Assessment del paziente

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Assessment del paziente
OBIETTIVO DELLA LEZIONE:
Delineare le procedure di
“bonifica dello scenario”, di
valutazione
iniziale
ed
assessment del paziente.
6 ORE
ASSESSMENT DEL
PAZIENTE
Overview:
5. Assessment
6.
7.
8.
9.
Iniziale in caso di
problema medico (patologia acuta)
Identificazione delle priorità del
paziente
Assessment del paziente in caso di
problema medico (patologia acuta)
Esame obiettivo dettagliato
Reassessment: rivalutazione
EVENTO
TRAUMATICO
UNC.
CONS.
PATOLOGIA
ACUTA
UNC.
Page 1
CONS.
Overview:
1. Bonifica dello scenario
2. Assessment
Iniziale in caso di
Trauma
3. Identificazione delle priorità del
paziente
4. Assessment del paziente in caso di
Trauma
BONIFICA DELLO SCENARIO
ƒ Permette una veloce valutazione
della scena.
ƒ Dà informazioni sulla sicurezza
della scena.
BONIFICA DELLO SCENARIO
SICUREZZA PERSONALE
Sicurezza personale (segue)
ƒ il medico ancora in ambulanza osserva lo
ƒ a. BSI??
ƒ b. Individuare tutti i potenziali rischi:
1. traffico in arrivo
5. Presenze ostili (in caso di scena del
scenario avvicinandosi ed indica all’autista
il luogo dove fermarsi.
ƒ Osserva da fermo lo scenario e, giudicato
l’eventuale pericolo, scende e fa scendere
la squadra.
Sicurezza personale (segue)
ƒ Meccanismo dell’incidente:
ƒ Considerare
COSA
ha
causato
il
problema
ƒ pensare a cosa ci si potrebbe trovare
davanti
arrivando
sul
luogo
dell’incidente.
2.
3.
4.
ƒ
suolo bagnato o ghiacciato
versamenti di carburante
fili elettrici per terra
…segue
crimine)
6. Fuoco
7. Materiali pericolosi
8. Farsi spazio per entrare
Proteggere il paziente e gli
astanti:
Proteggere il paziente e gli
astanti:
ƒ Spostarsi fuori dal pericolo o
dalle intemperie
RENDERE LA
SCENA SICURA
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DETERMINARE LE RISORSE
AGGIUNTIVE
a) Equipaggio necessario
b) Numero dei pazienti coinvolti
c) Natura dell’incidente o della patologia
acuta
d) Precauzioni in caso di scena del
crimine
e) Materiali pericolosi presenti
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
ƒ b. Farsi un’idea generale sull’accaduto:
Ÿ1
Esaminare i luoghi circostanti
Ÿ2 Valutare il meccanismo dell’incidente
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
PAZIENTI NUMEROSI
a) Fare
chiarezza sulla dinamica
dell’evento e determinare il
meccanismo
dell’incidente
tramite i familiari, gli astanti ed il
paziente stesso.
a) CHIAMARE I “RINFORZI”
b) ESEGUIRE IL TRIAGE
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
ƒ 3 Ottenere
paziente:
informazioni
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
sul
a. Età
b. Sesso
c. Razza
d. Individuare e trattare le condizioni
pericolose per la vita
Page 3
ƒ Domande di Assessment:
a) Il paziente si muove o è fermo?
b) Il paziente è cosciente o incosciente?
c) Il paziente è ferito? Sanguina?
d) Ascoltare i testimoni
e) Prestare attenzione agli odori – fumo,
benzina, sostanze chimiche
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
ƒ Contatto iniziale con il
paziente:
ƒ Primo passo: individuare e
trattare le emergenze che
possono costituire una minaccia
per la vita.
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
ƒ Vie aeree - AVPU
b. V = Verbal stimuli: il paziente risponde
agli stimoli verbali:
non apre
spontaneamente gli occhi, potrebbe
non essere vigile e “tre volte
orientato”, risponde se interpellato.
