Monti scopiazza male anche il “ghe pensi mi

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Monti scopiazza male anche il “ghe pensi mi
CON IL PDL
ANNO LXI N.18
Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76
Lʼultimo “vizietto”
di Casini: dire ovvietà
alla Massimo Catalano,
il viveur di Renzo Arbore
Girolamo Fragalà
Diciamolo chiaramente: «È
molto meglio essere giovani,
belli, ricchi e in buona salute,
piuttosto che vecchi, brutti, poveri e malati». O, per essere più
incisivi e credibili, «è meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare
molto e fare poche vacanze». In
campagna elettorale irrompe il
“fattore x”. O meglio, il “fattore
Massimo Catalano”, il noto jazzista e viveur la cui caratteristica era regalare aforismi al
pubblico televisivo nelle trasmissioni di Renzo Arbore. Ed
erano frasi – come appunto «è
meglio essere giovani e ricchi…» in cui si esprimevano ovvietà da record. In questi giorni
di ovvietà ne sono state dette
parecchie. Ma il record spetta al
“centrino”, ogni giorno cʼè qualcuno nella coalizione montiana
che sembra Alice nel paese
delle meraviglie. La prima fila,
però, spetta di diritto a Pierferdinando Casini. Sì, proprio lui che
– per attaccare il Cavaliere –
aveva richiamato la celebre favola di Lewis Carrol. Lʼultima
sua esternazione fa quantomeno sorridere: «Cʼè lʼesigenza
– ha detto con lo stesso tono di
chi sta per fare un grande annuncio – di abbassare la pressione fiscale perché le aziende
non ce la fanno più». Dopo
mesi e mesi di confronto, anche
acceso, su questo tema allʼimprovviso ne parla quindi il leader dellʼUdc, quasi cadendo
dalle nuvole. Pure ovvietà, specie se arrivano da chi ha appoggiato, incondizionatamente, il
governo dei tecnici che detiene
il record delle tasse. Ma Casini
ha aggiunto, sempre scoprendo
lʼacqua calda: «Quello che il lavoratore riceve in busta paga è
troppo poco rispetto a quanto il
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Monti scopiazza male anche
il “ghe pensi mi”: datemi
i voti e solleverò il mondo
d’Italia
mercoledì 23/1/2013
Butti: con una furbata
Fazio ha aggirato
la par condicio
SIGNORETTA PAG.3
Con i fondi dellʼIdv
compravano anche
il cibo per gatti
GIOBBI PAG.4
Contrordine, ora
si può leggere
persino Tocqueville
PANNULLO PAG.5
datore di lavoro indirizza per un
singolo lavoratore». Se ne accorto con parecchi anni di ritardo.
O forse, per la prima volta ha
visto la busta paga di un lavoratore. Ma dobbiamo aspettarci
altro. Magari un «è meglio innamorarsi di una donna bella, intelli-
gente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira».
Per poi scoprire se lʼautore è
Massimo Catalano o Casini.
«Convergete sui temi etici»: l'appello di Bagnasco raccolto dal Pdl
Antonio Pannullo
«La presenza di esponenti cattolici in
schieramenti differenti dovrà accompagnarsi a una concreta convergenza
sulle questioni eticamente sensibili».
Lo afferma il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un'intervistaa
Famiglia
Cristiana
intervenendo sui temi della attuale
campagna elettorale. Alla domanda
se sarebbe stato meglio che i cattolici
confluissero tutti al centro per contare
di più, il presidente della Cei risponde
che «i cattolici sono chiamati in una
società lacerata e priva di slancio vitale a riprendere il cammino perché è
ancora possibile riscattare un Paese
che ha un potenziale enorme. Penso
però - prosegue - che l'Italia non riprenderà a girare senza riappropriarsi
della sua sensibilità umanistica che è
innegabilmente cristiana. Qui sta l'apporto che ci si attende da politici credenti». Entrando nel vivo della
questione, poi, il presidente della Cei
ritiene che «sottrarre ai figli la possibilità di avere un papà e una mamma
vuol dire manipolare l'elementare
forma di ingresso nel mondo che, grazie alla reciprocità del maschile e del
femminile, garantisce l'armonico sviluppo della persona umana». Per Bagnasco, gli attacchi alla famiglia
«rappresentano un'alterazione dell'esperienza individuale e sociale»,
perché «abolire una delle due figure
di riferimento, in nome della filosofia
del gender che censura quanto è già
inscritto nell'esperienza umana, vuol
dire rifiutare l'evidenza proprio al suo
apparire». «Nel nostro Paese è vistosa - specie a confronto con altri
Paesi europei - l'assenza di politiche
familiari adeguate e durature». Bagnasco conclude spiegando: «Il loro
scopo, mai ancora seriamente preso
in considerazione dalla classe politica,
è di riconoscere la funzione sociale
non tanto della coppia, ma della generazione dei figli. Sono essi infatti
che garantiscono l'apertura al futuro,
che resta incerto se l'inverno demografico dentro cui l'Italia vive continuerà». Accoglie queste indicazioni il
capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che assicura che «sui
temi eticamente sensibili il Pdl continuerà la sua azione in Parlamento
anche nella prossima legislatura. Accogliamo quindi con rinnovato impegno e determinazione le indicazioni
che giungono dal cardinal Bagnasco». E aggiunge: «Molto importante
è l'invito del presidente della Cei a
non disertare le urne». Anche per l'eurodeputata del Pdl Lara Comi «ha
perfettamente ragione il cardinal Bagnasco ad ammonire gli esponenti
cattolici». L'europarlamentare rileva
che «ci sono invece alcune forze politiche che seguono in realtà solo il
proprio tornaconto. Penso al leader
dell'Udc Casini, proiettato da mesi
verso il Pd di Bersani in vista di un governo con la sinistra estremista di
Vendola, con l'obiettivo di diventare
presidente del Senato».
