Assessment del paziente
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Assessment del paziente
OBIETTIVO DELLA LEZIONE: Delineare le procedure di “bonifica dello scenario”, di valutazione iniziale ed assessment del paziente. 6 ORE ASSESSMENT DEL PAZIENTE Overview: 5. Assessment 6. 7. 8. 9. Iniziale in caso di problema medico (patologia acuta) Identificazione delle priorità del paziente Assessment del paziente in caso di problema medico (patologia acuta) Esame obiettivo dettagliato Reassessment: rivalutazione EVENTO TRAUMATICO UNC. CONS. PATOLOGIA ACUTA UNC. Page 1 CONS. Overview: 1. Bonifica dello scenario 2. Assessment Iniziale in caso di Trauma 3. Identificazione delle priorità del paziente 4. Assessment del paziente in caso di Trauma BONIFICA DELLO SCENARIO Permette una veloce valutazione della scena. Dà informazioni sulla sicurezza della scena. BONIFICA DELLO SCENARIO SICUREZZA PERSONALE Sicurezza personale (segue) il medico ancora in ambulanza osserva lo a. BSI?? b. Individuare tutti i potenziali rischi: 1. traffico in arrivo 5. Presenze ostili (in caso di scena del scenario avvicinandosi ed indica all’autista il luogo dove fermarsi. Osserva da fermo lo scenario e, giudicato l’eventuale pericolo, scende e fa scendere la squadra. Sicurezza personale (segue) Meccanismo dell’incidente: Considerare COSA ha causato il problema pensare a cosa ci si potrebbe trovare davanti arrivando sul luogo dell’incidente. 2. 3. 4. suolo bagnato o ghiacciato versamenti di carburante fili elettrici per terra …segue crimine) 6. Fuoco 7. Materiali pericolosi 8. Farsi spazio per entrare Proteggere il paziente e gli astanti: Proteggere il paziente e gli astanti: Spostarsi fuori dal pericolo o dalle intemperie RENDERE LA SCENA SICURA Page 2 DETERMINARE LE RISORSE AGGIUNTIVE a) Equipaggio necessario b) Numero dei pazienti coinvolti c) Natura dell’incidente o della patologia acuta d) Precauzioni in caso di scena del crimine e) Materiali pericolosi presenti Assessment Iniziale del paziente traumatizzato b. Farsi un’idea generale sull’accaduto: 1 Esaminare i luoghi circostanti 2 Valutare il meccanismo dell’incidente Assessment Iniziale del paziente traumatizzato PAZIENTI NUMEROSI a) Fare chiarezza sulla dinamica dell’evento e determinare il meccanismo dell’incidente tramite i familiari, gli astanti ed il paziente stesso. a) CHIAMARE I “RINFORZI” b) ESEGUIRE IL TRIAGE Assessment Iniziale del paziente traumatizzato 3 Ottenere paziente: informazioni Assessment Iniziale del paziente traumatizzato sul a. Età b. Sesso c. Razza d. Individuare e trattare le condizioni pericolose per la vita Page 3 Domande di Assessment: a) Il paziente si muove o è fermo? b) Il paziente è cosciente o incosciente? c) Il paziente è ferito? Sanguina? d) Ascoltare i testimoni e) Prestare attenzione agli odori – fumo, benzina, sostanze chimiche Assessment Iniziale del paziente traumatizzato Contatto iniziale con il paziente: Primo passo: individuare e trattare le emergenze che possono costituire una minaccia per la vita. Assessment Iniziale del paziente traumatizzato Vie aeree - AVPU b. V = Verbal stimuli: il paziente risponde agli stimoli verbali: non apre spontaneamente gli occhi, potrebbe non essere vigile e “tre volte orientato”, risponde se interpellato. Assessment Iniziale del paziente traumatizzato a. VALUTARE ABCD 1) VIE AEREE (Airways) 2) RESPIRAZIONE (Breathing) 3) CIRCOLAZIONE (Circulation) 4) VALUTAZIONE NEUROLOGICA (Disability) Assessment Iniziale del paziente traumatizzato Vie aeree AVPU c. P = Pain: dolore. Il paziente risponde allo stimolo doloroso (si muove o grida) “Testare pizzicando la pelle o sfregando lo sterno” d. U = Unresponsive: non risponde a nessuno stimolo Page 4 Assessment Iniziale del