CRITERI GENERALI DEL PROCESSO VALUTATIVO PER GLI
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CRITERI GENERALI DEL PROCESSO VALUTATIVO PER GLI
CRITERI GENERALI DEL PROCESSO VALUTATIVO PER GLI ALLIEVI DEL "LICEO ELVETICO" (Documento rivisto e approvato dal Collegio dei docenti ii 20 /5/2008, modificato in data:4/12/2013) 1. PREMESSA Per una più efficace azione didattica l'anno è suddiviso in quadrimestri, e a loro volta sono suddivisi a metà, per cui ii Consiglio di Classe si riunisce quattro volte nell'anno per valutare ed informare studenti e genitori dell'andamento scolastico ed educativo. Ad anno avviato, vengono convocate le assemblee dei genitori e degli studenti per la presentazione dei docenti, dei programmi didattici, del calendario, degli eventuali corsi di recupero che si intendono programmare durante l'anno e dei criteri di valutazione adottati dal Collegio Docenti per una conduzione più organica e lineare. 2. LINEE ORIENTATIVE 2.1. Una scuola seria stimola, aiuta e, se necessario, 'richiama' durante l'anno gli studenti inadempienti per favorire la loro 'promozione'. I Consigli di Classe devono certamente usare comprensione, soprattutto con chi ha studiato, ma hanno anche il dovere di accertare la maturazione personale, le conoscenze, le competenze e le capacità di ognuno. Una scuola che promuove indiscriminatamente impegnati e fannulloni, agisce in modo ingiusto nei confronti di chi studia e della collettività. 2.2. Non si ritiene opportuno fissare a priori una linea di demarcazione assoluta tra promozione e non promozione sulla base del numero di insufficienze, in quanto le discipline hanno rilevanza diversa, ma occorre valutare lo studente nella sua globalità. II giudizio infatti non può emergere da sommative numeriche bensì da una visione d'insieme che tenga conto anche di altri elementi (n. 3). E' comunque ovvio che le probabilità di non essere promossi crescono con l'aumentare delle insufficienze e/o della loro gravità. 2.3. L'omogeneità nelle decisioni dei singoli Consigli di Classe è garantita dal direttore, dal preside o da entrambi, almeno uno dei quali sarà presente agli scrutini. 3. CRITERI di VALUTAZIONE 3.1. La valutazione finale si configura come il risultato di un processo continuo e coerente di accertamento e riconoscimento dell'andamento degli studi e della crescita integrale dell'allievo; processo del quale deve assumere consapevolezza Io stesso allievo e la famiglia. Per le discipline caratterizzate dal voto unico è prevista almeno una valutazione orale per quadrimestre, al fine di abituare gli allievi a gestire il colloquio dell'esame di stato. Le prove di verifica scritta saranno corrette e consegnate agli studenti per presa visione entro 15 giorni dalla data di svolgimento. La valutazione non è la media aritmetica dei voti, ma il risultato di un 'giudizio' d'insieme che, sulla base dei voti riportati, tiene conto anche di tanti altri elementi. 3.2. Gli elementi che il Consiglio di Classe prende in attenta considerazione sono: Il livello di partenza dello studente; l'intero curricolo; in particolare la situazione dell'anno precedente, per vedere in che maniera l'allievo è stato promosso; il comportamento, l'impegno e l'interesse espresso nel corso dell'anno; puntualità nella consegna e completezza dei lavori assegnati; le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite; i risultati degli interventi di recupero previsti; i progressi nel metodo di studio; la partecipazione al lavoro didattico e di ricerca personale e di gruppo; le letture personali; lo spirito di collaborazione e dì iniziativa; le assenze, i ritardi e le uscite durante le lezioni, interpretati alla luce di una più o meno attiva partecipazione al lavoro didattico, Anche se 'giustificate' dai genitori non giocano a favore dello studente; la storia personale dello studente. 4. