L`UFFICIO STAMPA Valorizzare un`idea, un
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L`UFFICIO STAMPA Valorizzare un`idea, un
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e sociale L’UFFICIO STAMPA Valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Laboratorio di “Ufficio stampa” prof. Ileana Inglese Bari, A.A. 2015/2016 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Premessa Questo lavoro deriva dalla necessità di offrire una guida agli studenti che hanno seguito il Laboratorio di “Ufficio stampa”, inserito nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e sociale, attivato presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Esso trae la sua ispirazione da anni di significative esperienze nel settore del giornalismo e della comunicazione d’impresa e vuol essere solo un’introduzione al tema complesso e vastissimo dell’ufficio stampa, per il cui approfondimento si rimanda agli autori citati in bibliografia. Con l’augurio che questo possa essere un contributo per il miglioramento delle capacità comunicative dei corsisti e per la loro crescita personale e professionale. Ileana Inglese C’è una cosa preziosa che mi porto ogni volta via da un corso: ed è il contatto con gli allievi, le tante, ogni volta diverse, emozioni. Per rinnovarle nel tempo lascio qui la mia e-mail: [email protected]. La mia casella è sempre aperta! 2 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Sommario Premessa Prima parte - L’Ufficio stampa: funzioni e strumenti - Il valore dell’ufficio stampa La comunicazione giornalistica Storia, finalità, diritti, doveri Deontologia professionale Il giornalismo settoriale Il giornale: articoli & Co. Il rilancio degli uffici stampa Le origini dell’Ufficio stampa Le funzioni dell’Ufficio Stampa Le attività dell’Ufficio Stampa Il ruolo dell’addetto stampa Il profilo dell’addetto stampa Le relazioni con i media La media list Principali quotidiani italiani/stranieri Il comunicato stampa - segue 3 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Prima parte L’UFFICIO STAMPA: FUNZIONI E STRUMENTI 4 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa L’UFFICIO STAMPA QUALE STRUMENTO PER CREARE VALORE Oggi, tutto ciò che non viene comunicato, non esiste. Il che vale sia per la promozione di un prodotto/servizio/azienda, che per la comunicazione di un evento/progetto/incontro. Una comunicazione capillare, basata su contenuti originali e mirati al target è il primo passo per il successo di una iniziativa. Una buona attività di ufficio stampa la amplifica e valorizza. Prima di esaminarne attività e strumenti facciamo giusto un cenno alla comunicazione giornalistica, alle regole di deontologia professionale ed principali settori di intervento LA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA Quando nasce È il 1456 quando Giovanni Gutenberg a Magonza in Germania stampa la Bibbia grazie all’invenzione del sistema di stampa a caratteri mobili. Nel 1538 a Venezia viene pubblicato il primo giornale, una pubblicazione che esce con una certa regolarità, molto simile ai nostri giornali, venduta al prezzo di una “gazeta”; ma è solo nel 1636 a Firenze che nasce la prima Gazzetta italiana. Tra 1640 e 1660 seguiranno Genova, Bologna, Milano, Torino, Napoli. Caratteri distintivi – – – – – raccontare in uno stile chiaro, sintetico e sciolto puntare all’interesse del pubblico/lettore portare in primo piano i contenuti rispetto alla forma comunicare in modo esauriente in uno spazio/tempo limitato parlare attraverso mezzi diversi: giornali, radio, TV, web Finalità – – – – – Informare Sensibilizzare Fare cultura Promuovere Fare propaganda Diritti – (tratto dall’art. 21 della Costituzione italiana) Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. (…) La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. 