L`UFFICIO STAMPA Valorizzare un`idea, un

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L`UFFICIO STAMPA Valorizzare un`idea, un
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE
Corso di Laurea magistrale in
Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e sociale
L’UFFICIO STAMPA
Valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Laboratorio di “Ufficio stampa”
prof. Ileana Inglese
Bari, A.A. 2015/2016
Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Premessa
Questo lavoro deriva dalla necessità di offrire una guida agli studenti che hanno seguito il
Laboratorio di “Ufficio stampa”, inserito nell’ambito del Corso di laurea magistrale in
Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e sociale, attivato presso l’Università degli
Studi di Bari “Aldo Moro”.
Esso trae la sua ispirazione da anni di significative esperienze nel settore del giornalismo e
della comunicazione d’impresa e vuol essere solo un’introduzione al tema complesso e
vastissimo dell’ufficio stampa, per il cui approfondimento si rimanda agli autori citati in
bibliografia.
Con l’augurio che questo possa essere un contributo per il miglioramento delle capacità
comunicative dei corsisti e per la loro crescita personale e professionale.
Ileana Inglese
C’è una cosa preziosa che mi porto ogni volta via da un corso: ed è il contatto con gli allievi,
le tante, ogni volta diverse, emozioni. Per rinnovarle nel tempo lascio qui la mia e-mail:
[email protected]. La mia casella è sempre aperta!
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Sommario
Premessa
Prima parte - L’Ufficio stampa: funzioni e strumenti
-
Il valore dell’ufficio stampa
La comunicazione giornalistica
Storia, finalità, diritti, doveri
Deontologia professionale
Il giornalismo settoriale
Il giornale: articoli & Co.
Il rilancio degli uffici stampa
Le origini dell’Ufficio stampa
Le funzioni dell’Ufficio Stampa
Le attività dell’Ufficio Stampa
Il ruolo dell’addetto stampa
Il profilo dell’addetto stampa
Le relazioni con i media
La media list
Principali quotidiani italiani/stranieri
Il comunicato stampa
-
segue
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Prima parte
L’UFFICIO STAMPA:
FUNZIONI E STRUMENTI
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
L’UFFICIO STAMPA QUALE STRUMENTO PER CREARE VALORE
Oggi, tutto ciò che non viene comunicato, non esiste. Il che vale sia per la promozione di un
prodotto/servizio/azienda, che per la comunicazione di un evento/progetto/incontro.
Una comunicazione capillare, basata su contenuti originali e mirati al target è il primo passo
per il successo di una iniziativa. Una buona attività di ufficio stampa la amplifica e valorizza.
Prima di esaminarne attività e strumenti facciamo giusto un cenno alla comunicazione
giornalistica, alle regole di deontologia professionale ed principali settori di intervento
LA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA
Quando nasce
È il 1456 quando Giovanni Gutenberg a Magonza in Germania stampa la Bibbia grazie
all’invenzione del sistema di stampa a caratteri mobili. Nel 1538 a Venezia viene pubblicato il
primo giornale, una pubblicazione che esce con una certa regolarità, molto simile ai nostri
giornali, venduta al prezzo di una “gazeta”; ma è solo nel 1636 a Firenze che nasce la prima
Gazzetta italiana. Tra 1640 e 1660 seguiranno Genova, Bologna, Milano, Torino, Napoli.
Caratteri distintivi
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raccontare in uno stile chiaro, sintetico e sciolto
puntare all’interesse del pubblico/lettore
portare in primo piano i contenuti rispetto alla forma
comunicare in modo esauriente in uno spazio/tempo limitato
parlare attraverso mezzi diversi: giornali, radio, TV, web
Finalità
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Informare
Sensibilizzare
Fare cultura
Promuovere
Fare propaganda
Diritti
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(tratto dall’art. 21 della Costituzione italiana)
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr.
art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo
autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per
l'indicazione dei responsabili.
