Stella e Cerruti

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Stella e Cerruti
Stella e Cerruti
25.04.45.
Atto unico di Massimo Stella e Stefano Cerruti
A Sandro Pertini
Personaggi
Nalpak
La Fuggitiva - L’Avvocato
La Iena
Lo Sciacallo
Master Mind
Personaggi
25.04.45.
La prima battuta, data dall’interfono e seguita dalla musica, è al buio, al
termine della sigla si accende la luce
INTERFONO - Questo spettacolo vi è offerto da: (rumore di una bottiglietta che
viene stappata e del liquido che viene versato in un bicchiere) che vi
augura “Buon divertimento!”.
Sigla musicale iniziale. Si illumina il lato destro del palco dove vi sono una
poltrona ed un tavolino, con cassetto, con sopra una lampada ed un telefono.
Un uomo, NALPAK, seduto immobile, osserva la platea. Dopo alcuni secondi
buio. Dopo pochi istanti si riaccende la luce mostrando, sempre NALPAK, che
legge un libro. Buio. Luce: NALPAK è seduto in poltrona, sta mangiando e
facendo
zapping
con
un
telecomando,
in
direzione
del
pubblico.
Dall’INTERFONO si ascolta l’audio di una, ipotetica, televisione
INTERFONO - (Ognuno dei seguenti frammenti è da integrarsi con musica o
rumori d’ambiente) ... in sostanza, per lui, non vi può essere libertà senza
giustizia sociale e non vi è giustizia sociale senza libertà, dove la libertà è
l’esaltazione della dignità dell’individuo... (Effetto sonoro che segnala il
cambiamento di sintonia) ...probabilmente, la vertenza verrà chiusa in
serata. - Esplosione di nuclei agglomerati nelle zone adiacenti, hanno
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provocato ingenti danni ancora da stimare. Gli inquirenti rivendicano
l’attentato, ma la matrice pare buona. Si resta in attesa di sviluppi nelle
indagini fuorvianti. - Il segretario del direttivo del partito parziale... (C.s.)
...ed è sempre più incalzante. L’evoluzione degli eventi è realmente
sensazionale, ma che dico realmente sensazionale, da cardiopalma. Utenti,
ma che dico utenti, carissimi telespettatori, ma non solo telespettatori
amici, ma quali amici, quasi parenti, ma è poco parenti, sicuramente
fratelli: gli avvenimenti si stanno sviluppando con una tale rapidità che è
impossibile riuscire a commentarli in diretta, ed altrettanto trasmettervi
immagini che risultino chiare. Vi posso solo dire che se siete a casa e state
assistendo a questo spettacolo, in realtà, vi state godendo qualcosa di
realmente sensazionale che comunque interromperemo con alcuni spot.
Restate con noi! Ma che dico con noi...
C.s. poi buio. Luce: NALPAK è sempre seduto in poltrona e sta parlando al
telefono
NALPAK - Sì. Sto portando a termine una ricerca attraverso delle inserzioni su
vari giornali... No! Non posso, sono veramente in ritardo... Ho una
scadenza importante... Non insistere, sono inamovibile. Come hai detto?
C’è anche la bionda? Arrivo subito.
Buio. Luce: NALPAK è sempre seduto in poltrona e sta dormendo, poi
nuovamente buio. Luce: NALPAK è ancora seduto in poltrona e sta,
nuovamente, parlando al telefono
NALPAK - ...Sì, lo so che manca poco alla scadenza, però, sto lavorando
seriamente. Fidati, la situazione è sotto controllo... Quanti giorni hai detto
che mancano?... Così pochi? Ma è impossibile! Non ce la farò mai!...
Come dici?... No, stavo scherzando... Ce la farò sicuramente. E’
praticamente pronto!
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Buio. Luce: NALPAK è sempre seduto in poltrona, sta mangiando e seguendo
un film, da un ipotetico televisore, puntando lo sguardo in direzione del
pubblico. Dall’INTERFONO si ascolta l’audio di un vecchio poliziesco
1° UOMO - E’ salita su quel taxi.
2° UOMO - Dobbiamo inseguirla.
1° UOMO - Prendiamo un taxi!
2° UOMO - Taxi! Taxi!
Rumore della frenata e delle portiere che si aprono e si chiudono
1° UOMO - Segua quel taxi! (Rumore di ruote che stridono, di brusche frenate
e di motori che rombano) Ha svoltato in quel vicolo.
2° UOMO - Vada più in fretta! Non vede che lo stiamo perdendo?
1° UOMO - Guarda! Il taxi si è fermato.
Ulteriore rumore di auto che svolta rapidamente e frena. Rumori di sportelli
d’auto che si aprono e di passi di corsa
1° UOMO - Tu controlla nell’auto. Io mi occupo dell’autista.
Altri passi
IL TAXISTA - Chi siete? Che volete da me?
1° UOMO - Tu sta buono, tieni le mani sul volante e vedi di assecondare il mio
amico. Ha un’urgenza, inarrestabile, di frugarti nell’auto.
IL TAXISTA - Ma cosa...?
1° UOMO - Forse sono stato poco chiaro.
Rumore di una rivoltella che viene caricata
IL TAXISTA - No, no! Non avete capito! Vi stavo dicendoma cosa... c’è di male
nel farsi frugare l’auto? A dire la verità, ragazzi, non desideravo altro.
2° UOMO - Qui non c’è.
1° UOMO - D’accordo; tagliamo corto. Dov’è la donna?
IL TAXISTA - Quale donna?
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1° UOMO - Ti hanno mai detto che divento nervoso quando mi fanno perdere
tempo?
IL TAXISTA - Ah, scusate! State parlando di quella donna (descrivere l’attrice
che interpreta LA FUGGITIVA), che mi ha incentivato economicamente
per seminarvi ed è entrata in quell’edificio? Proprio uno schianto!
1° UOMO - Ascolta. Se ti preme la vita vedi di farti venire un’amnesia!
IL TAXISTA - Chi sono? Dove sono? E queste voci da dove provengono? Sarà
meglio che corra immediatamente dal mio psichiatra.
Rumore dell’auto che parte molto velocemente
2° UOMO - Quella stupida si è messa in trappola da sola.
1° UOMO - Adesso catturarla sarà un gioco da ragazzi.
Buio. Luce: NALPAK, sempre in poltrona, legge un libro, poi nuovamente buio.
Luce: la poltrona è vuota. Buio. Luce: dal lato opposto del palco vi è LA
FUGGITIVA, una donna imbavagliata, legata ad una sedia. Dopo pochi
secondi entrano dal buio LA IENA e LO SCIACALLO
LA IENA - (Rivolgendosi a LO SCIACALLO) Fruga nella borsa senza
alleggerirla.
LO SCIACALLO raccoglie la borsa de LA FUGGITIVA e comincia a vuotarne
il contenuto scegliendo quali oggetti infilarsi in tasca e quali rimettere al loro
posto
LA IENA - (Rivolgendosi a LA FUGGITIVA) Vediamo d’intenderci subito.
Dove l’hai nascosto? Se non fai i capricci e ci eviti inutili perdite di tempo,
sarò abbastanza riconoscente da essere rapido ed indolore, altrimenti la
situazione si potrebbe appesantire parecchio e fidati che il mio socio ed io
sappiamo come ottenere le informazioni che ci premono.
LO SCIACALLO - Certo che lo sappiamo.
LA IENA - Bravo, diglielo anche tu che lo sappiamo.
LO SCIACALLO - E’ quello che ho detto.
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LA IENA - Scusa! Non avevo sentito. (A LA FUGGITIVA) Te lo ripeto per
l’ultima volta. Dov’è ciò che stiamo cercando?
LA FUGGITIVA - (Mugola perché imbavagliata)
LA IENA - Cosa stiamo cercando? (Ride) Tu mi chiedi cosa stiamo cercando?
Ascoltami bene; non pensare di fare la furba o di poterci prendere in giro.
Noi siamo dei veri duri e siamo disposti a tutto per fare il nostro lavoro
presto e bene. Quindi vediamo di non prolungare questa storia
ulteriormente, anche perché fra poco inizia “I TENTACOLI DEL
CRIMINE” e non abbiamo nessuna intenzione di perdercelo. (Si volta
verso LO SCIACALLO) Allora cosa hai trovato?
LO SCIACALLO - Niente di interessante: un rossetto a lunga durata, un paio di
calze ultrareggenti, una matita per gli occhi. Insomma, le solite cose che si
trovano nella borsa di una femmina.
LA IENA - (Proponendo) Pari o dispari?
LO SCIACALLO - D’accordo.
LA IENA - Cosa scegli?
LO SCIACALLO - Pari.
LA IENA - Peccato! Era dispari. Hai perso. (Prende la borsa, la apre e guarda
dentro, poi delusissimo) Tutto qui?
LO SCIACALLO - Perché, cosa ti aspettavi?
LA IENA - Nulla di particolare, ma questa è una miseria! Non è che mi nascondi
qualcosa?
LO SCIACALLO - Per chi mi hai preso? Sono una persona onesta, io.
LA IENA - Perché, io no? (LA IENA guarda nuovamente dentro la borsa)
Scusa, ti avvicineresti un attimo?
LO SCIACALLO - Cosa vuoi fare? Perquisirmi?
LA IENA - Stai scherzando? Non mi permetterei mai. (Lo perquisisce e trova
nascosto su LO SCIACALLO un giornale) Questo cos’è?