5 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Doveri – – – – – – – Rispettare chi legge Rispettare la privacy dei soggetti citati Usare fonti di informazione certe Rispettare il segreto professionale Usare in modo corretto la lingua italiana Capire e farsi capire Rispettare le regole di deontologia professionale DEONTOLOGIA PROFESSIONALE / Le regole http://www.odg.it/content/etica-le-regole I precetti deontologici a) la libertà di informazione e di critica (valori che fanno definire il giornalismo informazione critica) è il “diritto insopprimibile” dei giornalisti. “Le libertà fondamentali affermate, garantite e tutelate nella Parte prima, Titolo primo, della Costituzione della Repubblica, sono riconosciute come diritti del singolo, che il singolo deve poter far valere erga omnes. Essendo compresa tra tali diritti anche la libertà di manifestazione del pensiero proclamata dall'art. 21, primo comma, della Costituzione, deve senza dubbio imporsi al rispetto di tutti, delle autorità come dei consociati. Nessuno può quindi recarvi attentato, senza violare un bene assistito da rigorosa tutela costituzionale”. (Corte costituzionale, sentenza 122/1970). b) la tutela della persona umana e il rispetto della verità sostanziale dei fatti, principi da intendere come limiti alle libertà di informazione e di critica. c) l'esercizio delle libertà di informazione e di critica ancorato ai doveri imposti dalla buona fede e dalla lealtà: d) il dovere di rettificare le notizie inesatte. La pubblicazione della rettifica è un obbligo di legge (art. 8 legge 47/1948 sulla stampa), ma sul piano deontologico il giornalista deve provvedervi autonomamente senza attendere l’impulso della parte lesa dalla diffusione di “notizie inesatte”; e) il dovere di riparare gli eventuali errori; f) il rispetto del segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse. Il segreto professionale è tutelato soprattutto dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (legge 4 agosto 1955 n. 848) e dalle sentenze Goodwin, Roemen e Tillack della Corte di Strasburgo dei diritti dell’uomo. La Convenzione europea tutela espressamente le fonti dei giornalisti, stabilendo il diritto a “ricevere” notizie. g) il dovere di promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori; h) il mantenimento del decoro e della dignità professionali; i) il rispetto della propria reputazione; j) il rispetto della dignità dell'Ordine professionale; k) il dovere di promozione dello spirito di collaborazione tra i colleghi; l) il dovere di promozione della cooperazione tra giornalisti ed edito 6 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa DEONTOLOGIA PROFESSIONALE / Le carte http://www.odg.it/content/le-carte Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all’albo, che integrano il diritto ai fini della configurazione dell’illecito disciplinare. Carta Informazione e Pubblicità Carta di Treviso Carta dei doveri del giornalista Carta di Perugia Carta Informazione e Sondaggi Testo unico sulla privacy (d. lgs 196/2003) e Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell'esercizio dell´attività giornalistica Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa Codice di autoregolamentazione TV e minori Carta dei doveri dell' informazione economica Codice di autoregolamentazione delle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi Carta di Roma Decalogo del giornalismo sportivo Codice di autoregolamentazione per i processi in tv Carta di Firenze Carta di Milano Carta dei doveri del giornalista degli Uffici Stampa http://www.odg.it/print/content/carta-dei-doveri-del-giornalista-degli-uffici-stampa Documento approvato dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti nella riunione del 10 novembre 2011. Dopo undici anni dall’approvazione dalla legge 150/2000 la nuova Carta prevede nuove ipotesi di comportamenti deontologici per tutti gli iscritti all’Ordine. Essa stabilisce che il giornalista deve uniformare il proprio comportamento professionale al principio fondamentale dell’autonomia dell’informazione; ciò indipendentemente dalla collocazione dell’Ufficio Stampa nell’ambito della struttura pubblica o privata in cui opera. Inoltre il giornalista deve operare nella consapevolezza che la propria responsabilità verso i cittadini non può essere condizionata o limitata da alcuna ragione particolare o di parte o dall’interesse economico. In tal senso ha l'obbligo di difendere la propria autonomia e credibilità professionale secondo i principi di responsabilità e veridicità fissati nella legge istitutiva dell’Ordine. 