(…)
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di
finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a
reprimere le violazioni.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Doveri
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Rispettare chi legge
Rispettare la privacy dei soggetti citati
Usare fonti di informazione certe
Rispettare il segreto professionale
Usare in modo corretto la lingua italiana
Capire e farsi capire
Rispettare le regole di deontologia professionale
DEONTOLOGIA PROFESSIONALE / Le regole
http://www.odg.it/content/etica-le-regole
I precetti deontologici
a) la libertà di informazione e di critica (valori che fanno definire il giornalismo
informazione critica) è il “diritto insopprimibile” dei giornalisti. “Le libertà
fondamentali affermate, garantite e tutelate nella Parte prima, Titolo primo, della
Costituzione della Repubblica, sono riconosciute come diritti del singolo, che il
singolo deve poter far valere erga omnes. Essendo compresa tra tali diritti anche la
libertà di manifestazione del pensiero proclamata dall'art. 21, primo comma, della
Costituzione, deve senza dubbio imporsi al rispetto di tutti, delle autorità come dei
consociati. Nessuno può quindi recarvi attentato, senza violare un bene assistito da
rigorosa tutela costituzionale”. (Corte costituzionale, sentenza 122/1970).
b) la tutela della persona umana e il rispetto della verità sostanziale dei fatti, principi da
intendere come limiti alle libertà di informazione e di critica.
c) l'esercizio delle libertà di informazione e di critica ancorato ai doveri imposti dalla
buona fede e dalla lealtà:
d) il dovere di rettificare le notizie inesatte. La pubblicazione della rettifica è un obbligo
di legge (art. 8 legge 47/1948 sulla stampa), ma sul piano deontologico il giornalista
deve provvedervi autonomamente senza attendere l’impulso della parte lesa dalla
diffusione di “notizie inesatte”;
e) il dovere di riparare gli eventuali errori;
f) il rispetto del segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto
dal carattere fiduciario di esse. Il segreto professionale è tutelato soprattutto
dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (legge 4 agosto 1955
n. 848) e dalle sentenze Goodwin, Roemen e Tillack della Corte di Strasburgo dei
diritti dell’uomo. La Convenzione europea tutela espressamente le fonti dei giornalisti,
stabilendo il diritto a “ricevere” notizie.
g) il dovere di promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori;
h) il mantenimento del decoro e della dignità professionali;
i) il rispetto della propria reputazione;
j) il rispetto della dignità dell'Ordine professionale;
k) il dovere di promozione dello spirito di collaborazione tra i colleghi;
l) il dovere di promozione della cooperazione tra giornalisti ed edito
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
DEONTOLOGIA PROFESSIONALE / Le carte
http://www.odg.it/content/le-carte
Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all’albo, che
integrano il diritto ai fini della configurazione dell’illecito disciplinare.
 Carta Informazione e Pubblicità
 Carta di Treviso
 Carta dei doveri del giornalista
 Carta di Perugia
 Carta Informazione e Sondaggi
 Testo unico sulla privacy (d. lgs 196/2003) e Codice deontologico relativo al
trattamento dei dati personali nell'esercizio dell´attività giornalistica
 Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa
 Codice di autoregolamentazione TV e minori
 Carta dei doveri dell' informazione economica
 Codice di autoregolamentazione delle trasmissioni di commento degli avvenimenti
sportivi
 Carta di Roma
 Decalogo del giornalismo sportivo
 Codice di autoregolamentazione per i processi in tv
 Carta di Firenze
 Carta di Milano
Carta dei doveri del giornalista degli Uffici Stampa
http://www.odg.it/print/content/carta-dei-doveri-del-giornalista-degli-uffici-stampa
Documento approvato dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti nella riunione del
10 novembre 2011. Dopo undici anni dall’approvazione dalla legge 150/2000 la nuova Carta
prevede nuove ipotesi di comportamenti deontologici per tutti gli iscritti all’Ordine.
Essa stabilisce che il giornalista deve uniformare il proprio comportamento professionale al
principio fondamentale dell’autonomia dell’informazione; ciò indipendentemente dalla
collocazione dell’Ufficio Stampa nell’ambito della struttura pubblica o privata in cui opera.
Inoltre il giornalista deve operare nella consapevolezza che la propria responsabilità verso i
cittadini non può essere condizionata o limitata da alcuna ragione particolare o di parte o
dall’interesse economico.
