Monti scopiazza male anche il “ghe pensi mi
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Monti scopiazza male anche il “ghe pensi mi
CON IL PDL ANNO LXI N.18 Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Lʼultimo “vizietto” di Casini: dire ovvietà alla Massimo Catalano, il viveur di Renzo Arbore Girolamo Fragalà Diciamolo chiaramente: «È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che vecchi, brutti, poveri e malati». O, per essere più incisivi e credibili, «è meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze». In campagna elettorale irrompe il “fattore x”. O meglio, il “fattore Massimo Catalano”, il noto jazzista e viveur la cui caratteristica era regalare aforismi al pubblico televisivo nelle trasmissioni di Renzo Arbore. Ed erano frasi – come appunto «è meglio essere giovani e ricchi…» in cui si esprimevano ovvietà da record. In questi giorni di ovvietà ne sono state dette parecchie. Ma il record spetta al “centrino”, ogni giorno cʼè qualcuno nella coalizione montiana che sembra Alice nel paese delle meraviglie. La prima fila, però, spetta di diritto a Pierferdinando Casini. Sì, proprio lui che – per attaccare il Cavaliere – aveva richiamato la celebre favola di Lewis Carrol. Lʼultima sua esternazione fa quantomeno sorridere: «Cʼè lʼesigenza – ha detto con lo stesso tono di chi sta per fare un grande annuncio – di abbassare la pressione fiscale perché le aziende non ce la fanno più». Dopo mesi e mesi di confronto, anche acceso, su questo tema allʼimprovviso ne parla quindi il leader dellʼUdc, quasi cadendo dalle nuvole. Pure ovvietà, specie se arrivano da chi ha appoggiato, incondizionatamente, il governo dei tecnici che detiene il record delle tasse. Ma Casini ha aggiunto, sempre scoprendo lʼacqua calda: «Quello che il lavoratore riceve in busta paga è troppo poco rispetto a quanto il WWW.SECOLODITALIA.IT Monti scopiazza male anche il “ghe pensi mi”: datemi i voti e solleverò il mondo d’Italia mercoledì 23/1/2013 Butti: con una furbata Fazio ha aggirato la par condicio SIGNORETTA PAG.3 Con i fondi dellʼIdv compravano anche il cibo per gatti GIOBBI PAG.4 Contrordine, ora si può leggere persino Tocqueville PANNULLO PAG.5 datore di lavoro indirizza per un singolo lavoratore». Se ne accorto con parecchi anni di ritardo. O forse, per la prima volta ha visto la busta paga di un lavoratore. Ma dobbiamo aspettarci altro. Magari un «è meglio innamorarsi di una donna bella, intelli- gente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira». Per poi scoprire se lʼautore è Massimo Catalano o Casini. «Convergete sui temi etici»: l'appello di Bagnasco raccolto dal Pdl Antonio Pannullo «La presenza di esponenti cattolici in schieramenti differenti dovrà accompagnarsi a una concreta convergenza sulle questioni eticamente sensibili». Lo afferma il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un'intervistaa Famiglia Cristiana intervenendo sui temi della attuale campagna elettorale. Alla domanda se sarebbe stato meglio che i cattolici confluissero tutti al centro per contare di più, il presidente della Cei risponde che «i cattolici sono chiamati in una società lacerata e priva di slancio vitale a riprendere il cammino perché è ancora possibile riscattare un Paese che ha un potenziale enorme. Penso però - prosegue - che l'Italia non riprenderà a girare senza riappropriarsi della sua sensibilità umanistica che è innegabilmente cristiana. Qui sta l'apporto che ci si attende da politici credenti». Entrando nel vivo della questione, poi, il presidente della Cei ritiene che «sottrarre ai figli la possibilità di avere un papà e una mamma vuol dire manipolare l'elementare forma di ingresso nel mondo che, grazie alla reciprocità del maschile e del femminile, garantisce l'armonico sviluppo della persona umana». Per Bagnasco, gli attacchi alla famiglia «rappresentano un'alterazione dell'esperienza individuale e sociale», perché «abolire una delle due figure di riferimento, in nome della filosofia del gender che censura quanto è già inscritto nell'esperienza umana, vuol dire rifiutare l'evidenza proprio al suo apparire». «Nel nostro Paese è vistosa - specie a confronto con altri Paesi europei - l'assenza di politiche familiari adeguate e durature». Bagnasco conclude spiegando: «Il loro scopo, mai ancora seriamente preso in considerazione dalla classe politica, è di riconoscere la funzione sociale non tanto della coppia, ma della generazione dei figli. Sono essi infatti che garantiscono l'apertura al futuro, che resta incerto se l'inverno demografico dentro cui l'Italia vive continuerà». Accoglie queste indicazioni il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che assicura che «sui temi eticamente sensibili il Pdl continuerà la sua azione in Parlamento anche nella prossima legislatura. Accogliamo quindi con rinnovato impegno e determinazione le indicazioni che giungono dal cardinal Bagnasco». E aggiunge: «Molto