Biografie Artisti

Transcript

Biografie Artisti
BIOGRAFIEARTISTI
KATSUSHIKAHOKUSAI
Artista eccentrico e libero da convenzioni, sperimentatore di vari generi, dalla pittura alla
silografia, è oggi il nome giapponese più noto a livello internazionale mentre la sua Grande
Ondaèriconosciutacomeiconaassolutadell’artegiapponese.Lasuavastissimaproduzione
che comprende disegni, dipinti, stampe, libri illustrati e manuali dai soggetti più vari può
essere suddivisa in sei periodi principali ai quali corrispondono circa trenta nomi d’arte e
continuitraslochidiabitazione.
Daun’iscrizionesuun’operadel1844sideducesianatoil23°giornodel9°mesedel10°anno
dell’era Hōreki, anno del drago (1760). Il luogo accreditato sembra essere il quartiere di
HonjōaEdoneldistrettodiKatsushika.Isuoinomid’infanziafuronoTokitarōepoiTetsuzō.
Natodaunafamigliadiartigiani,all’etàdicinqueannivenneadottatodallozioNakajimaIse,
militare a servizio del governo. Dopo l’apprendistato presso una bottega di intagliatori di
matricinel1778divenneallievodiKatsukawaShunshō,celebreperiritrattidiattorikabuki,
dacuipreseilnomeShunrōeiniziòaprodurrestampeteatrali,surimono,eaillustraretestidi
narrativapopolare.E’inquestoperiodochesposalaprimamoglie.Allamortedelmaestro
abbandonòlostudioepassòallaconduzionedell’atelierTawarayaconunnuovonome.E’la
fase Sōri (1794‐1798) in cui raggiunse un alto livello espressivo nelle figure femminili, dal
visoallungatonellacosiddettaforma“asemedimelone”.MaèancheilperiodoincuiHokusai
metteafruttoglistudisulpaesaggioapplicandovilaprospettiva(ukie)eleregoledellapittura
occidentale già iniziati negli anni precedenti oltre a integrarvi la figura umana. Nel 1797 si
risposa.Avràintuttoduefiglimaschietrefemmine,lapiùgiovaneartistacomeilpadre.Nel
periodo Hokusai (1798‐1810), l’artista fonda un nuovo studio e approfondisce la ricerca
psicologica dei suoi personaggi, più espressivi sia nel volto sia nella postura del corpo che
assumeunaformapiùpienaeuntrattopiùgeometrico.Lavoraancheadalcuneseriesullavia
delTōkaidōenel1804unaperformancepittoricaeseguitapressoiltempioGōkokujiconuna
scopaeinchiostrodurantecuidisegnòunagrandefiguradibodhidarmasuunasuperficiedi
carta di circa 200/290 metri quadrati gli portò grande fama. Nel periodo successivo Taito
(1810‐1819),HokusaitrasferitosiaNagoyasuinvitodiunallievoconcepìlarealizzazionedi
unodeisuoicapolavori,iManga,uscitiincoedizioneaNagoyaeTokyo,conschizziedisegni
dedicatiaognisortadisoggetto,pertrasmettereunmodellod’insegnamentodellapitturanon
solo agli artisti dilettanti ma anche agli artigiani e alla gente comune. Fu solo l’inizio di una
fortunataseriechevidelapubblicazionedi15volumi(dicuiduepostumi)edialtrimanuali
didattici.Nel1820Hokusai,asessant’anni,cambiòstileenomediventandoHokusaiIitsu(“di
nuovo uno”, a sottolineare la volontà di voler percorrere una nuova strada dopo aver
completatouninterociclozodiacale).Sitrattadellafasedimaggiorproduzioneesuccessoin
cui videro la luce le serie di paesaggi più famose tra cui le TrentaseivedutedelmonteFuji,
Viaggiotralecascategiapponesi, Veduteinsolitedifamosipontigiapponesi. Il tema dei luoghi
celebri (meisho) assumeva una nuova concezione in cui il paesaggio diventa un genere
autonomo e la Grandeonda ne è l’opera simbolo. Negli stessi anni, con la serie Specchiodei
poetigiapponesiecinesieleseriedeigrandiepiccolifiori,l’integrazionedipaesaggioopiante
con la figura umana o animale e insetti trova una perfetta realizzazione. Dal 1834 Hokusai
utilizzò in via definitiva il nome Manji “il vecchio pazzo per la pittura” (Gakyō Rojin Manji,
incorporandoilsimbolobuddhistadibuonauspicio):inquell’annouscìilprimodeitrevolumi
delle Cento vedute del Monte Fuji, un altro dei capolavori dell’artista. Alla fine del 1834
Hokusai lasciò Edo per trasferirsi a Uraga, forse per sfuggire ai creditori (stava vivendo in
grandi ristrettezze economiche) e continuò la sua produzione di stampe a sfondo storico‐
letterariocomeicelebrifoglidelleCentopoesiepercentopoetiinraccontiillustratidellabalia,
un’interpretazione in chiave pittorica dell’antologia compilata nel XII secolo. L’anno
successivo si cimentò con una trilogia sugli eroi cinesi e giapponesi in cui mise a frutto gli
studi di tutta una vita sulla ricerca dei movimenti del corpo e delle espressioni del viso.