In tal senso ha l'obbligo di difendere la propria autonomia e credibilità professionale secondo i
principi di responsabilità e veridicità fissati nella legge istitutiva dell’Ordine.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
IL GIORNALISMO SETTORIALE
LO SPORT
Molti cominciano da qui perché la passione per lo sport è comune e trascinante, ma non è
facile, come sembra, amare lo sport, seguirlo e raccontarlo, mantenendo l’obiettività e la
lucidità nella valutazione ed esposizione. Occorre competenza tecnica e capacità di illustrare
molti fatti con poche parole.
LA CRONACA NERA
Somiglia molto allo sport: è un punto di partenza per molti e può portare anche in prima
pagina. Ma non è un mondo facile: richiede passione, lucidità e capacità di sintesi. Cadere nel
sensazionalismo è facile: occorre essere consapevoli che con il proprio lavoro si adempie ad
una missione al servizio del cittadino.
LA CRONACA BIANCA
Comprende i diversi settori della socialità: enti locali, istituzioni, scuola, sanità, ambiente. È
un banco di prova importante per il giornalista, che opera nel vivo del tessuto sociale
cittadino. Occorre capacità di osservazione e approfondita conoscenza della materia da
trattare, quindi nozioni di economia locale, degli ordinamenti locali e capacità di
interpretazione critica delle varie leggi.
LA CRONACA GIUDIZIARIA
Si concentra sui processi e sulla vita dei tribunali. È un settore delicato, regolato da norme
rigide che non è sempre facile rispettare. Il diritto di cronaca e di informazione spesso si
scontra con la tutela del segreto istruttorio. Occorre grande competenza, lucidità e massima
attenzione e verifica delle fonti.
L’ECONOMIA
È un settore difficile, ma è tra le specializzazioni più prestigiose e richieste oggi. Occorre
preparazione, conoscenza delle leggi e studio costante della mappa economica nazionale e
mondiale. Utile un confronto costante con il territorio e il monitoraggio delle istanze sociali
più frequenti.
IL TURISMO
È un settore in grande espansione, e oggi si registra un crescente interesse per questi
Argomenti. Si articola a sua volta in macro-aree specialistiche: ambiente e natura,
gastronomia e folklore, storia ed arte, ecc. Occorre curiosità, spirito di osservazione e
aggiornamento continuo, oltre che una buona conoscenza del territorio, della cultura e delle
tradizioni locali.
LA POLITICA
È il settore più vicino alla “stanza dei bottoni” e va gestito con attenzione, conservando una
certa obiettività. Il rischio è di assecondare le proprie preferenze politiche e schierarsi a priori,
perdendo la capacità critica indispensabile al giornalista. Occorre una buona conoscenza della
situazione politica nazionale e internazionale e una certa competenza in materia, oltre che la
capacità di tradurre il “politichese” in un linguaggio accessibile al cittadino.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LA MODA
Il ruolo della stampa in questo settore è decisivo, in quanto incide sulla sorte delle varie linee
e quindi influenza settori trainanti dell’economia. Occorre una cultura profonda della storia
del costume
e una buona conoscenza del settore, delle manifestazioni correlate e dei suoi
esponenti-chiave.
LO SPETTACOLO
È uno dei sogni ricorrenti di chi comincia a fare il giornalista. Anche in questo caso agli
appassionati sembra facile scrivere di qualcosa per cui si nutre una passione. Ma occorre
avere solide basi di cultura generale, una conoscenza specifica nel settore d’interesse ed una
spiccata capacità critica oltre che narrativa.
LA CRONACA ROSA E SCANDALISTICA
Gli amori, i matrimoni, i divorzi eccellenti di vip, principi e divi: al gossip non rinuncia
nessuno, perciò questo settore avrà vita eterna. Occorre faccia tosta, intraprendenza, fantasia,
sense of humour, leggerezza e …senso del limite, oltre il quale c’è la querela!
Ad ogni settore giornalistico corrisponde un’attività specifica di ufficio stampa.
Il GIORNALE: ARTICOLI & CO.