importante è l'invito del presidente della Cei a non disertare le urne». Anche per l'eurodeputata del Pdl Lara Comi «ha perfettamente ragione il cardinal Bagnasco ad ammonire gli esponenti cattolici». L'europarlamentare rileva che «ci sono invece alcune forze politiche che seguono in realtà solo il proprio tornaconto. Penso al leader dell'Udc Casini, proiettato da mesi verso il Pd di Bersani in vista di un governo con la sinistra estremista di Vendola, con l'obiettivo di diventare presidente del Senato». Passera “punge” ancora Monti: «Nulla di nuovo nel suo progetto» 2 Antonella Ambrosioni Nel progetto Monti sono mancate e mancano le novità radicali che si attendevano. Corrado Passera, ministro dello Sviluppo uscente, torna a pungere Mario Monti, dal quale prende le distanze, per spiegare la sua mancata candidatura a queste elezioni. Lo ha fatto nel corso della trasmissione Omnibus su La7, dove ha trovato modo di fare il punto sulla sua esperienza di governo, raccontandosi un po'. Nel progetto politico dell'ex premier «per ora di cose radicali non ce ne sono tante», mentre «c'era bisogno di qualcosa di radicalmente nuovo», ha ribadito. Non è entusiasta del nuovo progetto po- litico del professore e non fa nulla per nasconderlo. «Si tratta di un altro progetto con persone in gamba», ha precisato, «ma non è quello che mi sarebbe piaciuto fare», aggiungendo come «non avevo chiesto ruoli e funzioni, l'unica condizione che era che fosse una cosa nuova». Deluso, quindi, nelle aspettative, ha proseguito parlando del suo futuro. Prima di tutto, dice, «vorrei fare il ministro fino all'ultimo giorno, poi vorrei trovare il modo di mettere ad uso l'esperienza discreta accumulata nel tempo a cui si è aggiunto l'anno di governo». Lo spirito e la voglia non è che si siano esaurite, spiega: «Puntavo su un certo progetto che però non c'é stato e dato che non avevo un piano B, vedremo, si riparte da zero. Lo spirito quando ho detto sì a Monti e a Napolitano è ancora lì, il bisogno politico è ancora lì, vedremo in che modo. La vita è sempre stata creativa, tutte le volte che ho dovuto ricominicare da capo mi ha sorpreso», ha aggiunto Passera, tornando a battere su un tasto che gli sta a cuore. «Continuo a essere convinto che ci sia bisogno di qualcosa di molto nuovo». Dall'Istat fotografia di un paese più povero che spera nella ripresa Nella Lega critiche a Maroni per le liste. Lui replica: astinenza da cadrega Dati preoccupanti quelli forniti dalla fotografia contenuta nel rapporto annuale dell'Istat "Noi e l'Italia". Cifre che ci raccontano di un'Italia impoverita: nel 2011 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l'11,1%: si tratta di 8,2 milioni di individui poveri, il 13,6% della popolazione residente. La povertà assoluta coinvolge il 5,2% delle famiglie, per un totale di 3,4 milioni di individui. In ambito europeo la produttività del lavoro italiana risulta sostanzialmente allineata con la media dei Paesi Ue27, mentre nel 2002 era più elevata del 9,5%. Comunque gli ultimi dati dell'Istat, aggiornati al 2010, vedono il tasso di imprenditorialità, calcolato come rapporto tra numero di lavoratori indipendenti e totale dei lavoratori delle imprese, sfiorare in Italia il 31%, il livello è il più elevato fra i Paesi dell'Unione europea. Un recupero dell'attività produttiva è prevista, secondo il presidente Istat Enrico Giovannini, nella seconda metà del 2013, ma sarà una ripresa molto lenta. Nel 2011 in Italia è occupato il 61,2% della popolazione di 20-64 anni, solo un decimo di punto in più rispetto al 2010. Nella graduatoria europea, solamente Ungheria e Grecia presentano tassi d'occupazione inferiori. La disoccupazione di lunga durata, che perdura cioé da oltre 12 mesi, ha riguardato, nel 2011, il 51,3% dei disoccupati nazionali, il livello più alto raggiunto nell'ultimo decennio. Dal rapporto si rileva che in Italia ci sono 147,2 anziani ogni cento gio- Un anno dopo i tormenti, la Lega affronta il doppio test elettorale, soprattutto in Lombardia, in cerca di conferme per la nuova linea dettata da Roberto Maroni e dai suoi colonnelli. Il segretario federale, candidato in prima persona alla presidenza della Regione da sempre strategica nella geografia politica del Carroccio, guarda con ottimismo all'esito delle consultazioni, anche perché considera il rinnovato patto col Pdl come una garanzia di successo. Ma la presentazione delle liste per Camera e Senato non è avvenuta senza strascichi polemici e stanno riemergendo pubblicamente le voci di chi con Maroni non si è mai schierato apertamente, cioè di quegli esponenti che stavano con Bossi e che ora non hanno più incarichi. Sostengono che il rinnovamento, fra chi è stato scelto per andare a Roma, non c'è stato. E che c'è anche il rischio di una sconfitta di cui sono pronti (nel caso) a chiedere conto a Pontida, il 7 aprile. Maroni, questa mattina, ha dettato la sua risposta via Twitter, molto