Bonjour bistrot - Vélo Loisir Provence
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Bonjour bistrot - Vélo Loisir Provence
Vecchie credenze, manifesti, tavolini fatti con i mobiletti delle macchine per cucire: è l’interno del ristorante Au Chineur, a L’Islesur-la-Sorgue. il cibo è cultura Bonjour bistrot Nei borghi più belli e sperduti della Provenza, piccoli gioielli dove il mistral gonfia le tovaglie e i formaggi deliziano il palato. Per brindare con un vino di carattere all'ottima annata della nuova cucina di campagna di G i u l i a n a G a n d i n i foto di G i o v a n n i T a g i n i 4 4 d ove - sp ec ia le ES T A T E 2 0 1 6 IL CIBO è CULTURA PROVENZA BOxxxxxNA 2 UNA xxxxx NELLA VITA 1 u 1. Le case in pietra e la stradine medioevali di Viens, in Provenza, piccolo borgo fuori dal tempo. 2. Cucina campagnarde a Les Acacias, il bistrot di Cèline Dugas e Agnès Courtin, a Uchaux: si cena in terrazza, su tavoli ricavati da vecchie botti. 4 6 d ove - n sole smagliante, un bicchiere di vino rosso: è l’insegna dei bistrot de pays, trattorie ruspanti sparse in tutto il Vaucluse, cuore della Provenza segreta di contadini e pastori, racchiusa tra filari di vigneti e campi di lavanda. Dove si mangia l’autentica cucina del terroir, de la grand-mère, della nonna, a chilometro zero, senza rivisitazioni azzardate, ma riscoprendo ricette dimenticate e ingredienti in vendita sulle bancarelle dei mercati di campagna. Un fenomeno esploso in questi ultimi anni, tutelato dalle rigorose regole dell’associazione che li riunisce, diffuso a macchia d’olio grazie anche ai prezzi vantaggiosi. Alcuni sono locali quasi storici, con annessa drogheria o salumeria; altri, chiusi da anni, sono stati riportati in vita da sindaci lungimiranti per animare fascinosi borghi sperduti, fuori dai percorsi più noti. Non solo. Qui si organizzano incontri culturali, si discute di poli- sp ec ia le ES T A T E 2 0 1 6 tica bevendo pastis, accanto al campo della pétanque, una variante provenzale delle bocce: un’arte, più che un gioco. “L’unico luogo dove la comunicazione resiste è il bistrot”, ha detto Alain Peyrefitte, politico e scrittore. Nulla a che spartire con i locali scintillanti e i caffè modaioli della vicina Costa Azzurra, di cui si detestano la folla che invade le spiagge e i paesini assediati dal cemento. Attorno, un paesaggio in cui si mescolano il rosso della terra, il verde degli uliveti, il blu della lavanda, il bianco del calcare. Il profilo frastagliato di guglie e crinali delle Dentelles de Montmirail è lo sfondo della spettacolare statale D 90, che tocca Lafare, villaggio in pietra di poco più di cento abitanti, dove spicca il Bistro de Lafare. Il proprietario Fred Marty, un regista teatrale di Marsiglia che ha cambiato vita, è ritornato nel paese dove era nato. Dopo uno stage di dov e sp ecia le va c a n z e - 2016 47 1 2 UNA xxxxx NELLA VITA UNA xxxxx NELLA VITA BOxxxxxNA BOxxxxxNA 3 1. Chez Stèphane, bar con cucina a L’Isle sur la Sorgue: a metà agosto si radunano qui oltre 800 brocanteur. 2. L’ingresso fiorito di una casa di Sarrians. 3. L’Imprevu di Beaumettes, aperto da Sylvie Vallion, ex psicanalista: il piatto forte è l’anchoïade, una versione locale della bagna cauda. 