Estratto Memento IVA 2017
Transcript
Estratto Memento IVA 2017
TR AT TO ES MEMENTO PRATICO IVA 2017 Caratteristiche Aggiornato al 18 gennaio 2017 Prezzo: 120,00 € Codice: 217122 Memento Pratico IVA tratta in modo esaustivo l’intera disciplina IVA analizzando tutti gli argomenti di maggiore interesse, senza trascurare le disposizioni comunitarie. Sono esaminate in modo approfondito la normativa vigente, la prassi e la giurisprudenza nazionale e comunitaria. Particolare attenzione è dedicata ai regimi speciali e ad alcuni settori economici particolari. Un’intera sezione è dedicata al sistema doganale, con le ultime novità relative al nuovo codice doganale della UE. La trattazione è inoltre arricchita da centinaia di esempi e tavole sinottiche che agevolano la comprensione della materia in un’ottica prettamente operativa. La nuova edizione 2017 è aggiornata con le novità contenute nella Legge di Bilancio 2017 e nel Decreto Legge ad essa collegato (DL 193/2016 conv. in L. 225/2016). Principali novità: •Nuove comunicazioni periodiche (dati fatture e dati liquidazioni) • Incentivi all’utilizzo della fatturazione elettronica e alla trasmissione telematica delle fatture o dei relativi dati • Dichiarazione integrativa a favore • Territorialità prestazioni di servizi relative a beni immobili • Rimborsi IVA: nuova soglia per il visto e chiarimenti vari • Ravvedimento con dichiarazioni integrative o infedeli: chiarimenti • Note di variazione in diminuzione per procedure concorsuali ed esecutive • Nuova scadenza versamento saldo con maggiorazione • Regime forfetario e regime semplificato: modifiche e chiarimenti • Semplificazioni relative agli INTRASTAT • Depositi IVA: ampliate le fattispecie agevolate e modificate le modalità di assolvimento dell’IVA • Chiusura d’ufficio Partite IVA inattive • Cessioni gratuite per fini solidaristici • Gruppo IVA come soggetto autonomo dal 2018 • Modifica delle percentuali di compensazione per le cessioni di animali bovini e suini • Sistema doganale: nuova disciplina derivante dal codice doganale unionale e relative disposizioni di attuazione e di esecuzione 63 PIANO GENERALE DELL’OPERA Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre Piano generale dell’opera Presentazione (p. 5) L’IVA e la UE (p. 13) Parte I Operazioni nazionali 210 1150 3550 5100 6700 8250 10000 Soggetti passivi Operazioni IVA Territorialità Momento impositivo ed esigibilità Base imponibile Aliquote Rivalsa e detrazioni Parte II Operazioni internazionali 14020 16105 VAI ALL’ESTRATTO VIENE ILLUSTRATA LA NUOVA DEFINIZIONE DI SERVIZI RELATIVI A BENI IMMOBILI COME RISULTA DAL REG. UE 282/2011 VAI ALL’ESTRATTO SONO PRESENTATE LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLA NUOVA DISCIPLINA DEI DEPOSITI IVA E I NUOVI VINCOLI PROCEDURALI Operazioni intracomunitarie (acquisti, cessioni, prestazioni, depositi IVA) Operazioni extracomunitarie (importazioni, esportazioni, prestazioni di servizi internazionali) Parte III Adempimenti Titolo I Operazioni nazionali 19090 22650 23850 27700 29400 30200 31500 33500 Fattura e documenti connessi Registri obbligatori Liquidazioni, versamenti e rimborsi Comunicazioni e dichiarazioni annuali Adempimenti straordinari (dichiarazione di inizio, variazione e cessazione attività, comunicazione opzioni) Contribuenti di dimensioni ridotte Adempimenti contabili particolari Operazioni straordinarie Q Q Q Q Ed. Ed. Ed. Ed. Ipsoa Ipsoa Ipsoa Ipsoa 36900 36900 36900 38020 36900 38020 38020 40550 38020 40550 40550 40550 - Francis Francis Francis Francis Lefebvre Lefebvre Lefebvre Lefebvre Titolo Titolo IIII Titolo II Operazioni internazionali Titolo II Operazioni internazionali Operazioni internazionali Soggetti non residenti operanti in Italia Operazioni internazionali Soggetti non residenti operanti in Italia GENERALE GENERALE GENERALE GENERALE DELL’OPERA DELL’OPERA DELL’OPERA DELL’OPERA 7 7 7 47 Soggetti in Adempimenti relativi aaoperanti operazioni intracomunitarie Soggetti non non residenti residenti operanti in Italia Italia Adempimenti Adempimenti relativi relativi a operazioni operazioni intracomunitarie intracomunitarie extracomunitarie intracomunitarie Adempimenti relativi aa operazioni extracomunitarie Adempimenti relativi operazioni Adempimenti relativi a operazioni extracomunitarie extracomunitarie Settori Settori Settori Settori 45200 45200 45200 46050 45200 46050 46050 48900 46050 48900 48900 49700 48900 49700 49700 51050 49700 51050 51050 53550 51050 53550 53550 55100 53550 55100 55100 55500 55100 55500 55500 59200 55500 59200 59200 60750 59200 60750 60750 62200 60750 62200 62200 62950 62200 62950 62950 65350 62950 65350 65350 65800 65350 65800 65800 66000 65800 66000 66000 66300 66000 66300 66300 66400 66300 66400 66400 66400 PIANO PIANO PIANO PIANO Parte IV Parte IV Parte IV particolari economici Parte IV particolari economici economici particolari economici particolari Agenzie di viaggio Agenzie di viaggio Agenzie di Agricoltura Agenzie di viaggio viaggio Agricoltura Agricoltura Assicurazioni Agricoltura Assicurazioni Assicurazioni Banche Assicurazioni Banche Banche Commercianti al minuto ee assimilati Banche Commercianti al minuto assimilati Commercianti al minuto eeoggetti assimilati Commercio di beni usati, d’arte Commercianti al minuto assimilati Commercio di beni usati, oggetti d’arte Commercio di beni usati, oggetti Consorzi tra imprese Commercio di beni usati, oggetti d’arte d’arte Consorzi tra imprese Consorzi imprese Edilizia altre operazioni immobiliari Consorziee tra tra imprese Edilizia altre operazioni immobiliari Edilizia ee altre Editoria Edilizia altre operazioni operazioni immobiliari immobiliari Editoria Editoria Enti non profit Editoria Enti non profit Enti profit Fondi immobiliari Enti non non profit Fondi immobiliari Fondi immobiliari Giochi, intrattenimenti ee spettacoli Fondi immobiliari Giochi, intrattenimenti spettacoli Giochi, Intermediari Giochi, intrattenimenti intrattenimenti ee spettacoli spettacoli Intermediari Intermediari Operazioni la PA Intermediaricon Operazioni con la PA Operazioni con Rottami Operazioni con la la PA PA Rottami Rottami Servizi digitali resi Rottamidigitali resi aa privati Servizi privati Servizi digitali resi Altri settori minori Servizi digitali resi aa privati privati Altri settori minori Altri Altri settori settori minori minori ... ... ... ... (regime (regime (regime (regime del del del del margine) margine) margine) margine) Parte V Parte V Parte V Sanzioni Parte V Sanzioni Sanzioni Sanzioni 68200 68200 68200 70050 68200 70050 70050 70050 Sanzioni Sanzioni Sanzioni Sanzioni Sanzioni Sanzioni amministrative amministrative amministrative penali amministrative penali penali penali Parte VI Parte VI Parte VI Sistema doganale Parte VI Sistema doganale Sistema doganale Sistema doganale 72040 Fonti normative 72040 Fonti normative 72040 Fonti normative 72300 Rapporto tributario doganale 72040 Fonti normative 72300 Rapporto tributario doganale 72300 Rapporto tributario 73100 Debito fiscale 72300 Rapporto tributario doganale doganale 73100 Debito fiscale 73100 Debito fiscale 73400 Accertamento 73100 Debito fiscale doganale 73400 Accertamento doganale 73400 Accertamento doganale 74250 Dichiarazione doganale 73400 Accertamento doganale 74250 Dichiarazione doganale 74250 Dichiarazione doganale 74560 Fasi delle operazioni doganali ee relative procedure 74250 Dichiarazione doganale 74560 Fasi delle operazioni doganali relative procedure 74560 Fasi delle operazioni doganali e relative 75060 Regimi doganali 74560 Fasi delle operazioni doganali e relative procedure procedure 75060 Regimi doganali 75060 Regimi doganali Revisione dell’accertamento, sanzioni ee contenzioso 877100 PIANO GENERALE DELL’OPERA 75060 Regimi doganali 77100 Revisione dell’accertamento, sanzioni contenzioso 77100 Revisione 77100 Revisione dell’accertamento, dell’accertamento, sanzioni sanzioni ee contenzioso contenzioso Parte VII Appendice 79000 79050 Disposizioni normative Formulari, modelli e tabelle INDICE VAI ALL’ESTRATTO TUTTA LA NUOVA DISCIPLINA RIFORMATA DAL NUOVO CODICE UNIONALE E CHIARITA Q Ed. Ipsoa - Francis DALL’AGENZIA DELLE Lefebvre DOGANE TERRITORIALITÀ Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre 95 5 Q Ed. In Ipsoa - Francis Lefebvre 79 generale, al fine di valutare l’inerenza di una prestazione occorre distinguere TERRITORIALITÀ a seconda della natura del committente: — se è una persona fisica il prestatore del servizio deve effettuare una valutazione di compatibilità complessiva, per verificare che il servizio medesimo sia acquistato nell’esercizio dell’attività economica; CAPITOLO 3 — se è un soggetto diverso da una persona fisica (società, ente, associazione), la soggettività passiva si presume sussistente, salvo il caso in cui i servizi siano destinati esclusivamente ad un uso privato del soggetto committente, cioè delle persone facenti parte degli organi delle società o enti in esame, ovvero dei dipendenti degli stessi. Territorialità Esempio 1) Se un imprenditore persona fisica, stabilito in Italia, acquista da un avvocato spagnolo una consulenza relativa ad una causa di divorzio, è evidente cheSOMMARIO il servizio va considerato reso a un privato, anche se il committente abbia comunicato il suo numero di partita IVA. 4341 Sez. 1 - Definizioni preliminari ............. b. Lavori periziestabilito relativein aiFrancia, beni moEsempio 2) Nel caso di una consulenza resa a un3670 imprenditore personae fisica, da un prestabili................................................... 4480si tore stabilito in Italia, che attiene all’organizzazione gestita dall’imprenditore stesso: il servizio Territorio ............................................ 3670 dell’impresa considera reso a un soggetto passivo ed è quindi irrilevante c. ai fini IVA (sempre che il committente comunichi Intermediazioni mobiliari ............... 4510il Sede................................................... 3690 suo numero di partita IVA). d. Servizi inerenti ai trasporti............. 4625 Sez. 2 - Cessioni di beni ....................... 3820 e. sia Servizi culturali, artistici,occorre scientifici, Esempio 3) Se il servizio è compatibile sia con la sfera privata con quella economica distinguere a a. Beni immobili .................................. 3860 educativi, sportivi e simili .................. 4640 seconda che il committente sia comunitario o meno: b. se Beni mobili «materiali» ...................... 3900 — è comunitario, il prestatore considera la prestazione acquisita nell’ambito della propria attività economica f. Servizi di ristorazione e di catering ... 4680a condizione che quest’ultimo comunichi il proprio numero dig.partita Sez. 3 - Prestazioni di servizi ............... 4170 ServiziIVA; immateriali (comuni e digita— se è extracomunitario, il prestatore potrà richiedere gli elementi a supporto della non riconI. Servizi generici.................................. 4290 al committente li) .................................................... 4730 ducibilità dell’acquisto alla sfera privata, onde giustificare la mancata applicazione dell’IVA (prestazioni B2B). II. Servizi specifici ................................. 4410 III. Prestazioni complesse ..................... 4900 Esempio 4) In relazione ad un medico........ che lavora solo in Italia ma che è residente in Germania, bisogna distina. Servizi relativi a beni immobili 4430 guere: — se richiede ad un collega stabilito in Germania una consulenza inerente un proprio paziente, egli si considera stabilito in Italia e quindi il servizio è soggetto ad IVA italiana; — se richiede una consulenza matrimoniale da un avvocato stabilito in Germania, in quell’operazione si considera Lenon cessioni beni e le prestazioni serviziadposte in essere da soggetti passivi stabilito di in Italia e quindi il servizio non èdisoggetto IVA italiana solo perché la sede della propriasono attivitàimpoè in Italia,in risultando il luogo della residenza abituale (v. n. 3700). (omissis) nibili Italia sepreminente sono effettuate nel territorio dello Stato italiano. La «territorialità» rappresenta quindi un elemento indispensabile, al pari di quello oggettivo e di quello soggettivo, per determinare la tassazione in Italia di un’operazione. In realtà, il requisito territoriale, a livello generale, ha una rilevanza relativa rispetto a quella dei requisiti oggettivo e soggettivo: solo in presenza di questi ultimi, infatti, ha senso verificare la sussistenza del requisito territoriale, per stabilire la rilevanza dell’operazione IVA in uno Stato UE o in un altro. II. territoriale, Servizil’operazione specificiè fuori campo IVA. In mancanza di un collegamento Nessun problema di territorialità si pone, evidentemente, nei casi in cui tutti gli elementi dell’operazione sono collocabili delprestazioni cedente/prestatore, In deroga alla regola generale, in vi Italia: sono sede alcune di servizisede che dell’acquirente, si considerano localizzazione dei beni esecuzione/utilizzo della prestazione. Viceversa, in tutti i casi effettuate in Italia sullaceduti, base di diversi ed autonomi criteri che vengono dettagliatamente in cui un’operazione effettuata da (o nei confronti di) soggetti esteri ovvero altri analizzati nei paragrafiviene seguenti. elementi dell’operazione coinvolgono Stati esteri (UE o extra-UE), diventalocalizzabili» necessario stabiAi fini della presente trattazione, vengono considerati «materialmente quei lire se l’operazione rileva odisciplinati meno in Italia. servizi - specificatamente dalla legge - per i quali è possibile individuare un N.B. Essendo un’imposta sui l’IVA è generalmente nel Paese cui si realizza il consumo collegamento «materiale» conconsumi, il territorio italiano chedovuta consente di incollocare nello Stato di un di bene o di un servizio. I criteri territorialità dettati dal legislatore hanno infatti lo scopo di stessofinale il luogo consumo finale di dettidiservizi. 3550 4410 individuare nel modo più attendibile possibile il luogo in cui si realizza il consumo finale di una determinata operazione, al fine di stabilire se la stessa è rilevante in Italia oppure no. Sotto l’aspetto territoriale, lea.operazioni si possono distinguere Servizi relativi a beni immobili in: — operazioni interne, e cioè scambi di beni che avvengono nel territorio italiano (anche se effettuati tra soggetti esteri) e scambi di servizi che, in base alla normativa La IVA,disposizione si consideDefinizione (art. 31 bis Reg. UE 282/2011, C.Giust. CE 3 settembre 2009 C-37/08) rano effettuati all’interno dello Stato (anche se coinvolgono Stati esteri); riguarda le prestazioni che hanno un nesso sufficientemente diretto con un bene immobile, — operazioni internazionali, cioè scambi di beni tra Stati diversi (acquisti e cessioni intracocome definito al n. 3860, e cioè, dal 2017, i servizi aventi almeno una delle seguenti carattemunitarie, ristiche: importazioni, esportazioni e operazioni assimilate alle esportazioni) e servizi connessi servizi internazionali). operazioni sono del specificatamente a) derivatia tali da scambi un bene(c.d. immobile, se il bene è unQueste elemento costitutivo servizio ed è individuate legislatore eper sono soggette ad una (es. disciplina particolare che deroga alle essenziale edal indispensabile la sua prestazione locazione di un fabbricato, otteniregole relative alle operazioni interne (qui di seguito esaminate) e sono quindi trattate mento di un diritto di pesca in un territorio delimitato); separatamente nel capitolo relativo alle operazioni internazionali (v. n. 14000 b) erogati o destinati a un bene immobile, aventi per oggetto l’alterazione fisicae os.).giuridica Nel presente capitolo si forniscono innanzitutto precisazioni in merito alla nozione di terridi tale bene (es. riparazione di un fabbricato). torio si deve intendere perfaterritorio delloin Stato, territorio ladell’Unione Per i (indicando beni situati cosa in Italia, l’accatastamento presumere, via residuale, natura di Europea immobile.e territorio extracomunitario) e di sede (domicilio, residenza e stabile organizzazione). Successivamente vengono individuati i criteri di territorialità applicabili alle operazioni 3555 4430 6 96 TERRITORIALITÀ Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre 4431 Nella tabella seguente sono riportati, a titolo indicativo e raggruppati per categorie, i servizi compresi e quelli simili esclusi in base all’art. 31 bis Reg. UE 282/2011, che recepisce la giurisprudenza comunitaria. Da uno sguardo d’insieme risulta che la presenza di un nesso minimo o accessorio con un immobile non è sufficiente a far rientrare il servizio fra quelli immobiliari. Categoria Servizi compresi Costruzione e demolizione — edificazione di un fabbricato e/o di strutture permanenti sul suolo; — lavori di costruzione e demolizione effettuati su un fabbricato o su sue parti o su strutture permanenti (condotte del gas e dell’acqua, condotte fognarie e simili) Locazione e leasing di immobili (diversi da quelli usati per servizi pubblicitari), compreso il magazzinaggio di merci con assegnazione di una parte specifica dell’immobile ad uso esclusivo del destinatario Cessione e trasferimento di diritti su immobili Si tratta di diritti diversi dalla locazione/leasing e da quelli del settore alberghiero, per l’utilizzo di un immobile o di sue parti, in particolare licenze per l’utilizzo di parte di un immobile, come la concessione di diritti di pesca e di caccia o l’accesso a sale d’aspetto negli aeroporti, o l’uso di infrastrutture soggette a pedaggio (ponti o gallerie) Manutenzione, riparazione, ristrutturaz. e restauro fabbricati — di fabbricati o di loro parti, compresi lavori di pulizia e di posa in opera di piastrelle, carta da parati e parquet; — di strutture permanenti quali condotte del gas e dell’acqua, condotte fognarie e simili Valutazioni — del rischio e dell’integrità di immobili; — di immobili, anche a fini assicurativi, per stabilire il valore di un immobile a garanzia di un prestito o per stimare eventuali rischi e danni nell’ambito di controversie Opere agricole Servizi simili esclusi (considerati servizi generici) servizi agricoli quali dissodamento, semina, irrigazione e concimazione Macchinari e attrezzature (*) — manutenzione e riparazione, ispezione e controllo di macchinari o attrezzature che possano essere considerati immobili; — installazione o montaggio di macchinari o attrezzature che, una volta installati o montati, possano essere considerati immobili installazione o montaggio, manutenzione e riparazione, ispezione o controllo di macchinari o attrezzature che non siano, o non diventino, parte di beni immobili Magazzinaggio merci in un bene immobile se è assegnata una parte specifica dell’immobile ad uso esclusivo del destinatario se non è assegnata alcuna parte specifica dell’immobile ad uso esclusivo del destinatario Settore alberghiero prestazione di alloggio nel settore alberghiero o in settori con funzione analoga (campi di vacanza o terreni attrezzati per il campeggio, compreso il diritto di soggiornare in un luogo determinato risultante dalla conversione di diritti di uso a tempo parziale e di diritti affini) TERRITORIALITÀ Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre 7 97 Servizi simili esclusi (considerati servizi generici) Categoria Servizi compresi Elaborazione planimetrie per un fabbricato o per parti di un fabbricato destinato a un particolare lotto di terreno, a prescindere dal fatto che il fabbricato sia costruito per fabbricati, o per loro parti, che non siano destinati a un particolare lotto di terreno Gestioni immobiliari consistenti nella gestione di immobili commerciali, industriali o residenziali da o per conto del proprietario gestione del portafoglio di investimenti immobiliari Fiere, mostre e servizi correlati semplice messa a disposizione di stand, senza alcun servizio correlato alla fiera o mostra (ma solo quelli accessori all’immobile, quali elettricità, riscaldamento, ecc.). messa a disposizione di stand e servizi correlati atti a consentire l’esposizione di prodotti (progettazione dello stand, trasporto e magazzinaggio dei prodotti, fornitura di macchinari, posa di cavi, assicurazione e pubblicità ecc.), anche con contratti separati (v. n. 4640) Intermediazioni nella vendita, nella locazione finanziaria o nella locazione di immobili e nella costituzione o nel trasferimento di determinati diritti su immobili o diritti reali su immobili (assimilati o meno a beni materiali) nella prestazione di alloggio nel settore alberghiero o in settori simili (campi di vacanza o terreni attrezzati per il campeggio), se l’intermediario agisce in nome e per conto di un’altra persona Servizi legali relativi al trasferimento di proprietà di immobili, alla costituzione o al trasferimento di determinati diritti sui beni immobili o diritti reali su beni immobili (pratiche notarili, stesura di contratti di compravendita aventi per oggetto la proprietà di immobili) anche se la sottostante operazione che dà luogo all’alterazione giuridica della proprietà non è portata a compimento in materia di contratti diversi da quelli a fianco indicati, comprese consulenze sulle clausole di un contratto per il trasferimento di immobili, o consulenze per eseguire un siffatto contratto o dimostrarne l’esistenza, che non siano specificamente connessi al trasferimento di proprietà di immobili anche se comportano l’uso di beni immobili Servizi pubblicitari Servizi di sorveglianza o sicurezza servizi effettuati nel luogo in cui è situato il bene (*) La messa a disposizione di attrezzature per la realizzazione di lavori su beni immobili costituisce una prestazione di servizi relativi a beni immobili soltanto se il prestatore si assume la responsabilità dell’esecuzione dei lavori. Se insieme alle attrezzature è messo a disposizione personale sufficiente per l’esecuzione dei lavori, si presume che il prestatore abbia assunto tale responsabilità (è ammessa prova contraria con qualsiasi mezzo) (art. 31 ter Reg. UE 282/2011). Territorialità (art. 7 quater DPR 633/72, Circ. AE 29 luglio 2011 n. 37/E) Le suddette prestazioni si considerano effettuate in Italia quando l’immobile è situato in Italia; è dunque irrilevante il domicilio o la residenza dei soggetti tra i quali interviene l’operazione. Pertanto, se queste prestazioni sono rese su immobili che si trovano in un altro Stato UE, si considerano escluse da IVA nazionale (e soggette ad IVA dell’altro Stato UE). Esempio 1) In caso di contratto di appalto per la fornitura, in un paese Extra UE, di uno stabilimento «chiavi in mano» (costruzione di immobile e fornitura di macchinari destinati ad essere incorporati nell’ufficio) l’insieme delle prestazioni è fuori campo IVA (Ris. Min. 22 ottobre 1992 n. 450184; Cass. 22 marzo 1999 n. 2643). Esempio 2) Le prestazioni di intermediazione a favore dell’impresa Gamma di Parigi, dirette a favorire la stipulazione di un contratto di acquisto di un immobile situato in Italia sono soggette ad IVA; al contrario, le pre- stazioni di intermediazione a favore della medesima impresa Gamma dirette a favorire la stipulazione di contratti di appalto per la futura realizzazione di impianti industriali considerati immobili (in quanto ancorati al suolo) rientrano nella regola generale e quindi sono fuori campo IVA (Assonime). Esempio 3) L’impresa italiana Alfa tinteggia una casa in Francia di proprietà del sig. Rossi di Milano. La prestazione è fuori campo IVA in Italia. L’impresa Alfa deve tuttavia aprire una partita IVA in Francia per emettere fattura con IVA francese (TVA) nei confronti di Rossi (v. n. 37560). La disciplina non cambia se il committente è una società residente a Milano. 