti
della letteratura medica e, soprattutto, dalle ricerche scientifiche
condotte per risalire alle cause
epidemiologiche, Burgio ha elencato i danni alla nostra salute provocati dagli inceneritori, con punte del 20% di aumento sui fenomeni cancerogeni diffusi princi-
palmente sui bambini in tenera
età e donne in gravidanza. Il dottor Giuseppe Miserotti, presidente dell’Ordine dei medici di Piacenza, ha successivamente illustrato i risultati delle ricerche di
oncologi e scienziati di fama mondiale. «Se i vostri governanti sono disposti a firmare che si assumeranno tutta la responsabilità
per le ricadute sulla salute dei cittadini, allora lasciate pure che costruiscano l’inceneritore - ha concluso il professor Burgio - ma du-
bito che abbiano il coraggio di
farlo perché sanno che l’inceneritore è una fabbrica di veleni».
I relatori hanno spiegato che le
nanoparticelle volatili finiscono
direttamente nel sangue. «Tutti i
paesi evoluti stanno facendo retromarcia sulla costruzione degli inceneritori - ha detto Miserotti - e non riesco a capire perché in Trentino, terra splendida
dove regna la natura, si scartino
a priori le ipotesi in alternativa
alla combustione dei rifiuti».
In 1500 al PalaRotari. Gli agricoltori. «Marcia su Trento». Dellai nel «mirino» di Gardin
MEZZOCORONA
MEZZOCORONA - Sono rimasti inchiodati alle poltroncine del PalaRotari fin
quasi a mezzanotte i 1.500 che venerdì sera sono accorsi a Mezzocorona
per conoscere il progetto alternativo
all’inceneritore di cui abbiamo dato
ampia illustrazione sul giornale di ieri. Le uniche tre poltrone vuote erano
quelle riservate a Lorenzo Dellai, Alberto Pacher e Alessandro Andreatta che il
comico Lucio Gardin ha schernito fin
dall’inizio della serata: «Dellai fa fatica
a capire come funziona la differenziata con la raccolta "porta a porta" da
quando Bruno Vespa non l’ha invitato
alla sua trasmissione?».
Con il successo del convegno di venerdì sera la sensazione è che il fronte del
no all’inceneritore stia aumentando a
vista d’occhio: Lorenzo Lorenzoni, assessore alla sanità del Comune di Lavis, in apertura dei lavori, ha precisato che non vi è alcuna intenzione di rivalsa verso chi ha respinto la proposta avanzata da quattro amministrazioni comunali preoccupate per la salute dei loro cittadini, e non per finalità politiche: «La politica qui non c’entra. Se veramente, con grande senso
di responsabilità, ci preme la salute
nostra e dei nostri figli, affrontando seriamente un tema così delicato, è inspiegabile e deludente il comportamento del Comune di Trento e della
Provincia, che hanno deciso tutto da
soli, senza mai ascoltare la voce della
gente che vive a Nord di Trento», ha
poi aggiunto Mauro Fiamozzi, sindaco
di Mezzocorona, che ha fatto gli onori di casa. Nel corso della serata Carla
Poli, amministratrice del Centro di Vedelago, è stata molto dura nei confronti del sindaco di Trento: «I vostri politici sono solo capaci di criticare i progetti in alternativa sulle pagine dei giornali. Perché Andreatta, pur essendo
stato invitato, non è qui a confrontarsi pubblicamente? Di cosa ha paura?
Delle bugie che racconta? Io sono qui
perché non ho nulla da nascondere e
speravo di potermi finalmente confrontare davanti a voi con il sindaco di Trento». Si diceva di come sta crescendo il
fronte del no. Tant’è che il mondo contadino ha rotto il muro del silenzio ed
è tornato in prima linea con il presidente della Coldiretti, Gabriele Calliari,
che dal palco ha ricordato come alto
sia il livello di preoccupazione tra gli
agricoltori, rivolgendo il loro auspicio
alla giunta provinciale affinché vengano assunte decisioni nel merito con la
grande responsabilità che queste richiedono. Le giustificate perplessità
sull’inceneritore espresse da Calliari
sono state accompagnate da un lungo
e scrosciante applauso dei contadini
che, all’uscita del PalaRotari, prospettavano già un’altra marcia su Trento
con trattori e mezzi agricoli, come ai
tempi della Sepi.