4 8 d ove - un anno, si è messo in testa il cappello da cuoco e delizia i palati di compaesani e turisti con scenografici e impegnativi stufati di toro della Camargue, magret de canard alle cipolle caramellate, insalate di chèvre chaud e, per accompagnare i dolci, l’eccellente Moscato di Beaumes de Venise. Da smaltire, a piedi o in bicicletta, tra i sentieri affacciati sui vigneti, ma anche facendo rafting nelle gole o sfidando in audaci trekking le Dentelles de Montmirail. “Solo un discreto passaparola segnala il personaggio famoso che ha comperato un mas (antiche costruzioni rurali, ndr) sperduto tra i meli in fiore”, spiega Marty, “e se ci capita possiamo confidare all’ospite l’indirizzo del contadino che ci porta il burro fresco al mattino. Fatto in casa pro- sp ec ia le ES T A T E 2 0 1 6 prio come un tempo”. Questa è una terra che nel terzo millennio è ancora mollemente provinciale, senza salotti e feste mondane, dolce e addormentata come una villeggiatura d’altri tempi. Ci si trova nelle maison d’hôtes, qui più numerose che in tutte le altre regioni francesi, dove si cena alla luce delle torce, nei giardini profumati di aromi soggetti agli umori del mistral: non è raro che le tovaglie si gonfino, le candele si spengano e ci si rifugi all’interno, tra i muri spessi un metro, per reggere le raffiche di questo vento pazzo che soffia anche a cento all’ora e, come dicono da queste parti, “è in grado di strappare le orecchie a un asino”. Qui l’evento può essere la Grande course de chèvres, la corsa delle capre, su cui si accendono infuodov e sp ecia le va c a n z e - 2016 49 1 2 UNA xxxxx NELLA VITA IL CIBO è CULTURA PROVENZA BOxxxxxNA 4 3 1. La cucina di Les Acacies. Non solo cibo: i locali riuniti dall’associazione Bistrot de pays si propongono come luoghi di incontro e di scambio culturale. 2. Il borgo di Bonnieux. 3. Olive al mercato di L’Isle-sur-laSorgue. 4-5. L’insegna di legno e una stanza dell’hotel Le Mas des Grès, a Lagne. 5 0 d ove - cate scommesse: la risposta alle corse ippiche di Longchamp. E se si scende ad Aix en Provence o ad Avignone, per i festival d’estate che attirano mezzo milione di stranieri, o la mostra a cui non si può mancare, non si vede l’ora di ritornare nelle solitudini dorate. “Una rupe infuocata, un’aria fragrante dei profumi del timo, della lavanda, il canto stridente delle cicale”. Così André Gide raccontava questi luoghi. Mentre Claude Monet esclamava: “Che razza di sole: bisognerebbe dipingere con l’oro”. La Provenza va in scena nella sfilata di bancarelle del villaggio di Apt, con i colori che hanno ispirato i tessuti di Souleiado, i vasi smaltati azzurro e giallo intenso, i cesti di verdure biologiche. Il paese è la capitale mondiale della frutta candita: in bella mostra mandarini, albicocche, pesche, ciliegie. Ma il più frequentato è il banco dei tartufi neri, protagonisti di piatti che non sto- sp ec ia le ES T A T E 2 0 1 6 nerebbero in un ristorante stellato. Come quelli preparati a Les Poulivets, a Oppède, dove Sandrine e Patrick si esibiscono in invitanti quiche insaporite dal pregiato tubero, tartare, faraona ai funghi, e in prelibatezze a base del pregiato maiale di Maubec, allevato all’aria aperta sulle colline a pochi chilometri. In stagione, selvaggina in umido. All’aperitivo non mancano le tartine alla tapenade, il classico pesto alle olive e le verdure all’aioli, condite con la salsa all’aglio. A qualche minuto, Oppède le Vieux, su un picco tra i pini, sembra il palcoscenico di un teatro: come quinte, le rovine del castello feudale. L’Isle-sur-la-Sorgue è a pochi chilometri. Un’ “isola”, un tempo borgo di pescatori, poi piccola capitale di manifatture alimentate da una settantina di mulini lungo il fiume che dà nome al borgo, le “dolci, chiare e fresche acque” cantate dal Petrarca, vissuto a lungo nella vicina