Abbé Pierre
Transcript
Abbé Pierre
“Il potere è cieco, Le povertà più soffocanti sono mute.... ....Come far incontrare chi sa con chi può ?” Abbé Pierre premessa Siamo delle piccole formiche…ma milioni di formiche possono spaventare ed annientare anche il più grosso pachiderma della foresta…. Non facciamoci spaventare da termini stranieri e / o da concetti non usuali Non deleghiamo Il capitale è potere (non è esatto dire che il capitale ha potere) L'estrazione di valore è un processo completamente diverso dalla produzione del valore Dalla produzione di denaro per mezzo di denaro Si deve ricavare Un reddito decisamente più elevato rispetto alla Produzione di denaro per mezzo di merci Il Pil del mondo è tra il 3 e il 5 per cento annuo Il reddito degli investitori istituzionali viene garantito attorno al 25 per cento annuo Come ? 1) con una redistribuzione del reddito (manipolazione dei prezzi a scopo speculativo, salari in flessione, privatizzazione di prestazioni statali, sfruttamento internazionale 2) aumentando la moneta nominale La finanza dovrebbe essere a disposizione dell'economia La finanza dovrebbe sostenere il credito, le iniziative imprenditoriali sane dei cittadini La finanza dovrebbe essere un “bene comune”, al servizio delle collettività 1. bank holding companies : grandi società che operano almeno in una dozzina di settori differenti. Operano alla luce 2. finanza ombra, formata da una montagna di derivati 3. hedge funds (“fondi di copertura”): investitori istituzionali (fondi pensione, fondi di investimento, compagnie di assicurazione). Sono a cavallo tra i primi due Gestiscono un capitale equivalente al Pil del mondo Revolving doors (porte girevoli) Alti dirigenti di istituzioni finanziarie private sono diventati ministri o titolari di importanti cariche pubbliche (Francia, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Grecia, …) Guarda il documentario “Inside Job” (2009) Le principali cause della crisi attuale: 1. l'eccessiva concessione dei mutui della casa in Usa a famiglie che non erano in grado di pagare il debito contratto. Il detonatore della crisi 2. lo sviluppo patologico della finanza mondiale a paragone dell'economia reale 3. la regolazione carente dei mercati finanziari 4. le politiche neoliberali La CARTOLARIZZAZIONE Dal paradigma “origina e conserva” Al paradigma “origina e distribuisci” Collateralized Debt Obligations Gruppi di titoli cartolarizzati, che offrono un debito come garanzia 2 conseguenze: La prima : escono dal bilancio della banca emittente La seconda: alla banca non interessa più la solvibilità del mutuario La loro affidabilità è gestita dalle agenzie di rating, DERIVATO È un semplice contratto tra due controparti: una si impegna a vendere e l'altra da acquistare, ( ad una certa data, entro un certo tempo, una tale quantità ad un prezzo definito) È nato come una garanzia razionale ed efficace contro il rischio di variazioni sfavorevoli di prezzo, che potrebbero verificarsi a distanza di tempo Appena il 10 per cento di questi titoli risulta registrato presso le borse. La gran parte sono Otc Si può ritenere che almeno 8 su 10 derivati sono stati creati non per ridurre un rischio, ma per correre consapevolmente un rischio I derivati sono fuori bilancio , cioè merce in transito. Goldman Sachs, la più grande banca d'investimento al mondo, aveva un valore nominale di derivati, nel giugno 2009, pari a 330 volte i suoi attivi Dopo il 1971, quando è stato soppresso il cambio fisso tra dollaro e oro, il derivato è diventato uno strumento speculativo, non più assicurativo Il derivato è diventata una scommessa tra le due parti: tassi di interesse, corso di singole azioni, prezzo di innumerevoli merci, costo del noleggio di navi portacontainer, valore delle monete, andamento della piovosità e della temperatura, esito di eventi sportivi, ecc OTC “over the counter” “SCAMBIATI AL BANCO” Sono i derivati che non sono trattati sul mercato borsistico, cioè al di fuori di ogni possibilità di controllo delle autorità di vigilanza e dalle registrazioni di borsa Corrispondono a 12 volte il Pil mondiale 2007 Le banche possono tenerli senza obbligo di registrarli in bilancio Le banche di investimento hanno destinato per anni il 50% dei loro ricavi netti ai compensi