L`UFFICIO STAMPA Valorizzare un`idea, un

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L`UFFICIO STAMPA Valorizzare un`idea, un
Corso di Laurea magistrale in
Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e sociale
L’UFFICIO STAMPA
Valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Laboratorio di “Ufficio stampa”
prof. Ileana Inglese
Bari, A.A. 2014/2015
Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Premessa
Questo lavoro deriva dalla necessità di offrire una guida agli studenti che hanno seguito il
Laboratorio di “Ufficio stampa”, inserito nell’ambito del Corso di laurea magistrale in
Scienze dell’Informazione editoriale, pubblica e sociale, attivato presso l’Università degli
Studi di Bari “Aldo Moro”.
Esso trae la sua ispirazione da anni di significative esperienze nel settore del giornalismo e
della comunicazione d’impresa e vuol essere solo un’introduzione al tema complesso e
vastissimo dell’ufficio stampa, per il cui approfondimento si rimanda agli autori citati in
bibliografia.
Con l’augurio che questo possa essere un contributo per il miglioramento delle capacità
comunicative dei corsisti e per la loro crescita personale e professionale.
Ileana Inglese
C’è una cosa preziosa che mi porto ogni volta via da un corso: ed è il contatto con gli allievi,
le tante, ogni volta diverse, emozioni. Per rinnovarle nel tempo lascio qui la mia e-mail:
[email protected]. La mia casella è sempre aperta!
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Sommario
Premessa
Prima parte - L’Ufficio stampa: funzioni e strumenti
-
La comunicazione giornalistica
Il giornalismo settoriale
Il giornale: articoli & Co.
Giornalismo e comunicazione d’impresa
Le origini dell’Ufficio stampa
Le funzioni dell’Ufficio Stampa
I compiti dell’Ufficio Stampa
Il ruolo dell’addetto stampa
Il profilo dell’addetto stampa
Le relazioni con i media
La media list
Principali quotidiani italiani/stranieri
Il comunicato stampa
Rettifiche o smentite alla stampa
Le fotografie
La cartella stampa
La rassegna stampa
Seconda parte: l’Ufficio stampa, attività e strategie
-
La conferenza stampa
Organizzare una conferenza stampa
L’ufficio stampa in occasione di un evento
L’ufficio stampa per un candidato politico
La gestione di un’intervista
Il ghost writing
Il giornale aziendale
La newsletter
Visite in azienda e press tour
Tre consigli a chi vuol fare il giornalista
Per chi desidera saperne di più
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Prima parte
L’UFFICIO STAMPA:
FUNZIONI E STRUMENTI
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA
Quando nasce
È il 1456 quando Giovanni Gutenberg a Magonza in Germania stampa la Bibbia grazie
all’invenzione del sistema di stampa a caratteri mobili. Nel 1538 a Venezia viene pubblicato il
primo giornale, una pubblicazione che esce con una certa regolarità, molto simile ai nostri
giornali, venduta al prezzo di una “gazeta”; ma è solo nel 1636 a Firenze che nasce la prima
Gazzetta italiana. Tra 1640 e 1660 seguiranno Genova, Bologna, Milano, Torino, Napoli.
Caratteri distintivi
–
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–
–
–
raccontare in uno stile chiaro, sintetico e sciolto
puntare all’interesse del pubblico/lettore
portare in primo piano i contenuti rispetto alla forma
comunicare nel modo più esauriente possibile, attenendosi ad uno spazio/tempo
limitato
parlare attraverso mezzi diversi: giornali, radio, TV, web
Finalità
–
–
–
–
–
Informare
Sensibilizzare
Fare cultura
Promuovere
Fare propaganda
Regole
–
–
–
Carta di Treviso
Codice di autoregolamentazione TV Minori
Altre carte e codici deontologici
Diritti
–
“Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni
altro mezzo di espressione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o
censure. (art. 21 della Costituzione)
Doveri
–
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–
–
–
Rispettare chi legge
Rispettare la privacy dei soggetti citati
Usare fonti di informazione certe
Rispettare il segreto professionale
Usare in modo corretto la lingua italiana
Capire e farsi capire
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
IL GIORNALISMO SETTORIALE
LO SPORT
Molti cominciano da qui perché la passione per lo sport è comune e trascinante, ma non è
facile, come sembra, amare lo sport, seguirlo e raccontarlo, mantenendo l’obiettività e la
lucidità nella valutazione ed esposizione. Occorre competenza tecnica e capacità di illustrare
molti fatti con poche parole.
LA CRONACA NERA
Somiglia molto allo sport: è un punto di partenza per molti e può portare anche in prima
pagina. Ma non è un mondo facile: richiede passione, lucidità e capacità di sintesi. Cadere nel
sensazionalismo è facile: occorre essere consapevoli che con il proprio lavoro si adempie ad
una missione al servizio del cittadino.
LA CRONACA BIANCA
Comprende i diversi settori della socialità: enti locali, istituzioni, scuola, sanità, ambiente. È
un banco di prova importante per il giornalista, che opera nel vivo del tessuto sociale
cittadino. Occorre capacità di osservazione e approfondita conoscenza della materia da
trattare, quindi nozioni di economia locale, degli ordinamenti locali e capacità di
interpretazione critica delle varie leggi.
LA CRONACA GIUDIZIARIA
Si concentra sui processi e sulla vita dei tribunali. È un settore delicato, regolato da norme
rigide che non è sempre facile rispettare. Il diritto di cronaca e di informazione spesso si
scontra con la tutela del segreto istruttorio. Occorre grande competenza, lucidità e massima
attenzione e verifica delle fonti.
