Demanio/2. Reggi: «Pronti a eliminare gli sprechi, entro il 2023
Transcript
Demanio/2. Reggi: «Pronti a eliminare gli sprechi, entro il 2023
RASSEGNA WEB EDILIZIAETERRITORIO.ILSOLE24ORE.COM Data pubblicazione: 05/08/2016 http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/casa-fisco-immobiliare/2016-08-04/demanio2-reggipronti-eliminare-sprechi-entro-2023-spese-ridotte-50percento-160028.php?uuid=AD26U81 Demanio/2. Reggi: «Pronti a eliminare gli sprechi, entro il 2023 spese dimezzate» Franco Tanel Il direttore dell'Agenzia spiega: «È cambiato l'approccio, a partire da un lavoro di trasparenza sulla nostra attività e sui beni che amministriamo. Disponibili una mappa con la geolocalizzazione di tutti i beni dello Stato» L'Agenzia del Demanio ha cambiato pelle ed è passata negli ultimi anni da una gestione prevalentemente passiva dei beni da lei amministrati ad una gestione attiva e propositiva i cui risultati già si vedono. Roberto Reggi direttore dell'Agenzia dal settembre 2014 spiega: «È cambiato l'approccio, a partire da un lavoro di trasparenza sulla nostra attività e sui beni che amministriamo. Fino all'anno scorso sul sito si trovavano pochi dati, il numero totale dei beni , il loro valore complessivo e poco altro, oggi c'è tra le molte informazioni disponibili anche una mappa con la geolocalizzazione di tutti i beni dello Stato». Beni che all'inizio di quest'anno erano complessivamente oltre 45.000 con un valore complessivo di circa 60 miliardi di euro. Una cifra davvero significativa. «Una cifra importante - continua Reggi -ma bisogna dire che la maggior parte di questi beni sono di uso governativo, e non sono quindi disponibili per progetti di valorizzazione. Ma il nostro compito, vorrei ricordarlo, è anche quello di RASSEGNA WEB EDILIZIAETERRITORIO.ILSOLE24ORE.COM Data pubblicazione: 05/08/2016 ottimizzare la gestione di queste proprietà, eliminando gli sprechi e razionalizzando le spese. Oggi spendiamo circa 950 milioni di euro l'anno, l'obiettivo entro il 2023 è di arrivare al dimezzamento di questa cifra. C'è da considerare che una parte di questa spesa è vincolata ai contratti firmati in passato con i Fondi Immobiliari ai quali sono stati ceduti gli immobili per "far cassa", una scelta probabilmente obbligata in quel momento, ma che adesso si traduce in affitti da pagare». Razionalizzare vuol dire anche quindi utilizzare al meglio gli immobili esistenti riunendo in un unica struttura uffici sparsi in vari edifici. «È il progetto Federal Building, già avviato in molte città in collaborazione con le amministrazioni locali- spiega il direttore- noi abbiamo grandi edifici dismessi ex carceri, ex ospedali militari, nei centri storici di molte città che possono essere riqualificati per accogliere in un unico polo gli Uffici della Pubblica Amministrazione liberando edifici per i quali lo Stato paga l'affitto. E spesso collaborando con i Comuni è possibile portare lì anche uffici comunali. Un esempio è Sassari dove io dico, ovviamente scherzando, che portiamo i magistrati in prigione, perché riqualifichiamo l'ex carcere di San Sebastiano portando lì tutti gli Uffici giudiziari della città. Un progetto in collaborazione con il Comune e il Ministero della Giustizia, del valore di 12 milioni di euro che è solo uno dei 9 progetti di Federal Building in via di realizzazione». Caserme dismesse e altre grandi strutture di proprietà statale inutilizzate sono presenti in tutte le principali città italiane e di conseguenza l'Agenzia del Demanio può svolgere un ruolo fondamentale nel processi di rigenerazione urbana, ai quali si guarda oggi con grande interesse. «Si è così, ed è per quello che ho chiesto ai direttori delle nostre direzioni regionali di coordinarsi con i sindaci delle città potenzialmente interessate per verificare la possibilità di partecipare assieme al "Bando Periferie" che scade il prossimo 30 agosto. La collaborazione con i Comuni e gli Enti Locali è per noi importantissima e su questo ci stiamo impegnando molto. Il Demanio non deve essere visto come una struttura lontana e vagamente ostile». A fianco del progetto "Proposta Immobili 2016" che ha individuato 554 asset su cui avviare operazioni immobiliari indirizzato a Regioni, Province e Comuni, un altro fronte sul quale l'Agenzia del Demanio è molto attiva è quello del cosiddetto Federalismo Demaniale ( art 56 bis del DL 69/2013) attraverso il quale questi stessi enti locali possono acquisire a titolo gratuito beni immobili di proprietà dello Stato presenti sul proprio territorio, a fronte di un progetto di riutilizzo coerente. «Ricordo che i termini per presentare richiesta sono stati riaperti con il Decreto Milleproroghe e scadono adesso il 31 dicembre- continua Reggi- anche in questo caso i beni sono diversissimi tra loro: si va dall Ex Ergastolo Femminile di Torino RASSEGNA WEB EDILIZIAETERRITORIO.ILSOLE24ORE.COM Data pubblicazione: 05/08/2016 che ospiterà un asilo nido, ad un tratto dismesso dal 1946 della Ferrovia-Arezzo Fossato di Vico che il Comune di Gubbio trasformerà in una pista ciclabile. Sono già stati trasferiti 3770 beni per un valore di 960 milioni di euro. Certo in alcuni casi non si tratta di beni il cui valore possa essere calcolato in modo diretto. Faccio un esempio: se il trasferimento di un reliquato stradale permette al comune di chiudere una opera di urbanizzazione il valore dell'operazione è nell'indotto che genera e non in quello del tratto di strada ceduto». Ci vuole quindi una buona conoscenza del territorio, e quindi la collaborazione con gli Enti Locali, e un approccio che coniughi al rigore amministrativo una fantasia progettuale nuova. «È quello che abbiamo fatto con il Progetto Fari e con quello delle ex Case Cantoniere dell'Anas - sottolinea il direttore - abbiamo immaginato usi nuovi per reti di immobili che presi singolarmente sarebbero difficilmente riutilizzabili. L'interesse degli investitori privati c'è e non solo dall'Italia anche perché noi facciamo un lavoro importantissimo di regolarizzazione amministrativa di questi beni prima di metterli sul mercato. Duole dirlo ma spesso questi immobili non hanno una sola carta a posto: e questo allontanava i potenziali investitori. Adesso ricevono in concessione un immobile perfetto da un punto di vista amministrativo, come in una transazione tra privati, e praticamente il giorno dopo possono far partire la betoniera per i lavori di ristrutturazione». Fari ed ex Case Cantoniere non sono i soli brand che il "reparto creativo" dell'Agenzia ha individuato: « I prossimi sono gli edifici sui Cammini dei Pellegrini , come la Via Francigena e il Cammino di San Francesco, quelli storici, come la Via Appia ma anche le nuove ciclovie turistiche appena approvate, come la Vento o la Ciclovia del Sole». Tutto bene quindi? «Beh siamo soddisfatti certo, anche del riscontro che alcune nostre iniziative come quella dei Fari hanno ottenuto- conclude Reggi- poi certamente si potrebbe fare meglio. Un cruccio lo ho per un settore che è fondamentale per i prossimi anni e che è quello dell'efficentamento energetico. Per noi questa è una sfida ancora da vincere. Stiamo assumendo tecnici specialisti in questo campo, ma ci arriveremo presto». © RIPRODUZIONE RISERVATA