Passera “punge” ancora Monti:
«Nulla di nuovo nel suo progetto»
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Antonella Ambrosioni
Nel progetto Monti sono mancate
e mancano le novità radicali che si
attendevano. Corrado Passera,
ministro dello Sviluppo uscente,
torna a pungere Mario Monti, dal
quale prende le distanze, per spiegare la sua mancata candidatura
a queste elezioni. Lo ha fatto nel
corso della trasmissione Omnibus
su La7, dove ha trovato modo di
fare il punto sulla sua esperienza
di governo, raccontandosi un po'.
Nel progetto politico dell'ex premier «per ora di cose radicali non
ce ne sono tante», mentre «c'era
bisogno di qualcosa di radicalmente nuovo», ha ribadito. Non è
entusiasta del nuovo progetto po-
litico del professore e non fa nulla
per nasconderlo. «Si tratta di un
altro progetto con persone in
gamba», ha precisato, «ma non è
quello che mi sarebbe piaciuto
fare», aggiungendo come «non
avevo chiesto ruoli e funzioni,
l'unica condizione che era che
fosse una cosa nuova». Deluso,
quindi, nelle aspettative, ha proseguito parlando del suo futuro.
Prima di tutto, dice, «vorrei fare il
ministro fino all'ultimo giorno, poi
vorrei trovare il modo di mettere
ad uso l'esperienza discreta accumulata nel tempo a cui si è aggiunto l'anno di governo». Lo
spirito e la voglia non è che si
siano esaurite, spiega: «Puntavo
su un certo progetto che però non
c'é stato e dato che non avevo un
piano B, vedremo, si riparte da
zero. Lo spirito quando ho detto sì
a Monti e a Napolitano è ancora lì,
il bisogno politico è ancora lì, vedremo in che modo. La vita è
sempre stata creativa, tutte le
volte che ho dovuto ricominicare
da capo mi ha sorpreso», ha aggiunto Passera, tornando a battere su un tasto che gli sta a
cuore. «Continuo a essere convinto che ci sia bisogno di qualcosa di molto nuovo».
Dall'Istat fotografia di un paese
più povero che spera nella ripresa
Nella Lega critiche a Maroni
per le liste. Lui replica:
astinenza da cadrega
Dati preoccupanti quelli forniti dalla fotografia
contenuta nel rapporto annuale dell'Istat "Noi
e l'Italia". Cifre che ci raccontano di un'Italia
impoverita: nel 2011 le famiglie in condizioni
di povertà relativa sono l'11,1%: si tratta di 8,2
milioni di individui poveri, il 13,6% della popolazione residente. La povertà assoluta
coinvolge il 5,2% delle famiglie, per un totale
di 3,4 milioni di individui. In ambito europeo la
produttività del lavoro italiana risulta sostanzialmente allineata con la media dei Paesi
Ue27, mentre nel 2002 era più elevata del
9,5%. Comunque gli ultimi dati dell'Istat, aggiornati al 2010, vedono il tasso di imprenditorialità, calcolato come rapporto tra numero
di lavoratori indipendenti e totale dei lavoratori
delle imprese, sfiorare in Italia il 31%, il livello
è il più elevato fra i Paesi dell'Unione europea. Un recupero dell'attività produttiva è prevista, secondo il presidente Istat Enrico
Giovannini, nella seconda metà del 2013, ma
sarà una ripresa molto lenta. Nel 2011 in Italia è occupato il 61,2% della popolazione di
20-64 anni, solo un decimo di punto in più rispetto al 2010. Nella graduatoria europea, solamente Ungheria e Grecia presentano tassi
d'occupazione inferiori. La disoccupazione di
lunga durata, che perdura cioé da oltre 12
mesi, ha riguardato, nel 2011, il 51,3% dei disoccupati nazionali, il livello più alto raggiunto
nell'ultimo decennio. Dal rapporto si rileva che
in Italia ci sono 147,2 anziani ogni cento gio-
Un anno dopo i tormenti, la Lega affronta il doppio test elettorale,
soprattutto in Lombardia, in cerca di conferme per la nuova linea
dettata da Roberto Maroni e dai suoi colonnelli. Il segretario federale, candidato in prima persona alla presidenza della Regione
da sempre strategica nella geografia politica del Carroccio,
guarda con ottimismo all'esito delle consultazioni, anche perché
considera il rinnovato patto col Pdl come una garanzia di successo. Ma la presentazione delle liste per Camera e Senato non
è avvenuta senza strascichi polemici e stanno riemergendo pubblicamente le voci di chi con Maroni non si è mai schierato apertamente, cioè di quegli esponenti che stavano con Bossi e che
ora non hanno più incarichi. Sostengono che il rinnovamento, fra
chi è stato scelto per andare a Roma, non c'è stato. E che c'è
anche il rischio di una sconfitta di cui sono pronti (nel caso) a
chiedere conto a Pontida, il 7 aprile. Maroni, questa mattina, ha
dettato la sua risposta via Twitter, molto secca. "Buone le liste
della Lega, tanti giovani e facce nuove". E alle critiche ha risposto così: "Qualcuno sbraita perché non è stato ricandidato? Crisi
di astinenza da cadrega". Maroni non l'ha scritto, tuttavia è chiaro
che si rivolgeva a chi come l'ex capogruppo Marco Reguzzoni ieri
aveva dichiarato che le liste presentate per le politiche "sembrano
fatte per perdere", peraltro con candidati che "casualmente
hanno la stessa età" di Matteo Salvini, il segretario della Lega
Lombarda che secondo questi critici troppo avrebbe accentrato
le scelte (come Flavio Tosi in Veneto). Per la deputata uscente
Carolina Lussana, invece, nelle liste non ci sarebbe sufficiente
presenza femminile. E Marco Desiderati, che fa parte del Consiglio federale e a sua volta non è ricandidato, aveva diramato già
una nota per chiedere che i "grossi calibri che stanno in Parlamento da 20 anni" si candidassero stavolta in Lombardia.
