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m m Maintenance and Facility Management in questo numero in this issue Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% - CNS/AC-ROMA - Prezzo di copertina: € 10,00 Anno 3 Numero 2 Marzo Aprile 2009 ISSN: 1971-1735 Rubrica: Manutenzione e Qualità in Sanità / Maintenance and Quality in the Healthcare Sector E-Support Project: Stato dell’Arte del Progetto Europeo / E-Support Project: State of the Art of the European Project Sanità: il Ruolo dei Servizi di Supporto al Paziente / Healthcare: the Role of Support Services for Patients Servizi di Manutenzione Sicuri e Rispetto per l’Ambiente / Safe Maintenance Services and Respect for the Environment Energia Sostenibile: una Overview Introduttiva / Sustainable Energy: an Introductory Overview Sistemi Ospedalieri: Progettazione e Gestione / Hospital Systems: Planning and Management Normazione: Nuove Proposte a Livello Europeo / Standardization: New Proposals at European Level in evidenza / focus on Maintenance Management 2009 Programma Finale Final Programme Sponsored by soci del CNIM AEM CALORE & SERVIZI GEOCONSULT ANAS GROMA APISOISERVICE INARCASSA ASSISTAL INGEST FACILITY AIPnD - Associazione Italiana Prove non Distruttive MANUTENCOOP AZIENDA USL 2 di LUCCA MAPEI AZIENDA USL 3 di PISTOIA NUOVO PIGNONE - GE ENERGY OIL & GAS CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano PIRELLI Real Estate COGNE ACCIAI SPECIALI RFI - RETE FERROVIARIA ITALIANA CONFARTIGIANATO IMPIANTI ROMEO GESTIONI COMUNE di MODENA SAMI CONSIGLIO NAZIONALE dei GEOMETRI SIRAM - gruppo DALKIA DIETSMANN SI.MA.V. EDISON UNI - ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE EFFECI UNION KEY ENI - Divisione AGIP UNIONE NAZIONALE AMMINISTRATORI IMMOBILI EURODEPURATORI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA FONDAZIONE E.N.P.A.M. VITROCISET sommario editoriale Francesco Paolo Branca da MM2009 Speciale MM2009 Programma Finale / Final Program L’esperienza del Paziente: il ruolo dei servizi di supporto / The Patient Experience: the role of support services 3 6 12 Norman Rose - Presidente della Tavola Rotonda Europea sui Servizi / Chairman of the European Round Table on Services Servizio al Cliente e Attenzione all’Ambiente: un Binomio Vincente / Customer Service and Environmental Respect: a Winning Pair 17 Vito Antonio De Masi, Giovanni Varisco - Kone SpA Energia Sostenibile: una Panoramica / Sustainable Energy: an Overview 22 Luca D’Avino - Università Mediterranea di Reggio Calabria ricerca Il Sistema Industriale “Ospedale” Valutazioni Critiche sulla Progettazione e la Gestione / The Industrial “Hospital” System: Critical Evaluations on Planning and Management 30 Eleonora Ciani - Sapienza Università di Roma, Giampiero Mercuri - CNIM Normazione: Linee Guida per la Gestione della Soggettività dei Giudizi Professionali / Standardization: Guidelines to manage Subjectivity of Professional Judgements 36 Lorenzo Fedele - Presidente Comitato Tecnico Europeo 319 “Manutenzione” / Chairman CEN TC 319 “Maintenance” rubrica “Qualità e Manutenzione in Sanità” / “Quality and Maintenance in the Healthcare Sector” Lo Standard ISO 9001:2008 è “Conforme” alla Definizione dei Requisiti di Qualità in Sanità? / Is the ISO 9001:2008 Standard in Conformity with the Definition of the Requirements for Quality in Health Services? 41 Francesco Paolo Branca - CNIM, Sapienza Università di Roma, Franco Marinozzi - Sapienza Università di Roma, Fabiano Bini - CNIM News m m Maintenance and Facility Management 46 m m Maintenance and Facility Management Anno 3 Numero 2 Marzo Aprile 2009 Direttore responsabile Lorenzo FEDELE Comitato Scientifico Paolo MORELLI STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CNIM Consiglio Direttivo Aurelio MISITI Presidente Comitato Certificazione e Orientamento Culturale del CNIM Camera dei Deputati, Sapienza Università di Roma, Presidente Onorario del CNIM Maria Rosaria BONI