7 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa IL GIORNALISMO SETTORIALE LO SPORT Molti cominciano da qui perché la passione per lo sport è comune e trascinante, ma non è facile, come sembra, amare lo sport, seguirlo e raccontarlo, mantenendo l’obiettività e la lucidità nella valutazione ed esposizione. Occorre competenza tecnica e capacità di illustrare molti fatti con poche parole. LA CRONACA NERA Somiglia molto allo sport: è un punto di partenza per molti e può portare anche in prima pagina. Ma non è un mondo facile: richiede passione, lucidità e capacità di sintesi. Cadere nel sensazionalismo è facile: occorre essere consapevoli che con il proprio lavoro si adempie ad una missione al servizio del cittadino. LA CRONACA BIANCA Comprende i diversi settori della socialità: enti locali, istituzioni, scuola, sanità, ambiente. È un banco di prova importante per il giornalista, che opera nel vivo del tessuto sociale cittadino. Occorre capacità di osservazione e approfondita conoscenza della materia da trattare, quindi nozioni di economia locale, degli ordinamenti locali e capacità di interpretazione critica delle varie leggi. LA CRONACA GIUDIZIARIA Si concentra sui processi e sulla vita dei tribunali. È un settore delicato, regolato da norme rigide che non è sempre facile rispettare. Il diritto di cronaca e di informazione spesso si scontra con la tutela del segreto istruttorio. Occorre grande competenza, lucidità e massima attenzione e verifica delle fonti. L’ECONOMIA È un settore difficile, ma è tra le specializzazioni più prestigiose e richieste oggi. Occorre preparazione, conoscenza delle leggi e studio costante della mappa economica nazionale e mondiale. Utile un confronto costante con il territorio e il monitoraggio delle istanze sociali più frequenti. IL TURISMO È un settore in grande espansione, e oggi si registra un crescente interesse per questi Argomenti. Si articola a sua volta in macro-aree specialistiche: ambiente e natura, gastronomia e folklore, storia ed arte, ecc. Occorre curiosità, spirito di osservazione e aggiornamento continuo, oltre che una buona conoscenza del territorio, della cultura e delle tradizioni locali. LA POLITICA È il settore più vicino alla “stanza dei bottoni” e va gestito con attenzione, conservando una certa obiettività. Il rischio è di assecondare le proprie preferenze politiche e schierarsi a priori, perdendo la capacità critica indispensabile al giornalista. Occorre una buona conoscenza della situazione politica nazionale e internazionale e una certa competenza in materia, oltre che la capacità di tradurre il “politichese” in un linguaggio accessibile al cittadino. 8 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa LA MODA Il ruolo della stampa in questo settore è decisivo, in quanto incide sulla sorte delle varie linee e quindi influenza settori trainanti dell’economia. Occorre una cultura profonda della storia del costume e una buona conoscenza del settore, delle manifestazioni correlate e dei suoi esponenti-chiave. LO SPETTACOLO È uno dei sogni ricorrenti di chi comincia a fare il giornalista. Anche in questo caso agli appassionati sembra facile scrivere di qualcosa per cui si nutre una passione. Ma occorre avere solide basi di cultura generale, una conoscenza specifica nel settore d’interesse ed una spiccata capacità critica oltre che narrativa. LA CRONACA ROSA E SCANDALISTICA Gli amori, i matrimoni, i divorzi eccellenti di vip, principi e