Ritornò definitivamente a Edo nel 1836, ma il Giappone in quegli anni stava vivendo un
periodo di crisi economica, gli editori chiudevano e Hokusai si accontentava di racimolare
qualche spicciolo come artista di strada. Un devastante incendio distrusse la sua abitazione
treannidopoeandaronoinfumotuttelesueprezioseopere.Hokusaiavevaquasiottant’anni,
mareagìaquestadisgraziaconrinnovataenergia.Cominciòadipingereleonicinesiinvarie
posizioni e contesti, con il titolo di “esorcismi quotidiani” (nisshinjoma), talismani che
avrebberodovutoproteggerlodamalattieeproblemi.Gliultimiannidellasuavitalitrascorse
spessoaObusedoveglivennerocommissionatiimportantidipintieladecorazionesulsoffitto
acassettonididuepalanchiniconimmaginidifenice,drago,gorghieonde.
Morì nel 1849. La leggenda narra che anche in punto di morte si fosse rammaricato di non
aver vissuto abbastanza per diventare un grande artista come scritto nel colofone delle sue
CentovedutedelMonteFuji.
UTAGAWAHIROSHIGE
Nato a Edo nel 1797 da Tokuaki Tanaka, figlio di un arciere a servizio del daimyō di
Tsuguharu, a tredici anni alla morte dei genitori viene adottato dalla famiglia Andō da cui
ereditalacaricadicapopompierechegligarantisceunredditoeun’abitazione.
L’amore per la pittura lo spinse però intorno al 1810‐11 a fare domanda di ammissione
nell’atelierdiToyoharu,fondatoredellascuolaUtagawa(dacuitrasseilproprionomed’arte),
sotto la guida di Toyohiro che si dedicava anche allo studio e alla produzione di stampe di
paesaggio. Nei primi anni di apprendistato l’arte di Hiroshige si concentrò sulle stampe di
attori, guerrieri e beltà femminili, i soggetti più in voga del periodo. Fu dopo la morte del
maestronel1828chelanaturadivenneiltemacentraledellasuaproduzione,nonsolonella
rappresentazionedifiorieuccelli(kachō)masoprattuttonelleseriepaesistiche.
Nel1830sembraavesseaccompagnatoperunapartedeltragittoladelegazionedelloshōgun
cheinviavaicavallisacriindonoall’imperatoredaEdoaKyotolungolaviadelTōkaidōenel
1833‐34,probabilmenteispirandosiaglischizzirealizzatiinquell’occasioneeinconcorrenza
con le TrentaseivedutedelMonteFuji di Hokusai, produsse le Cinquantatrèstazionidiposta
delTōkaidō.Unaseriecheebbeunsuccessostraordinarioevenneristampatapiùvoltenegli
anniseguentiancheinnuoveedizioni(comelacosiddettaTōkaidōReisho,del1848‐49conun
tipodicalligrafiadifferenteneicartigli).Nel1837iniziòacollaborarealleSessantanovevedute
delKisokaidō già iniziata da Eisen e a cui subentrò del tutto disegnando quarantasette delle
tavole totali. Negli anni successivi la sua produzione si intensificò con le immagini delle
Illustrazionideiluoghicelebridellesessantaooltreprovince (1853‐56) e soprattutto con gli
scorci delle CentovedutedeiluoghicelebridiEdo (1856‐1858) a cui appartengono le famose
vedutedelpontediŌhashisottol’acquazzoneedelsusinodiKameidoripresedaVanGogh.
HiroshigemuoreaEdonel1858,pareperun’epidemiadicolera,mentreesconopostumele
stampedellasuaserieTrentaseivedutedelmonteFuji.IlpaesaggioinHiroshigeèunasintesi
di uomo e natura, in un contesto armonico e quasi spirituale. La sua capacità di descrivere
l’atmosfera di un luogo gli è valsa il titolo di maestro della pioggia oltre a rinnovare la
composizione del paesaggio introducendo i caratteri della fotografia occidentale. Hiroshige
ebbestraordinariainfluenzadifattononsolosuiprimifotografiinGiapponeafineOttocento
ma anche sulla pittura europea, principalmente sull’impressionismo e post‐impressionismo.
