Strappo di Foppolo sugli skipass. Anzi no
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Strappo di Foppolo sugli skipass. Anzi no
Provincia 33 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016 Strappo di Foppolo sugli skipass. Anzi no La polemica. Brembo Super Ski esclude gli abbonamenti regionali per i primi tre giorni di apertura degli impianti Dietrofront dopo il richiamo di Fossati (esercenti lombardi). Ma Salusso: «Prezzo troppo basso, ci danneggia» FOPPOLO GIOVANNI GHISALBERTI «Il contratto va rispettato. Non esiste che una stazione decida da sola di non accettare sulle sue piste i possessori di skipass regionali». Massimo Fossati, presidente regionale dell’associazione esercenti funiviari e amministratore della società di gestione del comprensorio di Valtorta-Piani di Bobbio, è categorico: «Brembo Super Ski deve fare marcia indietro e accettare tutti, per quegli skipass la società di gestione ha già anche incassato». La querelle nasce dopo l’annuncio di mercoledì mattina da parte del direttore del comprensorio brembano, Vittorio Salusso, di rifiutare, nei primi giorni di apertura degli impianti, dall’8 all’11 dicembre, i pos- n n Tariffe decise tutti insieme a luglio. È così da dieci anni, un sistema unico in Italia» n Ma secondo il manager di Brembo Super Ski il prezzo non favorisce le stazioni sessori di skipass regionale (biglietto che consente l’utilizzo di tutte e 30 le stazioni sciistiche lombarde), prevalentemente acquistato da maestri di sci e dai membri degli sci club. «Per ragioni di sicurezza – dice Salusso – visto che, per ora, l’area sciabile è ridotta, non possiamo accogliere troppi sciatori né ospitare allenamenti di sci club». «A luglio tutte le stazioni sciistiche – continua Fossati – si siedono a un tavolo e decidono le tariffe. In quella sede nessuno ha manifestato contrarietà. È così da dieci anni, la Lombardia è l’unica ad avere lo skipass regionale e ce lo invidiano. Foppolo deve accettare tutti». Il dietrofront E così sarà. Oggi è previsto un incontro tra Salusso, Fossati, il consigliere regionale Lara Magoni e il presidente dei maestri di sci Luciano Stampa. «Troveremo una soluzione e accetteremo tutti», taglia corto Salusso. Problema risolto per i possessori di skipass regionale, ma resta quella che ha il sapore soprattutto di una forte provocazione da parte del direttore di Brembo Super Ski, manager di esperienza nel settore, arrivato in alta Val Brembana per rendere sostenibile la gestione degli impianti da sci. Oggi lo skipass regionale adulto costa 780 euro (285 euro per un maestro di sci) e consente di sciare su 30 comprensori, salire su 310 impianti e 900 chilometri di piste (l’anno scorso ne sono stati venduti circa 3.000). Il solo stagionale Brembo Ski costa 650 euro, a Livigno 691 euro. Ovvio che un appassionato opta per il biglietto valido in tutta la Lombardia. Se non ci fosse lo skipass regionale, le singole stazioni incasserebbero di più? Per Salusso i prezzi del regionale sono troppo bassi, non consentono la sostenibilità delle stazioni perché, di fatto, darebbero la possibilità di sciare a prezzi molto inferiori rispetto a un giornaliero. Il calcolo di suddivisione degli incassi dello skipass regionale alle singole stazioni è abbastanza complicato, ma sostanzialmente l’introito maggiore va laddove lo sciatore usa le piste. «È stato fatto per premiare le stazioni attrattive – continua Fossati – e quindi Foppolo, più sciatori di skipass regionali ha e più incassa». Tra chi paga di meno ci sono i maestri di sci, 285 euro per uno stagionale valido in tutta la Lombardia. «Il prezzo è stato condiviso con impiantisti e Regione – dice il presidente lombardo dei maestri di sci Luciano Stampa –. Prima era più alto e non lo faceva nessuno perché le singole stazioni lo vendevano a molto meno o addirittura era gratuito. È stato aumentato, ne sono stati venduti di più e gli impiantisti hanno avuto incassi maggiori». Le piste di Foppolo già imbiancate dai cannoni sparaneve La scheda Abbonamento regionale Ecco le tariffe ©RIPRODUZIONE RISERVATA Nuova cabinovia Due indagati per l’appalto Foppolo La loro iscrizione nei registri di chi indaga avvenuta dopo aver acquisito alcuni documenti nel novembre scorso Ci sarebbero due indagati nell’inchiesta per incendio doloso e turbativa d’asta che il pm Gianluigi Dettori ha aperto dopo il rogo che a luglio aveva danneggiato le seggiovie Quarta Baita e Montebello a Foppolo. Uno sarebbe S. L., 57 anni, bresciano di Gardone Valtrompia con residenza a Lugano, socio