nuovi acquisti saggistica - Comune di Montegrotto Terme

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nuovi acquisti saggistica - Comune di Montegrotto Terme
La principessa perduta di Leonardo
di Peter Silverman e Catherine Whitney
Quando, nel gennaio 2007, il collezionista d'arte Peter Silverman
entra in una galleria di New York, rimane folgorato. La giovane
donna sconosciuta che lo ossessiona da tempo lo accoglie da un
leggio. Già nove anni prima aveva cercato invano di aggiudicarsi
quella pergamena a un'asta di Christie's e da allora non aveva mai
smesso di pensarci. C'era qualcosa di ammaliante e ipnotico in
quella purezza di linee e colori. La datazione al XIX secolo non
l'aveva mai convinto, un tarlo dentro di lui gli diceva:
"Rinascimento italiano". Ma il nome di Leonardo non lo aveva
ancora sfiorato. Quel giorno a New York, con il cuore in gola per la
paura di perderlo di nuovo e muovendosi con cautela per non
destare sospetti, Silverman lo acquista per 19.000 dollari. E solo
dopo, quando tutti gli esperti che esaminano il disegno lo accostano
al grande artista, che quel tarlo si fa dubbio, poi possibilità, infine
sicurezza. Inizia così un percorso avventuroso e irto di ostacoli per
giungere all'attribuzione del ritratto. Che, come si scoprirà con
un'indagine ad alto tasso di suspense, raffigura Bianca Sforza,
giovanissima sposa di Galeazzo Sanseverino, mecenate di
Leonardo. Il mondo dell'arte si divide: c'è chi teme di aver perso la
faccia per essersi lasciato sfuggire di mano un'opera che potrebbe
valere cento milioni di dollari, chi invece, e sono alcuni tra gli
esperti più autorevoli di Leonardo, propende per l'attribuzione...
Amore e sesso nell’antica Roma
di Alberto Angela
Questo è un libro di storia e d'amore. Ci fa immergere in un mondo
lontano e affascinante, condotti dal filo della nostra curiosità. Cerca
di rispondere alle domande più frequenti e insolite sull'amore e il
sesso al tempo dei romani. "Amore e sesso nell'antica Roma"
unisce il piacere di lettura di un romanzo all'accuratezza di un
saggio storico. Per ricostruire un quadro completo e scrupoloso, e
scovare le notizie più sorprendenti, ci si è basati su scoperte nei siti
archeologici, dati di laboratorio, una ricchissima bibliografia di testi
antichi e studi moderni, e centinaia tra reperti nei musei, affreschi,
statue, graffiti di Pompei ed Ercolano. Com'era possibile unire tutte
queste scoperte in un unico, coinvolgente viaggio? Immaginate di
ritornare indietro nel tempo e di trovarvi in una piazza di Roma
antica. Davanti a voi ci sono delle persone che passeggiano
normalmente: una fanciulla e un ragazzo innamorati, un gladiatore
che lancia uno sguardo a una giovane nobildonna, un padre che
accompagna il figlio alla sua "prima volta", una prostituta d'alto
bordo... Guardate bene queste persone: basterà seguirle nella loro
giornata e ci faranno scoprire gli intriganti segreti dell'amore e del
sesso ai tempi dell'antica Roma. E quanto il loro modo di amare
somigliasse incredibilmente al nostro.
Windows 8
di Marco Ferrero
L'informatica è sempre più presente, nelle attività lavorative come
nella vita quotidiana, mentre il tempo che si può dedicare allo
studio e alla formazione è sempre più ridotto. I libri della serie
Pocket Apogeo rispondono alla sfida: volumi da portare con sé,
brevi corsi per imparare tutto quello che serve di un linguaggio, di
un sistema operativo, di un programma applicativo o di un
particolare campo delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione. Volumi compatti, dunque, ma non a scapito della
qualità: la brevità è ottenuta eliminando il superfluo ed escludendo
l'inessenziale, puntando invece a quanto serve veramente per
avere le idee chiare e sapersi orientare. Argomenti: Prendere
confidenza con Windows 8; Scoprire il sistema dalla nuova
schermata Start; Esplorare il file system muovendosi tra cartelle;
Lavorare con file e documenti; Gestire il sistema dal Pannello di
controllo o navigare in Rete con Internet Explorer 10; Organizzare
e condividere foto, audio e video raccolte.