Marcello MAURO Sapienza Università di Roma Presidente Onorario del CNIM Angelo CARRINO Francesco Paolo BRANCA ANAS Sapienza Università di Roma, Presidente del CNIM Roberto CIGOLINI Piero TORRETTA Politecnico di Milano Presidente UNI Duccio GHIDETTI Presidente CEI, Vice Presidente del CNIM ISPESL Onorato HONORATI Sapienza Università di Roma Ennio LAZZARO Ministero della Difesa Michela POLA Ugo Nicola TRAMUTOLI Adriano BIRAGHI Vice Presidente del CNIM Francesco PITTONI Vice Presidente del CNIM Alfonso FERRAIOLI Rappresentante Ministero per lo Sviluppo Economico ATECAP Giuseppe NARDONI Giuseppe RUBRICHI Rappresentante Ministero dell’Università e della Ricerca AMA Gian Piero PAVIRANI Maria Teresa RUFFO Rappresentante RFI CONFAPI Enrico COMELLINI Bruno VENDITTI Rappresentante CEI Confartigianato Elio BIANCHI Responsabile di Redazione Serena LICCARDI Redazione Tecnica Francesco CATALANO, Roberto CUCCIOLETTA, Giampiero MERCURI, Roberto PAGANO Direzione e Redazione CNIM - Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione Via Barberini, 68 - 00187 Roma Tel. 06 4745340 / 42010534 - Fax 06 4745512 E-mail: [email protected] - http://www.cnim.it Impaginazione e stampa EUROLIT, Roma - Tel. 06 2015137 - Fax 06 2005251 E-mail: [email protected] Hanno contribuito per questo numero Fabiano BINI, Francesco Paolo BRANCA, Francesco CATALANO, Eleonora CIANI, Luca D’AVINO, Vito Antonio DE MASI, Lorenzo FEDELE, Franco MARINOZZI, Giampiero MERCURI, Norman ROSE, Giovanni VARISCO Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 5/2007 del 19.01.2007. La raccolta dei dati personali dei destinatari della rivista è effettuata nel rispetto delle vigenti leggi sulla privacy (Dlg. 196/2003) ed è finalizzata all’invio della pubblicazione e ad eventuali comunicazioni ad essa collegate. Direttore Gestionale e Rappresentante UNI Vitaliano FIORILLO Rappresentante Soci Ordinari Lorenzo FEDELE Sapienza Università di Roma, Segretario Generale del CNIM Il Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione è un ente senza fini di lucro costituito nel 1990, sotto l’alto Patrocinio del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, per promuovere la diffusione della cultura della Manutenzione. Il CNIM considera una corretta e ben pianificata Manutenzione un elemento essenziale per migliorare la produttività e la competitività delle imprese. la qualità di vita e la sicurezza delle persone, la salvaguardia dell’ambiente e l’uso razionale dell’energia. Il CNIM è stato individuato nel 1999 (DM 16/12/99) come il soggetto che meglio può occuparsi di coordinare l’elaborazione di studi e ricerche nel campo della Manutenzione. ricerca Eleonora Ciani Sapienza Università di Roma Giampiero Mercuri CNIM Il Sistema Industriale “Ospedale”: Valutazioni Critiche sulla Progettazione e la Gestione / The Industrial “Hospital” System: Critical Evaluations on Planning and Management Italian health expenditures are on the rise due to technological evolution, growing demand and management that is not always designed to recuperate the efficiency of hospital systems. The atypical nature of the market (public financing and fixed rates) requires strategies based on cost advantages and differentiation. The complexity and multidisciplinary nature of hospitals can be dealt with through a process-by-process approach, based on a systemic vision, with the purpose of increasing the effectiveness of the system (quality) through improvement of efficiency (control of resources and processes). Analyses of input show the critical aspects of the system: aging structures, maintenance, specific requirements, equipment and software and the human factor. Process analysis identifies and permits reduction of activities along the patient’s itinerary and therefore reduction in the probability of error and damage to the patient. The classification of output permits reorganisation of the hospital layout into functional areas, obtaining a more efficient