Feralpi Group Algeria, qualità, sport e ricordi nelle parole del

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Feralpi Group Algeria, qualità, sport e ricordi nelle parole del
Feralpi Group
Algeria, qualità, sport e ricordi nelle parole del presidente Pasini
06-05-2014
Un’intervista a tutto tondo quella rilasciata a Siderweb dal presidente della holding con il
cuore bresciano, Giuseppe Pasini. La parole del numero 1 di Feralpi Group partono,
però, da lontano. Precisamente dall’altra sponda del Mediterraneo. «L’Algeria è per il mio
gruppo un Paese di straordinaria importanza – afferma Pasini – e i numeri lo spiegano
chiaramente. Nel 2012, il nostro volume di esportazioni si è attestato a 350 mila tonnellate,
che sono salite a quota 400 mila l’anno successivo». Proprio queste cifre, ma anche le
potenzialità che la nazione nordafricana mostra, hanno portato Feralpi ad un primo,
significativo passo di avvicinamento. «Nel 2013, infatti, abbiamo costituito Feralpi Algerie,
società commerciale che, attualmente, ha sede ad Algeri, ma a breve verrà trasferita ad
Orano». Con il 70% del capitale immesso dal produttore italiano e il restante 30%
introdotto da un distributore algerino di acciaio, Feralpi Algerie è stata costituita con un
obiettivo ben definito. «Con questa nuova società non intendiamo sostituire i nostri
tradizionali canali (50% da trader internazionali e 50% da importazioni dirette), ma
integrarli anche dal punto di vista della conoscenza diretta del mercato del Paese
magrebino. – afferma il presidente, che continua - Fino ad ora, infatti, abbiamo avuto modo
di osservarne le dinamiche solo dall’esterno, mentre con Feralpi Algerie potremo acquisire
importanti nozioni che ci consentiranno in futuro di realizzare un’iniziativa di Feralpi. Un
obiettivo che, peraltro, non abbiamo mai nascosto». Il presidente, infatti, elencando i poli
produttivi in Algeria (uno turco da 1 milione da tonnellate, oltre a quello ad Annaba di
Mittal) spiega che il momento per entrare con decisione nell’industria locale sta maturando.
L’internazionalizzazione, quindi, rappresenta un obiettivo che in Feralpi viene ricercato – e
acquisito – quotidianamente, così, come quello dell’innalzamento della qualità dei propri
prodotti. «Il nostro ruolo primario nella produzione di acciai da costruzione ci impone una
costante ricerca verso la produzione di materiale siderurgico di qualità – afferma Pasini –
che ci permetta di esportare prodotti e know how di alto livello all’estero, anche alla luce
delle difficoltà in cui ristagna il building tricolore». In questa direzione, spiega Pasini, va
letto anche l’interesse espresso dalla sua società in cordata con Duferco per il laminatoio
Arlenico di Lecco. «Stiamo continuando le nostre valutazioni sul dossier, dopo la nostra
fuoriuscita da Piombino, quando la situazione ha raggiunto eccessivi livelli di tensione»
dichiara Pasini. Ben diverso, invece, il clima che si respira in Germania, dove dal 1992 si
trova uno dei polmoni di Feralpi, la ESF. «La Germania sta vivendo un momento
favorevole - spiega Pasini – dove la fiducia è in crescita. C’è però da aggiungere che Berlino
non si è mai realmente fermata, al contrario dell’Italia. Ha solamente rallentato la propria
marcia per qualche tempo». A dirlo, i risultati: ESF, infatti, in questi primi mesi del 2014 ha
già messo a segno performance migliori rispetto al medesimo periodo del 2013.
Le ultime settimane sono state fortemente significative per il numero 1 di Feralpi, ma
anche per l’uomo, Giuseppe Pasini. Da un lato, la scomparsa di Emilio Riva lo scorso
martedì. È un ricordo commosso quello che ci trasferisce. Ricorda dell’imprenditore Riva
«la fermezza, la lungimiranza e la grandezza». Dell’uomo, invece, il presidente cita «la
vicinanza negli anni della mia presidenza di Federacciai: in quei momenti, Riva mi mostrò la
sua straordinaria generosità e la disponibilità a trasmettermi le sue conoscenze. È stato un
uomo dallo straordinario acume, capace di comprendere e valutare l’altro come pochi sono
in grado di fare. Una grande perdita. Dalla grandezza paragonabile a quella dell’uomo
stesso».
Un sorriso orgoglioso, però, viene strappato dalla sua creatura: la sua FeralpiSalò che
domenica, negli ultimi 90 minuti della regular season di Prima Divisione di Lega Pro, ha
centrato un risultato storico: il pass per i playoff. «Il calcio non è solo il sangue e la violenza
che hanno invaso tv e giornali nelle ultime ore. Quando guardo alla mia squadra composta
da giovani - presi per mano dai compagni di squadra più esperti e da mister Scienza, che li
hanno resi dei grandi giocatori – assaporo tutto il bello di questo sport». Nel 2009 tra i
dilettanti e ora a giocarsi un posto in serie B. «Un obiettivo straordinario raggiunto da
ciascun elemento che ha composto questa squadra. Domenica andremo a Bolzano senza
pressioni, ma con la forza di un gruppo straordinario, difficile da replicare». Una stretta di
mano – a distanza – Pasini la tende ad Antonio Gozzi che, con la sua Entella, festeggia
invece la promozione diretta. «Rivolgo a Gozzi e la sua squadra i miei più sentiti
complimenti per un traguardo meritato durante tutto l’arco della stagione». «Un traguardo
che ha meritato anche Gozzi, uomo di passioni e emozioni» afferma Pasini. Le stesse che
hanno animato ogni domenica lo stesso presidente di Feralpi. «Sono davvero orgoglioso», ci
dice accorato. Una frase semplice, ma non banale, né facile da sentire.
Fiorenza Bonetti
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