divi: al gossip non rinuncia nessuno, perciò questo settore avrà vita eterna. Occorre faccia tosta, intraprendenza, fantasia, sense of humour, leggerezza e …senso del limite, oltre il quale c’è la querela! Ad ogni settore giornalistico corrisponde un’attività specifica di ufficio stampa. Il GIORNALE: ARTICOLI & CO. Editoriale Esprime la posizione del giornale su un importante fatto di attualità Intervista Propone al lettore un dialogo fra un giornalista e l’intervistato Servizio Sviluppa una riflessione articolata su più livelli su di un tema Reportage Cronaca/descrizione di avvenimento/ambiente da paese lontano Inchiesta Affronta un tema da più punti di vista per andare oltre la stretta attualità Rubrica Affronta un argomento dedicandogli uno spazio fisso periodico Articolo di sensibilizzazione Propone una riflessione/approfondimento o esprime una denuncia Articolo di promozione Presenta un servizio/prodotto evidenziandone l’interesse o la novità Comunicato stampa Presenta e promuove le attività di un’organizzazione pubblica/privata Publiredazionale Informazione pubblicitaria redatta e impaginata a mo’ di articolo 9 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa IL RILANCIO DEGLI UFFICI STAMPA La comunicazione d’impresa ha oggi un’importanza determinante per tutte le organizzazioni, sia piccole che grandi. Essa si caratterizza sempre più come risorsa strategica nell’economia aziendale. Si assiste al rilancio degli uffici stampa, che assumono il ruolo di “stanze di compensazione dei flussi di comunicazione esterno/interno” delle aziende e fungono da fonti di informazione per i mass media. Il fine è rafforzare il prestigio e promuovere l’immagine di un’organizzazione, creando consenso. LE ORIGINI DELL’UFFICIO STAMPA Lo sviluppo degli uffici stampa negli Stati Uniti risale agli ultimi 20/30 anni del XIX secolo. Le Compagnie ferroviarie furono tra le prime a lanciare una campagna per influenzare l’opinione pubblica. Un nome ha segnato la storia degli uffici stampa: Ivy Ledbetter Lee, pubblicista e pubblicitario statunitense (1877/1934), considerato, assieme a Edward Bernays (1891/1995), uno dei padri delle moderne pubbliche relazioni. Egli si era reso conto che la politica del silenzio e del segreto era fallita e concluse che, per farsi capire dal pubblico, le aziende avrebbero dovuto “sciogliere i sigilli”: comunicare. Una sua dichiarazione, spedita ai primi del ‘900 ai direttori di tutti i giornali, può ancora essere considerata il “manifesto” dell’addetto ai rapporti con la stampa: “Questo non è un ufficio stampa segreto. Tutto il nostro lavoro viene svolto alla luce del sole. Il nostro scopo è di fornire notizie. Questa non è un’agenzia di pubblicità; se avete problemi di questo genere, non sottoponeteli a noi… Se volete particolari su un qualunque argomento di attualità, ditecelo e li avrete in brevissimo tempo e ogni direttore di giornale sarà il benvenuto se vorrà venire a controllare di persona la verità dei fatti… Con tutta onestà e chiarezza, il nostro piano consiste nel dare alla stampa e al pubblico degli Stati Uniti informazioni tempestive e accurate su quanto il pubblico vuole sapere, tenendo presenti gli interessi tanto delle aziende quanto delle pubbliche istituzioni..” LE FUNZIONI DELL’UFFICIO STAMPA Il compito dell’Ufficio Stampa è quello di assicurare l’efficace attuazione dei programmi per la diffusione omogenea e coerente dell’immagine aziendale, mediante il reperimento, la selezione, la predisposizione e la divulgazione di obiettivi, contenuti e risultati aziendali. A tal fine esso mantiene e potenzia i rapporti con i mass media e con gli organismi istituzionali e associativi del giornalismo. L’Ufficio Stampa svolge una duplice funzione: • Funzione attiva: – • si fa portavoce di notizie, dati e informazioni che l’organizzazione per cui opera ha interesse a diffondere Funzione reattiva: – risponde alle richieste di informazioni e alle sollecitazioni