Esercizi di ripasso su argomenti di Geometria I, Geometria II e
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Esercizi di ripasso su argomenti di Geometria I, Geometria II e
Esercizi di ripasso su argomenti di Geometria I, Geometria II e Geometria Superiore (Parte I) In quanto segue, si considererà Rn come dotato della struttura differenziale standard, cioè quella determinata dall’atlante costituito dal solo sistema di coordinate globale (Rn , IdRn ). Le singole componenti di IdRn verranno indicate con i simboli ui , cioè IdRn (x1 , . . . , xn ) = (u1 (x1 , . . . , xn ), . . . , un (x1 , . . . , xn )) = (x1 , . . . , xn ) dove, ovviamente ui (x1 , . . . , xn ) = xi per ogni i = 1, . . . , n. Esercizio 1.1 Sia S 2 ⊂ R3 la sfera unitaria di R3 centrata nell’origine e siano N = (0, 0, 1) e S = (0, 0, −1). Dimostrare che le proiezioni stereografiche di poli N e S determinano un’atlante di tipo C ∞ su S 2 . Determinare anche una collezione di sistemi di coordinate di R3 , adattati a S 2 , e mostrare che le proiezioni stereografiche stanno nella struttura differenziale indotta da R3 su S 2 . Esercizio 1.2 Dimostrare che il paraboloide def P = { (x1 , x2 , x3 ) : x3 = (x1 )2 + (x2 )2 } è una sottovarietà di R3 ed esibire un’atlante di tipo C ∞ che appartiene alla struttura differenziale indotta da R3 su P. Esercizio 1.3 Si consideri il cerchio unitario S 1 ⊂ R2 centrato nell’origine, dotato della struttura differenziale indotta da R2 . Mostrare che l’applicazione E : R → S1 , E(t) = (cos(t), sin(t)) è liscia. Esercizio 1.4 Mostrare che il cilindro C = { (x, y, z) ∈ R3 : x2 + y 2 = 1 } è una sottovarietà di R3 e indicare un atlante per la struttura differenziale indotta. def Esercizio 1.5 Si consideri su U = R2 \{ (x1 , x2 ) : x1 ≤ 0 } i sistemi di coordinate ∂ standard (u1 , u2 ) e polari (ρ, θ). Dato un vettore v = v i ∂u , determinare le i po ∂ ∂ componenti di v nella base coordinata ∂ρ determinata dalle coordinate , ∂θ po po polari. 1 2 Esercizio 1.6 Siano (x1 , x2 ) e (y 1 , y 2 ) i sistemi di coordinate su S 2 date dalle proiezioni stereografiche di poli N e S definite nell’Esercizio 1.1. Dato un vettore ∂ v = v i ∂x , determinare le componenti di v nella base coordinata i po ! ∂ ∂ . , ∂y 1 po ∂y 2 po Esercizio 1.7 Sia S 2 ⊂ R3 la sfera unitaria centrata nell’origine e sia (U, ξ) il sistema di coordinate su S 2 definito da U = { (x1 , x2 , x3 ) ∈ S 2 : x3 > 0 } ξ : U ⊂ S 2 → R2 , ξ(x1 , x2 , x3 ) = (x1 , x2 ) . Sia poi ı : S 2 → R3 l’immersione naturale. Per un punto generico po = (x1 , x2 , x3 ) ∈ U, scrivere in modo esplicito il differenziale (servendosi di basi coordinate) dı|po : Tpo S 2 −→ Tı(po ) R3 . Negli esercizi che seguono, V è uno spazio vettoriale su R di dimensione n e per ogni base B = (e1 , . . . , en ) di V indicheremo con B ∗ = (e1 , . . . , en ) la corrispondente base duale di V ∗ . Inoltre, dall’Esercizio 1.10 in poi, qual’ora ce ne fosse bisogno, per ogni elemento v ∈ V , indicheremo con lo stesso simbolo ”v” sia l’elemento in v ∈ V che il corrispondente elemento ı(v) ∈ V ∗ , omettendo nel secondo caso il simbolo ”ı” per brevità di scrittura. Esercizio 1.8 Dimostrare che: i) per ogni vettore v ∈ V , l’applicazione ψv : V ∗ → R , def ψv (f ) = f (v) è un’applicazione lineare da V ∗ in R ed è quindi un elemento di (V ∗ )∗ ; ii) l’applicazione ı : V → (V ∗ )∗ , def ı(v) = ψv , dove l’applicazione ψv è definita al punto (i), è un isomorfismo; iii) per ogni base B = (e1 , . . . , en ), le applicazioni ı(ei ) ∈ (V ∗ )∗ formano una base per V ∗ che è la base duale alla base B ∗ = (e1 , . . . , en ); iv) (banale) se B = (e1 , . . . , en ) e B 0 = (e01 , . . . , e0n ) sono due basi di V con matrice di cambiamento di base Pji , cioè tale che e0i = Pij ej , verificare che le corrispondenti basi (ı(ei )) e (ı(e0i )) di (V ∗ )∗ verificano ı(e0i ) = Pij ı(ej ) 3 Esercizio 1.9 Sia B = (e1 , . . . , en ) una base per V e sia B ∗ = (e1 , . . . , en ) la corrispondente base duale per V ∗ . Dimostrare che gli elementi ei ⊗ej , i, j = 1, . . . , n formano una base per V ∗ ⊗ V ∗ . Esercizio 1.10 Dimostrare che se B = (e1 , . . . , en ) e B 0 = (e01 , . . . , e0n ) sono due basi per lo spazio vettoriale V con matrice di cambiamento di base Pji , cioè tale che e0i = Pij ej , allora le corrispondenti basi (e0i ⊗ e0j ) e (ei ⊗ ej ) per V ∗ ⊗ V ∗ sono ottenibili una dall’altra tramite la relazione e0i ⊗ e0j = (P −1 )im (P −1 )jn em ⊗ en Esercizio 1.11 Sia V uno spazio vettoriale su R. Sia inoltre (e1 , . . . , en ) una base per V e (e1 , . . . , en ) la corrispondente base duale per V ∗ . Dimostrare che gli elementi ei ⊗ ej formano una base per (V ∗ )∗ ⊗ (V ∗ )∗ . Dimostrare anche che se B = (e1 , . . . , en ) e B 0 = (e01 , . . . , e0n ) sono due basi per lo spazio vettoriale V tali che e0i = Pij ej allora le corrispondenti basi (e0i ⊗ e0j ) e (ei ⊗ ej ) per V ∗ ⊗ V ∗ sono ottenibili una dall’altra tramite la relazione e0i ⊗ e0j = Pim Pjn em ⊗ en Dimostrare poi che la legge di trasformazione delle componenti g ij e g 0mn di un elemento g ∈ V ⊗ V rispetto alle due basi (e0i ⊗ e0j ) e (ei ⊗ ej ) è −1 n ij g 0mn = (P −1 )m )j g . i (P Esercizio 1.12 Determinare l’espressione esplicita dell’isomorfismo ”naturale” fra V ⊗ V ∗ e Hom(V, V ). Più in generale, dati due spazi vettoriali V e W dimostrare l’esistenza di un isomorfismo di spazi vettoriali fra V ⊗ W ∗ e Hom(W, V ) determinando tale isomorfismo in modo esplicito.