4435 98 8 TERRITORIALITÀ Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre Esempio 4) Le operazioni di rilascio di tessere per il pagamento del pedaggio di autostrade estere devono essere qualificate come prestazioni relative all’utilizzo di un bene immobile situato al di fuori dell’Italia e pertanto sono fuori campo IVA (Ris. Min. 27 dicembre 1999 n. 170/E, Ris. AE 1º giugno 2005 n. 67/E). Esempio 5) Le prestazioni di lavorazione, assemblaggio, riparazione e manutenzione di piattaforme petrolifere, e sulle tubature relative all’impianto di perforazione situato sulle stesse, sono fuori campo IVA qualora tali piattaforme siano situate in acque territoriali estere. Esempio 6) I servizi di prenotazione alberghiera forniti (anche via internet) da una società in nome e per conto del cliente, sono inquadrate tra le prestazioni generiche e quindi non rientrano nell’ipotesi in esame (Circ. AE 21 giugno 2010 n. 36/E). Esempio 7) I servizi resi da un’associazione che organizza lo scambio tra i propri associati dei loro diritti di godimento a tempo ripartito su alloggi per vacanze (c.d. multiproprietà) e che riceva da essi come corrispettivo quote d’iscrizione, quote associative annuali nonché commissioni di scambio, si considerano effettuati nel luogo in cui è situato l’immobile sul quale l’associato interessato possiede il diritto di godimento (C.Giust. CE 3 settembre 2009 C-37/08). Esempio 8) Le prestazioni di deposito merci sono generalmente prestazioni di servizi generiche, quindi non rientrano tra le prestazioni relative agli immobili (Circ. AE 21 giugno 2011 n. 28/E). Tuttavia, se l’immobile è un elemento costitutivo della prestazione di deposito - es. prestazione di servizio complesso di stoccaggio, consistente nel ricevere le merci in magazzino, sistemarle nelle apposite aree, custodirle, imballarle, consegnarle, scaricarle e caricarle, nel caso in cui ai suoi beneficiari viene riconosciuto il diritto di utilizzare in tutto o in parte una porzione specificamente determinata dell’immobile adibito a deposito - la prestazione si considera relativa a beni immobili (C.Giust. UE 27 giugno 2013 C-155/12). 4450 Fornitura di un bene mobile da installare in un immobile In caso di fornitura di un bene mobile con obbligo del cedente di provvedere all’installazione dello stesso, fissandolo al suolo o ad un immobile (es. un impianto industriale), si deve distinguere a seconda che il servizio di installazione sia un servizio autonomo dalla fornitura del bene, da quello in cui il servizio abbia natura accessoria rispetto alla fornitura medesima. Servizio autonomo — se il bene mobile può essere separato dall’immobile senza alterarne la funzionalità (*) la prestazione di installazione, nei rapporti B2B, è rilevante in Italia, se il committente è ivi stabilito (in applicazione della regola generale); — se il bene mobile non può essere separato dall’immobile senza alterarne la funzionalità, la prestazione è rilevante se il bene immobile ove è installato il bene mobile è situato in Italia (Cass. 27 ottobre 2009 n. 22691. Servizio accessorio Si applica la medesima disciplina prevista per l’operazione principale. Il servizio di installazione è quindi rilevante in Italia se la fornitura del bene rileva in Italia (es. bene nazionalizzato che si trova in Italia al momento della consegna, v. n. 3920 e s.) (**). (*) O quando per riutilizzare il bene in un altro contesto con le medesime finalità debbano essere effettuati antieconomici interventi di adattamento. (**) Se la fornitura del bene dà luogo, in Italia, a un’esportazione o a una cessione intracomunitaria, il servizio di installazione è non imponibile. 4460 Immobili situati in due Stati Le prestazioni di servizi relative a beni immobili situati in parte in Italia e in parte in territorio estero (es. manutenzioni ponti di confine, posa in opera di tubi sul fondo marino), sono assoggettabili ad IVA limitatamente a quelle afferenti alla parte d’immobile situato in Italia. Ove però risulti oggettivamente impossibile fare una distinzione esatta tra le prestazioni effettuate in Italia e quelle effettuate all’estero, è possibile adottare un criterio di proporzionalità (Ris. Min. 25 agosto 1992 n. 450156). Lo stesso criterio di proporzionalità, inoltre, può essere adottato quando sono stati versati degli acconti relativi all’esecuzione dell’opera e non vi sia la possibilità di stabilire con esattezza, all’atto della fatturazione, la parte dei medesimi relativi a prestazioni effettuate in Italia, salvo successiva regolarizzazione (v. n. 20410 e s.) (Ris. Min. 27 giugno 1980 n. 411350). È tuttavia possibile, previa autorizzazione del Consiglio Europeo, che 2 Stati confinanti stipulino degli accordi in deroga alla regola generale, allo scopo di semplificare la riscossione dell’IVA o di evitare evasioni o elusioni fiscali (art. 395 Dir. 2006/112/CE). (omissis) 5672 Sono definite tali le operazioni a cui partecipano più di tre soggetti dislocati in più Stati comunitari. Tale tipologia di operazioni non gode delle semplificazioni previste per l’operazione triangolare (Circ. Min. 10 giugno 1998 n. 145/E). OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre 15510 9 235 Esempio Un operatore italiano (IT1) acquista un bene da un soggetto IVA identificato in Francia (FR) e lo cede ad altro soggetto nazionale (IT2) il quale, a sua volta lo rivende ad un 1 inviati direttamente in Spagna. operatore spagnolo (ES). I beni dalla CAPITOLO Francia vengono 15530 ciclo dei passaggi di proprietà della merce Operazioni intracomunitarie FR - - - - - - - - - ITA1 - - - - - - - - - ITA2 - - - - - - - - - ES ciclo della movimentazione fisica della merce FR - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ES Il rapporto tra FR e IT1 non realizza un acquisto intracomunitario, in quanto nel caso di specie SOMMARIO non si verifica uno dei requisiti essenziali costituito dal materiale arrivo dei beni in Italia (v. n.Definizione 14230). L’operazione non può nemmeno nellatriangolari «triangolare comunitaria», e requisiti .......................... 14020 farsi Sez.rientrare 4 - Operazioni ............. 15240 atteso che IT1 non è legittimato a designare quale «debitorenazionale d’imposta» l’acquirente15280 finale Triangolazione ...................... Sez. 1 - Acquisti intracomunitari .......... 14230 ES, non assumendo nei confronti di quest’ultimo la veste dicon fornitore. Triangolazioni soggetto extra UE.... 15320 Esclusioni ............................................ 14290 Pertanto, la transazione deve essere considerataTriangolazioni quale operazione esclusa dal campo applicon lavorazione.............. 15340 Regime derogatorio............................. 14410 della territorialità cativo dell’IVA, per carenza del presupposto (v. n. 3820 e s.). Sez. 5 - Operazioni quadrangolari........ 15510 Sez. 2 - Cessioni intracomunitarie ........ 14570 Sez. 6 - Beni da introdurre o giacenti in all’atto Regimi particolari (vendite a distanza, Il rapporto tra IT1 e IT2 è irrilevante ai fini dell’imposta nazionale, in quanto i beni, depositi IVA........................................ 15670 mezzi di trasporto ..................... 14740 sul della cessione, nonnuovi) sono fisicamente presenti territorio dello Stato. Conseguentemente, 15535 15540 Sez. 3 - Prestazioni di servizi intraco- a tutti gli obblighi impositivi in Francia. l’operazione deve essere assoggettata munitari ............................................. 14970 Il rapporto tra IT2 ed ES non costituisce cessione intracomunitaria di beni, ma assume rilevanza ai fini dell’imposta dovuta in Spagna. (omissis) Definizione Per «operazioni intracomunitarie» si intendono, innanzitutto, gli acquisti e le cessioni di beni, che intercorrono tra soggetti passivi IVA appartenenti a diversi Stati membri 6 dell’Unione europea, che vengono resiSEZIONE «non imponibili» nel Paese del cedente, per essere invece assoggettati ad IVA da parte del cessionario, nel Paese di destinazione dei beni (DL danumerosi introdurre o giacenti in depositi 331/93 cheBeni recepisce articoli sparsi nella Dir. 2006/112/CE, artt. 2, 3, IVA 4, 9, 17, 20 e s., 33, 34, 40, 67 e s., 138 e(art. s., 50 154biseDLs.,331/93, 162 eCirc. s., 172 e marzo s., 1992015 e s.,n. ecc.). AE 24 12/E) 15545 14020 Esempio 1) La cessione di 1000 paia di scarpe, sulla base di un contratto di vendita, da parte di una azienda di Depositi IVA La disciplina dei depositi IVA recepisce gli artt. 154 e s. Dir. 2006/112/CE. 15670 Ancona ad un rivenditore di Madrid, costituisce una cessione intracomunitaria. Per l’azienda madrilena, la stessa Sioperazione tratta di sidepositi fisicamente all’interno del territorio italiano e utilizzati per la definisce collocati acquisto intracomunitario. custodia materiale di beni nazionali o comunitari non destinati alla vendita al minuto (nei Esempio 2) Un’aziendaNon italiana acquista un macchinario industriale da un produttore tedesco. L’italiano effettua luoghi medesimi). corrispondono ai depositi doganali (v. n. 75460 e s.), questi ultimi un acquisto intracomunitario, il tedesco una cessione intracomunitaria. possono, a determinate condizioni essere utilizzati come depositi IVA. 260 tali OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre Con depositi è possibile effettuare una serie di operazioni senzaQl’applicazione dell’IVA ; essi consentono di evitare che ai beni comunitari venga riservato un trattamento fiscale meno Tra le operazioni intracomunitarie rientrano anche le prestazioni di servizi: favorevole rispetto passivi a quellostabiliti previsto per i abeni di provenienza da Paesi che, se — rese da soggetti in Italia soggetti passivi stabiliti in altriextra Stati UE membri; introdotti beneficiano sospensione — ricevutenei dadepositi soggetti doganali, passivi stabiliti in Italia della da parte di soggettidell’imposta. passivi stabiliti in altri Stati L’introduzione delle merci nel deposito IVA comporta l’assolvimento dell’IVA, se dovuta, in membri. un momento successivo,sono e cioè al momento della loro estrazione dalmateria deposito l’immisTuttavia, tali prestazioni soggette alle disposizioni ordinarie in di per territorialità sione in consumo (v. n. 4170 e s.). nello Stato. La disciplina esposta nella presente sezione è quella in vigore per le operazioni effettuate a partire dal 1º aprile 2017, come modificata dal DL 193/2016 conv. in L. 225/2016. La disciplina sostanziale operazioni intracomunitarie, riguarda, principalmente A seguito delle modifichedelle introdotte, l’accesso al regime è stato estesoquindi, alle cessioni di tutte le gli scambidicomunitari (acquisti e cessioni),italiani, per laampliando sussistenzasignificativamente dei quali occorrelache siano tipologie prodotti, anche ad acquirenti platea di potenzialideterminati utilizzatori.requisiti. verificati 14025 Precisazioni 1) Non possono essere introdotti in un(cessioni depositoeIVA i seguentiè beni: N.B. Per l’effettuazione di operazioni intracomunitarie prestazioni) necessario richiederne pre- — beni non comunitari (a meno siano stati preventivamente immessi in libera pratica); ventivamente l’abilitazione all’AE che (v. n.non 38170 e s.). — beni, esistenti in Italia, vincolati al regime di ammissione temporanea ovvero introdotti nei recinti o magazzini di temporanea custodia in attesa di ricevere una destinazione doganale; — beni importati a scarico di occorre un regimela di perfezionamento attivo con la modalità dell’esportazione antiIn particolare, presenza contemporanea dei seguenti 4 requisiti cipata. riguardanti, rispettivamente, l’oggetto dell’operazione, i soggetti che la compiono, l’onerosità 2) Gli operatori che svolgono esclusivamente attività di vendita al minuto non possono fruire del deposito della IVA. transazione e la movimentazione fisica deialbeni. Chi svolge attività promiscua di vendita di merci minuto ed all’ingrosso, tenuto alla separazione delle due attività, può utilizzare il deposito IVA limitatamente alle merci afferenti il commercio all’ingrosso. Il soggetto interessato, che decida di destinare dei beni che ha introdotto in deposito alla vendita al minuto in Italia, Oggetto L’operazione riguarda le cessioni di beni , infatti prestazioni di servizi non sono deve prima estrarli, con l’osservanza delle disposizioni relative (v. n.le 15800). Requisiti più disciplinate dalle norme riguardanti le operazioni intracomunitarie (DL 331/93). (omissis) Riepilogo delle caratteristiche principali del deposito IVA È un luogo fisico (non puramente virtuale o contabile) (*). È consentita solo l’introduzione di beni nazionali o comunitari. I beni extracomunitari possono essere introdotti solo 14040 14050 I gestori possono richiedere l’attribuzione di un numero di partita IVA unico per tutti i soggetti passivi non residenti da essi rappresentati. La rappresentanza leggera viene meno al compimento della prima operazione attiva o passiva che comporta il 10in o il recupero obbligo per l’operatore interessato di identificarsi Q Ed. pagamento Ipsoa - Francis Lefebvre dell’imposta, con il conseguente OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE 261 Q Ed. Italia Ipsoa(nomina - Francis INTRACOMUNITARIE 263 delLefebvre rappresentante fiscale o identificazione OPERAZIONI diretta). 