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LO SCIACALLO - Un giornale.
LA IENA - Lo vedo anch’io. Dove l’hai trovato?
LO SCIACALLO - (In grande imbarazzo) Nella borsa.
LA IENA - Quindi mi appartiene. L’ho vinto!
LO SCIACALLO - Come sei avido!
LA IENA - (Strappa il giornale dalle mani de LO SCIACALLO) Avido a me?
Ma se ho fatto della solidarietà la mia ragione di vita. Pensa che una volta
ho perfino donato ai poveri la mia collezione di granelli di sabbia. Quindi
non è per avidità che pretendo il mio giornale, ma solo per professionalità.
Potrebbe essere un indizio.
LO SCIACALLO - Ma è solo un giornale.
LA IENA - Questo lo vedo anch’io, però noto che è un giornale d’inserzioni.
LO SCIACALLO - Per questo l’ho preso.
LA IENA - Ma non capisci? Una donna braccata non ha tempo né motivo di
cercare d’acquistare articoli di seconda mano.
Aprono il giornale. LA FUGGITIVA osserva LA IENA e LO SCIACALLO con
sguardo terrorizzato
LA IENA - (Indica un punto nel giornale con un dito) Che ti dicevo?
LO SCIACALLO - Non lo so. Che mi dicevi?
LA IENA - Guarda! Qui c’è un’inserzione evidenziata.
LO SCIACALLO - Leggila.
LA IENA - (Leggendo) Cerco nuove strade per giungere alla comprensione di
antichi problemi. Offro massima sensibilità ed ascolto per una conoscenza
concreta. No superficialità e presunzione. Tel. 25.04.45.
LO SCIACALLO - Che significa?
LA IENA - Dev’essere un messaggio in codice.
LO SCIACALLO - Cosa facciamo?
LA IENA - Non saprei. Cosa facciamo?
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LO SCIACALLO - Quando non sappiamo cosa fare cosa si fa?
LA IENA - Si telefona al Capo.
LO SCIACALLO - Ho un’idea! Telefoniamo al Capo! (Si avvicina ad un
apparecchio telefonico presente in scena e compone un numero) Pronto
Capo?
MASTER MIND - (Compare, perché retro illuminata, la sagoma, di un uomo
seduto dietro ad una scrivania, in fondo al palcoscenico e al centro dello
stesso in posizione frontale rispetto al pubblico) Fai in fretta! Sta per
iniziare “I TENTACOLI DEL CRIMINE” e non ho nessuna intenzione di
perdermelo.
LO SCIACALLO - Va bene. Sarò telegrafico: catturata donna. STOP. Priva del
materiale come previsto. STOP. In attesa di un Vostro cordiale e sollecito
riscontro vi porgiamo distinti saluti. STOP.
MASTER MIND - Siete veramente due idioti! Non hai altro da aggiungere?
LO SCIACALLO - Sì. Durante la perquisizione abbiamo trovato qualcosa che
sembra essere interessante.
MASTER MIND - Ovvero?
LO SCIACALLO - Un giornale.
MASTER MIND - Un giornale? Che fai mi prendi in giro?
LO SCIACALLO - No! E’ un giornale d’inserzioni.
MASTER MIND - Come devo ripetertelo che non ho tempo da perdere?
LO SCIACALLO - Ma una delle inserzioni è stata evidenziata.
MASTER MIND - Ah! E che dice.
LO SCIACALLO - (Leggendo) Cerco nuove strade per giungere alla
comprensione di antichi problemi. Offro massima sensibilità ed ascolto per
una conoscenza concreta. No superficialità e presunzione. Tel. 25.04.45.
Cosa dobbiamo fare?
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MASTER MIND - Non so se esista qualche relazione fra questo elemento e ciò
che stiamo cercando, ma non abbiamo altri indizi e potrebbe essere una
pista sensata. Chiamate il centralino, chiedete a quale indirizzo corrisponde
quel numero di telefono e recatevi a fare un controllo, non si sa mai.
LO SCIACALLO - Ottima idea Capo.
MASTER MIND - Mi raccomando! Evitate di lasciare testimoni.
LO SCIACALLO - E della donna cosa ne facciamo?
MASTER MIND - Se vi diverte usatela pure come dopolavoro. Poi, in ogni caso,
eliminatela.
LO SCIACALLO - Ai suoi ordini, Capo.
MASTER MIND - Non avevo alcun dubbio!
LO SCIACALLO riaggancia il telefono per poi riprenderlo subito per effettuare
una telefonata
LO SCIACALLO - Pronto centralino...
Buio. Si ode il rumore di un motorino di avviamento di un’automobile poi,
sempre registrate il seguente scambio di battute tra LA IENA e LO SCIACALLO
LA IENA - Ti vuoi decidere ad andare più svelto?
LO SCIACALLO - Ho già raggiunto il limite di velocità. Non mi piace
infrangere le leggi: sono una persona onesta, io!
LA IENA - Perché, io no?
Rumore di una brusca frenata, poi rumore di oggetti vari che vengono rotti.
Luce: i due uomini sono ora nell’altra zona del palco, corrispondente
all’appartamento di NALPAK, e lo stanno setacciando
LO SCIACALLO - Dannazione! Qui non c’è proprio niente!
LA IENA - Parla per te! Io ho trovato qualcosa.
LO SCIACALLO - Che cosa?
LA IENA - Nulla.
LO SCIACALLO - Non è abbastanza.
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LA IENA - Cosa facciamo?
LO SCIACALLO - Non lo so. Non ci resta che aspettare il padrone di casa e
farlo parlare. Del resto se il Capo ci ha ordinato di recarci qui, dovremmo
pure trovare qualcosa.
LA IENA - Infatti ho trovato qualcosa.
LO SCIACALLO - Cosa?
LA IENA - Un libro.
LO SCIACALLO - Non credo sia quello che stiamo cercando.
LA IENA - Questo lo so anch’io. Però dal titolo mi sembra particolarmente
interessante.
LO SCIACALLO - Di cosa si tratta?
LA IENA - “Storia, tecnica, sviluppi linguistici e nuove frontiere dell’inserzione
gratuita”.
LO SCIACALLO - (Illuminandosi) Ahhh! Il nostro uomo gioca a fare
l’intellettuale.
LA IENA - Ma noi non siamo così stupidi da farci abbindolare.
LO SCIACALLO - Da chi?
LA IENA - Dal nostro uomo.
LO SCIACALLO - Ma se non sospetta neppure della nostra esistenza.
LA IENA - Per questo ci sottovaluta!
Pausa
LA IENA - Devo dire che mi piace proprio il colore di questa copertina.
LO SCIACALLO - Già! Farebbe proprio una bella figura appoggiato sul mio
comodino.
LA IENA - Ancora di più sul mio, visto che tu non saresti in grado di
apprezzarlo.
LO SCIACALLO - Perché tu ci riusciresti?
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LA IENA - No, di certo! Però al solo pensiero di possederlo mi sento già un
altro.
LO SCIACALLO - E’ vero! Infatti da quando lo hai preso in mano non posso
smettere di ammirarti. Adesso però restituiscimelo! Sono io che l’ho
trovato e poi mi sembra che cominci ad autostimarti un po’ troppo.
LA IENA - Devo ricordarti il nostro accordo?
LO SCIACALLO - Va bene. A cosa ce lo giochiamo?
LA IENA - Dimmi un numero.
LO SCIACALLO - Questo!
LA IENA - No! Era un altro. Peccato però, ci sei andato vicino. Hai perso!
LO SCIACALLO - D’accordo. Hai vinto.
LO SCIACALLO prende il libro dalle mani de LA IENA e se lo infila in una
tasca. Simultaneamente in platea, proprio sotto il proscenio, passa IL
POSTINO, interpretato da PERSONAGGI, che deposita un plico in una
cassetta delle lettere posizionata vicino ad una scaletta che permette di salire
sul palco
LO SCIACALLO - (Dopo essersi guardato attorno) Qui non si cava un ragno
da un buco.
LA IENA - Già; ma non tutto il male vien per nuocere.
LO SCIACALLO - Del resto a mali estremi, estremi rimedi. Proprio come ci è
stato ordinato.
LA IENA - Prima il dovere e poi il piacere!
LO SCIACALLO - Sei sicuro che sia proprio un dovere? Per me è solo un
piacere.
LA IENA - Anche per me. Allora dovremo dire: prima il piacere e poi il dovere.
LO SCIACALLO - Ma questo dovere è proprio un piacere.
LA IENA - Quindi sarà: mai il dovere e sempre il piacere!
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LO SCIACALLO - Senza, in ogni caso, infrangere le leggi. Infatti, come tu ben
sai, io sono una persona onesta.
LA IENA - Perché io no?
Dal fondo della sala entra NALPAK che attraversa la platea fino a giungere
alla cassetta delle lettere
LO SCIACALLO - Non ti lodare! Dimmi, piuttosto, come ti piacerebbe
torturarlo?
LA IENA - Perché non lo “friggiamo”?
LO SCIACALLO - C’è il rischio di macchiarsi. Pensavo, invece, che potremmo
“stirarlo”.
LA IENA - Non è una cattiva idea. Però è particolarmente faticosa.
LO SCIACALLO - Non ti ho mica detto di fargli “l’orlo”.