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI STUDENTI Le scale di riferimento riguardano il profitto negli studi e il comportamento. Il loro scopo è di limitare e contenere le disparità interpretative. La scala docimologica si riferisce ai voti ufficiali utilizzati nelle pagelle del quadrimestre e in quella finale, nelle quali, oltre ai voti interi, è previsto l'uso del mezzo punto. Nelle verifiche e nelle interrogazioni è invece possibile l'uso dei "4+" (più) e dei " " (meno), che rispettivamente aggiungono o tolgono 0,25 punti al voto indicato. Esempio 4+ = 4,25; 5 - = 4,75. Il voto di profitto nasce dalla combinazione di conoscenze/abilità/competenze che non necessariamente risultano allo stesso livello di rendimento per il singolo alunno. (Ad es.: a un alto livello di competenza può associarsi uno scarso grado di conoscenza). A questi termini si è attribuito il seguente significato: Conoscenza: indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know -how per portare a termine compiti e risolvere singoli problemi; le abilità sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti). Competenza: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. **Il voto di profitto presentato in sede di scrutinio tiene conto delle prestazioni oggettive dell'allievo (interrogazioni, esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il periodo di valutazione considerato), nonché di tutti gli elementi che secondo la normativa vigente concorrono alla sua valutazione: interesse, applicazione, diligenza, situazione iniziale e progresso personale. Gli studenti e le loro famiglie vanno educati nel comprendere la distinzione fra punteggio di valutazione oggettiva (ad esempio gli esiti di un test scritto) e voto di profitto, che invece tiene conto di tutti gli elementi sopra indicati. Il voto di profitto è espressione di una didattica finalizzata al conseguimento del successo formativo. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'i ndividuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente. Il voto di profitto, assunto collegialmente in sede di scrutinio, fotografa la situazione dello studente relativa alla reale situazione dello studente al termine del periodo di valutazione e in relazione agli interventi di recupero previsti. Le verifiche devono essere numerose e diversificate, senza tuttavia esasperare l'impegno didattico degli studenti. Mai una scuola, guidata dal Sistema Preventivo di don Bosco, può ridursi ad un "verificatoio" limitandosi alla mera misurazione di conoscenze e competenze. Ogni processo valutativo deve saper tener conto del profilo complessivo dello studente e della sua storia personale. Per alcune discipline del curricolo sono da valorizzarsi verifiche brevi e frequenti. In riferimento allo scrutinio normalmente sono richieste almeno le seguenti valutazioni sommative significative: - Disciplina Solo orale Scritto/Orale(Pratico) Quadrimestre Almeno due Almeno tre complessivamente Per le discipline a voto unico sarà necessario svolgere interrogazioni orali accanto a verifiche scritte. In particolar modo, e con specifica attenzione nel corso del triennio (tenendo ovviamente conto delle circostanze puntuali che caratterizzano ciascun gruppo -classe e l'insegnamento di ogni disciplina), sia dato rilievo alle interrogazioni orali, anche al fine di predisporre gli alunni a gestire con competenza, correttezza e scioltezza il colloquio dell'esame di stato. Il "non classificato" allo scrutinio è riservato a casi eccezionali e documentabili (ad esempio assenze) da segnalare tempestivamente anche al Consigliere Scolastico di settore. A tempo debito va offerta la possibilità di recupero per una prova negativa. Essendo prova di recupero viene valutata solo se comporta un miglioramento della situazione precedente fermo restando che la prova negativa precedente assume un peso nella logica del voto di profitto senza mai ricadere nella pura media aritmetica. Le prove di verifica scritte siano tempestivamente corrette, entro 15 giorni, e consegnate agli studenti per presa visione. Se è garantita la riconsegna puntuale per l'archiviazione verranno date in visione anche alle famiglie. In caso contrario verrà permessa la fotocopia dell'elaborato da parte degli studenti. Le prove scritte vanno depositate presso la Segreteria Scolastica. In caso di