flow. Finally, application of Project Management to planning and re-planning of the hospital permits rationalisation of resources and differentiation of the services offered. The Quality System, based on the process-by-process approach, is an organisational-management instrument capable of preventing the development of critical defects, ensuring conformity with requirements and increasing customer satisfaction. Certification of the Quality System is the verification of conformity of the structure, organisation and procedures, in accordance with established quality norms. It is voluntary in nature and involves a certifying organism, namely a third-party organisation, which offers an objective evaluation on the capability of the management system to implement the cycle of continuous improvement. l La spesa sanitaria in Italia rappresenta il 24% di quella sociale che incide sul PIL in una percentuale pari al 6,8. La sua dinamica nel periodo 1996-2005 mostra una crescita della spesa in euro correnti del 6,9% annuo, a fronte di un tasso di crescita del PIL inferiore della metà. I dati relativi all’assistenza ospedaliera evidenziano inefficienze strutturali e incapacità gestionali di razionalizzazione dell’organizzazione e dell’acquisizione delle risorse. Nonostante l’aumento del finanziamento sanitario, continuano a verificarsi disavanzi, a causa dell’evoluzione scientifica e tecnologica della medicina, della crescente richiesta di servizi, e dell’attuazione limitata delle modalità gestionali. Accanto alle misure di ri-adeguamento delle disponibilità finanziarie sono allora necessarie azioni gestionali che 30 vincolino le nuove risorse messe a disposizione dallo Stato agli obiettivi di miglioramento del servizio sanitario e di recupero della sua efficienza. Complessità e Multidisciplinarità Le singolarità dell’industria ospedale sono di diversa natura. La prestazione sanitaria è il risultato di più interventi specialistici (si pensi agli interventi di un’équipe chirurgica) in cui la comunicazione interpersonale e la collaborazione rappresentano fattori imprescindibili per il buon esito degli interventi e per la riduzione dei rischi. Un servizio di qualità dipende anche dall’uso appropriato e idoneo delle apparecchiature. L’ospedale opera in un mercato atipico, caratterizzato da un sistema di pagamento indiretto effettuato dalla Regione o dalla ASL e Anno 3 Numero 2 Marzo Aprile 2009 ricerca Tabella 1. Spesa sociale in Italia e UE-15: andamento per alcune principali aree di intervento (% PIL) 2005 (1) 2010 2020 2050 ITALIA UE-15 ITALIA UE-15 ITALIA UE-15 ITALIA UE-15 Sanità(1) 6,7 6,5 6,9 6,7 7,2 7,1 8,6 8,1 Long Term Care 1,6 0,9 1,6 0,9 1,9 1,0 2,8 1,5 Pensioni 14 10,5 14,1 10,4 14,2 10,8 13,9 12,9 Disoccupazione 0,4 0,9 0,4 0,8 0,3 0,7 0,3 0,7 incluse Long Term Care. Fonti: MEF-RGS (Rapporto 9/2007); European Commission (2007). Le proiezioni si riferiscono al cosiddetto scenario di base. con un finanziamento a prestazione basato su tariffe predeterminate e amministrate a livello regionale. Per raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi offerti e di riduzione dei costi non è quindi possibile attuare una strategia basata su vantaggi di prezzo, ma è necessario realizzare vantaggi di costo e/o di differenziazione, attraverso la gestione della progettazione e del sistema produttivo ospedaliero. Parallelo Industria-Ospedale Il primo passo consiste nell’adottare una visione sistemistica dell’ospedale, scomponendo il processo produttivo in elementi e analizzando le loro caratteristiche e favorendo l’approccio per processi. Fanno parte della catena del processo produttivo ospedaliero gli input (la struttura, gli impianti e le risorse umane), i processi (le attività che realizzano il servizio) e gli output (le prestazioni sanitarie). L’outcome del processo è l’esito della prestazione in termini di salute del paziente. Gli Input del Processo Produttivo Ospedaliero Le