LA IENA - Ci mancherebbe altro. Senti: se hai proprio voglia di fare un lavoro
artistico fagli una “permanente”.
LO SCIACALLO - Sì, ma...
LA IENA - Lo sapevo: non ne sei capace.
LO SCIACALLO - Non ne sono capace? Io sono un maestro della “permanente”.
LA IENA - Ma se non hai esperienza.
LO SCIACALLO - Questo lo dici tu! Una volta, la vittima, mi ha addirittura
stretto la mano.
LA IENA - Va bene. Allora, visto che sei così bravo, dimmi cos’è
l’“accartocciamento”.
LO SCIACALLO - Non posso, lo sai che è un segreto. Parlamene tu.
LA IENA - Sì, ma...
LO SCIACALLO - Lo sapevo. Non ne sei capace.
LA IENA - Non ne sono capace? Io sono un maestro dell’“accartocciamento”.
LO SCIACALLO - Ma se non hai esperienza.
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LA IENA - Questo lo dici tu: una volta, le vittime, mi hanno, addirittura,
applaudito.
LO SCIACALLO - Va bene. Allora, visto che sei così bravo, dimmi cos’è lo
“smaltimento”.
LA IENA - Non posso, lo sai che è un segreto. Parlamene tu.
LO SCIACALLO - Sì, ma...
NALPAK ritira il plico dalla cassetta delle lettere e, salendo le scale che lo
portano sul palco, inizia a leggerlo. Il testo * sarà intervallato con le seguenti
battute de LA IENA e de LO SCIACALLO
LA IENA - Lo sapevo. Non ne sei capace.
LO SCIACALLO - Non ne sono capace?
LA IENA - Fa silenzio!
LO SCIACALLO - Io sono un maestro nel fare silenzio.
LA IENA - Ma sta arrivando qualcuno!
LO SCIACALLO - (Come ad indicare di fare silenzio) Shhhh! Deve essere il
nostro uomo. Prepariamoci a dargli il benvenuto.
LA IENA - Io sono un maestro nel dare il benvenuto.
LO SCIACALLO - Vuoi piantarla?!!
LA IENA e LO SCIACALLO estraggono le pistole e si preparano ad accogliere
NALPAK
NALPAK - (La lettura di questo testo inizia nel punto * ed è intervallata dalle
precedenti battute de LA IENA e de LO SCIACALLO) Caro sconosciuto,
se inviandoti questo plico ti complicherò la vita, sappi che mi trovo a non
avere altra scelta. Questa documentazione contiene le prove che qualcosa
di mostruoso sta per essere compiuto ad opera di un folle. Ti prego di
credere che non sto scherzando. Due uomini molto pericolosi mi stanno
inseguendo. Non devono impossessarsi, per nessuna ragione, del materiale
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contenuto in questa busta. L’ultima possibilità che mi rimane è affidarmi
al Destino, spedendolo ad un indirizzo ricavato da una inserzione.
NALPAK fa gesto di aprire la porta di casa e di entrarvi. Al suo ingresso LA
IENA e LO SCIACALLO gli puntano le pistole addosso
LA IENA - Lettura interessante?
Codina musicale ad alta tensione. Buio. Luce sull’altra parte del palco: LA
FUGGITIVA si è liberata. Prende il giornale, che è stato abbandonato da LA
IENA e LO SCIACALLO, il telefono e dopo aver controllato il numero lo
compone sulla tastiera. Sul finire di questa azione si riaccende la luce nell’altra
zona del palco così da permettere la visione sincronica dei due avvenimenti. In
casa di NALPAK l’azione è ritornata a pochi istanti prima di quando l’avevamo
lasciata
LO SCIACALLO - Lettura interessante?
Squilla il telefono. LA IENA e LO SCIACALLO si distraggono. NALPAK fugge
per le scale verso la platea.
LA IENA - Sta scappando!
LA IENA e LO SCIACALLO inseguono NALPAK scendendo, anch’essi, in
platea. Si sentono registrati, rumori di folla
LA IENA - E’ scomparso.
LO SCIACALLO - Con tutta questa confusione non può essere andato lontano.
Secondo me...
LA IENA - E’ là!
LA IENA e LO SCIACALLO si gettano all’inseguimento di NALPAK.
Quest’ultimo trova un posto libero tra gli spettatori, si siede e comincia a
leggere un programma di sala. LA IENA e LO SCIACALLO ispezionano il
pubblico ma non trovano chi stanno cercando
LO SCIACALLO - Dannazione!
LA IENA - Ci è sfuggito!
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LA FUGGITIVA, che è rimasta in scena immobile, desiste dall’attendere una
risposta al telefono, recupera ciò che è rimasto delle sue proprietà ed esce di
scena correndo allarmata. Buio: si sente, registrata, la lettera allegata al plico
VOCE FEMMINILE - Caro sconosciuto, se inviandoti questo plico ti
complicherò la vita, sappi che mi trovo a non avere altra scelta. Questa
documentazione contiene le prove che qualcosa di mostruoso sta per essere
compiuto ad opera di un folle. Ti prego di credere che non sto scherzando.
Due uomini molto pericolosi mi stanno inseguendo. Non devono
impossessarsi, per nessuna ragione, del materiale contenuto in questa
busta. L’ultima possibilità che mi rimane è affidarmi al Destino,
spedendolo ad un indirizzo ricavato da una inserzione. Spero di poter
recuperare il plico prima che entri in tuo possesso. Se leggerai queste righe
vorrà dire che mi sarà successo qualcosa che non voglio nemmeno
immaginare. Non fidarti di nessuno. Tutti ti possono essere contro, anche
le persone più insospettabili. Se i nostri avversari sapranno che tu possiedi
questo materiale troveranno, sicuramente, il modo di eliminarti. Prima di
giudicare esamina questa documentazione. Poi dovrai essere tu a decidere
come agire. Con fiducia, la tua migliore amica.
Luce in un angolo della sala. LA IENA e LO SCIACALLO stanno parlando da
un telefono pubblico. Sul palcoscenico si illumina la sagoma di MASTER MIND
LA IENA - (Intimorito) ...sì! Poi è fuggito in mezzo alla folla.
MASTER MIND - Siete sicuri che questo individuo... Come avete detto che si
chiama? Nalpak?
LA IENA - Sì, Nalpak, giusto.
MASTER MIND - Bene, che questo Nalpak stesse leggendo ciò che stiamo
cercando?
LA IENA - Ne ho avuto l’impressione.
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MASTER MIND - Tornate a casa sua, cercate informazioni sul suo conto e
trovatelo.
LA IENA - E dopo?
MASTER MIND - Uccidetelo e fatelo sparire!
Contemporaneamente alla telefonata precedente LA FUGGITIVA entra in casa
di NALPAK per verificare l’accaduto. Al termine della telefonata LA IENA e
LO SCIACALLO si dirigono, anch’essi in casa di NALPAK ed incontrano la
donna
LA IENA - Cosa ci fa lei qui?
LO SCIACALLO - Te l’avevo detto che il triplo nodo antievasione non lo sapevi
fare!
LA IENA - Io sono un maestro del triplo nodo antievasione!
LO SCIACALLO - Comunque sia è ora di adottare una soluzione definitiva.
LO SCIACALLO estrae da una tasca due paia di guanti. Ne passa uno a LA
IENA ed entrambi se li infilano
LA IENA - Senza, naturalmente, lasciare impronte!
LA IENA e LO SCIACALLO si mettono i guanti. Codina musicale ad alta
tensione. Buio. Si sente un grido di donna. Subito a seguire, si illumina l'altro
lato del palco. Nalpak sta parlando con un poliziotto, interpretato da
PERSONAGGI
NALPAK - ... e dopo essere riuscito a seminarli, sono venuto qui alla polizia.
IL POLIZIOTTO - (Incredulo ed ironico) Aspetti un attimo, Nalpak! Lei mi sta
dicendo che ha trovato due ladri in casa sua che, sorpresi a rubare, invece
di fuggire, l’avrebbero inseguita fino in strada per ucciderla?
NALPAK - Ma è la verità!
IL POLIZIOTTO - O.K. Farò finta di crederle, anche perché è mia abitudine
farlo. Ma si ricordi che il mio tempo è prezioso e non mi piace sprecarlo.
NALPAK - Lei mi sta dando del bugiardo? Ma come si permette!
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IL POLIZIOTTO - D’accordo. Lasciamo perdere. Guardi, verrò io, con lei, a
casa sua, per controllare l’accaduto. E’ soddisfatto?
Buio. Si sente un grido di donna, poi un tappetino musicale ad alta tensione.
Luce: in casa di NALPAK, LA IENA e LO SCIACALLO hanno ucciso LA
FUGGITIVA che giace a terra con un coltello piantato nella schiena. LA IENA
e LO SCIACALLO si stanno togliendo i guanti
LA IENA - Adesso vedi di non toccare il manico del coltello.
LO SCIACALLO - Non vorrei proprio che mi scambiassero per un assassino.
LA IENA - Però lo sei!
LO SCIACALLO - Anche tu!
Ridono compiaciuti
LA IENA - Però che mira, che lancio! E poi da così lontano.
LO SCIACALLO - E pensa che eravamo al chiuso. All’aperto, una volta, ci sono
addirittura riuscito da infinitamente distante.
LA IENA - Piantala di compiacerti. Piuttosto vorrei brindare. Trova qualcosa da
bere.