2) Se gli stessi locali sono utilizzati sia come deposito doganale che come deposito IVA, e quindi sono presenti merci vincolate al regime di deposito doganale e merci in deposito è39940, necessario far ricorso ad opportuni Natura deidell’estrazione beni ammessi Inautofatturazione linea generale, non alcuna rilevanza la 15720 al momento mediante (v.IVA, n.assumono oppure prima di tale accorgimenti per correttamente le DL merci sottoposte ailoro 2 distinti natura, la qualità o individuare la equantità dei né i motivi della nei depositi. momento, v. n. 15800 s.) (art. 16 c.beni 5 bis 185/2008 conv. inintroduzione L. regimi. 2/2009 modificato da art. revoca dell’autorizzazione (obbligatoria per il venir meno delle condizioni per il rilascio e in caso 34 c. 3) 44L’eventuale DL 179/2012 conv. in L. 221/2012). In sostanza, l’ingresso dei beni nei locali limitrofi di irregolarità nella gestione del deposito) comporta il pagamento dell’IVA sui beni in deposito, che si intenper effettuare operazioni suddette si pagamento considera equivalente all’ingresso deposito, Operazioni effettuabili senza Possononel essere effetdono come le estratti, eccetto il caso di trasferimento degli stessi indell’IVA altro deposito IVA. intendendosi per assoltedell’IVA le funzioni di stoccaggio custodia, le determinano conseguenti respontuate senza pagamento diverse operazioni,e di alcune dellecon quali direttasabilità del depositario. mente l’introduzione dei beni nei Idepositi altrefiscali invece beni che sono Comunicazione preventiva titolari distessi, depositi per iriguardano prodotti soggetti ad accisa Resta invece fermo l’obbligo di introdurre materialmente in deposito i beni che non devono custoditi nei predetti depositi, altre ancora che comportano l’estrazione dei beni dai depositi e di depositi doganali, prima dell’avvio dell’operatività come depositi IVA, devono presentasubire lavorazioni. per l’invio all’estero e, agli infine, altre che determinano il trasferimento di beni tra depositi. re una comunicazione Uffici Doganali e delle Entrate territorialmente competenti (art. 50 In considerano limitrofi quei locali che pur non costituendo parte integrante del deposito sono a La proposito locuzione si «effettuate senza pagamento dell’imposta » significa che le operazioni pur rientrando nel campo bis c.questi 2-bis DL 331/93 e Nota AD 4 ottobre 2006 n. 3440/D). funzionalmente logisticamente collegati in un rapporto di contiguità e comunque rientrantinon nel plesso di applicazione dell’IVA,e non danno luogo al pagamento dell’imposta. In sostanza, le operazioni fanno A tal aziendale fine è stato predisposto uno schema di comunicazione, allegato alla Nota AD 28 del gli depositario, qualunque sia il fatturazione, titolo di detenzione. Sono esclusi, in ogni caso, i locali gestiti da venire meno adempimenti formali della registrazione, ecc. anche se non deve essere versata dicembre n. (Circ. 7521/D utilizzabile dall’utenza. soggetto diverso dal depositario. alcuna2006 imposta Assonime 17 dicembre 1997 n. 114). Estrazioni beni daiintroduzione depositi IVAdepositi Le depositi seguenti estrazioni sono effettuate Rappresentante fiscale I gestori dei IVA, qualora soggetti passivi nonsenza resiOperazionidei mediante nei IVA i Le operazioni che sono pagamento dell’IVA: denti nonsenza abbiano già nominato un mediante rappresentante fiscale odinon abbiano provveduto effettuate pagamento dell’IVA l’introduzione beni nei depositi sono: ad — acquisti beni estratti da un deposito IVA per essere spediti in un altro Stato di UE cui (cessioni intracoidentificarsi direttamente in di Italia, assumono automaticamente la stessi posizione di alrappresentanintracomunitari beni, compresi i trasferimenti a se n. 14260. In munitarie), si tratti di cessioni intracomunitarie ad imposta in Italia; te «leggero» (v. n. che 38050) dei soggetti stessi. Questo al fine disoggette adempiere gli obblighi tributari questi casi, salvo l’acquirente integra la fattura di acquisto senza applicazione dell’IVA (richia— beni l’introduzione estratti deposito IVAintracomunitarie con trasporto fuori del territorio dellastati UE riguardanti non da solounledel operazioni seguito nel delle quali idegli beniacquisti; sono mando bene nel deposito IVA) eolaaspedizione registra registro (esportazione); introdotti nei depositi, ma tuttedilebeni operazioni relative ai beniprestazione che transitano nel deposito — immissioni in libera pratica non comunitari, previa di garanzia (v. n. — avvalendosiesportazioni della dichiarazione (importazioni, ecc.). d’intento dell’esportatore abituale (v. n. 41290). 15745); Se cessioni il soggetto non Ilresidente disponeemette già difattura, un proprio numeroneidiconfronti Partita IVA, è tenuto a — di beni. fornitore italiano direttamente dell’acquirente, comunicarlo al depositario all’atto dell’introduzione dei AEbeni nel deposito stesso. Trasferimento dei beni tra depositi (Circ. 24 marzo 2015 n.in12/E, par. 5.2.3) con l’indicazione cessione «non soggetta ad IVAIVA in quanto beni introdotti deposito IVA». Il I gestori possono richiedere l’attribuzione di un di non partita IVA unico per tutti i soggetti trasferimento dei beni da un deposito adnumero undialtro èdelle soggetto IVA, anche se Normalmente non è previsto un tempoIVA minimo giacenza merciad nel deposito; le passivipossono non residenti da essiessere rappresentati. avviene a seguito della revoca dell’autorizzazione deldidepositario, merci anche non scaricate dai mezzi trasporto. in quanto i beni in ogni rappresentanza leggera viene meno al della prima attiva o passiva che comporta Generalmente icustoditi beni devono essere materialmente introdotti nel operazione deposito, non essendo sufficiente la merail caso La rimangono in regime dicompimento deposito IVA. pagamento o il non recupero dell’imposta, connell’apposito il conseguente obbligo l’operatore interessato di di identificarsi in presa in della carico documentale degli stessi (v. per n.anche 39980). Il deposito IVA deve comunque Il beneficio applicazione dell’imposta siregistro estende alle prestazioni trasporto Italia (nomina del rappresentante o identificazione assolvere le funzioni di stoccaggio fiscale e di custodia dei beni in diretta). esso introdotti: non è, pertanto, ammissibile alcuna dei beni da un deposito all’altro. forma di deposito «virtuale», salvo in caso di effettuazione di certe prestazioni di servizi materialmente Se contestualmente al trasferimento beni interviene anche un passaggio di proprietà degli in locali limitrofi o adiacentidei alIn deposito è assimilata di beni nelrilevanza deposito IVA eseguite Natura beni ammessi lineadiche generale, nonall’introduzione assumono alcuna stessi,senza nonladei ènecessità possibile regime non edn.il15760). cedente che estraelai che mantenere questi entrinoilpreventivamente nel imponibilità, deposito stesso (v. natura, la qualità o la quantità dei beni né i motivi della loro introduzione nei depositi. beni deve versare l’IVA (con reverse o integrazione a seconda illustrate dei casi). la introduzione fisica dei benicharge nel deposito determina le conseguenze al n.Tuttavia, 39970. La mancata successiva cessione dei beni, con immissione in deposito, gode nuovamente del regime di Operazioni effettuabili senza (omissis) pagamento dell’IVA Possono essere effetsospensione dell’IVA. tuate senza pagamento dell’IVA diverse operazioni, alcune delle quali determinano direttamente l’introduzione dei beni depositi in stessi, altre invece riguardano beni sono Estrazione di beni per nei l’utilizzo Italia L’estrazione dei beni dal che deposito, custoditi nei predetti depositi, altre ancora che comportano l’estrazione dei beni dai depositi ai fini della loro utilizzazione o commercializzazione in Italia determina, invece, il pagamenper l’invio all’estero e, infine, altre che determinano il trasferimento di beni tra depositi. to dell’IVA. La locuzione «effettuate senza pagamento dell’imposta» significa che le operazioni pur rientrando nel campo L’estrazione può essere effettuata solo dai soggetti passivi identificati in Italia, direttamente o di applicazione dell’IVA, non danno luogo al pagamento dell’imposta. In sostanza, le operazioni non fanno tramite rappresentante fiscaleformali o daidella soggetti stabiliti in Italia per il tramite unaessere SO. versata venire meno gli adempimenti fatturazione, registrazione, ecc. anche se nondideve 15730 15700 15770 15710 15740 15780 15720 15730 15800 alcuna imposta (Circ. Assonime 17 dicembre 1997 n. 114). Esempio Si pensi all’acquisto effettuato da una azienda italiana che compra da un’azienda francese. Se la merce viene inviata dalmediante francese al deposito IVA, l’IVA si rendenei esigibile nei confronti italiana al momento Operazioni introduzione depositi IVAdell’azienda Le operazioni che sono dell’estrazione dei prodotti dal deposito per la commercializzazione o l’inserimento nel ciclo produttivo. effettuate senza pagamento dell’IVA mediante l’introduzione di beni nei depositi sono: — acquisti intracomunitari di beni, compresi i trasferimenti a se stessi di cui al n. 14260. In Per l’estrazione dei beni integra introdotti deposito IVA di senza provenienza : questi casi, l’acquirente la nel fattura di acquisto applicazione dell’IVA (richia— italiana , l’imposta è dovuta dalnel soggetto cheIVA) procede ed è versata in nome e mando l’introduzione del bene deposito e la all’estrazione registra nel registro degli acquisti; per conto di tale soggetto dal gestore del deposito, che è solidalmente responsabile — immissioni in libera pratica di beni non comunitari, previa prestazione di garanzia (v.deln. l’imposta stessa; 15745); — cessioni intracomunitaria il soggetto che procede all’estrazione assolve l’impostadell’acquirente, provvedendo — di beni. Il, fornitore italiano emette fattura, direttamente nei confronti alla integrazione cessione della fattura acquisto (o introdotti emissione autofattura con l’indicazione «nondisoggetta ad intracomunitario IVA in quanto beni in di deposito IVA». se non coincide con effettuato l’acquisto intracomunitario), condeposito; l’indicazioNormalmente nonilèsoggetto previstoche un ha tempo minimo di giacenza delle merci nel le ne deipossono servizi eventualmente resi escaricate dell’imposta; merci anche non essere dai mezzi di trasporto. — extracomunitaria , ildevono soggetto chematerialmente procede all’estrazione assolve, non l’imposta Generalmente i beni essere introdotti nel deposito essendomediante sufficiente lainvermera sionepresa contabile, prestazione di idonea garanzia e modalità definiti con in caricoprevia documentale degli stessi nell’apposito registrocon (v. n.contenuti 39980). Il deposito IVA deve comunque assolvere le funzioni stoccaggio e didel custodia dei beni in esso introdotti: nondal è, pertanto, ammissibile alcuna decreto del MeF. Sinodiall’adozione decreto, l’imposta è dovuta soggetto che procede di servizi materialmente forma di deposito «virtuale», salvo ine caso effettuazione di certe prestazioni all’estrazione ed è versata in nome per diconto di tale soggetto dal gestore del deposito, che eseguite in locali limitrofi o adiacenti al deposito che è assimilata all’introduzione di beni nel deposito IVA è solidalmente responsabile dell’imposta stessa. senza la necessità che questi entrino preventivamente nel deposito stesso (v. n. 15760). Nel caso di beniintroduzione non comunitari in liberadetermina pratica, le il conseguenze soggetto che effettua fisica deiimmessi beni nel deposito illustrate al n.l’estrazione 39970. La mancata dal deposito IVA è tenuto a comunicare i dati della liquidazione dell’imposta (v. n. 39980) al 15740 15810 sione contabile, previa prestazione di idonea garanzia con contenuti e modalità definiti con decreto del MeF. Sino all’adozione del decreto, l’imposta è dovuta dal soggetto che procede all’estrazione ed è versata in nome e per conto di tale soggetto dalQgestore del- Francis deposito, che 264 OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE Ed. Ipsoa Lefebvre 11 è solidalmente responsabile dell’imposta stessa. 