L’ECONOMIA
È un settore difficile, ma è tra le specializzazioni più prestigiose e richieste oggi. Occorre
preparazione, conoscenza delle leggi e studio costante della mappa economica nazionale e
mondiale. Utile un confronto costante con il territorio e il monitoraggio delle istanze sociali
più frequenti.
IL TURISMO
È un settore in grande espansione, e oggi si registra un crescente interesse per questi
Argomenti. Si articola a sua volta in macro-aree specialistiche: ambiente e natura,
gastronomia e folklore, storia ed arte, ecc. Occorre curiosità, spirito di osservazione e
aggiornamento continuo, oltre che una buona conoscenza del territorio, della cultura e delle
tradizioni locali.
LA POLITICA
È il settore più vicino alla “stanza dei bottoni” e va gestito con attenzione, conservando una
certa obiettività. Il rischio è di assecondare le proprie preferenze politiche e schierarsi a priori,
perdendo la capacità critica indispensabile al giornalista. Occorre una buona conoscenza della
situazione politica nazionale e internazionale e una certa competenza in materia, oltre che la
capacità di tradurre il “politichese” in un linguaggio accessibile al cittadino.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LA MODA
Il ruolo della stampa in questo settore è decisivo, in quanto incide sulla sorte delle varie linee
e quindi influenza settori trainanti dell’economia. Occorre una cultura profonda della storia
del costume
e una buona conoscenza del settore, delle manifestazioni correlate e dei suoi
esponenti-chiave.
LO SPETTACOLO
È uno dei sogni ricorrenti di chi comincia a fare il giornalista. Anche in questo caso agli
appassionati sembra facile scrivere di qualcosa per cui si nutre una passione. Ma occorre
avere solide basi di cultura generale, una conoscenza specifica nel settore d’interesse ed una
spiccata capacità critica oltre che narrativa.
LA CRONACA ROSA E SCANDALISTICA
Gli amori, i matrimoni, i divorzi eccellenti di vip, principi e divi: al gossip non rinuncia
nessuno, perciò questo settore avrà vita eterna. Occorre faccia tosta, intraprendenza, fantasia,
sense of humour, leggerezza e …senso del limite, oltre il quale c’è la querela!
Ad ogni settore giornalistico corrisponde un’attività specifica di ufficio stampa.
Il GIORNALE: ARTICOLI & CO.
EDITORIALE
Esprime la posizione del giornale su un importante fatto di attualità
INTERVISTA
Propone al lettore un dialogo fra un giornalista e l’intervistato
SERVIZIO
Sviluppa una riflessione articolata su più livelli su di un tema
REPORTAGE
Cronaca/descrizione di avvenimento/ambiente da paese lontano
INCHIESTA
Affronta un tema da più punti di vista per andare oltre la stretta attualità
RUBRICA
Affronta un argomento dedicandogli uno spazio fisso periodico
ARTICOLO DI SENSIBILIZZAZIONE
Propone una riflessione/approfondimento o esprime una denuncia
ARTICOLO DI PROMOZIONE
Presenta un servizio/prodotto evidenziandone l’interesse o la novità
COMUNICATO STAMPA
Presenta e promuove le attività di un’organizzazione pubblica/privata
PUBLIREDAZIONALE
Informazione pubblicitaria redatta e impaginata a mo’ di articolo
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
GIORNALISMO E COMUNICAZIONE D’IMPRESA
La comunicazione d’impresa ha oggi un’importanza determinante per tutte le organizzazioni,
sia piccole che grandi. Essa si caratterizza sempre più come risorsa strategica nell’economia
aziendale. Si assiste al rilancio degli uffici stampa, che assumono il ruolo di “stanze di
compensazione dei flussi di comunicazione esterno/interno” delle aziende e fungono da fonti
di informazione per i mass media.
La funzione dell’Ufficio Stampa spesso viene svolta dall’Ufficio Relazioni Pubbliche o
Comunicazione all’interno dell’azienda. È auspicabile che essa sia posizionata alle dirette
dipendenze del top management, come unica fonte autorizzata di comunicazione con
l’esterno, vera e propria “voce dell’impresa”.
LE ORIGINI DELL’UFFICIO STAMPA
Lo sviluppo degli uffici stampa negli Stati Uniti risale agli ultimi 20/30 anni del XIX secolo.
Le Compagnie ferroviarie furono tra le prime a lanciare una campagna per influenzare
l’opinione pubblica.
Un nome ha segnato la storia degli uffici stampa: Ivy Ledbetter Lee. Egli si era reso conto che
la politica del silenzio e del segreto era fallita e concluse che, per farsi capire dal pubblico, le
aziende avrebbero dovuto “sciogliere i sigilli”: comunicare.
IL NEWS MANAGEMENT
Nell’epoca attuale la commistione tra flusso informativo, spettacolo e pubblicità appare
inevitabile. Si è creato un terreno favorevole non solo alla fabbricazione di notizie, ma alla
creazione di eventi che possano generarle: un complesso di tecniche che a metà degli anni ’50
negli Stati Uniti fu definito News Management (gestione delle notizie).
Oggi è diventata prassi la creazione delle photo opportunities, cioè di situazioni ambientali in
cui un personaggio pubblico viene ripreso in atteggiamenti significativi.