Oltre al già citato Van Gogh anche Monet e Tolouse Lautrec ne copiarono le stampe e le
inquadraturediffondendocosìlaconoscenzaelostudioancheinOccidente.
KITAGAWAUTAMARO
TragliartistidelMondoFluttuanteUtamaro‐allasuaepocaconosciutoanchecomeUtamaru,
mentre la lettura definitiva di Utamaro risale all’epoca Meiji ‐ è l’esponente più
rappresentativodelgenerediritrattodibeltàfemminile(bijinga).Ilgrandeapprezzamentodi
cuigodetteèdimostratodall’incontrastatapopolaritàottenutaquandoerainvita:lesueoltre
2000stampepolicrome,tracuimoltiditticietrittici,conquistaronoilmercatoconsuccessoe
gli abitantidi Edo facevano a gara per averle. Nasce probabilmente a Edo intorno alla metà
dell’epocaHōreki(1751‐64).Pochesonolenotizierelativeallasuainfanziaeallavitaprivata.
Sembra fosse sposato, non avesse figli e il suo nome d’origine è riferito come Yūsuke o
Ichitarō.
Formatosi artisticamente sotto la guida di Toriyama Sekien (pittore della scuola Kanō)
UtamaronegliannisettantadelSettecentodecisedidedicarsialfilonepittoricodell’ukiyoe:il
primoritrattod’attoreinfogliosingoloèdatabileal1777,ilprimolibroillustratoal1778.Si
firmacomeToyoaki.Nellaprimavera1781adottailnomed’arteUtamaro,acuiaggiungepoi
Kitagawa. Nei primi anni ottanta vive nel distretto di Shinobugaoka a Ueno, mentre a metà
degli anni ottanta sembra abbia vissuto con Tsutaya Jūzaburō, l’editore forse più influente
dell’epoca, sostenitore dell’artista e artefice della sua ascesa commerciale. Si pensa che
Tsutaya conoscesse Utamaro dall’infanzia e che i due condividessero la frequentazione di
Yoshiwara(ilquartieredipiacerediEdo)dovetrovavaispirazioneperiproprisoggetti.
A partire dal 1782 si firma anche come Toriyama Kiyoaki o Tori Kiyoaki, Sekiyō, Mokuen e
Murasakiya. Tra le tante illustrazioni per libri si ricordi il celebre Libroillustratodiinsetti
scelti (Ehonmushierabi, 1788) e l’album eroticoCantodelguanciale(Utamakura) realizzato
nellostessoanno,unodeicirca30albumdiimmaginiacarattereerotico(shunga).E’anche
poeta nel club poetico di kyōka e firma i cuoi componimenti con il nome d’arte “Fude no
ayamaru”. Ma è a partire dagli anni novanta del Settecento che vinse la sua sfida decisiva
introducendo il ritratto femminile a mezzo busto (ōkubie), un’ innovazione che fece di
Utamarolaverastardelperiodo.
Nell’ambito dell’ukiyoe non mancavano esempi precedenti, come i ritratti di attori kabuki
inseritiinunaformaaventagliooimezzibustirealizzatidaShunshōedaisuoiallievi,tuttavia
Utamaro utilizzò questa composizione per indagare non solo l’aspetto fisico dei personaggi
ma anche le attitudini e i sentimenti, studiando nel dettaglio gli abiti, le acconciature e
soprattutto le espressioni del volto e lo sguardo. Negli ultimi anni del XVIII secolo, anche a
seguito delle leggi sontuarie che vietavano la raffigurazione delle cortigiane dei quartieri di
piacere, Utamaro fu costretto a cambiare i suoi soggetti: scelse di raffigurare mogli e figlie
deditecondiligenzaalleattivitàdomestiche,madrichecuranoamorevolmenteilorobambini
o personaggi semimitici legati alla tradizione popolare. Nel 1797 intanto era venuto a
mancareTsutaya,verotalentoimprenditorialeepuntodiriferimentoperl’artistaeanchela
suaproduzionenonraggiusepiùillivelloqualitativodelpassato.Il16°giornodel5°mesedel
1804sidicecheUtamarofuammanettatoeimprigionatoperaverpubblicatodellestampesu
un romanzo storico censurato che riguardava Toyotomi Hideyoshi. Poco dopo uscì
definitivamente di scena: morì a Edo il 20° giorno del 9° mese del 1806, all'età di circa
cinquant’anni. Il suo nome postumo buddhista è Shūen Ryōkyō Shinshi e viene sepolto al
tempioSenkōjidiAsakusa.