264 caso OPERAZIONI Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre Nel di deposito beni nonINTRACOMUNITARIE immessi in libera praticadella , il soggetto cheanche effettua l’estrazione gestore del e,comunitari al fine di velocizzare lo svincolo garanzia, al competente dal deposito IVA èIntenuto i dati della dell’imposta (v. n. 39980) al ufficio doganale. caso adicomunicare non coincidenza fra liquidazione chi ha proceduto all’introduzione e chi gestore del deposito e, al fine di velocizzare svincololadella garanzia, anche al competente procede all’estrazione, il gestore del depositoloeffettua comunicazione sia all’ufficio dogaufficiosiadoganale. In caso di non coincidenza fra chiSolo ha all’esito proceduto all’introduzione die tali chi nale a colui che ha proceduto all’introduzione. dell’espletamento procede all’estrazione, gestore del deposito effettua la comunicazione all’ufficio dogaadempimenti, l’ufficio ildelle Dogane provvede a svincolare la garanziasiaper una singola nale sia a colui all’introduzione. all’esito dell’espletamento di tali operazione o, in che casoha di proceduto garanzia globale, riaccreditaSolo l’importo corrispondente all’IVA. adempimenti, delleprova Dogane provvede svincolare garanzia per una singola La necessità di l’ufficio fornire tale riguarda i beni aestratti sia perla essere utilizzati o commeroperazione o, in caso di venir garanzia globale, l’importo ocorrispondente cializzati in Italia, sia per spediti in altroriaccredita Paese comunitario esportati verso all’IVA. Paesi terzi, La necessità di fornire prova riguarda i beni di estratti siaaltri per adempimenti essere utilizzati o commerferma restando, in tale tale ultimo caso, l’osservanza tutti gli connessi alla cializzati in Italia, siarelativa per venir spediti in altro Paese comunitario o esportati verso Paesi terzi, presentazione della dichiarazione doganale. fermaLarestando, in tale ultimo caso, l’osservanza di tutti altritrasmessa adempimenti connessi alla documentazione comprovante la liquidazione ai fini IVA deve gli essere all’AD, con modalità telematiche da definire con determinazione dell’AD.doganale. presentazione della relativa dichiarazione La documentazione comprovante la liquidazione ai fini IVA deve essere trasmessa all’AD, con modalità teleda definire con determinazione Basematiche imponibile È costituita dal dell’AD. corrispettivo o, in assenza del medesimo, dal valore della transazione, comprensivo dell’importo delle eventuali prestazioni imponibili cui il 15810 bene Baseèimponibile È costituita dal di corrispettivo o, deposito, in assenzafino delall’estrazione. medesimo, dal stato assoggettato nel periodo giacenza nel Se,valore tutta- 15820 15820 dellale transazione, comprensivo delle ad eventuali prestazioni imponibili cui ilil via, prestazioni suddette eranodell’importo state assoggettate IVA o erano fuori campo IVA (es. bene è stato assoggettato nel periodo giacenzaUE), nel ildeposito, fino all’estrazione. Se, tuttaservizio di deposito del gestore offerto di a soggetto relativo importo non va sommato al (omissis) via, le prestazioni suddette state assoggettate ad IVA o erano campo (es. il corrispettivo originario (Circ.erano AE 21 giugno 2011 n. 28/E, Circ. AE 13fuori marzo 2009 IVA n. 8/E). servizio di deposito del gestore offertoi abeni soggetto UE), il relativo importo nono va al Se durante la giacenza nel deposito, hanno formato oggetto di una piùsommato cessioni, la corrispettivo originario (Circ.dal AEcorrispettivo 21 giugno 2011 n. 28/E, Circ. AEtransazione. 13 marzo 2009 n. 8/E). base imponibile è costituita o valore dell’ultima Se durante la giacenza neldei deposito, hanno formatodioggetto di una o più imponibile cessioni, la Nel caso la merce subisca cali fisiciiebeni tecnici nel periodo stoccaggio, la base base imponibile è costituita dal corrispettivo o valore dell’ultima transazione. all’atto dell’estrazione dal deposito va determinata al netto del valore del calo. Nel caso la merce subisca dei cali fisici e tecnici nel periodo di stoccaggio, la base imponibile all’atto dell’estrazione dal deposito va determinata al netto del valore del calo. Esempio 1) Estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha immesso i beni nel deposito (a seguito di acquisto, anche intra UE) o di importazione. Base imponibile: Esempio 1) Estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha immesso i beni nel deposito (a seguito di acquisto, — se ilintra bene stato oggetto di prestazioni di servizi di qualsiasi genere, dal corrispettivo dell’ultima anche UE)non o dièimportazione. transazione; Base imponibile: — di prestazioni di servizi, di dalservizi valore di dello stessogenere, all’atto dell’introduzione — se seil ilbene beneè stato non èoggetto stato oggetto di prestazioni qualsiasi dal corrispettivo aumentato dell’ultima del corrispettivo di tali prestazioni, se territorialmente rilevanti. transazione; — se il bene è stato oggetto di prestazioni di servizi, dal valore dello stesso all’atto dell’introduzione aumentato Esempio 2) Estrazione soggetto diverso da quello che aveva immesso i beni nel deposito. del corrispettivo di tali effettuata prestazioni,daseunterritorialmente rilevanti. Base imponibile: — se il bene è stato ceduto ad altro chediverso provvede all’estrazione, dalimmesso corrispettivo transaEsempio 2) Estrazione effettuata da operatore un soggetto da quello che aveva i benidell’ultima nel deposito. zione (anche se l’importo è inferiore a quello iniziale); Base imponibile: — se il bene èè stato stato ceduto ceduto,adprevia di servizi, ad all’estrazione, altro operatore provvede dell’ultima all’estrazione, dal altro prestazione operatore che provvede dalche corrispettivo transacorrispettivo transazione del corrispettivo della prestazione); zione (anche dell’ultima se l’importo è inferiore(comprensivo a quello iniziale); — ceduto ad altroprestazione operatore che provvede all’estrazione che il bene ha subito una — se il bene è stato ceduto, previa di servizi, ad altro operatoredopo che provvede all’estrazione, dal prestazione servizi, daltransazione corrispettivo dell’ultima transazione, aumentato del valore della prestazione, se terricorrispettivodidell’ultima (comprensivo del corrispettivo della prestazione); torialmente — se il benerilevante. è stato ceduto ad altro operatore che provvede all’estrazione dopo che il bene ha subito una Nella maggior all’atto dell’estrazione, deve tenersi conto delle custodia addebitate dal prestazione di parte servizi,dei dalcasi, corrispettivo dell’ultima transazione, aumentato del spese valore di della prestazione, se terridepositario applicazione dell’imposta. I relativi corrispettivi concorrono alla formazione della base impotorialmentesenza rilevante. nibile all’atto dell’estrazione, territorialmente rilevanti. Nella maggior parte dei casi,se all’atto dell’estrazione, deve tenersi conto delle spese di custodia addebitate dal depositario senza applicazione dell’imposta. I relativi corrispettivi concorrono alla formazione della base imponibile all’atto dell’estrazione, se territorialmente rilevanti. 75060 REGIMI DOGANALI Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre 12 953 CAPITOLO 7 Regimi doganali SOMMARIO Riesportazione, distruzione e abbandono ...................................................... Regimi doganali.................................. A. Immissione in libera pratica .............. B. Regimi speciali................................. a. Transito........................................ b. Deposito doganale e zone franche. 956 75180 75310 75390 75460 75500 75580 c. Perfezionamento attivo................. d. Trasformazione sotto controllo doganale ............................................. e. Ammissione temporanea in entrata f. Ammissione temporanea in uscita .. g. Perfezionamento passivo .............. C. Esportazione ................................... REGIMI DOGANALI 75800 76100 76170 76260 76450 76640 Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre I regimi doganali si distinguono in regimi definitivi (libera pratica ed esportazione), sospensivi (transito esterno, deposito doganale, perfezionamento attivo, trasformazione sotto con(omissis) trollo doganale e ammissione temporanea) ed economici (deposito doganale, perfezionamento attivo e passivo, ammissione temporanea) e regimi di circolazione. 75060 Regimi doganali 75180 Riesportazione, distruzione e abbandono Le merci non unionali possono 75180 75310 essere: Premessa La disciplina dei regimi doganali è stata oggetto di un’integrale riscrittura da parte del codice dell’Unione, condell’Unione, gli obiettivi indi uscita riduzione di semplificazione — riesportate fuoridoganale del territorio doganale dallae zona franca o dal delle procedure. In primo luogo, è stata abrogata la disciplina delle destinazioni doganali, deposito franco, ove sono collocate; mentre i precedenti regimi doganali da otto diventano tre (art. 5 n. 16 Reg. UE 952/2013): — distrutte; — abbandonate immissione inallibera pratica (art.se201 Reg. UE 952/2013); — pubblico erario, previsto dalla normativa nazionale. — esportazione (art. 263 Reg. UE 952/2013); — regimi speciali (artt. 210 e s. Reg. UE 952/2013). 75190 Riesportazione (art. 270 Reg. UE 952/2013) Le merci non unionali, uscenti dal territorio doga- 75190 L’immissione in libera pratica e l’esportazione sono regimi doganali c.d. definitivi, ossia nale dell’Unione, sono oggetto di una dichiarazione di riesportazione, che deve essere determinano un cambiamento della posizione doganale dei beni, che da non unionali presentata presso l’ufficio doganale competente. Sono escluse le seguenti merci: diventano unionali nell’immissione in libera pratica e viceversa, in caso di esportazione. a) vincolate al regime di transito esterno che si limitano ad attraversare il territorio doganale Nei regimi definitivi è necessario l’assolvimento di tutte le misure attinenti alla fiscalità e alla dell’Unione; politica commerciale, mentre i regimi speciali non sono immediatamente funzionali alla b) trasbordate di unaozona franca o direttamente da una zona franca; riscossione deiall’interno diritti doganali al mutamento di posizioneriesportate della merce. c) in custodia temporanea direttamente riesportate da una struttura di custodia temporanea. Precisazioni 1) Sono merci unionali quelle: interamente ottenute nel territorio doganale dell’Unione, Se le merci inclusediinbeni questi duedaultimi sono territorio doganale dell’Unione, senza aggiunta importati paesi ocasi territori nonuscite facentidal parte di tale territorio; già immesse in libera pratica; ottenute o prodotte nel dichiarazione territorio doganale dell’Unionediesclusivamente da merci già considerate l’obbligo di presentazione di una sommaria uscita è oggetto di esonero ed è unionali (art.notifica 5 par. 1 n. Reg. UE 952/2013). presentata una di23riesportazione. Quest’ultima deve essere depositata presso l’ufficio 2) Non si distingue più tra regimi sospensivi e regimi economici. I regimi sospensivi erano applicabili solo a doganale di uscita delle merci dalla persona responsabile della presentazione delle merci in merci extraUE e prevedevano la sospensione della riscossione dei diritti doganali, mentre in quelli economici i uscitadiritti e deve contenere le indicazioni necessarie per appurare il regime zona franca o per doganali erano liquidati e riscossi, ma in esito all’operazione potevano esseredi rimborsati. concludere la custodia temporanea. doganali nel possono accettare chedell’Unione sistemi di informazione commerciali, portuali o 75323 Le Le autorità merci introdotte territorio doganale devono rappresentare oggetto di una sui trasporti possano essere utilizzati per presentare una notifica di riesportazione, a condidichiarazione sommaria di entrata e sono soggette al potere di vigilanza dell’autorità dogazione che 134 contengano indicazioni necessarie per atale e che indicazioni siano nale (art. Reg. UE