Renato Berio
vani: è quello che si chiama "indice di vecchiaia", e in Europa solo la Germania presenta un indice più accentuato del nostro. La
Liguria si conferma la regione più anziana,
mentre la Campania, con un indice per la
prima volta superiore a 100, la più giovane.
La vita media delle donne è di 84 anni e
mezzo, quella degli uomini poco più di 79
anni, fra le più lunghe dell'Unione europea.
Infine, l'Italia e l'Irlanda sono i paesi Ue con
la più bassa incidenza di divorzi, rispettivamente 0,9 e 0,7 ogni 1.000 abitanti. Nel nostro Paese lo scioglimento per via legale delle
unioni è tuttavia un fenomeno in costante crescita: tra il 2000 e il 2010 le separazioni sono
aumentate da 12,6 a 14,6 e i divorzi da 6,6 a
9,0 ogni 10 mila abitanti. Per quanto riguarda
le abitudini degli italiani il rapporto rileva che
le famiglie italiane nel 2010 hanno destinato
ai consumi culturali (spese per ricreazione e
cultura) in media il 7,3 per cento della spesa
complessiva per consumi finali; questa quota
di spesa è rimasta pressoché costante nell'ultimo decennio. In Italia ogni anno vengono
stampate in media 3,5 copie di opere librarie
per ogni abitante e 6,5 copie di libri per ragazzi, ma nel 2012 solo il 46 per cento degli
italiani ha letto almeno un libro nel tempo libero. Poco più di un italiano su due (52,1 per
cento) legge un quotidiano mentre sono sempre più numerosi gli italiani che utilizzano la
rete per la lettura di giornali, news o riviste:
dall'11 per cento del 2005 si passa al 25,1 per
cento del 2012.
Redazione
Butti, furbata di Fazio: su Gaber
ha aggirato la par condicio
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Francesco Signoretta
«Una furbata per aggirare la par condicio».
Alessio Butti, capogruppo di Fratelli d'Italia
centrodestra nazionale in commissione di
Vigilanza Rai, smaschera Fabio Fazio che,
nello "Speciale che tempo che fa" andato
in onda lunedì in prima serata su Rai3 e
dedicato a Giorgio Gaber, ha fatto intervenire Fausto Bertinotti e Walter Veltroni,
come ospiti della puntata speciale. «I due
politici – rileva Butti – recitando una canzone del noto artista, si sono lasciati andare a un amarcord sui bei tempi andati
del comunismo». «Caro Fazio – sottolinea
il parlamentare – complimenti per l'esperimento perfettamente riuscito: ospitare un
politico come Veltroni ufficialmente non
candidato alle prossime elezioni, ma deputato tutt'ora in carica e certamente molto
attivo politicamente. Veltroni è intervenuto
insieme a Bertinotti per 7 minuti, senza
contraddittorio, in una trasmissione che, se
ritenuta di varietà secondo l'articolo 6
comma 7 del regolamento sulla par condicio approvato in Vigilanza Rai, non
avrebbe dovuto ospitare affatto politici; se
invece lo speciale andato in onda su Rai3
vuole essere considerato programma di informazione sotto la responsabilità del Tg3,
avrebbe dovuto garantire la presenza paritaria di esponenti di diverse forze politiche». «Ai vertici Rai – fa notare Butti – mi
sento di dire che abbiamo guardato bene
cosa è successo ieri e vorremmo sapere
cosa ne pensano. La libertà è partecipazione, sì certo ma nel rispetto delle re-
Monti getta "veleno sobrio" sugli avversari.