LE FUNZIONI DELL’UFFICIO STAMPA
Il compito dell’Ufficio Stampa è quello di assicurare l’efficace attuazione dei programmi per
la diffusione omogenea e coerente dell’immagine aziendale, mediante il reperimento, la
selezione, la predisposizione e la divulgazione di obiettivi, contenuti e risultati aziendali. A tal
fine esso mantiene e potenzia i rapporti con i mass media e con gli organismi istituzionali e
associativi del giornalismo. L’Ufficio Stampa svolge una duplice funzione:
•
Funzione attiva:
–
•
si fa portavoce di notizie, dati e informazioni che l’organizzazione per cui opera
ha interesse a diffondere
Funzione reattiva:
–
risponde alle richieste di informazioni e alle sollecitazioni provenienti dai
giornalisti e dal pubblico
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
I COMPITI DELL’UFFICIO STAMPA
L’Ufficio Stampa ha il compito di:
–
tenere le relazioni con i media attraverso l’invio di comunicati stampa,
cartelle stampa e altri materiali di comunicazione
–
raccogliere tutto il materiale pubblicato dai media e preparare la rassegna stampa
–
gestire l’area stampa del sito aziendale
–
gestire la presenza dell’azienda sui social network
–
realizzare un giornale aziendale o una newsletter
–
organizzare conferenze stampa, incontri stampa, ecc.
–
stimolare interviste e servizi televisivi da parte dei media
–
preparare i discorsi dei vertici aziendali (ghost writing)
–
organizzare visite aziendale o press tour
IL RUOLO DELL’ADDETTO STAMPA
Il ruolo dell’Addetto Stampa o Capo Ufficio Stampa è quello di comunicatore privilegiato con
i Media, nei cui confronti è portavoce ufficiale dell’organizzazione per la quale agisce. È un
operatore dell’informazione particolarmente attento alle norme deontologiche della
professione.
La sua responsabilità è quella di far pervenire ai Media – dopo aver controllato la veridicità
delle notizie e rilevato i commenti dei vertici aziendali – ogni tipo di informazione di interesse
generale. Ha il compito di raccogliere tutto il materiale pubblicato dai media relativamente
all’organizzazione per la quale presta la sua attività, segnalando tempestivamente eventuali
rilievi, critiche o proposte.
IL PROFILO DELL’ADDETTO STAMPA
Le premesse fondamentali per gestire i giornalisti sono due:
–
assumere l’iniziativa nei briefing: essere propositivi, essere collaborativi, avere uno
spirito “di servizio”;
– avere accesso alle “stanze dei bottoni”: entrare nella mente dei “capi”, capire cosa
può essere detto o meno, conoscere i punti di forza/debolezza dell’organizzazione.
Il decalogo dell’addetto stampa
1. Siate accessibili. Rispondete sempre alle telefonate
2. Siate d’aiuto fornendo al meglio le informazioni richieste.
3. Siate amichevoli ma anche consapevoli dei limiti dell’amicizia
4. Non parlate a vuoto. Evitate i “no comment”
5. Non dite bugie. Distrugge la credibilità.
6. Evitate favoritismi
7. Prendete sul serio i giornalisti, cercando di anticipare le loro richieste
8. Se volete che un evento venga coperto, create la notizia.
9. Lamentatevi con in giornalisti solo in caso di imprecisioni e malafede
10. Assicuratevi di essere sempre chiari nei briefing.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LE RELAZIONI CON I MEDIA
Per organizzare buone relazioni con i media bisogna conoscere:
•
•
•
Le testate giornalistiche
–
quotidiani locali e nazionali
-
settimanali, mensili e periodici vari
–
testate on line
–
emittenti radiotelevisive
I giornalisti:
–
direttori
–
titolari di pagine economiche, culturali, scientifiche, ecc.
–
inviati speciali, titolari di rubriche
–
collaboratori interni ed esterni
Le agenzie di stampa:
–
locali, nazionali e internazionali
Il successo di un ufficio stampa dipende dalla sua capacità di ottenere la comprensione, la
simpatia ed il concorso dei giornalisti mediante un rapporto personale continuativo e
organizzato. Tali relazioni andranno pianificate a diversi livelli e con vari mezzi:
–
invio a cadenza trimestrale o semestrale o annuale di una sintesi di notizie
riguardanti l’attività dell’organizzazione
–
invio periodico e sistematico di comunicati stampa
–
invito a partecipare agli eventi aziendali interni o esterni
–
stimolo all’effettuazione di servizi, inchieste e interviste su temi di competenza del
giornalista e di interesse dell’organizzazione
–
contatto continuo sia con i direttori di testata che con i redattori.
LA MEDIA LIST
Primo compito dell’Ufficio Stampa è quello di creare un archivio (Media List) contenente le
informazioni relative ai giornalisti ed alle testate giornalistiche che interessano
all’organizzazione.
Nello specifico:




nome e cognome del giornalista;
testata per cui scrive; qualifica ricoperta; specializzazione e rubriche da lui curate;
indirizzo d’ufficio; numeri di telefono; email personale e della testata;
informazioni sulla testata (periodicità, tiratura, specializzazione).
