IL POTERE DELLE RIME RASSEGNA DI RAP STREET JAM

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IL POTERE DELLE RIME RASSEGNA DI RAP STREET JAM
COMUNICATO STAMPA
IL POTERE DELLE RIME
RASSEGNA DI RAP STREET JAM
Sabato 26 novembre partirà la rassegna di rap street jam Il Potere delle Rime - Legalità e
Sicurezza con Musica e Parole, organizzata dall’associazione il Muretto Brixia con il patrocinio
dell’assessorato alla cultura, dell’assessorato alle politiche giovanili e dell’assessorato alla politiche
per una città sicura del Comune di Brescia. L’iniziativa intende promuovere la cultura della legalità
e della sicurezza tra i ragazzi. Ogni ultimo sabato del mese, in tre punti nevralgici della città
(piazzale metro della stazione, piazza della Repubblica e via Moretto), il rap darà voce a esperienze
di vita legate al tema della cittadinanza responsabile. La rassegna coinvolgerà i giovani della città e
della provincia che, oltre a incontrare quotidiani ostacoli economici, spesso provengono da
ambienti a rischio o presentano situazioni familiari complesse. La loro condizione li pone al
confronto, molte volte conflittuale, con il tema della legalità e in questo rapporto il rap può essere
una forma per esprimersi e farsi conoscere. Questo genere musicale, infatti, è nato oltre oceano
dalle sottoculture urbane e fa parte della "hip hop culture".
Alla realizzazione dell’iniziativa hanno contribuito anche la Polizia Locale di Brescia, il Consiglio di
Quartiere Brescia Centro Storico Sud e l’associazione PalcoGiovani.
QUALITÀ DELLA VITA
La sicurezza di una città non dipende solamente dalla quantità di reati gravi che si verificano.
Dipende anche da quanto ci sentiamo liberi di frequentare gli spazi pubblici o da quanto
preferiamo evitarli poiché li riteniamo mal frequentati, pericolosi, poco ospitali. Dipende dai
sintomi di disagio sociale che riscontriamo nella vita quotidiana (il bullismo nelle scuole, per
esempio) o dalla diffusione di determinati fenomeni (prostituzione e tossicodipendenza).
Dipende anche dalle condizioni di decoro urbano, dall’illuminazione delle zone periferiche, e dai
servizi di trasporti pubblico.
Sentirsi sicuri dipende dalla consapevolezza di vivere in un sistema sociale solido e di condividere
lo spazio urbano con una comunità ben governata, che ha il senso civico del rispetto delle regole e
che si adopera perché certi fenomeni di disagio e degrado siano efficacemente prevenuti.
TRASVERSALITÀ
Sulla sicurezza, reale e percepita, incidono quindi una molteplicità di fattori. Le politiche per la
sicurezza urbana sono in questo senso trasversali, poiché riguardano gli aspetti più eterogenei del
vivere in comunità. Occorre agire sia tanto sulla prevenzione quanto sulla promozione del senso
civico in tutti gli ambiti che incidono sulla vita collettiva e sull’integrazione: sicurezza sociale,
educazione alla legalità, diritto allo studio, formazione professionale, collocamento al lavoro,
riqualificazione urbana, edilizia residenziale pubblica.
PARTECIPAZIONE
Gli attori delle politiche per la sicurezza urbana, oltre alle forze dell’ordine cui è affidato il compito
di garantire la sicurezza pubblica, sono anche i protagonisti della vita cittadina organizzata: la
pubblica amministrazione, la scuola e le agenzie educative, le associazioni, i comitati, e lòe
organizzazioni del volontariato.
La sicurezza diventa quindi un bene che è necessario produrre insieme, attraverso una
partecipazione responsabile alla costruzione di una città più sicura, così come diventa
fondamentale affrontare insieme, in maniera coordinata, i problemi legati ai vari tipi di sicurezza e
di insicurezza.
Le politiche per la sicurezza urbana, quindi, oltre a caratterizzarsi per la loro trasversalità, sono
necessariamente anche integrate. Sono prodotte, cioè, da soggetti diversi che si coordinano e
concorrono insieme al mantenimento e a miglioramento degli standard di sicurezza nella città.
GIOVANI
I giovani rappresentano, per più motivi, il target preferenziale per le politiche di sicurezza urbana:
fenomeni come il bullismo, il vandalismo e diffusione della droga (che genera sfruttamento,
degrado e marginalità sociale), investono direttamente e in modo massiccio il mondo giovanile e
chiamano, quindi, le istituzioni a un impegno di particolare rilievo. Si tratta, infatti, di attivare
politiche di prevenzione e promozione che affrontino le problematiche del presente, ma guardino
anche al futuro, preoccupandosi di gettare le basi per garantire nel tempo la tenuta sociale della
comunità.
Le politiche di educazione alla legalità, sviluppando il senso civico nelle generazioni più giovani,
sono la base per la realizzazione di una comunità solidale e coesa che si riconosce nelle regole
che si è data e che le rispetta. Un luogo più vissuto diventa automaticamente un luogo più sicuro.
Gli elementi di degrado o di vera e propria devianza non trovano quindi terreno fertile per
innestarsi e proliferare.
Dal punto di vista delle politiche pubbliche emerge in maniera chiara come l’aspetto puramente
repressivo su alcuni fenomeni legati più al disagio che alla vera e propria criminalità non possa
bastare e che la risposta debba essere legata a politiche di sicurezza urbana integrata che
prendano le mosse dall’intero sistema comunitario, sociale ed educativo in un’ottica di
promozione della cittadinanza attiva, della solidarietà, della democrazia e del rispetto delle
persone e dell’ambiente attraverso la musica e le parole scritte dagli stessi ragazzi.