Il Pdl: «È di una banalità imbarazzante»
Franco Bianchini
La campagna elettorale di Monti è al "veleno sobrio". Con molto garbo, furbescamente, sparla degli avversari, dà a loro
le colpe che invece sono sue, si erge a
uomo della provvidenza. Per l'ennesima
volta ha detto di aver salvato l'Italia dai
guai provocati dal Cav, come se gli elettori non sapessero gli errori commessi
dal governo tecnico. «Monti - ha replicato Renato Brunetta – permaloso in
questa campagna elettorale. Piuttosto
che tirare in ballo in continuazione, con
piglio falsamente ironico e irrispettosamente altezzoso, “chi lo ha preceduto",
quasi sempre per offenderlo, perché non
ci illustra il suo programma?». Poi ha aggiunto: «Non fornisce mai cifre, non cita
mai fatti precisi, resta sempre sul vago,
dando ad intendere che dietro le sue
oscure affermazioni ci siano fior di dossier, fior di statistiche, fior di analisi. In realtà c'è molto poco, e quel poco è di una
superficialità e di una banalità imbarazzanti. Spesso sbagliato. Oggi ha aggiunto
l'argomentazione
delle
argomentazioni: il ricatto. Votino bene gli
italiani, altrimenti si ripiomba nel baratro.
Su cosa basa queste assurdità? Ci spieghi, da par suo, se ne è capace, l'origine
della crisi, la fine della crisi, le sue proposte per il futuro, al di là delle battute e
dei luoghi comuni. Era un bravo professore, un autorevole economista, un tecnico sobrio». Per Scilipoti, «l'unica cosa
che interessa a Monti è tutelare gli interessi delle banche e delle lobby, l'ultimo
regalo ai poteri forti il presidente del Consiglio lo ha fatto introducendo nel Decreto Sviluppo aiuti di Stato per le lobby
delle concessioni autostradali».. Monti –
ha concluso – «invece che pensare a
provvedimenti per sostenere le famiglie
in difficoltà, termina la sua esperienza di
premier confermando che il suo unico
obiettivo in questi tredici mesi è stato
quello di compiacere le banche».
gole». Regole che, secondo Loris Mazzetti, capostruttura di Rai3, non sono state
affatto violate. «È andato in onda – afferma
– uno speciale degno del servizio pubblico,
come testimoniano le numerose mail arrivate al sito del programma. Per quanto riguarda la par condicio – sottolinea – noi
stavamo ricordando il grande artista
Gaber».
Rosy Bindi gradisce
il Professore ma solo quando
parla contro il Cavaliere
Redazione
Il “politicamente corretto" firmato da
Rosy Bindi: il Professore ha ragione se
parla contro Berlusconi e ha torto se
parla contro il Pd. Quasi patetica la lettura che la pasionaria del Pd, finita al
centro delle polemiche per la sua candidatura non molto gradita alla base dei
democrats: «Monti fa bene a liquidare
l'antieuropeismo e la vecchia propaganda anticomunista di Berlusconi – ha
detto – ma sul Pd il premier uscente ha
le idee un po' confuse. Mi permetto perciò di ricordargli che tra le culture che
hanno dato vita al Pd c'è anche la mia
che sull'Europa – ha aggiunto il presidente dell'assemblea nazionale del Pd –
non ha avuto bisogno né di convertirsi
né di modernizzarsi perché ha contribuito a fondarla. E grazie a questa salda
radice europeista il Pd è oggi la forza
che meglio può interloquire nella Ue per
rafforzarne le istituzioni politiche».
Liguria, bufera sull'Idv: con i fondi
compravano anche il cibo per gatti
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Liliana Giobbi
Sembra una replica, ma è un fatto nuovo.
Ed è una nuova tegola che finisce sulla
testa dei dipietristi. L'accusa: con i finanziamenti pubblici ai partiti si pagavano
persino la biancheria intima e le cravatte,
si facevano i regali di Natale, si andava a
cena e si viaggiava. Come se non bastasse, nella lista della spesa – sempre
secondo le indagini – finiva anche il cibo
per gatti. I consiglieri dell'IdV si trovano
nella bufera. Scontrini e ricevute per
spese - che di sicuro non erano "ortodosse" – stavano per essere sostituiti con
altri più "consoni". Il blitz della Guardia di
finanza ieri mattina, negli uffici del gruppo
regionale ligure dell'Idv ha svelato una
gestione per così dire "allegra" del bilancio. Quattro i consiglieri indagati: Maruska
Piredda, l'ex hostess Alitalia, rimasta ancora sotto la bandiera di Antonio Di Pietro; Marylin Fusco, ex vicepresidente
della giunta regionale, e Niccolò Scialfa,
che ha preso il suo posto dopo che la
compagna di partito indagata per irregolarità nell'appalto per la costruzione del
porto di Ospedaletti, nel ponente ligure.
Entrambi ex IdV, oggi passati a Diritti e Libertà. Indagato anche Stefano Quaini,
oggi al Sel. E poi c'è il il tesoriere dell'Idv,
Giorgio De Lucchi e la compagna, una
funzionaria dell'Agenzia delle Entrate in
servizio alla Spezia. Il primo è accusato
di appropriazione indebita ai danni dell'Idv, mentre lo stesso e la compagna
sono accusati di favoreggiamento personale nei confronti degli altri quattro indagati. L'ammontare delle cifre spese non è
alto ma davvero insolito e inopportuno per
un politico. Spese registrate però nel bilancio dell'anno scorso con giustificazioni
imbarazzanti che potrebbero avere riflessi
pesanti sulla stabilità della giunta di Claudio Burlando.
