aringa rossa (2014 / 2015)
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aringa rossa (2014 / 2015)
A M B R A S E N AT O R E / R E P E R T O R I O ph VIOLA BERLANDA ARINGA ROSSA (2014 / 2015) (ottobre 2015: NID Platform / Brescia) p r o g e t t o A M B R A S E N ATO R E coreografia con assistenti alla coreografia luci progetto sonoro musiche originali coproduzione con il sostegno di A M B R A S E N ATO R E C AT E R I N A B A S S O , R O M A I N B E R T E T, F R A N C O I S B R I C E , CLAUDIA C ATA R Z I , M ATT E O CECCARELLI, PIERADOLFO CIULLI, ELISA FERRARI, SIMONA ROSSI, AMBRA S E N ATO R E / A L I N E B R A Z D A S I LVA A L I N E B R A Z D A S I LV A , TO M M A S O M O N Z A FA U S TO B O N V I N I I G O R S C I A V O L I N O e A M B R A S E N ATO R E IGOR SCIAVOLINO ALDES, EDA con Biennale de la Danse de Lyon, Théâtre de la Ville - Paris, Scène Nationale de Besançon, MC2: Grenoble, Torinodanza festival e Fondazione del Teatro Stabile di Torino, L’Arc Scène Nationale du Creusot, Centre Culturel André Malraux Scène Nationale de Vendœuvre-Les-Nancy, Théâtre Louis Aragon - Tremblay-en-France, Château Rouge - Annemasse, Le Phare CCN du Havre, Ballet de l'Opera National du Rhin - CCN Mulhouse, La Comédie de Valence - CDN Drôme-Ardèche, con il supporto di: DSN Dieppe Scène Nationale, Ministère de la culture et de la communication - DRAC Franche-Comté - Aide au projet 2014, Regione Franche-Comté, Consiglio Generale del Doubs et La Saline Royale d’Arc et Senans MIBACT - MINISTERO per i Beni e le Attività Cultura li e del turismo / Direz. Generale per lo spettacolo dal vivo, R E G I O N E TO S C A N A / S i s t e m a Re g i o n a l e d e l l o S p e t t a c o l o Si r ingraziano Andrea Roncaglione e Mikel Aristegui Con Aringa Rossa, presentata alla 16° Biennale de la Danse di Lione, la coreografa continua il suo lavoro di esplorazione della natura umana. Il gruppo, più numerosi di prima, diventa qui una sorta di campione di umanità, attraverso il quale si osservano le sfumature della vita in comunità e le relazioni. Nove danzatori offrono una danza intensa e piena di ironia lucida e tagliente, portando uno sguardo giusto e critico sulle nostre debolezze umane. E’ un ondeggiare di grandi movimenti e minuscoli dettagli che attraversano lo spazio, trascinano in ampi vortici il nostro sguardo, lo sospendono a brevi immagini e poi ripartono in un ritmo come di grande respiro collettivo, danzatori e spettatori insieme. Gli ampi momenti di danza si mescolano a scene ed azioni di vita quotidiana. Siamo trasportati con delicatezza in un mondo di unioni e separazioni, gioie e dolori che somigliano alla vita e alle relazioni umane, ma non le rappresentano. Ci troviamo a partecipare a dinamiche della vita in una dimensione comunitaria: empatia e distacco, di esclusione e di appartenenza, la dipendenza e l'autonomia, la scoperta, l'attesa e delusione, la crudeltà e la solidarietà. Lontano dall’essere didascalico, uno sguardo pulito, quasi infantile, trasforma costantemente la convivenza dei nove danzatori da gioco a immagine sacra (senza alcuna volontà di sfregio), a caos comico e così via… Si ride di gusto quando l’ordine spontaneo dei movimenti lascia spazio a scene da commedia degli equivoci, ci si lascia portare dall’ariosità della danza e dalla poesia delle immagini in altri momenti. Così cullati e stuzzicati, tra avvii di storie che si rivelano introduzioni ad altre storie e mai percorsi conclusi, scorgiamo lentamente un filo fatto di elementi ricorrenti come tessere di un puzzle che non sapevamo di star componendo. Il titolo, Aringa rossa, è la traduzione italiana di una frase inglese, "red harring" (specchietto per le allodole), che si riferisce ad una falsa pista, un diversivo che causa confusione. Il titolo del pezzo dichiara pertanto l’apparente e volontario groviglio di elementi che è alla base di una costruzione in realtà molta precisa, ma che sorprende e sposa continuamente la nostra percezione. Ci invita a lasciarci andare, a lasciarci sconcertare. Il filo della coerenza è lì, preciso, ma sotterraneo. Conferisce allo spettacolo una evidente unità, ma il cui senso non chiede di essere compreso in modo razionale e logico. Vi è infatti in questo spettacolo un fine lavoro di composizione drammaturgica, non strettamente narrativa. Attraverso strati di indizi, Ambra Senatore tesse una trama unitaria la cui evoluzione sorprende: il significato dei gesti e degli incontri devia spesso inaspettatamente, ma un filo unico li lega. ALDES t e l . + 3 9 0 5 8 3 . 9 7 5 0 8 9 f a x + 3 9 0 5 8 3 . 5 7 2 9 6 5 i n f o @ a l d e s w e b . o r g w w w. a l d e s w e b . o r g produzione/distribuzione: [email protected] cell. +39 348.3213504