Un`isola in festival - Teatro Lirico di Cagliari
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Un`isola in festival - Teatro Lirico di Cagliari
martedì 11 dicembre 2007 CARTELLONE Un'isola in festival proseguono gli appuntamenti in giro per la Sardegna Un’Isola in Festival martedì 11 dicembre 2007, ore 20.30 ingresso libero Carbonia, Teatro Centrale Balentia voce Alessio “Su maistu” Mura voce Andrea “Lepa” Mura consolle Andrea “Dj Zep” Planu suoni e produzioni Carlo “K. Wild” Gosamo progetto artistico Vox Day I Balentia (www.balentia.com) sono una delle realtà più affermate in ambito rap regionale; hanno dato alle stampe finora il mini-Lp Sa Lei, contenente cinque tracce, e l’album Nos’e tottu. Attualmente stanno ultimando la lavorazione del loro nuovo album, dal titolo Disi. La caratteristica maggiore è quella di fare il rap in lingua sarda: un lungo lavoro sui testi, diretto al recupero del patrimonio linguistico campidanese, attuato in chiave pop. La storia del rap cantato in lingua sarda passa attraverso Balentia. Dal 1998 ad oggi un album ufficiale ed un Lp su vinile, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Oltre 500 concerti, con date in tutta Italia, Germania e Grecia. Non solo rap. Non solo elettronica. Non solo funk. Anima nera nel soul della tradizione. Radici nere miscelate al millenario patrimonio linguistico sardo. Orgogliosa appartenenza alle proprie tradizioni culturali, venata di passione black. Realistica interpretazione sociale dei tempi attuali e puro enterteinment. Sguardo attento sul presente e memoria storica. L’America più nera, attraverso l’entroterra sardo del secolo passato, sino all’Europa di oggi. Lo spettacolo del gruppo Balentia ha una durata di circa 90 minuti e può comprendere anche l’esibizione di breakers (ballerini di break dance) in coreografie. segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue Dolianova, Piazzale della Chiesa di San Pantaleo Nel segno di Guernica regia Théâtre en Vol, Giancarlo Savino attori Amanda Diaz-Ubierna, Michèle Kramers, Antonella Puddu, Puccio Ravioli, Pablo Volo, Alessandro Doro, David Riganelli luci Basilio Scalas musiche Nico Casu, Pablo Volo macchine di scena Puccio Ravioli costumi Gianluca Melis scenotecnica Massimo Casata assistenti scenotecnica Antonio Corso, Gianluca Melis (Accademia delle Belle Arti, Sassari) progetto artistico Théâtre en Vol co-produzione Théâtre en Vol (Sassari, Italia) e Collectif ex Voto (Marsiglia, Francia) collaborazione centro Gernika Gogoratuz, Gernika Lo spettacolo vuole essere un omaggio a Pablo Picasso ed una riflessione sul ruolo dell’artista di fronte alle atrocità della guerra ed al loro tragico perpetuarsi. Così scriveva Picasso: “Che cosa crede dunque che sia un artista? Un deficiente che ha soltanto occhi se è pittore, soltanto orecchie se è musicista, soltanto una cetra per tutti gli stati d'animo se è poeta o addirittura soltanto muscoli se è contadino? Ma nient’affatto! Egli è allo stesso tempo un essere politico che vive costantemente nella consapevolezza degli eventi mondiali distruttivi, scottanti o gioiosi, e che si forma in tutto e per tutto secondo la loro immagine...” Questa produzione con il rifiuto del concetto di guerra in assoluto, che sia chiamata giusta, santa o intelligente, apre una profonda riflessione sui suoi orrori. L'evento teatrale non vuole solo raccontare un’azione esemplare che le forze naziste e fasciste compirono per soffocare qualsiasi anelito di giustizia e democrazia, quanto porre la questione della convivenza pacifica e del rispetto delle diversità sia politiche che religiose e culturali. Nel segno di Guernica evoca i frammenti di vita nel ricordo ispirato di Picasso. Lo spettacolo utilizza lo spazio urbano per far rivivere in un contesto drammatico non tanto la storia o la cronaca del bombardamento di Guernica, quanto il sentimento di pace che da quell’orrore è sorto. L’evento vede coinvolta un’equipe interdisciplinare europea. Lanusei, Cine-Teatro Tonio Dei Giochi di guerra regia Lelio Lecis con Elisabetta Podda, Rosalba Piras, Tiziano Polese, Simeone Latini, Valerio Carta capotecnico Lele Dentoni scenografie Lelio Lecis immagini video Luca Sorrentino musiche