La Media List deve essere continuamente aggiornata, dato l’alto grado di mobilità dei
giornalisti.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
I PRINCIPALI QUOTIDIANI ITALIANI
Una selezione di siti dei principali quotidiani italiani a diffusione nazionale
Avanti
Avvenire
Corriere della Sera
Europa
Il Fatto Quotidiano
Il Foglio
Il Giornale
Il Giorno
Il Manifesto
Il Mattino
Il Messaggero
Il Resto del Carlino
Il Secolo XIX
Il Sole 24 ore
Il Tempo
Italia Oggi
La Gazzetta del Mezzogiorno
La Nazione
La Padania
La Repubblica
La Stampa
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Liberazione
Libero
L'Indipendente
L'Opinione
L'Osservatore Romano
L'Unità
Milano Finanza
Secolo d'Italia
selezione a cura del Ministero degli Affari Esteri, aggiornata al 25/06/2013
http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/Edicola/Princip_Testate_Italiane.htm
I PRINCIPALI QUOTIDIANI STRANIERI
Una selezione di siti dei principali quotidiani internazionali a grande diffusione
Abc
Asharq Alawsat Newspaper
Daily Star Lebanon
El Mundo
El Pais
Frankfurter Allgemeine
Haaretz
Internation Herald Tribune
La Vanguardia
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Le Figaro
Le Monde
Liberation
Der Spiegel
Suddeutsche Zeitung
The Economist
The Guardian
The Indipendent
The Jerusalem Post
The New York Times
The Times
The Washington Post
Die Welt
selezione a cura del Ministero degli Affari Esteri, aggiornata al 18/06/2013
http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/Edicola/Princip_Testate_Straniere.htm
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
IL COMUNICATO STAMPA
Il comunicato stampa è lo strumento base con cui l’Ufficio Stampa partecipa ai media una
notizia che si ritiene possa interessare il pubblico dei lettori/spettatori delle rispettive testate.
Contenuto
–
Il comunicato stampa è la descrizione di un fatto o l’annuncio di un evento: è pura
cronaca, senza aggiunta di opinioni personali.
–
L’articolo, parla di uno o più fatti, non solo di cronaca, con l’aggiunta, da parte di
chi scrive, di giudizi propri o altrui.
Il comunicato viene inviato, non firmato, ma con i riferimenti dell’ufficio stampa in calce, a
tutte le testate di interesse. La selettività nella diramazione di informazioni qualifica la fonte e
dà credibilità al messaggio.
Taglio della notizia
–
Una stessa notizia può interessare più di una fascia di pubblico ed essere destinata a
più testate e a più rubriche al suo interno.
–
La notizia sarà confezionata in modo diverso a seconda dei destinatari finali.
– Un buon comunicato dovrà avere un taglio ed una lunghezza diversi a seconda che
venga trasmesso:
–
ad una testata stampa: moderatamente lungo ed articolato
–
ad un’emittente radio-televisiva: succinto, con enfasi sugli aspetti di cronaca
–
ad un’agenzia di stampa: breve e con taglio tecnico
Articolazione
–
Il giornale si riserva sempre la facoltà di tagliare il comunicato in ragione dello
spazio disponibile e dell’interesse dei contenuti.
–
Molti comunicati vengono cestinati perché non si prestano ad un lavoro di forbici e i
cronisti non hanno tempo, né voglia di riscrivere la notizia.
–
Un comunicato stampa deve essere costruito in maniera modulare, con periodi brevi,
ciascuno autosufficiente rispetto al contenuto, in modo che si possano pubblicare
uno o più periodi, anche in un ordine diverso da quello in cui sono stati trasmessi,
senza alterare il significato dell’informazione.
La “regola delle 5 W”
–
Il comunicato stampa dovrà sempre osservare la regola aurea della comunicazione
giornalistica, ossia la “Regola delle 5 W”:
•
Who
(chi)
•
What
(che cosa)
•
When
(quando)
•
Where
(dove)
•
Why
(perché)
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
La “regola dell’ ABC”
•
Accuratezza: essere sicuri di ciò che si scrive, controllare le informazioni presso la
fonte, controllare cifre e dati, evitare errori di grammatica e di sintassi
•
Brevità: concentrare il comunicato nel minor numero di parole, abolendo aggettivi e
avverbi superflui e ogni altro tipo di involuzione della forma
•
Chiarezza: parlare lo stesso linguaggio del lettore, usare frasi semplici con un
concetto compiuto in ogni frase, sequenze di soggetto, verbo, complemento
La “regola della piramide”
–
Mettere al vertice il fatto/soggetto più importante e tutto il resto a seguire.
–
Il comunicato può essere composto da una prima parte che fornisce le informazioni
essenziali e da una seconda parte di approfondimento.
–
La lunghezza ottimale è di una/max due cartelle; una cartella equivale a 30 righe x
60 battute, cioè a 1.800 battute
Regole di buona scrittura
–
Usare un linguaggio chiaro e senza ridondanze, dando coerenza ai vari punti trattati
–
Equilibrare la trattazione della notizia, non dare troppo spazio ad elementi marginali
–
Fare attenzione alle ripetizioni, evitare i tecnicismi, i termini arcaici o forbiti
–
Evitare l’eccesso di sigle o parole straniere o tradurle
–
Usare una forma grafica che evidenzi la notizia; es. mettere in maiuscolo i titoli, in
grassetto i sommari, in corsivo le parole chiave del testo oppure le parole straniere
–
Usare caratteri lineari, impaginare in testo in maniera armoniosa e ben leggibile.