secca. "Buone le liste della Lega, tanti giovani e facce nuove". E alle critiche ha risposto così: "Qualcuno sbraita perché non è stato ricandidato? Crisi di astinenza da cadrega". Maroni non l'ha scritto, tuttavia è chiaro che si rivolgeva a chi come l'ex capogruppo Marco Reguzzoni ieri aveva dichiarato che le liste presentate per le politiche "sembrano fatte per perdere", peraltro con candidati che "casualmente hanno la stessa età" di Matteo Salvini, il segretario della Lega Lombarda che secondo questi critici troppo avrebbe accentrato le scelte (come Flavio Tosi in Veneto). Per la deputata uscente Carolina Lussana, invece, nelle liste non ci sarebbe sufficiente presenza femminile. E Marco Desiderati, che fa parte del Consiglio federale e a sua volta non è ricandidato, aveva diramato già una nota per chiedere che i "grossi calibri che stanno in Parlamento da 20 anni" si candidassero stavolta in Lombardia. Renato Berio vani: è quello che si chiama "indice di vecchiaia", e in Europa solo la Germania presenta un indice più accentuato del nostro. La Liguria si conferma la regione più anziana, mentre la Campania, con un indice per la prima volta superiore a 100, la più giovane. La vita media delle donne è di 84 anni e mezzo, quella degli uomini poco più di 79 anni, fra le più lunghe dell'Unione europea. Infine, l'Italia e l'Irlanda sono i paesi Ue con la più bassa incidenza di divorzi, rispettivamente 0,9 e 0,7 ogni 1.000 abitanti. Nel nostro Paese lo scioglimento per via legale delle unioni è tuttavia un fenomeno in costante crescita: tra il 2000 e il 2010 le separazioni sono aumentate da 12,6 a 14,6 e i divorzi da 6,6 a 9,0 ogni 10 mila abitanti. Per quanto riguarda le abitudini degli italiani il rapporto rileva che le famiglie italiane nel 2010 hanno destinato ai consumi culturali (spese per ricreazione e cultura) in media il 7,3 per cento della spesa complessiva per consumi finali; questa quota di spesa è rimasta pressoché costante nell'ultimo decennio. In Italia ogni anno vengono stampate in media 3,5 copie di opere librarie per ogni abitante e 6,5 copie di libri per ragazzi, ma nel 2012 solo il 46 per cento degli italiani ha letto almeno un libro nel tempo libero. Poco più di un italiano su due (52,1 per cento) legge un quotidiano mentre sono sempre più numerosi gli italiani che utilizzano la rete per la lettura di giornali, news o riviste: dall'11 per cento del 2005 si passa al 25,1 per cento del 2012. Redazione Butti, furbata di Fazio: su Gaber ha aggirato la par condicio 3 Francesco Signoretta «Una furbata per aggirare la par condicio». Alessio Butti, capogruppo di Fratelli d'Italia centrodestra nazionale in commissione di Vigilanza Rai, smaschera Fabio Fazio che, nello "Speciale che tempo che fa" andato in onda lunedì in prima serata su Rai3 e dedicato a Giorgio Gaber, ha fatto intervenire Fausto Bertinotti e Walter Veltroni, come ospiti della puntata speciale. «I due politici – rileva Butti – recitando una canzone del noto artista, si sono lasciati andare a un amarcord sui bei tempi andati del comunismo». «Caro Fazio – sottolinea il parlamentare – complimenti per l'esperimento perfettamente riuscito: ospitare un politico come Veltroni ufficialmente non candidato alle prossime elezioni, ma deputato tutt'ora in carica e certamente molto attivo politicamente. Veltroni è intervenuto insieme a Bertinotti per 7 minuti, senza contraddittorio, in una trasmissione che, se ritenuta di varietà secondo l'articolo 6 comma 7 del regolamento sulla par condicio approvato in Vigilanza Rai, non avrebbe dovuto ospitare affatto politici; se invece lo speciale andato in onda su Rai3 vuole essere considerato programma di informazione sotto la responsabilità del Tg3, avrebbe dovuto garantire la presenza paritaria di esponenti di diverse forze politiche». «Ai vertici Rai – fa notare Butti – mi sento di dire che abbiamo guardato bene cosa è successo ieri e vorremmo sapere cosa ne pensano. La libertà è partecipazione, sì certo ma nel rispetto delle re- Monti getta "veleno sobrio" sugli avversari. Il Pdl: «È di una banalità imbarazzante» Franco Bianchini La campagna elettorale di Monti è al "veleno sobrio". Con molto garbo, furbescamente, sparla degli avversari, dà a loro le colpe che invece sono sue, si erge a uomo della provvidenza. Per l'ennesima volta ha detto di aver salvato l'Italia dai guai provocati dal Cav, come se gli elettori non sapessero gli errori commessi dal governo tecnico. «Monti - ha replicato Renato Brunetta – permaloso in questa campagna elettorale. Piuttosto che tirare in ballo in continuazione, con piglio falsamente ironico e irrispettosamente altezzoso, “chi lo ha preceduto", quasi sempre per offenderlo, perché non ci illustra il suo programma?». Poi ha aggiunto: «Non fornisce mai cifre, non cita mai fatti precisi, resta sempre sul vago, dando ad intendere che dietro le sue oscure affermazioni ci siano fior di dossier, fior di statistiche, fior