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
a. VALUTARE ABCD
1) VIE AEREE (Airways)
2) RESPIRAZIONE (Breathing)
3) CIRCOLAZIONE (Circulation)
4) VALUTAZIONE NEUROLOGICA
(Disability)
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
ƒ Vie aeree AVPU
c. P =
Pain: dolore. Il paziente
risponde allo stimolo doloroso (si
muove o grida)
“Testare
pizzicando la pelle o sfregando lo
sterno”
d. U = Unresponsive: non risponde
a nessuno stimolo
Page 4
Assessment Iniziale del
paziente traumatizzato
ƒ Vie aeree (A = Airway)
ƒ Cominciare col livello di coscienza/stato
mentale usando la scala AVPU:
a. A= alert: paziente vigile: occhi aperti,
è orientato nello spazio – tempo, sa
rispondere indicanso luogo, tempo,
nome proprio. “vigile e orietnato 3
volte”.
Valutare le vie aeree del
paziente cosciente –reattivo
a. Determinare il problema principale
di cui il paziente si lamenta: chiedere
“cosa c’è che non va?”
b. Chiedere al paziente di tossire
c. Se il paziente risponde alla domanda e
tossisce facilmente, le vie aeree sono
PERVIE.
Valutare le vie aeree del
paziente incosciente – non
reattivo
a. Mettersi di fronte a la paziente,
sentire il polso radiale, chiedergli..
“stai bene??”
b. Apertura delle vie aeree: guardare,
ascoltare, percepire
ƒ UNA MANO POSTA SULLA
FRONTE che preme all'indietro per
estendere il capo. LA TRAZIONE
DEL
MENTO
metodo
preferenziale
per
i
soccorritori inesperti.
ƒ Metodo indicato SOLO nei casi in
cui NON si sospetti un trauma.;
IL SOLLEVAMENTO DEL COLLO,
metodo per soccorritori esperti, in
quanto si rischia di estendere troppo
il collo.
ƒ Metodo indicato SOLO nei casi in
cui NON si sospetti un trauma.
ƒ
Valutare le vie aeree del
paziente incosciente – non
reattivo
ƒ Trauma o patologia sconosciuta:
ƒ stabilizzare la colonna vertebrale,
ƒ Efettuare
la
manovra
iperestensione
del
capo
sollevamento della mandibola,
di
e
ƒ Le protesi dentarie non devono essere
rimosse subito, in quanto rappresentano
un sostegno per le guance e le labbra, che
facilita la respirazione artificiale.
ƒ Inoltre la mano posta sul mento le
mantiene in sede.
ƒ Vanno rimosse solo nel caso in cui si siano
spostate o interferiscano con le manovre
di rianimazione.
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ƒ La CADUTA DELLA LINGUA è la causa più
comune di ostruzione delle vie aeree in un
soggetto incosciente
ƒ La posizione del collo in flessione facilita
l'ostruzione da parte della lingua, non più
sostenuta dalla contrazione muscolare
ƒ In questa situazione occorre subito praticare la
manovra di iperestensione del capo e
sollevamento della mandibola, che consente
di spostare la lingua verso l'alto, rendendo
possibile il passaggio dell'aria, mediante:
ƒ In alternativa, è possibile praticare la
triplice manovra di pervietà delle vie
aeree, che comprende la sub-lussazione
della mandibola e l'apertura della bocca,
oltre all'estensione del capo.
ƒ Questa manovra, tecnicamente difficile, è
indicata per soccorritori esperti, ma è
consigliata quando si devono aprire le vie
aeree in un soggetto con sospetto trauma
cervicale, in quanto può essere eseguita
anche senza estendere il collo.
VALUTARE LA RESPIRAZIONE (B
= BREATHING)
VALUTARE LA RESPIRAZIONE
a. Respirazione normale di un adulto:
c. Paziente
non
reattivo,
non
traumatizzato e che respira da solo:
metterlo in posizione di sicurezza e
somministrare ossigeno ad alta
concentrazione.
d. Respiro insufficiente o assente:
aprire e mantenere pervie le vie
aeree, usare mezzi aggiuntivi per
somministrare ossigeno.
12- 20 atti respiratori al minuto, né
troppo superficiali né profondi
b. Paziente vigile/reattivo: se >24 o <8
atti
respiratori
al
minuto,
somministrare un flusso elevato di
ossigeno: 15 litri per minuto (lpm),
con la maschera con pallone AMBU
se non ci sono traumi facciali.