Tempistica
–
Un comunicato deve arrivare ai quotidiani entro la mattinata, o al massimo entro il
primo pomeriggio, perché possa essere pubblicato il giorno successivo
Alle televisioni si può far pervenire insieme al comunicato anche un breve video
utilizzabile per accompagnare la lettura della notizia
–
Un recall telefonico successivo permetterà di accertare l’avvenuta ricezione del
comunicato e l’interesse a riguardo
–
Le notizie ai periodici andranno inviate da uno a tre mesi prima della data di uscita
del numero che si desidera raggiungere
Embargo
–
Talvolta per consentire ai vari media di uscire con la stessa notizia in
contemporanea, si invia il comunicato con la segnalazione di “embargo”: “si prega
diffondere non prima del giorno x”; oppure - vietata la pubblicazione/trasmissione
fino al…”. Ovviamente il rispetto dell’embargo è a discrezione della testata.
Titolo
•
È il “titolista” o la redazione del giornale a decidere in merito al titolo da dare al
pezzo. Il comunicato può comunque essere completato con un sommario che ne
sintetizzi il contenuto e un titolo breve, che punti sugli elementi chiave. Lo scopo è
informare, evitando slogan pubblicitari.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
RETTIFICHE O SMENTITE ALLA STAMPA
Può succedere che la stampa riporti informazioni inesatte, o peggio, notizie lesive
dell’immagine dell’organizzazione. Salvo i casi di particolare gravità, che si potranno gestire
attraverso gli studi legali, è preferibile ricorrere all’intervento personale del responsabile
dell’ufficio stampa sulle testate in causa. Il fine è di stimolare una rettifica immediata o un
recupero in un breve futuro, attraverso notizie favorevoli all’azienda. Particolare attenzione
deve essere rivolta alle rubriche di quotidiani o periodici riservate ai lettori. Al cittadino che
protesta o segnala una mancanza di un’azienda o un ente deve essere data sempre risposta.
LE FOTOGRAFIE
Uno strumento che la stampa si attende e un ottimo veicolo per fare notizia è costituito dalla
diramazione di fotografie, corredate di didascalia. L’attenzione del lettore viene infatti spesso
catturata, più che dai testi, dai titoli, sottotitoli, sommari e fotografie.
Buone fotografie hanno ottime probabilità di pubblicazione, specie quando si riferiscono agli
aspetti tecnico-scientifici del prodotto o alle tecnologie di ricerca e di produzione. È possibile
produrre più foto di uno stesso soggetto ed affidarne una in esclusiva ad ogni testata.
Vari i canali di diffusione: cartella stampa (Cdrom/ Dvd/ pen drive); email (no file pesanti),
gigamail (wetransfer); cloud storage (dropbox)
LA CARTELLA STAMPA
La cartella stampa costituisce la documentazione di base che l’ufficio Stampa deve mantenere
continuamente aggiornata per la distribuzione ai giornalisti che facciano richiesta di
informazioni.
Una cartella stampa completa contiene:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
la storia dell’organizzazione
la struttura organizzativa
i mercati in cui è presente
i dati di bilancio
informazioni specifiche sul core business dell’azienda
schede descrittive dei prodotti/servizi
una rassegna stampa degli articoli di maggior spessore
fotografie dei rappresentanti dell’azienda
brochure e altri materiali di comunicazione
La cartella stampa di un evento generalmente contiene:
–
–
–
–
–
–
–
–
programma dell’evento
comunicato di presentazione
eventuali schede tecniche
schede su promotori, partner, sponsor
eventuali biografie artisti, relatori o testimonial
fotografie e immagini ad uso stampa
eventuale stralcio della rassegna stampa
brochure, pieghevoli o altri materiali di comunicazione
La cartella stampa in formato cartaceo può essere sostituita con Cd rom/ dvd/ pendrive o resa
disponibile nella Press Room del sito.
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LA RASSEGNA STAMPA
In una struttura ben organizzata, l’ufficio stampa dovrebbe quotidianamente selezionare e far
pervenire alle varie unità aziendali: notizie sull’impresa rilevate dalla stampa, notizie sui
provvedimenti legislativi che riguardano l’impresa, notizie su clienti e concorrenti, mostre e
fiere, convegni, seminari
L’insieme di tali notizie (la rassegna stampa) ha lo scopo di informare tempestivamente gli
interessati, per aumentarne l’efficienza. La rassegna stampa permette di cogliere l’evolversi
dell’immagine aziendale, nella fase della formazione e manifestazione sui media.
La rassegna stampa può assumere la forma di ritagli stampa fotocopiati/scansionati e
distribuiti quotidianamente a tutti i dirigenti, oppure essere trasmessa attraverso le reti
Intranet. Essa dovrebbe essere pronta entro le ore 8.30 – 9.00 del mattino.
Essa può essere generale, riferita a tutta l’attività aziendale oppure tematica, riferita a un
particolare evento o settore di appartenenza. Nelle organizzazioni più evolute è invalso l’uso
della rassegna stampa internazionale.
Oggi la rassegna stampa telematica ha preso il posto di quella tradizionale. Esistono agenzie
specializzate che selezionano le notizie e le trasmettono in tempo reale ai propri clienti.
Abbonandosi per un certo numero di articoli, o per un arco di tempo definito, e fornendo
alcune parole-chiave (il nome dell’azienda e/o dell’evento) si riceveranno il ritaglio originale
e il nome della testata. Il costo dell’abbonamento è ripagato dalla certezza di poter controllare
l’efficacia della comunicazione.
Si può richiedere anche il monitoraggio web e video, con duplicazione dei servizi televisivi.
Gli articoli rilevati possono altresì essere scaricati da piattaforme on line, accessibili tramite
password.