di analisi. In realtà c'è molto poco, e quel poco è di una superficialità e di una banalità imbarazzanti. Spesso sbagliato. Oggi ha aggiunto l'argomentazione delle argomentazioni: il ricatto. Votino bene gli italiani, altrimenti si ripiomba nel baratro. Su cosa basa queste assurdità? Ci spieghi, da par suo, se ne è capace, l'origine della crisi, la fine della crisi, le sue proposte per il futuro, al di là delle battute e dei luoghi comuni. Era un bravo professore, un autorevole economista, un tecnico sobrio». Per Scilipoti, «l'unica cosa che interessa a Monti è tutelare gli interessi delle banche e delle lobby, l'ultimo regalo ai poteri forti il presidente del Consiglio lo ha fatto introducendo nel Decreto Sviluppo aiuti di Stato per le lobby delle concessioni autostradali».. Monti – ha concluso – «invece che pensare a provvedimenti per sostenere le famiglie in difficoltà, termina la sua esperienza di premier confermando che il suo unico obiettivo in questi tredici mesi è stato quello di compiacere le banche». gole». Regole che, secondo Loris Mazzetti, capostruttura di Rai3, non sono state affatto violate. «È andato in onda – afferma – uno speciale degno del servizio pubblico, come testimoniano le numerose mail arrivate al sito del programma. Per quanto riguarda la par condicio – sottolinea – noi stavamo ricordando il grande artista Gaber». Rosy Bindi gradisce il Professore ma solo quando parla contro il Cavaliere Redazione Il “politicamente corretto" firmato da Rosy Bindi: il Professore ha ragione se parla contro Berlusconi e ha torto se parla contro il Pd. Quasi patetica la lettura che la pasionaria del Pd, finita al centro delle polemiche per la sua candidatura non molto gradita alla base dei democrats: «Monti fa bene a liquidare l'antieuropeismo e la vecchia propaganda anticomunista di Berlusconi – ha detto – ma sul Pd il premier uscente ha le idee un po' confuse. Mi permetto perciò di ricordargli che tra le culture che hanno dato vita al Pd c'è anche la mia che sull'Europa – ha aggiunto il presidente dell'assemblea nazionale del Pd – non ha avuto bisogno né di convertirsi né di modernizzarsi perché ha contribuito a fondarla. E grazie a questa salda radice europeista il Pd è oggi la forza che meglio può interloquire nella Ue per rafforzarne le istituzioni politiche». Liguria, bufera sull'Idv: con i fondi compravano anche il cibo per gatti 4 Liliana Giobbi Sembra una replica, ma è un fatto nuovo. Ed è una nuova tegola che finisce sulla testa dei dipietristi. L'accusa: con i finanziamenti pubblici ai partiti si pagavano persino la biancheria intima e le cravatte, si facevano i regali di Natale, si andava a cena e si viaggiava. Come se non bastasse, nella lista della spesa – sempre secondo le indagini – finiva anche il cibo per gatti. I consiglieri dell'IdV si trovano nella bufera. Scontrini e ricevute per spese - che di sicuro non erano "ortodosse" – stavano per essere sostituiti con altri più "consoni". Il blitz della Guardia di finanza ieri mattina, negli uffici del gruppo regionale ligure dell'Idv ha svelato una gestione per così dire "allegra" del bilancio. Quattro i consiglieri indagati: Maruska Piredda, l'ex hostess Alitalia, rimasta ancora sotto la bandiera di Antonio Di Pietro; Marylin Fusco, ex vicepresidente della giunta regionale, e Niccolò Scialfa, che ha preso il suo posto dopo che la compagna di partito indagata per irregolarità nell'appalto per la costruzione del porto di Ospedaletti, nel ponente ligure. Entrambi ex IdV, oggi passati a Diritti e Libertà. Indagato anche Stefano Quaini, oggi al Sel. E poi c'è il il tesoriere dell'Idv, Giorgio De Lucchi e la compagna, una funzionaria dell'Agenzia delle Entrate in servizio alla Spezia. Il primo è accusato di appropriazione indebita ai danni dell'Idv, mentre lo stesso e la compagna sono accusati di favoreggiamento personale nei confronti degli altri quattro indagati. L'ammontare delle cifre spese non è alto ma davvero insolito e inopportuno per un politico. Spese registrate però nel bilancio dell'anno scorso con giustificazioni imbarazzanti che potrebbero avere riflessi pesanti sulla stabilità della giunta di Claudio Burlando. Il pasticciaccio delle iscrizioni online: un'altra giornata d'inferno Giovanna Taormina Se i disagi registrati ieri dovesserocontinuare, molte famiglie potrebbero non riuscire a effettuare l'iscrizione a scuola entro il termine previsto. È necessario, quindi, che il Ministero preveda una proroga per prevenire episodi di sovraffollamento. A lanciare allarme e richiesta è la Federconsumatori. «Non finiscono i forti disagi per le iscrizioni online. Su 51.641 domande solo 35.476 – sostiene l'associazione – sono andate a buon fine. Un dato migliore ri- spetto a quello del giorno del debutto, in cui più di 96mila genitori hanno tentato di iscrivere online i propri figli al primo anno delle scuole primarie e secondarie, ma solo 14mila iscrizioni sono andate