VALUTARE LA CIRCOLAZIONE
1 - mantieni estesa la testa della
vittima con una mano sulla fronte
con l'indice ed il medio dell'altra
mano individua il pomo di Adamo;
b. ASSENZA DI PULSAZIONI:
a. Pulsazione: dà l’idea della forza del
cuore
ƒ Negli adulti si sente il polso radiale
ƒ Nei bambini sotto l’anno: brachiale
ƒ Se non si sentono le pulsazioni radiali:
sentire il polso carotideo
ƒ Palpare SEMPRE la carotide nel paziente
non reattivo.
VALUTARE LA CIRCOLAZIONE
2. far scivolare le dita dal pomo di Adamo
verso di te fino ad incontrare un incavo
(fossetta) nella parte laterale del collo;
senti per 10 secondi con i polpastrelli
se ci sono pulsazioni in questa area;
la pulsazione va cercata con delicatezza
per evitare di schiacciare l'arteria
Page 6
ƒ Paziente con problema medico >12
anni, iniziare RCP ed applicare un
defibrillatore
esterno
automatico
(Automatic External Defibrillator AED)
ƒ Paziente con problema medico <12
anni, iniziare RCP
ƒ Paziente traumatizzato: iniziare RCP.
SITUAZIONE
AZIONE
Se paziente NON cosciente, respiro
presente, polso presente, NON
trauma
far assumere la posizione laterale di
sicurezza
Se paziente cosciente, respiro
presente, polso presente
· Non lasciare mai sola la vittima
fino all'arrivo dei soccorsi;
· continuare ad osservare e
controllare la vittima: le sue
condizioni potrebbero modificarsi;
· mantenere la calma
Se respiro assente e polso presente
effettuare la respirazione artificiale
Se respiro presente e polso assente
effettuare il Massaggio Cardiaco
Esterno (MCE)
Se respiro assente e polso assente
effettuare la respirazione artificiale e
il Massaggio Cardiaco Esterno
(MCE)
VALUTARE L’EVENTUALE
SANGUINAMENTO ESTERNO
ƒ Individuarlo e controllarlo
(pressione diretta, etc)
Posizione laterale di sicurezza
3. ruotare lentamente il paziente sul
fianco con il movimento
contemporaneo del capo, delle spalle,
del bacino;
ƒ Questa posizione è indicata per i pazienti in
coma con respiro spontaneo conservato, che
NON hanno subito traumi
4. estendere il capo all'indietro per
assicurare la posizione di pervietà
delle vie aeree, tenendo il viso rivolto
verso il basso;
1. flettere la gamba
corrispondente al lato in
cui si dispone il
soccorritore;
2. mettere la mano dello
stesso lato sotto al
gluteo;
VALUTARE LA PERFUSIONE
5. mettere la mano del braccio
rimasto in alto sotto la guancia del
paziente in modo da mantenere
l'estensione del capo ed evitare che il
paziente rotoli sul viso. Il braccio
declive posto dietro la schiena evita
che il paziente ricada sul dorso.
6. proseguire il controllo della vittima
fino all'arrivo dei soccorritori.
VALUTARE IL RIEMPIMENTO
CAPILLARE
ƒ Valutare il colore, la temperatura e
la condizione della pelle
ƒ Guardare il letto delle unghie, le
labbra, la sclera
a. Normale - ROSA
b. Anormale - pallido, cianotico, striato
o rosso, itterico
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ƒ Normale – meno di 2 secondi
ƒ Anormale – oltre i 2 secondi
IDENTIFICARE LE PRIORITÀ
DEL PAZIENTE
VALUTARE LA TEMPERATURA E
LA CONDIZIONE DELLA PELLE
VALUTARE LA TEMPERATURA E
LA CONDIZIONE DELLA PELLE
•USARE IL
MANO
ƒ Normale - tiepido
ƒ Temperatura Anormale: caldo,
freddo, molto freddo, umido
1. PRIMO SOCCORSO PER TRAUMI
O PATOLOGIE CHE POSSANO
ESSERE UNA MINACCIA PER LA
VITA
..IDENTIFICARE LE PRIORITÀ
DEL PAZIENTE (SEGUE)
ASSESSMENT DEL PAZIENTE
DORSO
DELLA
IDENTIFICARE LE PRIORITÀ
DEL PAZIENTE…
2. Identificare
i
pazienti
che
necessitano di cure immediate o di
trasporto
a. Impressione generale sfavorevole
b. Non reattivi
c. Reattivi – non collaboranti
d.
e.
f.
g.
h.