Il pasticciaccio delle iscrizioni online: un'altra giornata d'inferno
Giovanna Taormina
Se i disagi registrati ieri dovesserocontinuare, molte famiglie
potrebbero non riuscire a effettuare l'iscrizione a scuola entro il
termine previsto. È necessario,
quindi, che il Ministero preveda
una proroga per prevenire episodi di sovraffollamento. A lanciare allarme e richiesta è la
Federconsumatori. «Non finiscono i forti disagi per le iscrizioni online. Su 51.641
domande solo 35.476 – sostiene
l'associazione – sono andate a
buon fine. Un dato migliore ri-
spetto a quello del giorno del debutto, in cui più di 96mila genitori
hanno tentato di iscrivere online
i propri figli al primo anno delle
scuole primarie e secondarie,
ma solo 14mila iscrizioni sono
andate a buon fine. La grande
affluenza, perfettamente prevedibile, ha di nuovo mandato in tilt
i server del Ministero della PubblicaIstruzione. Diverse le segnalazioni di disagi arrivare alla
Federconsumatori che, quanto
meno, spengono i toni trionfalistici con cui il Ministro Profumo
continua a pubblicizzare l'inizia-
tiva, descrivendola
un grande successo». Sono circa
un milione e 670mila
gli studenti che,
entro il 28 febbraio,
dovranno effettuare
l'iscrizione obbligatoriamente online, in
media 43mila al giorno. «Il doppio degli accessi che – fa notare
Federconsumatori – ha mandato
in tilt il server. Sicuramente i servizi telematici snelliscono le pratiche burocratiche e abbattono i
costi della spesa pubblica, tuttavia gli strumenti a disposizione
del cittadino devono essere efficaci e perfettamente funzionanti». Ma il ministro Profumo fa
finta di nulla: «Il sistema sta funzionando bene, in questi giorni
c'è stata una fretta immotivata
perché non è che chi primo arriva meglio alloggia»
Concorso a cattedra: estratti i quesiti e le commissioni
Gigi Sigona
Trasparenza e imparzialità garantite da un
algoritmo. Il ministero dell'Istruzione ha deciso di affidare a un procedimento sistematico di calcolo le estrazioni dei quesiti per le
prove scritte del concorso a cattedra (11.542
posti, 88.610 candidati dopo la scrematura
della preselezione) e pure delle commissioni
d'esame. Ha dato “solennita" alla novità procedendo ieri mattina ai sorteggi davanti alla
stampa e affidando il “clic" d'avvio al presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. L'operazione è stata effettuata
attraverso un Pc e resa visibile al pubblico
presente attraverso una lavagna luminosa:
da una girandola di palline colorate sono
stati estratti quesiti e commissioni. Le prove
per gli "scritti" sono state costruite da un
esperto per ogni disciplina all'interno di un
ambiente protetto a cui solo lui poteva accedere. Per ogni classe di concorso sono stati
realizzati tre pacchetti da quattro o tre quesiti. Tutto resterà secretato fino al giorno
della prova (gli scritti cominciano l'11 febbraio e andranno avanti fino al 21 dello
stesso mese)
Contrordine compagni (cinesi):
ora leggere Tocqueville si può...
Antonio Pannullo
In Cina è in atto una controrivoluzione culturale? Può darsi,almeno
a giudicare dal fatto che a Pechino
sta andando a ruba un libro di Alexis de Tocqueville, “Il vecchio regime e la rivoluzione", dopo che la
sua lettura è stata imposta ai dirigenti del Partito comunista cinese
da Wang Qishan, il nuovo responsabile nazionale della lotta alla corruzione, vero cancro della Cina del
terzo millennio. Lo racconta la
stampa di Hong Kong. Wang, 65
anni, dallo scorso novembre membro del massimo organismo dirigente del Partito, il Comitato
permanente dell'Ufficio Politico
(Cpup), aveva già in passato segnalato il libro, giudicandolo importante per la fase che sta
attraversando la Cina, dove alla
crescita del benessere si accompagna a un forte approfondimento
delle differenze sociali. La lettura
del libro è stata resa obbligatoria
per i quadri del Pcc da quando
Wang ha assunto la carica di capo
della Commissione centrale per la
disciplina, che dovrebbe occuparsi
della corruzione largamente diffusa nel Paese. Nel libro, Tocque-
ville afferma tra l'altro che le rivoluzioni scoppiano non tanto nei periodi di grande povertà, ma quando
le differenze sociali sono troppo
acute. Secondo il pensatore francese (che era visconte), questo è
quello che accadde nel suo Paese
nel 1789. Sembra che Wang Qishan - uno dei pochi dirigenti cinesi ad avere una fama di
incorruttibile - sia convinto che
oggi questo sia il principale problema per la cosiddetta stabilità,
cioé in realtà per la permanenza al
potere del Pcc. Secondo recenti
valutazioni il cosiddetto "coefficiente di Gini", che misura le differenze di reddito, in Cina è oggi
dello 0,61, ben aldilà di quella che
è considerata come "soglia di pericolo", dello 0,4%. In realtà in Cina
quella della corruzione a livello di
dirigenti e di funzionari di partito è
un problema endemico e, a sentire
i cinesi, inestirpabile, altro che
casta. Che quella di Wang sia una
autentica missione impossibile",
secondo alcuni cittadini, è dimostrato dai blog da cui traspare un
forte scetticismo sulla possibilità di
bloccare la corruzione senza una
magistratura e una stampa indipendenti. «Fateci votare, così tutti
noi vi controlleremo», è arrivato a
scrivere uno di loro. In realtà,
come sappiamo a nostre spese,
neanche quello serve. Tornando a
Tocqueville, la crisi in Francia vi fu
allorché l'ancien regime aveva accentrato i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, proprio ha fatto in
Cina Pcc. Ma non c'è dubbio che
oggi in Cina sia questa la priorità:
parlando davanti al Comitato centrale del partito - ha scritto ieri
Nuova Cina - il neosegretario, Xi
Jinping, ha battuto con forza sul
tasto della lotta alla corruzione a
tutti i livelli, da quello del piccolo
funzionario che si comporta in maniera arrogante con i cittadini, all'alto dirigente, che spesso ostenta
la sua illecita ricchezza in modo
plateale e volgare.
perché in casa i ruoli sono invertiti.
