Presentazione Dott.ssa Evelina Flachi - Presidente Food
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Presentazione Dott.ssa Evelina Flachi - Presidente Food
Dopo EXPO, il futuro dell’educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un’educazione alimentare di base che forniva generali informazioni nutrizionali sui cibi e concetti elementari che non contribuivano a far individuare alla scuola e alla famiglia un reale percorso di crescita culturale. Dopo Expo non si può pensare di fare educazione alimentare nello stesso modo! Oggi anche noi come Fondazione FOOD EDUCATION ITALY abbiamo lo scopo di dare messaggi forti a Territorio, Scuola e Famiglia per far passare i valori di Expo. Partiamo dal concetto che un’alimentazione rispettosa della Natura è anche un’alimentazione che non nuoce al pianeta e ci dà l’energia per vivere meglio, più sani e più a lungo. Ci impegniamo ogni giorno in Europa e nel mondo per la biodiversità, per una buona gestione delle risorse naturali, per la diffusione di un modo di vivere più sostenibile, come strumenti di sviluppo sociale e di lotta alla povertà. Per tutti gli esseri viventi il cibo è necessario per vivere, ma la qualità, la quantità e la tipologia di questo cibo possono influenzare il nostro stato di salute. Siamo tutti estremamente consapevoli e giustamente preoccupati di ciò che respiriamo (smog, fumo e inquinanti), ma tendiamo a sottovalutare l’importante ruolo che l’alimentazione riveste come determinante del nostro benessere fisico. È quindi fondamentale contrastare i modelli alimentari squilibrati alla cui base ci sono eccessi di proteine animali, di grassi – in particolare saturi – e di zuccheri, con scarsa presenza di frutta e verdura. La cattiva alimentazione causa ogni anno un numero crescente di malattie quali diabete, malattie cardiovascolari, obesità e tumori. La dieta, inoltre, è una delle principali fonti di esposizione a contaminanti di origine antropica (per es. pesticidi, metalli pesanti, diossine, PCB, ftalati), che entrano in contatto con i cibi durante tutte le fasi che vanno “dal campo al piatto”. Si tratta di un insieme di sostanze a cui siamo esposti giornalmente di cui deve essere seriamente valutato l’effetto dell’esposizione cronica, anche a dosi molto basse, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione. Molte di queste sostanze possono infatti alterare il nostro equilibrio ormonale e i loro effetti possono essere preoccupanti proprio perché sono spesso nascosti. Sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza di modulare l’alimentazione in modo da minimizzare l’esposizione a contaminanti e massimizzare gli effetti protettivi di alcuni cibi è uno dei nostri principali obiettivi per educare alla salute. La produzione e il consumo di cibo esercita forti pressioni sul nostro Pianeta. Per questo il WWF ha posto un’attenzione sempre maggiore agli impatti ambientali delle filiere di produzione del cibo e allo sfruttamento di risorse che ne deriva a livello nazionale e internazionale. Le emissioni di gas climalteranti generate durante la produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti, l’elevato consumo idrico connesso alla coltivazione di molte specie agricole, la deforestazione e il degrado del suolo, la distruzione di alcuni habitat preziosi, gli sprechi alimentari rappresentano solo alcuni dei principali impatti ambientali collegati alla filiera agroalimentare. Nasce così l’esigenza di un dialogo con le imprese, le scuole e gli enti pubblici al fine di costruire modelli di produzione e consumo meno impattanti per il Pianeta. L’alimentazione sostenibile inizia sui banchi della scuola ed il tema dell’educazione alimentare è sicuramente fondamentale dal punto di vista formativo per fornire ai giovani la consapevolezza delle scelte alimentari nel rispetto del pianeta, evitando sprechi e scorretti comportamenti alimentari nel tempo dannosi per la salute. (CARTA DI MILANO PER EXPO 2015) L’ importanza del tema dei consumi consapevoli è più volte ricordata nelle Linee guida per l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile (2009), diffuse congiuntamente dai Ministeri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (LINEE GUIDA PER L’EDUCAZIONE ALIMENTARE MIUR 2011) e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.