Estratto Memento IVA 2017

Transcript

Estratto Memento IVA 2017
TR
AT
TO
ES
MEMENTO PRATICO
IVA 2017
Caratteristiche
Aggiornato al 18 gennaio 2017
Prezzo: 120,00 €
Codice: 217122
Memento Pratico IVA tratta in modo esaustivo l’intera disciplina
IVA analizzando tutti gli argomenti di maggiore interesse, senza
trascurare le disposizioni comunitarie.
Sono esaminate in modo approfondito la normativa vigente,
la prassi e la giurisprudenza nazionale e comunitaria.
Particolare attenzione è dedicata ai regimi speciali e ad alcuni
settori economici particolari.
Un’intera sezione è dedicata al sistema doganale, con le ultime
novità relative al nuovo codice doganale della UE.
La trattazione è inoltre arricchita da centinaia di esempi e tavole
sinottiche che agevolano la comprensione della materia in
un’ottica prettamente operativa.
La nuova edizione 2017 è aggiornata con le novità contenute
nella Legge di Bilancio 2017 e nel Decreto Legge ad essa
collegato (DL 193/2016 conv. in L. 225/2016).
Principali novità:
•Nuove comunicazioni periodiche (dati fatture e dati liquidazioni)
• Incentivi all’utilizzo della fatturazione elettronica e alla trasmissione telematica
delle fatture o dei relativi dati
• Dichiarazione integrativa a favore
• Territorialità prestazioni di servizi relative a beni immobili
• Rimborsi IVA: nuova soglia per il visto e chiarimenti vari
• Ravvedimento con dichiarazioni integrative o infedeli: chiarimenti
• Note di variazione in diminuzione per procedure concorsuali ed esecutive
• Nuova scadenza versamento saldo con maggiorazione
• Regime forfetario e regime semplificato: modifiche e chiarimenti
• Semplificazioni relative agli INTRASTAT
• Depositi IVA: ampliate le fattispecie agevolate e modificate le modalità
di assolvimento dell’IVA
• Chiusura d’ufficio Partite IVA inattive
• Cessioni gratuite per fini solidaristici
• Gruppo IVA come soggetto autonomo dal 2018
• Modifica delle percentuali di compensazione per le cessioni di animali bovini e suini
• Sistema doganale: nuova disciplina derivante dal codice doganale unionale e relative
disposizioni di attuazione e di esecuzione
63 PIANO GENERALE DELL’OPERA
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
Piano
generale
dell’opera
Presentazione (p. 5)
L’IVA e la UE (p. 13)
Parte I
Operazioni nazionali
210
1150
3550
5100
6700
8250
10000
Soggetti passivi
Operazioni IVA
Territorialità
Momento impositivo ed esigibilità
Base imponibile
Aliquote
Rivalsa e detrazioni
Parte II
Operazioni internazionali
14020
16105
VAI ALL’ESTRATTO
VIENE ILLUSTRATA LA NUOVA
DEFINIZIONE DI SERVIZI RELATIVI
A BENI IMMOBILI COME RISULTA
DAL REG. UE 282/2011
VAI ALL’ESTRATTO
SONO PRESENTATE
LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLA
NUOVA DISCIPLINA DEI DEPOSITI IVA
E I NUOVI VINCOLI PROCEDURALI
Operazioni intracomunitarie (acquisti, cessioni, prestazioni, depositi IVA)
Operazioni extracomunitarie (importazioni, esportazioni, prestazioni di servizi internazionali)
Parte III
Adempimenti
Titolo I
Operazioni nazionali
19090
22650
23850
27700
29400
30200
31500
33500
Fattura e documenti connessi
Registri obbligatori
Liquidazioni, versamenti e rimborsi
Comunicazioni e dichiarazioni annuali
Adempimenti straordinari (dichiarazione di inizio, variazione e cessazione attività, comunicazione opzioni)
Contribuenti di dimensioni ridotte
Adempimenti contabili particolari
Operazioni straordinarie
Q
Q
Q
Q
Ed.
Ed.
Ed.
Ed.
Ipsoa
Ipsoa
Ipsoa
Ipsoa
36900
36900
36900
38020
36900
38020
38020
40550
38020
40550
40550
40550
-
Francis
Francis
Francis
Francis
Lefebvre
Lefebvre
Lefebvre
Lefebvre
Titolo
Titolo IIII
Titolo
II
Operazioni
internazionali
Titolo
II
Operazioni
internazionali
Operazioni
internazionali
Soggetti
non
residenti
operanti
in
Italia
Operazioni
internazionali
Soggetti non residenti operanti
in Italia
GENERALE
GENERALE
GENERALE
GENERALE
DELL’OPERA
DELL’OPERA
DELL’OPERA
DELL’OPERA
7
7
7
47
Soggetti
in
Adempimenti
relativi aaoperanti
operazioni
intracomunitarie
Soggetti non
non residenti
residenti
operanti
in Italia
Italia
Adempimenti
Adempimenti relativi
relativi a operazioni
operazioni intracomunitarie
intracomunitarie
extracomunitarie
intracomunitarie
Adempimenti
relativi
aa operazioni
extracomunitarie
Adempimenti
relativi
operazioni
Adempimenti relativi a operazioni extracomunitarie
extracomunitarie
Settori
Settori
Settori
Settori
45200
45200
45200
46050
45200
46050
46050
48900
46050
48900
48900
49700
48900
49700
49700
51050
49700
51050
51050
53550
51050
53550
53550
55100
53550
55100
55100
55500
55100
55500
55500
59200
55500
59200
59200
60750
59200
60750
60750
62200
60750
62200
62200
62950
62200
62950
62950
65350
62950
65350
65350
65800
65350
65800
65800
66000
65800
66000
66000
66300
66000
66300
66300
66400
66300
66400
66400
66400
PIANO
PIANO
PIANO
PIANO
Parte IV
Parte IV
Parte IV particolari
economici
Parte IV particolari
economici
economici particolari
economici particolari
Agenzie
di
viaggio
Agenzie
di
viaggio
Agenzie
di
Agricoltura
Agenzie di viaggio
viaggio
Agricoltura
Agricoltura
Assicurazioni
Agricoltura
Assicurazioni
Assicurazioni
Banche
Assicurazioni
Banche
Banche
Commercianti
al
minuto
ee assimilati
Banche
Commercianti
al
minuto
assimilati
Commercianti
al
minuto
eeoggetti
assimilati
Commercio
di
beni
usati,
d’arte
Commercianti
al
minuto
assimilati
Commercio
di
beni
usati,
oggetti
d’arte
Commercio
di
beni
usati,
oggetti
Consorzi
tra
imprese
Commercio
di
beni usati, oggetti d’arte
d’arte
Consorzi
tra
imprese
Consorzi
imprese
Edilizia
altre
operazioni
immobiliari
Consorziee tra
tra
imprese
Edilizia
altre
operazioni
immobiliari
Edilizia
ee altre
Editoria
Edilizia
altre operazioni
operazioni immobiliari
immobiliari
Editoria
Editoria
Enti
non
profit
Editoria
Enti
non
profit
Enti
profit
Fondi
immobiliari
Enti non
non
profit
Fondi
immobiliari
Fondi
immobiliari
Giochi,
intrattenimenti
ee spettacoli
Fondi
immobiliari
Giochi,
intrattenimenti
spettacoli
Giochi,
Intermediari
Giochi, intrattenimenti
intrattenimenti ee spettacoli
spettacoli
Intermediari
Intermediari
Operazioni
la
PA
Intermediaricon
Operazioni
con
la
PA
Operazioni
con
Rottami
Operazioni
con la
la PA
PA
Rottami
Rottami
Servizi
digitali
resi
Rottamidigitali resi aa privati
Servizi
privati
Servizi
digitali
resi
Altri
settori
minori
Servizi
digitali
resi aa privati
privati
Altri
settori
minori
Altri
Altri settori
settori minori
minori
...
...
...
...
(regime
(regime
(regime
(regime
del
del
del
del
margine)
margine)
margine)
margine)
Parte V
Parte V
Parte V
Sanzioni
Parte V
Sanzioni
Sanzioni
Sanzioni
68200
68200
68200
70050
68200
70050
70050
70050
Sanzioni
Sanzioni
Sanzioni
Sanzioni
Sanzioni
Sanzioni
amministrative
amministrative
amministrative
penali
amministrative
penali
penali
penali
Parte VI
Parte VI
Parte
VI
Sistema
doganale
Parte
VI
Sistema
doganale
Sistema doganale
Sistema doganale
72040
Fonti
normative
72040
Fonti
normative
72040
Fonti
normative
72300
Rapporto
tributario
doganale
72040
Fonti
normative
72300
Rapporto
tributario
doganale
72300
Rapporto
tributario
73100
Debito
fiscale
72300
Rapporto
tributario doganale
doganale
73100
Debito
fiscale
73100
Debito
fiscale
73400
Accertamento
73100
Debito fiscale doganale
73400
Accertamento
doganale
73400
Accertamento
doganale
74250
Dichiarazione
doganale
73400
Accertamento
doganale
74250
Dichiarazione
doganale
74250
Dichiarazione
doganale
74560
Fasi
delle
operazioni
doganali
ee relative
procedure
74250
Dichiarazione
doganale
74560
Fasi
delle
operazioni
doganali
relative
procedure
74560
Fasi
delle
operazioni
doganali
e
relative
75060
Regimi
doganali
74560
Fasi delle
operazioni doganali e relative procedure
procedure
75060
Regimi
doganali
75060
Regimi
doganali
Revisione
dell’accertamento,
sanzioni
ee contenzioso
877100
PIANO GENERALE
DELL’OPERA
75060
Regimi
doganali
77100
Revisione
dell’accertamento,
sanzioni
contenzioso
77100
Revisione
77100
Revisione dell’accertamento,
dell’accertamento, sanzioni
sanzioni ee contenzioso
contenzioso
Parte VII
Appendice
79000
79050
Disposizioni normative
Formulari, modelli e tabelle
INDICE
VAI ALL’ESTRATTO
TUTTA LA NUOVA DISCIPLINA
RIFORMATA DAL NUOVO
CODICE UNIONALE E CHIARITA
Q
Ed. Ipsoa - Francis
DALL’AGENZIA
DELLE Lefebvre
DOGANE
TERRITORIALITÀ
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
95
5
Q Ed. In
Ipsoa
- Francis
Lefebvre
79
generale,
al fine
di valutare l’inerenza di una prestazione occorre distinguere TERRITORIALITÀ
a seconda della natura del
committente:
— se è una persona fisica il prestatore del servizio deve effettuare una valutazione di compatibilità complessiva, per verificare che il servizio medesimo
sia acquistato nell’esercizio
dell’attività economica;
CAPITOLO
3
— se è un soggetto diverso da una persona fisica (società, ente, associazione), la soggettività passiva si
presume sussistente, salvo il caso in cui i servizi siano destinati esclusivamente ad un uso privato del soggetto
committente, cioè delle persone facenti parte degli organi delle società o enti in esame, ovvero dei dipendenti
degli stessi.
Territorialità
Esempio 1) Se un imprenditore persona fisica, stabilito in Italia, acquista da un avvocato spagnolo una consulenza
relativa ad una causa di divorzio, è evidente cheSOMMARIO
il servizio va considerato reso a un privato, anche se il committente abbia comunicato il suo numero di partita IVA.
4341
Sez. 1 - Definizioni
preliminari
.............
b. Lavori
periziestabilito
relativein aiFrancia,
beni moEsempio
2) Nel caso di
una consulenza
resa a un3670
imprenditore
personae fisica,
da un prestabili...................................................
4480si
tore
stabilito
in Italia, che attiene all’organizzazione
gestita dall’imprenditore stesso: il servizio
Territorio
............................................
3670 dell’impresa
considera
reso a un soggetto passivo ed è quindi
irrilevante c.
ai fini
IVA (sempre che
il committente
comunichi
Intermediazioni
mobiliari
...............
4510il
Sede...................................................
3690
suo numero di partita IVA).
d. Servizi inerenti ai trasporti.............
4625
Sez. 2 - Cessioni di beni .......................
3820
e. sia
Servizi
culturali,
artistici,occorre
scientifici,
Esempio 3) Se il servizio è compatibile sia con la sfera privata
con
quella
economica
distinguere
a
a. Beni immobili ..................................
3860
educativi, sportivi e simili ..................
4640
seconda che il committente sia comunitario o meno:
b. se
Beni
mobili «materiali»
......................
3900
—
è comunitario,
il prestatore
considera la prestazione
acquisita
nell’ambito
della propria
attività economica
f. Servizi
di ristorazione
e di catering
...
4680a
condizione
che quest’ultimo
comunichi
il proprio
numero dig.partita
Sez. 3 - Prestazioni
di servizi
...............
4170
ServiziIVA;
immateriali (comuni e digita—
se è extracomunitario,
il prestatore potrà richiedere
gli elementi a supporto della non riconI. Servizi
generici..................................
4290 al committente
li) ....................................................
4730
ducibilità dell’acquisto alla sfera privata, onde giustificare la mancata applicazione dell’IVA (prestazioni B2B).
II. Servizi specifici .................................
4410
III. Prestazioni complesse .....................
4900
Esempio
4) In
relazione
ad un
medico........
che lavora
solo in Italia ma che è residente in Germania, bisogna distina. Servizi
relativi
a beni
immobili
4430
guere:
— se richiede ad un collega stabilito in Germania una consulenza inerente un proprio paziente, egli si considera
stabilito in Italia e quindi il servizio è soggetto ad IVA italiana;
— se richiede una consulenza matrimoniale da un avvocato stabilito in Germania, in quell’operazione si considera
Lenon
cessioni
beni
e le prestazioni
serviziadposte
in essere
da soggetti
passivi
stabilito di
in Italia
e quindi
il servizio non èdisoggetto
IVA italiana
solo perché
la sede della
propriasono
attivitàimpoè in
Italia,in
risultando
il luogo della
residenza
abituale
(v. n. 3700).