le 952/2013). Restano soggette talenotifica vigilanza pertali tutto il tempo necesdisponibili prima chelaleloro merci escano dal territorio doganale dell’Unione. Gli uffici doganali, sario a determinare posizione doganale e non possono essere rimosse senza l’autoinoltre, possono accettare, anziché una notifica di riesportazione, la presentazione di una rizzazione dell’autorità competente. notifica e l’accesso alleinindicazioni notifica di riesportazione Una volta presentati dogana, i della beni acquisiscono la posizionenel di sistema «merci informatico in custodia dell’operatore economico. temporanea» (art. 144 Reg. UE 952/2013) e devono essere immagazzinati in idonee strutture Se merci sono destinate a uscire dal territorio e non è richiesta unao di le deposito (art. 147 Reg. UE 952/2013), in attesadoganale di esseredell’Unione vincolati a un regime doganale dichiarazione in 90 dogana, né una riesportazione, viene presentata una dichiarariesportati entro giorni (art. 149 notifica Reg. UE di 952/2013). La scelta del regime doganale da parte all’ufficio doganale inzione sommaria dièuscita del dichiarante libero(EXS) e indipendente rispettocompetente, alla natura, mediante quantità, procedimento paese di origine, formatico (artt. 271 e 272 Reg. UE merci 952/2013). provenienza o destinazione delle (art. 150 Reg. UE 952/2013). Il dichiarante può essere autorizzato, previa sua istanza, a modificare una o più indicazioni della dichiarazione sommaria di uscita dopo la presentazione della stessa. Le modifiche, tuttavia, non saranno più possibili qualora le autorità doganali abbiano informato la persona che ha presentato la dichiarazione sommaria di uscita della A. Immissione in libera pratica di di deposito deposito (art. (art. 147 147 Reg. Reg. UE UE 952/2013), 952/2013), in in attesa attesa di di essere essere vincolati vincolati aa un un regime regime doganale doganale oo riesportati riesportati entro entro 90 90 giorni giorni (art. (art. 149 149 Reg. Reg. UE UE 952/2013). 952/2013). La La scelta scelta del del regime regime doganale doganale da da parte parte del del dichiarante dichiarante è è libero libero e e indipendente indipendente rispetto rispetto alla alla natura, natura, quantità, quantità, paese paese di di origine, origine, 13 REGIMI DOGANALI 956 Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre provenienza provenienza oo destinazione destinazione delle delle merci merci (art. (art. 150 150 Reg. Reg. UE UE 952/2013). 952/2013). Regimi doganali A. A. Immissione Immissione in in libera libera pratica pratica 75310 Premessa La disciplina dei regimi doganali è stata oggetto di un’integrale riscrittura da del codice doganaledi con gli obiettivi di eriduzione e di semplificazione 75390 75390 parte Al Al divieto divieto di di imposizione imposizione didell’Unione, dazi dazi doganali doganali all’importazione all’importazione e all’esportazione all’esportazione ee di di tasse tasse ad ad delle Insulle primo luogo, è stata abrogata la membri, disciplina destinazioni doganali, effetto effettoprocedure. equivalente equivalente sulle merci merci scambiate scambiate tra tra gli gli Stati Stati membri, sisidelle coordina coordina l’adozione l’adozione di di una una mentre i precedenti regimi doganali da otto diventano tre l’UE (art.ee5iin. 16 Reg. tariffa tariffa doganale doganale comune comune (TDC) (TDC) ,, da da applicare applicare nei nei rapporti rapporti tra tra l’UE Paesi Paesi terzi terzi UE (art. (art.952/2013): 28 28 TFUE). TFUE). — immissione in TDC libera (art.la Reg. UE 952/2013); L’istituzione L’istituzione della della TDC ha hapratica realizzato realizzato la201 parificazione parificazione degli degli oneri oneri doganali doganali gravanti, gravanti, alle alle frontiere frontiere — esportazione 263 Reg. UEda 952/2013); dell’Unione, dell’Unione, sulle sulle(art. merci merci importate importate da Paesi Paesi terzi, terzi, evitando evitando sviamenti sviamenti di di traffico traffico nei nei rapporti rapporti con con — regimi (artt.nella 210 elibera s. Reg. UE 952/2013). detti detti paesi paesispeciali ee distorsioni distorsioni nella libera circolazione circolazione interna interna oo nei nei rapporti rapporti concorrenziali. concorrenziali. L’immissione in libera pratica praticaèèeilill’esportazione sonoilil regimi c.d.lala posizione definitivi, ossia L’immissione L’immissione in in libera libera pratica regime regime attraverso attraverso quale quale sisidoganali attribuisce attribuisce posizione dogadogadeterminano un cambiamento della dei beni, che da non unionali nale nale di di merce merce unionale unionale aa una una merce merce non nonposizione unionale unionaledoganale (estera); (estera); esso esso implica implica l’applicazione l’applicazione delle delle diventano unionali nell’immissione in libera delle pratica e viceversa, in casoper di esportazione. misure misuredi dipolitica politica commerciale commerciale ,, l’espletamento l’espletamento delle altre altre formalità formalità previste previste per l’importazione, l’importazione, Nei regimi definitivi è necessario di tutte(v. misure attinenti alla efiscalità e alla nonché nonché l’applicazione l’applicazione dei dei dazi dazil’assolvimento legalmente legalmente dovuti dovuti (v.le n. n. 75310, 75310, artt. artt. 201 201 e s.s. Reg. Reg. UE UE politica commerciale, mentre i regimi speciali non sono immediatamente funzionali alla 952/2013). 952/2013). Per Per effetto effetto di di tale tale regime, regime, le le merci merci estere estere possono possono circolare circolare liberamente liberamente all’interall’interriscossione dei diritti doganali o al mutamento di posizione della merce. no no del del territorio territorio doganale doganale dell’Unione. dell’Unione. Precisazioni 75392 75392 1) Sono merci unionali quelle: interamente ottenute nel territorio doganale dell’Unione, senza aggiunta di beni importati da paesi o territori non facenti parte di tale territorio; già immesse in libera II prodotti prodotti originari dei Paesi Paesinelterzi, terzi, una unadoganale volta volta riscossi riscossi ii dazi dazi doganali doganalidaprevisti previsti dalla TDC, TDC, pratica;originari ottenute odei prodotte territorio dell’Unione esclusivamente merci giàdalla considerate beneficiano beneficiano della della stessa stessa libertà libertà di952/2013). circolazione circolazione ee transito transito delle delle merci merci originarie originarie degli degli Stati Stati unionali (art. 5 par. 1 n. 23 Reg. UEdi 2) Non si distingue più tra regimi sospensivi e regimi economici. I regimi sospensivi erano applicabili solo a membri. membri. prevedevano la sospensione della riscossione dei diritti doganali, mentre in quelli economici Q Ed. merci Ipsoa extraUE - FranciseLefebvre REGIMI DOGANALI 957i diritti doganali erano liquidati e riscossi, ma in esito all’operazione potevano essere rimborsati. doganali, quali pecuniari riscossi in ragione dell’immissione in oggetto libera pratica, 75323 ILedazi merci introdotte neloneri territorio doganale dell’Unione devono rappresentare di una 75390 75400 75392 sono principalmente «ad di valorem», quanto proporzionati doganale» delladogamerdichiarazione sommaria entrata einsono soggette al poterealdi«valore vigilanza dell’autorità ce. La base primaria per la liquidazione dell’obbligazione è rappresentata dal valore di nale (art. 134 Reg. UE 952/2013). Restano soggette a tale vigilanza per tutto il tempo necestransazione, ossia dallaprezzo effettivamente pagato o da pagareessere per le rimosse merci, quando sono sario a determinare loro posizione doganale e non possono senza l’autovendute l’esportazione verso il territorio doganale dell’Unione. Se non è possibile utirizzazioneperdell’autorità competente. lizzare tale presentati criterio, sono previsti cinque metodi alternativi o sostitutivi di valutazione, da Una volta in dogana, i beni acquisiscono la posizione di «merci in custodia utilizzarsi in rigoroso ordine gerarchico, ma è fatto salvo, in ogni caso, il divieto di ricorrere a temporanea» (art. 144 Reg. UE 952/2013) e devono essere immagazzinati in idonee strutture valori minimi, arbitrari o fittizi (art. 70 e in s. attesa Reg. UE di deposito (art. 147 Reg. UE 952/2013), di 952/2013). essere vincolati a un regime doganale o Per quantoentro concerne l’ingresso delle merci nel territorio doganale unionale, il progetto AIS riesportati 90 giorni (art. 149 Reg. UE 952/2013). La scelta del regime doganale da parte (Automated Import System) prevede l’estensione dichiarazione del dichiarante è libero e indipendente rispettodell’obbligo alla natura,della quantità, paese dielettroniorigine, ca per tutte le dichiarazioni di importazione. La prima fase di tale progetto è costituita provenienza o destinazione delle merci (art. 150 Reg. UE 952/2013). dall’ICS (Import Control System), le cui funzionalità sono già operative, e prevede una preliminare forma di controllo dei requisiti di sicurezza delle merci tramite la dichiarazione sommaria di entrata (ENS). La merce in ingresso nel territorio doganale dell’UE deve essere preceduta da una ENS, salvo le deroghe previste dall’art. 127 par. 2 Reg. UE 952/2013 (mezzi di trasporto, e merci in essi A. Immissione libera pratica trasportate, che si limitano ad attraversare le in acque territoriali o lo spazio aereo del territorio doganale dell’Unione senza fare scalo all’interno di tale territorio, nonché merci appositaAl divieto di imposizione di caso dazi doganali mente autorizzate ovvero in di accordiall’importazione internazionali).e all’esportazione e di tasse ad effettoSulequivalente sullee lemerci scambiate tra dall’AD gli Stati membri, si coordina di una punto v. n. 74345 linee guida pubblicate nella sezione «e-customs» dell’adozione sito www.agenziadotariffaganemonopoli.gov.it. doganale comune (TDC), da applicare nei rapporti tra l’UE e i Paesi terzi (art. 28 TFUE). L’istituzione della TDC ha realizzato la parificazione degli oneri doganali gravanti, alle frontiere dell’Unione, sulle importate Paesi terzi,legalmente evitando sviamenti di traffico nei erapporti Immissione in merci consumo Seda oltre ai dazi dovuti sono accertate riscossecon le detti paesi e distorsioni nella libera circolazione o nei rapporti concorrenziali. fiscalità interne/nazionali (IVA, accise e imposteinterna di produzione e di consumo ), nel Paese di L’immissionefinale in libera il regime attraverso il quale siInattribuisce posizione dogadellepratica merci, siè ha l’immissione in consumo. ogni caso, lacon l’immissione destinazione nale di merce unionale a una merce non unionale implicadal’applicazione delle in libera pratica o in consumo la merce conserva(estera); l’origine esso certificata parte del Paese di misure di politica commerciale, l’espletamento delle altre formalità previste per l’importazione, fornitura. nonché l’applicazione dei imponibile, dazi legalmente dovutisomma (v. n.del 75310, e s. Reg. UE L’IVA si calcola sulla base data dalla valoreartt. di 201 transazione e del952/2013).dei Perdazi effetto di tale regime, le merci estere possono circolare liberamente all’interl’importo da assolvere. no del territorio doganale dell’Unione. 