Limonov
di Emmanuel Carrère
Limonov non è un personaggio inventato. Esiste davvero: "è stato
teppista in Ucraina, idolo dell'underground sovietico, barbone e poi
domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a
Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell'immenso
bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un
partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si
può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio" si
legge nelle prime pagine di questo libro. E se Carrère ha deciso di
scriverlo è perché ha pensato "che la sua vita romanzesca e
spericolata raccontasse qualcosa, non solamente di lui, Limonov,
non solamente della Russia, ma della storia di noi tutti dopo la fine
della seconda guerra mondiale". La vita di Eduard Limonov, però, è
innanzitutto un romanzo di avventure: al tempo stesso avvincente,
nero, scandaloso, scapigliato, amaro, sorprendente, e irresistibile.
Perché Carrère riesce a fare di lui un personaggio a volte
commovente, a volte ripugnante - a volte perfino accattivante. Ma
mai, assolutamente mai, mediocre. Che si trascini gonfio di alcol sui
marciapiedi di New York dopo essere stato piantato dall'amatissima
moglie o si lasci invischiare nei più grotteschi salotti parigini, che
vada ad arruolarsi nelle milizie filoserbe o approfitti della reclusione
in un campo di lavoro per temprare il "duro metallo di cui è fatta la
sua anima", Limonov vive ciascuna di queste esperienze fino in
fondo...
Elogio dell’amicizia
di Paolo Crepet
Il legame sociale e affettivo più nobile, l'amicizia, in un libro che ne
rivela la forza consolatoria e al tempo stesso rivoluzionaria, in
un'epoca segnata dalla crisi e dalla banalizzazione dei sentimenti.
Col tono sobrio ma appassionato di sempre, Paolo Crepet indaga
l'amicizia, sentimento "più dogmatico dell'amore", che non conosce
sfumature di comodo, per ridarle dignità. Si interroga sulle amicizie
maschili e femminili, sul loro rapporto con l'amore e con il sesso,
con il dolore e con la morte, con la fedeltà e il tradimento. E ancora
sull'amicizia tra genitori e figli e sul senso che essa ha all'epoca dei
social network. Rivelandoci il potere che rivestono nella nostra vita
le relazioni che non giudicano e non ricattano, ma chiedono
complicità e gratuità. E lasciandoci nella mente alcuni ritratti
indimenticabili, che con leggerezza e ironia trattengono qualcosa
del passato, e ci fanno intuire che nell'amicizia il tempo non è mai
perduto.
Il mio cuore è più stanco della mia voce
di Oriana Fallaci
Negli anni Settanta Oriana Fallaci è un mito. Prima il Vietnam, poi
Città del Messico e infine la storia d'amore con Alekos Panagulis,
eroe della Resistenza greca, simbolo dell'opposizione a qualunque
regime liberticida. Dopo la morte di lui e la pubblicazione di "Un
uomo", Oriana riesce a creare un incantamento globale: vorrebbero
essere come lei i tanti giovani e meno giovani attratti dalla
personalità dei suoi reportage di guerra e dal suo coraggio. E
vorrebbero essere come lei molte donne, per le quali la scrittrice
rappresenta la realizzazione di un sogno. In quegli anni la Fallaci
accetta i sempre più frequenti inviti a incontrare i suoi lettori
stranieri, nelle città e nelle università del mondo. Questo libro
raccoglie alcune delle sue conferenze di maggior rilievo, pagine
rimaste finora inedite che rivelano il suo rapporto con la scrittura,
la sua passione per la politica e per l'impegno civile, la sua
"ossessione per la libertà". E il suo autoritratto più autentico, una
sorta di manifesto in cui Oriana rivendica e difende con vigore il
diritto a "stare dalla parte dell'umanità, suggerire i cambiamenti,
innamorarci dei buoni cambiamenti, influenzare un futuro che sia
un futuro migliore del presente".