(omissis)
nibili
Italia sepreminente
sono effettuate
nel territorio
dello Stato
italiano. La «territorialità» rappresenta
quindi un elemento indispensabile, al pari di quello oggettivo e di quello soggettivo, per
determinare la tassazione in Italia di un’operazione. In realtà, il requisito territoriale, a livello
generale, ha una rilevanza relativa rispetto a quella dei requisiti oggettivo e soggettivo: solo
in presenza di questi ultimi, infatti, ha senso verificare la sussistenza del requisito territoriale,
per stabilire la rilevanza dell’operazione IVA in uno Stato UE o in un altro.
II. territoriale,
Servizil’operazione
specificiè fuori campo IVA.
In mancanza di un collegamento
Nessun problema di territorialità si pone, evidentemente, nei casi in cui tutti gli elementi
dell’operazione
sono collocabili
delprestazioni
cedente/prestatore,
In
deroga alla regola
generale, in
vi Italia:
sono sede
alcune
di servizisede
che dell’acquirente,
si considerano
localizzazione
dei beni
esecuzione/utilizzo
della
prestazione.
Viceversa,
in tutti i casi
effettuate
in Italia
sullaceduti,
base di
diversi ed autonomi
criteri
che vengono
dettagliatamente
in cui un’operazione
effettuata da (o nei confronti di) soggetti esteri ovvero altri
analizzati
nei paragrafiviene
seguenti.
elementi
dell’operazione
coinvolgono
Stati esteri
(UE o extra-UE),
diventalocalizzabili»
necessario stabiAi
fini della
presente trattazione,
vengono
considerati
«materialmente
quei
lire se l’operazione
rileva odisciplinati
meno in Italia.
servizi
- specificatamente
dalla legge - per i quali è possibile individuare un
N.B. Essendo
un’imposta sui
l’IVA è generalmente
nel Paese
cui si realizza
il consumo
collegamento
«materiale»
conconsumi,
il territorio
italiano chedovuta
consente
di incollocare
nello
Stato
di un di
bene
o di un servizio.
I criteri
territorialità dettati dal legislatore hanno infatti lo scopo di
stessofinale
il luogo
consumo
finale di
dettidiservizi.
3550
4410
individuare nel modo più attendibile possibile il luogo in cui si realizza il consumo finale di una determinata
operazione, al fine di stabilire se la stessa è rilevante in Italia oppure no.
Sotto l’aspetto territoriale, lea.operazioni
si possono
distinguere
Servizi relativi
a beni
immobili in:
— operazioni interne, e cioè scambi di beni che avvengono nel territorio italiano (anche se
effettuati tra soggetti
esteri) e scambi di servizi che, in base alla normativa La
IVA,disposizione
si consideDefinizione
(art. 31 bis Reg. UE 282/2011, C.Giust. CE 3 settembre 2009 C-37/08)
rano
effettuati
all’interno
dello
Stato
(anche
se
coinvolgono
Stati
esteri);
riguarda le prestazioni che hanno un nesso sufficientemente diretto con un bene immobile,
—
operazioni internazionali, cioè scambi di beni tra Stati diversi (acquisti e cessioni intracocome
definito al n. 3860, e cioè, dal 2017, i servizi aventi almeno una delle seguenti carattemunitarie,
ristiche: importazioni, esportazioni e operazioni assimilate alle esportazioni) e servizi
connessi
servizi internazionali).
operazioni
sono del
specificatamente
a) derivatia tali
da scambi
un bene(c.d.
immobile,
se il bene è unQueste
elemento
costitutivo
servizio ed è
individuate
legislatore eper
sono
soggette
ad una (es.
disciplina
particolare
che deroga
alle
essenziale edal
indispensabile
la sua
prestazione
locazione
di un fabbricato,
otteniregole
relative
alle
operazioni
interne
(qui
di
seguito
esaminate)
e
sono
quindi
trattate
mento di un diritto di pesca in un territorio delimitato);
separatamente
nel capitolo
relativo
alle operazioni
internazionali
(v. n. 14000
b) erogati o destinati
a un bene
immobile,
aventi per
oggetto l’alterazione
fisicae os.).giuridica
Nel
presente
capitolo
si forniscono
innanzitutto precisazioni in merito alla nozione di terridi tale
bene (es.
riparazione
di un fabbricato).
torio
si deve
intendere perfaterritorio
delloin Stato,
territorio ladell’Unione
Per i (indicando
beni situati cosa
in Italia,
l’accatastamento
presumere,
via residuale,
natura di
Europea
immobile.e territorio extracomunitario) e di sede (domicilio, residenza e stabile organizzazione).
Successivamente vengono individuati i criteri di territorialità applicabili alle operazioni
3555
4430
6
96
TERRITORIALITÀ
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
4431 Nella
tabella seguente sono riportati, a titolo indicativo e raggruppati per categorie, i servizi
compresi e quelli simili esclusi in base all’art. 31 bis Reg. UE 282/2011, che recepisce la giurisprudenza comunitaria. Da uno sguardo d’insieme risulta che la presenza di un nesso minimo o
accessorio con un immobile non è sufficiente a far rientrare il servizio fra quelli immobiliari.
Categoria
Servizi compresi
Costruzione e demolizione
— edificazione di un fabbricato e/o di
strutture permanenti sul suolo;
— lavori di costruzione e demolizione
effettuati su un fabbricato o su sue
parti o su strutture permanenti
(condotte del gas e dell’acqua,
condotte fognarie e simili)
Locazione e leasing
di immobili (diversi da quelli usati per
servizi pubblicitari), compreso il
magazzinaggio di merci con
assegnazione di una parte specifica
dell’immobile ad uso esclusivo del
destinatario
Cessione e trasferimento di diritti
su immobili
Si tratta di diritti diversi dalla
locazione/leasing e da quelli del settore
alberghiero, per l’utilizzo di un immobile
o di sue parti, in particolare licenze per
l’utilizzo di parte di un immobile, come la
concessione di diritti di pesca e di caccia
o l’accesso a sale d’aspetto negli
aeroporti, o l’uso di infrastrutture
soggette a pedaggio (ponti o gallerie)
Manutenzione, riparazione,
ristrutturaz. e restauro fabbricati
— di fabbricati o di loro parti,
compresi lavori di pulizia e di posa in
opera di piastrelle, carta da parati e
parquet;
— di strutture permanenti quali
condotte del gas e dell’acqua,
condotte fognarie e simili
Valutazioni
— del rischio e dell’integrità di
immobili;
— di immobili, anche a fini assicurativi,
per stabilire il valore di un immobile a
garanzia di un prestito o per stimare
eventuali rischi e danni nell’ambito di
controversie
Opere agricole
Servizi simili esclusi
(considerati servizi generici)
servizi agricoli quali dissodamento,
semina, irrigazione e concimazione
Macchinari e attrezzature (*)
— manutenzione e riparazione,
ispezione e controllo di macchinari o
attrezzature che possano essere
considerati immobili;
— installazione o montaggio di
macchinari o attrezzature che, una
volta installati o montati, possano
essere considerati immobili
installazione o montaggio,
manutenzione e riparazione,
ispezione o controllo di macchinari o
attrezzature che non siano, o non
diventino, parte di beni immobili
Magazzinaggio merci
in un bene immobile se è assegnata
una parte specifica dell’immobile ad
uso esclusivo del destinatario
se non è assegnata alcuna parte
specifica dell’immobile ad uso
esclusivo del destinatario
Settore alberghiero
prestazione di alloggio nel settore
alberghiero o in settori con funzione
analoga (campi di vacanza o terreni
attrezzati per il campeggio, compreso
il diritto di soggiornare in un luogo
determinato risultante dalla
conversione di diritti di uso a tempo
parziale e di diritti affini)
TERRITORIALITÀ
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
7
97
Servizi simili esclusi
(considerati servizi generici)
Categoria
Servizi compresi
Elaborazione planimetrie
per un fabbricato o per parti di un
fabbricato destinato a un particolare
lotto di terreno, a prescindere dal
fatto che il fabbricato sia costruito
per fabbricati, o per loro parti, che
non siano destinati a un particolare
lotto di terreno
Gestioni immobiliari
consistenti nella gestione di immobili
commerciali, industriali o residenziali
da o per conto del proprietario
gestione del portafoglio di
investimenti immobiliari
Fiere, mostre e servizi correlati
semplice messa a disposizione di
stand, senza alcun servizio correlato
alla fiera o mostra (ma solo quelli
accessori all’immobile, quali elettricità,
riscaldamento, ecc.).
messa a disposizione di stand e servizi
correlati atti a consentire l’esposizione
di prodotti (progettazione dello stand,
trasporto e magazzinaggio dei
prodotti, fornitura di macchinari, posa
di cavi, assicurazione e pubblicità ecc.),
anche con contratti separati (v. n. 4640)
Intermediazioni
nella vendita, nella locazione
finanziaria o nella locazione di
immobili e nella costituzione o nel
trasferimento di determinati diritti su
immobili o diritti reali su immobili
(assimilati o meno a beni materiali)
nella prestazione di alloggio nel
settore alberghiero o in settori simili
(campi di vacanza o terreni attrezzati
per il campeggio), se l’intermediario
agisce in nome e per conto di un’altra
persona
Servizi legali
relativi al trasferimento di proprietà di
immobili, alla costituzione o al
trasferimento di determinati diritti sui
beni immobili o diritti reali su beni
immobili (pratiche notarili, stesura di
contratti di compravendita aventi per
oggetto la proprietà di immobili) anche
se la sottostante operazione che dà
luogo all’alterazione giuridica della
proprietà non è portata a compimento
in materia di contratti diversi da quelli
a fianco indicati, comprese
consulenze sulle clausole di un
contratto per il trasferimento di
immobili, o consulenze per eseguire
un siffatto contratto o dimostrarne
l’esistenza, che non siano
specificamente connessi al
trasferimento di proprietà di immobili
anche se comportano l’uso di beni
immobili
Servizi pubblicitari
Servizi di sorveglianza o sicurezza
servizi effettuati nel luogo in cui è
situato il bene
(*) La messa a disposizione di attrezzature per la realizzazione di lavori su beni immobili costituisce una prestazione di
servizi relativi a beni immobili soltanto se il prestatore si assume la responsabilità dell’esecuzione dei lavori. Se insieme alle
attrezzature è messo a disposizione personale sufficiente per l’esecuzione dei lavori, si presume che il prestatore abbia
assunto tale responsabilità (è ammessa prova contraria con qualsiasi mezzo) (art. 31 ter Reg. UE 282/2011).
Territorialità
(art. 7 quater DPR 633/72, Circ. AE 29 luglio 2011 n. 37/E)
Le suddette prestazioni si
considerano effettuate in Italia quando l’immobile è situato in Italia; è dunque irrilevante il
domicilio o la residenza dei soggetti tra i quali interviene l’operazione. Pertanto, se queste
prestazioni sono rese su immobili che si trovano in un altro Stato UE, si considerano escluse
da IVA nazionale (e soggette ad IVA dell’altro Stato UE).
Esempio 1) In caso di contratto di appalto per la fornitura, in un paese Extra UE, di uno stabilimento «chiavi in
mano» (costruzione di immobile e fornitura di macchinari destinati ad essere incorporati nell’ufficio) l’insieme
delle prestazioni è fuori campo IVA (Ris. Min. 22 ottobre 1992 n. 450184; Cass. 22 marzo 1999 n. 2643).
Esempio 2) Le prestazioni di intermediazione a favore dell’impresa Gamma di Parigi, dirette a favorire la stipulazione di un contratto di acquisto di un immobile situato in Italia sono soggette ad IVA; al contrario, le pre-
stazioni di intermediazione a favore della medesima impresa Gamma dirette a favorire la stipulazione di contratti
di appalto per la futura realizzazione di impianti industriali considerati immobili (in quanto ancorati al suolo)
rientrano nella regola generale e quindi sono fuori campo IVA (Assonime).
Esempio 3) L’impresa italiana Alfa tinteggia una casa in Francia di proprietà del sig. Rossi di Milano. La prestazione
è fuori campo IVA in Italia. L’impresa Alfa deve tuttavia aprire una partita IVA in Francia per emettere fattura con
IVA francese (TVA) nei confronti di Rossi (v. n. 37560).
La disciplina non cambia se il committente è una società residente a Milano.
4435
98
8
TERRITORIALITÀ
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
Esempio 4) Le operazioni di rilascio di tessere per il pagamento del pedaggio di autostrade estere devono
essere qualificate come prestazioni relative all’utilizzo di un bene immobile situato al di fuori dell’Italia e pertanto
sono fuori campo IVA (Ris. Min. 27 dicembre 1999 n. 170/E, Ris. AE 1º giugno 2005 n. 67/E).
Esempio 5) Le prestazioni di lavorazione, assemblaggio, riparazione e manutenzione di piattaforme petrolifere,
e sulle tubature relative all’impianto di perforazione situato sulle stesse, sono fuori campo IVA qualora tali
piattaforme siano situate in acque territoriali estere.
Esempio 6) I servizi di prenotazione alberghiera forniti (anche via internet) da una società in nome e per conto
del cliente, sono inquadrate tra le prestazioni generiche e quindi non rientrano nell’ipotesi in esame (Circ. AE 21
giugno 2010 n. 36/E).
Esempio 7) I servizi resi da un’associazione che organizza lo scambio tra i propri associati dei loro diritti di
godimento a tempo ripartito su alloggi per vacanze (c.d. multiproprietà) e che riceva da essi come corrispettivo
quote d’iscrizione, quote associative annuali nonché commissioni di scambio, si considerano effettuati nel luogo
in cui è situato l’immobile sul quale l’associato interessato possiede il diritto di godimento (C.Giust. CE 3 settembre 2009 C-37/08).