a buon fine. La grande affluenza, perfettamente prevedibile, ha di nuovo mandato in tilt i server del Ministero della PubblicaIstruzione. Diverse le segnalazioni di disagi arrivare alla Federconsumatori che, quanto meno, spengono i toni trionfalistici con cui il Ministro Profumo continua a pubblicizzare l'inizia- tiva, descrivendola un grande successo». Sono circa un milione e 670mila gli studenti che, entro il 28 febbraio, dovranno effettuare l'iscrizione obbligatoriamente online, in media 43mila al giorno. «Il doppio degli accessi che – fa notare Federconsumatori – ha mandato in tilt il server. Sicuramente i servizi telematici snelliscono le pratiche burocratiche e abbattono i costi della spesa pubblica, tuttavia gli strumenti a disposizione del cittadino devono essere efficaci e perfettamente funzionanti». Ma il ministro Profumo fa finta di nulla: «Il sistema sta funzionando bene, in questi giorni c'è stata una fretta immotivata perché non è che chi primo arriva meglio alloggia» Concorso a cattedra: estratti i quesiti e le commissioni Gigi Sigona Trasparenza e imparzialità garantite da un algoritmo. Il ministero dell'Istruzione ha deciso di affidare a un procedimento sistematico di calcolo le estrazioni dei quesiti per le prove scritte del concorso a cattedra (11.542 posti, 88.610 candidati dopo la scrematura della preselezione) e pure delle commissioni d'esame. Ha dato “solennita" alla novità procedendo ieri mattina ai sorteggi davanti alla stampa e affidando il “clic" d'avvio al presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. L'operazione è stata effettuata attraverso un Pc e resa visibile al pubblico presente attraverso una lavagna luminosa: da una girandola di palline colorate sono stati estratti quesiti e commissioni. Le prove per gli "scritti" sono state costruite da un esperto per ogni disciplina all'interno di un ambiente protetto a cui solo lui poteva accedere. Per ogni classe di concorso sono stati realizzati tre pacchetti da quattro o tre quesiti. Tutto resterà secretato fino al giorno della prova (gli scritti cominciano l'11 febbraio e andranno avanti fino al 21 dello stesso mese) Contrordine compagni (cinesi): ora leggere Tocqueville si può... Antonio Pannullo In Cina è in atto una controrivoluzione culturale? Può darsi,almeno a giudicare dal fatto che a Pechino sta andando a ruba un libro di Alexis de Tocqueville, “Il vecchio regime e la rivoluzione", dopo che la sua lettura è stata imposta ai dirigenti del Partito comunista cinese da Wang Qishan, il nuovo responsabile nazionale della lotta alla corruzione, vero cancro della Cina del terzo millennio. Lo racconta la stampa di Hong Kong. Wang, 65 anni, dallo scorso novembre membro del massimo organismo dirigente del Partito, il Comitato permanente dell'Ufficio Politico (Cpup), aveva già in passato segnalato il libro, giudicandolo importante per la fase che sta attraversando la Cina, dove alla crescita del benessere si accompagna a un forte approfondimento delle differenze sociali. La lettura del libro è stata resa obbligatoria per i quadri del Pcc da quando Wang ha assunto la carica di capo della Commissione centrale per la disciplina, che dovrebbe occuparsi della corruzione largamente diffusa nel Paese. Nel libro, Tocque- ville afferma tra l'altro che le rivoluzioni scoppiano non tanto nei periodi di grande povertà, ma quando le differenze sociali sono troppo acute. Secondo il pensatore francese (che era visconte), questo è quello che accadde nel suo Paese nel 1789. Sembra che Wang Qishan - uno dei pochi dirigenti cinesi ad avere una fama di incorruttibile - sia convinto che oggi questo sia il principale problema per la cosiddetta stabilità, cioé in realtà per la permanenza al potere del Pcc. Secondo recenti valutazioni il cosiddetto "coefficiente di Gini", che misura le differenze di reddito, in Cina è oggi dello 0,61, ben aldilà di quella che è considerata come "soglia di pericolo", dello 0,4%. In realtà in Cina quella della corruzione a livello di dirigenti e di funzionari di partito è un problema endemico e, a sentire i cinesi, inestirpabile, altro che casta. Che quella di Wang sia una autentica missione impossibile", secondo alcuni cittadini, è dimostrato dai blog da cui traspare un forte scetticismo sulla possibilità di bloccare la corruzione senza una magistratura e una stampa indipendenti. «Fateci votare, così tutti noi vi controlleremo», è arrivato a scrivere uno di loro. In realtà, come sappiamo a nostre spese, neanche quello serve. Tornando a Tocqueville, la crisi in Francia vi fu allorché l'ancien regime aveva accentrato i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, proprio ha fatto in Cina Pcc. Ma non c'è dubbio che oggi in Cina sia questa la priorità: parlando davanti al Comitato centrale del partito - ha scritto ieri Nuova Cina - il neosegretario, Xi Jinping, ha battuto con forza sul tasto della lotta alla corruzione a tutti i livelli, da