Editoriale
Esprime la posizione del giornale su un importante fatto di attualità
Intervista
Propone al lettore un dialogo fra un giornalista e l’intervistato
Servizio
Sviluppa una riflessione articolata su più livelli su di un tema
Reportage
Cronaca/descrizione di avvenimento/ambiente da paese lontano
Inchiesta
Affronta un tema da più punti di vista per andare oltre la stretta attualità
Rubrica
Affronta un argomento dedicandogli uno spazio fisso periodico
Articolo di sensibilizzazione
Propone una riflessione/approfondimento o esprime una denuncia
Articolo di promozione
Presenta un servizio/prodotto evidenziandone l’interesse o la novità
Comunicato stampa
Presenta e promuove le attività di un’organizzazione pubblica/privata
Publiredazionale
Informazione pubblicitaria redatta e impaginata a mo’ di articolo
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
IL RILANCIO DEGLI UFFICI STAMPA
La comunicazione d’impresa ha oggi un’importanza determinante per tutte le organizzazioni,
sia piccole che grandi. Essa si caratterizza sempre più come risorsa strategica nell’economia
aziendale.
Si assiste al rilancio degli uffici stampa, che assumono il ruolo di “stanze di compensazione
dei flussi di comunicazione esterno/interno” delle aziende e fungono da fonti di informazione
per i mass media.
Il fine è rafforzare il prestigio e promuovere l’immagine di un’organizzazione, creando
consenso.
LE ORIGINI DELL’UFFICIO STAMPA
Lo sviluppo degli uffici stampa negli Stati Uniti risale agli ultimi 20/30 anni del XIX secolo.
Le Compagnie ferroviarie furono tra le prime a lanciare una campagna per influenzare
l’opinione pubblica.
Un nome ha segnato la storia degli uffici stampa: Ivy Ledbetter Lee, pubblicista e
pubblicitario statunitense (1877/1934), considerato, assieme a Edward Bernays (1891/1995),
uno dei padri delle moderne pubbliche relazioni.
Egli si era reso conto che la politica del silenzio e del segreto era fallita e concluse che, per
farsi capire dal pubblico, le aziende avrebbero dovuto “sciogliere i sigilli”: comunicare.
Una sua dichiarazione, spedita ai primi del ‘900 ai direttori di tutti i giornali, può ancora
essere considerata il “manifesto” dell’addetto ai rapporti con la stampa:
“Questo non è un ufficio stampa segreto. Tutto il nostro lavoro viene svolto alla luce del sole.
Il nostro scopo è di fornire notizie. Questa non è un’agenzia di pubblicità; se avete problemi
di questo genere, non sottoponeteli a noi… Se volete particolari su un qualunque argomento
di attualità, ditecelo e li avrete in brevissimo tempo e ogni direttore di giornale sarà il
benvenuto se vorrà venire a controllare di persona la verità dei fatti… Con tutta onestà e
chiarezza, il nostro piano consiste nel dare alla stampa e al pubblico degli Stati Uniti
informazioni tempestive e accurate su quanto il pubblico vuole sapere, tenendo presenti gli
interessi tanto delle aziende quanto delle pubbliche istituzioni..”
LE FUNZIONI DELL’UFFICIO STAMPA
Il compito dell’Ufficio Stampa è quello di assicurare l’efficace attuazione dei programmi per
la diffusione omogenea e coerente dell’immagine aziendale, mediante il reperimento, la
selezione, la predisposizione e la divulgazione di obiettivi, contenuti e risultati aziendali. A tal
fine esso mantiene e potenzia i rapporti con i mass media e con gli organismi istituzionali e
associativi del giornalismo.