paziente traumatizzato Vie aeree (A = Airway) Cominciare col livello di coscienza/stato mentale usando la scala AVPU: a. A= alert: paziente vigile: occhi aperti, è orientato nello spazio – tempo, sa rispondere indicanso luogo, tempo, nome proprio. “vigile e orietnato 3 volte”. Valutare le vie aeree del paziente cosciente –reattivo a. Determinare il problema principale di cui il paziente si lamenta: chiedere “cosa c’è che non va?” b. Chiedere al paziente di tossire c. Se il paziente risponde alla domanda e tossisce facilmente, le vie aeree sono PERVIE. Valutare le vie aeree del paziente incosciente – non reattivo a. Mettersi di fronte a la paziente, sentire il polso radiale, chiedergli.. “stai bene??” b. Apertura delle vie aeree: guardare, ascoltare, percepire UNA MANO POSTA SULLA FRONTE che preme all'indietro per estendere il capo. LA TRAZIONE DEL MENTO metodo preferenziale per i soccorritori inesperti. Metodo indicato SOLO nei casi in cui NON si sospetti un trauma.; IL SOLLEVAMENTO DEL COLLO, metodo per soccorritori esperti, in quanto si rischia di estendere troppo il collo. Metodo indicato SOLO nei casi in cui NON si sospetti un trauma. Valutare le vie aeree del paziente incosciente – non reattivo Trauma o patologia sconosciuta: stabilizzare la colonna vertebrale, Efettuare la manovra iperestensione del capo sollevamento della mandibola, di e Le protesi dentarie non devono essere rimosse subito, in quanto rappresentano un sostegno per le guance e le labbra, che facilita la respirazione artificiale. Inoltre la mano posta sul mento le mantiene in sede. Vanno rimosse solo nel caso in cui si siano spostate o interferiscano con le manovre di rianimazione. Page 5 La CADUTA DELLA LINGUA è la causa più comune di ostruzione delle vie aeree in un soggetto incosciente La posizione del collo in flessione facilita l'ostruzione da parte della lingua, non più sostenuta dalla contrazione muscolare In questa situazione occorre subito praticare la manovra di iperestensione del capo e sollevamento della mandibola, che consente di spostare la lingua verso l'alto, rendendo possibile il passaggio dell'aria, mediante: In alternativa, è possibile praticare la triplice manovra di pervietà delle vie aeree, che comprende la sub-lussazione della mandibola e l'apertura della bocca, oltre all'estensione del capo. Questa manovra, tecnicamente difficile, è indicata per soccorritori esperti, ma è consigliata quando si devono aprire le vie aeree in un soggetto con sospetto trauma cervicale, in quanto può essere eseguita anche senza estendere il collo. VALUTARE LA RESPIRAZIONE (B = BREATHING) VALUTARE LA RESPIRAZIONE a. Respirazione normale di un adulto: c. Paziente non reattivo, non traumatizzato e che respira da solo: metterlo in posizione di sicurezza e somministrare ossigeno ad alta concentrazione. d. Respiro insufficiente o assente: aprire e mantenere pervie le vie aeree, usare mezzi aggiuntivi per somministrare ossigeno. 12- 20 atti respiratori al minuto, né troppo superficiali né profondi b. Paziente vigile/reattivo: se >24 o <8 atti respiratori al minuto, somministrare un flusso elevato di ossigeno: 15 litri per minuto (lpm), con la maschera con pallone AMBU se non ci sono traumi facciali. VALUTARE LA CIRCOLAZIONE 1 - mantieni estesa la testa della vittima con una mano sulla fronte con l'indice ed il medio dell'altra mano individua il pomo di Adamo; b. ASSENZA DI PULSAZIONI: a. Pulsazione: dà l’idea della forza del cuore Negli adulti si sente il polso radiale Nei bambini sotto l’anno: brachiale Se non si sentono le pulsazioni radiali: sentire il polso carotideo Palpare SEMPRE la carotide nel paziente non reattivo. VALUTARE LA CIRCOLAZIONE 2. far scivolare le dita dal pomo di Adamo verso