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COOPERSALUTE INFORMA
Testi a cura della Dott.ssa Silvia Muggia - Co.S. Consorzio Sanità
F O N D O
SANITARIO
COOPERSALUTE
5/Il diabete
© Tutti i diritti sono riservati all’autore dei testi e delle immagini e all’utilizzatore economico. È vietata la riproduzione anche parziale
di alcol, alcuni squilibri ormonali
o prolungato trattamento con cortisone.
Le cause del diabete di tipo I sono
essenzialmente genetiche. Il diabete di tipo II è invece in relazione
con l’età, la familiarità e con abitudini poco salutari come una vita
sedentaria, una dieta troppo ricca,
l’eccesso di peso o l’obesità.
Il diabete è una delle malattie che
l’umanità conosce dai tempi più
antichi: la conoscevano già gli antichi egizi, ma è meno di un secolo che si è scoperto il ruolo dell’insulina e si è imparato a curare
il diabete.Oggi i diabetici (che sono
milioni) possono condurre una vita
attiva e normale curandosi anche
per decenni senza sentirsi malati
o invalidi.
Molti dei cibi che mangiamo si trasformano in uno zucchero, il glucosio, che viene immagazzinato
e usato dall’organismo per produrre energia.Il pancreas produce
un ormone, l’insulina, che facilita
l’ingresso del glucosio dal sangue
all’interno delle cellule. Le persone
che hanno il diabete non producono abbastanza insulina o non
sono in grado di utilizzare l’insulina in modo efficace; questo si traduce in un aumento del livello di
zucchero nel sangue, cioè un aumento della glicemia.
La glicemia si misura in milligrammi
per decilitro di sangue (mg/dl) o in
millimoli per litro (mmol/l). Si parla
di diabete quando la glicemia misurata a digiuno almeno due volte
a distanza di una settimana è uguale
o superiore a 126 mg/dl.
Quando il livello di zucchero sale
può iniziare a passare anche nelle
urine facilitando lo sviluppo di germi
e le infezioni. Può succedere di
urinare molto di più, disidratandosi e spesso viene molta sete; si
perde peso perché non si riesce
a utilizzare lo zucchero per nutrire
i tessuti, ci si sente stanchi o son-
nolenti, a volte si vede sfuocato
perché si asciuga anche il cristallino nell’occhio.
Esistono due forme di diabete:
il diabete di tipo I o insulino-dipendente, colpisce i giovani prima dei
20 anni e dipende da un difetto genetico da cui sono affette circa il
10% delle persone diabetiche: la
persona non produce insulina e si
ammala rapidamente e in giovane
età. Il diabete di tipo I si cura con
iniezioni di insulina.
il diabete di tipo II o non insulinodipendente, colpisce in genere
persone in età matura, spesso sovrappeso o con una dieta non ben
bilanciata; la maggioranza dei diabetici è affetta dal diabete di tipo
II. Questo tipo di diabete si può curare in buona parte solo con la
dieta e con farmaci in pastiglie, ma
in alcuni casi viene usata l’insulina.
Il diabete può manifestarsi infine
come malattia secondaria in caso
di malattie del pancreas, eccesso
DIABETE E MALATTIE
CARDIOVASCOLARI
Il diabete è una malattia seria e,
se non viene curata correttamente,
può portare complicanze per i vasi
arteriosi e per una serie di organi
vitali. Il diabete aumenta infatti il
rischio di aterosclerosi, favorisce
l’ipertensione e l’ipercolesterolemia e riduce il livello del colesterolo HDL o colesterolo “buono”.
Inoltre, a causa dei danni prodotti
sui piccoli vasi, il diabete può provocare complicanze a carico dei
tessuti più sensibili, come la retina, il rene, il cuore, il sistema nervoso periferico, la pelle.
COME CONTROLLARE
IL DIABETE
Il diabete rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Le persone
diabetiche possono ridurre il proprio rischio cardiovascolare modificando innanzitutto la propria
dieta con semplici regole:
• mangiare regolarmente
• mangiare ad ogni pasto alimenti
che contengono fibra in modo da
ridurre l’assorbimento degli zuccheri e regolare l’intestino
• ridurre l’introduzione di grassi,
soprattutto i grassi animali e di zuc-
cheri
• limitare l’alcol, che in alcuni casi
può anche provocare ipoglicemia.
La prevenzione si completa con
un buon controllo degli altri fattori
di rischio, cioè evitando di fumare,
controllando la pressione e il peso
e facendo regolarmente attività fisica. L’esercizio fisico infatti non
solo favorisce la perdita di peso,
ma contribuisce anche ad abbassare la pressione e il livello di zuccheri nel sangue.
Se il medico prescrive dei farmaci,
l’efficacia di questi ultimi va regolarmente controllata, attraverso la
misurazione della glicemia e una
visita ogni tanto.
Con il medico vanno anche discussi i rischi di un calo eccessivo
di zucchero (ipoglicemia), che ogni
diabetico deve saper riconoscere
e trattare o di un eccesso troppo
frequente o prolungato (iperglicemia), che sarà compito anche dei
curanti arrivare a controllare.
Con il diabete si possono pianificare viaggi e feste, si possono affrontare gravidanze, prestazioni
sportive o malattie, basta conoscere il proprio corpo, i propri sintomi e le proprie medicine.