Fontaine de Vaucluse: qui si può visitare un piccolo museo-biblioteca dedicato al poeta. Tra i banchi dei brocanteur Le fabbriche abbandonate, l’antica posta delle carrozze, la stazione ferroviaria dismessa: tutto è stato recuperato per ospitare i villaggi antiquari. L’appuntamento più atteso è la grande fiera di metà agosto, quando dalla Francia, dal Belgio, dall’Italia arrivano qui più di 800 brocanteur. Qualcuno si illude di trovare a pochi euro un disegno di Van Gogh originale, come successe alcuni anni fa a un fortunato signore… Ci si rifugia al Mas des Grès, deliziosa maison d’hotes dove Thierry e Nina Crovara, diplomati alla blasonatissima scuola alberghiera di Losanna, accolgono gli ospiti, la maggior parte habitué, nella grande terrazza sotto ai platani, con tavoli in ferro battuto illuminati da candele. In scena creazioni 5 gourmande, come il gigot d’agneau o il salmone affumicato in casa. Le stanze, alcune con terrazza, arredate in stile country, si affacciano sul massiccio del Luberon, allungato come un cetaceo nel mare verde degli uliveti. Defilata tra gli alberi, la piscina riscaldata con lettini. Nina è anche una miniera di consigli per muoversi nei dintorni, dalla bottega di charme al mercato contadino di Coustellet dove si fa provvista di zucche biologiche, focacce alle olive, formaggi di montagna, olio e, da ottobre, tartufi a prezzi abbordabili. Tavoli sulla terrazza ombreggiata, i colori della lavanda, l’anchoïade, la tipica salsa di acciughe, le variations vegetariennes a base di verdure dell’orto sono i protagonisti della cucina dell’Imprévu, in una casa settecentesca nel paesino di Beaumettes, dove Sylvie Vallion, psicanalista, ha abbandonato terapie e pazienti del suo studio in Piccardia e appaga i nuovi clienti con i piaceri dov e - sp ecia le ES T A T E 2016 51 1 3 UNA xxxxx NELLA VITA IL CIBO è CULTURA PROVENZA BOxxxxxNA 4 Nelle trattorie del Vaucluse si pranza tra le viti e i campi di lavanda: arrosti, andouillette e ricette della nonna 2 del cibo. Spingendosi verso il Monte Ventoso, a Uchaux, borgo sperduto tra le vigne e la campagna trasformata in un orto di primizie, si approda invece Les Acacias, regno di Céline Dugas e Agnès Courtin: un bistrot d’altri tempi, con le travi a vista, i muri in pietra, le sedie antiche di legno. Qui va in scena la vigorosa cucina campagnarde, come l’andouillette, pietanza a base di frattaglie di maiale a forma di salsicciotto grigliato o cotto nel vino rosso o sidro, o il cosciotto d’agnello con frutta secca. E una volta alla settimana, da settembre alla fine dell’anno, degustazione di ostriche Marennes accompagnate da bianchi fruttati della zona. Nella bella stagione si cena in terrazza, sotto la grande acacia, ai tavoli ricavati da vecchie botti. Ritornando verso Carpentras, con il mercato da operetta del venerdì mattina, lungo le strade della città vecchia e i viali orlati da platani, si fa provvista delle famose fragole della zona, di tartufi, erbe 5 2 d ove - sp ec ia le ES T A T E 2 0 1 6 aromatiche, utensili da cucina in legno d’olivo e bonbon berlingot, caramelle a base di sciroppi di frutta, nelle caratteristiche scatole di latta. paesaggi da film La città nasconde anche la Fromagerie du Comtat, un incredibile negozio con il soffitto da cui pendono un’infinità di antichi recipienti per il latte recuperati nelle fattorie dei dintorni. Qui Claudine Vigier continua la tradizione di famiglia vendendo più di 200 formaggi, come il raro Bleu du Gévaudan, insaporito al prezzemolo, il Banon e la Tomme du Ventoux. A Crillon le Brave, a una dozzina di chilometri, invece, l’appuntamento dei gourmet è il bistrot de pays Le Saint Romain, con la spettacolare terrazza affacciata sulle montagne dove ci si affida all’estro di François Meauxsoone, un’esperienza ventennale, che porta in tavola zuppa di farro, sardine marinate e ledov e - sp ecia le 1-2. Au Chineur, caratteristico bistrot a L’Isle-surla-Sorgue. 