Esempio 8) Le prestazioni di deposito merci sono generalmente prestazioni di servizi generiche, quindi non
rientrano tra le prestazioni relative agli immobili (Circ. AE 21 giugno 2011 n. 28/E). Tuttavia, se l’immobile è un
elemento costitutivo della prestazione di deposito - es. prestazione di servizio complesso di stoccaggio, consistente nel ricevere le merci in magazzino, sistemarle nelle apposite aree, custodirle, imballarle, consegnarle,
scaricarle e caricarle, nel caso in cui ai suoi beneficiari viene riconosciuto il diritto di utilizzare in tutto o in parte
una porzione specificamente determinata dell’immobile adibito a deposito - la prestazione si considera relativa a
beni immobili (C.Giust. UE 27 giugno 2013 C-155/12).
4450 Fornitura di un bene mobile da installare in un immobile In caso di fornitura
di un bene mobile con obbligo del cedente di provvedere all’installazione dello stesso,
fissandolo al suolo o ad un immobile (es. un impianto industriale), si deve distinguere a
seconda che il servizio di installazione sia un servizio autonomo dalla fornitura del bene, da
quello in cui il servizio abbia natura accessoria rispetto alla fornitura medesima.
Servizio
autonomo
— se il bene mobile può essere separato dall’immobile senza alterarne la funzionalità (*) la prestazione
di installazione, nei rapporti B2B, è rilevante in Italia, se il committente è ivi stabilito (in applicazione
della regola generale);
— se il bene mobile non può essere separato dall’immobile senza alterarne la funzionalità, la
prestazione è rilevante se il bene immobile ove è installato il bene mobile è situato in Italia (Cass. 27
ottobre 2009 n. 22691.
Servizio
accessorio
Si applica la medesima disciplina prevista per l’operazione principale. Il servizio di installazione è quindi
rilevante in Italia se la fornitura del bene rileva in Italia (es. bene nazionalizzato che si trova in Italia al
momento della consegna, v. n. 3920 e s.) (**).
(*) O quando per riutilizzare il bene in un altro contesto con le medesime finalità debbano essere effettuati antieconomici
interventi di adattamento.
(**) Se la fornitura del bene dà luogo, in Italia, a un’esportazione o a una cessione intracomunitaria, il servizio di
installazione è non imponibile.
4460 Immobili situati in due Stati Le prestazioni di servizi relative a beni immobili situati in
parte in Italia e in parte in territorio estero (es. manutenzioni ponti di confine, posa in opera
di tubi sul fondo marino), sono assoggettabili ad IVA limitatamente a quelle afferenti alla
parte d’immobile situato in Italia.
Ove però risulti oggettivamente impossibile fare una distinzione esatta tra le prestazioni
effettuate in Italia e quelle effettuate all’estero, è possibile adottare un criterio di proporzionalità (Ris. Min. 25 agosto 1992 n. 450156). Lo stesso criterio di proporzionalità, inoltre, può
essere adottato quando sono stati versati degli acconti relativi all’esecuzione dell’opera e non
vi sia la possibilità di stabilire con esattezza, all’atto della fatturazione, la parte dei medesimi
relativi a prestazioni effettuate in Italia, salvo successiva regolarizzazione (v. n. 20410 e s.)
(Ris. Min. 27 giugno 1980 n. 411350).
È tuttavia possibile, previa autorizzazione del Consiglio Europeo, che 2 Stati confinanti stipulino degli accordi in deroga alla regola generale, allo scopo di semplificare la riscossione
dell’IVA o di evitare evasioni o elusioni fiscali (art. 395 Dir. 2006/112/CE).
(omissis)
5672
Sono definite tali le operazioni a cui partecipano più di tre soggetti dislocati in più Stati
comunitari. Tale tipologia di operazioni non gode delle semplificazioni previste per l’operazione triangolare (Circ. Min. 10 giugno 1998 n. 145/E).
OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
15510
9
235
Esempio
Un operatore italiano (IT1) acquista un bene da un soggetto IVA identificato in
Francia (FR) e lo cede ad altro soggetto nazionale (IT2) il quale, a sua volta lo rivende ad un
1 inviati direttamente in Spagna.
operatore spagnolo (ES). I beni dalla CAPITOLO
Francia vengono
15530
ciclo dei passaggi di proprietà della merce
Operazioni intracomunitarie
FR - - - - - - - - - ITA1 - - - - - - - - - ITA2 - - - - - - - - - ES
ciclo della movimentazione fisica della merce
FR - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ES
Il rapporto tra FR e IT1 non realizza un acquisto
intracomunitario, in quanto nel caso di specie
SOMMARIO
non si verifica uno dei requisiti essenziali costituito dal materiale arrivo dei beni in Italia (v.
n.Definizione
14230). L’operazione
non può nemmeno
nellatriangolari
«triangolare
comunitaria»,
e requisiti ..........................
14020 farsi
Sez.rientrare
4 - Operazioni
.............
15240
atteso che IT1 non è legittimato a designare quale
«debitorenazionale
d’imposta»
l’acquirente15280
finale
Triangolazione
......................
Sez. 1 - Acquisti intracomunitari .......... 14230
ES, non assumendo nei confronti di quest’ultimo
la veste dicon
fornitore.
Triangolazioni
soggetto
extra
UE....
15320
Esclusioni ............................................ 14290
Pertanto,
la transazione deve essere considerataTriangolazioni
quale operazione
esclusa dal campo applicon lavorazione.............. 15340
Regime
derogatorio.............................
14410 della territorialità
cativo
dell’IVA,
per carenza del presupposto
(v. n. 3820 e s.).
Sez. 5 - Operazioni quadrangolari........ 15510
Sez. 2 - Cessioni intracomunitarie ........ 14570
Sez. 6 - Beni
da introdurre
o giacenti
in all’atto
Regimi
particolari
(vendite
a
distanza,
Il rapporto tra IT1 e IT2 è irrilevante ai fini dell’imposta
nazionale,
in quanto
i beni,
depositi
IVA........................................
15670
mezzi
di trasporto
.....................
14740 sul
della
cessione,
nonnuovi)
sono
fisicamente presenti
territorio
dello Stato. Conseguentemente,
15535
15540
Sez. 3 - Prestazioni
di servizi
intraco- a tutti gli obblighi impositivi in Francia.
l’operazione
deve essere
assoggettata
munitari .............................................
14970
Il rapporto tra IT2 ed ES non costituisce cessione intracomunitaria di beni, ma assume rilevanza ai fini dell’imposta dovuta in Spagna.
(omissis)
Definizione Per «operazioni intracomunitarie» si intendono, innanzitutto, gli acquisti e
le cessioni di beni, che intercorrono tra soggetti passivi IVA appartenenti a diversi Stati membri
6
dell’Unione europea, che vengono resiSEZIONE
«non imponibili»
nel Paese del cedente, per essere
invece assoggettati ad IVA da parte del cessionario, nel Paese di destinazione dei beni (DL
danumerosi
introdurre
o giacenti
in depositi
331/93 cheBeni
recepisce
articoli sparsi
nella Dir. 2006/112/CE,
artt. 2, 3, IVA
4, 9, 17, 20 e s.,
33, 34, 40, 67 e s., 138 e(art.
s., 50
154biseDLs.,331/93,
162 eCirc.
s., 172
e marzo
s., 1992015
e s.,n. ecc.).
AE 24
12/E)
15545
14020
Esempio 1) La cessione di 1000 paia di scarpe, sulla base di un contratto di vendita, da parte di una azienda di
Depositi
IVA La disciplina dei depositi IVA recepisce gli artt. 154 e s. Dir. 2006/112/CE. 15670
Ancona ad un rivenditore di Madrid, costituisce una cessione intracomunitaria. Per l’azienda madrilena, la stessa
Sioperazione
tratta di sidepositi
fisicamente all’interno del territorio italiano e utilizzati per la
definisce collocati
acquisto intracomunitario.
custodia materiale di beni nazionali o comunitari non destinati alla vendita al minuto (nei
Esempio
2) Un’aziendaNon
italiana
acquista un macchinario
industriale
da un produttore
tedesco.
L’italiano
effettua
luoghi
medesimi).
corrispondono
ai depositi
doganali
(v. n. 75460
e s.),
questi
ultimi
un acquisto intracomunitario, il tedesco una cessione intracomunitaria.
possono,
a determinate condizioni essere utilizzati come depositi IVA.
260 tali
OPERAZIONI
INTRACOMUNITARIE
Ed. Ipsoa - Francis
Lefebvre
Con
depositi è possibile
effettuare una serie di operazioni senzaQl’applicazione
dell’IVA
; essi
consentono
di
evitare
che
ai
beni
comunitari
venga
riservato
un
trattamento
fiscale
meno
Tra le operazioni intracomunitarie rientrano anche le prestazioni di servizi:
favorevole
rispetto passivi
a quellostabiliti
previsto
per i abeni
di provenienza
da Paesi
che, se
—
rese da soggetti
in Italia
soggetti
passivi stabiliti
in altriextra
Stati UE
membri;
introdotti
beneficiano
sospensione
—
ricevutenei
dadepositi
soggetti doganali,
passivi stabiliti
in Italia della
da parte
di soggettidell’imposta.
passivi stabiliti in altri Stati
L’introduzione delle merci nel deposito IVA comporta l’assolvimento dell’IVA, se dovuta, in
membri.
un momento
successivo,sono
e cioè
al momento
della loro estrazione
dalmateria
deposito
l’immisTuttavia,
tali prestazioni
soggette
alle disposizioni
ordinarie in
di per
territorialità
sione
in consumo
(v.
n. 4170
e s.). nello Stato.
La disciplina esposta nella presente sezione è quella in vigore per le operazioni effettuate a
partire dal 1º aprile 2017, come modificata dal DL 193/2016 conv. in L. 225/2016.
La
disciplina
sostanziale
operazioni
intracomunitarie,
riguarda,
principalmente
A seguito
delle
modifichedelle
introdotte,
l’accesso
al regime è stato
estesoquindi,
alle cessioni
di tutte le
gli
scambidicomunitari
(acquisti
e cessioni),italiani,
per laampliando
sussistenzasignificativamente
dei quali occorrelache
siano
tipologie
prodotti, anche
ad acquirenti
platea
di
potenzialideterminati
utilizzatori.requisiti.
verificati
14025
Precisazioni
1) Non possono
essere
introdotti in un(cessioni
depositoeIVA
i seguentiè beni:
N.B.
Per l’effettuazione
di operazioni
intracomunitarie
prestazioni)
necessario richiederne pre-
— beni non comunitari
(a meno
siano
stati preventivamente immessi in libera pratica);
ventivamente
l’abilitazione
all’AE che
(v. n.non
38170
e s.).
— beni, esistenti in Italia, vincolati al regime di ammissione temporanea ovvero introdotti nei recinti o
magazzini di temporanea custodia in attesa di ricevere una destinazione doganale;
— beni importati
a scarico di occorre
un regimela
di perfezionamento
attivo con la modalità
dell’esportazione
antiIn particolare,
presenza contemporanea
dei seguenti
4 requisiti
cipata.
riguardanti,
rispettivamente,
l’oggetto
dell’operazione,
i
soggetti
che
la
compiono,
l’onerosità
2) Gli operatori che svolgono esclusivamente attività di vendita al minuto non possono fruire del deposito
della IVA.
transazione
e la movimentazione
fisica
deialbeni.
Chi svolge attività
promiscua di vendita
di merci
minuto ed all’ingrosso, tenuto alla separazione delle
due attività, può utilizzare il deposito IVA limitatamente alle merci afferenti il commercio all’ingrosso. Il soggetto interessato, che decida di destinare dei beni che ha introdotto in deposito alla vendita al minuto in Italia,
Oggetto
L’operazione
riguarda le
cessioni
di beni
, infatti
prestazioni di servizi non sono
deve prima
estrarli, con l’osservanza
delle
disposizioni
relative
(v. n.le
15800).
Requisiti
più disciplinate dalle norme riguardanti le operazioni intracomunitarie (DL 331/93).
(omissis)
Riepilogo delle caratteristiche
principali del deposito IVA
È un luogo fisico (non puramente virtuale o contabile) (*).
È consentita solo l’introduzione di beni nazionali o comunitari. I beni extracomunitari possono essere introdotti solo
14040
14050
I gestori possono richiedere l’attribuzione di un numero di partita IVA unico per tutti i soggetti
passivi non residenti da essi rappresentati.
La rappresentanza leggera viene meno al compimento della prima operazione attiva o passiva che comporta il
10in
o il recupero
obbligo per l’operatore
interessato di identificarsi
Q Ed. pagamento
Ipsoa - Francis
Lefebvre dell’imposta, con il conseguente OPERAZIONI
INTRACOMUNITARIE
261
Q Ed. Italia
Ipsoa(nomina
- Francis
INTRACOMUNITARIE 263
delLefebvre
rappresentante fiscale o identificazione OPERAZIONI
diretta).
2) Se gli stessi locali sono utilizzati sia come deposito doganale che come deposito IVA, e quindi sono presenti
merci vincolate
al regime
di deposito
doganale
e merci
in deposito
è39940,
necessario
far ricorso
ad opportuni
Natura
deidell’estrazione
beni
ammessi
Inautofatturazione
linea
generale,
non
alcuna
rilevanza
la 15720
al momento
mediante
(v.IVA,
n.assumono
oppure
prima
di tale
accorgimenti
per
correttamente
le DL
merci
sottoposte
ailoro
2 distinti
natura,
la qualità
o individuare
la equantità
dei
né
i motivi
della
nei depositi.
momento,
v. n. 15800
s.) (art.
