l`unione europea sceglie il progetto ewit

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l`unione europea sceglie il progetto ewit
L’UNIONE EUROPEA SCEGLIE IL PROGETTO EWIT
- COORDINATO DA REMEDIA PER ATTIVARE UNA COOPERAZIONE STRATEGICA CON L’AFRICA
SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI TECNOLOGICI
 Il progetto, del valore di oltre 1,6 milioni di euro, si propone di condividere le
best practices europee con quattro aree pilota del continente africano
 L’implementazione di un toolkit dedicato permetterà un significativo aumento
della quantità di RAEE avviati a un corretto riciclo, con un potenziale valore
economico di almeno 300 milioni di euro
 Uno degli obiettivi di EWIT è arginare l’export illegale: secondo recenti studi
solo dall’Europa arriverebbero 300.000 tonnellate di RAEE che, quando
avviati ad un corretto trattamento, potrebbero creare 1.500 nuovi posti di
lavoro diretti.
17 marzo 2015 – L’Unione Europea, nell’ambito del suo programma di finanziamenti
Horizon 2020, affida a ReMedia - fra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la
gestione eco-sostenibile dei RAEE, dei rifiuti da pile e accumulatori esausti – il
coordinamento di un progetto di cooperazione tra Europa e Africa del valore di oltre
1,6 milioni di euro e al quale partecipano 24 prestigiosi partner internazionali,
appartenenti al mondo della ricerca accademica, delle istituzioni locali e dell’industria.
EWIT, che sintetizza ‘e-waste implementation toolkit’ è iniziato a febbraio 2015 e si
concluderà a fine gennaio 2017. Il progetto realizza il gemellaggio di quattro aree
metropolitane africane con quattro europee, e si propone di condividere le best practices
di queste ultime per sviluppare sistemi efficaci di gestione e di valorizzazione dei RAEE
nella corrispondenti africane. Firenze (Italia), Anversa (Belgio), Oporto (Portogallo) e
Vienna (Austria) sono le realtà europee che porteranno la propria esperienza nella
gestione dei rifiuti tecnologici nelle aree metropolitane africane di Choma (Zambia),
Abidjan (Costa d’Avorio), Johannesburg (Sud Africa) e Kisii (Kenya).
Le esperienze maturate nei contesti di eccellenza europei nel campo dell’e-waste
management saranno raccolte in un innovativo portale on-line dove saranno fruibili da
enti territoriali e altri stakeholder potenzialmente interessati alla governance dei RAEE
su scala urbana in contesti di forte sviluppo. Grazie all’implementazione di tale portale,
destinato ad evolversi e arricchirsi di contenuti anche dopo la fine del progetto, EWIT
punta ad offrire benefici concreti in termini sia ambientali sia di tutela della salute dei
lavoratori impiegati nel settore.
“Il progetto EWIT è stato scelto dalla Commissione Europea come iniziativa di eccellenza
sulla gestione dei RAEE e rappresenta un’importante opportunità per valorizzare
l’esperienza sviluppata negli ultimi 10 anni nel nostro continente, adattandola alle
necessità delle grandi aree metropolitane africane”, dichiara Danilo Bonato, Direttore
Generale di ReMedia. “Consorzio ReMedia è orgoglioso di coordinare questo progetto
e di poter così testimoniare la capacità italiana di guidare un’iniziativa strategica di alto
livello, che coinvolge stakeholder di primo piano, pubblici e privati, nei due continenti”.
Il piano di lavoro comprende diverse fasi, che vanno dalla mappatura dei dati a
disposizione e della capacità delle aree africane coinvolte nella gestione dei rifiuti
tecnologici, alla raccolta e analisi dei casi di eccellenza, di processi e strumenti in grado
di generare valore, fino alla realizzazione del portale informativo a guida e supporto
dell’implementazione di un sistema efficace e sostenibile di riciclo.
Il toolkit aiuterà i comuni africani sia a sviluppare dieci e-waste management systems
sia a definire obiettivi a medio termine legati all’incremento delle opportunità di riciclo e
capaci di portare benefici economici rilevanti e misurabili.
Il cambiamento degli stili di vita e dei pattern di consumo della classe media in Africa sta
incrementando la composizione e il flusso di rifiuti nel continente. Secondo le previsioni,
entro il 2020 la quantità di rifiuti tecnologici generati in Africa raggiungerà 4 milioni di
tonnellate all’anno, contro i 2 milioni di tonnellate attuali (2kg/abitante). Di queste, solo
200 mila vengono gestite correttamente da un punto di vista ambientale, della salute e
del recupero di materie prime.
Il progetto coordinato da ReMedia si propone di migliorare questo dato almeno del 30%.
Considerando il ritmo di crescita dell’e-waste nel continente africano, significherebbe
portare in prospettiva la quantità di rifiuti tecnologici da avviare a un corretto riciclo a 1
milione di tonnellate, con un potenziale economico di almeno 300 milioni di euro.
Ad esempio, la disponibilità di oltre 30.000 tonnellate di RAEE all’anno può portare a un
recupero di 25.000 tonnellate di materie prime seconde da reinserire nel ciclo produttivo.
Un altro degli obiettivi di EWIT è quello di contrastare export illegale, riconvertendo i
flussi provenienti dall’Europa in business legali. Secondo recenti studi il 3-5% dei rifiuti
tecnologici generati nel continente europeo viene esportato illegalmente nel continente
africano. Si tratta di 300.000 tonnellate che, quando ricondotte all’interno di un sistema
di gestione ambientalmente e socialmente sostenibile, potrebbero generare almeno
1.500 nuove opportunità lavorative.
Informazioni su ReMedia
ReMedia è tra i principali Sistemi Collettivi italiani per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori. Nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader
nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT il Consorzio conta oggi oltre 1000 iscritti e rappresenta, per quota di
mercato e struttura, un punto di riferimento nella gestione dei RAEE. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il Consorzio
è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei consorziati, dei
partner e dei consumatori.
Per maggiori informazioni www.consorzioremedia.it
Per ulteriori informazioni stampa
REMEDIA
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tel. 02 34594611
BUSINESS PRESS
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