smarrimento della prova scritta da parte dello studente si segnalerà alla Segreteria Scolastica il fatto tramite la procedura di denuncia di smarrimento. La puntualità degli allievi nella consegna dei lavori assegnati è un elemento di valutazione importante. Educa al senso di responsabilità ed introduce alle esigenze di una seria professionalità come al buon esito dei percorsi formativi universitari. Il ritardo nelle consegne e il lavoro didattico personale non eseguito hanno un peso negativo sulla valutazione complessiva del comportamento e del profitto di ciascuna disciplina del curricolo. E' necessario definire in anticipo come questi comportamenti contribuiscono alla valutazione complessiva; non è possibile in sede di scrutinio evidenziare, per la prima volta, le mancate consegne o il lavoro didattico personale non eseguito: queste situazioni vanno tempestivamente e sempre segnalate al Consigliere Scolastico di settore. In sede di Consiglio di Classe, dopo che il docente ha affrontato la questione attraverso le necessarie strategie, si condividerà l'intervento più adatto al recupero delle attività didattiche non svolte. Alle verifiche scritte e ai colloqui orali viene assegnata una valutazione declinata in sesti, compresa fra una scala da 2/6 a 6/6, evitando la compressione della gamma delle possibilità. L'utilizzo di valutazioni inferiori ai 3/6, soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale, sarà ben ponderato per evitare ricadute negative sugli studenti e sulle famiglie. Gli esiti scaturiti dalla misurazione oggettiva delle prove di verifica saranno integrati, in sede di valutazione quadrimestrale e di scrutinio finale, tenendo conto di: situazione di partenza e livello d'arrivo dello studente; grado di partecipazione al dialogo didattico-educativo; continuità, applicazione e motivazione nello studio; SCALA DOCIMOLOGICA Voto in sesti (Svizzera) Voto in decimi (Italia) 6 10 5.5 9 5 8 4.5 7 4 6 3.5 5 3 4 2.5 3 2 2 Profonda ed articolata conoscenza dei contenuti; eccellente acquisizione delle abilità; ottime capacità logiche e di correlazione; attività di ricerca personale; sicurezza e brillante efficacia espositiva; interesse vivace. Conoscenza molto buona dei contenuti con apporti personali pertinenti; capacità logiche e di correlazione; precisione; sicura acquisizione delle abilità; chiarezza espositiva. Buona conoscenza dei contenuti e adeguata acquisizione delle abilità; capacità di correlazioni e accostamenti; discreta chiarezza espositiva. Discreta conoscenza dei contenuti e corrispondente acquisizione delle abilità, apprezzabile capacità di correlazione e di esposizione. Sufficiente conoscenza dei contenuti; evidente impegno personale; incertezze nei passaggi espositivi. Contenuti limitati; abilità modeste; notevole imprecisione espositiva; interesse scarso. Contenuti insufficienti; impegno saltuario e superficiale; disinteresse.. Contenuti del tutto insufficienti; grave disimpegno; vistoso disinteresse. Negativo sotto ogni profilo; contenuti completamente disattesi; totale disinteresse per la materia. Il voto di IRC è indicato secondo la consuetudine elvetica con un numero. Non è computato nella media finale. Corrisponde al giudizio espresso dalla seguente tabella: Italiana scarso sufficiente Elvetica 1 - 3,5 4 Discreto 4.5 buono Molto buono 5 5.5 Ottimo 6 5. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI La valutazione è deliberata dal Consiglio di classe in sede di scrutinio e tiene conto delle segnalazioni di tutti i docenti. La nota di condotta insufficiente comporta la non ammissione all'anno successivo di corso e all'esame conclusivo del ciclo. *La valutazione del comportamento è unica e si assegna, su proposta del docente Coordinatore di Classe in base ad un giudizio complessivo e condiviso sul comportamento dello studente in classe e fuori della classe, E' auspicabile che la valutazione del comportamento sia sempre espressione unanime del Consiglio di Classe, in caso di eventuale disparità di giudizio si attribuirà la valutazione condivisa dalla maggioranza assoluta dei docenti