Se la rassegna stampa è “fatta in casa” è utile ritagliare o scansionare gli articoli e “montarli”
su di una scheda che riporti nome della testata, data di pubblicazione, tipo pagina o testata.
La raccolta di tutti gli articoli dovrà essere rilegata in modo professionale; utile un indice con
data delle pubblicazioni e testate.
La rassegna stampa può essere messa a disposizione dei partecipanti o utilizzata per la ricerca
di partner / sponsor
Gli articoli di maggiore interesse possono essere inseriti nella Press Room del sito
dell’azienda (o del progetto/evento).
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
Seconda parte
L’UFFICIO STAMPA:
ATTIVITÀ E STRATEGIE
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
LA CONFERENZA STAMPA
La conferenza stampa è un incontro fra i rappresentanti dell’organizzazione e i media, che
mira a dare il massimo risalto ad una notizia e ad aprire il dialogo con i giornalisti. Essa trova
una sua precisa utilità quando:
–
l’organizzazione è nella condizione di fornire informazioni importanti per il
pubblico e per i giornalisti;
–
è necessario e conveniente visualizzare l’informazione con il supporto di mezzi
audiovisivi;
–
è opportuno consentire ai giornalisti il diretto esame delle caratteristiche e delle
prestazioni di un prodotto / progetto / impianto;
–
l’organizzazione ritiene utile anticipare e prevenire, attraverso il dibattito, possibili
dubbi, obiezioni e lacune informative.
ORGANIZZARE UNA CONFERENZA STAMPA
Tempi:
–
L’orario migliore, se si desidera coinvolgere i quotidiani, è tra le 10.00 e le 12.00,
per dare tempo al giornalista di scrivere il pezzo entro le prime ore del pomeriggio e
farlo pubblicare l’indomani.
Preparazione
–
La conferenza stampa richiede una attenta preparazione e un’adeguata
pubblicizzazione.
–
La convocazione deve essere diramata ai giornalisti 4/5 giorni prima della data
stabilita a mezzo email; è opportuno far seguire un recall telefonico
–
La preparazione di una cartella stampa assicura una fonte d’informazione corretta.
Essa sarà distribuita ai giornalisti all’inizio della conferenza stampa e recapitata a chi
non è intervenuto. Utile prevedere un foglio di registrazione per i giornalisti.
Organizzazione:
–
Breve esposizione della notizia da parte di un dirigente dell’organizzazione, con
eventuale uso di materiale visivo.
–
Intervento di uno o più opinion maker esterni all’organizzazione, i quali avranno la
funzione di contestualizzare e sostenere la notizia
–
Apertura del “question time”: gli intervenuti possono porre le domande che
ritengono più opportune
–
A chiusura, breve riassunto e conclusioni da parte del dirigente o di un moderatore
–
È bene prevedere al termine uno spazio, in sede separata, ove far effettuare interviste
a radio e televisioni
–
Finita la conferenza stampa, invio del comunicato conclusivo o della cartella stampa
alle testate non intervenute
–
Nei giorni seguenti, monitoraggio media e rassegna stampa
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
L’UFFCIO STAMPA IN OCCASIONE DI UN EVENTO
Spesso capita di occuparsi, oltre che della comunicazione, anche dell’organizzazione di un
evento. Ecco quindi uno schema completo di timing, riferito sia alle attività di Segreteria
organizzativa che a quelle di Ufficio stampa. Ovviamente i tempi e le modalità di esecuzione
dipendono dal tipo e dall’importanza dell’evento.
Prima fase: INVITO
•
Prenotazione sala/ organizzazione evento / contatto relatori, ecc.
•
Progettazione grafica invito, fondale, cartelle, ecc.
•
Invio cartoncino invito ca. 15 gg. prima (se previsto)
•
Trasmissione e-mail di invito 1 settimana prima (se prevista)
•
1° comunicato stampa 15 gg. prima (se l’evento è di un certo rilievo)
•
2° comunicato stampa ca. 1 settimana prima
•
3° comunicato (annuncio breve) 1/2 gg. prima
•
Recall telefonico (a seconda dei casi)
•
Raccolta articoli e preparazione rassegna stampa
•
Comunicazione sui social media
Seconda fase: PREPARAZIONE
•
Preparazione cartella stampa / cartella partecipanti
•
Preparazione cavalierini, badge, altri materiali
•
Preparazione scheda di registrazione giornalisti
•
Preparazione discorsi, filmati, materiali illustrativi
•
Allestimento sala, platea, disposizione posti su tavolo di presidenza
•
Definizione della scaletta di intervento, preparazione della regia dell’evento
•
Allestimento desk di segreteria e/o desk stampa
•
Reclutamento e briefing hostess
•
Acquisto eventuali omaggi, contatto fornitori vari.