LO SCIACALLO esce di scena
LA IENA - (Ammirando il cadavere) Peccato! Era proprio uno schianto. Mi
sarebbe piaciuto torturarla più a lungo.
LO SCIACALLO - (Rientra con una bottiglia e dei bicchieri) Il signore è
servito!
LO SCIACALLO versa da bere e brinda con LA IENA
LA IENA - Alla nostra genialità.
LO SCIACALLO - Con questa mossa abbiamo risolto tutti i nostri problemi.
Bevono
LA IENA - Uhm, buono questo amaricante! E’ il mio preferito.
NALPAK e IL POLIZIOTTO, nel frattempo, aprono la porta entrano in casa
trovando LA IENA e LO SCIACALLO che stanno brindando
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NALPAK - Sono loro! Li arresti!
PERSONAGGI - Sì, sono loro. E quella donna sta schiacciando un pisolino,
vero?
NALPAK - Questo è troppo. Sono stufo del suo sarcasmo.
PERSONAGGI - Vuole stare zitto e lasciarmi lavorare. (Poi rivolgendosi a LA
IENA e LO SCIACALLO) Salve ragazzi.
LO SCIACALLO - Ciao Giò.
LA IENA - Visto che orrore?
PERSONAGGI - Non immaginavo di trovare addirittura un cadavere. Siete
arrivati da molto?
LA IENA - No. Infatti dobbiamo ancora chiamare la centrale per fare rapporto.
NALPAK - Ma quale rapporto, quale centrale. Questi non sono poliziotti, sono i
criminali che mi hanno minacciato.
PERSONAGGI - La vuole piantare? Ho esaurito la pazienza!
NALPAK - Anch’io. Me ne vado.
PERSONAGGI - No, lei resta qui. (Colpisce con un pugno NALPAK che perde
conoscenza)
LO SCIACALLO - Scusa, ma chi è quell’uomo?
PERSONAGGI - E’ Nalpak, il padrone di casa. Ma torniamo a noi. Cosa avete
scoperto?
LA IENA - Ci sono segni evidenti di una colluttazione. La donna deve essersi
difesa con tutte le sue forze.
LO SCIACALLO - Poi è stata uccisa probabilmente, anzi sicuramente, da
quell’individuo (indica NALPAK) con un coltello prelevato da un cassetto
della cucina.
PERSONAGGI - Quest’uomo è veramente uno psicopatico. Mi ha raccontato
una storia talmente incredibile che per un attimo mi è sembrata plausibile.
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LO SCIACALLO - Ora avrà tutto il tempo che vuole per inventare storie
assurde.
I tre uomini ridono sguaiatamente
PERSONAGGI - Però che sangue freddo. L’ha proprio uccisa senza pietà.
LA IENA - Che bestia. Massacrare una donna a questo modo.
LO SCIACALLO - Ci vorrebbe una legge che preveda l’eliminazione, sulla
pubblica piazza, di dieci carogne simili per ogni persona onesta assassinata
barbaramente.
LA IENA - Ma noi faremo di tale mostro un esempio per tutti.
LO SCIACALLO - Sì! Obbligheremo ogni persona a seguire la sua esecuzione in
diretta a reti unificate in prima serata.
LA IENA - Con repliche ed interviste ai protagonisti in continuazione.
LO SCIACALLO - Questa sì che è giustizia!
PERSONAGGI - Bene. Il caso è risolto!
LO SCIACALLO - Allora ci vuole un brindisi.
PERSONAGGI - Perché no?
LA IENA - Aspetta. Ti prendo un bicchiere. (Esce per pochi secondi)
LO SCIACALLO - Ci voleva proprio una pausa.
PERSONAGGI - (Osservando LA FUGGITIVA) Però che femmina! Era proprio
uno schianto.
LA IENA - (Rientra con il bicchiere) Il signore è servito!
LA IENA versa da bere e brinda con LO SCIACALLO e PERSONAGGI
PERSONAGGI - Alla nostra salute!
LO SCIACALLO - Alla nostra!
LA IENA - Alla!
Bevono
PERSONAGGI - Uhm, buonoquesto amaricante E’ il mio preferito.
NALPAK - (Che ha ripreso, lentamente, i sensi) Ah, che dolore alla testa.
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PERSONAGGI - Guardate! Si è svegliato giusto in tempo.
NALPAK - Per cosa?
PERSONAGGI - (Mette le manette a NALPAK) Ma è semplice, no? Nalpak, la
dichiaro in arresto.
NALPAK - Ma non potete farlo, io sono una persona onesta.
PERSONAGGI, LA IENA e LO SCIACALLO - (All’unisono) Perché, noi no?
Buio. Si illumina la sagoma di MASTER MIND che sta parlando al telefono
MASTER MIND - ...del resto era indispensabile, visto come mi ha trattato.
Peccato però: era proprio uno schianto!... (Sorpresissimo) Avete fatto di
Nalpak il colpevole??? Io vi avevo ordinato di ucciderlo non di farlo
arrestare! E i documenti? Cosa??? Non sapete neppure dove sono? Non
avete proprio cervello!... Siete almeno sicuri che non abbia raccontato nulla
alla polizia? Allora è probabile che sia all’oscuro di tutto. Comunque fate
in modo che, durante il processo, sia costretto, per scagionarsi, a rivelare
tutto ciò che sa; poi, in ogni caso, fatelo condannare al massimo della
pena, anche a costo di arrivare ad impersonare ogni singolo testimone.
Buio
VOCE REGISTRATA - Dopo gli interrogatori preliminari il processo Nalpak
entra nel vivo!!!
Luce: NALPAK è in piedi dietro ad una piccola balaustra sul lato sinistro del
palco frontale rispetto al pubblico. Insieme a lui vi è L’AVVOCATO, che sarà la
stessa attrice che, precedentemente, ha interpretato LA FUGGITIVA. Sul lato
opposto PERSONAGGI, che interpreta il ruolo de LA PUBBLICA ACCUSA, sta
interrogando LA VICINA DI CASA seduta su una sedia frontale rispetto al
pubblico. Tutti i testimoni sono visibilmente interpretati da LA IENA e LO
SCIACALLO grossolanamente truccati
PERSONAGGI - Ci può raccontare con esattezza quale attività stava svolgendo
al momento del delitto?
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LA VICINA DI CASA - (Interpretata da LA IENA) Stavo dedicandomi al mio
passatempo preferito.
PERSONAGGI - Può essere più precisa?
LA VICINA DI CASA - Ma niente di particolare: piastrellavo il bagno.
PERSONAGGI - Lo fa spesso?
LA VICINA DI CASA - Tutte le volte che posso.
PERSONAGGI - Poi cosa è accaduto?
LA VICINA DI CASA - Avevo appena gettato la colata di cemento, quando mi
resi conto che avevo terminato le piastrelle. A quel punto dovevo recarmi
dal mio fornitore, ma sentii un urlo che mi raggelò il sangue. Allora, mi
affacciai alla finestra e vidi tutta la scena.
PERSONAGGI - Pensa di poter riconoscere l’assassino?
LA VICINA DI CASA - Naturalmente!
PERSONAGGI - E’ presente in quest’aula?
LA VICINA DI CASA - Sì.
PERSONAGGI - Me lo può indicare.
LA VICINA DI CASA - Certamente! E’ lui! (Indica NALPAK)
PUBBLICO REGISTRATO - Oooohh!!!
Buio
VOCE REGISTRATA - L’impalcatura della difesa di Nalpak crolla sotto i colpi
delle pesanti dichiarazioni della vicina di casa!!!
Luce: la situazione è immutata. Ora al banco dei testimoni è seduta LA
PORTINAIA
PERSONAGGI - Prima della sua prematura scomparsa aveva mai incontrato la
vittima?
LA PORTINAIA - (Interpretata da LO SCIACALLO) Sì! Era spesso in
compagnia dell’imputato.
PERSONAGGI - Quindi lei, prima di questo processo, conosceva già l’imputato?
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LA PORTINAIA - Naturalmente!
PERSONAGGI - Che rapporti aveva con lui?
LA PORTINAIA - Sono la portinaia del suo edificio.
PERSONAGGI - Secondo lei è una brava persona?
LA PORTINAIA - No! E’ una carogna. Ogni volta che finisco di lavare le scale
lui passa e lascia numerose impronte.
PERSONAGGI - Cosa stava facendo nel momento in cui ha sentito l’urlo che le
raggelò il sangue.
LA PORTINAIA - Un crucirebus!
PERSONAGGI - Può rivelare alle persone presenti in quest’aula di tribunale la
sua soluzione?
LA PORTINAIA - Sì!
PERSONAGGI - E qual era?
LA PORTINAIA - Nalpak è il colpevole!
PUBBLICO REGISTRATO - Oooohh!!!
Buio
VOCE REGISTRATA - Processo Nalpak: nuove testimonianze inchiodano
ulteriormente l’accusato.
Luce: la situazione è immutata. Ora al banco dei testimoni è seduto LA
SCIENTIFICA che sta ispezionando un coltello
LA SCIENTIFICA - (Interpretato da LA IENA) Dall’analisi di questo reperto,
che chiameremo reperto A, grazie ai nostri studi sull’inclinazione e sulla
forza che viene impressa da un corpo per trafiggere un altro corpo di
massa qualsiasi, possiamo, senza tema di smentita, affermare che
l’omicida è, senza ombra di dubbio, (descrizione molto dettagliata della
fisionomia dell’attore che interpreta NALPAK)
PERSONAGGI - Può aggiungere altro?
