Workshop La diversità come risorsa Il Diversity Management nel
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Workshop La diversità come risorsa Il Diversity Management nel
1 Workshop La diversità come risorsa Il Diversity Management nel mondo assicurativo Diversity, clima organizzativo e performance Giovedì 15 novembre 2012 | 9.00-16.30 LUISS Business School | Aula Magna “Mario Arcelli” Roma, Viale Pola, 12 Giuditta Alessandrini Università degli Studi di Roma Tre 2 Argomenti • • • Il diversity management ,concetto a geometria variabile: dalla dimensione gestionale a quella culturale Convivenza nella diversita': nuove responsabilità per il responsabile di HR Competenze e formazione per il diversity: il caso Unicredit 3 Il diversity management dalla dimensione gestionale a quella formativo-culturale Il Diversity Management nel mondo assicurativo 4 Perche’ la diversità? • La “diversità” come concetto a “geometria variabile” • In ambito organizzativo solo il 28% delle imprese in Italia ha politiche attive per la diversità (Fonte Cranet,2010) • La carta per la diversità (2009): assenza delle PMI e scarso numero firmatari (73 imprese contro le 2520 francesi ),focus au azioni per la competitività • Il nostro paese secondo l’indice Mipex è al decimo posto su 31 paesi d’Europa e Nord America 5 Sei dimensioni L’UE ha definito sei dimensioni principali della diversità - Genere, Etnia, Disabilità, Età, Orientamento sessuale e Religione - e tre dimensioni secondarie: Istruzione, Professione, Stato familiare. 6 La diversità come “ricchezza” • Il mio punto di vista è che occorra individuare più ampi confini del Diversity management rispetto all’approccio organizzativistico- gestionale considerando in particolare l’ impatto formativo - culturale dell’integrazione della diversità colta come “fonte di valore” • Il problema è come tradurre il valore della diversità in “bene comune” 7 Il DM “oltre” i confini Il “Diversity management” si pone l’obiettivo di sensibilizzare il management alle esigenze “soggettive” dei singoli lavoratori valorizzando l’integrazione e lo sviluppo dei diversi potenziali e rifiutando l’idea di una visione della popolazione organizzativa come un “insieme indifferenziato”. 8 Per un’idea di sviluppo • Dimensioni come la libertà,la responsabilità,la possibilità di partecipazione del soggetto e delle sue rappresentazioni sociali,il superamento delle ineguaglianze,l’inclusione delle diversità definiscono il senso della dignità di ogni individuo nei contesti sociali di lavoro e possono essere oggetto di sviluppo • L’economia dello sviluppo umano con obiettivo la promozione del benessere umano e della crescita • L’Indice dello sviluppo umano (ISU) comprende anche le disuguaglianze mulidimensionali, e le disparità di genere • Le tematiche dell’inclusione sociale sono parte integrante di un approccio complessivo allo sviluppo umano 9 Diversity ,inclusione e nuovo welfare • Ridefinizione del diritto all’apprendimento come diritto allo sviluppo di capability ( M. Nussbaum) • Empowerment individuale e relazionale • Intensificazione della integrazione tra aspetti formali, informali e non formali dell’apprendimento/lavoro • Nuovi strumenti per una life long guidance 10 Convivenza nella diversita': nuove responsabilità per il responsabile di HR 11 Per una politica HR per armonizzare la diversità • Investire in formazione • Coltivare l’incontro delle diversità • Comunità di pratica • Ricerca ed osservatorio delle criticita’ • Favorire istanze partecipative • Diffondere codici etici per l’integrazione 12 Repertorio delle competenze 13 ROAD MAP Analisi delle criticità degli ambienti di lavoro Audit sul set di competenze COMPdiV Mapping dei percorsi da sviluppare (priorità, emergenze ecc.) Analisi del clima dei gruppi e risultati di performance dei soggetti Pianificazione degli interventi (audit, formazione ecc.) Supporto comunicativo Gestione delle reti (portale del diversity management) Community in rete Monitoraggio in itinere dei processi Valutazione dell’impatto ( variabili di clima, performances e benessere organizzativo 14 Quali azioni strategiche? • Comunità di pratica • Virtual community • Learning audit • Leadership diffusa • Networking • Appartenenza • Progetti di apprendimento riflessivo • Artefatti (Ambienti web,ecc) 15 Per una nuova cultura dell’integrazione della diversità • Politiche di ascolto della diversità,audit,formazione e sostegno all’integrazione culturale fino a far si che la diversità diventi parte integrante della vision aziendale • Creare le condizioni perche’ ogni persona al di là delle differenze di cui e’ portatore possa realizzare il proprio potenziale. 