Terza fase: REALIZZAZIONE
•
Accoglienza e registrazione giornalisti
•
Distribuzione cartelle stampa
•
Distribuzione eventuali omaggi e/o materiali vari
•
Accoglienza e registrazione ospiti
•
Contatto relatori, saluto e coordinamento
•
Raccolta testi interventi e fotocopiatura
•
Coordinamento personale d’accoglienza
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•
Coordinamento fotografo, operatori video
•
Coordinamento interviste Stampa / Radio / TV
•
Ascolto interventi in sala per preparazione comunicato finale
•
Distribuzione finale interventi dei relatori a stampa e/o pubblico
•
Comunicazione sui social media
Quarta fase: FOLLOW UP
•
Preparazione ed invio comunicato conclusivo
•
Invio cartella stampa a direttori testate e/o giornalisti assenti
•
Invio fotografie evento a testate giornalistiche
•
3° recall telefonico (a seconda dei casi)
•
Comunicazione sui social media
•
Raccolta articoli pubblicati sulla stampa, monitoraggio servizi televisivi
•
Duplicazione servizi televisivi e preparazione rassegna Video
•
Assemblaggio e rilegatura rassegna Stampa
•
Telefonata o lettera di ringraziamento a sponsor e media partner
•
Sviluppo e stampa fotografie e preparazione book fotografico
•
Aggiornamento data-base giornalisti
•
Invio rassegna stampa a relatori e ospiti/autorità
L’UFFICIO STAMPA PER UN CANDIDATO POLITICO
Due regole fondamentali:
1. Tempestività (una dichiarazione, un commento, una notizia)
2. Stile (disponibilità, accuratezza, correttezza, relazioni)
I compiti:
•
Curare le relazioni con i giornalisti e gli opinion maker
•
Organizzare incontri stampa, interviste, partecipazioni radio/TV
•
Redigere i comunicati stampa riferiti al candidato ed al suo programma
•
Comunicare l’agenda giornaliera riferita agli spostamenti/interventi del candidato
•
Scrivere i discorsi o preparare la scaletta con i concetti chiave
•
Preparare la cartella stampa (profilo candidato, fotografie, programma elettorale,
schede tematiche, comunicati, agenda)
•
Monitorare i media e preparare la rassegna stampa
•
Curare la comunicazione sui social media
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LA GESTIONE DI UN’INTERVISTA
L’intervista di un rappresentante dell’organizzazione è un incontro che deve essere preparato
dall’ufficio stampa in ogni dettaglio. Ecco alcuni consigli:
–
tracciare il profilo del giornale nel quale sarà pubblicata l’intervista, individuare il
taglio dato agli articoli e metterne al corrente il manager
–
delineare un identikit del giornalista e preparare un profilo del candidato;
–
se disponibile, fornire al giornalista la cartella stampa
–
chiedere al giornalista quali saranno gli argomenti che verranno affrontati
–
preparare un’adeguata documentazione di supporto
–
allenare se necessario l’intervistato, ipotizzando le domande e simulando l’intervista
–
preparare le risposte da dare alle domande più insidiose
–
se l’intervista è televisiva curare l’aspetto estetico e la gestualità
–
in caso di servizio radio/TV raccomandare l’essenzialità e la sintesi
IL GHOST WRITING
Attenzione alla differenza tra scrivere un discorso per se stessi e scriverlo per altri (ghost
writing). È necessario immedesimarsi il più possibile in colui che terrà il discorso e ricalcare i
suoi modi di esprimersi. Dal punto di vista tecnico si possono distinguere quattro tempi:
1. Creare una scaletta o mappa mentale
–
individuare contenuti, argomenti, priorità
–
tra le tecniche più utilizzate il brainstorming / brainsailing
2. Scegliere da dove cominciare
–
studiare l’incipit del discorso
–
prevedere quindi un inizio coinvolgente
–
personalizzare il discorso rispetto al target
3. Mettere a punto la parte centrale del discorso
–
inserire in essa i contenuti di maggiore forza
–
scrivere in maniera fluida, comprensibile, senza eccedere in lunghezza
–
inserire nel discorso aneddoti o piccole divagazioni che spezzino il ritmo e
riportino al vivo l’attenzione
4. Preparare una chiusura brillante
–
Riprendere se necessario i concetti inziali ed annunciare la conclusione
–
Inserire uno slogan o una frase d’effetto che agisca sulle emozioni del pubblico
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IL GIORNALE AZIENDALE
L’ufficio stampa collabora attivamente alla realizzazione del giornale aziendale (House
Organ). Per quanto riguarda i contenuti, la responsabilità politica viene assunta dal comitato
redazionale che risponde all’unità aziendale interessata.
Sia gli house organ, che i corporate magazine, che le newsletter devono, per legge, essere
registrati presso la cancelleria del Tribunale nella cui circoscrizione la pubblicazione deve
effettuarsi. Ogni giornale o periodico deve avere un direttore responsabile iscritto all’Ordine
dei Giornalisti nell’elenco dei professionisti o pubblicisti o negli Elenchi Speciali.
Il giornale aziendale ideale nasce con uno scopo preciso: informare i lavoratori dell’azienda
su ciò che avviene nella loro comunità e al tempo stesso stimolare nuovi interessi. Tra gli
argomenti di maggiore interesse: vita e risultati dell’azienda; attività dei dipendenti, gestione
del tempo libero; moda, arredamento, cucina, diete, cosmesi; concorsi a premi, convenzioni.
Quando si aprono al pubblico esterno, i giornali aziendali sono un importante veicolo di
trasmissione d’immagine; i pubblicitari li chiamano “magalog”, acronimo di magazine e
catalogue. Sono l’evoluzione dei vecchi depliant: il fine è colpire un numero selezionato ma
ampio di consumatori e trattare ogni pagina come una marketing opportunity. Nell’area dei
corporate magazine, massiccia la presenza delle riviste di bordo delle compagnie aeree.
