The Devil`s Eye (1959)

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The Devil`s Eye (1959)
FONDAZIONE
GIORGIO CINI
ONLUS
THE LUDWIG VAN PICTURE SHOW
n. 7 – 3 maggio 2008 – ore 17 a Palazzo Cini
The Devil’s Eye (1959)
Un film di Ingmar Bergman
rondò capriccioso su alcune sonate di Domenico Scarlatti con
Jark Kulle, Bibi Andersson e Stig Jarrel
FONDAZIONE
GIORGIO CINI
ONLUS
In breve la trama dell’Occhio del diavolo, opera misconosciuta di Ingmar Bergman, forse ritenuta non
intonata, per il suo assetto ironico e galante, alle più consuete aure meditabonde e profonde della
filmografia bergmaniana.
Il film realizzato fra il 1959 e il 1960, è considerato dagli specialisti una delle opere decisamente
minori di Ingmar Bergman, pur essendo ricco di spunti di riflessione per un approfondimento eticospirituale, pur nella graziosità e leggerezza dell'argomento, trattato, sulla scorta della ispirazione
scarlattiana. musicalmente come "un rondò”, rondò capriccioso, un gioco di rimandi e ammiccamenti
farseschi.
Il diavolo, il signor Satana, soffre di un fastidioso orzaiolo ad un occhio (per la precisione l’occhio
destro) e scopre che la causa del suo male è l’illibatezza di una signorina, Britt Marie che, pur
essendo fidanzata da tempo, è rimasya ancora vergine e vergine vuole arrivare sino alle nozze. La
cosa viene considerata dalla corte infernale una bestemmia, un vero affronto, e cosi' per provvedere
al ripristino della naturalità secundum Satana viene mandato sulla terra uno degli ospiti dell’inferno: il
celebre Don Giovanni, famoso seduttore, accompagnato dal fedele Pablito, suo servitore, e da un
demonio polifunzionale (travestito a volte da frate, a volte da gatto) come guardiano della coppia in
trasferta. In un solo giorno Don Giovanni deve convincere la ragazza a tradire il fidanzato Jonas.
Giovanni avrà scontati in cambio della prestazione, se coronata da successo, di trecento anni di
pena. Una strana pena che consiste nel rivivere continuamente le sue tante avventure amorose
senza mai poterle vedere concluse e attuate. Don Giovanni e Pablo riaddobbati alla moderna, come
si conviene, soccorrono il padre di Britt Marie, un prete-pastore ingenuo, ottimista e sempliciotto, la
cui auto si è fermata per opera del demonio; i due ricevono, per cortesia ricambiata, un invito a
pranzo nella canonica. Qui i due infernali promotori di licensiosità conoscono Renata, la moglie del
pastore, donna malaticcia, sfiduciata e insoddisfatta, che subito viene notata da Pablo, desideroso
anche lui di un'avventura galante ogni tanto, dopo tanti secoli di astinenza, fiamme e fumo, anche se
gli viene proibito assolutamente di tentare di sedurre la moglie del pastore. Don Giovanni corteggia
Britt Marie che si lascia facilmente baciare perchè non considera il bacio tradimento, ma anzi un test,
una prova, un esercizio del suo amore per Jonas. Intanto il Diavolo scatena un temporale e tutti gli
ospiti vengono invitati a pernottare in canonica dopo la cena. A tavola, il diavolo guardiano provoca
un litigio tra Britt Marie e Jonas che se ne va via di casa innervosito mentre Don Giovanni narra la
sua storia e quella della sua morte come se fosse la storia di un'altra persona. Poi tutti si ritirano per
riposare, ma nessuno dorme. Pablo riesce a irretire Renate, che ha tentato prima inutilmente di
avere un rapporto carnale col marito. Il pastore riceve la visita di Satana che cerca di ingelosirlo
raccontandogli del tradimento della moglie, ma riesce solo a farsi rinchiudere in un armadio; con un
diavolo prigioniero in suo potere il pastore è convinto di poter migliorare i suoi potenziali intellettivi ed
in questo ha ragione. Don Giovanni con il suo stile patetico ha in qualche modo fatto breccia nello
scudo difensivo della illibatezza di Britt Marie che prova per lui un sentimento di pieta'. Egli potrebbe
davvero sedurla, ma ci rinuncia, perché s’è innamorato per davvero della ragazza. Nel frattempo il
diavolo prigioniero nell'armadio ha persuasi il pastore a spiare l'uscita di Pablo dalla camera di
Renata e tra i due finalmente avviene una scena di conquista di consapevolezza e di perdono
reciprico: potranno cambiare, ricominciare a vivere, da capo, come da prima del matrimonio. La
mattina dopo Don Giovanni si concede un’ ultima chiacchierata con Britt Marie, così le confessa il
suo amore, ma lei, ora resasi conto del pericolo passato, dichiara esplicitamente di non amrali. Così
la storia finisce nella totale disfatta della corte infernale: La ragazza infatti è arrivata al matrimonio
vergine, Renata è diventata una buona moglie, il pastore un buon conoscitore di anime, Pablo è
riuscito a ribellarsi e ad emanciparsi; il povero Don Giovanni, seduttore sedotto, è condannato ad un
lungo sonno infestato da sogni di Paradiso Terrestre; ha conosciuto finalmente però cos’è l'amore
puro. Unica consolazione per Satana: l'occhio è risanato dall'orzaiolo quando la sposina, Britt,
dicendo una autentica bugia, rassicura il suo sposino di non aver mai baciato nessun altro uomo
prima di lui.
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GIORGIO CINI
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Ingmar Bergman
Domenico Scarlatti