strutture sanitarie sono caratterizzate da un’elevata vetustà, che rappresenta la prima criticità della catena del processo produttivo. Dal censimento della regione Lombardia risulta che il 35% delle strutture risale a prima del 1900, solo l’8% è in fase di ristrutturazione, mentre il 31% presenta uno stato di conservazione scadente. Questi dati acquistano maggiore rilievo se si pensa che la Lombardia è la Regione più industrializzata del nostro Paese. Le barriere architettoniche rappresentano la maggiore criticità delle strutture, essendo costruite in un’epoca in cui i criteri di visitabilità, adattabilità e accessibilità non costituivano ancora requisiti di legge. m m Maintenance and Facility Management Gli impianti di servizio possono essere classificati secondo i criteri industriali, ovvero l’utenza servita, il flusso del servizio o la funzione svolta. Lo scopo è di individuare le criticità legate alle caratteristiche salienti dell’ambiente ospedale. Un esempio è l’impianto di climatizzazione, per il quale la criticità è costituita dalla varietà di persone all’interno della struttura - il personale, i degenti (con mobilità ridotta, immunodepressione e patologie varie) e i visitatori (potenziale veicolo di malattie infettive). Il controllo dei parametri ambientali diviene elemento fondamentale per la qualità del servizio sanitario. La classificazione per funzione favorisce il rispetto di criteri specifici, quali la continuità di esercizio, l’asetticità dell’ambiente e la riduzione dell’impatto ambientale. Il fermo dei monta lettighe, ad esempio, può divenire estremamente rischioso se al suo interno vi è un paziente in condizioni critiche. I rifiuti speciali ospedalieri richiedono invece trattamento e smaltimento controllati. Gli impianti con elevata attività potenziale rispetto alla combustione (gas medicali) devono rispettare prescrizioni specifiche (distanze minime tra gli impianti, aree per lo stoccaggio dei gas…). Infine, lo stato dei degenti condiziona anche la gestione delle emergenze, in quanto rallenta gli interventi di evacuazione. Gli impianti produttivi ospedalieri sono le apparecchiature biomedicali. Le classificazioni industriali sono molteplici e alcune di esse sono estremamente significative se applicate all’ospedale. Possono essere classificate in base al capitale investito, alla continuità del processo produttivo o al tipo di processo. L’affidabilità della strumentazione dipende dal software, infatti un suo malfunzionamento e/o un utilizzo non corretto possono causare danni al paziente. La loro gestione diviene elemento fon- 31 ricerca Figura 1. Vetustà delle strutture sanitarie in Lombardia (Fonte: dati Regione Lombardia anno 2002) damentale per garantire la qualità delle prestazioni sanitarie. L’utilizzo di componenti informatici è condizionato dal rispetto di specifiche condizioni all’interno della zona paziente individuata in verticale dalla quota di 2,5 m dal pavimento e, in orizzontale, da una distanza di 1,5 m dal paziente. I Processi Attuare un approccio per processi vuol dire porre al centro dell’attenzione il cliente del processo, con lo scopo di garantire l’efficacia del sistema attraverso il miglioramento dell’efficienza (razionalizzazione delle risorse e ottimizzazione del processo). I processi possono essere classificati in base alla tipologia in processi operativi (diagnostico-terapeutici), processi di supporto (gestione delle risorse umane, degli impianti etc.), processi direzionali (in grado di influenzare tutti i vari processi) e processi di finanziamento (volti al reperimento delle risorse finanziarie). In base al flusso della produzione si riconosce inoltre, all’interno dell’ospedale, un processo intermittente, realizzato attraverso centri di lavoro in cui personale omogeneo svolge attività simili con l’ausilio di risorse tecnologiche specifiche. Infine, trattandosi dell’erogazione di un servizio, la produzione ospedaliera segue la logica