16 Focus su gender diversity 17 La parità di genere come uno dei cinque valori fondanti dell’Unione Europea (ART.8) • La Strategia per l’uguaglianza uomini-donne 2010-2015 traduce i principi del Patto in una serie di azioni specifiche relative a 5 priorità: più alto tasso di attività lavorativa, riduzione del gender pay gap, maggior presenza in posizioni decisionali, promozione della imprenditorialità femminile, dignità e lotta alla violenza contro le donne • Obiettivo del raggiungimento di un tasso di occupazione del 75% delle persone (uomini e donne) tra i 20 e i 64 anni (Strategia 2020) • Le donne rappresentano il 15,65 dei Consigli di amministrazione dei 353 gruppi presenti in Borsa (secondo il Rapporto europeo sulla diversità di genere - Rapporto Europeo sulla diversità di genere,settembre 2012) • Gender index( un insieme di indici statistici utili a consentire una valutazione, anche comparata, dello stato di attuazione delle politiche di pari opportunità in un dato Stato Membro) 18 Una strada in salita? • In Italia siamo all’ultimo posto per l’occupazione femminile (47%) • • • • • distanziata 11 punti dalla media EU In Italia ( fonte Unioncamera ) ci sono 43.mila aziende gestite da donne straniere (Lombardia,Campania e Lazio) Le donne dirigenti in Europa sono salite del 15,4 % mentre i dirigenti sono dimininuiti del 3,3% . In Italia sono il 13,8%, la media europea il 33%*. Le laureate superano i laureati del 26 % Le aziende guidate da donne appaiono piu’ solide anche nella crisi** • Fonte Manageritalia su dati INPS • ** Ricerca Confartigianato Lombardia 19 La diversity genera performance economiche superiori alla media Le imprese con più donne ai vertici hanno un Roe superiore del 10% rispetto alla media di settore e un risultato operativo netto quasi doppio. Tra il 2001 e il 2007 le aziende con una donna come top manager hanno accresciuto più velocemente i ricavi e margini e sono state meno soggette a rischio di default o crisi aziendale • • • (*) Fonte: Ansa 6 Maggio 2009 – Imprese: McKinsey, donne al vertice fanno bene ai risultati (**) Fonte: Formcazione Manageriale – Rapporto Sociale 2009 – Ricerca Cerved di Guido Romano (***)Fonte : Studi del Dr.Scott (Universita’ del Michigan) che ha concepito il teorema di “Previsione della diversità” 20 La leadership femminile come vantaggio? • Le donne sono piu’ pronte alle trasformazioni del mondo • • • • • del lavoro ? Il lavoro liquido e’ congeniale alle donne? Esiste un talento al femminile ? La Leadership femminile previlegia il potere del fare rispetto al potere del dominare,,l’autorevolezza piuttosto che l’autorità da status,minore rigidità e ritualità Rilevanza alla fiducia e relazionalità,all’empatia ed alla tolleranza rispetto al all’adattamento ai ruoli formali Sensibilità alla sostenibilità 21 Competenze e formazione per il diversity: il caso 22 Focus su Unicredit • Strategia di crescita fondata nella capacità di riconoscere il valore e la forza della diversità non solo di genere. • Monitoraggio del trend di crescita delle donne in posizioni apicali e all’interno dei processi e programmi di sviluppo interno • L’istituzione di un network di donne “UWIN - UniCredit Women's International Network“, community di donne interessate a investire sul proprio sviluppo professionale) • Lo sviluppo di “Road show” quale acceleratore per la promozione e la creazione di un women’s network • Progetto “Oltre la parità” • Adesione a Valore D 23 Il Progetto Oltre la parità , Leadership Lab 2°° Fase - Aula (Workshop) 1°° Fase - On line • Erogazione questionario 180 in auto ed etero- valutazione • Elaborazione dati • Redazione report individuali Approfondimento del tema della qualità della “Leadership integrata” Consegna a ciascuna risorsa del Feedback : momento di coaching individuale telefonica Elaborazione di un Action plan individuale che supporti le azioni positive da mettere in atto una volta terminato il Workshop Confronto di gruppo finalizzato all’approfondimento delle opportunità e minacce principali della Leadership femminile, per la crescita di una Leadership integrata 24 Dai risultati della survey • un elevato orientamento a farsi carico delle situazioni, mantenendo costante il riferimento a valori personali e aziendali • una bassa propensione alla creazione di solide reti di relazioni interne ed esterne all’azienda (Lobbying & Networking); • l’orientamento a raccogliere consenso su progetti o idee prima che vengano realizzati risulta basso e così pure la ricerca del confronto con i colleghi prima di prendere decisioni o attivare cambiamenti SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012 25 “La vera ricchezza umana non sta nel Pil ma altrove” Martha Nussbaumm, 2011 26 [email protected] https://www.ceforc.eu