16 c.beni
5 bis
185/2008
conv.
inintroduzione
L. regimi.
2/2009 modificato
da art.
revoca dell’autorizzazione (obbligatoria per il venir meno delle condizioni per il rilascio e in caso
34 c. 3)
44L’eventuale
DL 179/2012
conv. in L. 221/2012). In sostanza, l’ingresso dei beni nei locali limitrofi
di irregolarità nella gestione del deposito) comporta il pagamento dell’IVA sui beni in deposito, che si intenper effettuare
operazioni
suddette
si pagamento
considera
equivalente
all’ingresso
deposito,
Operazioni
effettuabili
senza
Possononel
essere
effetdono come le
estratti,
eccetto il caso
di trasferimento
degli stessi
indell’IVA
altro deposito
IVA.
intendendosi
per assoltedell’IVA
le funzioni
di stoccaggio
custodia,
le determinano
conseguenti respontuate senza pagamento
diverse
operazioni,e di
alcune
dellecon
quali
direttasabilità
del depositario.
mente l’introduzione
dei beni nei Idepositi
altrefiscali
invece
beni che
sono
Comunicazione
preventiva
titolari distessi,
depositi
per iriguardano
prodotti soggetti
ad accisa
Resta
invece
fermo
l’obbligo
di
introdurre
materialmente
in
deposito
i
beni
che
non
devono
custoditi
nei
predetti
depositi,
altre
ancora
che
comportano
l’estrazione
dei
beni
dai
depositi
e di depositi doganali, prima dell’avvio dell’operatività come depositi IVA, devono presentasubire
lavorazioni.
per
l’invio
all’estero e, agli
infine,
altre
che determinano
il trasferimento
di beni
tra depositi.
re una
comunicazione
Uffici
Doganali
e delle Entrate
territorialmente
competenti
(art. 50
In
considerano
limitrofi
quei locali
che pur non
costituendo
parte integrante
del deposito
sono a
La proposito
locuzione si
«effettuate
senza
pagamento
dell’imposta
» significa
che le operazioni
pur rientrando
nel campo
bis c.questi
2-bis
DL
331/93
e
Nota
AD
4
ottobre
2006
n.
3440/D).
funzionalmente
logisticamente
collegati
in un rapporto
di contiguità
e comunque
rientrantinon
nel plesso
di applicazione
dell’IVA,e non
danno luogo
al pagamento
dell’imposta.
In sostanza,
le operazioni
fanno
A tal aziendale
fine
è
stato
predisposto
uno
schema
di
comunicazione,
allegato
alla
Nota
AD
28
del gli
depositario,
qualunque
sia il fatturazione,
titolo di detenzione.
Sono esclusi,
in ogni
caso,
i locali
gestiti
da
venire meno
adempimenti
formali della
registrazione,
ecc. anche
se non
deve
essere
versata
dicembre
n. (Circ.
7521/D
utilizzabile
dall’utenza.
soggetto
diverso
dal depositario.
alcuna2006
imposta
Assonime
17 dicembre
1997 n. 114).
Estrazioni
beni
daiintroduzione
depositi
IVAdepositi
Le depositi
seguenti
estrazioni
sono
effettuate
Rappresentante
fiscale
I gestori dei
IVA, qualora
soggetti
passivi
nonsenza
resiOperazionidei
mediante
nei
IVA i Le
operazioni
che
sono
pagamento
dell’IVA:
denti
nonsenza
abbiano
già nominato
un mediante
rappresentante
fiscale odinon
abbiano
provveduto
effettuate
pagamento
dell’IVA
l’introduzione
beni
nei depositi
sono: ad
— acquisti
beni estratti
da un deposito
IVA
per essere
spediti in un altro
Stato di
UE cui
(cessioni
intracoidentificarsi
direttamente
in di
Italia,
assumono
automaticamente
la stessi
posizione
di alrappresentanintracomunitari
beni,
compresi
i trasferimenti
a se
n. 14260.
In
munitarie),
si tratti
di cessioni
intracomunitarie
ad imposta
in Italia;
te «leggero»
(v.
n. che
38050)
dei soggetti
stessi.
Questo
al fine
disoggette
adempiere
gli obblighi
tributari
questi
casi, salvo
l’acquirente
integra
la fattura
di
acquisto
senza
applicazione
dell’IVA
(richia—
beni l’introduzione
estratti
deposito
IVAintracomunitarie
con trasporto
fuori
del territorio
dellastati
UE
riguardanti
non da
solounledel
operazioni
seguito nel
delle
quali
idegli
beniacquisti;
sono
mando
bene nel
deposito
IVA) eolaaspedizione
registra
registro
(esportazione);
introdotti
nei depositi,
ma tuttedilebeni
operazioni
relative ai
beniprestazione
che transitano
nel deposito
—
immissioni
in libera pratica
non comunitari,
previa
di garanzia
(v. n.
—
avvalendosiesportazioni
della dichiarazione
(importazioni,
ecc.). d’intento dell’esportatore abituale (v. n. 41290).
15745);
Se cessioni
il soggetto
non Ilresidente
disponeemette
già difattura,
un proprio
numeroneidiconfronti
Partita IVA,
è tenuto a
—
di beni.
fornitore italiano
direttamente
dell’acquirente,
comunicarlo
al depositario
all’atto
dell’introduzione
dei AEbeni
nel
deposito
stesso.
Trasferimento
dei beni
tra
depositi
(Circ.
24 marzo
2015 n.in12/E,
par. 5.2.3)
con
l’indicazione
cessione
«non
soggetta
ad IVAIVA
in quanto
beni
introdotti
deposito
IVA». Il
I gestori possono
richiedere
l’attribuzione
di un
di non
partita
IVA unico
per
tutti
i soggetti
trasferimento
dei
beni
da un
deposito
adnumero
undialtro
èdelle
soggetto
IVA,
anche
se
Normalmente
non
è previsto
un
tempoIVA
minimo
giacenza
merciad
nel
deposito;
le
passivipossono
non
residenti
da
essiessere
rappresentati.
avviene
a seguito
della
revoca
dell’autorizzazione
deldidepositario,
merci
anche
non
scaricate dai mezzi
trasporto. in quanto i beni in ogni
rappresentanza
leggera
viene
meno
al
della prima
attiva
o passiva
che comporta
Generalmente
icustoditi
beni
devono
essere
materialmente
introdotti
nel operazione
deposito, non
essendo
sufficiente
la merail
caso La
rimangono
in
regime
dicompimento
deposito
IVA.
pagamento
o il non
recupero
dell’imposta,
connell’apposito
il conseguente
obbligo
l’operatore
interessato
di di
identificarsi
in
presa
in della
carico
documentale
degli stessi
(v. per
n.anche
39980).
Il deposito
IVA deve
comunque
Il beneficio
applicazione
dell’imposta
siregistro
estende
alle
prestazioni
trasporto
Italia (nomina
del rappresentante
o identificazione
assolvere
le funzioni
di stoccaggio fiscale
e di custodia
dei beni in diretta).
esso introdotti: non è, pertanto, ammissibile alcuna
dei beni
da un deposito all’altro.
forma di deposito «virtuale», salvo in caso di effettuazione di certe prestazioni di servizi materialmente
Se contestualmente
al
trasferimento
beni interviene
anche
un passaggio
di proprietà
degli
in locali
limitrofi
o adiacentidei
alIn
deposito
è assimilata
di beni
nelrilevanza
deposito
IVA
eseguite
Natura
beni
ammessi
lineadiche
generale,
nonall’introduzione
assumono
alcuna
stessi,senza
nonladei
ènecessità
possibile
regime
non
edn.il15760).
cedente
che estraelai
che mantenere
questi entrinoilpreventivamente
nel imponibilità,
deposito stesso (v.
natura,
la
qualità
o
la
quantità
dei
beni
né
i
motivi
della
loro
introduzione
nei
depositi.
beni deve
versare
l’IVA (con
reverse
o integrazione
a seconda illustrate
dei casi).
la
introduzione
fisica
dei benicharge
nel deposito
determina le conseguenze
al n.Tuttavia,
39970.
La mancata
successiva cessione dei beni, con immissione in deposito, gode nuovamente del regime di
Operazioni
effettuabili senza (omissis)
pagamento dell’IVA Possono essere effetsospensione dell’IVA.
tuate senza pagamento dell’IVA diverse operazioni, alcune delle quali determinano direttamente l’introduzione
dei beni
depositi in
stessi,
altre invece
riguardano
beni
sono
Estrazione
di beni
per nei
l’utilizzo
Italia
L’estrazione
dei beni
dal che
deposito,
custoditi nei predetti depositi, altre ancora che comportano l’estrazione dei beni dai depositi
ai
fini della loro utilizzazione o commercializzazione in Italia determina, invece, il pagamenper l’invio all’estero e, infine, altre che determinano il trasferimento di beni tra depositi.
to dell’IVA.
La locuzione «effettuate senza pagamento dell’imposta» significa che le operazioni pur rientrando nel campo
L’estrazione
può essere effettuata solo dai soggetti passivi identificati in Italia, direttamente o
di applicazione dell’IVA, non danno luogo al pagamento dell’imposta. In sostanza, le operazioni non fanno
tramite
rappresentante
fiscaleformali
o daidella
soggetti
stabiliti
in Italia per
il tramite
unaessere
SO. versata
venire
meno gli adempimenti
fatturazione,
registrazione,
ecc. anche
se nondideve
15730
15700
15770
15710
15740
15780
15720
15730
15800
alcuna imposta (Circ. Assonime 17 dicembre 1997 n. 114).
Esempio Si pensi all’acquisto effettuato da una azienda italiana che compra da un’azienda francese. Se la merce
viene inviata dalmediante
francese al deposito
IVA, l’IVA si rendenei
esigibile
nei confronti
italiana al momento
Operazioni
introduzione
depositi
IVAdell’azienda
Le operazioni
che sono
dell’estrazione dei prodotti dal deposito per la commercializzazione o l’inserimento nel ciclo produttivo.
effettuate
senza pagamento dell’IVA mediante l’introduzione di beni nei depositi sono:
— acquisti intracomunitari di beni, compresi i trasferimenti a se stessi di cui al n. 14260. In
Per
l’estrazione
dei beni integra
introdotti
deposito
IVA di senza
provenienza
:
questi
casi, l’acquirente
la nel
fattura
di acquisto
applicazione
dell’IVA (richia—
italiana
, l’imposta è dovuta
dalnel
soggetto
cheIVA)
procede
ed è versata
in nome e
mando
l’introduzione
del bene
deposito
e la all’estrazione
registra nel registro
degli acquisti;
per
conto
di
tale
soggetto
dal
gestore
del
deposito,
che
è
solidalmente
responsabile
— immissioni in libera pratica di beni non comunitari, previa prestazione di garanzia (v.deln.
l’imposta stessa;
15745);
— cessioni
intracomunitaria
il soggetto
che procede
all’estrazione
assolve
l’impostadell’acquirente,
provvedendo
—
di beni. Il, fornitore
italiano
emette fattura,
direttamente
nei confronti
alla
integrazione cessione
della fattura
acquisto
(o introdotti
emissione
autofattura
con l’indicazione
«nondisoggetta
ad intracomunitario
IVA in quanto beni
in di
deposito
IVA». se
non
coincide con
effettuato
l’acquisto
intracomunitario),
condeposito;
l’indicazioNormalmente
nonilèsoggetto
previstoche
un ha
tempo
minimo
di giacenza
delle merci nel
le
ne deipossono
servizi eventualmente
resi escaricate
dell’imposta;
merci
anche non essere
dai mezzi di trasporto.
— extracomunitaria
, ildevono
soggetto
chematerialmente
procede all’estrazione
assolve, non
l’imposta
Generalmente i beni
essere
introdotti nel deposito
essendomediante
sufficiente lainvermera
sionepresa
contabile,
prestazione
di idonea
garanzia
e modalità
definiti
con
in caricoprevia
documentale
degli stessi
nell’apposito
registrocon
(v. n.contenuti
39980). Il deposito
IVA deve
comunque
assolvere
le funzioni
stoccaggio e didel
custodia
dei beni
in esso introdotti:
nondal
è, pertanto,
ammissibile
alcuna
decreto
del MeF.
Sinodiall’adozione
decreto,
l’imposta
è dovuta
soggetto
che procede
di servizi
materialmente
forma di deposito
«virtuale»,
salvo ine caso
effettuazione
di certe prestazioni
all’estrazione
ed è versata
in nome
per diconto
di tale soggetto
dal gestore
del deposito,
che
eseguite in locali limitrofi o adiacenti al deposito che è assimilata all’introduzione di beni nel deposito IVA
è solidalmente
responsabile
dell’imposta
stessa.
senza la necessità che questi entrino preventivamente nel deposito stesso (v. n. 15760).
Nel caso
di beniintroduzione
non comunitari
in liberadetermina
pratica, le
il conseguenze
soggetto che
effettua
fisica deiimmessi
beni nel deposito
illustrate
al n.l’estrazione
39970.
La mancata
dal deposito IVA è tenuto a comunicare i dati della liquidazione dell’imposta (v. n. 39980) al
15740
15810
sione contabile, previa prestazione di idonea garanzia con contenuti e modalità definiti con
decreto del MeF. Sino all’adozione del decreto, l’imposta è dovuta dal soggetto che procede
all’estrazione
ed è versata
in nome e per conto di tale soggetto dalQgestore
del- Francis
deposito,
che
264
OPERAZIONI
INTRACOMUNITARIE
Ed. Ipsoa
Lefebvre
11
è solidalmente responsabile dell’imposta stessa.
264 caso
OPERAZIONI
Q Ed.
Ipsoa
- Francis
Lefebvre
Nel
di deposito
beni nonINTRACOMUNITARIE
immessi in libera
praticadella
, il soggetto
cheanche
effettua
l’estrazione
gestore
del
e,comunitari
al fine di velocizzare
lo svincolo
garanzia,
al competente
dal deposito
IVA èIntenuto
i dati della
dell’imposta
(v. n. 39980)
al
ufficio
doganale.
caso adicomunicare
non coincidenza
fra liquidazione
chi ha proceduto
all’introduzione
e chi
gestore del
deposito e, al
fine di velocizzare
svincololadella
garanzia, anche
al competente
procede
all’estrazione,
il gestore
del depositoloeffettua
comunicazione
sia all’ufficio
dogaufficiosiadoganale.