LA NEWSLETTER
La newsletter ha una struttura più snella dell’house organ; essa parla al pubblico sia interno
che esterno dell’azienda. I contenuti devono catturare subito l’attenzione; importante la scelta
del titolo, che spesso riflette il nome dell’azienda. Il formato è variabile; il più diffuso è il
quartino: il pieghevole a 2 ante, 4 facciate f.to A4. La carta può essere patinata o riciclata, di
peso non superiore ai 110/120 g/mq, per essere piegata e inserita in busta. La stampa può
essere in bianco/nero o a colori.
Le tirature dipendono dal pubblico ma anche dal tipo di investimento: i numeri più diffusi
sono 500, 1.000, 3.000, 5.000, 10.000 copie. Si può iniziare con 4 pagine e poi aumentare per
multipli (8 -12); si può realizzare un edizione settimanale, mensile o con cadenze diverse.
Le newsletter rientrano tra la pubblicazioni di carattere giornalistico e richiedono la
registrazione al Tribunale e la nomina di un direttore responsabile. Per quelle informative
stampate in unico numero basta spedire copia per l’archiviazione alla Questura e alla Procura
della Repubblica. Per evitare la registrazione si può inserire in un angolo della copertina
posteriore la scritta IP, inserto pubblicitario. La newsletter oggigiorno è spesso realizzata in
formato elettronico, con grafica appropriata; copia può essere scaricabile dal sito web.
VISITE IN AZIENDA E PRESS TOUR
Raramente il giornalista è motivato a visitare la sede di un’azienda, fatto salvo il caso di
particolari novità. A ciò si può sopperire organizzando all’interno dell’azienda piccoli eventi
di particolare interesse (una tavola rotonda, un incontro al vertice, ecc.), al quale invitare
anche il giornalista.
Il press tour consiste in un viaggio, al quale viene invitata anche la stampa, in un luogo capace
di dare risalto alle iniziative dell’organizzazione. Esso viene in genere organizzato per
lanciare un prodotto, o un servizio, o presentare un territorio (es. visita di giornalisti stranieri
in una regione per l’attivazione di una campagna di promozione).
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PER FINIRE, TRE CONSIGLI A CHI VUOL FARE IL GIORNALISTA
Li elenca Giovanni De Mauro, direttore de l’Internazionale, rispondendo a uno studente che
gli chiede tre consigli per diventare giornalista
Raccontare
14 dicembre 2012 12.12
Sono uno studente di giurisprudenza di 19 anni. Le posso chiedere tre consigli che si
sentirebbe di dare a un ragazzo che vuole diventare giornalista? (E. B.)
1) Impari l’inglese. Subito. Senza perdere tempo. Metta da parte tutto quello che sta facendo,
prenda il primo biglietto low cost per Londra, cerchi un lavoro qualsiasi con cui pagare una
stanza e un corso serale. Resti all’estero almeno sei mesi, se possibile un anno. Impari a
parlare, leggere e scrivere l’inglese benissimo. E se già lo parla bene, lo migliori. Parlare bene
l’inglese le sarà utile sempre, anche se dovesse scegliere un altro mestiere.
2) Legga. Moltissimo. Di tutto. Romanzi, saggi, racconti, inchieste, reportage. Segua i suoi gusti,
i suoi autori preferiti, le sue passioni. Si formi un’opinione. E se vuole tre libri sul
giornalismo, cominci con L’affare Watergate, di Carl Bernstein e Bob Woodward (Garzanti).
È il racconto dei due reporter del Washington Post che con la loro inchiesta contribuirono alla
caduta di Richard Nixon. Vale cento manuali di giornalismo. Poi Il giornalista quasi perfetto,
di David Randall (Laterza). Come si riconosce un buon giornalista? Cos’è una notizia? Da
dove arrivano i buoni articoli? Per finire Post industrial journalism, un saggio di C.W.
Anderson, Emily Bell e Clay Shirky. È appena uscito. Se cerca con Google lo trova sul sito
della Columbia journalism school, gratis, in inglese (vede perché è importante parlare bene
l’inglese?). In 122 pagine c’è il futuro del giornalismo.
3) Scriva. Sempre. Tutti i giorni. Un tweet, un post, una lettera, un articolo. Rispetto alle
generazioni che l’hanno preceduta, ha la fortuna di avere a disposizione uno strumento
straordinario: internet. Lo sfrutti. La rete è la sua più grande alleata, per fare ricerche, per
entrare in contatto con altri giornalisti, per cominciare a raccontare le sue storie anche se non
lavora in un giornale. Cerchi di scrivere in modo chiaro e semplice. Non abbia paura di far
rileggere i suoi articoli a qualcuno di cui si fida prima di pubblicarli. Esca. Si guardi intorno.
Sia curioso. Faccia domande. Il mondo è pieno di storie incredibili che aspettano solo di
essere raccontate. E i buoni giornalisti non saranno mai abbastanza.
Non abbiate paura di esplorare; senza esplorazioni non vi sono scoperte.
Non abbiate paura delle soluzioni parziali; senza tentativi non vi sono successi.
(Deng Ming-Dao)
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Ileana Inglese, L’Ufficio Stampa: valorizzare un’idea, un progetto, un’impresa
PER CHI DESIDERA SAPERNE DI PIÙ
M. De Vincentiis
Teoria e pratica degli uffici stampa
FrancoAngeli, 2009
P. Stringa
Che cos’è un ufficio stampa
Carocci editore, 2007
Damascelli, Bosotti, Comunicazione e management
FrancoAngeli, 2007
Michele Partipilo
La deontologia del giornalista
Centro di Documentazione Giornalistica, 2009
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