presenti e votanti in Consiglio di Classe. La valutazione del comportamento degli studenti deve ispirarsi, e manifestare, lo stile preventivo del sistema educativo di don Bosco. A questo riguardo la valu tazione di 6/6 è da considerarsi obiettivo formativo complessivo realistico, proposto, e auspicato, per ogni studente fin dall'inizio dell'anno. Grande attenzione va posta nel caso di assegnazione di una valutazione del comportamento uguale o inferiore a 4,5/6: attraverso questo voto si vuole comunicare allo studente che il suo comportamento non è stato adeguato perché caratterizzato non solo da manifestazioni di disturbo e disattenzione ma anche da situazioni di carattere disciplinare ed educativo che il docente, o il Consiglio di Classe, ha debitamente fatto rilevare durante il trimestre attraverso note disciplinari comunicate alla famiglia anche attraverso il Consigliere Scolastico, o un suo delegato. La valutazione del comportamento uguale o inferiore a 4/6 è da considerarsi misura grave tale da mettere in seria discussione il proseguimento della relazione educativa anche durante l’anno. Una tale valutazione deve sempre essere compresa e interpretata nell'ottica del sistema preventivo sia dallo studente, sia dalla famiglia. Affinché il Consiglio di Classe possa deliberare un voto inferiore o uguale a 4/6 è necessario che durante il periodo oggetto dí valutazione i docenti abbiano segnalato allo studente, alla famiglia ed al Consigliere Scolastico, gli epis odi puntuali e tutti gli elementi che motivano una valutazione negativa del comportamento. Il nostro sistema educativo preventivo non affida alta valutazione del comportamento un mero carattere sanzionatorio, ma esprime sempre un dialogo educativo fermo ed esigente tra lo studente, i docenti, la famiglia e le altre figure di animazione, in particolare il Consigliere Scolastico. Il Direttore dell'Istituto Salesiano è l'ultimo referente in questo delicato aspetto della relazione educativa, è lui infatti che a ccetta e dimette gli studenti della nostra scuola nel rispetto delle disposizioni di legge e del Progetto Educativo d'Istituto. Una mancanza disciplinare isolata non è mai motivo sufficiente per l'assegnazione di una valutazione del comportamento uguale o inferiore a 4/6. Il Sistema Preventivo attribuisce grande valore al dialogo educativo come possibilità di comprensione e di pentimento per un episodio sbagliato soprattutto quando l'intervento viene gestito dall'adulto, e nel nostro caso, dalle figure animatrici, dal Coordinatore delle attività didattiche e dal Direttore. Il Consigliere Scolastico, o nei casi di particolare difficoltà il Coordinatore delle attività didattiche e il Direttore, comunicano attraverso il tradizionale colloquio personale il senso e le motivazioni della valutazione del comportamento negativa attribuita dal Consiglio dí Classe. L'obiettivo, che deve accomunare tutti, è il *recupero di una relazione educativa positiva e corresponsabile. CONDOTTA Condotta esemplare per 6 responsabilità e correttezza Condotta ordinariamente corretta 5.5 e disciplinata Presenza di ripetuti richiami verbali 5 da parte di uno o più docenti Frequente disturbo delle attività 4.5 didattiche. Carente rispetto delle persone e delle regole Reiterato disturbo delle lezioni. 4 Mancanza di rispetto per i docenti ed i compagni 3.5 Mancanze (molto) gravi e ripetute /3 nonostante le richieste degli educatori OSSERVAZIONI Maggioranza dei votanti Maggioranza dei votanti Maggioranza dei votanti Maggioranza dei votanti La valutazione richiede rapporti disciplinari puntuali e note disciplinari comunicate alla famiglia durante l'anno. La prima votazione con meno di due terzi dei votanti è considerata "sondaggio" e richiede una riflessione ulteriore sulle motivazioni. La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe sulla base dei criteri stabiliti nel presente documento, concorre alla valutazione complessiva dello studente in quanto rientra nella determinazione delta media dei voti con le altre discipline del curricolo, esclusa la valutazione per l'Insegnamento della Religione