Democrazia vendesi
di Loretta Napoleoni
"Ai tempi delle grandi dittature del Novecento in Europa si moriva
per la libertà, i diritti umani, la giustizia e la democrazia. Oggi si
muore per i debiti." Non è una crisi passeggera, è il capitalismo
come lo conosciamo che non funziona più. L'euro ha favorito le
economie floride del Nord Europa a scapito di quelle periferiche. E
ha innescato una spirale distruttiva che sta travolgendo le
democrazie del Sud, dove ormai decisioni come le tasse, le
pensioni, gli investimenti in istruzione sono guidate da Bruxelles,
non dai singoli governi. Peccato che le misure che vengono imposte
- sempre le stesse tagli, austerità, sacrifici - si stanno rivelando
pesantemente recessive. E se continua a scivolare nella povertà,
presto l'Italia diventerà una colonia del Nord Europa: un Paese
sottomesso e in miseria in cui esportare le proprie merci e qualche
volta andare in vacanza. Era prevedibile tutto ciò? La risposta è sì,
come dimostra Loretta Napoleoni in questo libro appassionato,
come dimostra Loretta Napoleoni in questo libro appassionato,
documentato, denso di scomode verità e incursioni nella Storia. È
stato previsto? La risposta è no. Dati alla mano, l'autrice spiega
come i governi nazionali e le istituzioni internazionali hanno fallito
nel loro compito di proteggere i cittadini e oggi insistono nel loro
errore.
Io lo chiamo cinematografo
di Francesco Rosi e Giuseppe Tornatore
"Il cinema, allora, era una grande famiglia, è vero. C'era un
rapporto di comprensione, anche di affetto. Poi ci sentivamo tutti
parte di una grande avventura, far rivivere sullo schermo la vita."
Proprio di "grande avventura" è il caso di parlare a proposito di
Francesco Rosi, classe 1922, che in questo libro ha deciso di
raccontare la propria vita e i segreti del suo mestiere a un altro
regista, il suo amico Giuseppe Tornatore. È in famiglia, nella Napoli
degli anni Trenta, "legata a doppio filo con il suo mare", che tutto
comincia: papà Sebastiano, appassionato di cinematografo, gli
scatta magnifici fotoritratti, ispirandosi anche a Jackie Coogan, il
protagonista del Monello di Charlie Chaplin. Poi ci sono zio
Pasqualino, "capo-claque" nei teatri di rivista, e zia Margherita, che
lo accompagna ogni giovedì al cinema, dove il piccolo Francesco
scopre la magia dei primi film muti. Nell'immediato dopoguerra Rosi
si trasferisce a Roma dove, insieme a una spiccata passione per il
teatro e per la letteratura, porta con sé lo stupore per quelle
sagome di ombre e luci che si agitano su uno schermo bianco. E
capisce che il cinema diventerà il suo mestiere. In questo librointervista, che è insieme autobiografia e saggio critico, Rosi ci svela
una miniera di informazioni e aneddoti che riguardano i suoi film e
la sua carriera di regista, senza lasciare "fuori campo" gli aspetti
più intimi e privati di una vita intensa e coraggiosa.
L’apocalisse è un lieto fine
di Ermanno Olmi
"Ho bisogno della bellezza, così come amo ogni anelito dell'uomo
per compararsi ad essa. Rinuncerei a qualsiasi merito artistico pur
di riuscire a fare della mia vita un'opera d'arte." È il principio che
guida Ermanno Olmi in questa esplorazione di una vita, delle sue
poche certezze e dei suoi molti incontri. Cresciuto nel pieno della
disfatta fascista e testimone critico della rinascita nazionale, Olmi è
stato giovanissimo fornaio, impiegato ragazzino, regista precoce.