Difficoltà respiratorie
Shock
Parto complicato
Sanguinamento inarrestabile
Dolore molto forte in qualsiasi parte
del corpo
i. Grave dolore toracico (pressione
arteriosa <100 mm hg)
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ƒ Discussione Generale
a. Fare
l’assessment rapido iniziale,
focalizzato sull’individuazione ed il
trattamento delle minacce per la vita.
b. Valutare sempre ABCD in questo
ordine
c. Valutare le condizioni del paziente
d. “Expose trauma patients” (E): portare
l’attenzione sui pazienti traumatizzati
ASSESSMENT DEL PAZIENTE
e. Dopo l’assessment rapido, iniziare
un esame obiettivo dettagliato
f. I pazienti con traumi che
costituiscono una minaccia per la
vita
vanno
trasportati
immediatamente.
g. L’esame obiettivo dettagliato si fa
durante il viaggio verso l’ospedale.
ASSESSMENT DEL PAZIENTE
TRAUMATIZZATO:
ƒ Meccanismo del trauma
a. Capire il meccanismo del trauma è
d’aiuto
b. Alcuni meccanismi di trauma causano
sicuramente
problemi
che
costituiscono una minaccia per la vita
ASSESSMENT DEL PAZIENTE
TRAUMATIZZATO:
ƒ “ORA D’ORO”:
60 MINUTI PER
INTERVENIRE
MECCANISMI DI TRAUMA
IN ADULTI E BAMBINI
1. Essere proiettati fuori dal veicolo
2. Morte del passeggero
3. Caduta da più di 6 metri
4. Ribaltamento del veicolo
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ASSESSMENT DEL PAZIENTE
TRAUMATIZZATO:
a. L’assistenza si focalizza sulla stabilizzazione
delle condizioni del paziente:
1.
2.
3.
4.
5.
Rachide cervicale
Ventilazione (airway)
Dare ossigeno (breathing)
Controllare il sanguinamento (circulation)
Valutare continuamente lo stato del
paziente (AVPU)
6. Preparazione veloce per il trasporto
MECCANISMI DI TRAUMA
IN ADULTI E BAMBINI
5. Collisione ad alta velocità
6. Collisione tra un pedone ed un
veicolo
7. Incidente motociclistico
8. Lesioni alla testa
9. Trauma penetrante del cranio, dello
sterno o dell’addome.
MECCANISMI DI TRAUMA IN
ADULTI E BAMBINI
10.Traumi nascosti (da
sicurezza, air bag)
cinture
di
a. Cinture di sicurezza
ŸSe indossate in maniera
scorretta possono provocare
traumi addominali
ŸTraumi spinali
ŸTraumi del cingolo scapolare
ASSESSMENT RAPIDO DEL
TRAUMA
a. Va eseguito in pazienti che abbiano
subito un trauma la cui dinamica è
significativa di gravità (vedi elenco
precedente dei meccanismi)
b. Nei pazienti reattivi ...
c. Consiste di due parti principali
1. Un assessment rapido iniziale (ABCD)
2. Un esame veloce area per area
MECCANISMI DI TRAUMA
IN ADULTI E BAMBINI
b. Air bag
ƒ Potrebbero non servire se non si
indossano le cinture
ƒ Il paziente potrebbe aver urtato il
volante
ƒ Sollevare l’air bag e controllare
ƒ Se il volante è deformato c’è stato un
urto molto forte e quindi un grave
trauma
ASSESSMENT RAPIDO DEL
TRAUMA
ƒ Assessment del paziente
traumatizzato
1. Mantenere l’immobilizzazione “in
linea” del rachide cervicale prima
di valutare le vie aeree
2. Considerare l’Advanced life support
3. Valutare lo stato mentale – parlare
ai pazienti reattivi
Page 10
MECCANISMI DI TRAUMA
IN ADULTI E BAMBINI
11.Considerazioni su bambini e
neonati
a) Cadute da più di tre metri
b) Collisioni in bicicletta
c) Collisione di veicoli anche a medie
velocità
ASSESSMENT RAPIDO DEL
TRAUMA
4. Ispezionare, palpare, guardare, sentire
se ci sono traumi o segni di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
f. Dolorabilità al tatto
g. Lacerazioni
h. Gonfiori - tumefazioni
ESAME AREA PER AREA
ƒ Presupporre un trauma spinale
quando:
a. Il paziente ha lesioni traumatiche
b. Il paziente è sotto l’effetto di
droghe o alcool
c. Il paziente non è cosciente e/o non
è in grado di muoversi
ESAME AREA PER AREA
ESAME AREA PER AREA
ƒ Valutare la testa e la colonna
ƒ Valutare la testa e la colonna
cervicale:
Palpare gentilmente e chiedere al
paziente reattivo se sente dolore – se lo
sente al tatto. Ricercare attentamente:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
ESAME AREA PER AREA
ESAME AREA PER AREA
ƒ Valutare il collo, ispezionare
e palpare ricercando traumi
o segni di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
ƒ
Valutare il collo, ispezionare e palpare
ricercando traumi o segni di trauma:
f.