Cattolica, ai fini sia dell'ammissione all'Esame di Stato per gli allievi dell'ultimo anno di corso, sia della definizione del credito scolastico per gli allievi degli ultimi tre anni di corso. Dall'anno scolastico 2014/15 viene esteso a tutte le classi l’utilizzo dell' 6. INDICATORE DISCIPLINARE. Da utilizzare negli scrutini di gennaio-aprile-giugno come elemento integrante la valutazione del profitto. Viene riportato solo sulle pagelline consegnate alle famiglie e non sul registro generale dei voti. Espresso in lettere, secondo la tabella sotto riportata, l'indicatore intende evidenziare per ciascuna disciplina (nonostante già considerata nel voto di profitto) u na valutazione complessiva relativa a partecipazione, applicazione, frequenza. L'indicatore disciplinare costituisce uno strumento di integrazione del dialogo scuola-allievo-famiglia e si prefigge di costituire un elemento aggiuntivo, non riassumibile nella valutazione del comportamento come precedentemente disciplinata, da utilizza re in sede di comunicazione quadrimestrale e intermedia. Indicatore Partecipazione e applicazione Partecipazione attiva e continua al dialogo didattico-educativo. Contributo positivo al percorso umano e culturale della classe. Studio personale costante e metodico. Rispetto A puntuale delle consegne. Partecipazione disponibile e collaborativa al dialogo didattico-educativo. B Studio personale costante. Rispetto delle consegne ordinariamente puntuale. C D E Generale disponibilità al dialogo didattico-educativo. Studio personale e rispetto delle consegne non sempre puntuale. Partecipazione discontinua al dialogo didattico-educativo, ritardi frequenti e recidivi. Studio personale discontinuo. Carente rispetto delle consegne. Assenze e ritardi ripetuti e funzionali a evitare verifiche o a ripassare per le verifiche delle ore successive. Atteggiamento passivo nei confronti delle sollecitazioni didattico -educative. Studio personale deficitario e inadempienza del rispetto delle consegne 7. SCRUTINIO FINALE Lo scrutinio finale porta a compimento il processo di valutazione che ha accompagnato lo studente nel corso dell'anno scolastico. Il Consiglio di Classe riunito per Io scrutinio di fine anno è chiamato a fare sintesi fra le esigenze della normativa, del percorso didattico e il cammino educativo di ogni studente. Gli scrutini si svolgono in due tempi: inizio giugno: screening con promozione, promozione con richiamo, non -ammissione o "sospensione di giudizio" (= rinvio della decisione finale a fine agosto). Dopo lo scrutinio di giugno, gli alunni con giudizio sospeso ricevono comunicazione scritta con le insufficienze riportate e l'invito a frequentare il corso di giugno preparatorio alla verifica di settembre. fine agosto/inizio settembre, prima dell'inizio dell'anno: prove di verifica riservata agli allievi con giudizio sospeso cui segue lo scrutinio con l'emissione del giudizio definitivo di promozione o bocciatura. Lo studente che non si presenta, risulta non promosso. A scrutini ultimati, agli studenti promossi in 3a e 4a, vengono attribuiti i crediti scolastici 7.1 MODALITA' dello SCRUTINIO Le procedure che preparano lo scrutinio finale sono cosi definite: Il Consiglio di Classe, riunendosi entro la prima decade di maggio, individua gli studenti con un profilo didatticoeducativo tale da porre in discussione l'ammissione alla classe successiva, o all'Esame di Stato, facendo sintesi di tutti gli elementi raccolti durante l'anno. Il Direttore/Coordinatore delle attività didattiche, a nome del Consiglio di Classe, comunica la situazione alla famiglia e allo studente presentando gli elementi didattici ed educativi che fanno ipotizzare un esito negativo dell'anno scolastico se non vengono adottati per tempo interventi efficaci e significativi. 