Valerio Carta progetto artistico Teatro Akròama segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue Lo spettacolo si rivolge in modo particolare ai giovani di oggi, che non hanno conosciuto l’incubo fascista, la grande frattura politica morale e culturale che segnava l’Europa. Nel momento dell’estremo pericolo, sotto le azioni crudeli della compagine nazista, persone di ogni tipo, di ogni età, si unirono ed alzarono su di tutto le loro pretese di libertà e non si tirarono indietro pur di raggiungere i loro ideali, anzi furono disposti a pagarne il prezzo con la loro stessa vita. Per ricordare che gli ideali di libertà devono rimanere un punto fermo di ogni popolo, di ogni generazione e sono più importanti della propria esistenza perchè senza libertà anche la propria vita perde significato. Ammajos cantante e attrice Simonetta Soro cantante Savina Yannatou pianista Rita Marcotulli progetto artistico associazione culturale “elenaledda vox” Elena Ledda, cantante e ricercatrice, apprezzata in tutto il mondo come portavoce della ricca e originale tradizione linguistico-musicale della sua terra d’origine, la Sardegna, realizza un concerto per dare un’adeguata visibilità alla cultura sarda. Per questo progetto coinvolge delle energie femminili: Simonetta Soro, cantante e attrice sua collaboratrice da tempo, Savina Yannatou cantante greca, grande interprete della world music, Rita Marcotulli pianista, talento e orgoglio del jazz italiano nel mondo. Insieme a loro altri musicisti per la giusta realizzazione del progetto. Ammajos significa magia, incanti, ma anche capacità di ammaliare, affascinare e sedurre. I canti della nostra tradizione hanno questo potere. Ozieri, Teatro Civico “Oriana Fallaci” Fisinu Sganau Dattori Improvvisau di Virginia Garau e Daniela Melis regia Virginia Garau interpreti Nicola Melis (Fisinu Sganau), Virginia Garau (Pascadda, sua moglie), Ulisse Sebis (Sior Peppe Loisu), Daniela Melis (Angelinda, figlia di Peppe Loisu), Agostina Maccioni (Frisonda, s'allattera), Ruggero Ariu (Teonelio), Paolo Garau (Leoterio e su farmacista) progetto artistico Teatro Tragodia Fisinu Sganau è un marito irresponsabile e scansafatiche. Pascadda, sua moglie, cerca di portarlo verso la retta via, ma tutti i suoi sforzi verranno vanificati dall’innata indolenza di un consorte dedito al gioco e alle bevute, totalmente incurante della moglie e della famiglia. Pascadda cerca di ribellarsi con forza a tutto questo, ma in tutta risposta non riceverà altro che sberle! Ma chi di spada ferisce…! E così Pascadda mette in atto un piano che le permetterà di attuare la propria vendetta: far bastonare Fisinu e fargliela pagare così di tutte le umiliazioni che le ha procurato in tanti anni di matrimonio! Lo spettacolo si snoda attraverso il ritmo incalzante di una comicità leggera e scanzonata, condito da allegri e spumeggianti motivetti canori che metteranno in rilievo i punti più salienti e assolutamente esilaranti della commedia! segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue Paulilatino, Teatro Grazia Deledda Racconti di fuoco e di vento progetto e regia Senio G. B. Dattena progetto artistico Teatro Palazzo d’Inverno Racconti di fuoco e di vento è un progetto sulla memoria. Memoria vista come strumento indispensabile per la conoscenza della propria storia e quindi di se stessi. In un momento storico, dove la rimozione appare come l’unica strada possibile, un tentativo di riallacciarci alla tradizione, per una maggiore consapevolezza di ciò che eravamo e che siamo. Un progetto dove racconti di ieri e di oggi si alternano senza soluzione di continuità, in un crescendo di visioni e di emozioni dove tutti, giovani e adulti, possono riconoscersi. San Teodoro, Teatro comunale Giacomina e il popolo di legno omaggio a Eugenio Tavolata e Tosino Anfossi da un’idea di Donatella Pau regia Karin Koller animazione Antonio Murru, Donatella Pau, Mimmo Ferrari musiche originali Gavino Murgia voce del saggio cantore Gavino Poddighe progetto costumi e scene, scultura e pittura figure Donatella Pau costruzione scene e figure Antonio Murru, Donatella Pau, Mimmo Ferrari, Piergiorgio Serra, Giorgio Pinna, Renato Saba, Barbara Usai disegno