la leishmaniosi - Ambulatorio Veterinario "STELLA ALPINA"

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la leishmaniosi - Ambulatorio Veterinario "STELLA ALPINA"
LA LEISHMANIOSI
La Leishmaniosi è una malattia protozoaria causata da parassiti del genere Leishmania e
trasmessa da un vettore biologico, il flebotomo. Si tratta di una metazoonosi trasmissibile all’uomo
soltanto attraverso la mediazione del vettore, nel cui organismo avvengono modificazioni
importanti del protozoo, necessarie affinché il suo ciclo biologico possa completarsi.
Un po' di storia...
La Leishmaniosi è una malattia conosciuta da molto tempo: esistono testimonianze storiche
che risalgono addirittura al 650 a.c.. Il primo ricercatore ad individuare lesioni causate da
leishmania, caratterizzate da corpuscoli all’interno della milza di un soldato morto in circostanze
anomale, fu Leishman che diede il nome alla malattia nel 1900. Successivamente il ricercatore Ross
inquadrò la malattia nell’ambito delle patologie protozoarie.
Il Flebotomo
Il flebotomo è un insetto pungitore che rappresenta
il vettore esclusivo di Leishmania. Per rendere l'idea,
potremmo paragonare questo insetto ad una piccola
zanzara “silenziosa” che suole svolgere la sua attività
soprattutto nelle ore tra il tramonto e l'alba dei mesi
caldi. Durante l’inverno il flebotomo blocca il suo ciclo
riproduttivo, per poi riattivarsi nel periodo che va da
maggio a settembre.
A differenza della zanzara, il ciclo biologico del
flebotomo avviene in ambienti umidi ma non in acqua:
questo insetto predilige muretti a secco, anfratti, ecc.
La femmina è l’unica a compiere il pasto di sangue sul vertebrato in quanto ha bisogno di fare
scorta di proteine che le serviranno per la produzione e la deposizione delle uova.
Leishmania: ciclo biologico
Le specie appartenenti al genere Leishmania attualmente conosciute sono molte: tra queste,
l’unica presente in Italia è Leishmania infantum. La conoscenza del ciclo biologico di questo
protozoo è fondamentale per capire le fasi della Leishmaniosi:
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Il ciclo comincia quando il flebotomo punge un animale già infetto da Leishmania: in questo
modo, nutrendosi del sangue dell'animale ingerisce anche il parassita;
Giunto all'interno del flebotomo, Leishmania subisce una metamorfosi importante che lo
rende infettante per altri animali;
A questo punto, il flebotomo (pieno di protozoi infettanti) può pungere altri animali e
trasmettere la Leishmania.
Si conclude qui il ciclo di leishmania nel vettore e incomincia quello nell'animale.
Giunto nel nuovo animale, Leishmania subisce una nuova metamorfosi che permette al
parassita di sfuggire al sistema immunitario dell'ospite e riprodursi quasi indisturbato.
La malattia insorge a causa della produzione spropositata di anticorpi inefficaci nei confronti
del parassita e addirittura dannosi per l'animale stesso.
La leishmaniosi è una malattia condizionata da fattori legati all’ambiente, alle abitudini di vita
degli animali e dell’uomo, dall’efficienza del sistema immunitario dell’ospite; di conseguenza esistono tra i cani soggetti più predisposti all’infezione e altri meno esposti.
Promastigoti di Leishmania all'interno del flebotomo
Puntato linfonodale di cane: amastigoti di Leishmania
La Leishmaniosi
La Leishmaniosi è una malattia sistemica cronica dovuta alla compromissione epato-renale a
causa della precipitazione di immunocomplessi sugli endoteli vasali. La presenza del parassita
nell’organismo ospite determina dei disordini immunitari che inducono la formazione di
complessi antigene-anticorpo, i quali devono essere immaginati come una sorta di “sabbia
microscopica” nel sangue: ciò determina un effetto distruttivo dei vasi sanguigni.
Tutti gli organi e tessuti sono colpiti, anche se quelli che subiscono le conseguenze più gravi
sono soprattutto il rene, il fegato, la cute e le mucose.
Punti chiave della Leishmaniosi
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L’infezione avviene prevalentemente da maggio a settembre, ma la malattia non ha carattere
stagionale: il cane infetto può manifestare i sintomi in qualunque momento dell'anno;
Il periodo di incubazione, mediamente, è di 3-4 mesi: ciò significa che un cane può
ammalarsi anche diversi mesi dopo l'infezione;
Non sempre un cane infetto manifesta i sintomi della malattia;
La razza non rappresenta un fattore predisponente: tutti i cani sono a rischio di infezione;
La prevalenza è maggiore tra i soggetti che normalmente vivono all’aperto.
Domande frequenti
“Dottore, la Leishmaniosi è una malattia contagiosa?”
La risposta è NO. La Leishmaniosi può trasmettersi esclusivamente attraverso l'intermediazione del flebotomo: non è in alcun modo possibile che un cane malato trasmetta direttamente la leishmania ad un altro cane o all'uomo.
“Allora posso far giocare il mio cane con un cane che ha la Leishmaniosi?”
Certo! Non esiste alcun pericolo di contagio diretto, nemmeno attraverso il morso.
“Il mio cane ha la Leishmaniosi: c'è il rischio che la trasmetta a me e ai miei figli?”