In caso
di non coincidenza
fra chiSolo
ha all’esito
proceduto
all’introduzione die tali
chi
nale
a colui che
ha proceduto
all’introduzione.
dell’espletamento
procede all’estrazione,
gestore
del deposito
effettua
la comunicazione
all’ufficio
dogaadempimenti,
l’ufficio ildelle
Dogane
provvede
a svincolare
la garanziasiaper
una singola
nale sia a colui
all’introduzione.
all’esito
dell’espletamento
di tali
operazione
o, in che
casoha
di proceduto
garanzia globale,
riaccreditaSolo
l’importo
corrispondente
all’IVA.
adempimenti,
delleprova
Dogane
provvede
svincolare
garanzia
per una
singola
La
necessità di l’ufficio
fornire tale
riguarda
i beni aestratti
sia perla essere
utilizzati
o commeroperazione
o, in caso
di venir
garanzia
globale,
l’importo ocorrispondente
cializzati
in Italia,
sia per
spediti
in altroriaccredita
Paese comunitario
esportati verso all’IVA.
Paesi terzi,
La necessità
di fornire
prova
riguarda
i beni di
estratti
siaaltri
per adempimenti
essere utilizzati
o commerferma
restando,
in tale tale
ultimo
caso,
l’osservanza
tutti gli
connessi
alla
cializzati in Italia,
siarelativa
per venir
spediti in altro
Paese comunitario o esportati verso Paesi terzi,
presentazione
della
dichiarazione
doganale.
fermaLarestando,
in tale
ultimo caso,
l’osservanza
di tutti
altritrasmessa
adempimenti
connessi
alla
documentazione
comprovante
la liquidazione
ai fini IVA
deve gli
essere
all’AD, con
modalità telematiche da definire
con determinazione
dell’AD.doganale.
presentazione
della relativa
dichiarazione
La documentazione comprovante la liquidazione ai fini IVA deve essere trasmessa all’AD, con modalità teleda definire con
determinazione
Basematiche
imponibile
È costituita
dal dell’AD.
corrispettivo o, in assenza del medesimo, dal valore
della transazione, comprensivo dell’importo delle eventuali prestazioni imponibili cui il
15810 bene
Baseèimponibile
È costituita
dal di
corrispettivo
o, deposito,
in assenzafino
delall’estrazione.
medesimo, dal
stato assoggettato
nel periodo
giacenza nel
Se,valore
tutta-
15820
15820
dellale transazione,
comprensivo
delle ad
eventuali
prestazioni
imponibili
cui ilil
via,
prestazioni suddette
eranodell’importo
state assoggettate
IVA o erano
fuori campo
IVA (es.
bene è stato
assoggettato
nel periodo
giacenzaUE),
nel ildeposito,
fino all’estrazione.
Se, tuttaservizio
di deposito
del gestore
offerto di
a soggetto
relativo importo
non va sommato
al
(omissis)
via, le prestazioni
suddette
state
assoggettate
ad IVA
o erano
campo
(es. il
corrispettivo
originario
(Circ.erano
AE 21
giugno
2011 n. 28/E,
Circ.
AE 13fuori
marzo
2009 IVA
n. 8/E).
servizio
di deposito
del gestore
offertoi abeni
soggetto
UE),
il relativo
importo
nono va
al
Se
durante
la giacenza
nel deposito,
hanno
formato
oggetto
di una
piùsommato
cessioni, la
corrispettivo
originario
(Circ.dal
AEcorrispettivo
21 giugno 2011
n. 28/E,
Circ. AEtransazione.
13 marzo 2009 n. 8/E).
base
imponibile
è costituita
o valore
dell’ultima
Se durante
la giacenza
neldei
deposito,
hanno
formatodioggetto
di una
o più imponibile
cessioni, la
Nel
caso la merce
subisca
cali fisiciiebeni
tecnici
nel periodo
stoccaggio,
la base
base imponibile
è costituita
dal corrispettivo
o valore
dell’ultima
transazione.
all’atto
dell’estrazione
dal deposito
va determinata
al netto
del valore
del calo.
Nel caso la merce subisca dei cali fisici e tecnici nel periodo di stoccaggio, la base imponibile
all’atto dell’estrazione dal deposito va determinata al netto del valore del calo.
Esempio 1) Estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha immesso i beni nel deposito (a seguito di acquisto,
anche intra UE) o di importazione.
Base
imponibile:
Esempio
1) Estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha immesso i beni nel deposito (a seguito di acquisto,
—
se ilintra
bene
stato oggetto di prestazioni di servizi di qualsiasi genere, dal corrispettivo dell’ultima
anche
UE)non
o dièimportazione.
transazione;
Base imponibile:
—
di prestazioni
di servizi, di
dalservizi
valore di
dello
stessogenere,
all’atto dell’introduzione
— se
seil ilbene
beneè stato
non èoggetto
stato oggetto
di prestazioni
qualsiasi
dal corrispettivo aumentato
dell’ultima
del
corrispettivo di tali prestazioni, se territorialmente rilevanti.
transazione;
— se il bene è stato oggetto di prestazioni di servizi, dal valore dello stesso all’atto dell’introduzione aumentato
Esempio
2) Estrazione
soggetto diverso
da quello che aveva immesso i beni nel deposito.
del corrispettivo
di tali effettuata
prestazioni,daseunterritorialmente
rilevanti.
Base imponibile:
—
se il bene
è stato ceduto
ad altro
chediverso
provvede
all’estrazione,
dalimmesso
corrispettivo
transaEsempio
2) Estrazione
effettuata
da operatore
un soggetto
da quello
che aveva
i benidell’ultima
nel deposito.
zione
(anche se l’importo è inferiore a quello iniziale);
Base imponibile:
— se il bene èè stato
stato ceduto
ceduto,adprevia
di servizi,
ad all’estrazione,
altro operatore
provvede dell’ultima
all’estrazione,
dal
altro prestazione
operatore che
provvede
dalche
corrispettivo
transacorrispettivo
transazione
del corrispettivo della prestazione);
zione (anche dell’ultima
se l’importo
è inferiore(comprensivo
a quello iniziale);
—
ceduto ad
altroprestazione
operatore che
provvede
all’estrazione
che il bene
ha subito una
— se il bene è stato ceduto,
previa
di servizi,
ad altro
operatoredopo
che provvede
all’estrazione,
dal
prestazione
servizi, daltransazione
corrispettivo
dell’ultima transazione,
aumentato
del valore della prestazione, se terricorrispettivodidell’ultima
(comprensivo
del corrispettivo
della prestazione);
torialmente
— se il benerilevante.
è stato ceduto ad altro operatore che provvede all’estrazione dopo che il bene ha subito una
Nella
maggior
all’atto dell’estrazione,
deve tenersi
conto delle
custodia
addebitate
dal
prestazione
di parte
servizi,dei
dalcasi,
corrispettivo
dell’ultima transazione,
aumentato
del spese
valore di
della
prestazione,
se terridepositario
applicazione dell’imposta. I relativi corrispettivi concorrono alla formazione della base impotorialmentesenza
rilevante.
nibile
all’atto dell’estrazione,
territorialmente
rilevanti.
Nella maggior
parte dei casi,se
all’atto
dell’estrazione,
deve tenersi conto delle spese di custodia addebitate dal
depositario senza applicazione dell’imposta. I relativi corrispettivi concorrono alla formazione della base imponibile all’atto dell’estrazione, se territorialmente rilevanti.
75060
REGIMI DOGANALI
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
12
953
CAPITOLO 7
Regimi doganali
SOMMARIO
Riesportazione, distruzione e abbandono ......................................................
Regimi doganali..................................
A. Immissione in libera pratica ..............
B. Regimi speciali.................................
a. Transito........................................
b. Deposito doganale e zone franche.
956
75180
75310
75390
75460
75500
75580
c. Perfezionamento attivo.................
d. Trasformazione sotto controllo doganale .............................................
e. Ammissione temporanea in entrata
f. Ammissione temporanea in uscita ..
g. Perfezionamento passivo ..............
C. Esportazione ...................................
REGIMI DOGANALI
75800
76100
76170
76260
76450
76640
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
I regimi doganali si distinguono in regimi definitivi (libera pratica ed esportazione), sospensivi (transito esterno, deposito doganale, perfezionamento attivo, trasformazione sotto con(omissis)
trollo doganale e ammissione temporanea) ed economici (deposito doganale, perfezionamento attivo e passivo, ammissione temporanea) e regimi di circolazione.
75060
Regimi doganali
75180 Riesportazione, distruzione e abbandono Le merci non unionali possono 75180
75310 essere:
Premessa La disciplina dei regimi doganali è stata oggetto di un’integrale riscrittura da
parte
del codice
dell’Unione,
condell’Unione,
gli obiettivi indi uscita
riduzione
di semplificazione
—
riesportate
fuoridoganale
del territorio
doganale
dallae zona
franca o dal
delle
procedure.
In
primo
luogo,
è
stata
abrogata
la
disciplina
delle
destinazioni
doganali,
deposito franco, ove sono collocate;
mentre
i precedenti regimi doganali da otto diventano tre (art. 5 n. 16 Reg. UE 952/2013):
—
distrutte;
— abbandonate
immissione inallibera
pratica
(art.se201
Reg. UE
952/2013);
—
pubblico
erario,
previsto
dalla
normativa nazionale.
— esportazione (art. 263 Reg. UE 952/2013);
— regimi speciali (artt.
210 e s. Reg. UE 952/2013).
75190 Riesportazione
(art. 270 Reg. UE 952/2013)
Le merci non unionali, uscenti dal territorio doga- 75190
L’immissione in libera pratica e l’esportazione sono regimi doganali c.d. definitivi, ossia
nale dell’Unione, sono oggetto di una dichiarazione di riesportazione, che deve essere
determinano un cambiamento della posizione doganale dei beni, che da non unionali
presentata presso l’ufficio doganale competente. Sono escluse le seguenti merci:
diventano unionali nell’immissione in libera pratica e viceversa, in caso di esportazione.
a) vincolate al regime di transito esterno che si limitano ad attraversare il territorio doganale
Nei regimi definitivi è necessario l’assolvimento di tutte le misure attinenti alla fiscalità e alla
dell’Unione;
politica commerciale, mentre i regimi speciali non sono immediatamente funzionali alla
b)
trasbordate
di unaozona
franca o direttamente
da una zona franca;
riscossione
deiall’interno
diritti doganali
al mutamento
di posizioneriesportate
della merce.
c) in custodia
temporanea
direttamente riesportate da una struttura di custodia temporanea.
Precisazioni
1) Sono merci unionali quelle: interamente ottenute nel territorio doganale dell’Unione,
Se le merci
inclusediinbeni
questi
duedaultimi
sono
territorio
doganale
dell’Unione,
senza aggiunta
importati
paesi ocasi
territori
nonuscite
facentidal
parte
di tale territorio;
già immesse
in libera
pratica;
ottenute o prodotte
nel dichiarazione
territorio doganale
dell’Unionediesclusivamente
da merci
già considerate
l’obbligo
di presentazione
di una
sommaria
uscita è oggetto
di esonero
ed è
unionali
(art.notifica
5 par. 1 n.
Reg. UE 952/2013).
presentata
una
di23riesportazione.
Quest’ultima deve essere depositata presso l’ufficio
2) Non si distingue più tra regimi sospensivi e regimi economici. I regimi sospensivi erano applicabili solo a
doganale
di uscita delle merci dalla persona responsabile della presentazione delle merci in
merci extraUE e prevedevano la sospensione della riscossione dei diritti doganali, mentre in quelli economici i
uscitadiritti
e deve
contenere
le indicazioni
necessarie
per appurare
il regime
zona franca o per
doganali
erano liquidati
e riscossi, ma
in esito all’operazione
potevano
esseredi
rimborsati.
concludere la custodia temporanea.
doganali nel
possono
accettare
chedell’Unione
sistemi di informazione
commerciali,
portuali
o
75323 Le
Le autorità
merci introdotte
territorio
doganale
devono rappresentare
oggetto
di una
sui
trasporti
possano
essere
utilizzati
per
presentare
una
notifica
di
riesportazione,
a
condidichiarazione sommaria di entrata e sono soggette al potere di vigilanza dell’autorità dogazione
che 134
contengano
indicazioni
necessarie
per atale
e che
indicazioni
siano
nale (art.
Reg. UE le
952/2013).
Restano
soggette
talenotifica
vigilanza
pertali
tutto
il tempo necesdisponibili
prima chelaleloro
merci
escano dal
territorio
doganale
dell’Unione.
Gli uffici
doganali,
sario a determinare
posizione
doganale
e non
possono
essere rimosse
senza
l’autoinoltre,
possono
accettare,
anziché una notifica di riesportazione, la presentazione di una
rizzazione
dell’autorità
competente.
notifica
e l’accesso
alleinindicazioni
notifica di riesportazione
Una volta
presentati
dogana, i della
beni acquisiscono
la posizionenel
di sistema
«merci informatico
in custodia
dell’operatore
economico.
temporanea» (art.
144 Reg. UE 952/2013) e devono essere immagazzinati in idonee strutture
Se
merci sono
destinate
a uscire
dal territorio
e non
è richiesta
unao
di le
deposito
(art. 147
Reg. UE
952/2013),
in attesadoganale
di esseredell’Unione
vincolati a un
regime
doganale
dichiarazione
in 90
dogana,
né una
riesportazione,
viene
presentata
una dichiarariesportati entro
giorni (art.
149 notifica
Reg. UE di
952/2013).
La scelta
del regime
doganale
da parte
all’ufficio doganale
inzione
sommaria dièuscita
del dichiarante
libero(EXS)
e indipendente
rispettocompetente,
alla natura, mediante
quantità, procedimento
paese di origine,
formatico
(artt.
271 e 272 Reg.
UE merci
952/2013).
provenienza
o destinazione
delle
(art. 150 Reg. UE 952/2013).