L’Ufficio Stampa svolge una duplice funzione:
•
Funzione attiva:
–
•
si fa portavoce di notizie, dati e informazioni che l’organizzazione per cui opera
ha interesse a diffondere
Funzione reattiva:
–
risponde alle richieste di informazioni e alle sollecitazioni provenienti dai
giornalisti e dal pubblico
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LE ATTIVITÀ DELL’UFFICIO STAMPA
L’Ufficio Stampa ha il compito di:
-
mantenere e potenziare le relazioni con i media
preparare ed inviare comunicati stampa, cartelle stampa, ecc.
raccogliere le pubblicazioni e preparare la rassegna stampa
organizzare conferenze stampa, incontri stampa, ecc.
stimolare interviste e servizi televisivi da parte dei media
preparare discorsi per conto di altri (ghost writing)
gestire l’area stampa del sito aziendale o di progetto
gestire la comunicazione sui social network
realizzare un giornale aziendale o una newsletter
organizzare press tour o altri incontri dedicati ai giornalisti
IL RUOLO DELL’ADDETTO STAMPA
Il ruolo dell’Addetto Stampa è quello di comunicatore privilegiato con i Media, nei cui
confronti è portavoce ufficiale dell’organizzazione per la quale agisce. È un operatore
dell’informazione particolarmente attento alle norme deontologiche della professione.
La sua responsabilità è quella di far pervenire ai Media – dopo aver controllato la veridicità
delle notizie e rilevato i commenti dei vertici aziendali – ogni tipo di informazione di interesse
generale. Ha anche il compito di raccogliere tutto il materiale pubblicato dai media
relativamente all’organizzazione per la quale presta la sua attività, segnalando
tempestivamente eventuali rilievi, critiche o proposte.
IL PROFILO DELL’ADDETTO STAMPA
Le premesse fondamentali per gestire i giornalisti sono due:
–
assumere l’iniziativa nei briefing: essere propositivi, essere collaborativi, avere uno
spirito “di servizio”;
– avere accesso alle “stanze dei bottoni”: entrare nella mente dei “capi”, capire cosa
può essere detto o meno, conoscere i punti di forza/debolezza dell’organizzazione.
Il decalogo dell’addetto stampa
1. Siate accessibili. Rispondete alle telefonate anche se non avete la risposta agli
interrogativi del giornalista
2. Siate d’aiuto fornendo al meglio le informazioni richieste. Se non è possibile, date
comunque un segno di disponibilità.
3. Siate amichevoli, ma anche consapevoli dei limiti dell’amicizia. La professionalità
innanzitutto!
4. Non parlate a vuoto. Se si ignora la risposta è meglio ammetterlo ed evitare i “no
comment”, che scatenano sempre voci di corridoio.
5. Non dite bugie. Distrugge la credibilità. Se vi rendete conto di aver detto delle
inesattezze, richiamate il giornalista prima che le pubblichi.
6. Evitate favoritismi. Salvo casi particolari, distribuite equamente le notizie.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
7. Prestate la massima attenzione ai giornalisti e cercate di anticipare le loro richieste.
8. Se volete che un evento venga coperto, create la notizia.
9. Non perdete tempo nel rimproverare i giornalisti per ciò che hanno/non hanno scritto.
Lamentatevi solo per imprecisioni o malafede.
10. Assicuratevi di essere sempre chiari nei briefing. Tenete conto del fatto che ogni
parola pronunciata può essere pubblicata.
LE RELAZIONI CON I MEDIA
Per organizzare buone relazioni con i media bisogna conoscere:
• Le testate giornalistiche
–
quotidiani locali e nazionali
settimanali, mensili e periodici vari
–
testate on line
–
emittenti radiotelevisive
• I giornalisti:
–
direttori
–
titolari di pagine economiche, culturali, scientifiche, ecc.
–
inviati speciali, titolari di rubriche
–
collaboratori interni ed esterni
• Le agenzie di stampa:
–
locali, nazionali e internazionali
Il successo di un ufficio stampa dipende dalla sua capacità di ottenere la comprensione, la
simpatia ed il concorso dei giornalisti mediante un rapporto personale continuativo e
organizzato. Tali relazioni andranno pianificate a diversi livelli e con vari mezzi:
– invio a cadenza trimestrale o semestrale o annuale di una sintesi di notizie
riguardanti l’attività dell’organizzazione
– invio periodico e sistematico di comunicati stampa
– invito a partecipare agli eventi aziendali interni o esterni
– stimolo all’effettuazione di servizi, inchieste e interviste su temi di competenza del
giornalista e di interesse dell’organizzazione
– contatto continuo sia con i direttori di testata che con i redattori.