provenienti dai giornalisti e dal pubblico 10 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa LE ATTIVITÀ DELL’UFFICIO STAMPA L’Ufficio Stampa ha il compito di: - mantenere e potenziare le relazioni con i media preparare ed inviare comunicati stampa, cartelle stampa, ecc. raccogliere le pubblicazioni e preparare la rassegna stampa organizzare conferenze stampa, incontri stampa, ecc. stimolare interviste e servizi televisivi da parte dei media preparare discorsi per conto di altri (ghost writing) gestire l’area stampa del sito aziendale o di progetto gestire la comunicazione sui social network realizzare un giornale aziendale o una newsletter organizzare press tour o altri incontri dedicati ai giornalisti IL RUOLO DELL’ADDETTO STAMPA Il ruolo dell’Addetto Stampa è quello di comunicatore privilegiato con i Media, nei cui confronti è portavoce ufficiale dell’organizzazione per la quale agisce. È un operatore dell’informazione particolarmente attento alle norme deontologiche della professione. La sua responsabilità è quella di far pervenire ai Media – dopo aver controllato la veridicità delle notizie e rilevato i commenti dei vertici aziendali – ogni tipo di informazione di interesse generale. Ha anche il compito di raccogliere tutto il materiale pubblicato dai media relativamente all’organizzazione per la quale presta la sua attività, segnalando tempestivamente eventuali rilievi, critiche o proposte. IL PROFILO DELL’ADDETTO STAMPA Le premesse fondamentali per gestire i giornalisti sono due: – assumere l’iniziativa nei briefing: essere propositivi, essere collaborativi, avere uno spirito “di servizio”; – avere accesso alle “stanze dei bottoni”: entrare nella mente dei “capi”, capire cosa può essere detto o meno, conoscere i punti di forza/debolezza dell’organizzazione. Il decalogo dell’addetto stampa 1. Siate accessibili. Rispondete alle telefonate anche se non avete la risposta agli interrogativi del giornalista 2. Siate d’aiuto fornendo al meglio le informazioni richieste. Se non è possibile, date comunque un segno di disponibilità. 3. Siate amichevoli, ma anche consapevoli dei limiti dell’amicizia. La professionalità innanzitutto! 4. Non parlate a vuoto. Se si ignora la risposta è meglio ammetterlo ed evitare i “no comment”, che scatenano sempre voci di corridoio. 5. Non dite bugie. Distrugge la credibilità. Se vi rendete conto di aver detto delle inesattezze, richiamate il giornalista prima che le pubblichi. 6. Evitate favoritismi. Salvo casi particolari, distribuite equamente le notizie. 11 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa 7. Prestate la massima attenzione ai giornalisti e cercate di anticipare le loro richieste. 8. Se volete che un evento venga coperto, create la notizia. 9. Non perdete tempo nel rimproverare i giornalisti per ciò che hanno/non hanno scritto. Lamentatevi solo per imprecisioni o malafede. 10. Assicuratevi di essere sempre chiari nei briefing. Tenete conto del fatto che ogni parola pronunciata può essere pubblicata. LE RELAZIONI CON I MEDIA Per organizzare buone relazioni con i media bisogna conoscere: • Le testate giornalistiche – quotidiani locali e nazionali settimanali, mensili e periodici vari – testate on line – emittenti radiotelevisive • I giornalisti: – direttori – titolari di pagine economiche, culturali, scientifiche, ecc. – inviati speciali, titolari di rubriche – collaboratori interni ed esterni • Le agenzie di stampa: – locali, nazionali e internazionali Il successo di un ufficio stampa dipende dalla sua capacità di ottenere la comprensione, la simpatia ed il concorso dei giornalisti mediante un rapporto personale continuativo e organizzato. Tali relazioni andranno pianificate a diversi livelli e con vari mezzi: – invio a cadenza trimestrale o semestrale o annuale di una sintesi di notizie riguardanti l’attività dell’organizzazione – invio periodico e sistematico di comunicati stampa – invito a partecipare agli eventi