del make-to-order, ovvero la prestazione sanitaria è erogata quando il cliente ne fa richiesta. Il percorso del paziente è la somma di tutti i processi necessari alla fruizione del servizio sanitario, ognuno dei quali è composto da differenti attività. Scomporre i vari processi ha lo scopo di individuare le attività costituenti, di analizzarne la necessità per la realizzazione della pre- 32 stazione e, in caso negativo, la relativa eliminazione. Si riduce così il percorso del paziente, diminuendo, oltre al numero di attività, la probabilità di insorgenza di errore e di danno al paziente. Gli Output del Processo Produttivo Ospedaliero La classificazione degli output del processo, le prestazioni sanitarie, si basa sulle condizioni vitali del paziente e permette di individuare vari gruppi di prestazioni sanitarie per i quali organizzare differenti zone ospedaliere (logica di group technology). Risultano allora definite le aree funzionali di emergenza (DEA), il blocco operatorio, le degenze speciali, le degenze normali e gli ambulatori. Il layout dell’ospedale non è più un layout di processo, ma ogni area funzionale risulta dotata delle risorse tecnologiche necessarie a erogare i servizi di pertinenza. Ciò comporta l’aggiunta di alcune macchine, ma questa ri-organizzazione consente di ottenere un flusso più efficiente. Criteri di Progettazione Essenziale ai fini della differenziazione dei servizi è la fase di progettazione dell’ospedale. Le principali scelte progettuali riguardano la progettazione ex-novo di un impianto ospedaliero, gli ampliamenti e gli adeguamenti, le ristrutturazioni e i rinnovi, necessari per vetustà delle strutture o per obsolescenza tecnologica, ma anche per inadeguatezza rispetto ai requisiti cogenti applicabili. La fase preliminare è la scelta del prodotto in base ai dati epidemiologici e allo studio dell’ambiente esterno. Con l’indagine di mercato si effettua la segmentazione della Anno 3 Numero 2 Marzo Aprile 2009 ricerca domanda, che determina il target della popolazione, e il posizionamento dell’offerta, in base alle preferenze dei clienti e al comportamento della concorrenza. La dimensione dell’ospedale dipende dal bacino di utenza, e da essa il dimensionamento degli impianti di servizio: si effettuano scelte tra le alternative possibili rispetto al tipo di fornitura, della centrale e della rete di distribuzione, compresa la verifica del rispetto delle normative. Gli impianti produttivi sono vincolati al D.P.R. 14 gennaio 1997, n. 46, che elenca i requisiti minimi delle aree funzionali dell’ospedale. La scelta di dotare l’ospedale di un maggior numero di macchine è conseguente alla valutazione del rapporto costi-efficacia, che esclude le apparecchiature molto costose da un utilizzo più vasto in base alla loro funzione sanitaria. Determinata la dotazione impiantistica, fondamentale è la scelta del layout della struttura ospedaliera a partire dall’entità del flusso tra i vari work-center, con l’obiettivo di favorire la vicinanza dei reparti con forte interscambio (ad es. reparto di ortopedia e reparto di diagnostica per immagini). Alcuni vincoli fisici condizionano le possibili soluzioni, come limitazioni di spazio, regole di sicurezza del personale, prevenzione degli incendi e degli incidenti rilevanti. Il layout migliore è quello in grado di rispondere alle esigenze di ottimizzazione dei processi sanitari e contemporaneamente di rispettare i vincoli imposti. La soluzione dipende dall’equilibrio tra vari fattori, quali il buon funzionamento interno di ogni reparto, l’ottimizzazione della rete dei percorsi tra i vari reparti, l’accessibilità per la manutenzione nel rispetto dell’attività sanitaria. La scelta dell’ubicazione deve rispondere ai criteri di sicurezza sismica (le apparecchiature possono essere danneggiate da eventuali scosse), di accesso diretto alla viabilità cittadina, di preferenza per le aree a basso inquinamento acustico e di