luci Loïc François Hamelin servizio audio e luci DUBS sartoria Anna Sedda aiuto sartoria Roberta Serra, Alessandra Mura, Antonella Acerbi tessiture Eugenia Pinna brocche Massimo Muggianu foto Priamo Tolu riprese video Marco Gallus progetto artistico Is Mascareddas Il viaggio di Giacomina, una ragazzina con un grande ombrello verde, comincia sulla schiena del suo asinello Bernabò, ha i caratteri del sogno e non ha niente dell’incubo, perché ha il calore di un ricordo e la malinconia per un mondo scomparso. Giacomina farà da guida allo spettatore, lo farà viaggiare in un magico mondo di pupazzi, dove pastori bizzarri con strane pecore, donne-chiocce con galline e pulcini al seguito, donne-campane, donne-brocche e ancora giostre di balli tondi vivranno di vita propria, in un gioco teatrale ricco di atmosfere e divertenti colpi di scena. Nello spettacolo si avvicendano quaranta personaggi e le poche parole pronunciate cedono il passo alla segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue forza delle immagini, organizzate in quadri scenici dal forte impatto visivo. Il movimento creato dagli animatori si fonde con quello musicale della partitura scritta dal compositore Gavino Murgia, autore e strumentista di punta nel panorama internazionale del jazz contemporaneo e della world music. Il fine dello spettacolo è suscitare nel pubblico, come accade nella fruizione di un’opera d’arte figurativa, una sorta di imprinting verso le forme, i colori e le sonorità di una Sardegna scevra da luoghi comuni e riduzioni folcloristiche. Tortolì, Teatro Comunale “San Francesco” Lionora – Una Visione drammaturgia, scene e regia Giampietro Orrù musiche di e con Ottavio Farci, Veronica Maccioni (sonus e sinnus), Roberto Bernardini testi poetici Anna Cristina Serra interpreti Maura Grussu, Nanni Melis, Jose Murranca, Raffaella Nioi, Nino Landis, Vanni Fois percussioni Carlo Plumitallo audio luci Gianni Erbì scenotecnica Rossano Orrù, Sandro Marongiu progetto artistico Teatro Fueddu e Gestu In un piccolo paese della Sardegna, Eleonora assiste gli appestati. Colpita dal male lei stessa, cosciente che il suo regno è ormai alla fine, racconta un sogno… Suddivisa in quattro quadri che segnano temporalmente l’ultimo giorno della “Giudicessa”, l'opera si articola in testi poetici, dialoghi, canti e musiche. Così come nella maggior parte delle produzioni di Fueddu e Gestu, i diffferenti linguaggi nella drammaturgia e nella regia, interagiscono, passando da una dimensione all'altra senza soluzioni di continuità, con forza ed equilibrio. In lingua sarda e italiana, Lionora è un teatro d’arte e poesia che, per le sue caratteristiche di messinscena, può trovare il suo spazio di rappresentazione ideale nei monumenti quali castelli, chiese o altri siti di interesse storico e archeologico. Lionora si inserisce benissimo in rassegne culturali, convegni o altre manifestazioni che abbiano argomenti affini allo spettacolo. http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue Un’Isola in Festival mercoledì 12 dicembre 2007, ore 20.30 ingresso libero Alghero, Teatro Civico Ammajos cantante e attrice Simonetta Soro cantante Savina Yannatou pianista Rita Marcotulli progetto artistico associazione culturale “elenaledda vox” Elena Ledda, cantante e ricercatrice, apprezzata in tutto il mondo come portavoce della ricca e originale tradizione linguistico-musicale della sua terra d’origine, la Sardegna, realizza un concerto per dare un’adeguata visibilità alla cultura sarda. Per questo progetto coinvolge delle energie femminili: Simonetta Soro, cantante e attrice sua collaboratrice da tempo, Savina Yannatou cantante greca, grande interprete della world music, Rita Marcotulli pianista, talento e orgoglio del jazz italiano nel mondo. Insieme a loro altri musicisti per la giusta realizzazione del progetto. Ammajos significa magia, incanti, ma anche capacità di ammaliare, affascinare e sedurre. I canti della nostra tradizione hanno questo potere. Cagliari, Ex Vetreria Lionora – Una Visione drammaturgia, scene e regia Giampietro Orrù musiche di e con Ottavio Farci, Veronica Maccioni (sonus e sinnus), Roberto Bernardini testi poetici Anna Cristina Serra interpreti Maura