aziendali interni o esterni – stimolo all’effettuazione di servizi, inchieste e interviste su temi di competenza del giornalista e di interesse dell’organizzazione – contatto continuo sia con i direttori di testata che con i redattori. LA MEDIA LIST Primo compito dell’Ufficio Stampa è quello di creare un archivio (Media List) contenente le informazioni relative ai giornalisti ed alle testate giornalistiche che interessano all’organizzazione. Nello specifico: nome e cognome del giornalista; testata per cui scrive; qualifica ricoperta; specializzazione e rubriche da lui curate; indirizzo d’ufficio; numeri di telefono; email personale e della testata; informazioni sulla testata (periodicità, tiratura, specializzazione). La Media List – riportata su file excel o su rubrica (outlook o altro programma di posta elettronica) - deve essere continuamente aggiornata, dato l’alto grado di mobilità dei giornalisti. Utile creare delle liste di distribuzione tematiche, che facilitino l’invio dei comunicati per email. 12 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa I PRINCIPALI QUOTIDIANI ITALIANI Una selezione di siti dei principali quotidiani italiani a diffusione nazionale a cura del Ministero degli Affari Esteri - http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/Edicola/Princip_Testate_Italiane.htm Avanti Avvenire Corriere della Sera Europa Il Fatto Quotidiano Il Foglio Il Giornale Il Giorno Il Manifesto Il Mattino Il Messaggero Il Resto del Carlino Il Secolo XIX Il Sole 24 ore Il Tempo Italia Oggi La Gazzetta del Mezzogiorno La Nazione La Padania La Repubblica La Stampa 13 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Liberazione Libero L'Indipendente L'Opinione L'Osservatore Romano L'Unità Milano Finanza Secolo d'Italia I PRINCIPALI QUOTIDIANI STRANIERI Una selezione di siti dei principali quotidiani internazionali a grande diffusione a cura del Ministero degli Affari Esteri - http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/Edicola/Princip_Testate_Straniere.htm Abc Asharq Alawsat Newspaper Daily Star Lebanon El Mundo El Pais Frankfurter Allgemeine Haaretz Internation Herald Tribune La Vanguardia 14 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa Le Figaro Le Monde Liberation Der Spiegel Suddeutsche Zeitung The Economist The Guardian The Indipendent The Jerusalem Post The New York Times The Times The Washington Post Die Welt TESTATE NAZIONALI / SETTORIALI Sul sito della Federazione Italiana Editori Giornali (F.I.E.G.) è disponibile l’elenco di tutte le testate italiane associate, riportate in ordine alfabetico, con link a schede di approfondimento http://www.fieg.it/chisiamo.asp?sector=testate Disponibili anche altri riferimenti e documenti utili (organismi internazionali, studi, ricerche, news, ecc.). 15 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa IL COMUNICATO STAMPA Il comunicato stampa è lo strumento base con cui l’Ufficio Stampa partecipa ai media una notizia che si ritiene possa interessare il pubblico dei lettori/spettatori delle rispettive testate. Contenuto – Il comunicato stampa è la descrizione di un fatto o l’annuncio di un evento: è pura cronaca, senza aggiunta di opinioni personali. – L’articolo, parla di uno o più fatti, non solo di cronaca, con l’aggiunta, da parte di chi scrive, di giudizi propri o altrui. Il comunicato viene inviato, non firmato, ma con i riferimenti dell’ufficio stampa in calce, a tutte le testate di interesse. La selettività nella diramazione di informazioni qualifica la fonte e dà credibilità al messaggio. La “regola delle 5 W” Il comunicato stampa dovrà sempre osservare la regola aurea della comunicazione giornalistica, ossia la “Regola delle 5 W”: • Who (chi) • What (che cosa) • When (quando) • Where (dove) • Why (perché) Taglio della notizia Una stessa notizia può interessare più di una fascia di pubblico ed essere destinata a più testate e a più rubriche al suo interno. La notizia può pertanto essere