di te fino ad incontrare un incavo (fossetta) nella parte laterale del collo; senti per 10 secondi con i polpastrelli se ci sono pulsazioni in questa area; la pulsazione va cercata con delicatezza per evitare di schiacciare l'arteria Page 6 Paziente con problema medico >12 anni, iniziare RCP ed applicare un defibrillatore esterno automatico (Automatic External Defibrillator AED) Paziente con problema medico <12 anni, iniziare RCP Paziente traumatizzato: iniziare RCP. SITUAZIONE AZIONE Se paziente NON cosciente, respiro presente, polso presente, NON trauma far assumere la posizione laterale di sicurezza Se paziente cosciente, respiro presente, polso presente · Non lasciare mai sola la vittima fino all'arrivo dei soccorsi; · continuare ad osservare e controllare la vittima: le sue condizioni potrebbero modificarsi; · mantenere la calma Se respiro assente e polso presente effettuare la respirazione artificiale Se respiro presente e polso assente effettuare il Massaggio Cardiaco Esterno (MCE) Se respiro assente e polso assente effettuare la respirazione artificiale e il Massaggio Cardiaco Esterno (MCE) VALUTARE L’EVENTUALE SANGUINAMENTO ESTERNO Individuarlo e controllarlo (pressione diretta, etc) Posizione laterale di sicurezza 3. ruotare lentamente il paziente sul fianco con il movimento contemporaneo del capo, delle spalle, del bacino; Questa posizione è indicata per i pazienti in coma con respiro spontaneo conservato, che NON hanno subito traumi 4. estendere il capo all'indietro per assicurare la posizione di pervietà delle vie aeree, tenendo il viso rivolto verso il basso; 1. flettere la gamba corrispondente al lato in cui si dispone il soccorritore; 2. mettere la mano dello stesso lato sotto al gluteo; VALUTARE LA PERFUSIONE 5. mettere la mano del braccio rimasto in alto sotto la guancia del paziente in modo da mantenere l'estensione del capo ed evitare che il paziente rotoli sul viso. Il braccio declive posto dietro la schiena evita che il paziente ricada sul dorso. 6. proseguire il controllo della vittima fino all'arrivo dei soccorritori. VALUTARE IL RIEMPIMENTO CAPILLARE Valutare il colore, la temperatura e la condizione della pelle Guardare il letto delle unghie, le labbra, la sclera a. Normale - ROSA b. Anormale - pallido, cianotico, striato o rosso, itterico Page 7 Normale – meno di 2 secondi Anormale – oltre i 2 secondi IDENTIFICARE LE PRIORITÀ DEL PAZIENTE VALUTARE LA TEMPERATURA E LA CONDIZIONE DELLA PELLE VALUTARE LA TEMPERATURA E LA CONDIZIONE DELLA PELLE •USARE IL MANO Normale - tiepido Temperatura Anormale: caldo, freddo, molto freddo, umido 1. PRIMO SOCCORSO PER TRAUMI O PATOLOGIE CHE POSSANO ESSERE UNA MINACCIA PER LA VITA ..IDENTIFICARE LE PRIORITÀ DEL PAZIENTE (SEGUE) ASSESSMENT DEL PAZIENTE DORSO DELLA IDENTIFICARE LE PRIORITÀ DEL PAZIENTE… 2. Identificare i pazienti che necessitano di cure immediate o di trasporto a. Impressione generale sfavorevole b. Non reattivi c. Reattivi – non collaboranti d. e. f. g. h. Difficoltà respiratorie Shock Parto complicato Sanguinamento inarrestabile Dolore molto forte in qualsiasi parte del corpo i. Grave dolore toracico (pressione arteriosa <100 mm hg) Page 8 Discussione Generale a. Fare l’assessment rapido iniziale, focalizzato sull’individuazione ed il trattamento delle minacce per la vita. b. Valutare sempre ABCD in questo ordine c. Valutare le condizioni del paziente d. “Expose trauma patients” (E): portare l’attenzione sui pazienti traumatizzati ASSESSMENT DEL PAZIENTE e. Dopo l’assessment rapido, iniziare un esame obiettivo dettagliato f. I pazienti con traumi che costituiscono una minaccia per la vita vanno trasportati immediatamente. g. L’esame obiettivo dettagliato si fa durante il viaggio verso