Pieghevole - culture in loco

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Pieghevole - culture in loco
Il Programma “Culture in loco” nasce con l’Avviso Pubblico 09/2006 del
Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura, Sport, POR 2000-2006, FSE e riguarda
la promozione di progetti integrati di formazione e produzione culturale collegati a
strategie di promozione e rafforzamento delle aree PIT.
Un programma che, da una parte, attua realmente gli orientamenti tesi alla
creazione di un efficace “sistema formativo integrato” raccordando diverse politiche:
formative, del lavoro, dello sviluppo locale; dall’altra, sperimenta, in coerenza con
il Decreto Urbani, il protagonismo del partenariato pubblico-privato: Regione, PIT
Metapontino, Enti di formazione, Associazioni culturali, Pro-Loco, GAL, Strutture
specializzate nel marketing territoriale, in tema di promozione turistico e culturale.
Una scelta precisa che ruota intorno alla formazione e alla riqualificazione delle
risorse umane, perno della promozione del territorio, della valorizzazione dei beni
culturali, dello sviluppo locale tesa al raggiungimento di tre precisi obiettivi:
L’ E.SC.LA. - Ente Scuole Lavoro Basilicata - opera dal 1993 nel settore della formazione professionale, sviluppa interventi per la promozione delle risorse umane su
tutto l’arco dei servizi all’impiego, per consolidare il nesso tra le esigenze della persona
e quelle dell’impresa e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Attraverso un’attenta attività di analisi e ricerca il ns. ente progetta interventi di
formazione professionale e continua, formazione a distanza, alta formazione, stage,
tirocini, obbligo formativo, apprendistato ed orientamento professionale per favorire
l’attivazione di dispositivi che consentano alla Persona di individuare le proprie aspirazioni e declinare il proprio percorso individuale, coniugando le proprie reali attitudini
con le necessità del sistema delle imprese.
L’E.SC.LA., in piena sintonia con la filosofia che sottende il Programma “Culture
in loco”, con il “Progetto Integrato Carafa”, ha coordinato la costituzione della partnership strategica di progetto, avendo cura di formare nuove professionalità in grado
di valorizzare la cultura territoriale locale, intesa come ricerca e scoperta della propria
storia, gli attori e le esperienze pregresse realizzate intorno alla figura del compositore
Michele Enrico Carafa.
La cultura, infatti, racchiude in sé i mezzi e le finalità dello sviluppo endogeno: le
zone rurali che insistono sulla ricchezza e la diversità della propria identità e del proprio patrimonio storico possono sviluppare attività economiche che generano valore
aggiunto ed occupazione.
Si è voluto così scommettere sulle potenzialità non totalmente espresse del territorio, utilizzando la cultura musicale del Principe di Colobraro quale strumento distintivo e veicolo naturale per innescare azioni propositive e generatrici di nuove opportunità locali.
a - valorizzare il sistema delle risorse culturali e turistiche, attraverso il rafforzamento
della competitività delle capacità professionali delle risorse umane che operano nel
settore;
b - accrescere la consapevolezza e responsabilità degli attori locali sulla importanza
dei fattori immateriali (capitale umano)dello sviluppo;
c - coniugare efficacemente sviluppo del territorio con i processi di valorizzazione
dei saperi e delle competenze delle risorse umane.
Le grandi novità di “Culture in loco” sono state quelle di aver concertato, sui
territori regionali, le TEMATICHE CULTURALI DA VALORIZZARE in loco e
le Competenze professionali da costruire attraverso percorsi formativi specialistici,
nonché di aver proposto il modello europeo della PS - Partnership Strategica – che si
costituisce sul territorio regionale con soggetti locali e nazionali in ATI (Associazione
Temporanea d’Imprese).
Prof. Mario Desantis
Presidente E.SC.LA.
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www.progettocarafa.it
Prof. Patrizia Minardi
Dirigente ufficio Progettazione strategica
e Assistenza tecnica FSE
Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura
Regione Basilicata
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Colobraro
Una terra di mezzo, a 665 m. slm. Gli occhi inizialmente intenti a scrutare le lontananze del Pollino, a seguire poi il greto bianco del Sarmento sino a quando questo si
congiunge con il Sinni, per ritornare sulle alture che separano Calabria e Basilicata/
Lucania sino a perdersi di nuovo, questa volta nelle acque dello Jonio.