7.2 In sede di scrutinio finale Tutti i Consigli di Classe, e in particolare quelli finali, assumono la prospettiva educativa salesiana quale criterio di discernimento ultimo per tutte le decisioni richieste dalla normativa vigente in sede di scrutinio finale. Il Coordinatore delle attività didattiche avrà cura di porre in evidenza tutti gli elementi che permettono di giungere ad un giudizio finale ponderato e sereno. A tal fine il Coordinatore delle attività didattiche può richiedere votazioni consultive ed orientative, nelle quali non è consentito astenersi, per sondare l'orientamento del Consiglio di Classe in merito alle delibere di fine anno. In sede di scrutinio finale il Coordinatore delle attività didattiche sottopone all'attenzione del Consiglio di Classe la situazione degli studenti "segnalati" alla fine del mese di aprile o all'inizio di maggio e le cui famiglie sono state coinvolte dal Direttore/Coordinatore didattico. Si riprenderanno in considerazione tutti gli elementi del percorso didattico—educativo, già evidenziati nel discernimento svolto in precedenza, al fine di riesaminarli con serenità in un'ottica di valutazione complessiva. I docenti, e gli animatori di settore, possono offrire nuovi elementi di riflessione ai colleghi, dopo di che si passa alle delibere definitive secondo quanto previsto dalla normativa vigente prevedendo anche la non ammissione se necessaria o utile allo studente. Per lo scrutinio degli altri studenti sono previsti unicamente giudizi di ammissione o sospensione. Durante gli scrutini i voti di profitto vengono deliberati dal Consiglio di Classe, su proposta del singolo insegnante. Il voto non costituisce un atto univoco, personale e discrezionale del docente della singola materia rispetto all'alunno, ma è il risultato di una sintesi collegiale, preval entemente fondata su una valutazione complessiva della personalità dell'allievo per cui si tiene conto dei fattori anche non scolastici, ambientali e socio-culturali, che influiscono sul comportamento intellettuale dell' allievo/a. Infatti: La valutazione d'insieme va intesa come un processo più ampio della misurazione analitica. La valutazione presuppone e include le misurazioni delle verifiche intermedie riferite all'area cognitiva, ma non si esaurisce in esse. La misurazione è l'accertamento che si fa nel momento delle verifiche parziali del processo didattico e sono relative a singole unità didattiche o periodi dell'a.s. La valutazione invece è il bilancio d'insieme del processo didattico-educativo che include ed integra le misurazioni intermedie. Le misurazioni di singoli moduli disciplinari e/o periodi intermedi dell'a.s., pur essendo di competenza del Consiglio di Classe nel momento deliberativo finale - in sede cioè di scrutinio - si configurano, per lo più, come giudizio analitico formulato dal singo lo docente, mentre la valutazione annuale, nella sua globalità e complessità, è di competenza del Consiglio di Classe. La valutazione d'insieme, pur facendo riferimento alle diverse misurazioni parziali, formula un bilancio consuntivo annuale del processo didattico-educativo in tutta la sua ampiezza; tiene cioè conto di tutti i fattori che concorrono alla valutazione (n. 3.2). Lo scrutinio quindi esclude la pura accettazione delle proposte dei singoli insegnanti per semplice 'lettura' dei risultati, dati come acquisiti o richiedenti solo un atto di sanzione formale. 7.3 Le delibere del Consiglio di Classe: promozione, promozione con richiamo, "sospensione del giudizio", non ammissione alla classe successiva. Il Consiglio - sulla base dei giudizi analitici espressi da ogni docente nella propria disciplina delibera preliminarmente la promozione o la non promozione alla classe successiva. Nei casi dubbi si procede alla sospensione del giudizio, rinviando la decisione a dopo le prove di verifica di fine agosto/settembre che potranno riguardare comunque al massimo tre discipline. Soltanto dopo la decisione di promozione o non promozione, il Consiglio procede alla ratifica del voto nelle singole discipline. La prima votazione di "non promozione", se non raggiunge i 2/3 dei votanti viene considerata come "sondaggio" e viene seguita da una riflessione ulteriore sulle motivazioni del voto al fine di raggiungere, se possibile, una maggioranza assolutamente significativa. - Promozione alla classe successiva e Promozione con richiamo