Chiariamo, quando dice che lavora
per me, intende solo in ambito pubblico», ha confessato a proposito
della moglie. E la first lady ha confermato: «Sì, a casa non è più la
stessa cosa», aggiungendo: «Io non
sono un soprammobile». Nel corso
dell'intervista all'italiano "Chi", il presidente ha parlato anche delle figlie,
Malia e Sasha. «C'é una cosa che
mi spezza il cuore, e non è tanto la
prospettiva di un amichetto, ma è il
fatto di vederle crescere. Quando
penso che Malia se ne andrà, l'idea
mi sconvolge. I momenti che trascorri con i figli, le gioie che ti danno,
un minuto dopo l'altro. L'idea che
questo non durerà per sempre, mi fa
male», ha concluso, tenendo fede a
quell'immagine, lungamente studiata dai suoi sherpa, della persona
comune, dell'"uno di voi", che sinora
ha pagato.
Obama ribadisce di essere uno come
tutti: «A casa comanda mia moglie»
Giovanni Trotta
Ora è cominciato davvero il secondo
mandato alla Casa Bianca di Barack
Obama. «Grazie a tutto il popolo
americano», erano state infatti le
sue parole al suo arrivo al primo dei
tradizionali balli a cui ha partecipato
con la First Lady Michelle. Introducendo la First Lady, ha detto che
«Michelle è la persona che ha fatto
di me un uomo migliore e un presidente migliore». Obama si è distinto
rispetto a molti suoi predecessori
per il ruolo affidato alla moglie e alle
figlie, e questo certamente gli ha garantito maggiori consensi. «Michelle
lavora per me, ma solo in ambito
pubblico - ha scherzato il presidente
in un'intervista dopo la rielezione -
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Nube sospetta su Parigi:
il ministro dell'Ecologia
rientra da Berlino
Redazione
Siamo d'accordo, la Francia di Hollande non
è (ancora) l'Unione Sovietica, e la Normandia non è Chernobyl. Però la rapidità con cui
le autorità francesi hanno minimizzato la
nube chimica che si è sprigionata dagli stabilimenti chimici a nord di Parigi, è quantomeno sospetta. Anche perché la
popolazione ha avvertito sintomi sgradevoli
e il ministro dell'Ecologia è precipitosamente
tornato da Berlino dove è in corso un trionfalistico vertice franco-tedesco. Ma andiamo
con ordine. Nella notte tra lunedì e ieri, una
nube, dal forte odore di gas, si è riversata
stanotte su Parigi allarmando la popolazione. Ma si tratterebbe di una sostanza
«non tossica», «non c'è nessun pericolo per
la salute», hanno tranquillizzato le auroità.
L'odore di gas in città - è stato spiegato - è
legato ad una sostanza, il mercaptano,
uscita dagli impianti chimici della società Lubrizol, in Normandia: un additivo usato per
arricchire il metano, rendendolo riconoscibile all'olfatto. Ma la nube dal forte odore di
gas, spinta dal vento e vista nella notte per
le strade di Parigi, ha causato preoccupazione con centinaia di chiamate ai servizi di
emergenza. L'odore che si sente è quello,
pungente, di acqua stagnante. In chimica il
mercaptano è indicato come metanetiolo e
viene utilizzato nella fabbricazione di prodotti fitosanitari e antiossidanti. Il ministero
dell'Interno ha fatto sapere che il metanetiolo é presente in concentrazione molto debole e non presenta rischi per la salute. È
invece tossico se inalato e pericoloso per
l'ambiente. Sarà debole, ma numerose persone si sono lamentate a Rouen e dintorni
per mal di testa e irritazioni alla gola. Intanto
si apprende che l'insieme della produzione
chimica di Rouen all'origine della fuga di gas
mercaptano è stata bloccata . Ed è stato attivato a Rouen il Piano particolare di Intervento della prefettura, dispositivo mirante a
proteggere le popolazioni dai rischi. Il piano
scatta quando un incidente industriale supera l'ambito di una fabbrica. La Lubrizol è
classificata come sensibile in base alla direttiva Seveso. La prima conseguenza del
piano di intervento è stata l'annullamento
della partita di Coppa di Francia fra Rouen
e Olympique Marsiglia prevista ieri sera.
Siena, scontro sul buco allʼAsl.
Il Pdl: si faccia subito chiarezza
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Roma, riqualificati
nove chilometri di pista
ciclabile sul Tevere
Redazione
Parte lʼoffensiva del Pdl per ottenere completa luce sulla vicenda
senese. Il presidente del gruppo
in Consiglio regionale Alberto
Magnolfi e i consiglieri Stefano
Mugnai e Claudio Marignani
hanno presentato unʼinterrogazione per chiedere spiegazioni
sullʼiter con cui è stato individuato il responsabile dei bilanci
dellʼAzienda sanitaria 7 di Siena.