3. Un P’tit Coin de Cuisine, a Bonnieux. 4. François Meauxsoone, chef e proprietario del bistrot Le Saint Romain, a Crillon le Brave. ES T A T E 2016 53 1 IL CIBO è CULTURA PROVENZA 2 UNA xxxxx NELLA VITA BOxxxxxNA Mulini e formaggi come arrivare In auto: A10 Genova-Ventimiglia fino al confine, poi A8, l'Autoroute du Soleil, fino all'uscita di Cavaillon. In aereo: fino a Marsiglia da Milano Malpensa con Twinjet; da Roma low cost Vueling e Ryanair, oppure Air France, Alitalia e Iberia). Poi si noleggia un'auto. Informazioni turistiche: provenceguide.com, it.france.fr. Dove dormire 3 1 Maison d’Hôtes Mas des Grès La stanza migliore è la 14, con veranda privata. Piscina riscaldata tra gli alberi. Indirizzo:1651, RD 901, Four à Chaux-Isle sur Sorgue, Lagnes, tel. 0033.49.02.03.285. Web: masdesgres.com. Prezzi: doppia da 95 a 160 €. 2 La Bastide de Caseneuve 1. Claudine Vigier nel suo negozio di formaggi, a Carpentras. 2. Un colorato banco di spezie. 3. Un negozio di modernariato a L’Isle-sur-laSorgue. 5 4 d ove - gumi croccanti, spiedini di maiale con ratatouille, arrosti con salsa di senape all’ancienne, tartiflette di patate e formaggio fuso, bourride di coda di rospo, una specie di bouillabaisse. Abbinati a etichette di tutto rispetto. Come quelle proposte dal Chateau de la Canorgue, ai piedi dell’incantevole borgo di Bonnieux, dove Jean Pierre e Nathalie Margan, pionieri da cinque generazioni dell’agricoltura biologica, producono vini spesso premiati, dal rosé, con uve Syrah e Grenache, fruttato e fresco, al rosso, con l’aggiunta di uve Carignan, ma anche il piacevole bianco con uve Clairette, Grenache, Marsanne e Roussanne. Il must è Le coin perdu, che nasce dalle vigne più antiche, immortalato nel film Un’ottima annata di Ridley Scott, girato qui. Ancora oggi, a dieci anni dall’uscita, centinaia di persone cercano di penetrare nella villa accanto alle cantine, in un pellegrinaggio laico nei luoghi dell’amour fou tra Marion Cotillard e Russell Crowe. Nei din- sp ec ia le ES T A T E 2 0 1 6 torni ci si perde tra le distese blu cobalto della lavanda che fiorisce a fine giugno. Un’emozione, soprattutto attorno all’abbazia cistercense di Sénanque, un gioiello romanico. Poi davanti agli occhi appare Les Bories, un Alberobello provenzale, tutto costruzioni di pietra a secco che ricordano quelle dei pastori. Tra belvedere in bianco calcare a picco sui canyon, il maestoso Rocher du Cire e la scogliera di Lioux si raggiungono le gole selvagge della Nesque. Il paese di Venasque, con il bel battistero e le stradine di ciottoli, si illumina ai primi di aprile di una distesa bianca lunga chilometri, come una nevicata: sono le migliaia di ciliegi in fiore, la ricchezza di questo paese, antica residenza dei papi di Avignone. Da maggio a inizio di luglio, lungo le stradine sterrate, i paysan offrono i frutti dolci e succosi nelle ceste di paglia. Per portarsi a casa uno dei tanti sapori di Provenza. Maison d’hôtes in pietra di quattro camere. Chiedere la Henriette, affacciata sulle montagne e sul castello. Indirizzo: Place de l’Église, Caseneuve, tel. 0033.49.00.48.896. Web: bastidecaseneuve.com. Prezzo: doppia b&b da 105 a 125 €. 