Ragade anale: sintomi, cause e cura

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Ragade anale: sintomi, cause e cura
Ragade anale: sintomi, cause e cura
La ragade anale è una lesione cronica o acuta caratterizzata da un’ulcerazione alla base del retto, nella
parete anale. Attraverso una cura medica, il riassorbimento della ragade avverrà generalmente in 6 o 8
settimane.
1. Sintomi
2. Cause
3. Cura
Sintomi
Nel corso di una ragade anale, possono manifestarsi dei dolori simili a dei bruciori durante la defecazione,
prurito anale, spasmi muscolari allo sfintere anale e tracce di sangue nelle feci. Va osservato che la
costipazione “riflessa” causata dal dolore per l’espulsione delle feci può aggravare la ragade anale. Ad ogni
modo, e in particolare in presenza di sangue nelle feci, è bene consultare urgentemente il proprio medico
una volta apparsi i sintomi descritti sopra.
Cause
Costipazioni frequenti, feci particolarmente dure, episodi di diarrea e di emorroidi rappresentano dei fattori
di rischio di questo disturbo. Inoltre, le ragadi anali sono più comuni negli individui più giovani soprattutto
nei bambini dai 2 mesi ai 6 anni e nelle persone anziane dove la ragade è legata ad un difetto di
vascolarizzazione della parete del canale anale causata dall’invecchiamento. Il parto, le malattie
infiammatorie croniche intestinali (come la sindrome di Crohn) e alcune pratiche sessuali come la sodomia
favoriscono anch’esse l’insorgenza delle ragadi anali.
Cura
Sulla base di un esame diagnostico che prevede una visita medica accompagnata dalla descrizione dei
sintomi da parte del paziente, il trattamento della ragade anale può comprendere: delle regole igieniche e
alimentari adeguate, una cura a base di lassativi leggeri per regolarizzare il transito intestinale, antalgici
orali o dei topici locali a scopo cicatrizzante o anestetico che permettono di ridurre l’infiammazione. Gli
ansiolitici possono essere prescritti per diminuire un’eventuale forma di ansia legata all’espulsione di feci
dure. In caso di forme più gravi o di ragade anale cronica può essere preso in considerazione l’intervento
chirurgico sotto anestesia locoregionale o generale, consistente nel ritirare una parte dei muscoli dello
sfintere per sopprimere gli spasmi muscolari e favorire la guarigione. Il rischio di complicazioni come
l’incontinenza anale esiste, ma è molto raro.
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