Il Pdl lascia parlare atti e delibere. E questi sono i fatti: la persona in questione arriva alla Asl
senese come dirigente amministrativo a tempo determinato già
nel 2009. Esploso il caso del
crac nella Asl 1 di Massa Carrara, entra a far parte di un team
capitanato da Niccolò Persiani
che ha lʼincarico di «sostenere il
lavoro contabile» del commissario presso la Asl 1 per condurre
verifiche contabili. Terminato
quellʼincarico, il professionista
rientra a Siena. Eʼ adesso che –
Redazione
dopo avere annullato un bando
già emanato per individuare il responsabile dellʼunità operativa
Gestioni economiche e finanziarie e dopo una breve selezione
– la direttrice generale dellʼepoca gli conferisce la responsabilità in via esclusiva, con
effetto retroattivo, proprio per
quella posizione professionale,
mantenuta fino allʼestate scorsa,
dato che, come ricordano gli
esponenti del Pdl nella loro interrogazione, «dal momento in
cui tale lettera è stata inviata in
Procura» il dirigente «non è più
rientrato nel suo posto di lavoro
presso lʼAusl 7 di Siena, e attualmente non è più un dipendente della stessa azienda». Il
Pdl sollecita la Giunta di centrosinistra a fare chiarezza.
Latina, a scuola uno sportello
per aiutare i bambini nella crescita
Redazione
“Insieme per crescere meglio 2”: parte il
progetto multidisciplinare presso le scuole
dellʼinfanzia paritarie del Comune di Latina.
L'iniziativa, voluta dallʼassessore Sovrani (la
città è amministrata da una giunta di centrodestra) e destinata ai bambini, ha visto la
condivisione delle direttrici religiose delle
sette scuole materne comunali, il personale
educativo laico e religioso, le insegnanti di
sostegno, le famiglie. La programmazione
si avvale delle figure dellʼequipe multidisciplinare, che in via sperimentale ha già collaborato lo scorso anno, ed è composta da
psicologi, logopedisti e neuropsicomotricisti
dellʼetà evolutiva e da un nutrizionista. Il
progetto – spiega la Sovrani – «condiviso
da tutti gli operatori, prevede di coinvolgere,
affiancare e sostenere i bambini frequentanti la scuola dellʼinfanzia, le famiglie, le insegnanti, garantendo il diritto allʼistruzione
ed il successo scolastico dei nostri piccoli
alunni, attraverso la promozione e lo sviluppo delle loro potenzialità, favorendo la ri-
duzione dei disagi relazionali ed emotivi, assicurando loro uguali opportunità di sviluppo
e capacità individuali. Ecco perché in ogni
scuola ci sarà uno sportello famiglia, con la
consulenza di uno psicologo specializzato,
a cui potranno accedere tutti i genitori dei
bambini iscritti per ogni problematica o dubbio. Soprattutto perché la famiglia è centrale
nellʼeducazione dei figli e rappresenta la
struttura primaria per la crescita e sicurezza
del bambino e mai come oggi non va lasciata sola nel difficile mestiere di genitore.
Ritengo che, attraverso un attento percorso,
si possano sviluppare processi di apprendimento e socializzazione migliorativi condividendo con esperti e insegnanti le
dinamiche quotidiane che si manifestano allʼinterno della classe». Lʼequipe multidisciplinare sarà a disposizione delle insegnanti
e dei familiari attraverso colloqui personalizzati ma novità di questo anno è la presenza di un nutrizionista, vista la richiesta
della Asl di monitorare ed insegnare la corretta alimentazione già nei primi anni scolastici.
È stato completato lʼintervento di riqualificazione della pista ciclabile sul
Tevere, nel tratto di nove chilometri,
compreso tra il ponte della Musica e
Castel Giubileo. Lʼoperazione, promossa e realizzata dallʼassessorato
allʼAmbiente di Roma Capitale, è stata
avviata a settembre con la bonifica
dellʼex campo nomadi in via del Baiardo e la rimozione di 800 tonnellate
di rifiuti ed è proseguita a ottobre con
interventi di manutenzione straordinaria: la riparazione della pavimentazione nelle parti dissestate; il ripristino
delle sbarre dei dissuasori; la sostituzione sul ponte del Fosso dellʼAcqua
Traversa delle tavole in legno danneggiate; la rimozione in via Capoprati
dei dissuasori che delimitavano la
pista e il ripristino della linea catarifrangente. A novembre sono iniziati i
lavori di bonifica e messa in sicurezza,
nel tratto compreso tra il ponte della
Musica e ponte Milvio. Gli operatori di
Pics Decoro, Multiservizi e Ama Decoro hanno provveduto allo sfalcio
dell'erba, allo sgombero di insediamenti abusivi e alla rimozione dei rifiuti
nei tratti adiacenti alla pista. A dicembre i lavori hanno interessato il tratto
compreso tra ponte Milvio e Castel
Giubileo con operazioni di decespugliamento, sfalcio dellʼerba, potatura
delle essenze arboree e bonifica delle
discariche abusive presenti sul territorio. «Un intervento congiunto, iniziato
a settembre, che le associazioni chiedevano da almeno quindici anni in un
tratto molto bello e amato dai ciclisti,
che rappresenta la parte iniziale della
principale dorsale ciclabile della città
– spiega lʼassessore allʼAmbiente
Marco Visconti che ha effettuato un
sopralluogo per verificare l'andamento
dei lavori – Stiamo portando avanti un
duplice intervento di riqualificazione
delle piste ciclabili, sia sotto il profilo
delle operazioni di bonifica e messa in
sicurezza sia attraverso interventi di
manutenzione straordinaria, assolutamente necessari».