quello del piccolo funzionario che si comporta in maniera arrogante con i cittadini, all'alto dirigente, che spesso ostenta la sua illecita ricchezza in modo plateale e volgare. perché in casa i ruoli sono invertiti. Chiariamo, quando dice che lavora per me, intende solo in ambito pubblico», ha confessato a proposito della moglie. E la first lady ha confermato: «Sì, a casa non è più la stessa cosa», aggiungendo: «Io non sono un soprammobile». Nel corso dell'intervista all'italiano "Chi", il presidente ha parlato anche delle figlie, Malia e Sasha. «C'é una cosa che mi spezza il cuore, e non è tanto la prospettiva di un amichetto, ma è il fatto di vederle crescere. Quando penso che Malia se ne andrà, l'idea mi sconvolge. I momenti che trascorri con i figli, le gioie che ti danno, un minuto dopo l'altro. L'idea che questo non durerà per sempre, mi fa male», ha concluso, tenendo fede a quell'immagine, lungamente studiata dai suoi sherpa, della persona comune, dell'"uno di voi", che sinora ha pagato. Obama ribadisce di essere uno come tutti: «A casa comanda mia moglie» Giovanni Trotta Ora è cominciato davvero il secondo mandato alla Casa Bianca di Barack Obama. «Grazie a tutto il popolo americano», erano state infatti le sue parole al suo arrivo al primo dei tradizionali balli a cui ha partecipato con la First Lady Michelle. Introducendo la First Lady, ha detto che «Michelle è la persona che ha fatto di me un uomo migliore e un presidente migliore». Obama si è distinto rispetto a molti suoi predecessori per il ruolo affidato alla moglie e alle figlie, e questo certamente gli ha garantito maggiori consensi. «Michelle lavora per me, ma solo in ambito pubblico - ha scherzato il presidente in un'intervista dopo la rielezione - 5 Nube sospetta su Parigi: il ministro dell'Ecologia rientra da Berlino Redazione Siamo d'accordo, la Francia di Hollande non è (ancora) l'Unione Sovietica, e la Normandia non è Chernobyl. Però la rapidità con cui le autorità francesi hanno minimizzato la nube chimica che si è sprigionata dagli stabilimenti chimici a nord di Parigi, è quantomeno sospetta. Anche perché la popolazione ha avvertito sintomi sgradevoli e il ministro dell'Ecologia è precipitosamente tornato da Berlino dove è in corso un trionfalistico vertice franco-tedesco. Ma andiamo con ordine. Nella notte tra lunedì e ieri, una nube, dal forte odore di gas, si è riversata stanotte su Parigi allarmando la popolazione. Ma si tratterebbe di una sostanza «non tossica», «non c'è nessun pericolo per la salute», hanno tranquillizzato le auroità. L'odore di gas in città - è stato spiegato - è legato ad una sostanza, il mercaptano, uscita dagli impianti chimici della società Lubrizol, in Normandia: un additivo usato per arricchire il metano, rendendolo riconoscibile all'olfatto. Ma la nube dal forte odore di gas, spinta dal vento e vista nella notte per le strade di Parigi, ha causato preoccupazione con centinaia di chiamate ai servizi di emergenza. L'odore che si sente è quello, pungente, di acqua stagnante. In chimica il mercaptano è indicato come metanetiolo e viene utilizzato nella fabbricazione di prodotti fitosanitari e antiossidanti. Il ministero dell'Interno ha fatto sapere che il metanetiolo é presente in concentrazione molto debole e non presenta rischi per la salute. È invece tossico se inalato e pericoloso per l'ambiente. Sarà debole, ma numerose persone si sono lamentate a Rouen e dintorni per mal di testa e irritazioni alla gola. Intanto si apprende che l'insieme della produzione chimica di Rouen all'origine della fuga di gas mercaptano è stata bloccata . Ed è stato attivato a Rouen il Piano particolare di Intervento della prefettura, dispositivo mirante a proteggere le popolazioni dai rischi. Il piano scatta quando un incidente industriale supera l'ambito di una fabbrica. La Lubrizol è classificata come sensibile in base alla direttiva Seveso. La prima conseguenza del piano di intervento è stata l'annullamento della partita di Coppa di Francia fra Rouen e Olympique Marsiglia prevista ieri sera. Siena, scontro sul buco allʼAsl. Il Pdl: si faccia subito chiarezza 6 Roma, riqualificati nove chilometri di pista ciclabile sul Tevere Redazione Parte lʼoffensiva del Pdl per ottenere completa luce sulla vicenda senese. Il presidente del gruppo in Consiglio regionale Alberto Magnolfi e i consiglieri Stefano Mugnai e Claudio Marignani hanno presentato unʼinterrogazione per chiedere spiegazioni sullʼiter con cui è stato individuato il responsabile dei bilanci dellʼAzienda sanitaria 7 di Siena. Il Pdl lascia parlare atti e delibere. E questi sono i fatti: la persona in questione arriva alla Asl senese come dirigente amministrativo a tempo determinato già nel 2009. Esploso il caso del crac nella Asl 1 di Massa Carrara, entra a far parte di un team capitanato da Niccolò Persiani che ha lʼincarico di «sostenere il lavoro contabile» del commissario presso la Asl 1 per