g.
h.
i.
Dolorabilità al tatto
Lacerazioni
Gonfiore
Distensione della giugulare – Deviazione della
trachea
j. Crepitii
k. RICONTROLLARE LE VIE AEREE, APPLICARE
COLLARE CERVICALE
Page 11
cervicale:
e.
f.
g.
h.
i.
Bruciature
Dolorabilità al tatto
Lacerazioni
Gonfiore/Tumefazioni
Crepitii
ESAME AREA PER AREA
ƒ Valutare il torace, ispezionare
e palpare ricercando traumi o
segni di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
ESAME AREA PER AREA
ƒ
Valutare il torace
f. Dolorabilità al tatto
g. Lacerazioni
h. Gonfiore
i. MOVIMENTI PARADOSSI
j. Crepitio
ESAME AREA PER AREA:
PELVI
Ricercare traumi evidenti,
contusioni, emorragie
a. Non c’è dolore – premere
leggermente le ossa pelviche
b. Il movimento potrebbe indicare
un grave trauma
k. RUMORI DEL RESPIRO
ƒ Ascoltare apici, linea medioclavicolare, bilateralmente ed alle
basi; linea medio – ascellare,
bilateralmente.
ƒ Annotare come:
ƒ Presenti ed uguali
ƒ Assenti
ESAME AREA PER AREA:
ESTREMITÀ
ƒ
ƒ
Controllare braccia e gambe
Ricercare lacerazioni, contusioni,
traumi
–
ferite
evidenti,
emorragie
a. Ricercare
bilateralmente
eventuali
deformità
b. Richiedere l’input del paziente
c. Controllare: dorsalis pedis, posterior
tibialis, e polso radiale
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ESAME AREA PER AREA:
ADDOME
a. Ricercare
traumi
evidenti,
contusioni, emorragie
b. Palpare l’addome – richiedere
l’input del paziente
c. Non
palpare traumi e ferite
evidenti
d. Usare i termini, duro, molle,
sensibile,
dolente,
disteso,
comprimibile, contratto
ESAME AREA PER AREA:
ESTREMITÀ
d. Valutare e comparare la forza
e. Notare la presenza di sensazioni e
movimenti
f. Registrare se non ci sono pulsazioni o se
c’è perdita della funzione sensitiva o
motoria
g. Valutare Circolazione, Motorio, Sensorio
(CMS), prima e dopo aver immobilizzato
l’arto con una stecca.
h. Babinski
ESAME AREA PER AREA:
SCHIENA
ƒ girare
il paziente con le
adeguate precauzioni per la
spina dorsale e valutare il dorso,
ispezionare e palpare per
ricercare traumi e ferite
SAMPLE = ACRONIMO PER LA
RACCOLTA DI DATI
ANNOTARE I SEGNI VITALI
ƒ Atti respiratori
ƒ Pulsazioni
ƒ Temperatura e condizione della pelle
ƒ Pupille
ƒ Pressione arteriosa
ƒ Compilare il SAMPLE (vedi slide
successiva)
S: Signs and Symptoms (segni-sintomi)
A: Allergies (allergie)
M: Medications (farmaci)
P: Pertinent past history (anamnesi remota
pertinente)
ƒ L: Last oral intake (ultimi cibi e bevande
assunte)
ƒ E: Events leading up to (the emergency). Eventi
che hanno portato all’emergenza (esordio dei
sintomi, meccanismo dell’accaduto..)
