Courchevel Xtrail 2010 - Valetudo Skyrunning Italia

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Courchevel Xtrail 2010 - Valetudo Skyrunning Italia
Courchevel Xtrail 2010
Scritto da Giorgio Pesenti
Giovedì 12 Agosto 2010 19:56
53 km , 4400 metri dislivello positivo.
La coraggiosa aquila Carmela Vergura è 5^.
Domenica 8 agosto, adrenalina è: partire alle 4.30 del mattino con le pile frontali, ,
salire a fianco dei trampolini olimpici, su un binario di fiaccole.
Emozione è: essere qui, in mezzo ad altri 180 trailer che stanno per affrontare 53 km di
gara con 8800 metri di dislivello.
Ammirare è: osservare, applaudire la perfetta organizzazione dei francesi che hanno
preparato questo trail.
Incantarsi è: ammirare le montagne della Savoia, avvertendo il clima sportivo di festa
che aleggia nell’aria.
Sono le 15.00 di sabato 7 agosto quando arriviamo nella zona di Courchevel Praz, a
1400 metri di altitudine. Famosa località di montagna, Courchevel, è situata nella Savoia,
esattamente nel comprensorio sciistico Trois Vallèe, considerata come la più grande
area ski del mondo. Nel 1992 è stata sede di competizioni olimpiche per il salto dal
trampolino. Il mio sguardo rimane estasiato davanti a queste strutture che, ancora oggi
sono perfettamente integre e funzionanti.
Una lingua di montagna è stata scavata per fare posto alle strutture dei salti. Non ci si
rende conto del deturpamento naturale, anzi, sembra un qualcosa voluto dalla stessa
montagna.
I francesi, che in quanto a fantasia non ne hanno di meno degli italiani, hanno previsto,
in occasione di questo trail, una serie di competizioni di contorno. La fantasia dei nostri
amici d’oltralpe è stata quella di organizzare anche una gara a cronometro, salendo
sulla montagna sino ad arrivare al trampolino più alto.
Il gonfiabile dello sponsor principale ODLO invitava i trailer e gli accompagnatori ad
entrare nel campus sportivo, da una parte il gazebo del ritiro pettorali, dall’altra un
grosso tendone con gli stands di altri sponsor e inviti a gare.
Giunta alla sua sesta edizione, l’ xtrail ha visto aumentare il numero dei partecipanti.
Questa gara, insieme all’XTrail di Cervinia hanno creato un circuito Challenge. L’idea del
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challenge è nata dai Coureurs des Cimes, l'associazione che organizza i trails di
Courchevel e, con gli amici delle prestigiose stazioni alpine di Cervinia (Italia) e Crans
Montana (Svizzera) per gettare le basi di un gemellaggio sportivo che ha debuttato
appunto nell'estate 2010.
Agli inizi del mese di luglio 2011, i trailers di Crans Montana dovrebbero unirsi ai loro
amici con due corse a scelta che porteranno ai piedi dei ghiacciai.
Questa idea è stata accolta positivamente, riesce a unire dei bellissimi posti nel
movimento sportivo dei trail di differenti nazioni. Per l’occasione a Courchevel sono stati
previsti 2 percorsi, una 30 km, per i meno allenati e la 53 km per i “coraggiosi della
fatica”, come li chiamo simpaticamente io.
Partenza e arrivo della gara nel campus sportivo. Le previsioni del tempo sembrano
ottimali, il percorso a, detta di chi lo ha affrontato l’anno prima, è molto duro e selettivo.
Ci sono ben 6 colli, beh a 2600 metri di altezza non li chiamerei proprio colli, con altrettante discese. Non vedo l’ora che arrivino le 4.30, mi sento molto emozionata, questa tipologia di percorso mi piace. Salite lunghe e dolci, discese corribili e poco
tecniche, zero asfalto.
Con paziente meticolosità, consolidata dai tanti trail ai quali ho partecipato, preparo lo
zainetto sopravvivenza; i ristori sono 4 e su una gara di 53 km se fa caldo sono appena
sufficienti. Per la prima volta mi preparo anche del pane con la marmellata, come fanno i
ciclisti, forse riesco a mangiarli meglio che una barretta. Per curiosità, alla fine non sono
riuscita a mangiarli, i francesi ai ristori avevano previsto gli alimenti fondamentali per la
competizione.