75400 I prodotti originari dei Paesi terzi, una volta riscossi i dazi doganali previsti dalla TDC, beneficiano della stessa libertà di circolazione e transito delle merci originarie degli Stati membri. B. Regimi speciali 75460 Sono tassativamente elencati all’art. 210 Reg. UE 952/2013. Essi sono: a) transito, distinto in «interno» (artt. 233 e s. Reg. UE 952/2013) ed «esterno» (artt. 226 e s. 75460 fornitura. L’IVA si calcola sulla base imponibile, data dalla somma del valore di transazione e del14 l’importo dazi Lefebvre da assolvere. Q Ed. Ipsoadei - Francis REGIMI DOGANALI 957 75460 I dazi doganali, quali oneri pecuniari riscossi in ragione dell’immissione in libera pratica, sono principalmente «ad valorem», in quanto proporzionati al «valore doganale» della merce. La base primaria per la liquidazione dell’obbligazione è rappresentata dal valore di transazione, ossia dal prezzo effettivamente o da pagare per le merci, quando sono B. Regimipagato speciali vendute per l’esportazione verso il territorio doganale dell’Unione. Se non è possibile utilizzaretassativamente tale criterio, sono previsti metodi alternativiEssi o sostitutivi di valutazione, da Sono elencati all’art.cinque 210 Reg. UE 952/2013. sono: utilizzarsi in rigoroso ordine gerarchico, ma è fatto salvo, in ogni caso, il divieto di ricorrere a) transito, distinto in «interno» (artt. 233 e s. Reg. UE 952/2013) ed «esterno» (artt. 226 e s.a valori minimi, arbitrari o fittizi (art. 70 e s. Reg. UE 952/2013). Reg. UE 952/2013); Per quanto concerne l’ingresso delle merci neldoganale, territorio anche doganale unionale, il (artt. progetto b) deposito, ricomprendente, oltre al deposito le zone franche 237 AIS e s. (Automated Import System) prevede l’estensione dell’obbligo della dichiarazione elettroniReg. UE 952/2013); ca per particolare, tutte le dichiarazioni di importazione. La prima è costituita c) uso distinto in ammissione temporanea (artt.fase 250 di e s.tale Reg.progetto UE 952/2013) e uso dall’ICS (Import Control System), le cui funzionalità sono già operative, e prevede una finale (art. 254 Reg. UE 952/2013); preliminare forma di distinto controllo requisiti sicurezza merci tramite la dichiarazione d) perfezionamento, in dei «attivo» (artt.di256 e s. Reg.delle UE 952/2013) e «passivo» (artt. 259 sommaria di entrata (ENS). e s. Reg. UE 952/2013). La mercenei in ingresso nel territorio doganale dell’UE deve essere preceduta da una ENS, salvo Mentre regimi definitivi è necessario l’assolvimento di tutte le misure attinenti alla le deroghe previste dall’art. 127 par. 2 Reg. UE 952/2013 (mezzi di trasporto, e merci in essi fiscalità e alla politica commerciale, i regimi speciali non sono immediatamente funzionali trasportate, che si ad attraversare le acque territoriali o lodella spazio aereo del territorio alla riscossione deilimitano diritti doganali o al mutamento di posizione merce. doganale dell’Unione senza fare scalo all’interno di tale territorio, nonché merci gli appositaI regimi speciali, ad eccezione del transito, sono disciplinati, per quanto concerne aspetti mente autorizzate ovvero in caso di accordi internazionali). procedurali , dalla stessa normativa «orizzontale» (artt. 211-225 Reg. UE 952/2013). In particoSul punto v. n. 74345 e le linee guida pubblicate dall’AD nella sezione «e-customs» del sito www.agenziadolare, sono sottoposti a uguale regolamentazione in materia di: rilascio di un’autorizzazione; ganemonopoli.gov.it. obbligatoria presentazione di una garanzia; obbligatoria tenuta delle scritture contabili; trasferimento diritti e degliSeobblighi; circolazione, e utilizzoe riscosse di «merci Immissionedei in consumo oltre ai dazi legalmenteappuramento dovuti sono accertate le equivalenti» (artt. 211- 223(Reg. UE 952/2013). Pertanto, tutti regimi speciali devono essere fiscalità interne/nazionali IVA, accise e imposte di produzione e di consumo), nel Paese di preventivamente autorizzati dalla dogana (a esclusione della zona franca). destinazione finale delle merci, si ha l’immissione in consumo. In ogni caso, con l’immissione 7546 7540 L’autorizzazione è concessa esclusivamente ai soggetti che soddisfano le seguenti condizioni: sono stabiliti in libera praticadoganale o in consumo laoffrono merceleconserva l’origine certificata da parte delle del Paese di nel territorio dell’Unione; necessarie garanzie di un ordinato svolgimento operazioni fornitura. 958 958 REGIMI REGIMI DOGANALI DOGANALI QQEd. Ed.Ipsoa Ipsoa -Francis Francis Lefebvre Lefebvre (la sussistenza di tale condizione si presume per gli operatori Aoec); costituiscono una -garanzia per il pagadei dazi;sulla in relazione regimi di ammissione temporanea o perfezionamento utilizzano oefanno L’IVAmento si calcola base aiimponibile, data dalla somma del valore diattivo, transazione dell’importo dei dazi assolvere. utilizzare utilizzare lelemerci mercioda oeffettuano effettuano o ofanno fannoeffettuare effettuareoperazioni operazionididiperfezionamento perfezionamentodelle dellemerci merci(art. (art.211 211par. par.3 3 Reg. Reg.UEUE952/2013). 952/2013). a.a.Transito Transito B. Regimi speciali (artt. (artt. 226 226e es.s.Reg. Reg.UE UE952/2013) 952/2013) tassativamente elencati all’art. 210 Reg. UE 952/2013. Essi sono: 75500 75500 IlIlSono transito transito doganale doganaleèèun unregime regime volto volto aagarantire garantire l’attuazione l’attuazione del del principio principiodidilibera liberacircocirco- a) transito, inda«interno» (artt. 233 e dell’UE s.dell’UE Reg. UE 952/2013) ed «esterno» (artt. e s. lazione lazione delle delledistinto merci, merci,da una unalocalità località all’altra all’altra (transito (transito unionale) unionale) ootra tral’UE l’UE eei226 ipaesi paesi Reg.(transito UE 952/2013); Efta Efta (transito comune), comune),ininsospensione sospensionedei deidazi dazidoganali, doganali,delle delleimposte impostenazionali nazionalieedelle delle b) deposito, ricomprendente, oltre al deposito doganale, anche le zone franche (artt. 237 e s. misure misure didipolitica politica commerciale. commerciale. Reg. UE 952/2013); Nell’ambito Nell’ambito del delregime regimediditransito transitounionale, unionale,sisidistingue distinguefra fratransito transitoesterno esternoeeinterno interno : il: ilprimo primo c) uso particolare, distinto inpagamento ammissione (artt.durante 250 e s. la Reg. UE 952/2013) eun uso consente consente didisospendere sospendere ililpagamento dei deitemporanea diritti dirittidoganali doganali durante lacircolazione, circolazione, da da un finalea(art. 254 UE 952/2013); punto punto aun unaltro altroReg. del delterritorio territorio doganale doganaledell’Unione, dell’Unione,didimerci mercinon nonunionali unionali(art. (art.226 226Reg. Reg. d)952/2013), perfezionamento, in consente «attivo» (artt. 256 e s. Reg.didi UE 952/2013) e «passivo» (artt. 259 UE UE 952/2013),mentre mentreildistinto ilsecondo secondo consente ililtrasferimento trasferimento beni beni unionali, unionali, da daun unpunto punto aaun un e s. territorio Reg. UE 952/2013). altro altro territorio doganale doganaledell’Unione, dell’Unione,con conattraversamento attraversamentodidiun unpaese paeseterzo, terzo,senza senzache checiò ciò Mentre nei regimi definitivi necessario l’assolvimento di tutte le227misure attinenti alla determini determini un unmutamento mutamento della dellaèposizione posizione doganale doganale della dellamerce merce (art. (art.227 Reg. Reg.UE UE 952/2013). 952/2013). fiscalità e alla politica commerciale, i regimi speciali non sono immediatamente funzionali alla riscossione diritti doganalidell’Unione, o al mutamento di posizione merce. 75505 75505 Secondo Secondo ililnuovo nuovodei codice codice doganale doganale dell’Unione, ililtitolare titolare del delregime regimedella diditransito transito unionale unionaledeve: deve: I regimi speciali, ad eccezione transito, sono disciplinati, per quanto concerne gli aspetti a)a) presentare presentare lelemerci merci intatte intatteeeledel leinformazioni informazioni richieste richieste all’ufficio all’ufficio doganale doganale dididestinazione destinazione procedurali dalla stessa normativa «orizzontale» (artt. 211-225dalle Reg. autorità UE 952/2013). In particonel nel termine termine,prescritto prescritto eeconformemente conformemente alle allemisure misure adottate adottate dalle autorità doganali doganali per perlala lare,identificazione; sono sottoposti a uguale regolamentazione in materia di: rilascio di un’autorizzazione; loro loro identificazione; obbligatoria presentazione di una relative garanzia; tenuta delle scritture contabili; b)b) rispettare rispettarelele disposizioni disposizionidoganali doganali relativealalobbligatoria regime; regime; trasferimento dei diritti e degli obblighi; circolazione, appuramento e utilizzo di «merci c)c)salvo salvoche chesia siaaltrimenti altrimentiprevisto, previsto,prestare prestareuna unagaranzia garanziaper perassicurare assicurare ililpagamento pagamento equivalenti»del (artt. 211-all’importazione 223 Reg. UE 952/2013). Pertanto, tutti regimi speciali devono essere dell’importo dell’importo deldazio dazio all’importazione ooall’esportazione all’esportazione corrispondente corrispondente all’obbligazione all’obbligazione preventivamente autorizzati dalla (aessere esclusione della zona franca). doganale doganale eedelle dellealtre altre imposte imposte che chedogana possono possono essere dovute dovute ininrelazione relazione alle allemerci; merci; L’autorizzazione è concessa esclusivamente ai soggettididi che soddisfano le seguenti condizioni: sono e stabiliti d)d)mettere mettere aadisposizione disposizione dell’ufficio dell’ufficio doganale doganale destinazione destinazione lelemerci merci vincolate vincolate elele nel territorio doganale dell’Unione; offrono le necessarie garanzie di un ordinato svolgimento delle operazioni informazioni richieste. informazioni richieste. (la sussistenza di tale condizione si presume per gli operatori Aoec); costituiscono una garanzia per il pagaSeSegliglispedizionieri oorelazione altri accettano consapevolmente lelemerci aaregime didi spedizionieri altrisoggetti soggetti accettano consapevolmente mercisoggette soggette regime mento dei dazi; in ai regimi di ammissione temporanea o perfezionamento attivo, utilizzano o fanno transito transitounionale, unionale,sono sonoanch’essi anch’essitenuti tenutiaapresentare presentarei ibeni beniintatti intattiall’ufficio all’ufficiodoganale doganaledididedestinazione, stinazione,entro entroililtermine termineprescritto prescrittoeeconformemente conformementealle allemisure misureper perlalaloro loroidentificazione. identificazione. 7546 75500 b) rispettare le disposizioni doganali relative al regime; a. Transito c) salvo che sia altrimenti previsto, prestare una garanzia per assicurare il pagamento (artt. 226 e s. Reg. UE 952/2013) dell’importo del dazio all’importazione o all’esportazione corrispondente all’obbligazione edoganale delle altre imposte possono esserel’attuazione dovute in relazione alle -merci; 15transito 958 REGIMI DOGANALI Ed. Ipsoa Ildoganale è un regimeche volto a garantire delQprincipio diFrancis liberaLefebvre circod) mettere disposizione doganale di (transito destinazione le merci e le lazione dellea merci, da una dell’ufficio località all’altra dell’UE unionale) o travincolate l’UE e i paesi informazioni richieste. utilizzare le merci o effettuano o fanno effettuare operazioni di perfezionamento delle merci (art. 211 par. Efta (transito comune), in sospensione dei dazi doganali, delle imposte nazionali e delle3 Se gliReg. spedizionieri 952/2013).o altri soggetti accettano consapevolmente le merci soggette a regime di misure diUEpolitica commerciale. transito unionale, sono di anch’essi a presentare i beni intatti all’ufficio doganale di deNell’ambito del regime transito tenuti unionale, si distingue fra transito e interno : ilLefebvre primo 958 REGIMI DOGANALI Qesterno Ed. Ipsoa - Francis stinazione, entro il termine prescritto e conformemente alle misure per la loro identificazione. consente di sospendere il pagamento dei diritti doganali durante la circolazione, da un puntoutilizzare a un altro delo effettuano territorioodoganale dell’Unione, merci non unionali (art. Reg.3 le merci fanno effettuare operazioni di di perfezionamento delle merci (art.226 211 par. a. Transito Su richiesta, lementre autorità doganali possono autorizzare alcune semplificazioni per quanto UE 952/2013), il secondo consente il trasferimento di beni unionali, da un punto a un Reg. UE 952/2013). (artt. 226 e s. di Reg.transito UE 952/2013) riguarda il vincolo delledell’Unione, merci al regime unionale o la conclusione altro territorio doganale con attraversamento di un paese terzo, senza di chedetto ciò regime, quali: determini un mutamento della posizione doganale della merce (art. 227 Reg. UE 952/2013). 