Questa è la suggestiva e ospitale Colobraro. Le notizie circa l’etimologia di questo
centro sono varie e tra loro controverse: per alcuni deriva da Colubrano, sfortunato
scudiero del barone di Caffe della Terra di Caserta; per lo storico Racioppi deriva da
Colubrarium, ad indicare un luogo infestato dai serpenti. Secondo altri, l’origine di Colobraro risale intorno all’anno Mille e deriva precisamente da un Cenobio di monaci
Basiliani, che in quel periodo si stabilirono nelle zone limitrofe al fiume Sinni, ad iniziare dai pianori di Trisaia, sotto Rotondella. Altri ancora, ritengono, che la sua origine risalga a tempi molto più lontani.
Della sua storia remota sopravvivono i resti del castello baronale, edificato nel XIII
secolo sulla cima della collina e il Convento dei Francescani (eretto nel 1601) con annessa la chiesa di S. Antonio da Padova (ricca di stupendi altari marmorei). Da oltre
quindici anni, il Convento, dopo ampie ristrutturazioni, ospita una Casa-Famiglia e
una Casa di Riposo per anziani. Da visitare, la vecchia chiesa parrocchiale di S. Nicola,
a tre navate, con un ampio portale di pietra e un interessante Battistero e la Cappella
di Santa Maria La Neve che è l’antica “laura” basiliana di Santa Maria di Cironofrio,
fondata dai monaci intorno all’anno Mille. Sul luogo della vecchia chiesa dell’Annunziata, sorge ora la nuova chiesa in stile moderno e con linee architettoniche di grande
interesse, opera dell’architetto Nicola Pagliara.
Numerose sono le Cappelle, più o meno vicine al centro abitato: San Rocco, San
Vito, Santa Maria d’Andria. In località Sirianni (un’area boschiva che si estende nei
pressi dell’abitato), si trova la Cappella della Madonna del Bosco.
Michele E. Carafa (1787-1872), appartenente alla Famiglia Carafa degli Stadera che
possedeva dal ‘600 il feudo delle terre di Colobraro, in cui ancora oggi si erge il loro Castello.
Musicista e compositore dell’800, vive e compone le sue opere tra Napoli e Parigi. Artista
sensibile, dotato di talento e di facile vena melodica, divenne grande amico e collaboratore
di Gioacchino Rossini che ne apprezzava la facilità delle sue melodie e la finezza di gusto nelle
forme: elementi maggiormente riscontrabili ne “Il Masaniello” e le “Cavatine Italiane”.
Il Progetto Integrato Carafa
Il Progetto Integrato Carafa nasce con lo scopo di valorizzare e promuovere il patrimonio storico, culturale e territoriale lucano, attraverso un percorso in grado di formare figure professionali esperte nell’ideazione, organizzazione e realizzazione di eventi per la valorizzazione dei beni culturali in quelle realtà territoriali le cui potenzialità
non sono ancora pienamente espresse.
In continuità, infatti, con le attività sperimentate precedentemente per dare vita
ad un’idea di “PARCO MUSICALE CARAFA”, il progetto ha l’ambizione di produrre un grande evento, capace di celebrare la sintonia tra uomo e territorio, da rappresentare attraverso uno spettacolo interdisciplinare e multimediale, per esprimere compiutamente la complessità dell’opera musicale e del suo forte legame con i luoghi di
ispirazione.
Si tratta dunque di recuperare una eredità del patrimonio culturale, importante
per una collettività locale, per riconsegnare visibilità e dignità artistica all’ultimo Principe di Colobraro, Michele Enrico Carafa, il quale sarà celebrato con uno spettacolo che vuole rappresentare la formidabile alchimia che lega musiche, storie e colori al borgo
di Colobraro, in una sinergia di linguaggi artistici diversi.
Il tutto sarà caratterizzato da un gioco espressivo e
moderno, scandito da immagini oniriche del nostro
territorio che si intrecceranno alle musiche liriche
delle “Cavatine italiane” e del “Masaniello” con
alcuni capitoli tratti dal romanzo “La storia immaginata dentro le stelle di Colobraro”, ispirato
ai canoni della letteratura del fantastico, di Porzia
Maria Cassavia e Savina Ingrosso.