Il momento della partenza è anche l’attimo dei saluti agli amici valdostani, Giuliano,
Fabrizio, Tarciso e altri di cui conosco bene i visi ma non ricordo i loro nomi. Saluto le
due ragazze che insieme a me partecipano al challenge, Manuela Brunero e Alessandra
Carlini, ammirevole quest’ultima nell’aver affrontato un viaggio di quasi 1000 km per
venire qui.
Ed eccoci alle 4.30 del mattino, ad arrancare lungo la pista da sci tutti in fila dietro il
campione di umiltà, prima di tutto, e campione nello sport: Dawa Sherpa. Qui in Francia,
Dawa ha trovato la sua seconda patria. Accolto come un fratello egli ha messo a
disposizione la sua esperienza per attivare dei corsi con i ragazzi e con le donne. Il tutto
nella sua estrema semplicità. Dawa il mito del trail che chiuderà questa gara in poco più
di 6 ore. Un tempo incredibile, visto la durezza del percorso. Ma un grande campione si
riconosce dai piccoli gesti: Dawa è rimasto al traguardo ad applaudire e salutare gli arrivi
di tutti i concorrenti, tra cui la sottoscritta.
Un piccolo sbaglio di percorso dopo neanche 1 km ha simpaticamente fatto sorridere
tutti noi, poiché in 170 persone ci siamo visti fare marcia indietro. Finito lo scherzo si
iniziava a fare seriamente. Una salita interrotta da alcuni brevi tratti di falsi piani ci ha
portato dopo 10 km a 2500 metri del Col Rocher e, all’apparizione di una meravigliosa
alba che illuminava tutte le creste.
A fil di cielo mi sembrava di volare sempre più in alto, e la sensazione di voler
rimanenere il possibile su quelle creste. Salire al col du Fruit, il roccioso colle du
Rateau a quasi 2700 metri, sino all’ultima salita, il colle Dent Du Villard, che poneva fine
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ai sali scendi terribili per le gambe.
La picchiata finale verso Courchevel chiudeva questo percorso ad anello, preparato in
maniera meticolosa, con un tratto percorso nel parco naturale della Vanoise,
Per molti km abbiamo corso sulle creste, attraversato il parco naturale, ci siamo
sentiti degli stambecchi nel lungo traversone di pietre e roccia e degli alpinisti quando si
doveva scendere da un pendio innevato.
Tutto questo ha reso la mia gara a perdifiato, dandomi una forza quasi sovrumana.
Mai stanca, incuriosita chilometro dopo chilometro, affrontando le salite con il passo
giusto e le altrettante discese con attenzione, cercando di conservare la giusta
concentrazione e osservando i luoghi attraversati per imprimerli nella mente come
fotografie.
Dopo 8 ore e 55 minuti la mia incredibile avventura aveva termine. Dawa mi ha
abbracciato, sono 5a delle donne. Ha vinto una ragazza che, il destino vuole si chiami
Sherpa in 8 ore 21 minuti. Dawa Sherpa tra gli uomini e Sherpa tra le donne sono stati
applauditi tantissimo. Non capivo granchè del francese urlato dallo speaker,ma gli occhi
dei vincitori trasmettevano più delle stesse parole.
In queste gare i vincitori sono tutti quelli che hanno potuto partecipare e arrivare, sia
nella 30 che nella 53, poi è anche giusto che ci sia colui o colei che viene eletto come
THE WINNER IS….è ci siamo anche noi : Giuliano Fabrizio , Manuela, Carmela, Tarciso,
Fabio, Marcello,tutti gli italiani presenti, nel nostro cuore abbiamo vinto. Vincitori sono
anche i nostri familiari, in paziente attesa, anche un po’ preoccupati. Da domani ci
ricorderemo del trail di Courchevel come un episodio vissuto intensamente e in cuor
mio….di ritornare a riviverlo.
Carmela
3/3