Il dichiarante può essere autorizzato, previa sua istanza, a modificare una o più indicazioni della dichiarazione
sommaria di uscita dopo la presentazione della stessa. Le modifiche, tuttavia, non saranno più possibili qualora
le autorità doganali abbiano informato la persona che ha presentato la dichiarazione sommaria di uscita della
A. Immissione in libera pratica
di
di deposito
deposito (art.
(art. 147
147 Reg.
Reg. UE
UE 952/2013),
952/2013), in
in attesa
attesa di
di essere
essere vincolati
vincolati aa un
un regime
regime doganale
doganale oo
riesportati
riesportati entro
entro 90
90 giorni
giorni (art.
(art. 149
149 Reg.
Reg. UE
UE 952/2013).
952/2013). La
La scelta
scelta del
del regime
regime doganale
doganale da
da parte
parte
del
del
dichiarante
dichiarante
è
è
libero
libero
e
e
indipendente
indipendente
rispetto
rispetto
alla
alla
natura,
natura,
quantità,
quantità,
paese
paese
di
di
origine,
origine,
13 REGIMI DOGANALI
956
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre
provenienza
provenienza oo destinazione
destinazione delle
delle merci
merci (art.
(art. 150
150 Reg.
Reg. UE
UE 952/2013).
952/2013).
Regimi doganali
A.
A. Immissione
Immissione in
in libera
libera pratica
pratica
75310 Premessa La disciplina dei regimi doganali è stata oggetto di un’integrale riscrittura da
del codice
doganaledi
con
gli obiettivi di eriduzione
e di semplificazione
75390
75390 parte
Al
Al divieto
divieto
di
di imposizione
imposizione
didell’Unione,
dazi
dazi doganali
doganali
all’importazione
all’importazione
e all’esportazione
all’esportazione
ee di
di tasse
tasse ad
ad
delle
Insulle
primo
luogo,
è stata abrogata
la membri,
disciplina
destinazioni
doganali,
effetto
effettoprocedure.
equivalente
equivalente
sulle
merci
merci
scambiate
scambiate
tra
tra gli
gli Stati
Stati
membri, sisidelle
coordina
coordina
l’adozione
l’adozione
di
di una
una
mentre
i precedenti
regimi
doganali
da otto
diventano
tre l’UE
(art.ee5iin.
16 Reg.
tariffa
tariffa doganale
doganale
comune
comune
(TDC)
(TDC)
,, da
da applicare
applicare
nei
nei
rapporti
rapporti tra
tra
l’UE
Paesi
Paesi
terzi
terzi UE
(art.
(art.952/2013):
28
28 TFUE).
TFUE).
—
immissione
in TDC
libera
(art.la
Reg. UE 952/2013);
L’istituzione
L’istituzione
della
della
TDC
ha
hapratica
realizzato
realizzato
la201
parificazione
parificazione
degli
degli oneri
oneri doganali
doganali gravanti,
gravanti, alle
alle frontiere
frontiere
—
esportazione
263
Reg. UEda
952/2013);
dell’Unione,
dell’Unione,
sulle
sulle(art.
merci
merci
importate
importate
da
Paesi
Paesi terzi,
terzi, evitando
evitando sviamenti
sviamenti di
di traffico
traffico nei
nei rapporti
rapporti con
con
—
regimi
(artt.nella
210 elibera
s. Reg.
UE 952/2013).
detti
detti
paesi
paesispeciali
ee distorsioni
distorsioni
nella
libera
circolazione
circolazione
interna
interna oo nei
nei rapporti
rapporti concorrenziali.
concorrenziali.
L’immissione
in
libera pratica
praticaèèeilill’esportazione
sonoilil regimi
c.d.lala posizione
definitivi,
ossia
L’immissione
L’immissione in
in libera
libera
pratica
regime
regime attraverso
attraverso
quale
quale sisidoganali
attribuisce
attribuisce
posizione dogadogadeterminano
un cambiamento
della
dei beni,
che
da non unionali
nale
nale di
di merce
merce unionale
unionale
aa una
una merce
merce
non
nonposizione
unionale
unionaledoganale
(estera);
(estera); esso
esso
implica
implica
l’applicazione
l’applicazione
delle
delle
diventano
unionali
nell’immissione
in libera delle
pratica
e viceversa,
in casoper
di esportazione.
misure
misuredi
dipolitica
politica
commerciale
commerciale
,, l’espletamento
l’espletamento
delle
altre
altre
formalità
formalità previste
previste
per
l’importazione,
l’importazione,
Nei
regimi
definitivi è necessario
di tutte(v.
misure
attinenti
alla efiscalità
e alla
nonché
nonché
l’applicazione
l’applicazione
dei
dei dazi
dazil’assolvimento
legalmente
legalmente dovuti
dovuti
(v.le n.
n. 75310,
75310,
artt.
artt. 201
201
e s.s. Reg.
Reg.
UE
UE
politica
commerciale,
mentre
i
regimi
speciali
non
sono
immediatamente
funzionali
alla
952/2013).
952/2013). Per
Per effetto
effetto di
di tale
tale regime,
regime, le
le merci
merci estere
estere possono
possono circolare
circolare liberamente
liberamente all’interall’interriscossione
dei diritti
doganali
o al mutamento di posizione della merce.
no
no del
del territorio
territorio
doganale
doganale
dell’Unione.
dell’Unione.
Precisazioni
75392
75392
1) Sono merci unionali quelle: interamente ottenute nel territorio doganale dell’Unione,
senza aggiunta di beni importati da paesi o territori non facenti parte di tale territorio; già immesse in libera
II prodotti
prodotti
originari
dei
Paesi
Paesinelterzi,
terzi,
una
unadoganale
volta
volta riscossi
riscossi
ii dazi
dazi doganali
doganalidaprevisti
previsti
dalla
TDC,
TDC,
pratica;originari
ottenute odei
prodotte
territorio
dell’Unione
esclusivamente
merci giàdalla
considerate
beneficiano
beneficiano
della
della
stessa
stessa
libertà
libertà
di952/2013).
circolazione
circolazione ee transito
transito delle
delle merci
merci originarie
originarie degli
degli Stati
Stati
unionali (art.
5 par.
1 n. 23
Reg. UEdi
2) Non si distingue più tra regimi sospensivi e regimi economici. I regimi sospensivi erano applicabili solo a
membri.
membri.
prevedevano la sospensione della riscossione dei diritti doganali,
mentre
in quelli economici
Q Ed. merci
Ipsoa extraUE
- FranciseLefebvre
REGIMI
DOGANALI
957i
diritti doganali erano liquidati e riscossi, ma in esito all’operazione potevano essere rimborsati.
doganali,
quali
pecuniari
riscossi
in ragione
dell’immissione
in oggetto
libera pratica,
75323 ILedazi
merci
introdotte
neloneri
territorio
doganale
dell’Unione
devono
rappresentare
di una
75390
75400
75392
sono
principalmente
«ad di
valorem»,
quanto
proporzionati
doganale»
delladogamerdichiarazione
sommaria
entrata einsono
soggette
al poterealdi«valore
vigilanza
dell’autorità
ce.
La
base
primaria
per
la
liquidazione
dell’obbligazione
è
rappresentata
dal
valore
di
nale (art. 134 Reg. UE 952/2013). Restano soggette a tale vigilanza per tutto il tempo necestransazione,
ossia dallaprezzo
effettivamente
pagato
o da
pagareessere
per le rimosse
merci, quando
sono
sario a determinare
loro posizione
doganale
e non
possono
senza l’autovendute
l’esportazione
verso il territorio doganale dell’Unione. Se non è possibile utirizzazioneperdell’autorità
competente.
lizzare
tale presentati
criterio, sono
previsti cinque
metodi alternativi
o sostitutivi
di valutazione,
da
Una volta
in dogana,
i beni acquisiscono
la posizione
di «merci
in custodia
utilizzarsi
in
rigoroso
ordine
gerarchico,
ma
è
fatto
salvo,
in
ogni
caso,
il
divieto
di
ricorrere
a
temporanea» (art. 144 Reg. UE 952/2013) e devono essere immagazzinati in idonee strutture
valori
minimi,
arbitrari
o fittizi
(art. 70 e in
s. attesa
Reg. UE
di deposito
(art.
147 Reg.
UE 952/2013),
di 952/2013).
essere vincolati a un regime doganale o
Per
quantoentro
concerne
l’ingresso
delle merci nel territorio doganale unionale, il progetto AIS
riesportati
90 giorni
(art. 149
Reg. UE 952/2013). La scelta del regime doganale da parte
(Automated
Import
System)
prevede l’estensione
dichiarazione
del dichiarante
è libero
e indipendente
rispettodell’obbligo
alla natura,della
quantità,
paese dielettroniorigine,
ca
per
tutte
le
dichiarazioni
di
importazione.
La
prima
fase
di
tale
progetto
è costituita
provenienza o destinazione delle merci (art. 150 Reg. UE 952/2013).
dall’ICS (Import Control System), le cui funzionalità sono già operative, e prevede una
preliminare forma di controllo dei requisiti di sicurezza delle merci tramite la dichiarazione
sommaria di entrata (ENS).
La merce in ingresso nel territorio doganale dell’UE deve essere preceduta da una ENS, salvo
le deroghe previste dall’art. 127 par. 2 Reg. UE 952/2013 (mezzi di trasporto, e merci in essi
A. Immissione
libera
pratica
trasportate, che si limitano
ad attraversare le in
acque
territoriali
o lo spazio aereo del territorio
doganale dell’Unione senza fare scalo all’interno di tale territorio, nonché merci appositaAl divieto
di imposizione
di caso
dazi doganali
mente
autorizzate
ovvero in
di accordiall’importazione
internazionali).e all’esportazione e di tasse ad
effettoSulequivalente
sullee lemerci
scambiate
tra dall’AD
gli Stati
membri,
si coordina
di una
punto v. n. 74345
linee guida
pubblicate
nella
sezione «e-customs»
dell’adozione
sito www.agenziadotariffaganemonopoli.gov.it.
doganale comune (TDC), da applicare nei rapporti tra l’UE e i Paesi terzi (art. 28 TFUE).
L’istituzione della TDC ha realizzato la parificazione degli oneri doganali gravanti, alle frontiere
dell’Unione, sulle
importate
Paesi
terzi,legalmente
evitando sviamenti
di traffico
nei erapporti
Immissione
in merci
consumo
Seda
oltre
ai dazi
dovuti sono
accertate
riscossecon
le
detti paesi
e distorsioni nella
libera
circolazione
o nei rapporti
concorrenziali.
fiscalità
interne/nazionali
(IVA,
accise
e imposteinterna
di produzione
e di consumo
), nel Paese di
L’immissionefinale
in libera
il regime
attraverso
il quale siInattribuisce
posizione
dogadellepratica
merci, siè ha
l’immissione
in consumo.
ogni caso, lacon
l’immissione
destinazione
nale
di merce
unionale
a una merce
non unionale
implicadal’applicazione
delle
in
libera
pratica
o in consumo
la merce
conserva(estera);
l’origine esso
certificata
parte del Paese
di
misure di politica commerciale, l’espletamento delle altre formalità previste per l’importazione,
fornitura.
nonché
l’applicazione
dei imponibile,
dazi legalmente
dovutisomma
(v. n.del
75310,
e s. Reg.
UE
L’IVA
si calcola
sulla base
data dalla
valoreartt.
di 201
transazione
e del952/2013).dei
Perdazi
effetto
di tale regime, le merci estere possono circolare liberamente all’interl’importo
da assolvere.
no del territorio doganale dell’Unione.
75400
I prodotti originari dei Paesi terzi, una volta riscossi i dazi doganali previsti dalla TDC,
beneficiano della stessa libertà di circolazione e transito delle merci originarie degli Stati
membri.
B. Regimi speciali
75460 Sono tassativamente elencati all’art. 210 Reg. UE 952/2013. Essi sono:
a) transito, distinto in «interno» (artt. 233 e s. Reg. UE 952/2013) ed «esterno» (artt. 226 e s.
75460
fornitura.
L’IVA si calcola sulla base imponibile, data dalla somma del valore di transazione e del14
l’importo
dazi Lefebvre
da assolvere.
Q Ed. Ipsoadei
- Francis
REGIMI DOGANALI 957
75460
I dazi doganali, quali oneri pecuniari riscossi in ragione dell’immissione in libera pratica,
sono principalmente «ad valorem», in quanto proporzionati al «valore doganale» della merce. La base primaria per la liquidazione dell’obbligazione è rappresentata dal valore di
transazione, ossia dal prezzo effettivamente
o da pagare per le merci, quando sono
B. Regimipagato
speciali
vendute per l’esportazione verso il territorio doganale dell’Unione. Se non è possibile utilizzaretassativamente
tale criterio, sono
previsti
metodi
alternativiEssi
o sostitutivi
di valutazione, da
Sono
elencati
all’art.cinque
210 Reg.
UE 952/2013.
sono:
utilizzarsi
in
rigoroso
ordine
gerarchico,
ma
è
fatto
salvo,
in
ogni
caso,
il
divieto
di ricorrere
a) transito, distinto in «interno» (artt. 233 e s. Reg. UE 952/2013) ed «esterno» (artt.
226 e s.a
valori
minimi,
arbitrari o fittizi (art. 70 e s. Reg. UE 952/2013).
Reg. UE
952/2013);
Per
quanto concerne
l’ingresso
delle
merci neldoganale,
territorio anche
doganale
unionale,
il (artt.
progetto
b) deposito,
ricomprendente,
oltre
al deposito
le zone
franche
237 AIS
e s.
(Automated
Import System) prevede l’estensione dell’obbligo della dichiarazione elettroniReg. UE 952/2013);
ca
per particolare,
tutte le dichiarazioni
di importazione.