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LA SCIENTIFICA - Certamente! Dall’analisi di questo ulteriore reperto, che
chiameremo reperto B, (estrae dalla tasca un salame tagliato a metà)
rinvenuto nel frigorifero dell’imputato, grazie ai nostri studi sul filo e
sull’impronta caratteristica che viene lasciata da un coltello nel trafiggere
un salame, possiamo, senza tema di smentita, affermare che il calco della
lama rilevato sul reperto B (mostra il salame) corrisponde, senza ombra di
dubbio, a quello che il reperto A (mostra il coltello) ha lasciato sul corpo
della vittima. Ciò dimostra l’indiscutibile appartenenza del reperto A
all’imputato, infatti sopra al manico sono state trovate solo le sue impronte.
PUBBLICO REGISTRATO - Oooohh!!!
Buio
VOCE REGISTRATA - Le armi affilate della scientifica tagliano la difesa come
burro! Nalpak cade per un salame!
Luce: la situazione è immutata. Ora al banco dei testimoni è seduto IL
TESTIMONE CHIAVE
PERSONAGGI - Brusdlak prozac fustel doz frau?
IL TESTIMONE CHIAVE - (Interpretato da LO SCIACALLO) Frostanez
bloven zuden froz!
PERSONAGGI - Metta a verbale!
PUBBLICO REGISTRATO - Oooohh!!!
Buio
VOCE REGISTRATA - Dopo le scottanti dichiarazioni del testimone chiave,
Nalpak sull’orlo dell’abisso! Oggi le arringhe finali!
Luce: la situazione è simile alla precedente. Ora il banco dei testimoni è vuoto e
PERSONAGGI e L’AVVOCATO si rivolgono alla platea come se il pubblico
fosse la giuria
PERSONAGGI - Illustrissimo giudice e signori della corte, spettabile giuria e
amici della pena di morte: siamo qui riuniti per decidere la sorte di
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quest’uomo, un individuo spregevole, un mostro che se non viene fermato,
definitivamente, ucciderà i vostri figli, violenterà le vostri mogli e farà in
modo che in televisione non si vedano più né quiz né ballerine. (Brusio del
pubblico registrato) Un essere abietto che in base alle inequivocabili prove
mostrate non merita né i lavori forzati, né l’ergastolo ma solo una
ragionevole pena di morte. Con questo non voglio certamente influenzare
la vostra opinione, ma desidero solamente concludere lanciando un ultimo
spassionato appello: linciamolo!!! Ho finito.
Ovazione registrata del pubblico
L’AVVOCATO - Signore e signori: avete ascoltato la pubblica accusa che vi ha
illustrato le prove che condannerebbero l’imputato. Prove che, a mio
avviso, non costituiscono elemento concreto di colpevolezza. E’ evidente,
piuttosto, come il giudizio finale imposto dall’accusa risponda ad una
manifesta necessità di attuare una soluzione di comodo, di trovare, in
sintesi, un capro espiatorio. Voi vi chiederete su quali elementi mi basi per
esprimere queste considerazioni. Io vi rispondo che tutte le volte che ho
tentato di approfondire questa vicenda ho sbattuto contro un muro
insormontabile. Sarebbe quindi difficile, sia per me che per voi, signori
della giuria, condannare o assolvere quest’uomo che ha, in realtà, un’unica
colpa: il ritrovamento di un cadavere nella sua abitazione. Ma come voi
ben sapete, non esiste una logica matematica secondo la quale ritrovare un
cadavere nell’appartamento di qualcuno ne confermi, istantaneamente, la
sua colpevolezza. La sola constatazione, che ritengo essere l’unico
elemento verificabile in questo processo, è che l’imputato, prima di questo
avvenimento, si è sempre contraddistinto come una persona irreprensibile
ed altruista, qualità confermate anche durante questa situazione al limite
del paradosso. Vi prego quindi, di non lasciarvi suggestionare da facili
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certezze e dalle comode lusinghe della superficialità, ma di fare lo sforzo
concreto per rimettere tutto nuovamente in discussione!
Buio
VOCE REGISTRATA - Finale imprevedibile al processo Nalpak! L’imputato
condannato a morte!!
Luce: solo sul volto di NALPAK, che è rimasto nella posizione dell’ultima scena
NALPAK - A morte? Condannato a morte? Ma è impossibile! Non ha senso! Mi
sento al centro di un racconto paradossale ed ho paura! Tutta la vita
dedicata solamente ad inseguire sicurezze: un lavoro, una casa, una
possibile famiglia, degli agi, come se fossero obiettivi immutabili nel
tempo, con la prospettiva di morire serenamente di vecchiaia e non
casualmente, magari domani, per un incidente o un infarto. Perché? Perché
sono stato così stupido? Questa assurda ossessione di trovare punti di
riferimento inamovibili ha sempre limitato il mio vivere, bloccato la mia
crescita ostacolando uno sviluppo concreto della mia personalità. Il motivo
che mi ha impedito di capire forse è stata proprio la stessa paura che
adesso sento così intensa. Paura che mi ha fatto nascondere quel plico e
non leggere altro che la lettera che vi era acclusa. Non ho parlato per la
paura di raccontare ciò che sapevo, per il terrore di essere ucciso
barbaramente come quella donna. Non ho parlato per egoismo,
giustificandomi attraverso la presunzione che nascondersi e non rischiare
possa risolvere ogni problema, senza capire che, inevitabilmente, questo
viene scaricato su altri. Ma adesso non posso ignorare ciò che il Destino
mi aveva proposto. Il desiderio e la necessità di sapere mi obbligano ad
agire. Devo conoscere il contenuto di quel documento!
Buio: si ascolta registrata la seguente scena
L’AVVOCATO - Buongiorno. Vorrei parlare con Nalpak. Sono il suo Avvocato.
IL SECONDINO - Ha il permesso per entrare nel braccio della morte?
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L’AVVOCATO - Certamente. Ecco a lei.
IL SECONDINO - Bene. Mi segua, prego.
Rumore di passi seguiti dal rumore di una serratura di sicurezza e da quello di
una pesantissima porta che viene aperta
IL SECONDINO - Aspetti qui. Il suo cliente arriverà subito.
L’AVVOCATO - Grazie.
La porta si richiude tuonando. Luce sul lato sinistro del palco: ci sono un tavolo
e un paio di sedie
NALPAK - ...Questo è tutto quello che so. Il resto è nel materiale che ho
nascosto.
L’AVVOCATO - Perché non ti sei fidato subito?
NALPAK - Ho avuto paura. Sospettavo di tutti, anche di te. Dopo la condanna
ho capito che eri la sola a non essere implicata in quella farsa e che non
potevo più recitare la parte del vigliacco. Aiutami! Prima della mia
esecuzione voglio scoprire, ad ogni costo, cosa c’è in quella busta.
L’AVVOCATO - (Medita qualche secondo) Va bene. Dimmi cosa devo fare.
NALPAK - Recati alla stazione nord, recupera il materiale e leggilo per me.
L’AVVOCATO - Dove?
NALPAK - In un armadietto del deposito bagagli.
Buio
VOCE REGISTRATA - Vi ricordiamo che tra trenta minuti la biblioteca
comunale chiude.
Luce che entra in dissolvenza. Si può vedere L’AVVOCATO sempre seduta al
tavolo, ora senza paratia divisoria, che sta leggendo il materiale contenuto
nella busta. NALPAK non è più in scena. Simultaneamente si ascolta la
seguente scena registrata
LA FUGGITIVA - (Come fosse un racconto) Ero felice. Avrei finalmente
incontrato l’uomo che da sempre ritenevo la massima autorità nelle scienze
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neuromotivazionali, colui che fece nascere in me il desiderio di
intraprendere questa carriera.
La registrazione diventa il ricordo di un episodio in diretta
MASTER MIND - In questi appunti ho raccolto gli studi di tutta una vita.
Mancava solo una tessera al mio mosaico. Dal tuo trattato ho capito che tu
potevi rispondere alla domanda che mi sono sempre posto. Ora, grazie a te,
posso ricreare artificialmente l’energia psichica
Come fosse un racconto
LA FUGGITIVA - La nostra relazione intima stava accelerando il ritmo delle
scoperte. Finché...
La registrazione diventa il ricordo di un episodio in diretta
MASTER MIND - Attenta!!
Esplosione e vetri che si infrangono
MASTER MIND - Stai bene?
LA FUGGITIVA - Si, caro, grazie per avermi salvata.
MASTER MIND - La vita senza di te non avrebbe alcun senso. Comunque è
meglio abbandonare la nostra ricerca. E’ impossibile controllare l’energia
psichica che abbiamo creato.
LA FUGGITIVA - Non possiamo arrenderci proprio adesso che siamo ad un
passo dal risultato finale.
MASTER MIND - Vederti in pericolo mi ha sconvolto, ma hai ragione. Non si
devono porre limiti alla scienza. Se esiste una soluzione noi la troveremo.
Come fosse un racconto
LA FUGGITIVA - Avemmo successo, ma dopo circa una settimana dalla
straordinaria
scoperta
cominciarono
a
manifestarsi
sempre
più
frequentemente significativi mutamenti caratteriali, che lo portarono, in
breve, a considerarsi onnipotente. Cominciò ad essere molto violento ed io
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ebbi paura (la luce dissolve al buio) per la mia stessa incolumità. Una sera,
infine...