LA MEDIA LIST
Primo compito dell’Ufficio Stampa è quello di creare un archivio (Media List) contenente le
informazioni relative ai giornalisti ed alle testate giornalistiche che interessano
all’organizzazione. Nello specifico:




nome e cognome del giornalista;
testata per cui scrive; qualifica ricoperta; specializzazione e rubriche da lui curate;
indirizzo d’ufficio; numeri di telefono; email personale e della testata;
informazioni sulla testata (periodicità, tiratura, specializzazione).
La Media List – riportata su file excel o su rubrica (outlook o altro programma di posta
elettronica) - deve essere continuamente aggiornata, dato l’alto grado di mobilità dei
giornalisti. Utile creare delle liste di distribuzione tematiche, che facilitino l’invio dei
comunicati per email.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
I PRINCIPALI QUOTIDIANI ITALIANI
Una selezione di siti dei principali quotidiani italiani a diffusione nazionale a cura del Ministero degli
Affari Esteri - http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/Edicola/Princip_Testate_Italiane.htm
Avanti
Avvenire
Corriere della Sera
Europa
Il Fatto Quotidiano
Il Foglio
Il Giornale
Il Giorno
Il Manifesto
Il Mattino
Il Messaggero
Il Resto del Carlino
Il Secolo XIX
Il Sole 24 ore
Il Tempo
Italia Oggi
La Gazzetta del Mezzogiorno
La Nazione
La Padania
La Repubblica
La Stampa
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Liberazione
Libero
L'Indipendente
L'Opinione
L'Osservatore Romano
L'Unità
Milano Finanza
Secolo d'Italia
I PRINCIPALI QUOTIDIANI STRANIERI
Una selezione di siti dei principali quotidiani internazionali a grande diffusione a cura del Ministero
degli Affari Esteri - http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/Edicola/Princip_Testate_Straniere.htm
Abc
Asharq Alawsat Newspaper
Daily Star Lebanon
El Mundo
El Pais
Frankfurter Allgemeine
Haaretz
Internation Herald Tribune
La Vanguardia
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Le Figaro
Le Monde
Liberation
Der Spiegel
Suddeutsche Zeitung
The Economist
The Guardian
The Indipendent
The Jerusalem Post
The New York Times
The Times
The Washington Post
Die Welt
TESTATE NAZIONALI / SETTORIALI
Sul sito della Federazione Italiana Editori Giornali (F.I.E.G.) è disponibile l’elenco di tutte le
testate italiane associate, riportate in ordine alfabetico, con link a schede di approfondimento
http://www.fieg.it/chisiamo.asp?sector=testate
Disponibili anche altri riferimenti e documenti utili (organismi internazionali, studi, ricerche,
news, ecc.).
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
IL COMUNICATO STAMPA
Il comunicato stampa è lo strumento base con cui l’Ufficio Stampa partecipa ai media una
notizia che si ritiene possa interessare il pubblico dei lettori/spettatori delle rispettive testate.
Contenuto
– Il comunicato stampa è la descrizione di un fatto o l’annuncio di un evento: è pura
cronaca, senza aggiunta di opinioni personali.
– L’articolo, parla di uno o più fatti, non solo di cronaca, con l’aggiunta, da parte di
chi scrive, di giudizi propri o altrui.
Il comunicato viene inviato, non firmato, ma con i riferimenti dell’ufficio stampa in calce, a
tutte le testate di interesse. La selettività nella diramazione di informazioni qualifica la fonte e
dà credibilità al messaggio.
La “regola delle 5 W”
Il comunicato stampa dovrà sempre osservare la regola aurea della comunicazione
giornalistica, ossia la “Regola delle 5 W”:
•
Who
(chi)
•
What
(che cosa)
•
When
(quando)
•
Where
(dove)
•
Why
(perché)
Taglio della notizia
Una stessa notizia può interessare più di una fascia di pubblico ed essere destinata a più
testate e a più rubriche al suo interno. La notizia può pertanto essere confezionata in modo
diverso a seconda dei destinatari finali.