“La mia mamma suona il rock”: Ceccherini torna
e porta con sé la gieffina
Redazione
Il titolo probabilmente è ispirato alla celebre canzone di
Ivano Fossati, diventata ormai
pezzo di storia della musica
italiana. La trama è destinata
riscuotere curiosità e simpatia.
Torna alla regia Massimo Ceccherini con La mia mamma
suona il rock, una spassosa e
surreale commedia dove l'attore toscano da sfogo alla sua
inconfondibile comicità irriverente. Insieme a lui Antonio
Fiorillo e Lallo Circosta nei
panni di una coppia gay, l'ex
gieffina Cristina Del Basso e
Alessandro Paci. Distribuito da
Iervolino Entertainment, il film
sarà nelle sale dal 14 febbraio.
Cristiano e Franco sono una
coppia di omosessuali di circa
cinquant'anni di età. Sono titolari di un'affermata casa di
moda. Cristiano tipo eccentrico di origine siciliana, è lo
stilista
creativo;
mentre
Franco, romano verace, si occupa della parte amministrativa e finanziaria dell'azienda.
Tuttavia Cristiano ha un problema che lo angoscia profondamente: vorrebbe avere un
figlio. Esasperato dalla situazione, che in Italia non ha vie
d'uscita, Franco gli volta le
spalle e Cristiano passa mesi
di solitudine e depressione.
Dopo una notte all'insegna
dell'alcol, l'uomo vorrebbe buttarsi da un ponte, ma viene
salvato da Massimo, lo sballato leader di una rock band.
Lo sguardo di Cristiano, alla visione di Massimo, si fa sini-
stro: gli spacca una bottiglia di
whisky in testa, lasciandolo
senza sensi, e lo rapisce. Il
mattino seguente Massimo
spalanca gli occhi e si ritrova
legato in un letto: non ha piu' i
piercing e' completamente
sbarbato e con i capelli tagliati.
È a casa di Cristiano, che ha
deciso di prendersi cura di lui
facendolo diventare a tutti gli
effetti il figlio che ha sempre
sognato. La sola speranza per
Massimo di sfuggire a questa
folle prigionia e' Gilda, la sua
bella fidanzata rocker.
Lettere
Obama non riesce a incantare più nessuno
La cerimonia di reinvestitura di Barack Obama è scivolata via in terza
o quarta posizione nella scaletta dei telegiornali, a riprova che il presidente Usa non incanta più neppure i giornalisti della Rai, che considero schierati dalla sua parte. La giornata del suo giuramento ,
passerà alla storia per lo spontaneo e possente sbadiglio della figlia.
Luigi Cardarelli
Solo il Pdl è una garanzia per le vere riforme
Il Pdl non è affatto un partito alla deriva, ma una realtà combattente
che cerca di evitare in ogni modo discrepanze e nella labilità dei programmi, è senza dubbio quello che presenta più idee chiare e punti
fissi come obiettivi. Le riforme per altri partiti sembrano degli sforzi
da edulcorare con altre posture, mentre per il centrodestra si presentano come necessità per andare avanti con il cambiamento.
Bruno Russo
Le raccomandate dell'Agenzia delle Entrate
Quando l'Agenzia delle Entrate ci chiede dei soldi lo fa attraverso una
raccomandata con tanto di ricevuta di ritorno. Quando invece la
stessa Agenzia deve comunicare che è ora di erogare qualche rimborso e chiede la documentazione necessaria per far andare avanti
la pratica, lo fa con una anonima busta di posta ordinaria.
Teodoro L.
La trovata delle iscrizioni via web è discutibile
Registrazione online delle iscrizioni a scuola. A far dubitare dell'intelligenza informatica di chi ha messo in piedi il sito sono le
modalità di inserimento dei dati. Al termine della registrazione dell'utente vi è una videata dove si riassume quanto inserito e si
chiede conferma, avvertendo che se si prosegue non si potrà
cambiare più nulla. Quindi secondo il ministero dell'Istruzione
quella famiglia non potrà mai cambiare casa o numero di telefono
o indirizzo mail.
Rolando Spinelli
Siamo abituati ai colpi bassi contro Berlusconi
Il Letta del Pd annuncia che ci sarà contesa leale con Monti, lasciando capire che invece con Berlusconi e i suoi alleati non si risparmieranno colpi bassi. Noi naturalmente non avevamo alcun
dubbio, visto che è stato sempre così.
Bruno Santopietro
A "Servizio pubblico" il Cav è stato un gigante
Berlusconi a Servizio Pubblico ha dimostrato di essere un gigante rispetto a Monti e Bersani, sopravvalutati dalla stampa ma incapaci di
reggere un confronto a simili livelli. Il colpaccio è stato leggere la letterina a Travaglio
Xavier Carlo
Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale
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d’Italia
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7 agosto 1990 n. 250