In caso di promozione nessun voto potrà essere inferiore a 4. Nel caso di promozione con voti di consiglio, questi sono segnalati a verbale e comunicati ai genitori con lettera di avviso, nella quale si specifica che la promozione è avvenuta pur in presenza di carenze formative. In questo caso l’allievo può essere convocato agli interventi di recupero di fine anno ed impegnato ad un lavoro estivo di riallineamento, ma non è sottoposto a prove di verifica. - Non ammissione alla classe successiva In caso di non ammissione il Consiglio di classe assegna i voti motivando adeguatamente il giudizio di non promozione. La non ammissione viene deliberata se, a giudizio del Consiglio di Classe, esistono situazioni di gravi insufficienze tali da impedire il conseguimento degli obiettivi formativi minimali dell'anno scolastico successivo e per le quali sono stati attivati i relativi interventi di recupero documentati e segnalati alle famiglie dello studente nel corso dell'anno scolastico. Ogni docente deve poter dimostrare che lo studente non ha raggiunto gli obiettivi formativi minimi previsti nella programmazione annuale e che non ha approfittato delle possibilità di recupero e dei richiami educativi offerti durante l'anno scolastico. In caso di non ammissione va curata in modo speciale la documentazione di un congruo numero di prove scritte (se previste), regolarmente corrette e depositate in Segreteria Scolastica, e di prove orali in numero adeguato debitamente riportate sul registro personale del docente . - 'Sospensione del giudizio' Si rinvia la decisione a dopo le prove di fine agosto, per gli studenti che presentano una o più discipline con voto di profitto di fine anno inferiore al 4 ad esclusione dell'ultimo anno del corso di studi . In questi casi il Consiglio di Classe può deliberare la sospensione del giudizio finale e assegnare il debito formativo con le relative iniziative di recupero. Il criterio guida è l'attribuzione dei debiti formativi nelle discipline che hanno maggior peso nel proseguimento degli studi o che presentano insufficienze gravi. Il numero di debiti formativi assegnati deve tenere conto delle possibilità e capacità dell'allievo e può riguardare al massimo tre materie con programmi di recupero personalizzati. Nel caso di 'sospensione di giudizio', la direzione invia alla famiglia comunicazione scritta con la segnalazione delle materie insufficienti. Lo studente con giudizio sospeso ha l'obbligo di partecipare al corso di giugno e alla verifica di fine agosto. Su indicazione del Consiglio di classe, la direzione può altresì obbligare alla frequenza di detto corso gli alunni che in alcune discipline hanno beneficiato di qualche aiuto (= Promozione con richiamo). - Particolare attenzione è riservata alle classi iniziali al fine di v alutare l'eventualità di un 'riorientamento' dello studente verso indirizzi proporzionati alle competenze e capacità espresse al fine di perseguire un curricolo formativo adeguato. 7.4 ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO - DEBITI FORMATIVI Le attività di sostegno e recupero sono parte integrante del processo valutativo dello studente. Gli interventi didattico-educativi di recupero sono condivisi dai docenti in sede di Consiglio di Classe in ordine alle concrete situazioni di difficoltà evidenziate. Il coinvolgimento di tutti i docenti favorisce l'attivazione di interventi differenziati capaci di rispondere alle esigenze formative di ogni singolo studente. Gli interventi di recupero, realizzati nelle modalità previste annualmente dal Collegio Docenti, esprim ono una strategia preventiva tipica del carisma salesiano. Il Consiglio di Classe, anche attraverso la valutazione di metà periodo realizza un percorso di accompagnamento finalizzato a promuovere il coinvolgimento e la responsabilità di tutti: genitori, studenti, docenti. Gli studenti in difficoltà vengono raggiunti dalle proposte delle attività di recupero, così da avere elementi fondamentali per il processo valutativo, o per il discernimento circa l'orientamento scolastico. 