Grussu, Nanni Melis, Jose Murranca, Raffaella Nioi, Nino Landis, Vanni Fois percussioni Carlo Plumitallo audio luci Gianni Erbì scenotecnica Rossano Orrù, Sandro Marongiu progetto artistico Teatro Fueddu e Gestu In un piccolo paese della Sardegna, Eleonora assiste gli appestati. Colpita dal male lei stessa, cosciente che il suo regno è ormai alla fine, racconta un sogno… Suddivisa in quattro quadri che segnano temporalmente l’ultimo giorno della “Giudicessa”, l'opera si articola in testi poetici, dialoghi, canti e musiche. Così come nella maggior parte delle produzioni di Fueddu e Gestu, i diffferenti linguaggi nella drammaturgia e nella regia, interagiscono, passando da una dimensione all'altra senza soluzioni di continuità, con forza ed equilibrio. segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue In lingua sarda e italiana, Lionora è un teatro d’arte e poesia che, per le sue caratteristiche di messinscena, può trovare il suo spazio di rappresentazione ideale nei monumenti quali castelli, chiese o altri siti di interesse storico e archeologico. Lionora si inserisce benissimo in rassegne culturali, convegni o altre manifestazioni che abbiano argomenti affini allo spettacolo. Olbia, Cinema Teatro Olbia Contos de Foghile di Francesco Enna regia Pier Paolo Conconi interpreti Stefano Chessa, Luisella Conti, Nadia Imperio, Antonella Masala, Consuelo Pittalis progetto artistico La Botte e il Cilindro Ginò, principe viziato e prepotente, perde al gioco con il diavolo tutti i suoi beni e, infine, la propria vita. Ma il diavolo gli consente di riprendersi tutto quello che ha perso, dandogli appuntamento dopo un anno, tre mesi, tre giorni e tre ore, alle Tre Fontane d'Oro. Passato il tempo stabilito, Ginò si avvia all'appuntamento con il diavolo. Nel corso delle sue peripezie (rischia, infatti, di essere cotto al forno, bollito in un paiolo, sbranato da un altro diavolo che ricorda tanto Polifemo, eccetera eccetera…) incontrerà per strada l'Aquila, il Fico d'India, l'Acqua e il Fuoco, che gli faranno da guida, fino a sconfiggere il diavolo-orco e sposare la bellissima Columba. Lo spettacolo è nato da una ricerca sui modi e le occasioni della memoria orale in Sardegna, attraverso l'opera di Francesco Enna (autore di libri per ragazzi e raccolte di fiabe popolari sarde) e il contatto diretto con i cantadores (narratori) di alcuni centri dell'Isola: in genere anziani di grande capacità narrativa, custodi della memoria orale, che hanno permesso non solo di raccogliere fiabe, racconti, filastrocche e canti, ma anche di osservarne e assimilarne le tecniche espressive. Questi anziani ci hanno parlato delle scansioni del lavoro nel passato durante la giornata e, soprattutto, ci hanno raccontato come certi lavori, essenziali nell'antica economia agro-pastorale, fossero l'occasione per esercitare l'arte del narrare, della poesia e del canto, e per tramandare religiosamente, da una generazione all'altra, le antiche storie esemplari della conservazione dei costumi di una cultura povera, semplice, ma sempre di alta moralità e bellezza. Per questo motivo, nell'allestimento è stata data attenzione alle immagini di momenti di lavoro come la filatura, la cottura del pane e il lavaggio delle lenzuola con la lisciva, lavori che venivano svolti in quel regno misterioso della donna che è il focolare: fuoco rosso da cui scappano scintillando i diavolini, luogo di comunione con altre donne, le comari, con cui ripetere antichissime formule magiche apotropaiche. Cantare e raccontare tante storie, con il volto arrossato dalla fiamma e alle spalle le ombre lunghe della fantasia dei bambini che ascoltavano affascinati e stupiti. Il più grosso nodo da sciogliere è stato quello della mediazione linguistica fra il sardo e l'italiano. Ne è risultato uno spettacolo in cui la lingua sarda si combina agevolmente con l'italiano attraverso l'utilizzo della filastrocca, dei giochi ritmici e del canto. Altri codici socio-antropologici trasmettono e caratterizzano la traduzione sarda definendone l'ambiente con la gestualità, gli arnesi da lavoro, i movimenti e il ritmo. segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue Ozieri, Teatro Civico “Oriana