Begnoni a Pordenone: la sfida della fotografia
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Begnoni a Pordenone: la sfida della fotografia
16 10 12 Arte Begnoni a Pordenone: la sfida della fotografia Dopo l’esposizione alla Biennale di Venezia, il fotografo villafranchese Renato Begnoni ha esposto a Pordenone due opere appartenenti alla collezione di Zannier, durante una mostra che è durata dal 27 maggio al 26 agosto. di Elisa Zanola “Italo Zannier. La sfida della fotografia. Un inedito racconto per immagini” era il titolo della mostra che si è tenuta a Pordenone alla galleria d’arte Pizzinato. Curata da Zannier e Denis Curti, l’esposizione voleva essere un omaggio alla fotografia, alla sua storia, ai suoi sviluppi, ai suoi artisti dell’immagine. Trecento scatti di 150 fotografi e cinquanta volumi, dall’Ottocento ai giorni nostri, erano presenti alla mostra. Delineando un ricco panorama, variegato e approfondito, di quest’arte recente e affascinante. Tra le immagini, spiccavano due opere del nostro concittadino Begnoni: una del 1992, “Interno con figura” e un’altra del 2005, “Memoria e identità”. Una riflessione sulle tematiche dell’esistenza, del dolore, delle origini. Argomenti su cui il fotografo villafranchese lavora da tempo, coniugandoli con una ricerca sull’evoluzione dell’essere umano e sulla sua identità. Di recente il lavoro di Begnoni si concentra su una ricerca archeologica della modernità, che consiste nell’inserire personaggi attuali in un’ambientazione storica o sacra. Immagini, colori, sovrapposizioni, intuizioni si alternano nella ricerca artistica di Begnoni. Uno dei suoi ultimi lavori rappresenta una donna incinta raffigurata all’interno di un’antica chiesa. La sacralità della nascita, la nascita del sacro: queste ed altre riflessioni impegnano la creatività di un fotografo sempre attento agli stimoli che il passato e il presente sono in grado di offrirgli. Un lavoro non solo di fotografia, ma anche di pittura, dato che alcune zone dell’immagine vengono colorate a mano: un impegno che richiede tempi lunghi, precisione e accuratezza. Per un’innovazione dello stile fotografico e una proposta creativa dalla profonda carica artistica. In foto, da sinistra: Denis Curti, Italo Zannier e Renato Begnoni Italo Zannier Da Wikipedia/ Dizionario di fotografia Rizzoli Italo Zannier (Spilimbergo, 1932) è to nel 1994. E’ stato curatore di decine uno storico, fotografo e critico della fo- di mostre fra le quali quella sul paesag- tografia italiano. Primo in Italia ad inse- gio mediterraneo organizzata a Siviglia gnare “storia della fotografia” ha inse- in occasione dell’Expo 1992 e la sezio- gnato allo IUAV e alla facoltà di Lettere ne fotografica di Italian methamorpho- dell’Università Cà Foscari, sempre a Ve- sis, la grande mostra dedicata all’arte nezia. Ha insegnato anche al Dams di italiana dal Guggenheim di New York Bologna e alla facoltà di Beni culturali nel 1994. Ha curato inoltre la sezione di Ravenna e all’Università cattolica di fotografia a varie edizioni della Bienna- Milano. È membro della “Sociètè euro- le d’Arte di Venezia, l’ultima nel 2011, e peènne d’histoire de la photographie”. alla Biennale di Architettura di Venezia. Ha pubblicato più di 500 libri tra cata- Alla sua missione di divulgatore devono loghi e pubblicazioni storiche e scienti- la fama molti grandi fotografi italiani fiche. Ha avuto la laurea honoris cau- contemporanei. sa in Conservazione dei beni culturali dall’Università di Udine. E’ presidente dei comitati scientifici del Museo di (Dizionario di fotografia Editore: Rizzoli Pubblicazione: 2001) storia della fotografia Alinari di Firenze e del Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Lestans, da lui fonda- GdVerona OTTOBRE 2012.indd 16 15/10/2012 08:40:08
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