IN BREVE
VEZZANO
I tre porcellini
Oggi, alle 16, presso il
Teatro Valle dei Laghi, la
Fondazione Aida presenta lo
spettacolo per famiglie «I
tre porcellini» di Massimo
Lazzeri. Una rivisitazione
fresca e originale della
classica fiaba, con attori e
pupazzi. Ingesso intero 5
euro, 4 ridotto.
Inceneritore:
si allarga
il fronte del no
MARIANO MARINOLLI
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«Dellai, più rispetto»
Il sindaco di Mezzocorona Mauro
Fiamozzi. Sopra il pubblico
al PalaRotari per la serata informativa.
In alto a sinistra l’intervento del
presidente di Coldiretti Gabriele Calliari
MEZZOCORONA - Il sindaco Mauro
Fiamozzi, dopo il «niet» di Lorenzo
Dellai, non si dà per vinto: «Sono
esterrefatto dalle sue
dichiarazioni: come può il
governatore non tener conto di un
progetto che ha richiamato
l’attenzione di 1.500 cittadini? Il
suo atteggiamento avverso alla
nostra proposta lo ritengo una
grave mancanza di rispetto ai
quattro sindaci che lo avevano
invitato e verso tutti quelli che
venerdì sera sono venuti al
PalaRotari. Se poi Dellai ci accusa
di sponsorizzare imprese private,
guardi quello che ha fatto la sua
giunta con il biocompostaggio di
Levico e ciò che intende fare con la
gestione per l’inceneritore. La
nostra è una proposta seria e ci
spieghi, scientificamente, perché
non va bene».
PERGOLESE
La «Grasparola»
Ultima giornata della 36°
Grasparola, presso il Centro
Sportivo di Pergolese. In
mattinata la «GrasparolaBike», pedalata ecologica di
21 km aperta a tutti e la
«Grasparola» gara podistica
a passo libero aperta a tutti
di 14 e 21 km. Nel
pomeriggio intrattenimento
per ragazzi e torneo di
morra. In serata chiusura
della manifestazione con
musica dal vivo.
LAVIS
Mostra sulla cartografia
Ultimi giorni a Palazzo
Maffei per visitare la mostra
sulla storia della cartografia
in Tirolo curata da Aurelio
Rasini, Gino Tomasi e
Giorgio Piffer. L’esposizione
comprende ben 117
immagini, raccolte da
Rasini, che ricostruiscono la
storia della cartografia
trentino-tirolese dalle
origini. Ultimo giorno
d’apertura il 10 novembre
prossimo. Orari d’apertura:
sabato e domenica dalle 10
alle 12 e dalle 16 alle 19;
lunedì e martedì dalle 16
alle 19.
VEZZANO
Paganella | Oggi si scelgono i nomi dell’assemblea
Lasino | Il sindaco uscente: «Giusto fare l’impianto dei rifiuti organici a Predera»
Aperto a Ciago
il nuovo Crm
Elezione per la Comunità di Valle
Si conoscono già i nomi degli eletti
Zambarda: sì al digestore
PAGANELLA - Oggi i 70 consiglieri comunali dell’altopiano
(sarebbero 75 ma, come noto,
a Fai della Paganella il consiglio è formato solo da 10 consiglieri dopo l’abbandono del
gruppo di minoranza) sono
chiamati alle urne per eleggere la prima assemblea della Comunità di valle Paganella.