Fallaci” Giacomina e il popolo di legno omaggio a Eugenio Tavolata e Tosino Anfossi da un’idea di Donatella Pau regia Karin Koller animazione Antonio Murru, Donatella Pau, Mimmo Ferrari musiche originali Gavino Murgia voce del saggio cantore Gavino Poddighe progetto costumi e scene, scultura e pittura figure Donatella Pau costruzione scene e figure Antonio Murru, Donatella Pau, Mimmo Ferrari, Piergiorgio Serra, Giorgio Pinna, Renato Saba, Barbara Usai disegno luci Loïc François Hamelin servizio audio e luci DUBS sartoria Anna Sedda aiuto sartoria Roberta Serra, Alessandra Mura, Antonella Acerbi tessiture Eugenia Pinna brocche Massimo Muggianu foto Priamo Tolu riprese video Marco Gallus progetto artistico Is Mascareddas Il viaggio di Giacomina, una ragazzina con un grande ombrello verde, comincia sulla schiena del suo asinello Bernabò, ha i caratteri del sogno e non ha niente dell’incubo, perché ha il calore di un ricordo e la malinconia per un mondo scomparso. Giacomina farà da guida allo spettatore, lo farà viaggiare in un magico mondo di pupazzi, dove pastori bizzarri con strane pecore, donne-chiocce con galline e pulcini al seguito, donne-campane, donne-brocche e ancora giostre di balli tondi vivranno di vita propria, in un gioco teatrale ricco di atmosfere e divertenti colpi di scena. Nello spettacolo si avvicendano quaranta personaggi e le poche parole pronunciate cedono il passo alla forza delle immagini, organizzate in quadri scenici dal forte impatto visivo. Il movimento creato dagli animatori si fonde con quello musicale della partitura scritta dal compositore Gavino Murgia, autore e strumentista di punta nel panorama internazionale del jazz contemporaneo e della world music. Il fine dello spettacolo è suscitare nel pubblico, come accade nella fruizione di un’opera d’arte figurativa, una sorta di imprinting verso le forme, i colori e le sonorità di una Sardegna scevra da luoghi comuni e riduzioni folcloristiche. Paulilatino, Teatro Grazia Deledda Guerra e dintorni testo e regia Susanna Mameli interprete Rita Atzeri progetto artistico il crogiuolo segue http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403 martedì 11 dicembre 2007 segue Protagoniste saranno le vicende di tredici testimoni, raccolte a Baunei, paese di montagna ogliastrino che raccontano la vita nel 1940, quando gli uomini partivano dai paesi per andare alla guerra, lasciando le loro case sguarnite, andando ad attaccare altre case, povere e sguarnite come le loro. La guerra intanto era giunta al loro paese... un aereo precipita sui monti di baunei e in capo a due giorni non se ne trova traccia, perchè sapientemente trasformato in batteria di pentole, scarpe... E allora ci si poteva imbattere in case dai portoncini verde militare, oppure di sedersi a tavola e bere da dei bicchieri fatti dal tubo di scarico dell’aereo, o di cuocere la polenta dentro il serbatoio della benzina... La piéce ha un andamento chapliniano che ricorda l’ingenuità del celebre La vita è bella, raccontando situazioni drammatiche con un soffio di “inconsapevole” comicità. Scano Montiferru, Teatro Comunale Ensemble da camera del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari progetto artistico Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari flauti Rebecca Lewis, Valentina Puddu oboi Sara Pisano, Ermelinda Suella clarinetti Laura Marongiu, Nicola Viale fagotti Barbara Porcu, Luca Contini corni Salvatore Svezia, Nicola Murtas direttore Riccardo Leone Wolfgang Amadeus Mozart Serenata in do minore n. 12 K. 388 Gian Piero Cartocci Voli di fantasia, serenata per dieci strumenti a fiato Informazioni: www.teatroliricodicagliari.itnumero verde Contact Center BES (Best Events Sardinia) (800 88 11 88) in grado di fornire informazioni in cinque lingue (italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo) attraverso più canali (telefono, mail, sms) su programmi, eventi, località, possibilità di alloggio e ristoro. E’ possibile telefonare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 e il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 13, oppure scrivere all’indirizzo mail: [email protected].; http://www.sardegnaspettacolo.it/index.php?nodo=cartellone&id=403