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
back
RIVALUTAZIONE
ƒ Ogni
15 minuti per i pazienti
stabilizzati
ƒ Ogni 5 minuti per i pazienti non
stabilizzati
TRAUMI DI MINORE ENTITÀ
1. Assessment ABCD
2. Ottenere il SAMPLE
3. Parametri vitali
4. Assessment mirato del trauma
5. Se stabile, il reassessment va fatto
ogni 15 minuti e si può procedere ad
un esame obiettivo dettagliato.
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ESAME OBIETTIVO
DETTAGLIATO
ƒ a. LINEE GUIDA GENERALI
Un paziente con un trauma ben
specificato NON RICHIEDE un
esame obiettivo dettagliato.
ESAME DETTAGLIATO:
RACCOLTA DI INFORMAZIONI
ƒ Spiega
cosa
sta
succedendo, cosa stai
per fare e perché
ASSESSMENT: TESTA E VOLTO
ƒ Segue:
e. Bruciature
f. Dolorabilità al tatto
g. Lacerazioni
h. Gonfiori - tumefazioni
Devi ispezionare, palpare,
auscultare ogni area del
corpo dalla testa ai piedi.
ASSESSMENT: ORECCHIE
Ispezionare, palpare, guardare,
sentire se ci sono traumi o segni
di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
Page 14
ASSESSMENT: TESTA E VOLTO
Ispezionare, palpare, guardare,
sentire se ci sono traumi o segni
di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
ASSESSMENT: ORECCHIE
ƒ Segue:
e. Bruciature
f. Dolorabilità al tatto
g. Lacerazioni
h. Gonfiori – tumefazioni
i. Fuoruscita di liquido
ASSESSMENT: OCCHI
Ispezionare, ricercare traumi
segni di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
f. Dolorabilità al tatto
ASSESSMENT: NASO
ƒ Segue:
e. Bruciature
f. Dolorabilità al tatto
g. Lacerazioni
h. Gonfiori – tumefazioni
i. Fuoruscita di liquido
j. Emorragia
ASSESSMENT: OCCHI
o
ASSESSMENT: NASO
ƒ Segue:
g. Lacerazioni
h. Gonfiori – tumefazioni
i. Alrterazioni del colore
j. Pupille disuguali
k. Corpi estranei
l. Sangue nella camera anteriore
Ispezionare, palpare, guardare,
sentire se ci sono traumi o segni
di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
ASSESSMENT: BOCCA
Ispezionare, ricercare traumi
segni di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
f. Dolorabilità al tatto
g. Gonfiore - tumefazione
Page 15
ASSESSMENT: BOCCA
o
ƒ
h.
i.
j.
k.
l.
Segue
Denti
Ostruzioni
Lingua gonfia e/o lacerata
Odori particolari
Alterazioni del colore
ASSESSMENT: COLLO
ƒ Valutare il collo, ispezionare
e palpare ricercando traumi
o segni di trauma:
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
ASSESSMENT: torace
ƒ
SEGUE
f. Dolorabilità al tatto
g. Lacerazioni
h. Gonfiore
i. MOVIMENTI PARADOSSI
j. Crepitio
ASSESSMENT: COLLO
ASSESSMENT: torace
ƒ Valutare il torace, ispezionare
ƒ SEGUE
e palpare ricercando traumi
o segni di trauma:
f.
g.
h.
i.
Dolorabilità al tatto
Lacerazioni
Gonfiore
Distensione della giugulare – Deviazione
della trachea
j. Crepitii
a. Deformità
b. Contusioni
c. Abrasioni
d. Punture/ferite profonde
e. Bruciature
ASSESSMENT: ADDOME
ASSESSMENT: torace
ƒ Ascoltare apici, linea medio-
clavicolare, bilateralmente ed
alle basi; linea medio –
ascellare, bilateralmente.
ƒ Annotare come:
ƒ Presenti
ƒ Assenti
ƒ Uguali
Page 16
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Deformità
Contusioni
Abrasioni
Punture/ferite profonde
Bruciature
Dolorabilità al tatto
Lacerazioni
Gonfiore
duro
comprimibile
Disteso
ASSESSMENT: PELVI
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Deformità
Contusioni
Abrasioni
Punture/ferite profonde
Bruciature
Dolorabilità al tatto
Lacerazioni
Gonfiore
Controllare i genitali
ƒ Se il paziente non lamenta dolore, o se non è reattivo,
comprimere leggermente le ossa pelviche per
determinarne la stabilità.