l’ospedale. ASSESSMENT DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO: Meccanismo del trauma a. Capire il meccanismo del trauma è d’aiuto b. Alcuni meccanismi di trauma causano sicuramente problemi che costituiscono una minaccia per la vita ASSESSMENT DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO: “ORA D’ORO”: 60 MINUTI PER INTERVENIRE MECCANISMI DI TRAUMA IN ADULTI E BAMBINI 1. Essere proiettati fuori dal veicolo 2. Morte del passeggero 3. Caduta da più di 6 metri 4. Ribaltamento del veicolo Page 9 ASSESSMENT DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO: a. L’assistenza si focalizza sulla stabilizzazione delle condizioni del paziente: 1. 2. 3. 4. 5. Rachide cervicale Ventilazione (airway) Dare ossigeno (breathing) Controllare il sanguinamento (circulation) Valutare continuamente lo stato del paziente (AVPU) 6. Preparazione veloce per il trasporto MECCANISMI DI TRAUMA IN ADULTI E BAMBINI 5. Collisione ad alta velocità 6. Collisione tra un pedone ed un veicolo 7. Incidente motociclistico 8. Lesioni alla testa 9. Trauma penetrante del cranio, dello sterno o dell’addome. MECCANISMI DI TRAUMA IN ADULTI E BAMBINI 10.Traumi nascosti (da sicurezza, air bag) cinture di a. Cinture di sicurezza Se indossate in maniera scorretta possono provocare traumi addominali Traumi spinali Traumi del cingolo scapolare ASSESSMENT RAPIDO DEL TRAUMA a. Va eseguito in pazienti che abbiano subito un trauma la cui dinamica è significativa di gravità (vedi elenco precedente dei meccanismi) b. Nei pazienti reattivi ... c. Consiste di due parti principali 1. Un assessment rapido iniziale (ABCD) 2. Un esame veloce area per area MECCANISMI DI TRAUMA IN ADULTI E BAMBINI b. Air bag Potrebbero non servire se non si indossano le cinture Il paziente potrebbe aver urtato il volante Sollevare l’air bag e controllare Se il volante è deformato c’è stato un urto molto forte e quindi un grave trauma ASSESSMENT RAPIDO DEL TRAUMA Assessment del paziente traumatizzato 1. Mantenere l’immobilizzazione “in linea” del rachide cervicale prima di valutare le vie aeree 2. Considerare l’Advanced life support 3. Valutare lo stato mentale – parlare ai pazienti reattivi Page 10 MECCANISMI DI TRAUMA IN ADULTI E BAMBINI 11.Considerazioni su bambini e neonati a) Cadute da più di tre metri b) Collisioni in bicicletta c) Collisione di veicoli anche a medie velocità ASSESSMENT RAPIDO DEL TRAUMA 4. Ispezionare, palpare, guardare, sentire se ci sono traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature f. Dolorabilità al tatto g. Lacerazioni h. Gonfiori - tumefazioni ESAME AREA PER AREA Presupporre un trauma spinale quando: a. Il paziente ha lesioni traumatiche b. Il paziente è sotto l’effetto di droghe o alcool c. Il paziente non è cosciente e/o non è in grado di muoversi ESAME AREA PER AREA ESAME AREA PER AREA Valutare la testa e la colonna Valutare la testa e la colonna cervicale: Palpare gentilmente e chiedere al paziente reattivo se sente dolore – se lo sente al tatto. Ricercare attentamente: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde ESAME AREA PER AREA ESAME AREA PER AREA Valutare il collo, ispezionare e palpare ricercando traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature Valutare il collo, ispezionare e palpare ricercando traumi o segni di trauma: f. g. h. i. Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore Distensione della giugulare – Deviazione della trachea j. Crepitii k. RICONTROLLARE LE VIE AEREE, APPLICARE COLLARE CERVICALE Page 11 cervicale: e. f. g. h. i. Bruciature Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore/Tumefazioni Crepitii ESAME AREA PER AREA Valutare il torace, ispezionare e palpare ricercando traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature ESAME AREA PER AREA Valutare il torace f. Dolorabilità al tatto g. Lacerazioni h. Gonfiore i. MOVIMENTI PARADOSSI j. Crepitio ESAME AREA PER AREA: PELVI Ricercare traumi evidenti, contusioni, emorragie a. Non c’è dolore – premere leggermente le ossa pelviche b. Il movimento potrebbe indicare un grave trauma k. RUMORI DEL RESPIRO Ascoltare apici, linea medioclavicolare, bilateralmente ed alle basi; linea medio – ascellare, bilateralmente. Annotare come: Presenti ed uguali Assenti ESAME AREA PER AREA: ESTREMITÀ Controllare braccia e gambe Ricercare lacerazioni, contusioni, traumi – ferite evidenti, emorragie a. Ricercare bilateralmente eventuali deformità b. Richiedere l’input del paziente c. Controllare: dorsalis pedis, posterior tibialis, e polso radiale Page 12 ESAME AREA PER AREA: ADDOME a. Ricercare traumi evidenti, contusioni, emorragie b. Palpare l’addome – richiedere l’input del paziente c. Non palpare traumi e ferite evidenti d. Usare i termini, duro, molle, sensibile, dolente, disteso, comprimibile, contratto ESAME AREA PER AREA: ESTREMITÀ d. Valutare e comparare la forza e. Notare la presenza di sensazioni e movimenti f. Registrare se non ci sono pulsazioni o se c’è perdita della funzione sensitiva o motoria g. Valutare Circolazione, Motorio, Sensorio (CMS), prima e dopo aver immobilizzato l’arto con una stecca. h. Babinski ESAME AREA PER AREA: SCHIENA girare il paziente con le adeguate precauzioni per la spina dorsale e valutare il dorso, ispezionare e palpare per ricercare traumi e ferite SAMPLE = ACRONIMO PER LA RACCOLTA DI DATI ANNOTARE I SEGNI VITALI Atti respiratori Pulsazioni Temperatura e condizione della pelle Pupille Pressione arteriosa Compilare il SAMPLE (vedi slide successiva) S: Signs and Symptoms (segni-sintomi) A: Allergies (allergie) M: Medications (farmaci) P: Pertinent past history (anamnesi remota pertinente) L: Last oral intake (ultimi cibi e bevande assunte) E: Events leading up to (the emergency). Eventi che hanno portato all’emergenza (esordio dei sintomi, meccanismo dell’accaduto..) back RIVALUTAZIONE Ogni 15 minuti per i pazienti stabilizzati Ogni 5 minuti per i pazienti non stabilizzati TRAUMI DI MINORE ENTITÀ 1. Assessment ABCD 2. Ottenere il SAMPLE 3. Parametri vitali 4. Assessment mirato del trauma 5. Se stabile, il reassessment va fatto ogni 15 minuti e si può procedere ad un esame obiettivo dettagliato. Page 13 ESAME OBIETTIVO DETTAGLIATO a. LINEE GUIDA GENERALI Un paziente con un trauma ben specificato NON RICHIEDE un esame obiettivo dettagliato. ESAME DETTAGLIATO: RACCOLTA DI INFORMAZIONI Spiega cosa sta succedendo, cosa stai per fare e perché ASSESSMENT: TESTA E VOLTO Segue: e. Bruciature f. Dolorabilità al tatto g. Lacerazioni h. Gonfiori - tumefazioni Devi ispezionare, palpare, auscultare ogni area del corpo dalla testa ai piedi. ASSESSMENT: ORECCHIE Ispezionare, palpare, guardare, sentire se ci sono traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde Page 14 ASSESSMENT: TESTA E VOLTO Ispezionare, palpare, guardare, sentire se ci sono traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde ASSESSMENT: ORECCHIE Segue: e. Bruciature f. Dolorabilità al tatto g. Lacerazioni h. Gonfiori – tumefazioni i. Fuoruscita di liquido ASSESSMENT: OCCHI Ispezionare, ricercare traumi segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature f. Dolorabilità al tatto ASSESSMENT: NASO Segue: e. Bruciature f. Dolorabilità al tatto g. Lacerazioni h. Gonfiori – tumefazioni i. Fuoruscita di liquido j. Emorragia ASSESSMENT: OCCHI o ASSESSMENT: NASO Segue: g. Lacerazioni h. Gonfiori – tumefazioni i. Alrterazioni del colore j. Pupille disuguali k. Corpi estranei l. Sangue nella camera anteriore