8. CREDITI SCOLASTICI All'esame di maturità lo studente porta con sé un patrimonio di punti, sino ad un massimo di 25, accumulati nel corso degli ultimi tre anni di liceo. Essi sono assegnati dal Consiglio di Classe in base alla media dei voti riportati nello scrutinio finale e concorrono alla formulazione del voto finale di maturità. Si riporta (riportata alla scala elvetica di valutazione) per completezza la tabella A relativa all'attribuzione del Credito scolastico per i candidati interni (Cf. Art 11 comma 2 del D.P.R.323 del 23 luglio 1998 così come modificato dal D. M. n. 42/2007): Media dei voti M= 4 4< M ≤ 4.5 4.5 < M ≤ 5 5< M ≤ 5.5 5.5 < M ≤ 6 2 liceo 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 Credito scolastico (punti) 3 liceo 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 4 liceo 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico al fine dell'ammissione alla classe successiva e all'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione nessun voto può essere inferiore ai quattro sesti in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo, il voto di comportamento non può essere inferiore ai quattro sesti. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi di ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Come credito scolastico, viene attribuito a giugno da parte del Consiglio di Classe, il valore superiore della Tabella se l'ammissione alla classe superiore (esame) avviene senza voti di consiglio, oppure, in presenza di voto di consiglio che modifica due leggere insufficienze o una grave insufficienza, se sono presenti almeno due dei seguenti criteri: Valutazione del comportamento nello scrutinio finale ≥ 5,5. - Partecipazione al dialogo educativo secondo quanto rilevato dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale utilizzando i seguenti indicatori: *adesione alle proposte formative previste dal PD e dal POF (ad esempio ritiri mensili, giornate di vita spirituale, incontri formativi); *partecipazione attiva ed interessata ai viaggi di istruzione, alle uscite didattiche e alle attività didattiche extra-curricolari proposte in orario scolastico. - Voto finale nell' Insegnamento della religione Cattolica: ≥ 5,5. - Assiduità nella frequenza scolastica comprovata da un numero di assenze ≤15% delle ore di lezione previste dal calendario scolastico annuale, salvo casi di malattia o infortunio opportunamente documentati. - Crediti formativi derivanti da attività coerenti con il corso di studi opportunamente documentate e presentate in segreteria entro il 15 maggio e valutate dal Consiglio di Cla sse in sede di scrutinio finale Nel caso l'ammissione alla classe successiva venga deliberata a fine agosto l'attribuzione del valore superiore della tabella richiede comunque che M sia più vicina al limite superiore della banda e la presenza di almeno tre degli indicatori sopra elencati in caso di voto di consiglio che modifica due leggere insufficienze o una grave insufficienza 9. CREDITI FORMATIVI Il diploma di maturità valorizza le esperienze formative che ogni alunno matura al di fuori della scuola durante gli ultimi tre anni di liceo: corsi di lingua, esperienze lavorative, soggiorni in scuole o campus all'estero, attività sportive, corsi di educazione artistica e di musica... Tali esperienze contribuiscono ad arricchire il punteggio del credito scolastico, nell'ambito della fascia determinata dalla media dei voti. Occorre, ovviamente, che esse siano coerenti con il corso di studi, opportunamente 'documentate', presentate in segreteria entro il 15 maggio e ritenute valide dal Consiglio di Classe. 10. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (DSA) E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES). Si rimanda alle modalità di intervento didattico a sostegno degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento DSA e Bisogni Educativi Speciali BES riportate nelle indicazioni fornite dal Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011 e direttiva 27.12.12. Viene allegato a questo proposito il 'Protocollo di lavoro per docenti con alunni certificati'. Lugano, 4 dicembre 2013