esposizione ottimale all’illuminazione naturale. Fase finale nella progettazione/ri-progettazione di un ospedale è l’analisi di redditività, che consente di valutare il rendimento economico dell’investimento. Criteri di Gestione Se la gestione della progettazione porta a vantaggi di differenziazione dell’azienda nel mercato, la riduzione dei costi richiede la gestione per processi per il controllo m m Maintenance and Facility Management degli input (risorse umane e tecnologiche) e del processo produttivo. La gestione delle risorse umane si attua con il controllo del fattore umano tramite la gestione del rischio clinico, l’attività di formazione del personale e la sua continua valutazione di adeguatezza. La gestione del rischio clinico, affidata ad un’unità operativa specifica, si fonda sull’analisi dei processi cognitivi che conducono alle scelte dei percorsi diagnostico-terapeutici, e sull’analisi delle modalità operative dell’équipe che realizza il processo sanitario. Oltre ai risultati di carattere sanitario, consente di realizzare anche la riduzione dei costi (polizze assicurative con premi inferiori). La formazione del personale aumenta negli operatori la consapevolezza del problema del rischio clinico e favorisce l’approccio basato sull’apprendimento dall’errore. La valutazione dell’operato del personale sanitario (non ancora presente in sanità) può avvalersi dei risultati di salute raggiunti, utili anche per i percorsi di carriera. Infine, l’uso delle linee guida, dei protocolli diagnostico terapeutici e dei percorsi di cura, secondo standard raccomandati, aumentano l’appropriatezza e la qualità delle cure e sono un valido supporto decisionale per il personale sanitario e per i pazienti. Per aumentare l’aderenza alle linee guida si possono inserire raccomandazioni e standard nella cartella clinica. Nella gestione delle risorse sanitarie il servizio di manutenzione ha un ruolo centrale ed è svolto dal Servizio di Ingegneria Clinica (SIC). L’istituzione obbligatoria del SIC ha lo scopo di permettere il recupero della gestione del servizio e del know-how interno. Nell’attività di manutenzione delle apparecchiature è necessario rispettare le indicazioni fornite dal fabbricante del dispositivo, per mantenere costanti nel tempo le prestazioni, le caratteristiche di qualità e di sicurezza attestate dalla marcatura. La scelta delle diverse strategie manutentive è determinata in primo luogo dai principi di sicurezza delle persone e dell’ambiente e, a seguire, dal grado di criticità della macchina nel ciclo produttivo dell’azienda e dalla valutazione economica delle alternative possibili. Nella valutazione economica della manutenzione vanno presi in considerazione i costi diretti (ad esempio: la manodopera, i materiali e le attrezzature), i costi indiretti (la quota di spese generali, di coordinamento e pianificazione della manutenzione, di gestione dei materiali tecnici, dei servizi tecnici ausiliari) e i 33 ricerca bibliografia costi indotti (ad esempio la mancata utilizzazione degli impianti, la cattiva qualità, la perdita d’immagine, costi logistici, costi per manutenzione addizionale necessaria a causa di un danneggiamento secondario, etc.). L’obiettivo della gestione è la riduzione del costo totale di manutenzione. In generale, si può dire che una manutenzione a guasto ha ingenti costi diretti e indotti. La manutenzione preventiva presenta costi diretti elevati, mentre i costi indotti sono inferiori a quelli della manutenzione a guasto. La manutenzione su condizione presenta costi indiretti più alti a causa dell’utilizzo di software per la gestione delle informazioni e dei dati (il cui costo dipende dalla grandezza dell’azienda, dal software, dai servizi di consulenza e formazione aggiuntivi), e di tecnici informatici che li sappiano implementare. Il vantaggio è l’abbattimento dei costi diretti e dei costi indotti. La soluzione migliore per un’azienda ospedaliera non è di