condurre verifiche contabili. Terminato quellʼincarico, il professionista rientra a Siena. Eʼ adesso che – Redazione dopo avere annullato un bando già emanato per individuare il responsabile dellʼunità operativa Gestioni economiche e finanziarie e dopo una breve selezione – la direttrice generale dellʼepoca gli conferisce la responsabilità in via esclusiva, con effetto retroattivo, proprio per quella posizione professionale, mantenuta fino allʼestate scorsa, dato che, come ricordano gli esponenti del Pdl nella loro interrogazione, «dal momento in cui tale lettera è stata inviata in Procura» il dirigente «non è più rientrato nel suo posto di lavoro presso lʼAusl 7 di Siena, e attualmente non è più un dipendente della stessa azienda». Il Pdl sollecita la Giunta di centrosinistra a fare chiarezza. Latina, a scuola uno sportello per aiutare i bambini nella crescita Redazione “Insieme per crescere meglio 2”: parte il progetto multidisciplinare presso le scuole dellʼinfanzia paritarie del Comune di Latina. L'iniziativa, voluta dallʼassessore Sovrani (la città è amministrata da una giunta di centrodestra) e destinata ai bambini, ha visto la condivisione delle direttrici religiose delle sette scuole materne comunali, il personale educativo laico e religioso, le insegnanti di sostegno, le famiglie. La programmazione si avvale delle figure dellʼequipe multidisciplinare, che in via sperimentale ha già collaborato lo scorso anno, ed è composta da psicologi, logopedisti e neuropsicomotricisti dellʼetà evolutiva e da un nutrizionista. Il progetto – spiega la Sovrani – «condiviso da tutti gli operatori, prevede di coinvolgere, affiancare e sostenere i bambini frequentanti la scuola dellʼinfanzia, le famiglie, le insegnanti, garantendo il diritto allʼistruzione ed il successo scolastico dei nostri piccoli alunni, attraverso la promozione e lo sviluppo delle loro potenzialità, favorendo la ri- duzione dei disagi relazionali ed emotivi, assicurando loro uguali opportunità di sviluppo e capacità individuali. Ecco perché in ogni scuola ci sarà uno sportello famiglia, con la consulenza di uno psicologo specializzato, a cui potranno accedere tutti i genitori dei bambini iscritti per ogni problematica o dubbio. Soprattutto perché la famiglia è centrale nellʼeducazione dei figli e rappresenta la struttura primaria per la crescita e sicurezza del bambino e mai come oggi non va lasciata sola nel difficile mestiere di genitore. Ritengo che, attraverso un attento percorso, si possano sviluppare processi di apprendimento e socializzazione migliorativi condividendo con esperti e insegnanti le dinamiche quotidiane che si manifestano allʼinterno della classe». Lʼequipe multidisciplinare sarà a disposizione delle insegnanti e dei familiari attraverso colloqui personalizzati ma novità di questo anno è la presenza di un nutrizionista, vista la richiesta della Asl di monitorare ed insegnare la corretta alimentazione già nei primi anni scolastici. È stato completato lʼintervento di riqualificazione della pista ciclabile sul Tevere, nel tratto di nove chilometri, compreso tra il ponte della Musica e Castel Giubileo. Lʼoperazione, promossa e realizzata dallʼassessorato allʼAmbiente di Roma Capitale, è stata avviata a settembre con la bonifica dellʼex campo nomadi in via del Baiardo e la rimozione di 800 tonnellate di rifiuti ed è proseguita a ottobre con interventi di manutenzione straordinaria: la riparazione della pavimentazione nelle parti dissestate; il ripristino delle sbarre dei dissuasori; la sostituzione sul ponte del Fosso dellʼAcqua Traversa delle tavole in legno danneggiate; la rimozione in via Capoprati dei dissuasori che delimitavano la pista e il ripristino della linea catarifrangente. A novembre sono iniziati i lavori di bonifica e messa in sicurezza, nel tratto compreso tra il ponte della Musica e ponte Milvio. Gli operatori di Pics Decoro, Multiservizi e Ama Decoro hanno provveduto allo sfalcio dell'erba, allo sgombero di insediamenti abusivi e alla rimozione dei rifiuti nei tratti adiacenti alla pista. A dicembre i lavori hanno interessato il tratto compreso tra ponte Milvio e Castel Giubileo con operazioni di decespugliamento, sfalcio dellʼerba, potatura delle essenze arboree e bonifica delle discariche abusive presenti sul territorio. «Un intervento congiunto, iniziato a settembre, che le associazioni chiedevano da almeno quindici anni in un tratto molto bello e amato dai ciclisti, che rappresenta la parte iniziale della principale dorsale ciclabile della città – spiega lʼassessore allʼAmbiente Marco Visconti che ha effettuato un sopralluogo per verificare l'andamento dei lavori – Stiamo portando avanti un duplice intervento di riqualificazione delle piste ciclabili, sia sotto il profilo delle operazioni di bonifica e messa in sicurezza sia attraverso interventi di manutenzione straordinaria, assolutamente necessari». “La mia mamma suona il rock”: Ceccherini