La prima
è costituita
c) uso
distinto in ammissione
temporanea
(artt.fase
250 di
e s.tale
Reg.progetto
UE 952/2013)
e uso
dall’ICS
(Import
Control
System), le cui funzionalità sono già operative, e prevede una
finale (art.
254 Reg.
UE 952/2013);
preliminare
forma di distinto
controllo
requisiti
sicurezza
merci tramite
la dichiarazione
d) perfezionamento,
in dei
«attivo»
(artt.di256
e s. Reg.delle
UE 952/2013)
e «passivo»
(artt. 259
sommaria
di
entrata
(ENS).
e s. Reg. UE 952/2013).
La
mercenei
in ingresso
nel territorio
doganale dell’UE
deve essere
preceduta
da una
ENS, salvo
Mentre
regimi definitivi
è necessario
l’assolvimento
di tutte
le misure
attinenti
alla
le
deroghe
previste
dall’art.
127
par.
2
Reg.
UE
952/2013
(mezzi
di
trasporto,
e
merci
in essi
fiscalità e alla politica commerciale, i regimi speciali non sono immediatamente funzionali
trasportate,
che si
ad attraversare
le acque territoriali
o lodella
spazio
aereo del territorio
alla riscossione
deilimitano
diritti doganali
o al mutamento
di posizione
merce.
doganale
dell’Unione
senza
fare
scalo
all’interno
di
tale
territorio,
nonché
merci gli
appositaI regimi speciali, ad eccezione del transito, sono disciplinati, per quanto concerne
aspetti
mente
autorizzate
ovvero
in caso di
accordi internazionali).
procedurali
, dalla stessa
normativa
«orizzontale»
(artt. 211-225 Reg. UE 952/2013). In particoSul punto v. n. 74345 e le linee guida pubblicate dall’AD nella sezione «e-customs» del sito www.agenziadolare, sono
sottoposti a uguale regolamentazione in materia di: rilascio di un’autorizzazione;
ganemonopoli.gov.it.
obbligatoria presentazione di una garanzia; obbligatoria tenuta delle scritture contabili;
trasferimento
diritti e degliSeobblighi;
circolazione,
e utilizzoe riscosse
di «merci
Immissionedei
in consumo
oltre ai dazi
legalmenteappuramento
dovuti sono accertate
le
equivalenti»
(artt. 211- 223(Reg.
UE 952/2013). Pertanto, tutti regimi speciali devono essere
fiscalità interne/nazionali
IVA, accise e imposte di produzione e di consumo), nel Paese di
preventivamente
autorizzati dalla dogana (a esclusione della zona franca).
destinazione finale delle merci, si ha l’immissione in consumo. In ogni caso, con l’immissione
7546
7540
L’autorizzazione è concessa esclusivamente ai soggetti che soddisfano le seguenti condizioni: sono stabiliti
in libera
praticadoganale
o in consumo
laoffrono
merceleconserva
l’origine
certificata
da parte delle
del Paese
di
nel territorio
dell’Unione;
necessarie garanzie
di un
ordinato svolgimento
operazioni
fornitura.
958
958
REGIMI
REGIMI
DOGANALI
DOGANALI
QQEd.
Ed.Ipsoa
Ipsoa
-Francis
Francis
Lefebvre
Lefebvre
(la
sussistenza
di tale condizione si presume per gli operatori Aoec); costituiscono
una -garanzia
per
il pagadei dazi;sulla
in relazione
regimi di ammissione
temporanea
o perfezionamento
utilizzano oefanno
L’IVAmento
si calcola
base aiimponibile,
data dalla
somma
del valore diattivo,
transazione
dell’importo
dei
dazi
assolvere.
utilizzare
utilizzare
lelemerci
mercioda
oeffettuano
effettuano
o ofanno
fannoeffettuare
effettuareoperazioni
operazionididiperfezionamento
perfezionamentodelle
dellemerci
merci(art.
(art.211
211par.
par.3 3
Reg.
Reg.UEUE952/2013).
952/2013).
a.a.Transito
Transito
B.
Regimi
speciali
(artt.
(artt.
226
226e es.s.Reg.
Reg.UE
UE952/2013)
952/2013)
tassativamente
elencati
all’art.
210
Reg.
UE 952/2013.
Essi
sono:
75500
75500 IlIlSono
transito
transito
doganale
doganaleèèun
unregime
regime
volto
volto
aagarantire
garantire
l’attuazione
l’attuazione
del
del
principio
principiodidilibera
liberacircocirco-
a) transito,
inda«interno»
(artt.
233 e dell’UE
s.dell’UE
Reg. UE
952/2013)
ed «esterno»
(artt.
e s.
lazione
lazione
delle
delledistinto
merci,
merci,da
una
unalocalità
località
all’altra
all’altra
(transito
(transito
unionale)
unionale)
ootra
tral’UE
l’UE
eei226
ipaesi
paesi
Reg.(transito
UE 952/2013);
Efta
Efta
(transito
comune),
comune),ininsospensione
sospensionedei
deidazi
dazidoganali,
doganali,delle
delleimposte
impostenazionali
nazionalieedelle
delle
b) deposito,
ricomprendente,
oltre al deposito doganale, anche le zone franche (artt. 237 e s.
misure
misure
didipolitica
politica
commerciale.
commerciale.
Reg. UE 952/2013);
Nell’ambito
Nell’ambito
del
delregime
regimediditransito
transitounionale,
unionale,sisidistingue
distinguefra
fratransito
transitoesterno
esternoeeinterno
interno
: il: ilprimo
primo
c) uso particolare,
distinto
inpagamento
ammissione
(artt.durante
250
e s. la
Reg.
UE 952/2013)
eun
uso
consente
consente
didisospendere
sospendere
ililpagamento
dei
deitemporanea
diritti
dirittidoganali
doganali
durante
lacircolazione,
circolazione,
da
da
un
finalea(art.
254
UE
952/2013);
punto
punto
aun
unaltro
altroReg.
del
delterritorio
territorio
doganale
doganaledell’Unione,
dell’Unione,didimerci
mercinon
nonunionali
unionali(art.
(art.226
226Reg.
Reg.
d)952/2013),
perfezionamento,
in consente
«attivo»
(artt.
256 e s. Reg.didi
UE
952/2013)
e «passivo»
(artt.
259
UE
UE
952/2013),mentre
mentreildistinto
ilsecondo
secondo
consente
ililtrasferimento
trasferimento
beni
beni
unionali,
unionali,
da
daun
unpunto
punto
aaun
un
e s. territorio
Reg.
UE 952/2013).
altro
altro
territorio
doganale
doganaledell’Unione,
dell’Unione,con
conattraversamento
attraversamentodidiun
unpaese
paeseterzo,
terzo,senza
senzache
checiò
ciò
Mentre nei
regimi
definitivi
necessario
l’assolvimento
di tutte
le227misure
attinenti
alla
determini
determini
un
unmutamento
mutamento
della
dellaèposizione
posizione
doganale
doganale
della
dellamerce
merce
(art.
(art.227
Reg.
Reg.UE
UE
952/2013).
952/2013).
fiscalità e alla politica commerciale, i regimi speciali non sono immediatamente funzionali
alla riscossione
diritti
doganalidell’Unione,
o al mutamento
di posizione
merce.
75505
75505 Secondo
Secondo
ililnuovo
nuovodei
codice
codice
doganale
doganale
dell’Unione,
ililtitolare
titolare
del
delregime
regimedella
diditransito
transito
unionale
unionaledeve:
deve:
I regimi
speciali,
ad eccezione
transito, sono
disciplinati,
per quanto
concerne
gli aspetti
a)a)
presentare
presentare
lelemerci
merci
intatte
intatteeeledel
leinformazioni
informazioni
richieste
richieste
all’ufficio
all’ufficio
doganale
doganale
dididestinazione
destinazione
procedurali
dalla
stessa
normativa
«orizzontale»
(artt.
211-225dalle
Reg. autorità
UE
952/2013).
In particonel
nel
termine
termine,prescritto
prescritto
eeconformemente
conformemente
alle
allemisure
misure
adottate
adottate
dalle
autorità
doganali
doganali
per
perlala
lare,identificazione;
sono sottoposti a uguale regolamentazione in materia di: rilascio di un’autorizzazione;
loro
loro
identificazione;
obbligatoria
presentazione
di una relative
garanzia;
tenuta delle scritture contabili;
b)b)
rispettare
rispettarelele
disposizioni
disposizionidoganali
doganali
relativealalobbligatoria
regime;
regime;
trasferimento
dei
diritti
e
degli
obblighi;
circolazione,
appuramento
e utilizzo
di «merci
c)c)salvo
salvoche
chesia
siaaltrimenti
altrimentiprevisto,
previsto,prestare
prestareuna
unagaranzia
garanziaper
perassicurare
assicurare
ililpagamento
pagamento
equivalenti»del
(artt.
211-all’importazione
223
Reg. UE 952/2013).
Pertanto, tutti
regimi speciali
devono essere
dell’importo
dell’importo
deldazio
dazio
all’importazione
ooall’esportazione
all’esportazione
corrispondente
corrispondente
all’obbligazione
all’obbligazione
preventivamente
autorizzati
dalla
(aessere
esclusione
della
zona franca).
doganale
doganale
eedelle
dellealtre
altre
imposte
imposte
che
chedogana
possono
possono
essere
dovute
dovute
ininrelazione
relazione
alle
allemerci;
merci;
L’autorizzazione
è concessa
esclusivamente
ai soggettididi
che
soddisfano le seguenti
condizioni:
sono e
stabiliti
d)d)mettere
mettere
aadisposizione
disposizione
dell’ufficio
dell’ufficio
doganale
doganale
destinazione
destinazione
lelemerci
merci
vincolate
vincolate
elele
nel territorio doganale dell’Unione; offrono le necessarie garanzie di un ordinato svolgimento delle operazioni
informazioni
richieste.
informazioni
richieste.
(la sussistenza di tale condizione si presume per gli operatori Aoec); costituiscono una garanzia per il pagaSeSegliglispedizionieri
oorelazione
altri
accettano
consapevolmente
lelemerci
aaregime
didi
spedizionieri
altrisoggetti
soggetti
accettano
consapevolmente
mercisoggette
soggette
regime
mento
dei dazi; in
ai regimi
di ammissione
temporanea o perfezionamento
attivo, utilizzano
o fanno
transito
transitounionale,
unionale,sono
sonoanch’essi
anch’essitenuti
tenutiaapresentare
presentarei ibeni
beniintatti
intattiall’ufficio
all’ufficiodoganale
doganaledididedestinazione,
stinazione,entro
entroililtermine
termineprescritto
prescrittoeeconformemente
conformementealle
allemisure
misureper
perlalaloro
loroidentificazione.
identificazione.
7546
75500
b) rispettare le disposizioni doganali relative
al regime;
a. Transito
c) salvo che sia altrimenti previsto,
prestare
una garanzia per assicurare il pagamento
(artt. 226 e s. Reg. UE 952/2013)
dell’importo del dazio all’importazione o all’esportazione corrispondente all’obbligazione
edoganale
delle
altre
imposte
possono
esserel’attuazione
dovute in relazione
alle -merci;
15transito
958
REGIMI
DOGANALI
Ed. Ipsoa
Ildoganale
è un
regimeche
volto
a garantire
delQprincipio
diFrancis
liberaLefebvre
circod) mettere
disposizione
doganale
di (transito
destinazione
le merci
e le
lazione
dellea merci,
da una dell’ufficio
località all’altra
dell’UE
unionale)
o travincolate
l’UE e i paesi
informazioni
richieste.
utilizzare
le
merci
o
effettuano
o
fanno
effettuare
operazioni
di
perfezionamento
delle
merci
(art.
211
par.
Efta (transito comune), in sospensione dei dazi doganali, delle imposte nazionali e delle3
Se
gliReg.
spedizionieri
952/2013).o altri soggetti accettano consapevolmente le merci soggette a regime di
misure
diUEpolitica
commerciale.
transito
unionale,
sono di
anch’essi
a presentare
i beni
intatti all’ufficio
doganale
di deNell’ambito
del
regime
transito tenuti
unionale,
si distingue
fra transito
e interno
: ilLefebvre
primo
958
REGIMI
DOGANALI
Qesterno
Ed. Ipsoa
- Francis
stinazione,
entro
il
termine
prescritto
e
conformemente
alle
misure
per
la
loro
identificazione.
consente di sospendere il pagamento dei diritti doganali durante la circolazione, da un
puntoutilizzare
a un altro
delo effettuano
territorioodoganale
dell’Unione,
merci non unionali
(art.
Reg.3
le merci
fanno effettuare
operazioni di
di perfezionamento
delle merci
(art.226
211 par.
a. Transito
Su
richiesta,
lementre
autorità
doganali
possono
autorizzare
alcune
semplificazioni
per
quanto
UE 952/2013),
il secondo
consente
il
trasferimento
di
beni
unionali,
da
un
punto
a
un
Reg. UE 952/2013).
(artt.
226 e s. di
Reg.transito
UE 952/2013)
riguarda
il vincolo
delledell’Unione,
merci al
regime
unionale
o la conclusione
altro territorio
doganale
con attraversamento
di un paese
terzo, senza di
chedetto
ciò
regime,
quali:
determini
un mutamento della posizione doganale della merce (art. 227 Reg. UE 952/2013).
75500 a)
Il transito
è unautorizzato,
regime volto
garantire al
l’attuazione
del principio di libera
circolo statusdoganale
di speditore
chea consente
titolare dell’autorizzazione
di vincolare
lazione
delle
merci,dida
una località
all’altra
dell’UE
(transito
unionale) o tra l’UE e i paesi
le
merci
al
regime
transito
unionale
senza
presentarle
in
dogana;
a.
Transito
75505 Secondo
il nuovo codiceindoganale
dell’Unione,
del regime di transito unionale deve:
Eftalo(transito
sospensione
dei
daziilUEtitolare
doganali,
delle
imposte nazionali
e delle
b)
status di comune),
destinatario autorizzato,
che
consente
al titolare
dell’autorizzazione
di ricevere
(artt.