per i dirigenti e i trader, nel 2007 quasi al 100 %. Se ne deduce che l'attività principale di queste banche è meramente speculativa Il valore più comune di una Cdo è di 1-2 miliardi Prevalgono le ipoteche sulla casa, ma si trovano ipoteche su immobili commerciali, prestiti a imprese, scoperti di carte di credito, prestiti a studenti, ecc. Vengono poi frazionati e proposti all'acquisto dei singoli investitori, senza poterne più verificare l'affidabilità reale Sono le agenzie di rating private che affidano la AAA a queste “salsicce” finanziarie CDS Credit Default Swaps Certificato di protezione del credito dal rischio di insolvenza Anche nel caso la persona non sia direttamente interessata Nel 2008 si suppone che l'intera economia mondiale abbia impegnato il Pil di un anno per proteggersi dal proprio fallimento (come spendere 20.000 euro per assicurare una macchina che vale 20.000 euro) Le banche Usa e Ue hanno creato in vent'anni un gigantesco sistema finanziario ombra, per massimizzare i ricavi derivati dai crediti concessi. Un mutuo “origina e conserva” è “illiquido”, resta immobilizzato e rende unicamente un tot di interessi; se viene cartolarizzato e venduto, l'intero ammontare del capitale diventa disponibile per aprire un altro mutuo, e così via. Può succedere che, perfino in alcuni giorni, quasi dallo stesso capitale si possano concedere un numero svariato di mutui Il sistema finanziario ha giocato al casinò con circa 12-15 trilioni di euro dei contribuenti Dal 1933 la Legge Glass-Steagall vietava alle banche commerciali di operare come banche di investimento, per evitare che i depositi venissero utilizzati per compiere operazioni ad alto rischio, con il contribuente che rimborsa le eventuali perdite. Questa legge viene definitivamente abolita da Clinton nel 1999 Nel primo trimestre 2009, secondo stime del Fondo Monetario Internazionale, i governi avevano fornito quasi 9 trilioni di dollari alle banche, sotto forma di prestiti, acquisto di titoli deprezzati e garanzie varie. Si è stimato attorno a 25 trilioni di dollari il vuoto da rifinanziare alle banche per la fine 2011 Semplificando il sistema è entrato in crisi quando il costo della protezione comperata ha superato i ricavi provenienti dalla vendita di protezione Ma chi ha provocato tutto questo ? Circa 10 milioni di individui Per irresponsabilità sociale, incompetenza e avidità (di buona parte di alti dirigenti di società finanziarie e non, grandi proprietari, gestori di fondi e patrimoni) Cioè lo 0,15 % della popolazione mondiale Alla ricerca di investimenti più sicuri rispetto ai derivati, che hanno per collaterale un debito, gli investitori istituzionali hanno operato negli ultimi anni speculazioni sui derivati detti “futuri”, che hanno come entità sottostante i prezzi di alimenti base (grano, mais, riso, soia, sorgo). La conseguenza è stato un aumento dei prezzi che, tra il 2005 e il 2008, si è attestato al 70% per il riso e al 130 % per il grano In Italia, la finanziaria 2010 ha ridotto i trasferimenti dello stato agli enti locali di 14,5 miliardi di euro: quindi -peggioramento dei trasporti pubblici -riduzione di posti disponibili in asili e materne -meno insegnanti nella scuola -meno medici e infermieri nel sistema sanitario -contrazione delle attività culturali -ridotta manutenzione di strade e parchi pubblici -ridotta illuminazione pubblica - ..... In Italia, il 10% delle famiglie più ricche detiene il 44% della ricchezza totale; il 50 % delle famiglie più povere detengono appena il 10 % della ricchezza totale (2008) Il denaro oggi è una promessa di valore Le banche centrali non sono in grado di determinare la reale massa monetaria in circolazione Quindi non possono elaborare e applicare politiche monetarie efficaci (quella che sarebbe la loro funzione primaria) Si stima che la moneta cartacea in circolazione nel mondo è appena il 3 % del denaro = promessa di Essere quotati in borsa La finalità principali delle imprese commerciali è creare valore per gli azionisti Quindi le industrie produttive si trasformano in banche che vendono quel prodotto. È il credito e non la vendita il fattore che sostiene la produzione Arrivano allora manager privi di qualsiasi competenza specifica ma abili nel concepire e perseguire strategie