Ispezionare, palpare, guardare, sentire se ci sono traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde ASSESSMENT: BOCCA Ispezionare, ricercare traumi segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature f. Dolorabilità al tatto g. Gonfiore - tumefazione Page 15 ASSESSMENT: BOCCA o h. i. j. k. l. Segue Denti Ostruzioni Lingua gonfia e/o lacerata Odori particolari Alterazioni del colore ASSESSMENT: COLLO Valutare il collo, ispezionare e palpare ricercando traumi o segni di trauma: a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature ASSESSMENT: torace SEGUE f. Dolorabilità al tatto g. Lacerazioni h. Gonfiore i. MOVIMENTI PARADOSSI j. Crepitio ASSESSMENT: COLLO ASSESSMENT: torace Valutare il torace, ispezionare SEGUE e palpare ricercando traumi o segni di trauma: f. g. h. i. Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore Distensione della giugulare – Deviazione della trachea j. Crepitii a. Deformità b. Contusioni c. Abrasioni d. Punture/ferite profonde e. Bruciature ASSESSMENT: ADDOME ASSESSMENT: torace Ascoltare apici, linea medio- clavicolare, bilateralmente ed alle basi; linea medio – ascellare, bilateralmente. Annotare come: Presenti Assenti Uguali Page 16 Deformità Contusioni Abrasioni Punture/ferite profonde Bruciature Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore duro comprimibile Disteso ASSESSMENT: PELVI Deformità Contusioni Abrasioni Punture/ferite profonde Bruciature Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore Controllare i genitali Se il paziente non lamenta dolore, o se non è reattivo, comprimere leggermente le ossa pelviche per determinarne la stabilità. ASSESSMENT: DORSO Deformità Contusioni Abrasioni Punture/ferite profonde Bruciature Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore ASSESSMENT: ESTREMITÀ Deformità Contusioni Abrasioni Punture/ferite profonde Bruciature Dolorabilità al tatto Lacerazioni Gonfiore Pulsazioni distali Sensibilità Funzione motoria RIVALUTARE CONTINUAMENTE STATO MENTALE - AVPU VIE AEREE RESPIRAZIONE PULSAZIONI (frequenza e qualità) ANNOTARE COLORE E TEMPERATURA DELLA PELLE Page 17 girare il paziente con le adeguate precauzioni per la spina dorsale e valutare il dorso, ispezionare e palpare per ricercare traumi e ferite RIVALUTARE CONTINUAMENTE RIVEDERE LE PRIORITÀ DEL PAZIENTE PARAMETRI VITALI: DA 5 A 15 MINUTI RIPETERE UN ASSESSMENT MIRATO SU CIÒ CHE IL PAZIENTE LAMENTA E SULLE FERITE/TRAUMI CONTROLLARE GLI INTERVENTI ESEGUITI; OGNI CAMBIAMENTO RICHIEDE UN NUOVO ASSESSMENT. ASSESSMENT INIZIALE – EMERGENZA MEDICA ASSESSMENT INIZIALE – EMERGENZA MEDICA Verificare la natura della patologia Formare un’impressione generale Raccogliere le informazioni sul paziente aiuta a determinare la priorità del paziente. Valutare l’ambiente circostante Determinare il principale disturbo che il paziente lamenta ASSESSMENT DEL PAZIENTE – EMERGENZA MEDICA Completare l’assessment e stabilizzare Ascoltare attentamente ciò che il paziente riferisce Informare il personale medico Non dare farmaci senza aver raccolto l’anamnesi. ASSESSMENT INIZIALE – EMERGENZA MEDICA Domande di Assessment Le stesse che in caso di trauma (slide 18) Età Sesso Razza Contatto iniziale con il paziente Vedi trauma (slide 19 in poi) Individuare e trattare le condizioni che possano costituire una minaccia per la vita. ASSESSMENT DEL PAZIENTE – EMERGENZA MEDICA Completare l’assessment di base a. Valutazione, segni e sintomi b. Disturbo principale che il paziente lamenta c. Storia del paziente d. L’assessment dipende dallo stato mentale del paziente Page 18 Identificare le priorità del paziente Vedi trauma (slide 47) ASSESSMENT DEL PAZIENTE – EMERGENZA MEDICA Storia del paziente a. Segni e sintomi, riportare tutto al personale