ASSESSMENT: DORSO
ƒ Deformità
ƒ Contusioni
ƒ Abrasioni
ƒ Punture/ferite profonde
ƒ Bruciature
ƒ Dolorabilità al tatto
ƒ Lacerazioni
ƒ Gonfiore
ASSESSMENT: ESTREMITÀ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Deformità
Contusioni
Abrasioni
Punture/ferite profonde
Bruciature
Dolorabilità al tatto
Lacerazioni
Gonfiore
Pulsazioni distali
Sensibilità
Funzione motoria
RIVALUTARE CONTINUAMENTE
ƒ STATO MENTALE - AVPU
ƒ VIE AEREE
ƒ RESPIRAZIONE
ƒ PULSAZIONI (frequenza e qualità)
ƒ ANNOTARE COLORE E TEMPERATURA
DELLA PELLE
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girare il paziente con le
adeguate precauzioni per la
spina dorsale e valutare il
dorso, ispezionare e
palpare per ricercare
traumi e ferite
RIVALUTARE CONTINUAMENTE
ƒ RIVEDERE LE PRIORITÀ DEL PAZIENTE
ƒ PARAMETRI VITALI: DA 5 A 15 MINUTI
ƒ RIPETERE UN ASSESSMENT MIRATO SU
CIÒ CHE IL PAZIENTE LAMENTA E SULLE
FERITE/TRAUMI
ƒ CONTROLLARE
GLI
INTERVENTI
ESEGUITI;
OGNI
CAMBIAMENTO
RICHIEDE UN NUOVO ASSESSMENT.
ASSESSMENT INIZIALE –
EMERGENZA MEDICA
ASSESSMENT INIZIALE –
EMERGENZA MEDICA
ƒ Verificare la natura della patologia
ƒ Formare un’impressione generale
ƒ Raccogliere le informazioni sul paziente
aiuta a determinare la priorità del
paziente.
ƒ Valutare l’ambiente circostante
ƒ Determinare il principale disturbo che il
paziente lamenta
ASSESSMENT DEL PAZIENTE
– EMERGENZA MEDICA
ƒ Completare
l’assessment
e
stabilizzare
ƒ Ascoltare attentamente ciò che il
paziente riferisce
ƒ Informare il personale medico
ƒ Non dare farmaci senza aver raccolto
l’anamnesi.
ASSESSMENT INIZIALE –
EMERGENZA MEDICA
ƒ Domande di Assessment
ƒ Le stesse che in caso di trauma (slide 18)
ƒ Età
ƒ Sesso
ƒ Razza
ƒ Contatto iniziale con il paziente
ƒ Vedi trauma (slide 19 in poi)
ƒ Individuare e trattare le condizioni che
possano costituire una minaccia per la
vita.
ASSESSMENT DEL PAZIENTE –
EMERGENZA MEDICA
ƒ Completare l’assessment di base
a. Valutazione, segni e sintomi
b. Disturbo principale che il paziente
lamenta
c. Storia del paziente
d. L’assessment dipende dallo stato
mentale del paziente
Page 18
ƒ Identificare le priorità del paziente
ƒ Vedi trauma (slide 47)
ASSESSMENT DEL PAZIENTE –
EMERGENZA MEDICA
ƒ Storia del paziente
ƒ a.
Segni e sintomi, riportare tutto al
personale medico
ƒ b. Lamento principale del paziente – di
solito è ciò che disturba maggiormente il
paziente.
Non
saltare
mai
alle
conclusioni.
ASSESSMENT DEL PAZIENTE –
EMERGENZA MEDICA
ƒ c. Annotare il disturbo principale con le
stesse parole usate dal paziente,
chiedendo anche da quanto tempo ha
questo problema.
ƒ d. Se il paziente non è in grado di dare
queste informazioni, cercare di raccoglierle
da familiari e /o astanti segnalando che
tipo di relazione abbiano con il paziente.