226
e s.
Reg.
952/2013)
a)
presentare
le
merci
intatte
e
le
informazioni
richieste
all’ufficio
doganale di destinazione
misure
commerciale.
le
mercidiinpolitica
circolazione
in regime di transito unionale in un luogo autorizzato, per conclunel
termine del
prescritto
ediconformemente
allesi misure
adottate
dalleesterno
autoritàe interno
doganali
per la
regime
transito volto
unionale,
distingue
fra transito
: il primo
il regime;
75500 dere
IlNell’ambito
transito
doganale
è un
regime
a garantire
l’attuazione
del principio
di libera
circoloro
identificazione;
consente
sospendere
il pagamento
dei diritti
doganali
durante
la circolazione,
da
un
c)
l’uso delle
didisigilli
di un
particolare,
quando
è(transito
richiesto
il suggellamento
lazione
merci,
damodello
una
località
all’altra
dell’UE
unionale)
o tra l’UEpere iassicupaesi
b)
rispettare
le
disposizioni
doganali
relative
al
regime;
punto(transito
a un altro
del delle
territorio
doganale
dell’Unione,
merci
non
unionali
(art. 226
Reg.
rare
l’individuazione
merci
vincolate
aldazi
regime
diditransito
unionale;
Efta
comune),
in
sospensione
dei
doganali,
delle
imposte
nazionali
e
delle
c) salvo
che mentre
sia altrimenti
previsto,
prestare
una garanzia
perunionali,
assicurare un
il pagamento
UE
952/2013),
il secondo
consente
il requisiti
trasferimento
di beni
punto a un
d)
l’uso
di politica
unadel
dichiarazione
in dogana
con
in materia
di dati ridottida
per vincolare
le
misure
di
commerciale.
dell’importo
dazio
all’importazione
o attraversamento
all’esportazione
corrispondente
all’obbligazione
altro
territorio
doganale
dell’Unione,
con
di
un
paese
terzo,
senza
che
ciò
merci
al regime
di transito
unionale;
Nell’ambito
del
regime
di
transito
unionale,
si
distingue
fra
transito
esterno
e
interno
:
il
primo
doganale eundelle
altre imposte posizione
che possono
essere della
dovute
in relazione
alle
merci;
determini
doganale
merce
(art. 227
Reg.
UE 952/2013).
e)
l’uso di unmutamento
documentoildella
di trasporto elettronico
dichiarazione
incircolazione,
dogana
per vincoconsente
diritti come
doganali
durante
d) metteredi asospendere
disposizione pagamento
dell’ufficio dei
doganale
di destinazione
lelamerci
vincolatedae un
le
lare
le
merci
al
regime
di
transito
unionale,
purché
contenga
le
indicazioni
di
tale
dichiapunto
a
un
altro
del
territorio
doganale
dell’Unione,
di
merci
non
unionali
(art.
226
Reg.
informazioni richieste.
75505 razione
Secondo
nuovo
codice
doganale
dell’Unione,
il titolare
del
di transito
deve:
eilqueste
siano
disposizione
delleil autorità
doganali
allaunionali,
partenza
e unionale
aundestinazione
UE
952/2013),
mentre
il asecondo
trasferimento
di regime
beni
da
a un
Se gli
spedizionieri
o altri
soggetticonsente
accettano
consapevolmente
le merci soggette
apunto
regime
di
a)
presentare
ledoganale
intatte
e le informazioni
richieste
all’ufficio
doganale
disenza
destinazione
per
consentire
lamerci
vigilanza
doganale
delle
merci
e l’appuramento
del regime.
altro
territorio
dell’Unione,
con
attraversamento
di
un
paese
terzo,
che
transito unionale, sono anch’essi tenuti a presentare i beni intatti all’ufficio doganale di ciò
denel
termine
prescritto
e sono
conformemente
alle
misure
adottate
dalle
autorità
doganali
per la
Tutte
le semplificazioni
elencate
all’art.
233 Reg.
UEmerce
952/2013.
Per
ottenere
le relative
determini
un
mutamento
della
posizione
doganale
della
(art.
Reg.
UE 952/2013).
stinazione,
entro
il termine
prescritto
e conformemente
alle
misure
per227
la loro
identificazione.
loro identificazione;
autorizzazioni,
i richiedenti devono possedere, tra l’altro, i criteri previsti per la concessione
b) rispettare
le disposizioni
doganali
relative
alilregime;
dello
status
di
AEO
(v. n.
72700),
con
particolare
riferimento
aldirispetto
di standard
di
75505
Secondo
il nuovo
codice
doganale
dell’Unione,
titolare del
regime
transito unionale
deve:
75510 competenza
Su
richiesta,
lesiaautorità
doganali
possono
autorizzare
alcune
semplificazioni
per
quanto
c)
salvo
che
altrimenti
previsto,
prestare
una
garanzia
per
assicurare
il
pagamento
(art.
191
Reg.
UE
2446/2015,
Circ.
AD
19
aprile
2016
n.
8/D).
a)
presentare
le merci
intatte
e lealinformazioni
richiesteunionale
all’ufficioo doganale
di destinazione
riguarda
il vincolo
delle
merci
regime all’esportazione
di transito
la conclusione
di detto
dell’importo
del dazio
corrispondente
nel
termine
prescritto
eall’importazione
conformemente oalle
misure adottate
dalle autorità all’obbligazione
doganali per la
regime,
quali:
doganale
e delledi
altre
imposte che possono essere
in relazione
alle emerci;
75520 a)
Documento
accompagnamento
Le dovute
dichiarazioni
di transito
di esportazioloroloidentificazione;
status di
speditore
autorizzato,
chedoganale
consente al
dell’autorizzazione
di vincolare
d)
mettere
aletransito
disposizione
dell’ufficio
di titolare
destinazione
le telematica
merci vincolate
e leil
ne
abbinata
devono
essere presentate
esclusivamente
in via
, mediante
b)
rispettare
disposizioni
doganali
relative
al
regime;
le
merci
al
regime
di
transito
unionale
senza
presentarle
in
dogana;
informazioni
richieste.
Sistema
Telematico
Doganale,
c.d.
EDI
(Electronic
Data
Interchange),
dopo
averne
ottenuto
c) lo
salvo che
sia altrimenti
previsto, che
prestare
una algaranzia
per assicurare il pagamento
b)
di destinatario
autorizzato,
consente
titolare dell’autorizzazione
diregime
ricevere
Se
glistatus
spedizionieri
o altri
soggetti
accettano
consapevolmente
letransito
merci soggette
di
l’autorizzazione.
il documento
di
accompagnamento
(DAT)
è afornito
daldell’importo
del Tuttavia,
dazio
all’importazione
o all’esportazione
corrispondente
all’obbligazione
le
merci
in
circolazione
in
regime
di
transito
unionale
in
un
luogo
autorizzato,
per
conclutransito
unionale,
sono
anch’essi
tenuti
a
presentare
i
beni
intatti
all’ufficio
doganale
di
de(omissis)
doganale
e delle altre imposte che possono essere dovute in relazione alle merci;
dere
il regime;
stinazione,
entro
il termine prescritto
e conformemente
alle misure per
loro identificazione.
d) l’uso
mettere
a disposizione
dell’ufficio
doganale
di èdestinazione
le lamerci
vincolate
e le
c)
di sigilli
di un modello
particolare,
quando
richiesto il suggellamento
per assicuinformazioni
richieste.
rare l’individuazione delle merci vincolate al regime di transito unionale;
75510 d)
Su
richiesta,
le autorità
possono consapevolmente
autorizzare alcune semplificazioni
per
quanto
Se l’uso
gli
spedizionieri
o altri doganali
soggetti
accettano
soggette
a regime
di
di una dichiarazione
in dogana
con requisiti in materia le
di merci
dati ridotti
per vincolare
le
riguarda
il vincolosono
delle
merci altenuti
regime
di transitoi beni
unionale
oall’ufficio
la conclusione
di didetto
transito
unionale,
anch’essi
a
presentare
intatti
doganale
demerci al regime di transito unionale;
regime,
quali:
stinazione,
entro
il termine di
prescritto
e conformemente
misure per lainloro
identificazione.
e)
l’uso di un
documento
trasporto
elettronico comealle
dichiarazione
dogana
per vincoa) lo status di speditore autorizzato, che consente al titolare dell’autorizzazione di vincolare
lare le merci al regime di transito unionale, purché contenga le indicazioni di tale dichiaal regime
di transito
unionale
senzaautorizzare
presentarlealcune
in dogana;
75510 le
Su merci
richiesta,
le autorità
doganali
possono
per quanto
razione
e queste
siano a disposizione
delle autorità
doganali allasemplificazioni
partenza e a destinazione
b)
lo
status
di
destinatario
autorizzato,
che
consente
al
titolare
dell’autorizzazione
di di
ricevere
riguarda
il vincolo
delle merci
al regime
di transito
unionale
o del
la conclusione
detto
per consentire
la vigilanza
doganale
delle merci
e l’appuramento
regime.
le
merci
in
circolazione
in
regime
di
transito
unionale
in
un
luogo
autorizzato,
per
concluregime,
Tutte le quali:
semplificazioni sono elencate all’art. 233 Reg. UE 952/2013. Per ottenere le relative
dere
regime;
a)
lo ilstatus
di speditore
autorizzato,
che consente
titolare
dell’autorizzazione
di vincolare
autorizzazioni,
i richiedenti
devono possedere,
tra al
l’altro,
i criteri
previsti per la concessione
c)
l’uso dial sigilli
di untransito
modellounionale
particolare, quando
è richiesto
il suggellamento per assicule
merci
presentarle
in dogana;
dello
statusregime
di AEOdi (v.
n. 72700), consenza
particolare
riferimento
al rispetto di standard di
rare
delle merci vincolate
al regimealdi
transito
unionale;
b)
lol’individuazione
status di(art.
destinatario
che Circ.
consente
dell’autorizzazione
di ricevere
competenza
191 Reg.autorizzato,
UE 2446/2015,
AD 19 titolare
aprile 2016
n. 8/D).
d)
l’uso diinuna
dichiarazione
in dogana
con requisiti
in materia
di dati
ridotti per vincolare
le
le merci
circolazione
in regime
di transito
unionale
in un luogo
autorizzato,
per conclumerci
al
regime
di
transito
unionale;
il regime; di accompagnamento Le dichiarazioni di transito e di esportazio75520 dere
Documento
e)
l’uso
di
documento
di trasporto
elettronico
come
dichiarazione
in dogana per
per assicuvincoCopyright
by
Ipsoa
- Francis
Lefebvre
s.r.l. - 2017
c)
l’uso
di un
sigilli
di undevono
modello
particolare,
quando
è richiesto
il suggellamento
ne
abbinata
a altransito
essere
presentate
esclusivamente
in
via telematica, mediante
il
lare
le
merci
regime
di
transito
unionale,
purché
contenga
le
indicazioni
di
tale
dichiarare
l’individuazione
delle merci
al regime
di Interchange),
transito unionale;
Sistema
Telematico
Doganale,
c.d.vincolate
EDI (Electronic
Data
dopoeaverne
ottenuto
razione
e
queste
siano
a
disposizione
delle
autorità
doganali
alla
partenza
a
destinazione
I diritti
traduzione,
di riproduzione
e dicon
adattamento
o parziale
e con
qualsiasi
mezzo dald) l’uso
didiuna
dichiarazione
in dogana
requisiti totale
in materia
di
dati
ridotti
perè vincolare
le
l’autorizzazione.
Tuttavia,
ildoganale
documento
di merci
accompagnamento
transito
(DAT)
fornito
per consentire
e l’appuramento
del regime.
(compresi
lelacopie
fotostatiche,
i filmdelle
didattici
o i microfilm)
sono riservati
per tutti i Paesi
merci
al regime
divigilanza
transito
unionale;
Tutte
le di
semplificazioni
sono
elencate elettronico
all’art. 233 Reg.
952/2013. Perin ottenere
le relative
e)
l’uso
un documento
di trasporto
comeUE
dichiarazione
dogana per
vincoautorizzazioni,
i
richiedenti
devono
possedere,
tra
l’altro,
i
criteri
previsti
per
la
concessione
L’elaborazione
dei
testi,
anche
se
curata
con
scrupolosa
attenzione,
non
comporta
né
sostituisce
lare le merci al regime di transito unionale, purché contenga le indicazioni di tale dichiauna prestazione
nonn.può
comportare
specifiche
peralinvolontari
o inesattezze.
dello status
di AEO
72700),
con
particolare
riferimento
rispettoe di
standard
di
razione
eprofessionale
queste
sianoe(v.
a disposizione
delle
autoritàresponsabilità
doganali
alla
partenza
aerrori
destinazione
competenza
(art.
191
Reg.
UE
2446/2015,
Circ.
AD
19
aprile
2016
n.
8/D).
per consentire la vigilanza doganale delle merci e l’appuramento del regime.
Tutte le semplificazioni sono elencate all’art. 233 Reg. UE 952/2013. Per ottenere le relative
75520 autorizzazioni,
Documentoi richiedenti
di accompagnamento
dichiarazioni
di transito
esportaziodevono possedere, traLel’altro,
i criteri previsti
per eladiconcessione
ne
abbinata
a
transito
devono
essere
presentate
esclusivamente
in
via
telematica
,
mediante
dello status di AEO (v. n. 72700), con particolare riferimento al rispetto di standard diil
Sistema Telematico
EDI (Electronic
Interchange),
dopo averne ottenuto
competenza
(art. 191Doganale,
Reg. UE c.d.
2446/2015,
Circ. ADData
19 aprile
2016 n. 8/D).
l’autorizzazione. Tuttavia, il documento di accompagnamento transito (DAT) è fornito dal-
75510
75520
Documento di accompagnamento Le dichiarazioni di transito e di esportazione abbinata a transito devono essere presentate esclusivamente in via telematica, mediante il