Il seggio unico è stato istituto
nella sala civica del municipio
di Andalo, scelta come sede
della Comunità. Rimarrà aperto dalle 10 alle 20. Oltre ai cinque sindaci (Arduino Zeni per
Spormaggiore, Paolo Catanzaro
per Andalo, Paolo Nicolussi per
Molveno, Mauro Cipriano per
Fai ed Enrico Viola per Cavedago), l’assemblea sarà formata
da dieci consiglieri comunali
e, per non far torti a nessuno,
lo statuto ne prevede due per
ognuno dei cinque paesi, di cui
uno per la maggioranza ed uno
per la minoranza. È stata presentata una sola lista, pertanto risulteranno automaticamente eletti Paolo Zeni e Sandro
Osti di Spormaggiore; Gino Dalsass e Giulio Clamer di Cavedago; Silvano Bottamedi e Ruggero
LASINO – Il sindaco di Lasino
Mario Zambarda ritorna sulla
questione del contestato biodigestore in località Predera,
commentando la lettura della
sentenza del Tar, in cui è dichiarato parzialmente irricevibile ed inammissibile il ricorso presentato da 5 ex consiglieri di minoranza dimessisi
qualche mese. Un ricorso che
si riferiva alla presunta illegittimità della convocazione e
delle surroghe a seguito delle
dimissioni di 8 consiglieri, dimissioni con motivazioni diverse ma riconducibili agli
scontri sulla localizzazione
dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti organici (uno
stabilimento da 24.000 tonnellate/anno che il sindaco avrebbe voluto realizzare sulla collina di Predera, a 600 metri dalle case). Tale localizzazione
era stata sospesa dalla Provincia durante l’estate, ma il «progetto biodigestore» è una proposta a cui il primo cittadino,
al suo ultimo mandato, ancora guarda, dicensosi «certo dei
benefici» e dell’«assenza dei rischi» di un impianto simile, e
CIAGO - Aperto il nuovo
Crm (Centro Raccolta
Materiali) a servizio della
comunità vezzanese, con
un significativo
ampliamento dell’orario
settimanale, per
garantire un maggior
servizio alla collettività,
sempre più attenta al
conferimento controllato
dei rifiuti non domestici.
Presso il nuovo centro,
riservato ai censiti del
comune, possono essere
consegnati i rifiuti
ingombranti, tossici e
nocivi (oli esausti,
batterie, medicinali),
carta e cartoni, ferro,
imballaggi, legno e
ramaglie, plastiche ed
elettrodomestici. Nella
stessa zona è possibile
anche il conferimento di
materiale inerte prodotto
da lavorazioni edili e/o
agricole. I giorni a
disposizione sono il
martedì dalle 8.30 alle
11.30, il giovedì dalle
13.30 alle 16.30, il sabato
dalle 8.30 alle 12.
Ghezzi di Andalo; Mariangela Detomaso ed Enzo Bettin di Fai; Hermann Franchi e Clara Campestrini di Molveno. Toccherà poi al
consiglieri più anziano, concluse le operazioni di voto odierne, convocare nei prossimi
giorni l’assemblea per l’elezione del presidente e di quattro
assessori.
Per la presidenza si dà per
scontata quella del coordinatore del collegio dei sindaci,
Paolo Nicolussi (nella foto). L’assemblea rimarrà in carica fino
a maggio per essere rieletta
contestualmente al rinnovo dei
consigli comunali.
M. M.
Il sindaco Mario Zambarda
su cui ci sono tuttora delle valutazioni in corso.
«In un periodo in cui si parla
solo di inceneritore, mi chiedo dove abbiano intenzione di
smaltire il rifiuto organico.
Hanno detto che sono uscito
perdente dalla partita per il
biodigestore, ma secondo una
mia interpretazione, magari
erronea, la mozione approvata lo scorso maggio dal consi-
glio provinciale impone l’individuazione e lo studio di siti
alternativi per la creazione dell’impianto, ma dice anche che
in caso di insuccesso si prenderà in considerazione la soluzione in roccia. Mi chiedo se
questo significhi riconsiderare il sito di Predera. In più mi
sembra corretto rispondere in
modo puntuale ai dubbi sollevati nei mesi scorsi dai comitati. Lo stiamo facendo con un
gruppo di lavoro, e presenteremo i risultati nei prossimi
mesi». Il sindaco prosegue poi
sulla sentenza: «Si è detto che
ho vinto solo a causa di un errore procedurale (l’avvocato
dei ricorrenti ha omesso di notificare ai controinteressati il
ricorso, ndr), dando per scontato che nel caso in cui il ricorso fosse andato avanti avrei
perso. E questo nessuno può
saperlo. In più non capisco come possa essere giudicata «interpretazione autentica» un
parere dell’ex difensore civico (autrice del testo interpretativo dato ai consiglieri, ndr)
Donata Borgonovo Re e non i
pareri della Regione».
C. S.