confezionata in modo diverso a seconda dei destinatari finali. Un buon comunicato può avere un taglio ed una lunghezza diversi a seconda che venga trasmesso: ad una testata stampa (moderatamente lungo ed articolato); ad un’emittente radiotelevisiva (succinto, con enfasi sugli aspetti di cronaca); ad un’agenzia di stampa (breve e con taglio tecnico). Articolazione Il giornale si riserva sempre la facoltà di tagliare il comunicato in ragione dello spazio disponibile e dell’interesse dei contenuti. Molti comunicati vengono cestinati perché non si prestano ad un lavoro di forbici e i cronisti non hanno tempo, né voglia di riscrivere la notizia. Un comunicato stampa deve essere costruito in maniera modulare, con periodi brevi, ciascuno autosufficiente rispetto al contenuto, in modo che si possano pubblicare uno o più periodi, anche in un ordine diverso da quello in cui sono stati trasmessi, senza alterare il significato dell’informazione. La “Regola dell’ABC” Per la sintesi e l’efficacia è utile osservare la “Regola dell’ABC”: • Accuratezza: essere sicuri di ciò che si scrive, controllare le informazioni presso la fonte, controllare cifre e dati, evitare errori di grammatica e di sintassi. 16 Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa • • Brevità: concentrare il comunicato nel minor numero di parole, abolendo aggettivi e avverbi superflui e ogni altro tipo di involuzione della forma. Chiarezza: parlare lo stesso linguaggio del lettore, usare frasi semplici con un concetto compiuto in ogni frase, sequenze di soggetto, verbo, complemento. La “Regola della piramide” – Mettere al vertice il fatto/soggetto/notizia più importante e tutto il resto a seguire. – Il comunicato può essere composto da una prima parte che fornisce le informazioni essenziali e da una seconda parte di approfondimento. – La lunghezza ottimale è di una/max due cartelle; una cartella equivale a 30 righe x 60 battute, cioè a 1.800 battute. Regole di buona scrittura – – – – – Usare un linguaggio chiaro e senza ridondanze, dando coerenza ai vari punti trattati Equilibrare la trattazione della notizia, non dare troppo spazio ad elementi marginali Fare attenzione alle ripetizioni, evitare i tecnicismi, i termini arcaici o forbiti Evitare l’eccesso di sigle o parole straniere o tradurle Usare una forma grafica che evidenzi la notizia; es. mettere in maiuscolo i titoli, in grassetto i sommari, in corsivo le parole straniere – Usare caratteri lineari, ben leggibili e impaginare in testo in maniera armoniosa. Tempistica Un comunicato deve arrivare ai quotidiani entro la mattinata, o al massimo entro il primo pomeriggio, perché possa essere pubblicato il giorno successivo. Alle televisioni si può far pervenire insieme al comunicato anche un breve video utilizzabile per accompagnare la lettura della notizia Un recall telefonico successivo permetterà di accertare l’avvenuta ricezione del comunicato e l’interesse a riguardo Le notizie ai periodici andranno inviate da uno a tre mesi prima della data di uscita del numero che si desidera raggiungere Se l’invio viene fatto per email, tutti gli indirizzi, preferibilmente divisi in gruppi da 15/20, devono essere inseriti nel campo CCN (copia conoscenza nascosta) al fine di tutelare la riservatezza dei destinatari. In calce è opportuno riportare l’informativa sulla privacy. Embargo Talvolta per consentire ai vari media di uscire con la stessa notizia in contemporanea, si invia il comunicato con la segnalazione di “embargo”: Es. Si prega diffondere non prima del giorno.. /Vietata la pubblicazione/diffusione fino al…. Ovviamente il rispetto dell’embargo è a discrezione della testata. Titolo È il “titolista” o la redazione del giornale a decidere in merito al titolo da dare al pezzo. Il comunicato può comunque essere completato con un sommario che ne sintetizzi il contenuto e un titolo breve, che punti sugli elementi chiave. Lo scopo è informare, evitando slogan pubblicitari. 17