torna e porta con sé la gieffina Redazione Il titolo probabilmente è ispirato alla celebre canzone di Ivano Fossati, diventata ormai pezzo di storia della musica italiana. La trama è destinata riscuotere curiosità e simpatia. Torna alla regia Massimo Ceccherini con La mia mamma suona il rock, una spassosa e surreale commedia dove l'attore toscano da sfogo alla sua inconfondibile comicità irriverente. Insieme a lui Antonio Fiorillo e Lallo Circosta nei panni di una coppia gay, l'ex gieffina Cristina Del Basso e Alessandro Paci. Distribuito da Iervolino Entertainment, il film sarà nelle sale dal 14 febbraio. Cristiano e Franco sono una coppia di omosessuali di circa cinquant'anni di età. Sono titolari di un'affermata casa di moda. Cristiano tipo eccentrico di origine siciliana, è lo stilista creativo; mentre Franco, romano verace, si occupa della parte amministrativa e finanziaria dell'azienda. Tuttavia Cristiano ha un problema che lo angoscia profondamente: vorrebbe avere un figlio. Esasperato dalla situazione, che in Italia non ha vie d'uscita, Franco gli volta le spalle e Cristiano passa mesi di solitudine e depressione. Dopo una notte all'insegna dell'alcol, l'uomo vorrebbe buttarsi da un ponte, ma viene salvato da Massimo, lo sballato leader di una rock band. Lo sguardo di Cristiano, alla visione di Massimo, si fa sini- stro: gli spacca una bottiglia di whisky in testa, lasciandolo senza sensi, e lo rapisce. Il mattino seguente Massimo spalanca gli occhi e si ritrova legato in un letto: non ha piu' i piercing e' completamente sbarbato e con i capelli tagliati. È a casa di Cristiano, che ha deciso di prendersi cura di lui facendolo diventare a tutti gli effetti il figlio che ha sempre sognato. La sola speranza per Massimo di sfuggire a questa folle prigionia e' Gilda, la sua bella fidanzata rocker. Lettere Obama non riesce a incantare più nessuno La cerimonia di reinvestitura di Barack Obama è scivolata via in terza o quarta posizione nella scaletta dei telegiornali, a riprova che il presidente Usa non incanta più neppure i giornalisti della Rai, che considero schierati dalla sua parte. La giornata del suo giuramento , passerà alla storia per lo spontaneo e possente sbadiglio della figlia. Luigi Cardarelli Solo il Pdl è una garanzia per le vere riforme Il Pdl non è affatto un partito alla deriva, ma una realtà combattente che cerca di evitare in ogni modo discrepanze e nella labilità dei programmi, è senza dubbio quello che presenta più idee chiare e punti fissi come obiettivi. Le riforme per altri partiti sembrano degli sforzi da edulcorare con altre posture, mentre per il centrodestra si presentano come necessità per andare avanti con il cambiamento. Bruno Russo Le raccomandate dell'Agenzia delle Entrate Quando l'Agenzia delle Entrate ci chiede dei soldi lo fa attraverso una raccomandata con tanto di ricevuta di ritorno. Quando invece la stessa Agenzia deve comunicare che è ora di erogare qualche rimborso e chiede la documentazione necessaria per far andare avanti la pratica, lo fa con una anonima busta di posta ordinaria. Teodoro L. La trovata delle iscrizioni via web è discutibile Registrazione online delle iscrizioni a scuola. A far dubitare dell'intelligenza informatica di chi ha messo in piedi il sito sono le modalità di inserimento dei dati. Al termine della registrazione dell'utente vi è una videata dove si riassume quanto inserito e si chiede conferma, avvertendo che se si prosegue non si potrà cambiare più nulla. Quindi secondo il ministero dell'Istruzione quella famiglia non potrà mai cambiare casa o numero di telefono o indirizzo mail. Rolando Spinelli Siamo abituati ai colpi bassi contro Berlusconi Il Letta del Pd annuncia che ci sarà contesa leale con Monti, lasciando capire che invece con Berlusconi e i suoi alleati non si risparmieranno colpi bassi. Noi naturalmente non avevamo alcun dubbio, visto che è stato sempre così. Bruno Santopietro A "Servizio pubblico" il Cav è stato un gigante Berlusconi a Servizio Pubblico ha dimostrato di essere un gigante rispetto a Monti e Bersani, sopravvalutati dalla stampa ma incapaci di reggere un confronto a simili livelli. Il colpaccio è stato leggere la letterina a Travaglio Xavier Carlo Quotidiano della Fondazione di Alleanza Nazionale Editore SECOLO DʼITALIA SRL Fondatore Franz Turchi d’Italia Registrazione Tribunale di Roma N. 16225 del 23/2/76 Consiglio di Amministrazione Tommaso Foti (Presidente) Alberto Dello Strologo (Amministratore delegato) Alessio Butti Antonio Giordano Mario Landolfi Ugo Lisi 7 Direttore Politico Marcello De Angelis Vicedirettore Responsabile Girolamo Fragalà Redazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] Amministrazione Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/688171 mail: [email protected] Abbonamenti Via della Scrofa 39 - 00186 Roma tel. 06/68817503 mail: [email protected] La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250