La registrazione diventa il ricordo di un episodio in diretta
MASTER MIND - A chi hai telefonato? Alla polizia? Ah, ah, ah, ah, ah, ah!
Come se qualcuno potesse fermarmi. Sei una stupida. Proprio una stupida!
Rumore di schiaffi. Luce. La scena è nuovamente ambientata nel parlatorio
L’AVVOCATO - ...ed è riuscita a fuggire.
NALPAK - Adesso si spiega tutto. Non posso aspettare passivamente la mia
morte, soprattutto ora che ho capito quanto è importante il mio ruolo in
questa storia. Anche se sembra impossibile e capisco che tutta la tua vita
avrebbe una svolta radicale, devi farmi evadere!
L’AVVOCATO - Sapevo che me l’avresti chiesto ed ho riflettuto sugli enormi
rischi che dovrei affrontare. Forse è veramente impossibile evadere dal
braccio della morte, ma abbi fiducia, io ti salverò.
Buio. Luce: i due uomini parlano da un telefono pubblico posizionato sulla
destra, in platea sotto il proscenio, a MASTER MIND che compare in fondo al
palco
LO SCIACALLO - ...dopo è uscita dal braccio della morte e si è precipitata alla
stazione nord.
MASTER MIND - Poi dove si è diretta?
LO SCIACALLO - Non lo so! Non ha preso il treno.
MASTER MIND - Quindi è uscita dalla stazione?
LO SCIACALLO - Ovviamente! Ed è’ andata alla biblioteca centrale.
MASTER MIND - Spero che tu l’abbia seguita.
LO SCIACALLO - No. Io non ho tempo per leggere.
MASTER MIND - Cosa???
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LO SCIACALLO - Sono restato ad aspettare in macchina. Trasmettevano un
programma di canzonette niente male e, finalmente, mi sono
addormentato.
MASTER MIND - Allora è entrato il tuo socio?
LO SCIACALLO - No. Neanche lui ha tempo per leggere. E’ restato ad
aspettarla alle corse dei cani ma ha scommesso su quelli sbagliati e quando
ha finito i soldi, finalmente, si è addormentato.
MASTER MIND - Ma cosa sto a perdere tempo a conversare con voi. Avevo
ragione a credere che Nalpak sapesse qualcosa e che prima o poi l’avrebbe
confidato a qualcuno. La donna ha letto i documenti. Riportatemeli!
LO SCIACALLO - E della donna cosa ne facciamo?
MASTER MIND - Fate in modo che le capiti un incidente.
LO SCIACALLO - D’auto?
MASTER MIND - Perché no?
Buio. Luce sul palco. Sul lato sinistro, in piedi ci sono L’AVVOCATO e IL
DIRETTORE DEL CARCERE, interpretato da PERSONAGGI, che stanno
parlando
PERSONAGGI - Ancora lei!! Come devo ripeterle che il direttore di un
penitenziario non ha tempo da perdere per discutere di ogni singolo
condannato a morte. Se dovessi intrattenermi con tutti i famigliari e gli
avvocati che chiedono la grazia non riuscirei nemmeno ad andare alle
serate mondane. Se lo metta bene in testa. Il suo cliente verrà giustiziato e
lei non può farci più nulla.
L’AVVOCATO - Non sono qui per rappresentare Nalpak, ma per fare gli
interessi della più grande casa di produzione cinematografica del pianeta.
PERSONAGGI - Pensavo che lei fosse il tipo di avvocato idealista che si occupa
solo dei casi impossibili.
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L’AVVOCATO - Quello è il mio hobby. La società che rappresento ha
acquistato i diritti del processo Nalpak e vuole farne un evento
cinematografico.
PERSONAGGI - Che idea geniale! Il clamore che ha avuto questo avvenimento è
la più grande pubblicità gratuita che un film possa avere. Una pellicola del
genere incasserà sicuramente cifre da capogiro.
L’AVVOCATO - Il regista ha deciso di dare al tutto un taglio particolarmente
realistico. Vuole usare i set ed i protagonisti autentici. Ho qui, infatti, un
ordine di scarcerazione momentaneo, firmato dalle autorità competenti, per
consentire le riprese. Si comincia domani con l’omicidio nell’appartamento
del protagonista.
PERSONAGGI - Gireranno delle scene anche nel mio carcere?
L’AVVOCATO - Certamente.
PERSONAGGI - E chi interpreterà la parte del direttore? Una star mondiale?
L’AVVOCATO - No! La parte è sua. Con il suo talento se l’è proprio meritata.
PERSONAGGI - Ho sempre saputo di essere un grande attore.
L’AVVOCATO - E non sbagliava: la sua presenza, il suo portamento e la sue
doti interpretative la rendono la persona più adatta ad impersonare il ruolo
del cinico direttore di carcere viscido ed opportunista.
PERSONAGGI - Sono proprio io. Mi ha convinto. Dov’è il contratto?
L’AVVOCATO - Ecco a lei. Firmi qui!
PERSONAGGI - (Firma il contratto) Le faccio chiamare subito Nalpak. Chissà
se in questo periodo il mio collega ha preso altri impegni? (Ride)
Naturalmente stavo scherzando, ma sa com’è, fra noi attori...
Buio. Si accende la luce dall’altra parte del palco. Vi sono LA IENA e LO
SCIACALLO che si puliscono con uno straccio le mani sporche di grasso
LO SCIACALLO - Proprio un bel lavoro.
LA IENA - Hai sistemato il cavo?
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LO SCIACALLO - Ne dubitavi?
LA IENA - Volevo metterti alla prova. Chi lavora con me deve essere dotato di
un’intelligenza straordinaria.
LO SCIACALLO - Hai fatto bene a mettermi alla prova. Mi hai dimostrato la tua
intelligenza straordinaria. Ti farò un buon rapporto. Comunque ricordati
che il mio quoziente è 160.
LA IENA - E’ poco. Io ho 170!
LO SCIACALLO - Sì, io ho 160 a marzo, ma in aprile aumento di 20 punti.
LA IENA - Permetti? Io 170 di minima e 230 di massima.
LO SCIACALLO - Non basta. Io a maggio incremento di altri 60.
LA IENA - Vedessi d’estate. Quando mi sposto al sole, straordinario, tocco i
300.
LO SCIACALLO - Gradi?
LA IENA - No. Centigradi.
LO SCIACALLO - Guarda! L’Avvocato sta uscendo dal carcere.
LA IENA - C’è anche un uomo con lei.
LO SCIACALLO - E’ vero. La sua fisionomia non mi è nuova.
LA IENA - Anche a me pare di conoscerlo.
LO SCIACALLO - Hai ragione! E’ Nalpak!
LA IENA - Chi?
LO SCIACALLO - Quello che abbiamo mandato al patibolo.
LA IENA - Ah, quello! Pensavo ti riferissi ad un altro. Però è proprio in forma
per essere un cadavere.
LO SCIACALLO - Stupido, non è mai morto è semplicemente resuscitato.
LA IENA - Beh, allora hanno fatto bene a rilasciarlo.
Luce: sul lato sinistro del palco vi sono NALPAK e L’AVVOCATO seduti, come
fossero in automobile, su due sedie posizionate una di fianco all’altra e frontali
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rispetto al pubblico. L’AVVOCATO è all’ipotetico volante. Rumore del motore
dell’auto che parte
NALPAK - Sapevo ce l’avresti fatta.
L’AVVOCATO - Non abbiamo tempo per parlare ora. Vediamo di scomparire in
fretta.
LO SCIACALLO - Sono saliti in macchina.
LA IENA - Dobbiamo inseguirli anche per accertarci che il loro viaggio si
concluda come ci è stato ordinato.
LA IENA e LO SCIACALLO prendono anche loro due sedie e si posizionano
nello stesso modo di NALPAK e L’AVVOCATO, esattamente sul lato opposto
del palco. LO SCIACALLO è al volante. Si sente il rumore del motore che si
accende. La scena seguente è interamente sottolineata da musica di tensione
impastata con rumori vari di un inseguimento automobilistico
NALPAK - Dove pensavi di nascondermi, tesoro?
L’AVVOCATO - Andremo nello chalet di montagna di un nostro comune
amico: il direttore del carcere. Lì non ci troveranno mai.
NALPAK - E’ stato proprio gentile ad aiutarci.
L’AVVOCATO - Sai com’è, fra voi attori... (Dopo aver guardato nel
retrovisore) Mi sembra che quella macchina ci stia seguendo.
NALPAK - Hai ragione. Sono quei due farabutti che mi hanno incastrato.
L’AVVOCATO - Dobbiamo seminarli.
Rumore di una brusca accelerata
LA IENA - Ha funzionato. Stanno accelerando.
LO SCIACALLO - Questa volta non hanno via di scampo.
Rumore di una brusca accelerata
NALPAK - Accelera!
L’AVVOCATO - E’ sempre più difficile controllare il veicolo.
NALPAK - Si stanno avvicinando. Ci hanno quasi raggiunti.
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L’AVVOCATO - Non posso accelerare oltre. Usciremmo di strada.
Le gomme fischiano. Si inserisce nella musica la VOCE REGISTRATA de IL
CRONISTA.
VOCE REGISTRATA - Buona sera Signore e Signori. Interrompiamo la puntata
odierna de “I TENTACOLI DEL CRIMINE” per collegarci con “A
TUTTA BIRRA” che vi sta trasmettendo, in diretta, la corsa dell’anno. In
testa alla gara troviamo in questo momento, Nalpak, il condannato a morte
più amato dai nostri telespettatori, e il suo Avvocato, tallonati, a breve
distanza, dai due inseguitori.
LO SCIACALLO - Ah, ah. Li abbiamo spinti ad una tale velocità che qualsiasi
ostacolo, anche minimo, diventerà fatale.
LA IENA - Non vedo l’ora di assistere allo schianto.
VOCE REGISTRATA - Che corsa straordinaria! Carissimi Amici, non ho mai
assistito nulla di simile. Ma attenzione!! C’è un ostacolo in mezzo alla
pista.
NALPAK - Attenta! Quel pullman sta svoltando. Frena!!
L’AVVOCATO - Non posso. I freni non rispondono.
NALPAK - Prova il freno a mano.
L’AVVOCATO - E’ bloccato!
NALPAK - Buttati nell’altra corsia.
Altri rumori
NALPAK - Un camion sta venendo nella direzione opposta. Siamo finiti.
Suoni di clacson ed altre strida di pneumatici
LA IENA - Accidenti! Che fortuna. Se la sono cavata!
LO SCIACALLO - Si loro. E noi?
LA IENA - Noi??? (Pausa brevissima di perplessità, poi allarmato) Frena!!!
Altri rumori
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VOCE REGISTRATA - Quante emozioni, Fratelli sportivi! Entrambi i
concorrenti superano brillantemente la gincana impossibile! Ma non finisce
qui. Prossima prova i tornanti sospesi sull’abisso!
L’AVVOCATO - Non riesco a tenere la strada: è troppo tortuosa.
NALPAK - Attenta!! C’è una curva a gomito!
Ancora rumori
LA IENA - Che femmina! Proprio un pilota formidabile. Ha preso quella curva
con una classe straordinaria.
LO SCIACALLO - Classe straordinaria? Adesso ti faccio vedere io!
LA IENA - Ma è una curva a gomito!
LO SCIACALLO - E allora?
I rumori aumentano
VOCE REGISTRATA - Fantastico! Oltre l’immaginabile!! Al triplo tornante
mortale i due inseguitori tagliano completamente le curve passando nel
vuoto!!!
NALPAK - Non li vedo più! Dove sono finiti?
L’AVVOCATO - Guarda! Sono davanti a noi.
NALPAK - Ma come hanno fatto a sorpassarci? E soprattutto dove stanno
andando?
Esplosione di gomma
L’AVVOCATO - Dannazione! E’ scoppiata una gomma. Ho perso il controllo!!!
Rumori dell’auto che esce fuori strada e si ferma. NALPAK e L’AVVOCATO
cadono dalle sedie
NALPAK - Attenta!!
Trascina L’AVVOCATO da una parte come per tirarla fuori dall’auto
NALPAK - Stai bene?
L’AVVOCATO - Si, caro, grazie per avermi salvata.
NALPAK - La vita senza di te non avrebbe alcun senso.
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L’AVVOCATO - (Allarmandosi) Il materiale è rimasto nell’auto.
NALPAK - Sta bruciando e senza non sarò mai in grado di trovare il vero
colpevole e di scagionarmi.
L’AVVOCATO - Fuggiamo! La macchina sta per esplodere!
Esplosione dell’auto
VOCE REGISTRATA - Ahh! Che peccato! L’esplosione di una gomma ha
causato il ritiro di Nalpak e del suo Avvocato. L’auto è stata sbalzata fuori
strada e si è fermata nella campagna circostante dove ha preso fuoco ed è
esplosa. Per fortuna i piloti sembrano essere incolumi. Dispiace solo che
abbiano perso punti indispensabili per vincere il titolo mondiale.
L’AVVOCATO - Guarda! Laggiù. Ci sono delle luci. Deve essere un centro
abitato.
NALPAK - Muoviamoci!
Escono da sinistra correndo. Buio sul lato sinistro del palco
LO SCIACALLO - Questa è classe! Passare in testa in un triplo tornante.
LA IENA - Però sorpassandoli li abbiamo persi.
LO SCIACALLO - Ma abbiamo vinto la gara!
Entra IL CRONISTA da destra, interpretato da PERSONAGGI ed intervista LA
IENA e LO SCIACALLO
PERSONAGGI - Complimenti, ragazzi! Avete vinto meritatamente.
LA IENA - E’ stata dura ma già nelle prove eravamo particolarmente motivati.
PERSONAGGI - Mi sembra che i vostri avversari abbiano avuto noie alle
gomme. Tralasciando lo spettacolare sorpasso, ho ancora i brividi, ritenete
che sia stata la scelta dei pneumatici ad essere vincente?
LO SCIACALLO - I nostri tecnici hanno curato tutti i dettagli, ma alle gomme
abbiamo dedicato un’attenzione particolare.
LA IENA - Eravamo indecisi tra quelle da asciutto e quelle da bagnato.
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LO SCIACALLO - Nell’incertezza ne abbiamo fatte montare due di un tipo e
due dell’altro.
PERSONAGGI - Questa è esperienza. E dopo le interviste esclusive che avete
appena ascoltato in diretta, “A TUTTA BIRRA” vi saluta in velocità,
restituendo la linea allo studio per lo strepitoso finale de “I TENTACOLI
DEL CRIMINE”!
Esce
LO SCIACALLO - Ma dove sono finiti Nalpak e il suo Avvocato?
LA IENA - Probabilmente laggiù. Ci sono delle luci. Deve essere un centro
abitato.
LO SCIACALLO - Muoviamoci!
Rumore del motore. Buio.
VOCE REGISTRATA - ...e adesso, alla fine di questa magnifica serata, l’ospite
che tutti stavamo aspettando: “LO STUPEFACENTE DOTTOR
XAVIER”!
Luce: la scena è vuota, eccetto MASTER MIND, che è sempre al suo posto e le
sedie che formavano l’auto di LA IENA e LO SCIACALLO. Entra LO
STUPEFACENTE DOTTOR XAVIER, interpretato da PERSONAGGI
PERSONAGGI - Buona sera a tutti! Sono molto felice di vedervi così numerosi.
E’ particolarmente raro che ai nostri giorni vi sia molta affluenza ad uno
spettacolo di questo tipo perché nessuno, ormai, ha più tempo per
gratificare sé stesso attraverso l’immaginazione. Come voi ben sapete io
sono maestro nelle arti mistiche, ma per me, anche se credo in ciò che
faccio, il mio lavoro resta solamente un gioco. Giocare con la fantasia mi
ha spalancato nuovi orizzonti infatti io vedo, leggo, scrivo ed eseguirò
giochi che superano i confini del fantastico. Vedo... vedo... vedo una luce
rossa! Leggo... leggo... leggo: uscita di sicurezza! Scrivo... scrivo... scrivo
una premonizione. (Scrive la premonizione su un foglio, la chiude in una
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busta e la consegna ad una persona del pubblico) Ma ora, nell’attesa che
la previsione si compia vorrei cimentarmi nel numero che mi ha reso
celebre a grandi e piccini! Data la straordinaria pericolosità del gioco avrei
bisogno di due volontari sprezzanti del pericolo.
NALPAK e L’AVVOCATO - (Entrano di corsa dal fondo, poi all’unisono)
Noi!!!
PUBBLICO REGISTRATO - Ehi, li ho riconosciuti. Sono quelli famosi!
- Guarda! La vincitrice della corsa.
- Che bell’uomo. Si vede che è una stella del
cinema!
PERSONAGGI - Silenzio, per cortesia! (Poi alla persona che ha ricevuto la
busta) Le dispiacerebbe leggere a tutti cosa c’è scritto sul biglietto?
La persona del pubblico legge il biglietto
TESTO DEL BIGLIETTO - Dall’uscita di sicurezza illuminata dalla luce rossa,
entreranno correndo Nalpak ed il suo Avvocato.
PERSONAGGI - La premonizione si è avverata! (Musica. PERSONAGGI
chiama l’applauso del pubblico in sala. NALPAK e L’AVVOCATO fanno
partire
l’applauso)
Grazie.
(Poi
rivolgendosi
a
NALPAK
e
L’AVVOCATO) Ma prego, salite sul palco ed accomodatevi. (Gli indica le
sedie. NALPAK e L’AVVOCATO salgono sul palco) Sono sicuro che,
prima che io proceda con l’esperimento, anche il nostro pubblico vorrebbe
conoscervi meglio, ma purtroppo non ne avremo il tempo.
LA IENA e LO SCIACALLO entrano dal fondo con le pistole puntate,
interrompendo PERSONAGGI
LA IENA - Puoi scommetterci che non ne avrete il tempo!
LO SCIACALLO - E voi fate silenzio! Lui non ha molto senso dell’umorismo,
ed io... neppure.
Ridono
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IL TECNICO - (Dai mixer) Ehi, voi! Come vi permettete di rovinarci così lo
spettacolo? Le persone che vi lavorano sono persone oneste!
LA IENA e LO SCIACALLO - (All’unisono) Perché, noi no? (Sparano al
tecnico e lo ammazzano)
LA IENA - Qualcuno vuole dire qualcosa?