di maggioranza di Graffer, la società che ha vinto la gara d’appalto da 5 milioni e 187 mila euro per l’installazione di una cabinovia. Dell’altra persona sotto inchiesta, invece, finora non è stato rivelato il nome. La loro iscrizione nel registro degli indagati sarebbe immediatamente successiva all’acquisizione di documenti compiuta da carabinieri e Guardia di finanza il 10 novembre scorso al municipio di Foppolo e negli uffici della Brembo Super Ski. Quel giorno gli inquirenti avevano acquisito carte ri- efJfznfTvwEyFNXC3FNHYmxOgyjOXT8KBdjzqqH6JuQ= guardanti la gara d’appalto, tra cui delibere e determine comunali. Precedentemente gli investigatori avevano «visitato» alcune società in qualche modo collegate alle operazioni che ruotano attorno all’appalto, tra cui la Fenix Italia srl con sede a Brescia, la ditta di calzature che era intervenuta con 150 mila euro per far rientrare l’istanza di fallimento presentata ai danni di Brembo Super Ski da alcuni dipendenti. Il sospetto di chi indaga è che il bando sia stato tagliato su misura per far vincere Graffer, unica partecipante perché la sola ad avere già un progetto pronto ad onta dei tempi ristretti imposti dalla gara. Tutto regolare sostengono invece da Foppolo: sono state adottate procedure veloci, ma nel rispetto della legge e nella totale trasparenza. Nei giorni scorsi la Finanza s’è presentata in Regione per acquisire la documentazione con cui Finlombarda (la finanziaria della Regione) ha stanziato per gli impianti di risalita di Foppolo due milioni e mezzo di euro. Per quanto riguarda, invece, il Il consorzio delle aziende funiviarie lombarde (Anef Ski Lombardia) raggruppa 30 stazioni sciistiche lombarde, per un totale di 310 impianti per oltre 900 chilometri di piste. Il prezzo di listino, stabilito dall’intesa delle aziende avvenuta l’estate scorsa, è di 780 euro per lo stagionale adulti, 550 euro per i junior (classe 2000 e successive) e 700 euro per i senior (classe 1951 e precedenti). Per maestri di sci e guide alpine l’abbonamento è venduto a 280 euro, mentre per tesserati Fisi è di 490 euro. Stalking alla ex: assolto Per lui multa per molestie Urgnano L’uomo dichiarato estraneo anche da lesioni. Era in cella per evasione dai domiciliari: ieri è stato scarcerato Era accusato di stalking e lesioni nei confronti della ex moglie. Ma ieri M. P., 43 anni, di Urgnano, per questi due reati è stato assolto. Lo stalking è stato derubricato in molestie e disturbo alle persone e per questo l’uomo ha ri- Il cantiere per la cabinovia n Fiamme Gialle in Regione per gli stanziamenti legati agli impianti di risalita rogo alle seggiovie la Procura è in attesa degli esiti dell’esame del Ris su alcune tracce repertate. Il collegamento fra l’incendio e la presunta turbativa d’asta non ha per il momento il suffragio di elementi decisivi. Il sospetto di chi indaga è che le fiamme siano state appiccate per velocizzare l’installazione della cabinovia e accelerare la gara d’appalto.Gli inquirenti stanno cercando anche di capire se c’è collegamento fra il rogo di Foppolo e quelli che hanno interessato due ditte bresciane che avevano avuto a che fare con società riconducibili a S. L. mediato una contravvenzione: sei mesi di arresto con pena sospesa. Al termine dell’udienza il giudice ha disposto la scarcerazione. In cella M. P. era finito a settembre, in seguito all’aggravamento della misura degli arresti domiciliari. La ex moglie lo accusava di averla pedinata di giorno e anche di notte. In un’occasione, sempre secondo quanto raccontato dalla donna, il 43enne avrebbe picchiato lei e il figlio adolescente. ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Ho visto i ladri fuggire saltando sulle grondaie» Costa Volpino Una vicina di casa della derubata: «Sembravano ragni talmente erano agili». Bottino: pochi monili in oro «Sembravano quattro ragni». Sono le parole di netta condanna di una donna che abita a Corti di Costa Volpino e che ha raccolto lo sfogo di una vicina di casa, la quale, mercoledì sera, ha visto scappare dal balcone quattro ladri che avevano appe- na svaligiato il suo appartamento. «Sembravano ragni, per la velocità con cui hanno saltato da una casa all’altra arrampicandosi sui muri e sulle grondaie». L’allarme era scattato attorno alle 18, nella zona di Corti. «A lasciarci senza parole sono state la loro sfacciataggine e la loro agilità», racconta la vicina. L’appartamento è stato messo completamente soqquadro. Il bottino? Qualche oggetto prezioso, anelli e collanine d’oro. G. Ar.