ESEGUIRE UN ASSESSMENT
RAPIDO
ƒ (1)
Nei pazienti reattivi, se necessario
fare un assessment:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Testa se necessario
Collo se necessario
Petto se necessario
Addome se necessario
Pelvi se necessario
ANAMNESI DEL PAZIENTE
ƒ
ANAMNESI DEL PAZIENTE
(5) Definire il dolore in termini di
a. O – onset = ESORDIO
b. P - provoke = ciò che lo provoca (la causa, ciò che
lo fa migliorare o peggiorare)
c. Q - qualità (acuto, bruciante, a puntura o
pugnalata)
ƒ (6) Valutare i dati raccolti (SAMPLE
– vedi slide 75
d. R - radiation = irradiazione, se il dolore è
diffuso o localizzato
e. S - severity = intensità (lieve, moderato,
grave: valutarlo con una scala)
f. T - tempo ( costante, intermittente,
modificazioni
nel
tempo,
precedenti
episodi)
ESEGUIRE UN ASSESSMENT
RAPIDO: PAZIENTE REATTIVO
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Le estremità se necessario
L’aspetto posteriore del corpo
I segni vitali
Apportare le cure basate sui segni e sui
sintomi e sulle direttive dei medici.
Page 19
ESEGUIRE UN ASSESSMENT
RAPIDO: PAZIENTE NON
REATTIVO
ƒ Nei pazienti non reattivi: VALUTARE
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
TESTA
COLLO
PETTO
ADDOME
PELVI
ESEGUIRE UN ASSESSMENT
RAPIDO: PAZIENTE NON REATTIVO
- SEGUE
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Valutare le estremità
Valutare il dorso
Valutare i parametri vitali
Proteggere le vie respiratorie
Cercare di raccogliere il SAMPLE dagli
astanti
ESAME OBIETTIVO
DETTAGLIATO
ƒ Si deve fare per raccogliere più
infoirmazioni possibili
ƒ Spiegare sempre cosa viene fatto
ƒ IAPP?? (è una sigla che non trovo né
nel dizionario medico, né in internet)
ƒ Valutare tutto il corpo come abbiamo
visto nell’esame dettagliato in caso di
trauma.
SOMMARIO:
Reassessment - cont
ƒ Ridefinire le pirorità qualora ce ne sia
bisogno
ƒ Ricontrollare i parametri vitali ogni 5 – 15
minuti
ƒ Ripetere Assessment mirati
ƒ Controllare gli interventi eseguiti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Descrizione della scena
Assessment Iniziale in caso di Trauma
Identificazione delle priorità del paziente
Assessment del paziente in caso di Trauma
Assessment
Iniziale in caso di problema
medico (patologia acuta)
Identificazione delle priorità del paziente
Assessment del paziente in caso di problema
medico (patologia acuta)
Esame obiettivo dettagliato
Reassessment: rivalutazione
Page 20
REASSESSMENT
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
RICONTROLLARE DI CONTINUO:
AVPU
Vie aeree
Respirazione
Circolazione (pulsazioni/frequenza)
Pelle (riempimento capillare, colore,
temperatura)
CI SONO COSE CHE
TI LASCIANO NEL DUBBIO,
GLI ERRORI SONO MOLTO DOLOROSI
QUANDO SI FANNO..
MA, ANNI DOPO,
UNA COLLEZIONE DI ERRORI
SI CHIAMA
ESPERIENZA!!!
DOMANDE…
FARE RIFERIMENTO AI
LABORATORI AL MATTINO..
Page 21
Schema delle Manovre di
Rianimazione
SOSTEGNO DELLE FUNZIONI VITALI
Apertura delle vie aeree
Bocca-bocca (respirazione)
Circolazione (massaggio cardiaco)
Questo è il I° stadio del
trattamento rianimatorio noto
come ABC della Rianimazione. È
il SOLO stadio del trattamento
che compete al CITTADINO.
RIPRISTINO DELLE FUNZIONI
VITALI
Dare farmaci
ECG (monitoraggio)
Fibrillazione (trattamento)
Questo è il II° stadio del
trattamento rianimatorio.
Compete all'equipe di
Rianimazione.
MANTENIMENTO DELLE FUNZIONI
VITALI
Giudizio prognostico
Homo sapiens (rian. cerebr.)
Intensità delle cure (T.I.)
Questo è il III° stadio del
trattamento rianimatorio.
Compete al Reparto di
Rianimazione e Terapia
Intensiva.