finanziarie I flussi di capitale vengono dirottati all'esterno delle imprese Cosa fare ? (principalmente incorporando temi ambientali e sociali al governo delle imprese e maggior attivismo nel controllo degli investimenti) Investimento Economicamente Mirato (nella creazione di nuovi posti di lavoro, nel fondare e finanziare imprese in settori innovativi,nei progetti di edilizia popolare, nel sostegno alla ricerca pubblica, nel miglioramento del sistema sanitario, nello sviluppo di infrastrutture urbane e interurbane) Attenzione a come ci gestiscono i fondi pensione (considerati la più grossa fonte di investimento per il sistema capitalistico) Alla fine del 2009, in Italia si contavano 506 fondi pensione con 4,5 milioni di iscritti. Essendo tutti recenti, le entrate supereranno in gran parte le uscite È necessario maggior attivismo e ridurre le deleghe I cittadini devono richiedere ai parlamenti nazionali, al Parlamento di Strasburgo, alla Commissione Europea vasti interventi di ristrutturazione del sistema finanziario riguardo alla sua: - dimensione -fondamenta -complessità -connessioni contagiose tra i componenti -dimensione Il sistema finanziario è indispensabile per il buon funzionamento dell'economia; ma quando il suo valore supera di parecchie volte il valore prodotto da questa, il sistema finanziario soffoca e distorce l'economia. Nel 2007 il valore degli attivi finanziari globali era 4,5 volte il Pil del mondo . Ma gli Otc erano circa 12,6 il Pil del mondo Trasformare le banche da TBTF (to big to fail): troppo grandi per farle fallire, a “troppo grandi per potere essere salvate” In Italia, Unicredit disponeva di attivi equivalenti a 1 volta e mezzo le entrate dello stato (2007) e sappiamo che i capitali fuori bilancio sono molto di più - fondamenta Il mondo spende di più di quanto produce, ed il suo indebitamento cresce di anno in anno. La sua economia è fondata sul debito. È la medesima situazione che porta un'impresa al fallimento Il sistema finanziario poggia su una massa enorme di denaro ,circolante in varie forme, di cui nessuno conosce l'effettivo valore ed è in grado di controllare. - complessità All'elevata complessità giuridica e amministrativa , si aggiunge la produzione e distribuzione di titolo “strutturati”, artificiosamente composti da gran numero e varietà (Cdo). Nell'impossibilità di effettuare indagini diligenti, le banche hanno fatto ricorso a modelli matematici di gestione del rischio su basi statistiche - le connessioni contagiose Cdo e Cds : più rischi più guadagni, quindi uso spregiudicato della leva finanziaria ( 30 a 1) Technological trading, ad alta frequenza, in grado di compiere in modo routinario, operazioni finanziarie automatizzate ogni 15-20 millesimi di secondo; l'inconveniente è che favorisce l'amplificazione delle oscillazioni, arrivando a distorcere le tendenze. (la rapidità del computer supera la capacità di decisione dei trader) Quindi bisogna riformare l'architettura finanziaria: 1-ridurre le finanziario dimensioni globali del sistema 2-ridurre l'entità della finanza ombra 3-ridurre drasticamente gli Otc 4-vietare la cartolarizzazione 5-modificare radicalmente il rapporto instauratosi tra i criteri di erogazione del credito, i modelli di gestione del rischio, le valutazioni delle agenzie, la conformazione dei flussi di ricavi delle banche, i compensi dei manager e dei trader Finora l'unico timido tentativo è stata la legge Dodd-Frank (2010), che, negli Usa, proibisce alle società di superare la leva di 15 a 1 La ciliegina sulla torta: Presentare il debito sovrano degli stati come l'effetto di lungo periodo delle proprie sregolatezze, e dei suoi vizi strutturali, sostenuti e incentivati dalla politica , e di uno stato sociale eccessivamente generosi Il connubio tra finanza ed economia ha definitivamente consumato il divorzio tra democrazia e popolo I cittadini non hanno più la facoltà di decidere su questioni vitali della propria quotidianità, quali la gestione dell'acqua, dei rifiuti, dell'energia, dei trasporti, dei piani urbanistici, delle scuole, ecc. “Se l'irresponsabile saccheggio del pianeta compromette la sopravvivenza dell'umanità, l'irresponsabile saccheggio dell'umanità priva di innumerevoli energie la salvaguardia del pianeta” L. Sève