Atlante storico della Bassa Padovana
Transcript
Atlante storico della Bassa Padovana
Atlante storico della Bassa Padovana L’Ottocento a cura di Francesco Selmin Che cos’è la Bassa Padovana? Quali sono i suoi confini? In quale misura la sua geografia e la sua storia sono diverse rispetto a quelle di altre zone della provincia padovana? Dopo la grande bonifica veneziana, quali fattori ne hanno influenzato la fisionomia? Quali dimensioni hanno avuto gli sviluppi della bonifica in età contemporanea? Con quali conseguenze sul paesaggio, sull’agricoltura e sul tessuto sociale? Qual è stato il nesso tra il brigantaggio e i rapporti di produzione nell’agricoltura? Che cosa ha significato la presenza di grandi masse di braccianti? Quale ruolo hanno svolto le tre città o, meglio, le tre quasi-città? Quanto ha inciso sull’economia l’inadeguatezza delle infrastrutture? Sono alcune delle domande a cui vuole rispondere l’Atlante storico della Bassa Padovana, concepito con l’obiettivo di fornire un’accurata e aggiornata carta d’identità della fascia meridionale della provincia di Padova. Dal Montagnanese al Conselvano, passando per l’Estense e il Monselicense, il primo volume dell’Atlante traccia l’evoluzione storica della bassa pianura padovana dal tramonto della dominazione veneziana, alla fine del Settecento, alla vigilia della Grande Guerra, indagandola in tutti i suoi aspetti fondamentali: l’economia, la società, la politica, la cultura, la religione. Vengono così alla luce i fattori e i processi storici che hanno determinato le peculiarità di un’area che si differenzia in misura significativa dalla restante parte della provincia. In primo luogo la presenza di grandi tenute agricole che si estendono a perdita d’occhio e che lasciano poco spazio alla piccola proprietà contadina: distese di campi fertili, coltivati a grano e mais, che nel primo Ottocento uomini “nuovi”, provenienti dalla borghesia, comprano dall’aristocrazia in declino e amministrano con paternalismo autoritario ricorrendo allo sfruttamento dei braccianti avventizi, il “proletariato” dell’agricoltura. Nelle miserabili condizioni delle grandi masse bracciantili affonda le sue radici quell’illegalità diffusa che tocca l’apice dopo la rivoluzione del ’48 e che l’autorità militare austriaca si prefigge di stroncare con la “strage” perpetrata dal Giudizio Statario. Dopo l’annessione all’Italia l’inchiesta agraria conferma in buona sostanza il quadro desolato delle campagne della Bassa su cui incide anche la devastante alluvione del 1882. Duplice la reazione della popolazione contadina più povera: un’ondata migratoria e, prima ancora, l’adesione alla predicazione anarcosocialista. Non a caso la Bassa è l’unica area del padovano toccata dal movimento de “la Boje”. A cavallo tra Otto e Novecento si collocano, infine, le aperture sociali del mondo cattolico, che abbandona l’intransigenza temporalista e, dando vita alle casse rurali e ad altre iniziative solidaristiche e sindacali, compete con le cooperative e le leghe socialiste. All’arretratezza delle campagne si contrappone una relativa vivacità delle tre città murate, dove emerge a fa- tica un ceto borghese che, nelle sue varie articolazioni, si fa promotore di iniziative di modernizzazione: promuovendo l’istruzione, istituendo gabinetti di lettura e musei, avviando attività industriali, favorendo l’attività teatrale, fondando giornali e dando vita a un diffuso associazionismo. L’indagine storiografica, condotta con rigore scientifico da qualificati studiosi, si coniuga sempre con un’impostazione divulgativa. I vari capitoli sono corredati da documenti, in gran parte inediti, scelti con una particolare attenzione alla loro leggibilità, e da tabelle statistiche. Un ruolo di primo piano è giocato dalle immagini, intese non in funzione meramente estetica, ma come documento storico da contestualizzare e interpretare. Le fotografie, le carte geografiche, i disegni diventano essi stessi “racconto storico”. Il volume è arricchito da una dettagliata cronologia e da un dizionario biografico relativo a personaggi che hanno lasciato il loro segno nella storia della Bassa. Alla realizzazione dell’opera, curata da Francesco Selmin, ha lavorato un gruppo di studiosi che hanno già al loro attivo importanti pubblicazioni in ambito storiografico tra i quali Alberto Costantini, Franco De Checchi, Liviana Gazzetta, Davide Gobbo, Tiziano Merlin, Cristina Morandi, Mauro Vigato, Luigi Contegiacomo, Ferruccio Sabbion, Graziano Zanin, Livio Zerbinati, Giuseppe Battaglia e Rosaria Ortolan. In copertina: Scarriolanti sull’Adige. Le opere di bonifica e di aggiustamento del sistema fluviale, iniziate dalla Repubblica Veneta, proseguirono nei secoli XIX e XX. Nella pagina a fronte: il passo sull’Adige ad Anguillara. In questa pagina: in alto, Il canapificio di Montagnana in una veduta a volo d’uccello. La prima pietra fu posata il 21 maggio 1870 dalla Prima Società Italiana per lo stigliamento meccanico della canape e del lino. Lo stabilimento entrò in attività nel marzo 1871; qui sopra, la filanda fondata a Monselice nel 1846 dai fratelli Giacobbe e Maso Trieste. Fu costruita tra l’argine destro del canale Bisatto e l’attuale via Cavallotti. Nella pagina successiva: ex voto per la liberazione di Montagnana dai briganti (1809). Piano dell’opera Il tramonto della Repubblica Veneta L’anno dei briganti e il mito di Stella La nascita dei comuni moderni Le bonifiche e la macchina a vapore Le tre città: scuole, gabinetti di lettura e musei, teatri La rivoluzione del ’48 e i volontari Il grande processo ai briganti Le nuove fondazioni religiose: l’assistenza e l’istruzione Il mito di Garibaldi Dopo l’annessione Le campagne della Bassa e l’inchiesta agraria Sulle sponde dell’Adige Il socialismo tra Ottocento e Novecento Strade, vie d’acqua e ferrovie Filande e fornaci. I caratteri rurali della prima industria L’emigrazione Il clero tra intransigentismo e aperture sociali L’alba del nuovo secolo Cronologia Dizionario biografico Atlante storico della Bassa Padovana L’Ottocento a cura di Francesco Selmin formato: 21 x 28 cm 320 pagine, illustrazioni a colori e in bianco e nero confezione cartonata con sovraccoperta prezzo: € 38,00 isbn: 978-88-814-725-8 Il volume sarà disponibile nell’autunno 2013 cierre edizioni via Ciro Ferrari, 5 37066 Sommacampagna (VR) tel. 045 8581572 www.cierrenet.it, [email protected]