3 LE Moulin des Sources 5 Au coin de figuiers È un’oasi immersa nella natura questa maison de famille in cui sono state ricavate tre fascinose camere. Colazione servita sotto un grande platano. Indirizzo: 94 Chemin des Roumeses, Sarrians, tel. 0033.49.01.21.849. Web: aucoindesfiguiers.com. Prezzi: doppia b&b da 85 a 105 €. Dove Mangiare 6 Bistro de Lafare I turisti arrivano a cavallo, in bici, in auto. Assaggiano lo stufato di toro della Camargue e si godono piccoli concerti e spettacoli messi in scena dal proprietario, un tempo regista di teatro. Indirizzo: Place du Château, Lafare, tel. 0033.49.02.81.944. Web: bistro-lafare-vaucluse.fr. Prezzi: 22 €. Mulino seicentesco. Prenotare la suite Céladon, in una dépendance nell’antico forno. Giardino e piscina. Indirizzo: Les Gros, Gordes, tel. 0033.49.07.21.169. Web: le-moulin-des-sources. com. Prezzi: doppia b&b da 110 a 140 €. Les Poulivets 4 Métafort 8 L’Imprévu Prenotare le camere con Jacuzzi a due posti. Spa ayurvedica. Indirizzo: 31 Montée Du Vieil Hopital, Méthamis, tel. 0033.49.03.44.684. Web: metafort-provence.com. Prezzi: doppia b&b da 145 a 165 €. 7 Magret di canard, omelette ai tartufi. Imperdibile l’arrosto di maiale di Maubec, allevato all’aperto. Indirizzo: 400 Rue des Poulivets, Oppède, tel. 0033.49.00.58.831. Web: bistrotdepays.com. Prezzi: 20 €. Assolutamente da provare l’anchoïade, una specie di bagna cauda. Indirizzo: Montée du Château, Beaumettes, tel. 0033.43.25.01.791. Web: bistrotdepays-limprevu.fr. Prezzi: 18 €. 9 Les Acacias cooperativa di vigneron. Indirizzo: Venue de Caromb, Mazan, tel. 0033.49.06.94.167. Web: cavecanteperdrix.com. Il plus è la terrazza dove si mangia sotto la grande acacia: tartare di manzo o pesce, daube (stufato) e ostriche Marennes. Indirizzo: Place de la Mairie, Uchaux, tel. 0033.49.06.61.407. Web: les-acacias-uchaux.com. Prezzi: 20 €. 14 Chateau de la Canorgue Nel domaine immortalato nel film Un’ottima annata, etichette bio a prezzi abbordabili. Indirizzo: Route du Point Julien, Bonnieux, tel. 0033.49.07.58.101. Web: chateaulacanorgue.com. 10 Le Saint Romain Immensa terrazza sul Monte Ventoso. Ordinare la coscia d’anatra confit con ratatouille. Indirizzo. 46 Rue du Capitaine Crillon, Crillon-le-Brave, tel. 0033.49.06.53.425. Prezzi: 25 €. Viaggio su misura? Chiama l’esperto Dove Comprare dove CLUB 02.89.29.26.87 doveclub.it 11 Fromagerie du Comtat Più di 200 formaggi e un’infinità di gourmandise a base di prodotti locali. Indirizzo: 23 Place de la Mairie, Carpentras, tel. 0033.49.06.00.017. 12 NaturellEment Paysan Ortaggi, formaggi, vini, carni a chilometro zero. E ottimi prezzi. Indirizzo: 111 Chemin des Guillaumets, Coustellet, tel. 0033.49.00.55.908. Web: naturellement-paysan. com. 13 Cave de Vignerons Canteperdrix In una proprietà di mille ettari di vigne, ottimi vini della dov e - Due le proposte di DoveClub ad Avignone per maggio/ giugno. Le Cloitre St Louis è un affascinante 4 stelle in un ex monastero con piscina sul tetto: tre giorni/due notti per due persone in doppia standard, solo pernottamento, costano da 210 €, da 480 € per la Exclusive. In alternativa si può scegliere l’Autour du Petit Paradis, tre stelle, che offre appartamenti con angolo cottura in una casa seicentesca: tre giorni/due notti per due costano da 240 € in monolocale e da 310 € in appartamento su due livelli. Plus DoveClub: per chi prenota volo+hotel, assicurazione medico/bagaglio e annullamento in omaggio. sp ecia le ES T A T E 2016 55