Assolutamente NO. Le modalità di infezione nell'uomo sono analoghe a quelle nel cane.
Inoltre, è dimostrato che avere un cane leishmaniotico in casa non aumenta le probabilità di
contrarre la Leishmaniosi: di conseguenza, non c'è alcun motivo di aver timore del proprio
cane malato più di quanto se ne potrebbe avere per tutti quelli presenti nel territorio.
“Dottore, ho un Dalmata di 7 mesi: è a rischio di Leishmaniosi?”
Domanda interessante... La Leishmaniosi è una malattia immunomediata: di conseguenza la
sua insorgenza dipenderebbe dall’efficienza del sistema immunitario dell'animale. Per questo
motivo, in passato si pensava che gli individui con un sistema immunitario poco efficiente
(come cuccioli e anziani) non fossero a rischio di malattia. In realtà le statistiche attuali
dimostrano il contrario ed evidenziano una recettività già a partire dai 4 mesi d'età.
“Dottore, come faccio a sapere se il mio cane ha la Leishmaniosi?”
Spesso la malattia decorre in forma asintomatica, almeno nelle sue fasi iniziali, ed è difficilissimo anche per il proprietario più attento accorgersi che il cane ha la Leishmaniosi. Soltanto
il Veterinario può diagnosticare la malattia dopo aver effettuato esami specifici imprescindibili e indispensabili.
“Allora mi conviene fare al mio cane tutte le analisi per sapere se ha la Leishmaniosi?”
In realtà non occorre testare un cane che alla visita clinica risulta in perfetto stato di salute e
la cui anamnesi non desta alcun sospetto di Leishmaniosi. È opportuno e saggio portare il
proprio cane dal Veterinario per una visita di controllo almeno ogni 6 mesi, in modo tale che
qualora ci fossero delle indicazioni per effettuare tutte le indagini sulla Leishmaniosi, queste
sarebbero comunque tempestive e precoci.
“E se dai test viene fuori che il mio cane ha la Leishmaniosi?”
In quel caso non c'è motivo di allarmarsi. A differenza che in passato, attualmente questa
malattia è molto più gestibile e le aspettative di vita, con gli attuali protocolli terapeutici,
sono notevolmente più gratificanti.
“Ma con le dovute cure, il mio cane può guarire?”
Purtroppo allo stato attuale non è possibile eradicare completamente il parassita dall'organismo infetto. Tuttavia l'obiettivo delle terapia è quello di mantenere un equilibrio tra
parassita e sistema immunitario, tale da ridurre al minimo i danni e garantire una qualità di
vita elevata. L'unica cosa fondamentale è monitorare sistematicamente il paziente, attraverso
analisi del sangue di controllo a scadenze regolari impostate dal Veterinario.
“Dottore, esiste un vaccino per la Leishmaniosi?”
Non esiste attualmente in commercio in Italia alcun vaccino contro questa malattia: unico
mezzo di difesa è la prevenzione. In ogni caso, è tutt’ora in corso di approvazione un
vaccino per la Leishmaniosi in Europa.
Dopo la presentazione del dossier di registrazione con l'European Medicines Agency
(EMEA) all'inizio del 2010, il CMV, comitato per i medicinali per uso veterinario della EMA,
ha emesso un parere favorevole il 13 gennaio 2011 per un vaccino formulato da una nota
casa farmaceutica, il primo vaccino contro la leishmaniosi canina in Europa. Il 14 marzo la
Commissione europea ha confermato questa opinione assegnando alla casa farmaceutica una
registrazione europea per questo vaccino.
Il nuovo vaccino per la Leishmaniosi sarà inizialmente lanciato in Portogallo alla fine della
prima metà del 2011. Questo sarà seguito rapidamente da lanci in altri paesi della zona
endemica: Spagna, Francia, Grecia e Italia (non in ordine cronologico). Questo roll-out tiene
conto della prevalenza geografica della malattia e il tempo necessario per costruire la
produzione del vaccino fino a piena capacità. Il lancio in paesi del Nord Europa, da dove vi
è un flusso di visitatori estivi della zona endemica sarà parte di una seconda fase.
“Allora cosa posso fare per proteggere il mio cane dall'infezione?”
Come abbiamo più volte precisato, il fulcro dell'infezione è il flebotomo: di conseguenza, il
modo migliore e più efficace per prevenire l'infezione è impedire che il cane venga punto da
questo insetto.
In commercio esistono diversi antiparassitari che hanno azione repellente nei confronti dei
flebotomi, sotto varie forme (spot-on, collari, spray, diffusori ambientali, ecc.): tutti questi
prodotti hanno efficacia considerevole ma in ogni caso MAI assoluta.
È sempre e comunque bene effettuare profilassi antiparassitaria tutto l'anno, ma in particolar
modo nei mesi tra aprile e settembre: ciò riduce sensibilmente il rischio di infezione.
“Il mio cane ha la Leishmaniosi: ha senso applicare antiparassitari?”
Assolutamente sì. Applicando repellenti sui cani leishmaniotici si contribuisce a ridurre la
diffusione della malattia perché si impedisce ai flebotomi di trasferire i parassiti da un
animale all'altro.
Triggiano (BA)
30 giugno 2011
Dott. Vito Manfredi
Dott.ssa Ivana Giampaolo