Un buon comunicato può avere un taglio ed una lunghezza diversi a seconda che venga
trasmesso: ad una testata stampa (moderatamente lungo ed articolato); ad un’emittente radiotelevisiva (succinto, con enfasi sugli aspetti di cronaca); ad un’agenzia di stampa (breve e con
taglio tecnico).
Articolazione
Il giornale si riserva sempre la facoltà di tagliare il comunicato in ragione dello spazio
disponibile e dell’interesse dei contenuti.
Molti comunicati vengono cestinati perché non si prestano ad un lavoro di forbici e i cronisti
non hanno tempo, né voglia di riscrivere la notizia.
Un comunicato stampa deve essere costruito in maniera modulare, con periodi brevi, ciascuno
autosufficiente rispetto al contenuto, in modo che si possano pubblicare uno o più periodi,
anche in un ordine diverso da quello in cui sono stati trasmessi, senza alterare il significato
dell’informazione.
La “Regola dell’ABC”
Per la sintesi e l’efficacia è utile osservare la “Regola dell’ABC”:
• Accuratezza: essere sicuri di ciò che si scrive, controllare le informazioni presso la
fonte, controllare cifre e dati, evitare errori di grammatica e di sintassi.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
•
•
Brevità: concentrare il comunicato nel minor numero di parole, abolendo aggettivi e
avverbi superflui e ogni altro tipo di involuzione della forma.
Chiarezza: parlare lo stesso linguaggio del lettore, usare frasi semplici con un
concetto compiuto in ogni frase, sequenze di soggetto, verbo, complemento.
La “Regola della piramide”
– Mettere al vertice il fatto/soggetto/notizia più importante e tutto il resto a seguire.
– Il comunicato può essere composto da una prima parte che fornisce le informazioni
essenziali e da una seconda parte di approfondimento.
– La lunghezza ottimale è di una/max due cartelle; una cartella equivale a 30 righe x
60 battute, cioè a 1.800 battute.
Regole di buona scrittura
–
–
–
–
–
Usare un linguaggio chiaro e senza ridondanze, dando coerenza ai vari punti trattati
Equilibrare la trattazione della notizia, non dare troppo spazio ad elementi marginali
Fare attenzione alle ripetizioni, evitare i tecnicismi, i termini arcaici o forbiti
Evitare l’eccesso di sigle o parole straniere o tradurle
Usare una forma grafica che evidenzi la notizia; es. mettere in maiuscolo i titoli, in
grassetto i sommari, in corsivo le parole straniere
– Usare caratteri lineari, ben leggibili e impaginare in testo in maniera armoniosa.
Tempistica
Un comunicato deve arrivare ai quotidiani entro la mattinata, o al massimo entro il primo
pomeriggio, perché possa essere pubblicato il giorno successivo.
Alle televisioni si può far pervenire insieme al comunicato anche un breve video utilizzabile
per accompagnare la lettura della notizia
Un recall telefonico successivo permetterà di accertare l’avvenuta ricezione del comunicato e
l’interesse a riguardo
Le notizie ai periodici andranno inviate da uno a tre mesi prima della data di uscita del
numero che si desidera raggiungere
Se l’invio viene fatto per email, tutti gli indirizzi, preferibilmente divisi in gruppi da 15/20,
devono essere inseriti nel campo CCN (copia conoscenza nascosta) al fine di tutelare la
riservatezza dei destinatari. In calce è opportuno riportare l’informativa sulla privacy.
Embargo
Talvolta per consentire ai vari media di uscire con la stessa notizia in contemporanea, si invia
il comunicato con la segnalazione di “embargo”:
Es. Si prega diffondere non prima del giorno.. /Vietata la pubblicazione/diffusione fino al….
Ovviamente il rispetto dell’embargo è a discrezione della testata.
Titolo
È il “titolista” o la redazione del giornale a decidere in merito al titolo da dare al pezzo. Il
comunicato può comunque essere completato con un sommario che ne sintetizzi il contenuto
e un titolo breve, che punti sugli elementi chiave. Lo scopo è informare, evitando slogan
pubblicitari.
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