medico b. Lamento principale del paziente – di solito è ciò che disturba maggiormente il paziente. Non saltare mai alle conclusioni. ASSESSMENT DEL PAZIENTE – EMERGENZA MEDICA c. Annotare il disturbo principale con le stesse parole usate dal paziente, chiedendo anche da quanto tempo ha questo problema. d. Se il paziente non è in grado di dare queste informazioni, cercare di raccoglierle da familiari e /o astanti segnalando che tipo di relazione abbiano con il paziente. ESEGUIRE UN ASSESSMENT RAPIDO (1) Nei pazienti reattivi, se necessario fare un assessment: Testa se necessario Collo se necessario Petto se necessario Addome se necessario Pelvi se necessario ANAMNESI DEL PAZIENTE ANAMNESI DEL PAZIENTE (5) Definire il dolore in termini di a. O – onset = ESORDIO b. P - provoke = ciò che lo provoca (la causa, ciò che lo fa migliorare o peggiorare) c. Q - qualità (acuto, bruciante, a puntura o pugnalata) (6) Valutare i dati raccolti (SAMPLE – vedi slide 75 d. R - radiation = irradiazione, se il dolore è diffuso o localizzato e. S - severity = intensità (lieve, moderato, grave: valutarlo con una scala) f. T - tempo ( costante, intermittente, modificazioni nel tempo, precedenti episodi) ESEGUIRE UN ASSESSMENT RAPIDO: PAZIENTE REATTIVO Le estremità se necessario L’aspetto posteriore del corpo I segni vitali Apportare le cure basate sui segni e sui sintomi e sulle direttive dei medici. Page 19 ESEGUIRE UN ASSESSMENT RAPIDO: PAZIENTE NON REATTIVO Nei pazienti non reattivi: VALUTARE TESTA COLLO PETTO ADDOME PELVI ESEGUIRE UN ASSESSMENT RAPIDO: PAZIENTE NON REATTIVO - SEGUE Valutare le estremità Valutare il dorso Valutare i parametri vitali Proteggere le vie respiratorie Cercare di raccogliere il SAMPLE dagli astanti ESAME OBIETTIVO DETTAGLIATO Si deve fare per raccogliere più infoirmazioni possibili Spiegare sempre cosa viene fatto IAPP?? (è una sigla che non trovo né nel dizionario medico, né in internet) Valutare tutto il corpo come abbiamo visto nell’esame dettagliato in caso di trauma. SOMMARIO: Reassessment - cont Ridefinire le pirorità qualora ce ne sia bisogno Ricontrollare i parametri vitali ogni 5 – 15 minuti Ripetere Assessment mirati Controllare gli interventi eseguiti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Descrizione della scena Assessment Iniziale in caso di Trauma Identificazione delle priorità del paziente Assessment del paziente in caso di Trauma Assessment Iniziale in caso di problema medico (patologia acuta) Identificazione delle priorità del paziente Assessment del paziente in caso di problema medico (patologia acuta) Esame obiettivo dettagliato Reassessment: rivalutazione Page 20 REASSESSMENT RICONTROLLARE DI CONTINUO: AVPU Vie aeree Respirazione Circolazione (pulsazioni/frequenza) Pelle (riempimento capillare, colore, temperatura) CI SONO COSE CHE TI LASCIANO NEL DUBBIO, GLI ERRORI SONO MOLTO DOLOROSI QUANDO SI FANNO.. MA, ANNI DOPO, UNA COLLEZIONE DI ERRORI SI CHIAMA ESPERIENZA!!! DOMANDE… FARE RIFERIMENTO AI LABORATORI AL MATTINO.. Page 21 Schema delle Manovre di Rianimazione SOSTEGNO DELLE FUNZIONI VITALI Apertura delle vie aeree Bocca-bocca (respirazione) Circolazione (massaggio cardiaco) Questo è il I° stadio del trattamento rianimatorio noto come ABC della Rianimazione. È il SOLO stadio del trattamento che compete al CITTADINO. RIPRISTINO DELLE FUNZIONI VITALI Dare farmaci ECG (monitoraggio) Fibrillazione (trattamento) Questo è il II° stadio del trattamento rianimatorio. Compete all'equipe di Rianimazione. MANTENIMENTO DELLE FUNZIONI VITALI Giudizio prognostico Homo sapiens (rian. cerebr.) Intensità delle cure (T.I.) Questo è il III° stadio del trattamento rianimatorio. Compete al Reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva.