“Rilanciamo lo sci a Lurisia con 400 nuovi mini chalet”
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“Rilanciamo lo sci a Lurisia con 400 nuovi mini chalet”
Giovedì 12 gennaio 2012 “Rilanciamo lo sci a Lurisia con 400 nuovi mini chalet” Lettera della società impianti al Comune, ma il sindaco è scettico Questo investimento immobiliare porterà vantaggi. Vendite a prezzo di costo Contromisure in caso di poche nevicate Retroscena CHIARA VIGLIETTI ROCCAFORTE MONDOVÌ I l futuro dello sci a Lurisia? Investire in 400 mini chalet da costruire sul Monte Pigna per salvare la società di gestione degli impianti. È la proposta contenuta nella lettera inoltrata dalle «Cabinovie Lurisia spa» al Comune di Roccaforte. Tema: ripensare il futuro della stazione invernale facendo leva su un binomio collaudato ormai ovunque sull’arco alpino: sci ed edilizia. Non a Lurisia, che pure vanta 35 km di piste (2,5 per il fondo), una seggiovia, una cabinovia e 5 skilift. Il primo passo? Entrare in possesso dei terreni, 160 mila metri quadri, di proprietà del Comune. Per costruirvi baite raggiungibili solo sci ai piedi o con motoslitta. A zero impatto ambientale. Andrea Puricelli, amministratore delegato della società degli impianti, che gestisce in tandem con l’altro socio di riferimento, Aurelio Bertolino: «La nostra proposta è vantaggiosa per tutti e innovativa. Realizzare un investimento immobiliare che ci consenta di vendere gli alloggi al Andrea Puricelli amministratore delegato società impianti Lurisia L’investimento insiste su terreni ad uso civile che sono difficili da svincolare. Rischio inquinamento falde sarebbe un disastro Riccardo Somà Gli impianti del Monte Pigna in una foto d’archivio prezzo di costo. Più una quota di 10 mila euro per ogni acquirente da convertire in azioni insieme al diritto a 2 stagionali gratis a vita». Fin qui i benefici. Il risvolto della medaglia. «In caso di grosse perdite a causa di inverni a corto di neve come questo – spiega Puricelli - chi ha la casa sarà obbligato a sottoscrivere un aumento di capitale per ripianare le perdite della società con una cifra che in ogni caso non sarà superiore al prezzo di uno stagionale». Ora la palla passa al sindaco Riccardo Somà, scettico fin dalla prima verso il progetto. Le sue perplessità: «L’investimento insiste su terreni ad uso civico difficili da svincolare. E poi c’è l’incognita legata alla vicinanza con le acque minerali Lurisia: un inquinamento delle falde causerebbe un disastro. Infine la Regione mi pare orientata in altra direzione rispetto all’investimento proposto. Valuteremo la decisione da prendere». Ma Puricelli non ci sta. E rilancia: «Il Comune teme una speculazione edilizia, che non sindaco di Roccaforte Mondovì ci sarà. Perché è chiaro che il nostro investimento punta ad una sola cosa: creare un forte legame fra chi investe nelle case e il futuro di Lurisia e i suoi impianti. Ma a questo punto anche gli amministratori pubblici devono fare la loro parte per il bene del paese e del turismo in valle». E conclude perentorio: «Quest’anno chiederemo lo stato di calamità naturale: la situazione qui si fa sempre più critica. O il Comune e la Regione ci danno una mano o consegniamo le chiavi della società».