La Soirèe Carafa, questo il titolo del grande evento, si concluderà con una danza liberatrice ispirata alla
musica delle stelle e alle suggestioni del cosmo…
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I dieci corsisti
Marinella Abbaduto - Anni 31, maturità magistrale, esperienza milanese nella gestione
delle risorse umane. Nel progetto Carafa svolge il ruolo di assistente allo staff artistico e lavora
sui contenuti e la comunicazione del sito web.
Antonella Bellino - Anni 27, quinto anno di conservatorio e disegnatrice di moda, aspirante insegnante di chitarra classica. Nel progetto Carafa svolge il ruolo di responsabile del punto informazione/accoglienza.
Stella Clarizio - Anni 19, operatrice turistica. Desidera diventare guida turistica e addetta
alla reception di un grande albergo. Nel progetto Carafa svolge il ruolo di responsabile del punto informazione/accoglienza.
Vittoria Ferrara - Anni 23, maturità classica, studentessa in scienze dei beni storico artistici. Aspira a diventare critico d’arte e organizzatrice di eventi culturali. Nel progetto Carafa svolge il ruolo di assistente allo staff artistico e lavora sui contenuti e comunicazione del sito web.
Matteo Landi - Anni 23, perito commerciale, con vocazione per la grafica e l’arte del tatuaggio. Nel progetto Carafa si occupa di comunicazione grafica e della logistica dell’evento.
Gaetano Salerno - Anni 33, maturità scientifica. Appassionato di letteratura e musica
jazz. Nel progetto Carafa si occupa della realizzazione del sito web, della comunicazione con i
media, del budgeting e del timing delle fasi legate all’evento.
Ketty Tripaldi - Anni 20, maturità in scienze sociali, appassionata di cinema. Nel progetto
Carafa svolge il ruolo di addetta al punto informazione e accoglienza.
Gianluca Viviani - Anni 22, perito commerciale, ballerino professionista di danza classica
e moderna. Nel progetto Carafa svolge il ruolo di assistente allo staff artistico.
Giusy Oriolo - Anni 32, magistero in scienze religiose, impegnata attivamente nel mondo
ecclesiastico e del volontariato religioso. Nel progetto Carafa svolge il ruolo di addetta al punto
informazione e accoglienza.
Sergio Scarpino - Anni 23, perito commerciale, con esperienze in Italia e all’Estero nel settore amministrativo aziendale. Particolare inclinazione verso il mondo videoludico e cinematografico. Nel progetto Carafa si occupa della realizzazione del sito web, della comunicazione con
i media e della organizzazione logistica dell’evento.
Il nostro percorso
Abbiamo intrapreso, grazie al bando regionale “Culture in Loco” e al progetto finanziato all’Ente di formazione “E.sc.la.”, un percorso formativo strutturato secondo
una procedura modulare suddiviso essenzialmente in 2 fasi:
- fase di formazione: con una modalità di sviluppo di tipo corsuale della durata
complessiva di 350 ore;
- fase di stage: basata su una modalità formativa di tipo pratico-applicativa, sviluppata in 3 mesi.
Nella fase d’aula abbiamo acquisito competenze approfondite relative al ruolo tecnico-specialistico dell’Esperto di Ideazione, Organizzazione e Realizzazione di Eventi
per la Valorizzazione dei Beni Culturali e del Territorio, attraverso lo studio di contenuti specifici; nella successiva fase pratico-applicativa di stage partecipiamo attivamente alla pianificazione, promozione e realizzazione dell’evento culturale Carafa. Al
termine del percorso formativo ci sarà rilasciato un attestato di specializzazione.
Questa nuova figura professionale opererà all’interno di un sistema di lavoro basato su procedure organizzative e gestionali per tutte le attività strettamente connesse
agli eventi culturali pensati e legati al territorio di riferimento.
Svolgereremo, quindi, un’attività molto complessa che prevede lo sviluppo di compiti diversi, riassunti nel seguente schema ideografico:
Lettura e interpretazione
del fabbisogno del patrimonio culturale
e del target d’utenza
Ideazione e progettazione dell’evento culturale
Costituzione del partenariato
Comunicazione evento
Realizzazione e gestione evento
Gestione post-evento
monitoraggio
Ricerca di
sponsorship
e finanziamenti