succhi e bevande
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succhi e bevande
ENTRA IN negozio E… Mangio sano, informato e soddisfatto Campagna promossa dall'Unione Europea - Schede scuole elementari Aranciata, cola, chinotto, limonata e gassosa: il filo che le unisce sono le bollicine, cioè l'aggiunta di anidride carbonica che rende più acida e dissetante la bibita. Hanno una serie di elementi comuni, a partire dallo zucchero, che è, in pratica, l'unico elemento che apporta energia. Gassosa e limonata contengono acido citrico e aromi che danno il gusto, oltre che piccole percentuali di succo di limone nella limonata. Nell'aranciata il succo d'arancia dev'essere almeno il 10%: una recente norma europea ha infatti abbassato il limite minimo, che era sempre stato del 12%. Tra gli altri ingredienti, sono diffusi diversi additivi. Per quanto dare un'occhiata alla bottiglia: se è trasparente sono loro a dare il colore arancione, quando invece la bottiglia è colorata di solito non vengono utilizzati. Cole e chinotti sono le “scure” della compagnia. Oltre allo zucchero, contengono alcuni acidi che ne caratterizzano il gusto. La caffeina è spesso presente: conviene tenerne conto se si è sensibili a questa sostanza. Responsabile del progetto: ACU - Associazione Consumatori Utenti - Onlus Progetto editoriale: Giubilesi & Associati - Progetto grafico: Luca Negri & Associati - Milano riguarda i coloranti, nell'aranciata basta HAI SETE? VUOI BERE QUALCOSA? Ma prima di entrare nel dettaglio, è importante sapere che, nella maggior parte dei casi, si tratta di bevande non ideali dal punto di vista nutrizionale. Le aranciate contengono solo il 10% di succo d'arancia, per esempio. Le cole sono composte da zucchero e additivi; i succhi di frutta non possono essere mai paragonati, come valore nutritivo, alla frutta fresca. Il contenuto di zucchero è alto e bevendo le bibite, tè freddo compreso, se ne manda giù parecchio. Non che le alternative “dietetiche” siano poi libere da ogni dubbio sulla loro sicurezza. Inoltre, il consumo eccessivo di bibite, negli Stati Uniti, è stato messo in relazione con l'obesità nei ragazzi; in Germania sono stati osservati casi di fragilità ossea in giovani che bevevano troppa cola. Insomma, sembreremo u n p o c o “antichi”, ma… viva l'acqua, le spremute e la l i m o n a t a casalinga! BIBITE LE BIBITE GASSATE CHI CERCA TROVA PER SAPERNE DI PIÙ IL SEGRETO PER VINCERE LA SETE ACQUA Può sembrare ovvio, ma è l'acqua che il nostro organismo richiede in quantità: non a caso i bicchieri da bibita sono grandi. Tra le diverse varietà di acqua, le più dissetanti sono quelle ricche di sali, di cui alcuni possono andare a rimpiazzare quelli persi con il sudore e la traspirazione. Il gusto acido rende una bevanda più dissetante. E’ per questo che nella maggior parte delle bibite viene aggiunto l'acido citrico come additivo acidificante. POCO O NIENTE ZUCCHERO Bere bevande molto dolci fa… aumentare la sete. Per q ue st o d ar e l a preferenza zuccherate fa sì bibite troppo che presto si ripresenti il desiderio di bere. UN AROMA GRADEVOLE Bisogna pensare anche al gusto: un succo o un aroma estratto da erbe o altri vegetali rendono certo più gradevole una bevanda. LA GIUSTA TEMPERATURA A temperatura ambiente anche la più gradevole delle bibite risulterà poco desiderabile e, soprattutto, dolcissima: insomma, anche la temperatura fresca (ma non gelida), aiuta a far passare la sete. Sono venduti in brick da un litro o in bottiglie grandi, e se riportano proprio l'indicazione “succo di frutta” devono contenere per legge - il 100% di frutta. Spesso c'è un'aggiunta di vitamine. Lo zucchero non viene aggiunto. Ultimamente sono state realizzate nuove QUALCOSA DI ACIDO a SUCCHI DI FRUTTA combinazioni di frutta. I succhi più naturali sono ottenuti con spremute “fresche” e andranno conservati in frigorifero. SUCCO E POLPA Sono i classici succhi venduti in bottigliette, chiamati anche nettari, a base di frutta come albicocca, pesca, mela e pera. Se un produttore decide, per esempio, di utilizzare più frutta di quella definita per legge o di sostituire lo zucchero con un dolcificante naturale alternativo, dovrà cambiare il nome in “bevanda a base di frutta”, mettendo poi in evidenza la percentuale di frutta utilizzata. BEVANDE ALLA FRUTTA La loro composizione è quella più libera tra le bevande a base di frutta, e infatti si vede come i produttori si sbizzarriscono nelle etichette, ma in genere hanno una percentuale di frutta non molto alta, contengono succhi ed estratti di piante molto vari, non contengono anidride carbonica e, di solito, nemmeno coloranti.