applicare una sola strategia manutentiva, ma più di una contemporaneamente in base alle esigenze specifiche. Per realizzare l’obiettivo del controllo dei processi si può utilizzare il sistema di Gestione della Qualità. Uno strumento utile è il Business Process Re-engineering, che consiste nella formalizzazione e nella standardizzazione dei processi sanitari. Attraverso il benchmarking è possibile valutare i processi, grazie al confronto tra le modalità operative di diversi soggetti. Anche i processi di Health Technology Assessment favoriscono il controllo dei processi, perché consentono di programmare la distribuzione delle apparecchiature con razionalità ed eco- 34 - AA.VV., Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, Ministero della Salute, Roma. - Cammarata V., Tecnica ospedaliera - Edilizia ed impianti, Legislazione Tecnica, Roma, 2008. - Capolongo S., Edilizia ospedaliera - Approcci metodologici e progettuali, Hoepli editore, Milano, 2006. - Ciani E., L’ospedale come sistema industriale complesso: elementi organizzativi, gestionali e progettuali, Tesi di Laurea - Facoltà di Ingegneria Meccanica, La Sapienza, Roma, Relatore: prof. Lorenzo Fedele, A.A. 2007/2008. - Fedele L., Furlanetto L., Saccardi D., Progettare e gestire la manutenzione, McGraw-Hill, Milano, 2004. - Serpelloni G., Quality Management, Pubblicazione no profit, 2002, www.giovanniserpelloni.it. - Serpelloni G., Simeoni E., Project Management - Gestire progetti in sanità e nel sociale, Pubblicazione no profit, 2008, www.giovanniserpelloni.it. nomicità, evitando sprechi e ulteriori richieste e/o necessità. La carta dei servizi, obbligatoria per legge, consente al cittadino di esercitare il diritto di libera scelta e di formulare un giudizio di soddisfazione a partire da un riferimento. Il concetto di customer satisfaction è il fulcro del ciclo di miglioramento continuo della gestione per processi, in quanto rappresenta l’informazione di feedback proveniente dall’outcome del processo. È necessaria comunque una riflessione: il servizio sanitario è un “pacchetto di servizi”, composto da un servizio centrale - la prestazione tecnica - e da una serie di servizi periferici, quali ad esempio le condizioni di accesso, l’accoglienza, le prestazioni alberghiere. La criticità del sistema di gestione della Qualità è il rischio di implementare un ciclo di miglioramento continuo basato su un giudizio errato della prestazione sanitaria; infatti il cliente può risultare soddisfatto, ma a tale soddisfazione può non corrispondere la qualità del servizio centrale. È necessario che le indagini di valutazione della soddisfazione del cliente rendano evidente la distinzione tra i vari elementi del servizio, per evitare ambiguità nell’attribuzione del giudizio e nella dichiarazione di soddisfazione. La Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità Il Sistema di Gestione per la Qualità è uno strumento di carattere organizzativo/gestionale centrato sul controllo dei processi con gli scopi di prevenire le criticità, assicurare la conformità ai requisiti e aumentare la soddisfazione del cliente. Attraverso i programmi di miglioramento si vuole garantire al paziente la sicurezza di ricevere la prestazione che conduca al miglior esito possibile, con il minor rischio di danni conseguenti, il minor consumo di risorse e la maggiore soddisfazione possibile. La Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità consiste nella verifica della conformità dell’organizzazione a standard di riferimento (UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 13485, ecc); ha carattere volontario e coinvolge un organismo terzo di certificazione che effettua una valutazione oggettiva in merito alla capacità del sistema di gestione implementato di raggiungere gli obiettivi pianificati, di aumentare la soddisfazione dei clienti e di attuare il miglioramento continuo all’interno dell’organizzazione. Anno 3 Numero 2 Marzo Aprile 2009