Delibere della Commissione Tecnica Centrale del Libro

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Delibere della Commissione Tecnica Centrale del Libro
DALLA C.T.C. ANAFI
Delibere della Commissione
Tecnica Centrale
del Libro Genealogico
della razza Frisona Italiana
La Commissione Tecnica Centrale della razza Frisona Italiana, riunitasi il giorno 21 marzo 2003, ha deliberato quanto
segue:
• REGOLAMENTO PROVE DI PROGENIE
In considerazione delle numerose e sostanziali modifiche legislative, nazionali e comunitarie, avvenute negli ultimi
anni in materia zootecnica che hanno reso indispensabile e non più procrastinabile il riordino dell’intera materia relativa alle prove di progenie in un unico regolamento, la Commissione Tecnica Centrale
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di adottare il “Regolamento per le prove di progenie” nella presente stesura:
1. Definizione di padre di toro.
I soggetti potranno essere unicamente scelti, tra il miglior 1%, sulla base della lista Interbull per indice PFT.
2. Definizione di madre di toro.
I soggetti potranno essere scelti tra il miglior 2% della lista per indice PFT.
Dovranno altresì avere 81 punti alla prima valutazione morfologica o 83 ad una successiva e l’indice genetico
morfologico positivo per il punteggio finale. Avere apparato mammario classificato almeno Buono Più. Qualora
la madre fosse una manza, si terrà conto dell’indice genetico previsto e per la morfologia delle caratteristiche di
cui ai punti precedenti.
La stessa vacca non potrà avere più di tre fratelli pieni.
3. Definizione delle caratteristiche del torello.
Le caratteristiche saranno dettate dai dati relativi ai genitori.
Sono ammesse deroghe per ciascun Centro di produzione dello sperma, sino ad un massimo del 15% per anno
solare, dei tori messi in prova dal Centro nell’anno precedente.
4. Definizione delle caratteristiche dell’allevamento.
L’allevamento di provenienza dovrà essere iscritto al Libro Genealogico ed usare il seme di tori in prova di progenie.
5. Massima percentuale di embrioni e/o torelli importati.
Sarà ammessa una percentuale massima di importazione da paesi terzi pari al 25%, per anno solare, per ciascun
Centro di produzione dello sperma.
6. Norme operative e sanitarie relative ai soggetti in ingresso al Centro Genetico e tori provati.
Per tutti i soggetti avviati al Centro Genetico verrà mantenuta l’attuale normativa sanitaria che prevede i test
obbligatori sui geni per i caratteri indesiderabili.
Per quanto attiene i tori provati, nel caso fossero portatori di un carattere indesiderabile ufficialmente riconosciuto, il dato dovrà essere tempestivamente pubblicato su tutti i documenti Anafi, senza peraltro costituire un
limite all’utilizzo del seme stesso.
7. Numero di inseminazioni per toro in attesa e obblighi per i Centri di produzione dello sperma.
Fatto salvo quanto previsto dalle leggi vigenti in materia (v. Legge 30 e suo regolamento attuativo) si stabilisce
in 1300 il numero massimo di inseminazioni ufficialmente registrate per il passaggio a toro in attesa. Oltre tale
numero i Centri di produzione dello sperma si impegneranno a non distribuire dosi sul territorio nazionale.
8. Definizione di toro provato.
Si definisce “provato” il toro avente almeno 20 figlie effettive in 20 allevamenti diversi.
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9. Abilitazione tori fecondazione naturale.
I tori per poter essere adibiti alla monta naturale dovranno rispettare i seguenti requisiti:
a) Essere sottoposti all’accertamento della ascendenza.
b) Essere figli di toro provato.
c) La madre deve essere almeno rank 80 (tale valore si riferisce al momento della nascita del torello).
d) Devono avere un numero di tre ascendenti iscritti al Libro Genealogico, nella linea femminile.
10. Prove di progenie internazionali.
Ciascun Centro di produzione dello sperma potrà partecipare alle prove di progenie internazionali secondo le
seguenti modalità:
a) Potrà essere provato, per anno solare, il 15% dei soggetti.
b) Tale 15% rientra all’interno della cifra massima del 25% relativa ad embrioni e tori di importazione.
c) Tutta la documentazione relativa ai soggetti dovrà pervenire dall’Ente competente del paese straniero per la
gestione dell’attività di selezione.
d) Dovrà essere mantenuta la reciprocità delle prove.
Delibera inoltre che il suddetto regolamento entri in vigore con la pubblicazione su “Bianconero” organo ufficiale di
stampa dell’Associazione della Razza.