Ha vissuto direttamente l'abbandono delle campagne e l'esplosione
della società dei consumi e per questo, divenuto protagonista della
stagione d'oro del cinema italiano, ha scelto di rappresentare non i
lustrini del Boom, ma la cecità di uno sviluppo che ha strappato il
nostro Paese alle sue radici contadine. Proprio questa ferita è il
cuore filosofico della sua illuminante autobiografia. L'"Apocalisse è
un lieto fine" non è infatti solo il racconto di una vita densa e
affascinante, degli incontri e dei successi che l'hanno segnata. È
soprattutto la profonda, urgente riflessione con cui l'artista che ha
saputo cogliere gli ultimi echi della civiltà rurale ci mette in guardia
davanti al declino di un'altra epoca umana: la nostra. Abbiamo
dimenticato cosa vuol dire "far bene" e coltivato a dismisura l'etica
del male minore. Produttività, arricchimento e potere continueranno
a rinchiuderci nelle loro gabbie fino a quando non saremo pronti a
imparare l'eterna lezione della terra.
I segreti della mente
di Vittorino Andreoli
"C'è un sogno che mi accompagna da molti anni: scrivere un
manuale che, anziché indirizzarsi ai medici, agli psichiatri o agli
psicologi clinici, parli a tutti. Oggi, in queste pagine, il mio sogno
trova finalmente concretezza." In questa nuova opera, Vittorino
Andreoli ci insegna con chiarezza e serenità ad affrontare i primi
segni di disagio o disturbo mentale a partire dai progressi scientifici
raggiunti in questo campo. Se in passato infatti si tendeva ad
attribuire le malattie della mente a un determinismo genetico o
familiare, oggi sappiamo che è possibile risolverle, o per lo meno
attenuare le loro manifestazioni, intervenendo subito. "Nei miei
cinquant'anni di psichiatria" scrive Andreoli "sono rimasto talora
persino sconvolto dall'osservare che persone vicine a un
adolescente con comportamenti devastanti, o a un anziano che ha
precorso la morte naturale con un suicidio, hanno minimizzato
segnali che invece erano chiari." Grazie alla sua esperienza di una
vita trascorsa a fianco dei pazienti, Andreoli riesce a parlare sia a
chi sta male mentalmente sia a chi deve vivere vicino alla
sofferenza degli altri: adulti, adolescenti, anziani. Il risultato è un
percorso mirabile fra le emozioni e tutte le loro manifestazioni, da
quelle più comuni come la paura o l'ansia, a quelle più complesse
come la tristezza, aiutandoci a individuare i segnali d'allarme prima
che sia troppo tardi.
Le mie migliori ricette. GialloZafferano
di Sonia Peronaci
"Cucinare è raccontare una storia: quella della ricetta, delle infinite
versioni elaborate in luoghi diversi e in momenti lontani, dei
passaggi attraverso i quali è arrivata fino a chi la prepara. È una
storia nella quale non credo ci debbano essere segreti, altrimenti si
rischia che non ci sia più nessuno in grado di continuarla.
GialloZafferano è il mio modo di raccontare quella storia: ho
raccolto 130 ricette inedite e non, pescandole dal grande archivio
che è diventato il mio blog e dalla mia creatività. Ci sono le mie
preferite, i miei cavalli di battaglia, una decina di piatti
"insospettabili" per stupire, tantissime idee per suscitare meraviglia
e per preparare piatti espresso (ma da urlo), quelle che proprio non
si può non cucinare una volta nella vita, le più ricercate dagli utenti
e quelle che faranno impazzire i vostri bambini. E ancora: sofà
food, finger food, Street food, piatti adatti a banchetti luculliani, a
cenette tra innamorati, a serate con gli amici... Oltre,
naturalmente, ai miei "segreti": da madre di tre figlie posso dire
senza incertezze che la cucina è bella se è condivisa, se il tavolo sul
quale si mangia può accogliere tante persone, se è occasione di
confronto e di ascolto. Tutto, con un paio di doverose eccezioni, è
rigorosamente italiano: perché la nostra è la cucina più
appassionante al mondo e perché vale la pena essere consapevoli
dell'infinita varietà di possibilità, incroci e sapori che possiamo
creare con gli ingredienti della nostra terra."