75500 a) Il transito è unautorizzato, regime volto garantire al l’attuazione del principio di libera circolo statusdoganale di speditore chea consente titolare dell’autorizzazione di vincolare lazione delle merci,dida una località all’altra dell’UE (transito unionale) o tra l’UE e i paesi le merci al regime transito unionale senza presentarle in dogana; a. Transito 75505 Secondo il nuovo codiceindoganale dell’Unione, del regime di transito unionale deve: Eftalo(transito sospensione dei daziilUEtitolare doganali, delle imposte nazionali e delle b) status di comune), destinatario autorizzato, che consente al titolare dell’autorizzazione di ricevere (artt. 226 e s. Reg. 952/2013) a) presentare le merci intatte e le informazioni richieste all’ufficio doganale di destinazione misure commerciale. le mercidiinpolitica circolazione in regime di transito unionale in un luogo autorizzato, per conclunel termine del prescritto ediconformemente allesi misure adottate dalleesterno autoritàe interno doganali per la regime transito volto unionale, distingue fra transito : il primo il regime; 75500 dere IlNell’ambito transito doganale è un regime a garantire l’attuazione del principio di libera circoloro identificazione; consente sospendere il pagamento dei diritti doganali durante la circolazione, da un c) l’uso delle didisigilli di un particolare, quando è(transito richiesto il suggellamento lazione merci, damodello una località all’altra dell’UE unionale) o tra l’UEpere iassicupaesi b) rispettare le disposizioni doganali relative al regime; punto(transito a un altro del delle territorio doganale dell’Unione, merci non unionali (art. 226 Reg. rare l’individuazione merci vincolate aldazi regime diditransito unionale; Efta comune), in sospensione dei doganali, delle imposte nazionali e delle c) salvo che mentre sia altrimenti previsto, prestare una garanzia perunionali, assicurare un il pagamento UE 952/2013), il secondo consente il requisiti trasferimento di beni punto a un d) l’uso di politica unadel dichiarazione in dogana con in materia di dati ridottida per vincolare le misure di commerciale. dell’importo dazio all’importazione o attraversamento all’esportazione corrispondente all’obbligazione altro territorio doganale dell’Unione, con di un paese terzo, senza che ciò merci al regime di transito unionale; Nell’ambito del regime di transito unionale, si distingue fra transito esterno e interno : il primo doganale eundelle altre imposte posizione che possono essere della dovute in relazione alle merci; determini doganale merce (art. 227 Reg. UE 952/2013). e) l’uso di unmutamento documentoildella di trasporto elettronico dichiarazione incircolazione, dogana per vincoconsente diritti come doganali durante d) metteredi asospendere disposizione pagamento dell’ufficio dei doganale di destinazione lelamerci vincolatedae un le lare le merci al regime di transito unionale, purché contenga le indicazioni di tale dichiapunto a un altro del territorio doganale dell’Unione, di merci non unionali (art. 226 Reg. informazioni richieste. 75505 razione Secondo nuovo codice doganale dell’Unione, il titolare del di transito deve: eilqueste siano disposizione delleil autorità doganali allaunionali, partenza e unionale aundestinazione UE 952/2013), mentre il asecondo trasferimento di regime beni da a un Se gli spedizionieri o altri soggetticonsente accettano consapevolmente le merci soggette apunto regime di a) presentare ledoganale intatte e le informazioni richieste all’ufficio doganale disenza destinazione per consentire lamerci vigilanza doganale delle merci e l’appuramento del regime. altro territorio dell’Unione, con attraversamento di un paese terzo, che transito unionale, sono anch’essi tenuti a presentare i beni intatti all’ufficio doganale di ciò denel termine prescritto e sono conformemente alle misure adottate dalle autorità doganali per la Tutte le semplificazioni elencate all’art. 233 Reg. UEmerce 952/2013. Per ottenere le relative determini un mutamento della posizione doganale della (art. Reg. UE 952/2013). stinazione, entro il termine prescritto e conformemente alle misure per227 la loro identificazione. loro identificazione; autorizzazioni, i richiedenti devono possedere, tra l’altro, i criteri previsti per la concessione b) rispettare le disposizioni doganali relative alilregime; dello status di AEO (v. n. 72700), con particolare riferimento aldirispetto di standard di 75505 Secondo il nuovo codice doganale dell’Unione, titolare del regime transito unionale deve: 75510 competenza Su richiesta, lesiaautorità doganali possono autorizzare alcune semplificazioni per quanto c) salvo che altrimenti previsto, prestare una garanzia per assicurare il pagamento (art. 191 Reg. UE 2446/2015, Circ. AD 19 aprile 2016 n. 8/D). a) presentare le merci intatte e lealinformazioni richiesteunionale all’ufficioo doganale di destinazione riguarda il vincolo delle merci regime all’esportazione di transito la conclusione di detto dell’importo del dazio corrispondente nel termine prescritto eall’importazione conformemente oalle misure adottate dalle autorità all’obbligazione doganali per la regime, quali: doganale e delledi altre imposte che possono essere in relazione alle emerci; 75520 a) Documento accompagnamento Le dovute dichiarazioni di transito di esportazioloroloidentificazione; status di speditore autorizzato, chedoganale consente al dell’autorizzazione di vincolare d) mettere aletransito disposizione dell’ufficio di titolare destinazione le telematica merci vincolate e leil ne abbinata devono essere presentate esclusivamente in via , mediante b) rispettare disposizioni doganali relative al regime; le merci al regime di transito unionale senza presentarle in dogana; informazioni richieste. Sistema Telematico Doganale, c.d. EDI (Electronic Data Interchange), dopo averne ottenuto c) lo salvo che sia altrimenti previsto, che prestare una algaranzia per assicurare il pagamento b) di destinatario autorizzato, consente titolare dell’autorizzazione diregime ricevere Se glistatus spedizionieri o altri soggetti accettano consapevolmente letransito merci soggette di l’autorizzazione. il documento di accompagnamento (DAT) è afornito daldell’importo del Tuttavia, dazio all’importazione o all’esportazione corrispondente all’obbligazione le merci in circolazione in regime di transito unionale in un luogo autorizzato, per conclutransito unionale, sono anch’essi tenuti a presentare i beni intatti all’ufficio doganale di de(omissis) doganale e delle altre imposte che possono essere dovute in relazione alle merci; dere il regime; stinazione, entro il termine prescritto e conformemente alle misure per loro identificazione. d) l’uso mettere a disposizione dell’ufficio doganale di èdestinazione le lamerci vincolate e le c) di sigilli di un modello particolare, quando richiesto il suggellamento per assicuinformazioni richieste. rare l’individuazione delle merci vincolate al regime di transito unionale; 75510 d) Su richiesta, le autorità possono consapevolmente autorizzare alcune semplificazioni per quanto Se l’uso gli spedizionieri o altri doganali soggetti accettano soggette a regime di di una dichiarazione in dogana con requisiti in materia le di merci dati ridotti per vincolare le riguarda il vincolosono delle merci altenuti regime di transitoi beni unionale oall’ufficio la conclusione di didetto transito unionale, anch’essi a presentare intatti doganale demerci al regime di transito unionale; regime, quali: stinazione, entro il termine di prescritto e conformemente misure per lainloro identificazione. e) l’uso di un documento trasporto elettronico comealle dichiarazione dogana per vincoa) lo status di speditore autorizzato, che consente al titolare dell’autorizzazione di vincolare lare le merci al regime di transito unionale, purché contenga le indicazioni di tale dichiaal regime di transito unionale senzaautorizzare presentarlealcune in dogana; 75510 le Su merci richiesta, le autorità doganali possono per quanto razione e queste siano a disposizione delle autorità doganali allasemplificazioni partenza e a destinazione b) lo status di destinatario autorizzato, che consente al titolare dell’autorizzazione di di ricevere riguarda il vincolo delle merci al regime di transito unionale o del la conclusione detto per consentire la vigilanza doganale delle merci e l’appuramento regime. le merci in circolazione in regime di transito unionale in un luogo autorizzato, per concluregime, Tutte le quali: semplificazioni sono elencate all’art. 233 Reg. UE 952/2013. Per ottenere le relative dere regime; a) lo ilstatus di speditore autorizzato, che consente titolare dell’autorizzazione di vincolare autorizzazioni, i richiedenti devono possedere, tra al l’altro, i criteri previsti per la concessione c) l’uso dial sigilli di untransito modellounionale particolare, quando è richiesto il suggellamento per assicule merci presentarle in dogana; dello statusregime di AEOdi (v. n. 72700), consenza particolare riferimento al rispetto di standard di rare delle merci vincolate al regimealdi transito unionale; b) lol’individuazione status di(art. destinatario che Circ. consente dell’autorizzazione di ricevere competenza 191 Reg.autorizzato, UE 2446/2015, AD 19 titolare aprile 2016 n. 8/D). d) l’uso diinuna dichiarazione in dogana con requisiti in materia di dati ridotti per vincolare le le merci circolazione in regime di transito unionale in un luogo autorizzato, per conclumerci al regime di transito unionale; il regime; di accompagnamento Le dichiarazioni di transito e di esportazio75520 dere Documento e) l’uso di documento di trasporto elettronico come dichiarazione in dogana per per assicuvincoCopyright by Ipsoa - Francis Lefebvre s.r.l. - 2017 c) l’uso di un sigilli di undevono modello particolare, quando è richiesto il suggellamento ne abbinata a altransito essere presentate esclusivamente in via telematica, mediante il lare le merci regime di transito unionale, purché contenga le indicazioni di tale dichiarare l’individuazione delle merci al regime di Interchange), transito unionale; Sistema Telematico Doganale, c.d.vincolate EDI (Electronic Data dopoeaverne ottenuto razione e queste siano a disposizione delle autorità doganali alla partenza a destinazione I diritti traduzione, di riproduzione e dicon adattamento o parziale e con qualsiasi mezzo dald) l’uso didiuna dichiarazione in dogana requisiti totale in materia di dati ridotti perè vincolare le l’autorizzazione. Tuttavia, ildoganale documento di merci accompagnamento transito (DAT) fornito per consentire e l’appuramento del regime. (compresi lelacopie fotostatiche, i filmdelle didattici o i microfilm) sono riservati per tutti i Paesi merci al regime divigilanza transito unionale; Tutte le di semplificazioni sono elencate elettronico all’art. 233 Reg. 952/2013. Perin ottenere le relative e) l’uso un documento di trasporto comeUE dichiarazione dogana per vincoautorizzazioni, i richiedenti devono possedere, tra l’altro, i criteri previsti per la concessione L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non comporta né sostituisce lare le merci al regime di transito unionale, purché contenga le indicazioni di tale dichiauna prestazione nonn.può comportare specifiche peralinvolontari o inesattezze. dello status di AEO 72700), con particolare riferimento rispettoe di standard di razione eprofessionale queste sianoe(v. a disposizione delle autoritàresponsabilità doganali alla partenza aerrori destinazione competenza (art. 191 Reg. UE 2446/2015, Circ. AD 19 aprile 2016 n. 8/D). per consentire la vigilanza doganale delle merci e l’appuramento del regime. Tutte le semplificazioni sono elencate all’art. 233 Reg. UE 952/2013. Per ottenere le relative 75520 autorizzazioni, Documentoi richiedenti di accompagnamento dichiarazioni di transito esportaziodevono possedere, traLel’altro, i criteri previsti per eladiconcessione ne abbinata a transito devono essere presentate esclusivamente in via telematica , mediante dello status di AEO (v. n. 72700), con particolare riferimento al rispetto di standard diil Sistema Telematico EDI (Electronic Interchange), dopo averne ottenuto competenza (art. 191Doganale, Reg. UE c.d. 2446/2015, Circ. ADData 19 aprile 2016 n. 8/D). l’autorizzazione. Tuttavia, il documento di accompagnamento transito (DAT) è fornito dal- 75510 75520 Documento di accompagnamento Le dichiarazioni di transito e di esportazione abbinata a transito devono essere presentate esclusivamente in via telematica, mediante il