Proposta di Banca Popolare Etica per un uso responsabile del denaro e per non essere complici inconsapevoli della crisi finanziaria che ci sta impoverendo tutti! NON CON I MIEI SOLDI! LA SFIDA DELLA FINANZA ETICA In una economia di mercato delle alternative esistono: nel sistema bancario e finanziario c'è chi ogni giorno si impegna nella finanza etica. Tredici “banche etiche” di diversi Paesi si sono riunite nel network “Global Alliance for Banking on Values”. Insieme gestiscono assets che superano i 10 miliardi di dollari; nell’insieme questi 13 istituti di credito dediti alla sostenibilità servono oltre 7 milioni di clienti in più di 20 Paesi. www.gabv.org Una ricerca dell’associazione dei forum europei per la finanza sostenibile, Eurosif, ha evidenziato un +87% negli ultimi due anni per i patrimoni investiti nel Vecchio Continente secondo criteri di responsabilità sociale e ambientale. promuovono altri: • rifiutandosi di operare tramite i paradisi fiscali, la finanza ombra, le operazioni fuori mercato, ma facendo della trasparenza e della tracciabilità il proprio valore fondamentale; • non nascondendosi dietro la scusa del “segreto bancario” ma pubblicando sul proprio sito internet l'elenco completo dei finanziamenti alle persone giuridiche; • escludendo strumenti finanziari sempre più incomprensibili, dai derivati in poi, e proponendo pochi semplici strumenti di risparmio e investimento e cercando di spiegarli ai clienti nel modo più chiaro possibile; • non cercando il profitto fine a sé stesso ma affermando che “l'interesse più alto è quello di tutti” e valutando le ricadute non economiche di ogni azione economica; • escludendo le attività lobby non-democratiche che influenzano nell'ombra i decisori politici, ma operando alla luce del giorno per costruire e partecipare al fianco della società civile organizzata; • rifiutando finanziamenti a hedge fund, fondi di private equity (specializzati nel comprare imprese e poi rivenderle pezzo ad pezzo) e altri attori speculativi, ma rimanendo ancorati nell'economia reale e realizzando una valutazione socio-ambientale di ogni prestito prima; • non dando “soldi unicamente a chi ha già soldi”, ma cercando di porre attenzione ai “nonbancabili” e alle associazioni e cooperative che solitamente non hanno accesso al credito; • escludendo i finanziamenti ai combustibili fossili, all'energia nucleare e alle attività inquinanti e scegliendo di lavorare con chi promuove l'efficienza energetica e le energie rinnovabili; • rifiutando di accettare acriticamente il denaro, essendo l'unico istituto di credito in Italia che ha rifiutato i capitali rientrati dall'estero grazie ai vari scudi fiscali; • non partecipando al finanziamento di grandi opere inutili e devastanti, ma cercando di fare crescere la microfinanza e puntando su progetti e idee innovative per una sostenibilità di lungo periodo; • rifiutando di speculare su cibo e materie prime e finanziando i piccoli produttori e i contadini, in particolare nel settore dell'agricoltura biologica. • favorendo l'investimento azionario responsabile attraverso Etica SGR e invitando i piccoli risparmiatori ad esercitare il loro ruolo di “con-proprietari” di aziende attraverso l'azionariato attivo nelle assemblee degli azionisti COSA POSSIAMO FARE? Ogni cittadino è parte integrante del sistema economico e finanziario: lavora, percepisce un reddito, risparmia, investe, acquista titoli di stato, quote di fondi di investimento, deposita liquidità su conti di risparmio, sottoscrive polizze assicurative. dovere – di chiedere al gestore: come sono impiegati i miei risparmi? che cosa fa la mia banca con i miei soldi? quanto partecipa al grande circo della speculazione? ha delle filiali in qualche paradiso fiscale? che parte dei suoi profitti proviene dalla tradizionale attività creditizia che sostiene l’economia reale e la creazione di posti di lavoro, e quanta invece dal giocare con prodotti derivati e strutturati e dal sistema bancario ombra? Se saremo sempre di più a porre queste domande alle banche e agli intermediari, le risposte dovranno arrivare, e l’opacità del sistema finanziario dovrà lasciare spazio a una maggiore trasparenza. i dati sono tratti dal libro di Luciano Gallino, “Finanzcapitalismo”, Einaudi 2011