LA IENA e LO SCIACALLO salgono sul palco
LO SCIACALLO - Ascoltami bene, ciarlatano: abbiamo un discorsetto in
sospeso con quei due, quindi vedi di dissolverti all’istante.
LA IENA - Visto che dubito tu ne sia capace, mentre aspetti compilami una lista
dei cani che vinceranno domani.
LO SCIACALLO - Di tutte le corse esistenti, però!
Ridono
PERSONAGGI - (Schiocca le dita e LA IENA e LO SCIACALLO restano
ipnotizzati. Poi si avvicina e gli toglie le pistole) Adesso basta! Raccontate
al pubblico chi siete e perché volete uccidere Nalpak e il suo Avvocato.
LA IENA - Siamo due poliziotti.
LO SCIACALLO - Eravamo di pattuglia e non sapevamo cosa fare.
LA IENA - Dalla centrale arrivò una richiesta di aiuto da parte di una donna che
aveva telefonato, dal Laboratorio Privato di Ricerche Avanzate,
dichiarando che un folle la stava minacciando.
LO SCIACALLO - Ci recammo a sirene spiegate in quella direzione. Al nostro
arrivo sentimmo provenire dall’edificio grida ed altri rumori preoccupanti.
LA IENA - Sfondammo la porta e ci accolse, sorridendo, un uomo che ci puntò
addosso una strana arma.
LO SCIACALLO - Tirammo fuori le pistole ma lui premette un tasto e poi.... e
poi...
LA IENA - Non ricordo nulla.
LO SCIACALLO - Tranne che...
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LA IENA - E poi... e poi...
LO SCIACALLO - Non ricordo nulla.
PERSONAGGI - Stop! (Poi rivolgendosi a NALPAK e L’AVVOCATO) Avevate
perso ogni speranza di mettere la parola fine a questa vicenda. Ora sapete e
dovete agire. (PERSONAGGI consegna le pistole, prese in precedenza da
LA IENA e LO SCIACALLO, a NALPAK e L’AVVOCATO che rimangono
interdetti) Queste potrebbero servirvi. Andate! Non c’è più tempo da
perdere.
NALPAK e L’AVVOCATO escono di corsa da dove sono entrati
PERSONAGGI - (A LA IENA e LO SCIACALLO ) In quanto a voi... (Schiocca
le dita)
LO SCIACALLO - Adesso basta fare il furbo.
LA IENA - Sì, truffatore da quattro soldi. Per te è finita!
LA IENA e LO SCIACALLO tentano di sparare a PERSONAGGI con la mano
vuota
LA IENA - Accidenti! E’ scarica.
LO SCIACALLO - Anche la mia!
PERSONAGGI - Avete mai pensato di andare in qualche posto remoto?
LA IENA - No!
LO SCIACALLO - Perché?
PERSONAGGI - Buon viaggio!
PERSONAGGI schiocca le dita. Buio. Lieve penombra in tutta la sala.
NALPAK e L’AVVOCATO entrano, possibilmente dalla botola, o da altre
entrate non ancora sfruttate, con le pistole in mano
NALPAK - Ci è voluto parecchio per riuscire ad entrare in questo dannato posto.
L’AVVOCATO - Questo laboratorio è immenso.
NALPAK - Ora dobbiamo trovare il nostro uomo.
MASTER MIND - (Si illumina la sua sagoma) Stavate cercando qualcuno?
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MASTER MIND si alza dalla sedia e si reca, tenendo un bicchiere con del
brandy in mano, al centro della scena che si illumina mostrando per la prima
volta il suo viso
NALPAK - (Tenendo sotto tiro MASTER MIND) Sporca carogna! Finalmente ti
abbiamo trovato.
MASTER MIND - Sono io che ho trovato voi. Ma non mi piace essere chiamato
sporca carogna. Chiamatemi Master Mind!
L’AVVOCATO - Master Mind?
MASTER MIND - Sì! Master Mind!! Il Signore della mente!!!
NALPAK e L’AVVOCATO si recano nella zona nella quale si trova MASTER
MIND
NALPAK - Stai fermo dove ti trovi! Ora voglio tutta la verità!
MASTER MIND - La verità? La verità non esiste. Esistono solo opinioni. Giuste
o sbagliate. Chi ha l’intelligenza e la forza per imporre le proprie agli altri
ha il dovere di guidarli. Guarda ciò che ci circonda; prendi un giornale
qualunque e vi leggerai una costante violenza quotidiana. Senza parlare dei
conflitti in grande stile dove il potere del denaro manda al macello intere
popolazioni blandendo vacue parole come patria, bandiera e religione. In
questi casi, il termine solidarietà resta legato ad un manipolo di individui e
mai ai grandi statisti che solidarizzano solo se radunati in succulente
riunioni intorno al tavolo di un ristorante. Guerra, fame, malattia e morte
sono sempre gravide di iene e di sciacalli che, da figli legittimi, da queste
si nutrono per crescere ed ingrassare. Del resto c’è sempre tempo per
rifarsi una vita rispettabile. Homo sapiens, lo chiamano. E non percepisce
neppure di essere solo uno degli infiniti gradini nella scala evolutiva. Ma
proprio la mancanza di questa percezione, lo ha reso la preda preferita
dell’Homo Superbus, una razza che non sente mai il bisogno di mettersi in
discussione. Il senso della proprietà, la brama di possesso nascondono
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l’incapacità di percepire gli altri e l’aggressione è solo l’arma migliore per
combattere la paura di dare. Basta poco, in questa situazione, a un partito
di avventurieri, amanti solo dei propri tornaconti personali o ad un nuovo
condottiero che userà come grimaldelli le parole chiave razza, fede e onore,
ad avere una grande partecipazione diretta o almeno accondiscendente.
NALPAK - Condivido pienamente. Ma tu stai facendo il contrario di quello che
affermi.
MASTER MIND - Mia madre mi ha sempre detto che ero lunatico.
L’AVVOCATO - Sei un pazzo!
MASTER MIND - E’ questione di punti di vista. Ho raggiunto una tale
profondità nella conoscenza dei misteri umani che voi non potreste mai
immaginare. Se non mi credete date un’occhiata a quegli appunti sulla mia
scrivania, anche se dubito possiate comprenderne il significato.
NALPAK - (A L’AVVOCATO) Tienilo sotto tiro. Voglio scoprire se sta dicendo
la verità o se si tratta del misero bluff di un uomo con le spalle al muro.
NALPAK si avvicina alla scrivania
MASTER MIND - Non essere ridicolo. Non ho bisogno di bluffare. Io sono colui
che ha saputo creare e controllare l’energia psichica. Sai cosa significa,
stupido uomo presuntuoso? Significa che io ho generato lo strumento per
ricombinare la rete sinaptica. Ora posso inserire, in qualsiasi cervello io
desideri, un’urgenza che non verrà mai più messa in discussione.
L’AVVOCATO - Tutto questo è mostruoso.
MASTER MIND - No. Non è questo ad esserlo. Il mostruoso sta nella
presunzione insita nell’uomo. La mia scoperta in realtà agisce come un
parassita e sfrutta i processi deviati degli esseri umani già presenti in
natura. L’unico modo per salvare il mondo dalla rovina è impedire che le
persone agiscano per capriccio.
L’AVVOCATO - Ma questo è doppiamente mostruoso.
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MASTER MIND - Può darsi, ma è indispensabile! (Tira negli occhi di
L’AVVOCATO il brandy contenuto nel bicchiere. La disarma e le punta
la pistola addosso. Poi rivolgendosi a NALPAK) Getta la pistola se non
vuoi che la uccida! (NALPAK esita) Subito!
NALPAK getta la pistola. MASTER MIND la raccoglie e lascia andare
L’AVVOCATO che va verso NALPAK
NALPAK - Va bene. Puoi ucciderci, cancellarci il cervello, trasformarci in
pupazzi, ma ricordati che tu sei uguale a quelli che giudichi. Sei così rapito
dal tuo narcisismo da volere un mondo popolato da copie sbiadite di un
originale imperfetto. La presunzione sarà pure naturale, ma anche la
curiosità lo è. Ci sarà sempre qualcuno che, utilizzando l’immaginazione,
creerà nuove domande delle quali tu ignorerai la risposta. Non esistono
delle certezze immutabili nel tempo ed è inutile sperare in una stabilità
eterna. In realtà tu vuoi, solamente, cercare rimedio alla paura che hai di te
stesso e degli altri. Quindi eliminaci se vuoi, ma ricordati che, anche se
riuscissi a lobotomizzare il mondo intero, si alzerà sempre una voce libera
che ti combatterà fino alla morte.
MASTER MIND - E’ una menzogna e ti dimostrerò che hai torto usando la mia
scoperta su questo pubblico.
MASTER MIND estrae un telecomando da una tasca e lo punta sul pubblico.
NALPAK tenta di impedirlo ma non ci riesce
NALPAK - No! Contro il pubblico no!
Il pubblico viene abbagliato da un’intensa luce. Poi buio. Si ascolta un breve
spot dall’interfono
INTERFONO - (E’ la voce di MASTER MIND) Dopo un’estenuante giornata a
presiedere il governo anch’io ho bisogno di (rumore di una bottiglietta che
viene stappata e del liquido che viene versato in un bicchiere)
Consumatelo! E’ nel vostro interesse.
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Sipario
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