• PROTOCOLLO SANITARIO CENTRO GENETICO PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI
La Commissione Tecnica Centrale, dopo approfondita discussione e dopo aver stabilito che per il controllo della
paratubercolosi dovranno essere coinvolte tutte le componenti interessate: gli Allevatori che forniscono giovani tori
per la riproduzione, il Centro Genetico Anafi ed i Centri di produzione dello sperma (ASSOGENE) e che, per quanto
di competenza, ogni compartecipante dovrà effettuare obbligatoriamente i controlli e le analisi necessarie in base
alla localizzazione del singolo toro
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Che a partire dal 1° settembre 2003 entri in vigore il presente protocollo sanitario che stabilisce:
– nell’Azienda di origine - Test sierologico (ELISA) del soggetto partoriente, madre o ricevente, in caso di ET, da
eseguire su un campione di sangue prelevato in occasione della visita che il veterinario ANAFI effettuerà sul vitello
verso i 2-3 mesi di età.
Nel caso la madre risulti positiva, il torello entrerà al Centro Genetico con uno stato sanitario MP (Madre Positiva)
diverso dai soggetti MN (Madre Negativa), potrà comunque andare al Centro di produzione dello sperma, che continuerà a monitorarlo in quanto considerato “a rischio”.
Nel caso la madre non fosse più presente in azienda o non fosse possibile effettuare il test, il soggetto verrà considerato con status sanitario MP.
Sarà possibile far effettuare il controllo sierologico sulla madre dal veterinario ASL.
– Al Centro Genetico - Test g- interferon del vitello a 6 mesi di età, nel periodo di quarantena al Centro Genetico
(dopo 15 gg. dal suo ingresso).
Test γ- interferon sul torello prima dell’uscita dal Centro Genetico (a 12 mesi circa di età).
PCR dalle feci sul torello prima dell’uscita dal Centro Genetico (a 11 mesi circa di età).
Se uno o entrambi i test g- interferon risulteranno positivi il torello potrà comunque andare al Centro di produzione
dello sperma, che continuerà a monitorarlo in quanto considerato “sospetto d’infezione”.
Se la PCR darà esito positivo il test verrà ripetuto.
Se si avrà la conferma della positività il soggetto verrà riformato.
• MODIFICA VALUTAZIONE GENETICA PER LA DIFFICOLTÀ DI PARTO
In considerazione delle mutate condizioni degli allevamenti, della necessità del miglioramento della qualità dei dati
e vista la necessità di rivedere il metodo di calcolo della valutazione genetica per la difficoltà di parto secondo le
cinque classi di difficoltà, la Commissione Tecnica Centrale
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che venga modificato l’attuale modello di valutazione genetica nel seguente modo:
– utilizzando un Threshold model anziché un linear model;
– inserendo l’effetto materno;
– utilizzando la matrice di parentela.
• Ufficializzazione indici genetici per vacche controllate con metodo ATJ
In considerazione del fatto che in breve tempo negli allevamenti dotati di lattometri elettronici verrà implementato
il metodo ATJ, in quanto consentirà un miglioramento nella gestione ed una riduzione dei costi di controllo, delle
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prospettive di incremento del numero di lattometri elettronici e di un miglior utilizzo dei dati da essi forniti, la Commissione Tecnica Centrale
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Che vengano ufficializzati gli indici genetici (IGV) delle vacche le cui lattazioni siano state ottenute con il metodo di
controllo ATJ, equiparandolo al metodo A4 e che il loro utilizzo permetta anche l’emissione dei certificati genealogici dei figli maschi, modificando in tal modo la parte relativa della precedente delibera N. 160 del 05.05.1998, la cui
tabella allegata viene così variata:
METODO
DI
CONTROLLO
REGISTRO
GENEALOG.
VACCHE
EMISSIONE
CERTIFICATI
MASCHI
EMISSIONE
CERTIFICATI
FEMMINE
CALCOLO
INDICI
TORO
CALCOLO
IGV
A4
SI
SI
SI
SI
SI
SI
A6
SI
SI/FN
SI
SI
SI
SI
MOSTRE
AT
SI
SI
SI
SI
SI
SI
ATJ
SI
SI
SI
SI
SI
SI
B
SI
NO
NO
NO
NO
SI
La Commissione Tecnica Centrale ribadisce peraltro quanto riportato nella delibera N. 167 del 25.01.1999, in particolare:
“…nel valutare poi che tale controllo, se non effettuato con la massima accuratezza può condizionare negativamente il calcolo degli indici genetici, ribadisce la necessità che questo tipo di controllo venga effettuato nella maniera
più corretta ed in particolare secondo:
– L’alternanza nel prelievo del campione (mattino-sera) deve essere rigidamente rispettata. In caso contrario, la lattazione può essere fortemente sottostimata, danneggiando prima di tutto l’allevatore e ovviamente il programma di selezione.
– Devono essere aumentati i super-controlli aziendali per garantire una maggiore omogeneità e qualità dei dati”.
BIANCO NERO . MAGGIO 2003
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