S2-Sintesi non tecnica
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S2-Sintesi non tecnica
SINTESI NON TECNICA DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il progetto per il completamento delle opere di difesa dal mare del litorale del Comune di Bonifati prevede la realizzazione di due pennelli semisommersi, il rifiorimento della scogliera esistente denominata “vecchio molo” con scogli di IV categoria, nonché la realizzazione di un ampio ripascimento di spiaggia tra la scogliera preesistente ed il primo pennello da attuarsi mediante il versamento di circa 97.000 mc di materiale granulare, ed un ulteriore ripascimento tra i due pennelli semisommersi di circa 28.000 mc. Pertanto, ad esclusione del rifiorimento del molo foraneo (indispensabile ed indifferibile, come testimonia la documentazione fotografica) la maggior parte delle somme previste nel quadro economico si riferiscono all’intervento di ripascimento artificiale, protetto dai pennelli semi-sommersi. Il pregio ambientale dell’area di Cittadella del Capo, nel Comune di Bonifati, unitamente alle attività turistico-balneari in essere, costituisce una condizione favorevole alla realizzazione di un intervento di ripascimento, finalizzato alla protezione della costa ed all’accrescimento della spiaggia emersa, fruibile alla balneazione. Infatti, la realizzazione di una spiaggia emersa, di dimensioni adeguate, costituisce una valida difesa per il litorale, permettendo (con l’aumento della spiaggia) un ulteriore rilascio di concessioni demaniali per la balneazione ed incrementando così lo sviluppo economico della zona. A tal proposito gli interventi di ripascimento previsti si inquadrano negli scenari delineati dalle Linee Guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi redatte nell’ambito dell’APQ ‘Difesa del Suolo – Erosione delle Coste’, focalizzati nell’evitare la realizzazione di nuove opere di difesa rigide e nel contrastare l’irrigidimento della linea di costa mediante allargamento ed innalzamento della spiaggia attraverso ripascimento con sabbie litoranee. La filosofia dell’intervento è quella di ripristinare la linea di spiaggia del 1954 attraverso il ripascimento protetto, che si configura pertanto come il ripristino dello stato dei luoghi antecedente all’erosione, e non come intervento di trasformazione della morfologia dei luoghi. L’intervento progettuale è stato verificato nei riguardi nella sua tenuta nel tempo e della sua interferenza con i litorali limitrofi, anche a seguito di quanto richiesto dalla Commissione Regionale APQ ‘Difesa del Suolo – Erosione delle Coste’. In particolare si è provveduto a simulare con modello matematico l’evoluzione del litorale dopo 6 anni sia in assenza di interventi sia in presenza delle opere in progetto con riferimento all’intera unità fisiografica interessata. I risultati delle simulazioni dell’analisi storiografica della linea di costa, tarate con immagini satellitari ad alta definizione, mostrano che il tratto di litorale nella situazione attuale presenta un tasso erosivo considerevole e necessita di un sistema difensivo che consenta un utilizzo balneare del litorale, minimizzando gli oneri di manutenzione. I risultati delle simulazioni progettuali mostrano che la soluzione del ripascimento protetto da pennelli risulta vantaggiosa in quanto garantisce la protezione della spiaggia, laddove, per i risultati riferiti alla configurazione attuale, si riscontrano situazioni di erosione dovuta principalmente al trasporto longitudinale. Inoltre si riscontra una sostanziale stabilità del ripascimento protetto, con una diminuzione dell’avanzamento pienamente compatibile con gli oneri di manutenzione di interventi analoghi. Per quanto riguarda gli esiti della valutazione di impatto ambientale, gli interventi in progetto determinano significativi impatti positivi sulla dimensione della spiaggia e sulla stabilità della linea di costa e modesti impatti di disturbo sull’ambiente per il loro basso livello di trasformazione del territorio. Ciò in quanto, da un lato (come documentato dall’analisi storiografica della linea di costa) viene ripristinata la linea di spiaggia del 1954, e dall’altro gli impatti sono assolutamente temporanei, limitati alla fase di lavorazione e rapidamente riassorbiti. Tra gli impatti relativi alla fase esecutiva sono prevedibili minimi livelli di inquinamento del suolo e dell’acqua, per possibili sversamenti accidentali da mezzi meccanici terrestri o marittimi utilizzati per escavo e trasporto in fase di cantiere, di inquinamento dell’aria per emissioni di gas, polveri e odori e di inquinamento acustico per produzione di rumore, disturbo, vibrazioni. Gli interventi non compromettono in alcun modo la salute pubblica, né individuale, data la natura, le dimensioni, la funzione e le modalità di utilizzo delle sostanze e delle tecnologie impiegate. Per tutto quanto sopra gli interventi progettuali sono non rimandabili ad altro momento successivo né diversamente localizzabili, nel presente assetto della costa, che non potendo trovare soluzione definitiva, richiede di essere governato nei modi maggiormente sostenibili. Anche l’opzione zero al momento è esclusa, costituendo la linea di spiaggia la maggiore difesa non solo contro l’erosione, ma anche contro l’ingressione marina, che produrrebbe severi danni irreversibili agli insediamenti ed alle infrastrutture. Concludendo, la realizzazione del ripascimento viene utilizzata come occasione per riqualificare porzioni di territorio costiero, consentendo un miglioramento rispetto alla situazione ante operam. Considerate le caratteristiche degli interventi compresi nel quadro progettuale, lette nel rapporto con l’intera unità fisiografica interessata, e le possibili interferenze positive e negative con il sistema ambientale, verificato che gli impatti sull’ambiente risultano o di scarsa entità o sostanzialmente positivi ad un esame integrato costi-benefici, si ritiene che gli interventi proposti siano ambientalmente sostenibili, ed economicamente compatibili con accettabili oneri di manutenzione.